Catania, scuola Parini: un’eccellenza del territorio. I docenti della prima ora incontrano il preside dopo 19 anni:

CATANIA – I docenti della prima ora della scuola Parini di Catania si sono riuniti per un incontro conviviale per condividere ricordi e memorie degli anni trascorsi a scuola insieme al preside Giuseppe Adernò. “E’ stata una grande gioia ed una profonda emozione rivedervi a diciannove anni dal nostro primo incontro – settembre 1999 – ed è stato bello rivedere volti e persone che, concluso il servizio scolastico, non ho avuto modo di incontrare. – Ha detto il preside Adernò nel saluto di accoglienza – Ed è stato emozionante – ha proseguito il preside – incontrare la Segretaria Marcella Finocchiaro, la vice preside Maria Ciancio, le professoresse: Nives Franzò, Grazia Spina, Maria Teresa Di Vincenzo, Antonia Floris, Laura Monaco, docenti della ”scuola media “Parini”, la quale, avendo soltanto 210 studenti, era destinata ad essere accorpata ad un’altra scuola. Hanno partecipato all’incontro anche le maestre: Maria Olindo, Nella Nicolosi, Agata Sortino, Maria Rosa Calì, Giusy Pucci, che operavano allora nei plessi accorpati, dipendenti dal Circolo didattico “Capponi” e “XX Settembre”.

#gallery-1 { margin: auto; } #gallery-1 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 33%; } #gallery-1 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-1 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */

Nel piano di dimensionamento provinciale il preside Adernò ottenne l’assegnazione di due plessi di scuola primaria, ai quali è stato dato il nome di “Albatros” e “Ginestre”, e si costituì l’Istituto comprensivo Parini, raggiungendo il numero di 402 alunni. Numero che negli anni è sempre cresciuto fino ad arrivare nel 2012 a 1.280 studenti.

Rileggere la storia del passato e constatare il cammino di crescita e di qualità è stato motivo di soddisfazione per tutti i partecipanti, attori e protagonisti nella storia della scuola Parini, che a Catania conserva la sua identità di eccellenza. Sono intervenuti all’incontro anche alcuni docenti ancora in servizio ed hanno condiviso con le colleghe pensionate esperienze e ricordi di vita scolastica intensa e serena, ricca di progettualità e di entusiasmo.




Terremoto in provincia di Catania: crolli e gente in strada

CATANIA – Un terremoto di magnitudo 4.8 è stato registrato nella zona di Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania, con ipocentro a una profondità di nove chilometri. La scossa ha provocato il crollo di cornicioni, nella chiesa del paese e a Palazzo Ardizzone, ex sede del municipio, e di antiche case rurali.

Adrano e Biancavilla i paesi maggiormente interessati

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 è stata avvertita a due chilometri da Santa Maria di Licodia in provincia di Catania, alle ore 2.34. L’ipocentro è stato a una profondità di 9 km. L’allarme è subito scattato sui social dove decine di persone hanno raccontato di essere state svegliate dalla terra che tremava. Il terremoto è stato sentito da Messina a Ragusa, ed è stato preceduto da altre due scosse vicino a Bronte, la prima (magnitudo 2.2) alle ore 2.14, l’altra (magnitudo 2.0) alle 2.26. Poi alle ore 2.59 ancora una scossa nella zona di Biancavilla di magnitudo 2.5. “La scossa è partita dall’Etna – racconta a Repubblica Osvaldo Risiglione, poeta di Centuripe – la chiesa di Santa Maria di Licodia è stata gravemente danneggiata”. Una quarantina di persone sono andate in ospedale a Catania per attacchi di panico o lievi ferite.

Molte persone sono scese in strada e alcune sono rimaste ferite in maniera non grave. La Protezione civile ha già provveduto a transennare alcune zone nel territorio dei tre Comuni, precisando che non ci sono stati danni strutturali agli edifici. Il sisma è stato avvertito a Catania e in tutta la provincia, otre che a Siracusa, Enna e Messina.

