ROMA GIUBILEO, GABRIELLI A TUTTO TONDO: DAI CENTRI DI ACCOGLIENZA AI B&B NON AUTORIZZATI

di M.L.S.

Roma – Controlli a tappeto dei centri di accoglienza e lotta ai bed and breakfast non autorizzati. Sulla scorta degli attentati che il 13 novembre hanno colpito Parigi, ed in vista del Giubileo Straordinario, il prefetto di Roma Franco Gabrielli è intervenuto martedì mattina in materia di sicurezza maggiore e misure anti-terrorismo. A poche ore dal blitz delle forze dell'ordine che all'alba della stessa giornata erano confluite all'interno del centro Baobab di Via Cupa per effettuare perquisizioni ed identificazioni, l'ex capo della Protezione Civile si è espresso durante un incontro nel Municipio I con le associazioni dei residenti.

Blitz al centro Baobab. Ventitrè extracomunitari scoperti senza regolare permesso di soggiorno. Questi i numeri del blitz scattato martedì mattina intorno alle ore 6 e 30, quando una sessantina tra Carabinieri e agenti di Polizia, uomini in tenuta anti-sommossa e unità cinofile, erano piombati nel centro di accoglienza Baobab per effettuare perquisizioni ed identificazioni degli “ospiti”. Al momento dell'irruzione, 40 uomini si trovavano ad abitare il centro che, durante l'emergenza migratoria di questa estate, era arrivato a registrare le 800 presenze. Il gruppo di irregolari, tutti magrebini, somali ed eritrei, era stato condotto in Via Teofilo Partini a Tor Cervara per ulteriori accertamenti. Nessun tensione durante l'operazione delle forze dell'ordine, che hanno anche effettuato perquisizioni. Solo in seguito, i volontari del "Baobab" tramite il profilo Facebook del centro, hanno indetto un presidio in via Patini 23, sotto l’ufficio dell’immigrazione, “per portare solidarietà ai migranti e chiedere politica di accoglienza degna”. inoltre, in una nota, gli stessi hanno criticato le politiche adottate dalle istituzioni. La risposta che attendevamo sull’emergenza transitanti nella Capitale è arrivata stamattina, dopo cinque mesi – si legge – Strano modo di intervenire, in tenuta antisommossa e con unità cinofile; proprio ora che i migranti sono drasticamente diminuiti iniziano perquisizioni ed identificazioni per allontanarli dal luogo che per cinque mesi ha coperto un buco dell’amministrazione pubblica sostenendosi col mero volontariato. Sarebbe questa la risposta che, come Paese civile, riusciamo a mettere in atto per affrontare l’emergenza profughi? E’ un atto di violenza che noi volontari condanniamo e da cui ci dissociamo, perché lascia in strada persone incolpevoli, alimentando una caccia all’uomo alimentata dalla paura di atti terroristici, amplificata mediaticamente e politicamente dopo i fatti di Parigi. Sono terroristi i 35 mila profughi, accolti da noi mentre tentavano di raggiungere il Nord Europa in fuga da guerre e dittature e provati da un viaggio che passa per l’orrore della Libia e dei barconi. Dove era lo Stato durante questa processione invisibile? Dove era mentre transitavano in Italia da clandestini, senza un nome, per evitare di essere identificati entrando nel meccanismo perverso di Dublino”.

Il prefetto risponde. A margine dell'intervento, il prefetto Gabrielli ha annunciato che il controllo di martedì:”Non è il primo e non sarà ultimo di una serie di interventi che faremo in tutta la città per verificare la presenza di persone che a mio giudizio, a maggior ragione in questi contesti, debbono essere opportunamente identificate”. Per quanto riguarda invece la possibilità che vengano chiusi i battenti della struttura, il prefetto ha precisato:”In questo momento lo sgombero non è il nostro obiettivo che, invece, è provare a controllare quanto più possibile quello che avviene sul territorio di Roma e provincia”. Con la mente agli attentati di Parigi, però, l'ex capo della Protezione Civile ha lanciato anche un appello ai cittadini, chiamati a contribuire nella lotta al terrorismo. “Denunciate i bed&breakfast abusivi perché sono un vulnus per la sicurezza, specialmente in vista del Giubileo e in un periodo di allarme terrorismo. L’abusivismo ricettivo mi preoccupa molto- ha aggiunto Gabrielli-usciamo dalla logica della delazione, questo è un atto di responsabilità civica”.

3 misure per il Giubileo. Nel corso dell'incontro, il prefetto ha anche delineato i nuovi provvedimenti la cui entrata in vigore sarà prevista per il centro storico, a Testaccio e Trastevere. Tre ordinanze specifiche firmate dal commissario Francesco Paolo Tronca che andranno ad intervenire sulla vendita di alcolici, l'abusivismo commerciale e gli artisti di strada. «Siamo in attesa – ha aggiunto il prefetto -, per noi saranno strumenti efficaci. Per le vicissitudini del Campidoglio, ad esempio, il nuovo regolamento della polizia urbana ha subìto ritardi, adesso sarà tutto molto più semplice”. Ordinanza esclusiva, invece, per Colle Oppio: “Sarà un grande passo per la sua fruibilità diurna, se riusciremo a chiuderlo in tempo di notte, garantendo il passaggio delle forze ordine e di soccorso”.




ROMA, ALBERGHI COME CENTRI D’ACCOGLIENZA: TROPPI GLI IMMIGRATI IN CITTA’

di Angelo Barraco

Roma – Roma città eterna, dove un tempo le famiglie vi si recavano in gita e soggiornavano presso alberghi vicini al centro. Con l’avvento degli innumerevoli sbarchi che hanno portato nel nostro paese un’ondata di immigrati richiedenti asilo, anche le strutture hanno cambiato il loro aspetto storico. Un esempio a tal proposito è l’ex albergo Roma Poin che si trova sulla Via Flaminia, vicino Ponte Milvio. Il luogo in questione, adesso è un centro di prima accoglienza che ospita circa 50 immigrati. I residenti però temono anche che possano essere utilizzate abusivamente le strutture che sono in quelle zone.


A Roma Sud. Nella zona sud invece la Croce Rossa ha messo in atto un sistema dove i soggetti accolti sono un centinaio. I profughi sono stati accolti nella tendopoli della Tiburtina in cui sono stati istallati bagni chimici e cucine oltre al presidio sanitario. Anche un’altra struttura che era stata abbandonata all’uso è stata riutilizzata, ovvero il Ferrotel, un ex ostello per ferrovieri alla stazione Tiburtina che è stato riadattato a centro di accoglienza. Ma queste sono sistemazioni che non potranno durare per sempre poiché il numero di immigrati crescerà, la città avrà bisogno di nuovi spazi e vi sarà la necessità di ampliare e allora cosa accadrà?


Alberghi come centri di accoglienza. Molti alberghi concederanno il loro spazio nell’ospitare gli immigrati. Certamente l’integrazione e l’ospitalità devono essere priorità, ma ha un prezzo tutto ciò, un prezzo per le difficoltà dovute all’accoglienza di un paese governato da persone che sostengono che l’Italia può fare tutto da sola, da un’Unione Europea che di unione ha soltanto un nome ma nel momento del bisogno nasconde le mani dietro la schiena, dalle regioni che si rifiutano di ospitare gli immigrati quindi manca la cooperazione all’interno del paese. Cosa ha in mente di fare Renzi? Forse è ora di dare una risposta concreta…