Castelli Romani, nuovo Ospedale: Gentiloni e Zingaretti in visita per scrivere una nuova pagina della sanità


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di Ivan Galea


ARICCIA (RM) – Visita del presidente del Consiglio Paolo Gentilon al cantiere del nuovo ospedale dei Castelli Romani affiancato dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e dal direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda. Un ospedale che negli anni ha visto almeno tre pose della prima pietra e tante passerelle di politici a partire da Esterino Montino per poi proseguire con Renata Polverini. Di fatto è un progetto partito con Storace presidente ma razionallizzato e portato avanti poi dalla giunta di centrosinistra al comune di Ariccia guidata dall'ex sindaco Emilio Cianfanelli presente oggi in occasione di quest'ennesimo passaggio politico che però si è rivelato di estrema importanza perché oggi il Nuovo Ospedale dei Castelli rappresenta una eccellenza del mondo della sanità del lazio ma anche al livello nazionale. La hall dell’ospedale era gremita di persone compresi dirigenti sanitari, medici e istituzioni tra cui sindaci, deputati e senatori. Breve l’intervento di Gentiloni che ha preso atto dei dati positivi sulla sanità forniti da Zingaretti nel precedente intervento: “Rivendico la decisione presa dal Consiglio dei ministri alcuni giorni fa di reintrodurre l’obbligatorietà delle vaccinazioni in età scolastica è la risposta a una domanda di innalzare i livelli di tutela e di protezione. Per i nostri bambini e per le nostre famiglie. E’ quello che dobbiamo fare se vogliamo rispondere all’esigenza che ci viene dai nostri concittadiniHa parlato il sub commissario alla Sanità Bissoniche ha illustrato i dati sul rientro di bilancio

 

La grande struttura all'avanguardia al km 11,5 della via Nettunense è quasi pronta: inquadrata come Dea di primo livello, è in fase di ultimazione. Mancano alcuni lavori per le infrastrutture esterne. Ed è già partito l'inventario dei macchinari. Il taglio del nastro è previsto per gennaio 2018. Il nuovo ospedale servirà un bacino di oltre 560mila persone, si parla di 344 posti letto di cui 286 per la degenza ordinaria e 58 per il day hospital. Di fatti raccoglierà i reparti finora frazionati tra gli ospedali di Genzano, Albano, Ariccia e Rocca Priora, e fornirà assistenza sanitaria anche alla fascia territoriale di Pomezia ed Aprilia. Nell’ospedale ci saranno reparti di eccellenza non esistenti sul territorio, quali emodinamica, neurochirurgia e forse un padiglione di grande interesse per i malati che a tutt'oggi non hanno riferimenti, sulla MSC Multichemiosensibilità.

 

Un discorso risoluto e carico di speranza per il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha ringraziato pubblicamente il presidente Gentiloni e ha speso parole di riconoscenza anche per l'operato della ex governatrice del Lazio Renata Polverini, anchessa presente oggi :"Si può uscire da una condizione di difficoltà e si può candidare il Lazio a essere una Regione che può uscire dalla condizione del commissariamento e verso la normalità”. E poi ha aggiunto: “Io sono contento di essere il presidente che in 5 anni ha stretto la mano a 4 presidenti del consiglio diversi, a 4 sindaci della Capitale diversi garantendo però in Regione stabilità, abbiamo tenuto il timone e la rotta ferma”.

 

A criticare le parole di Zingaretti è il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini: “Della favola che Zingaretti sta propinando alla stampa – ha detto Righini – gli unici a non accorgersi delle mirabolanti politiche per la sanità sono i malati ed i bisognosi di cure del Lazio”. “Liste d'attesa di anni per visite specialistiche – osserva Righini – pronto soccorso di tutti gli ospedali presi d'assalto, posti letto insufficienti, il costo inaccettabile dei ticket: questo è lo specchio della realtà sanitaria pubblica nel Lazio, e mentre Zingaretti continua ad immaginare, i cittadini soffrono servizi sanitari da terzo mondo in strutture fatiscenti. Il quadro organizzativo del sistema sanitario laziale ancora langue e negli anni di governo di Zingaretti non è ancora stato definito, nonostante la Giunta abbia avuto tempo e modo per potervi lavorare”. “C’è di che essere davvero stanchi – conclude Righini – di questa situazione, e lo dico prima di tutto da cittadino utente che da rappresentante istituzionale. Il risanamento si sta facendo sulla pelle dei cittadini con 15 ospedali chiuse e migliaia di posti letto tagliati. Le dichiarazioni e i sopralluoghi a poco tempo dalla data delle elezioni stridono in modo netto a fronte di una condizione drammatica in cui non si riesce a intravedere la luce in fondo al tunnel”.