I feriti sono stati trasportati presso l’ospedale di Biancavilla, mentre altri cittadini sono stati ricoverati in stato di shock. Dopo la prima scossa registrata intorno alle 2:30, si sono verificate tre repliche di minore intensità.

Il sindaco di Biancavilla: “Non cediamo al panico” – “La scossa ci ha toccati tutti, ma non facciamoci prendere dal panico”. E’ quanto afferma il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, aggiungendo: “A chi si trova fuori di casa diciamo di evitare di restare in prossimità di balconi e, dunque, di abitazioni. Evitate soprattutto di girare per strada con le automobili. Assieme a carabinieri, vigili del fuoco, polizia, Protezione civile e volontari siamo per le strade di Biancavilla a monitorare la situazione”.




Catania, nubifragio: si fa la conta dei danni

CATANIA – Pezzi di asfalto e pietre per strade, commercianti che ancora puliscono negozi allagati, un rione interamente isolato, alberi caduti che vengono rimossi. Si fa la conta dei danni a Catania all’indomani del violento nubifragio che ieri ha trasformato alcune arterie della città, come la centralissima via Etnea, in un fiume in piena, con auto posteggiate quasi coperte dall’acqua. La violenza ha ‘colpito’ anche la sede distaccata del Tribunale: in alcune zone all’interno dell’ex Pretura di via Crispi pioveva a dirotto.

Tutto testimoniato da video finiti in rete o sui social network

Gli interventi dei vigili del fuoco sono stati già 70, mentre una cinquantina sono ancora in attesa di essere eseguiti. Le zone maggiormente colpite sono quelle Industriale e aeroportuale e i rioni San Giuseppe la Rena, Villaggio Santa Maria Goretti e la Plaia.




Catania, scoperta organizzazione criminale informatica: migliaia le vittime in Italia

CATANIA – Sono migliaia le vittime sparse su tutto il territorio nazionale dell’organizzazione criminale di Catania che avrebbe commesso frodi informatiche, accessi abusivi, sostituzioni di persona, truffe e riciclaggio. Oltre 40 le persone indagate, finite nel mirino della polizia postale e delle comunicazioni di Catania che ha scoperto la banda criminale; quattordici le persone raggiunte da provvedimento cautelare del gip su richiesta della procura distrettuale della Repubblica. Agenti della polizia postale stanno effettuando perquisizioni su tutto il territorio nazionale. In mattinata è prevista alle 10.30 una conferenza stampa alla quale parteciperanno il procuratore della Repubblica di Catania Carmelo Zuccaro, il questore di Catania e il direttore della polizia Postale.

 

 

 




Catania, colpo ai boss di Paternò: arrestati 19 capi del clan Laudani

CATANIA – Carabinieri del comando provinciale di Catania stanno eseguendo un’ordinanza cautelare nei confronti di 19 presunti capi ed affiliati del gruppo di Paternò del clan mafioso Laudani. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, traffico e spaccio di droga, rapina, porto e detenzione di armi.
Le indagini del Nucleo investigativo del Reparto operativo, coordinate dalla Dda della Procura, hanno consentito di ricostruire l’organigramma del clan caratterizzato da una autonomia criminale anche nei confronti di Cosa Nostra catanese, con la quale non ha disdegnato di stringere alleanze partecipando alle più sanguinose faide degli anni Ottanta e Novanta, con saldi legami anche con la ‘ndrangheta Reggina. E’ emerso anche che il responsabile del gruppo continuava a reggere dal carcere le fila del gruppo impartendo ordini e direttive tramite la moglie, il suocero e il nipote di un fedelissimo detenuto con lui.




