CATANIA: SCOSSA DI TERREMOTO

Redazione

Catania – Paura per una scossa di terremoto in provincia di Catania. Una scossa di magnitudo 3.3 e' stata registrata alle 18.33 nell'acese. L'epicentro e' stato localizzato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a Santa Maria la Stella, a una profondita' di circa due chilometri. L'evento e' stato avvertito in alcuni Comuni della provincia.




CATANIA, DISTRETTO ANTIMAFIA: CATTURATI DUE LATITANTI

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Catania – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Catania-Fontanarossa hanno catturato, alle prime luci dell'alba, due latitanti ritenuti elementi della locale criminalità organizzata, entrambi destinatari di un'Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania.

I Carabinieri, ad esito di mirata attività info-investigativa condotta nelle ultime settimane, hanno individuato un fabbricato, di proprietà in corso di accertamento, ritenuto potenziale covo dei due fuggitivi, irreperibili dalla data dell'operazione "Fort Apache" condotta dalla Squadra Mobile etnea il tre luglio scorso. Quando alle prime luci dell'alba è scattato il blitz, con i militari che osservavano l'abitazione già da diverse ore, i due malviventi, sorpresi nel sonno dai carabinieri, dopo un breve tentativo di fuga, vistisi circondati, non hanno opposto resistenza.

Sulla scorta di ciò che emerge dall' Operazione Fort Apache, i due, sono ritenuti elementi di spicco inseriti nel fiorente traffico di stupefacenti nell'ambito del quale addirittura tre gruppi legati ad altrettante organizzazioni criminali gestivano lo spaccio di droga, che avveniva con un giro di affari complessivo di circa 30mila euro giornalieri, e nell'ambito del quale uno degli arrestati sarebbe stato soggetto referente e gestore per conto di un noto clan criminale.




CATANIA, ESTORSIONE E DROGA: 33 ARRESTI

Redazione

Catania – La Polizia di Catania ha arrestato 33 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, intestazione fittizia di beni e altri gravi reati.

L'operazione "Ghost", condotta dalla Squadra mobile di Catania, ha permesso di individuare un'associazione criminale, diretta dalla famiglia mafiosa catanese Santapaola-Ercolano, che aveva imposto un regime di estorsioni nei confronti di numerose attività commerciali operanti nel comprensorio etneo.

La stessa organizzazione, inoltre, gestiva un vasto traffico di sostanze stupefacenti, controllando sistematicamente le ''piazze'' di spaccio presenti nei popolari quartieri catanesi di San Cristoforo e Villaggio Sant'Agata.

Le risultanze investigative, confermate anche dalle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di smantellare l'intera organizzazione criminale e individuare l'attuale ''reggente'' della famiglia, ritenuto il gestore della ''cassa degli stipendi'' della potente cosca catanese. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati anche significativi quantitativi di cocaina e marijuana, armi da guerra e munizioni.

La Polizia ha anche eseguito, nell'ambito della stessa operazione, un sequestro preventivo di beni, avente ad oggetto alcune società e relativi complessi aziendali, operanti nel settore edile, riconducibili all'organizzazione mafiosa, ma intestate a vari prestanome.




CATANIA, AFFARI IN ODORE DI MAFIA: 38 ARRESTI

Redazione

Catania – Agivano nel tipico stile mafioso trafficando con droga e armi e così in un'indagine antidroga sono finiti nella rete della Squadra mobile di Catania che, questa mattina, ha eseguito 41 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Catania.

Sono 18 le persone arrestate mentre 3 si sono rese irreperibili. Le restanti 20 hanno ricevuto il provvedimento in carcere in quanto già detenute.

Le indagini hanno permesso di individuare tre distinte organizzazioni criminali che gestivano gli "affari" avvalendosi della forza di intimidazione e delle condizioni di assoggettamento e omertà, tipiche delle associazioni mafiose.

Difatti gli investigatori hanno evidenziato, dopo un'indagine durata circa un anno e supportata anche dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, un grosso traffico di sostanze stupefacenti come marijuana, cocaina ed eroina.

Le "piazze di spaccio" erano attive soprattutto nel popolare quartiere Librino di Catania, in particolare in una via nella quale si trova un complesso di case la cui posizione e struttura architettonica permetteva un sistema di vigilanza messo a punto da ogni gruppo criminale.

