Celleno: l'antico borgo ospita il presepe vivente

 

Red. Cronaca

 

CELLENO (VT) – L’antico borgo di Celleno ospita il prossimo lunedì 26 dicembre e venerdì 6 gennaio la quinta edizione della rappresentazione storica della Natività grazie al Comitato Presepe vivente e alla Pro loco di Celleno. Dalle ore 17 alle 19,30 più di mille fiaccole illumineranno le piccole piazze e viuzze circostanti il castello Orsini, ridonando vita al piccolo centro medievale da tempo abbandonato. Per l’occasione mani esperte hanno curato nei minimi particolari l’ambientazione, costumi, personaggi e la rappresentazione. Oltre cento i figuranti che sono stati coinvolti per rievocare la vita e i mestieri di un tempo dove abili artigiani e contadini garantivano la vita di un popolo: dal falegname al fabbro, dal panettiere al pescivendolo, dallo scalpellino all’arrotino, dal conciatore al pastore, dalla filatrice al frantoiano. A rendere ancora più attraente il percorso la possibilità di degustare alcuni dei prodotti tipici locali: olio, polenta, formaggio, castagne, focacce, salumi, legumi e vino.

L’intento degli organizzatori è quello di inserire Celleno nel circuito dei Presepi viventi della Tuscia distinguendosi per una peculiarità: non solo uno spettacolo da ammirare, ma soprattutto un’esperienza da vivere integralmente per riscoprire i valori della semplicità e della genuinità propri del Natale. L’ingresso al Presepe è libero.
 




VITERBO TALETE, VITTORIA DEI SINDACI: NESSUN AUMENTO DELLE TARIFFE DEL SERVIZIO IDRICO

Redazione

Viterbo – Talete, la riunione che avrebbe dovuto portare all'aumento tariffario del servizio idrico, e quindi far fronte alle criticità societarie, si è conclusa con un nulla di fatto. Il comune di Viterbo, sostenuto da numerosi comuni della provincia – Arlena di Castro, Bomarzo, Canepina, Castel Sant'Elia, Civita Castellana, Celleno, Gallese, Montefiascone, Monterosi, Soriano, Vallerano, Vignanello – si è fatto promotore di una linea dettata dal senso di responsabilità, condivisa anche e soprattutto da quei comuni non coinvolti dalle pregresse vicende di Talete. Questa mattina, dopo le scelte improduttive fatte nell'ultimo anno e mezzo, e le numerose riunioni andate semideserte a causa dell'assenza di numerosi sindaci, ci si è trovati di fronte a uno spartiacque. “Il Comune di Viterbo – ha spiegato il sindaco Leonardo Michelini intervenuto alla riunione – ha proposto una linea all’insegna del buonsenso, incentrata su un'accurata analisi delle criticità della società Talete e su un percorso contingentato che potesse proseguire anche dopo la decisione odierna, ovvero dopo aver provveduto all'adeguamento tariffario per passività pregresse”. Il sindaco Michelini, sostenuto da numerosi sindaci, ha proposto di avviare una fase di analisi della società attraverso un controllo analogo, ovvero la verifica della gestione interna per analizzare tutte quelle scelte, sia politiche che amministrative, che hanno provocato l'attuale condizione di Talete. “È indispensabile avere un gestore unico del servizio idrico. L'adeguamento delle tariffe – ha ribadito il sindaco di Viterbo – rappresenta la prima azione da mettere in campo insieme a tutta una serie di interventi ormai fondamentali per mettere in sicurezza Talete e quindi fornire un servizio efficiente”. I sindaci hanno voluto porre le basi per un percorso innovativo, dando un segnale di discontinuità rispetto ai numerosi interventi tampone del passato che non hanno prodotto i risultati sperati. Due le posizioni che sono emerse nell'ambito della riunione a Palazzo Gentili questa mattina: da una parte il Comune di Viterbo, quello di Civita Castellana e gli altri comuni in linea con le due città, che hanno più volte fatto appello al senso di responsabilità, consapevoli di non aver contribuito in alcun modo a determinare le attuali condizioni di Talete. Dall'altra parte la Provincia di Viterbo, che rappresenta l'Ato unico con un ruolo da protagonista, che si è espressa con voto contrario al momento della votazione dell’ordine del giorno proposto dall’assemblea dei sindaci.

“Il Comune di Viterbo – ha continuato Michelini – si è posto come mediatore su questa complicata e articolata vicenda che impatta sulla vita di molti. È prevalsa però la solita logica di continuare a cercare un responsabile altrove, nel solo e unico tentativo di far finta di risolvere i problemi dei cittadini. Non servono alibi per nascondersi dietro presunte responsabilità. È il momento di decidere una volta per tutte. Sia che il gestore del servizio sia pubblico, che partecipato”.

A condividere e sostenere pienamente quanto affermato dal sindaco Michelini, anche il primo cittadino di Civita Castellana Gianluca Angelelli, che ha aggiunto: “Tutti noi amministratori abbiamo il dovere di agire in modo responsabile, come hanno dimostrato di fare stamattina le amministrazioni di centro sinistra. Tutti avrebbero dovuto sottoscrivere quell'importante ordine del giorno, necessario a garantire la prosecuzione del servizio e a scongiurare l’eventuale fallimento di Talete, situazione che potrebbe avere come conseguenza la messa a rischio del servizio e quella dei bilanci di molti comuni della provincia. Il tempo delle “non scelte” è scaduto – ha aggiunto il sindaco Angelelli. Ormai il dado è tratto. Nel momento in cui si diventa sindaco si dovrebbe agire nel rispetto degli interessi dei propri concittadini. Noi questo senso di responsabilità lo abbiamo dimostrato e continueremo a dimostrarlo fino alla conclusione di questa delicata vicenda che riguarda Talete e, in maniera più o meno diretta, tutti i cittadini”.

A fare eco alle parole dei sindaci Michelini e Angelelli, il sindaco di Montefiascone Cimarello, che ha ribadito che “davanti alle scelte strategiche per il territorio, c’è chi si assume le responsabilità e chi scappa come ha fatto la Provincia di Viterbo”.