Comune di Catania, appalti su rifiuti da 350 milioni: arrestati funzionari e imprenditori tra Catania, Roma e Milano

CATANIA – La Dia di Catania sta eseguendo misure cautelari nel capoluogo etneo, a Roma e Milano nei confronti di funzionari pubblici, con ruolo apicale, del Comune ed imprenditori impegnati nel settore Ecologia e Ambiente indagati per reati contro la Pubblica amministrazione. Al centro delle indagini, dirette dal capo centro Dia Renato Panvino e coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, l’affidamento di un appalto dell’importo complessivo di 350 milioni di euro suddivisi in tre anni.

Tra i destinatari del provvedimento cautelare emesso dal Gip  ci sono due funzionari dell’amministrazione ai vertici del settore Ecologia del Comune di Catania e un imprenditore romano che opera nel settore della raccolta dei rifiuti in Sicilia. Le ordinanze sono state eseguite dalla Dia di Catania nell’ambito dell’inchiesta ‘Garbage affair’ coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania.

Nell’ambito della stessa operazione la Dia sta eseguendo perquisizioni nelle casa e nei luoghi di lavoro degli indagati a Catania, Milano e Roma. Nel capoluogo etneo, personale della Direzione investigativa antimafia sta eseguendo anche perquisizioni e acquisizione di atti nell’ufficio del settore Ecologia del Comune.
Ulteriori dettagli sull’operazione saranno resi noti durante un incontro con i giornalisti che si terrà alle 10.30 nella sala stampa della Procura di Catania al quale parteciperanno il procuratore Carmelo Zuccaro, il capo del secondo reparto della Dia, Maurizio Calvino, e il capo centro della Dia di Catania, Renato Panvino.




Catania, scippo al centro commerciale “Porte di Catania”: ladra in manette

CATANIA – I Carabinieri della Stazione di Catania Librino hanno arrestato nella flagranza una catanese di 51 anni, già gravata da precedenti di polizia specifici, poiché ritenuta responsabile di furto con strappo. Mentre la cliente, una catanese di 33 anni, riponeva il carrello della spesa nell’apposito alloggiamento la ladra, giungendole alle spalle, gli scippava la borsa fuggendo in direzione del primo piano del centro commerciale. Recatasi nella toilette prelevava il portamonete contenuto nella borsa occultandolo nella propria. Poi si dirigeva verso l’ascensore dove abbandonava all’interno la borsa rubata. Scesa al piano seminterrato si allontanava rapidamente verso l’uscita raggiungendo la fermata dell’Autobus di linea. Frattanto la derubata aveva chiesto aiuto al numero unico delle emergenze consentendo il tempestivo intervento di una pattuglia dell’Arma che, accolta la testimonianza della vittima con le caratteristiche fisico-somatiche della malvivente, individuava la donna alla fermata dell’autobus, recuperando così il portamonete della sfortunata contenente 150 euro in contanti. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto mentre l’arrestata, in attesa della direttissima, è stata trattenuta in camera di sicurezza.




Catania, ancora arresti dei “Lupi” in via Maria Gianni a Picanello

CATANIA – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato nella flagranza una 24enne ed un 30enne, entrambi catanesi e responsabili del concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. Gli ultimi arresti erano stati eseguiti il 17 gennaio scorso proprio nella medesima area di spaccio tra la Via Maria Gianni e le strade circostanti. Ma si sa, i gruppi criminali operanti nel quartiere sono particolarmente dinamici ed in pochi giorni i vecchi pusher sono stati sostituiti da nuove figure, come peraltro dimostrato ieri sera dagli uomini della Squadra Lupi che hanno eseguito l’ennesimo l’arresto.