Si è stimato un giro d'affari giornaliero pari a 30 mila euro per ognuna delle tre organizzazioni. Gli incassi erano utilizzati per il pagamento degli stipendi degli associati e per quelli delle famiglie dei detenuti.

Singolare era il modo con cui un gruppo, avvalendosi anche di minori, spacciava la droga: calava dalle abitazioni dei secchi di plastica con cui cedeva e poi recuperava il denaro.

All'operazione denominata "Fort Apache" ha partecipato il Reparto prevenzione crimine Sicilia Orientale, il Reparto volo di Reggio Calabria le squadre cinofile e il personale delle Squadre mobili siciliane per un totale di circa 300 uomini.




CATANIA, BLITZ DROGA: 23 ARRESTI E 30 PERQUISIZIONI

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Catania – I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione, nel capoluogo etneo, ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di ventidue soggetti, dei quali 19 sottoposti alla detenzione in carcere, 2 agli arresti domiciliari ed 1 alla misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, ritenuti tutti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito e spaccio di sostanze stupefacenti. contestualmente è stato eseguito un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale dei Minorenni su richiesta della Procura della Repubblica di Catania nei confronti di un minore per i medesimi reati.

Il maggior numero dei provvedimenti è stato eseguito in una delle zone maggiormente degradate dell'area urbana catanese, ritenuta al momento uno dei più floridi mercati all'aperto di droga del quartiere San Cristoforo.

In tale quadro generale di degrado, i Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno focalizzato la loro attenzione su una piazza di spaccio, una sorta di zona "bunker" ritenuta inaccessibile e quindi morfologicamente perfetta per ospitare il fulcro dell'economia illecita della zona.

L'indagine ha avuto come obiettivo quello di monitorare l'area, ritenuta la zona prescelta per ospitare una delle più grandi piazze di spaccio di Catania, tanto da meritare la creazione di un sistema di spaccio, in cui ogni affiliato aveva un compito preciso, dei turni, e una gerarchia da rispettare. In tale quadro si osservava l'esistenza di una vera e propria "catena di montaggio" fatta da vedette, corrieri e spacciatori, tutto sotto la supervisione di un "doppio sistema dirigenziale" costituito da due gruppi criminali.

L'attività investigativa, protrattasi nel periodo tra dicembre 2012 e marzo 2013, ha consentito di accertare la responsabilità degli indagati in merito ad una fiorente attività di traffico e vendita di cocaina e marijuana. Nel corso dell'indagine, supportata da attività tecniche video, telefoniche ed ambientali, sono stati documentati 18 arresti in flagranza di reato, oltre 130 segnalazioni ex art. 75 d.p.r. n. 309/90 di soggetti assuntori di sostanza stupefacente, clienti molto spesso abituali della piazza di via trovatelli, ed il sequestro di complessivi circa 2 kg. di marijuana, circa gr. 150 di cocaina, oltre alla somma di € 5.000.




CATANIA: MADRE E FIGLIA NASCONDEVANO 6 CHILI DI MARIJUANA IN CASA

Redazione

Catania – I Carabinieri del Nucleo Operativo delle Compagnia di Catania Fontanarossa, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi e delle Compagnie d'Intervento Operativo delle Legioni Sicilia e Campania, hanno arrestato in flagranza una 59enne e una 24enne, entrambe catanesi, rispettivamente madre e figlia, per detenzione di sostanze stupefacenti. Alle prime luci dell'alba, i militari, nel corso di una vasta operazione di controllo del territorio nel quartiere Librino, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in vari edifici e abitazioni. In particolare, nell'abitazione delle due donne, hanno rinvenuto e sequestrato, occultati all'interno di un mobilio, 6 buste contenenti complessivi 6 chilogrammi di marijuana.  Nel corso della medesima operazione, i Carabinieri hanno ispezionato approfonditamente i luoghi, estendendo il controllo a tutti gli ambienti comuni dell'edificio dove insiste l'appartamento, rinvenendo, abilmente occultati all'interno della tromba dell'ascensore: 3 dosi di cocaina, 8 buste contenenti complessivi 3,5 chilogrammi di marijuana, del materiale utilizzato per il confezionamento della droga, 1 rilevatore funzionale alla captazione di frequenze utilizzato per il rilevamento di microspie e 40 munizioni cal. 7,62×39. Le donne sono state associate al carcere di Piazza Lanza.