Castelli Romani, Nobilio: "Siamo di fronte all'ennesimo disastro ambientale"


*di Federica Nobilio

 

CASTELLI ROMANI – Finora ho taciuto nell'attesa di avere un quadro più chiaro sulla reale entità del danno causato dall'incendio della Eco-x di Pomezia. Ma quanto avvenuto impone alcune considerazioni. Siamo di fronte all'ennesimo disastro ambientale. E quel che fa più rabbia è che al solito si tratti di disastri annunciati. Nel raggio di 5km scarsi solo nell'ultimo anno ai Castelli Romani tra l'incendio in discarica e ora questo della Eco-x  (con qualche intermezzo di cisterne di gasolio esplose, vivai carbonizzati e negozi dati alle fiamme) sembra che siamo seduti su una bomba ad orologeria. Quello che sconvolge in tutto ciò è l'assoluta paralisi della politica  (quando non vi sia vera e propria collusione) senza differenza alcuna se si tratti di amministratori del PD o del M5S o di qualche lista civica d'occasione.


Prevenzione ZERO, controlli ZERO. Un impianto di TMB può andare in corto facendo saltare tutto in aria senza che nessuno abbia fatto puntuali verifiche  prima, quando un normale cittadino rischia multe da capogiro se non ha il certificato dell'impianto elettrico a norma dentro casa; una ditta di rifiuti speciali (quali rifiuti???) che esplode misteriosamente rivela, come pare sia stato accertato, che aveva il tetto in amianto, ma nessuno se ne era accorto prima, quando sempre il solito cittadino se non si affretta a smaltire correttamente e a carissimo prezzo il vecchio cassone dell'acqua rischia pure la denuncia penale.

 

Vogliamo parlare del dopo? Per L'ARPA è sempre tutto a posto, la qualità dell'aria è sempre la stessa, insomma "tutto bene Sora la marchesa" però ancora il cittadino di prima se brucia in giardino qualche sterpaglia arrivano i para' per arrestarlo. Un governo centrale e locale sempre forte con i deboli e debole con i forti, assolutamente incapace e privo di volontà di lavorare seriamente sulla prevenzione dei disastri, sulla tutela dell'ambiente, sul benessere dei cittadini. Politici balbettanti e scollegati tra loro. Talmente miopi da non capire che un problema di Pomezia è anche un problema di Albano e viceversa… Politici inutili che spero la storia e la volontà popolare spazzi via quanto prima regalandoci una classe di amministratori competenti e appassionati. Nel frattempo però ci sono danni forse irreparabili. E per l'acqua che è stata avvelenata, per la terra che è stata resa sterile, per l'aria che è stata sottratta a noi e ai nostri figli, non può esistere assoluzione e spero sinceramente che il popolo si stanchi di stare a guardare e si riappropri al piu' presto della sua sovranità.

*coordinatrice per il Lazio del Comitato Terra Nostra – Italiani con Giorgia Meloni




Pomezia incendio sulla Pontina:escluso amianto

 

Red. Cronaca


POMEZIA (RM) – Vigili del Fuoco ancora impegnati a Pomezia, dopo aver lavorato per l'intera nottata, all'interno del capannone dove ieri mattina è scoppiato un incendio all'interno di un capannone di una ditta di smaltimento di rifiuti in plastica e carta su via Pontina. Le fiamme al momento sarebbero basse mentre il fumo è ancora molto denso. Non si registrano feriti nè intossicati. Ieri a causa dell'incendio si è sollevata una densa nube di fumo che ha interessato 21 comuni della zona.


Un'altissima colonna di fumo nero e denso in pochi minuti ieri mattina ha trasformato il paesaggio della frazione Cinque Poderi di Pomezia, comune a sud di Roma.
La nuvola minacciosa ha reso buia la zona, mentre nelle campagne intorno splendeva il sole. Un odore acre e forte bruciava narici ed occhi. A scatenarla è stato un incendio divampato intorno alle 8 nello stabilimento di stoccaggio e smaltimento di rifiuti industriali Eco X al km.33 della via Pontina Vecchia, accompagnato da un grande boato e da una serie di esplosioni.

 

Con il passare delle ore ben 21 comuni sono stati coinvolti dalla nuvola nera: nel pomeriggio la sindaca Raggi, in qualità di primo cittadino della Città metropolitana di Roma, ha invitato, su indicazione della Asl a tenere le finestre chiuse di abitazioni, uffici ed ospedali. Per lo più si tratta di comuni dei Castelli romani, la coltre nera infatti non ha coinvolto la Capitale, né tantomeno la via Pontina, arteria che collega Roma al litorale del Circeo. Provvedimenti che invece ha adottato nell'immediatezza dell'incendio il sindaco di Pomezia Fabio Fucci (M5s) invitando gli abitanti a lavare accuratamente frutta e verdura ed anche chiudendo le scuole ed evacuando le abitazioni nel raggio di 100 metri dall'incendio. Il bar che si trova a poca distanza dallo stabilimento andato a fuoco ha apposto sulla serranda un piccolo cartello con su scritto: "bar chiuso causa nube tossica". Non ci sono stati intossicati, ma il rischio adesso è il problema ambientale, soprattutto, perché intorno a Pomezia sono tantissimi i campi coltivati.