I militari, osservando con estrema discrezione le fasi dell’attività di spaccio, ne hanno compreso le modalità:

I clienti giungevano in auto da Via Cagnoni e fermandosi all’incrocio con la Via Maria Gianni interloquivano con la 24enne che, dopo aver ricevuto il denaro corrispondente alla droga richiesta, li faceva parcheggiare in Via Maria Gianni in attesa che giungesse a bordo di uno scooter HONDA SH il complice, il quale cedeva agli acquirenti la sostanza stupefacente. Per verificare che gli involucri consegnati fossero realmente delle dosi di droga gli operanti hanno pedinato e fermato due distinti acquirenti trovati in possesso di diverse dosi di “marijuana. I militari, bloccando i due spacciatori in rapida sequenza, si facevano consegnare dalla donna 140 euro in contanti, incassati dalla pregressa vendita dello stupefacente. Gli arrestati, in attesa della direttissima, sono stati relegati agli arresti domiciliari.




Catania, soccorsa persona nel comune di Aci Catena

CATANIA – Nel pomeriggio di ieri, una squadra dei Vigili del fuoco proveniente dal distaccamento di Acireale, è intervenuta nel territorio del comune di Aci Catena, per soccorrere una persona che necessitava di essere trasportata con urgenza in ospedale ed aveva difficoltà a scendere dalle scale della propria abitazione. Si è reso, così, necessario evacuarla dal balcone dell’alloggio utilizzando un’autoscala e tecniche di derivazione SAF (Speleo Alpino Fluviali) per poterla consegnare ai sanitari del 118, intervenuti sul posto, per il successivo trasporto in ospedale.




Catania: maxi blitz nel “fortino” droga: arresti

CATANIA – E’ in corso a Catania una imponente operazione antidroga del comando provinciale che vede impegnati oltre 200 carabinieri che stanno eseguendo 36 arresti e oltre 100 perquisizioni. I militari stanno passando al setaccio un intero agglomerato della periferia sud della città, il quartiere Librino, considerato il più redditizio ‘supermarket’ della droga, a conclusione una imponente e complessa attività investigativa che ha portato all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di 36 indagati.

L’ordinanza è stata emessa dal Gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania ipotizzando i reati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina e marijuana per conto di Cosa Nostra catanese.

Particolari sull’operazione saranno resi noti dal procuratore Carmelo Zuccaro durante un incontro con i giornalisti che si terrà alle 10.30 nella sala stampa della Procura.




Catania, scommesse illegali: sequestrate 13 agenzie

CATANIA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito delle attività di contrasto al gioco e alle scommesse illegali, hanno intensificato i controlli nello specifico settore, scoprendo 13 centri scommesse irregolari ubicati in vari quartieri della città (Librino, Zia Lisa, Picanello, San Cristoforo, Nesima, San Gregorio) nonché in provincia di Catania (Misterbianco, Gravina di Catania, Aci Catena, Aci Castello).

Le operazioni, frutto di un costante controllo economico del territorio, hanno portato al sequestro di oltre 80 apparati elettronici ( personal computer, modem, monitor, lettori ottici, TV) e a denunciare all’Autorità Giudiziaria etnea i 13 gestori per esercizio abusivo di pubbliche scommesse sportive, reato previsto dall’art. 4 della L. 401/89 (che prevede la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni).

In un caso, un internet point, pur essendo affiliato ad un allibratore legale autorizzato ad operare tramite web, parallelamente accettava scommesse su un sito illegale, utilizzando dei conti gioco che anziché essere intestati ai clienti appartenevano ai titolari del centro scommesse.

In altri interventi, le Fiamme Gialle hanno scovato dei punti scommesse completamente abusivi, collegati a siti di allibratori esteri, privi di concessione statale, celati all’interno di esercizi commerciali quali cartolerie o bar.

Le ispezioni hanno consentito di identificare oltre 70 soggetti presenti all’interno delle varie agenzie abusive, tra i quali anche 3 minori di anni 18 e diverse persone con precedenti di polizia.

L’attività di raccolta delle scommesse rappresenta un settore di particolare attenzione per la Guardia di Finanza sia per il danno che provoca all’Erario e agli operatori regolari, sia perché numerose indagini di polizia giudiziaria svolte dai Reparti del Corpo hanno dimostrato che può essere s fruttato per finalità di riciclaggio di denaro da parte della criminalità organizzata.