CATANIA: SORPRESI CON 16 CHILI DI MARIJUANA IN MACCHINA

Redazione

Catania – I poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato K.D. (cl. 1976), H.V. (cl.1965) responsabili, in concorso tra loro, di trasporto di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

A seguito di attività info-investigativa si era appreso che, nella giornata del 13 giugno, sarebbe giunto in questo centro un carico di droga trasportata da cittadini di nazionalità albanese, a bordo di un' autovettura Alfa Romeo di grossa cilindrata. E' stato, dunque, predisposto un mirato servizio di osservazione a Messina, presso gli imbarcaderi della società traghetti "Caronte", durante il quale, dopo lunghe ore di attesa, gli agenti hanno notato due uomini, dai tratti somatici dei Balcani a bordo di un'autovettura Alfa Romeo 166.

I due sospetti, alla richiesta dei poliziotti, non fornivano spiegazioni plausibili circa il loro viaggio in Sicilia, mostrando, nella circostanza, segni di insofferenza al controllo dal quale risultava che uno dei due, K.D., domiciliato in provincia di Macerata, riportava una condanna per omicidio colposo. Al fine di verificare meglio la posizione dei due stranieri e procedere ad un accurato controllo del mezzo, veniva deciso di accompagnarli presso gli uffici della Squadra Mobile. Uno dei poliziotti si accorgeva che, nonostante l'autovettura – proveniente dalla città di Lecce – avesse un impianto GPL, viaggiava con l'alimentazione a benzina, circostanza assolutamente anomala stante il costo evidentemente maggiore del carburante. Pertanto gli operatori hanno deciso di controllare accuratamente il serbatoio GPL laddove, abilmente occultati, venivano rinvenuti 16 panetti di marjiuana da 1 kg. cadauno, per un peso complessivo di 16 kg. circa.

Espletate le formalità di rito, i predetti sono stati associati presso il carcere di Catania – Piazza Lanza a disposizione della competente A.G.

In sede di interrogatorio di garanzia il K.D. assumeva a sé ogni responsabilità in merito all'illecito traffico di sostanza stupefacente.

La droga del valore di circa 16.000 euro, avrebbe fruttato, sul mercato etneo circa 80.000 euro.




CATANIA: ENTRANO IN UN APPARTAMENTO E TROVANO TANTI REGALI DI PASQUA

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Catania – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato due ragazze, entrambe di nazionalità croata, per tentato furto aggravato.
Ieri pomeriggio, le due giovani, dopo aver forzato la porta d'ingresso di un'abitazione in via Passo Gravina, entravano nell'appartamento trovando all'ingresso nel soggiorno un tavolo bandito di regali di Pasqua ed iniziavano a rovistare tra i regali aprendoli e ad arraffare qualcosa dai cassetti nei mobili. Le maldestre ladre, però, non si accorgevano che dentro casa vi era anche la proprietaria, una 63enne, che, attirata dai rumori, le sorprendeva ed iniziava ad urlare chiedendo aiuto. Le ragazze abbandonavano subito ogni cosa e si davano a precipitosa fuga per le scale. Un vicino, però, che aveva udito le richieste di auto della donna interveniva riuscendo a bloccare la 23enne, nel tentativo di fuga, nelle scale. In contemporanea una gazzella, allertata dalla Centrale operativa su segnalazione al 112 di un altro vicino, interveniva immediatamente sul posto e prendeva in consegna le due ragazze su una strada limitrofa mentre tentava di dileguarsi.




CATANIA, ESTORSIONE E USURA: CINQUE ARRESTI NEL CATANESE

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Catania – I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque soggetti catanesi, responsabili, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione.
Le indagini avviate a seguito di denunce presentate da alcuni commercianti catanesi che, supportati da una locale associazione antiracket hanno raccontato le prevaricazioni che subivano ormai da diversi anni ad opera di alcuni "strozzini" operanti nei quartieri "Civita", "San Cristoforo" e "San Berillo" di Catania.
Le investigazioni, condotte dai finanzieri, si sono avvalse sia di attività tecniche di intercettazione audio/video che di osservazioni e pedinamenti sul territorio, consentendo di raccogliere importanti elementi di prova nei confronti della rete di usurai, che aveva applicato tassi d'interesse pari, in alcuni casi, al 160% annuo.
Sono stati acclarati 25 episodi di usura e 2 di estorsione in danno di altrettanti soggetti.
I prestiti pattuiti variavano dalle poche centinaia ad alcune migliaia di euro, corrisposti sempre e solo con denaro contante.




CATANIA PARKINSON: AL VIA IL PRIMO LABORATORIO CON LA PRESENZA DEL CAMPIONE OLIMPICO JURY CHECHI

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Catania – Si chiama Parkinson Lab 360° il primo innovativo progetto educativo multidisciplinare per migliorare la qualità di vita delle persone toccate dalla malattia. Il progetto pilota che parte da Catania, alla vigilia della Giornata Mondiale del Parkinson (11 aprile), è promosso dall'associazione Azione Parkinson di Catania, con la responsabilità scientifica del Prof. Pietro Marano, Università Gabriele D'Annunzio Chieti-Pescara e Direttore Unità Operativa di Riabilitazione Casa di cura Villa dei Gerani di Catania e della Prof.ssa Maria Gabriella Ceravolo, Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica di Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, con il patrocinio dell'associazione Parkinson Italia e con il contributo incondizionato di AbbVie. “Il progetto Parkinson Lab 360° – dichiara Giovanna Coco, Presidente dell’associazione Azione Parkinson di Catania – propone un approccio globale alla malattia che consentirà alle persone coinvolte di partecipare attivamente e consapevolmente alla cura della propria salute.” 

Dal 31 marzo al 4 aprile, un gruppo di 6 persone affette da Malattia di Parkinson in fase avanzata, con i rispettivi 6 caregivers, parteciperà a un programma intensivo di attività motorie, educazionali e di
socializzazione in cui la riabilitazione assume un ruolo fondamentale. Testimonial d’eccezione, il campione olimpico Jury Chechi che sarà al fianco dei partecipanti come trainer nelle attività fisiche previste dal
programma.

“L’esperienza pilota condotta a Catania propone un approccio riabilitativo multiplo e più vicino alla vita quotidiana del paziente – dichiara Pietro Marano, Direttore Unità Operativa di Riabilitazione Casa di cura
Villa dei Gerani di Catania – Il progetto servirà a meglio definire un approccio educativo e rieducativo alla gestione dei disturbi del movimento, fruibile in maniera diffusa da coloro che sono affetti da Malattia di
Parkinson, una patologia che in Sicilia colpisce circa 15.000 persone, per soddisfare una richiesta incalzante di qualità dell’assistenza da parte del paziente”.
Un’equipe multidisciplinare composta da 10 figure professionali (neurologi, fisiatri, neuropsicologi, logopedisti, fisioterapisti e nutrizionisti) assisterà h24 i 12 partecipanti con un programma composto da
oltre 30 ore di attività in 4 giorni, durante i quali si alterneranno sessioni di educazione, stretching, rieducazione posturale, attività in palestra, choral singing, dance therapy, piscina e attività di socializzazione. L’esperienza maturata nel corso del progetto Parkinson Lab 360° – che si svolgerà a Catania nel centro sportivo Fourspa – servirà anche per realizzare una guida per le persone affette da Malattia di
Parkinson e per le loro famiglie con consigli utili per affrontare e gestire la malattia.
La Malattia di Parkinson è una patologia degenerativa del sistema nervoso centrale che colpisce in Italia circa 230.000 persone, delle quali circa il 5% con un’età inferiore ai 50 anni. Si prevede che la prevalenza di
tale patologia raddoppierà nel corso dei prossimi venti anni a causa soprattutto del crescente invecchiamento della popolazione generale
 La malattia non ha ancora una cura risolutiva. Gli approcci terapeutici più recenti hanno evidenziato l’importanza della prospettiva multidisciplinare e l’utilità della riabilitazione affiancata alla terapia farmacologica.
“L'affiancamento alle terapie avanzate di programmi riabilitativi e assistenziali multidisciplinari assume oggi un ruolo indispensabile nella prevenzione della disabilità – dichiara Maria Gabriella Ceravolo, Università
Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica di Neuroriabilitazione dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona – nella prospettiva di un più moderno e razionale approccio alla gestione dei diversi bisogni di salute della persona con Malattia di Parkinson, che consenta alle diverse figure professionali (neurologo, fisiatra, neuropsicologo, logopedista, fisioterapista, nutrizionista, ecc.) di operare in team, in uno spirito di condivisione delle competenze ed esperienze di ciascuno, nell’ambito di un progetto assistenziale integrato”.
Il ginnasta e campione olimpico Jury Chechi, il “Signore degli anelli”, ha offerto fin dal primo momento la sua collaborazione e sostegno all’iniziativa e ha voluto trasferire in questo progetto la sua esperienza di
campione nello sport e nella vita.
“Come sportivo capisco quanto siano importanti la forza di volontà, l’equilibrio e la coordinazione dei movimenti. Tutti aspetti che risultano compromessi dalla malattia di Parkinson. Ma si può essere campioni
anche nelle vite più complicate e sono sicuro che in ognuno di noi ci siano quelle risorse incredibili che ci possono aiutare a superare i momenti difficili con forza e determinazione” dichiara Jury Chechi.
La Giornata Mondiale della Malattia di Parkinson si celebra in occasione dell'anniversario della nascita di Sir James Parkinson, scopritore della malattia che porta il suo nome, l'11 Aprile. Obiettivo della giornata è
aumentare la consapevolezza in merito alla rilevanza epidemiologica della malattia di Parkinson e dei suoi effetti sugli individui, sulle famiglie e sulla comunità.
“La nostra associazione si batte per migliorare la qualità di vita dei malati e dei loro cari – conclude Giovanna Coco – Il progetto Parkinson Lab 360° si inserisce nel nostro impegno nel diffondere informazioni
finalizzate ad una più diffusa conoscenza di una malattia che si può controllare, ma non guarire e che spesso finisce per condizionare pesantemente la propria vita e le relazioni sociali.”

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CATANIA: SCOPERTI FALSI CIECHI

Redazione

Catania – I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, in due distinti interventi, hanno scoperto due "falsi ciechi" che hanno indebitamente beneficiato, negli ultimi 10 anni, dell'indennità di accompagnamento, per un importo complessivo di € 230.000.
Nell'ambito delle attività a tutela della spesa pubblica, sono stati avviati una serie di controlli sulle erogazioni di indennità a carico dello Stato in favore di persone colpite da cecità assoluta.
Dall'incrocio delle banche dati e dai preliminari approfondimenti eseguiti, l'attenzione dei militari è stata attirata, tra l'altro, dal fatto che uno dei soggetti avesse presentato una denuncia di smarrimento della carta di circolazione.
Sono quindi scattate indagini più mirate per verificare la posizione di tale soggetto e di un'altra persona anch'essa beneficiaria di analogo sussidio. Le attività investigative, durate alcuni mesi, hanno evidenziato che S.C., di anni 67, e M.O., di anni 57, ciechi assoluti per l'INPS, conducevano una vita normale, muovendosi all'aperto in modo disinvolto e guidando senza alcun problema la propria autovettura.
Gli appostamenti eseguiti e i filmati realizzati hanno permesso di accertare come gli stessi si muovevano autonomamente, evitavano ostacoli, attraversavano la strada senza alcun ausilio, facevano tranquillamente la spesa al supermercato, attendendo, quindi, a tutte le normali attività quotidiane.
I due falsi invalidi hanno percepito per dieci anni più di 800 euro mensili per la presunta minorazione patita arrecando, così, un danno alle risorse erariali destinate a garantire il necessario supporto economico a chi soffre realmente di infermità.
Le Fiamme Gialle, pertanto, hanno denunciato all'Autorità Giudiziaria catanese i due "finti ciechi" per truffa aggravata ai danni dello Stato, informando contestualmente l'INPS di Catania per l'immediata sospensione del beneficio.