Asl, sospetto amianto, accertamenti
– "Ritenendo possibile la presenza di coperture in cemento amianto sui capannoni dell'impianto, è stato richiesto ad Arpa Lazio di poter estendere le attività di campionamento ambientale al fine di determinare l'eventuale presenza di fibre aerodisperse". Lo ha detto il direttore generale della Asl Roma 6 Narciso Mostarda, sull'incendio di Pomezia. "Contestualmente è stato contattato il Centro Regionale Amianto della Asl di Viterbo – ha aggiunto – per concordare l'analisi dei campioni ed eventuali ulteriori accertamenti da effettuare".


Virginia Raggi,
come sindaco della Città metropolitana, dopo le indicazioni della Asl Roma 6 sulla nube scaturita dall'incendio vicino Pomezia, ha invitato i cittadini di 21 Comuni, "Nettuno, Anzio, Pomezia, Ardea, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Albano laziale, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Rocca Priora, Montecompatri, Monte Porzio Catone e Colonna a tenere chiuse le finestre di abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio-assistenziali"

Abitante, sentito un boato poi esplosioni 
– "Ho sentito un boato incredibile, un'esplosione pazzesca, e poi tante altre in successione", ha raccontato Sabino D'Agnelli, che abita a poche centinaia di metri dalla Eco X, la fabbrica che è andata a fuoco. "Stavo facendo colazione – racconta – quando ho sentito il boato, pochi minuti dopo mi ha chiamato mia figlia dicendo che stava andando a fuoco la ditta".


Rogo colposo,indaga procura Velletri 
– La procura di Velletri ha aperto un'inchiesta sul rogo divampato in un deposito di plastica a Pomezia e procede per incendio colposo. Il procuratore Francesco Prete ha affidato gli accertamenti al sostituto Luigi Paoletti ed il primo atto è stato quello di affidare all'Arpa l'incarico di monitorare l'aria, il suolo, il sottosuolo oltre alle falde acquifere. Gli esiti di questi primi interventi sono previsti nel giro di un paio di giorni e lo stesso tempo sarà necessario per domare i focolai dell'incendio.
La Eco X di Pomezia, dove si è sviluppato l'incendio, è una azienda che tratta materiali di recupero, in particolare carta e plastica. Si trova lungo la via Pontina, in un'area fortemente caratterizzata da insediamenti industriali. A quanto riferisce il sindaco della città Fabio Fucci, che è in costante contatto con i vigili del fuoco e con la polizia locale, l'incendio si sarebbe dapprima sviluppato dal materiale che era accatastato nel piazzale dell'azienda; le fiamme poi si sarebbero propagate anche ai materiali conservati all'interno dei capannoni. Al momento al primo cittadino non sono state comunicate ipotesi sulle cause del rogo.

"Voglio ringraziare i vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto.
Si tratta di un incidente molto grave. Gli uffici dell'Arpa, con le centraline, si sono immediatamente attivati e sono sul posto per monitorare la qualità dell'aria, anche studiando il flusso dei venti nelle prossime ore". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "Oltre dunque all'immediato intervento per spegnere le fiamme – ha aggiunto – è attivo il monitoraggio, e daremo subito i dati".

 

ARPA LAZIO Dall’analisi dei dati non emergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell’aria ambiente dalla normativa vigente Dopo l'incendio sviluppatosi nella mattinata di ieri presso l’impianto di trattamento rifiuti della Eco X di Pomezia, Arpa Lazio fa sapere che durante le operazioni di validazione dei dati della rete di monitoraggio della qualità dell’aria sono state analizzate con particolare attenzione le concentrazioni misurate presso le stazioni Ciampino, Cinecittà e Fermi, più prossime al sito interessato all’incendio anche in considerazione della direzione dei venti prevalenti nella giornata. Oltre a queste stazioni sono stati considerati anche i dati rilevati dal mezzo mobile, posizionato nel centro abitato di Albano Laziale. Dall’analisi dei dati non emergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell’aria ambiente dalla normativa vigente. Sono inoltre stati analizzati i dati di concentrazione media oraria rilevati dalle medesime postazioni di misura.  Anche quest’ultimi non hanno evidenziato picchi di concentrazione di ossidi di azoto (NOx), di polveri e di benzene. I dati sono in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti a quella dell’incendio e coerenti con quelli misurati normalmente in questo periodo dell’anno.
Durante la giornata di ieri 5 maggio 2017 Arpalazio ha provveduto ad installare dei campionatori attivi e passivi nelle immediate vicinanze del sito dell’evento. I risultati del monitoraggio con questi campionatori verranno resi disponibili a tutte le Autorità competenti, non appena verranno completate le determinazioni analitiche di laboratorio, che richiedono alcuni giorni. Dall'Arpa fanno inoltre sapere che è in corso l’elaborazione di una simulazione modellistica dell’evento al fine di valutare le aree di potenziale massima ricaduta degli inquinanti prodotti dall’incendio, sulla base della quale verranno successivamente effettuati campionamenti delle altre matrici ambientali ed alimentari interessate.

Il vento che ieri soffiava verso i Castelli Romani – spiegano vigili urbani al lavoro su luogo dell'incendio – ora ha cambiato direzione e punta sulla direttrice Pomezia-Roma. Secondo alcuni residenti a Pomezia, che hanno parenti a Roma, l'odore acre sarebbe stato avvertito nel quartiere di Roma Sud di Decima. La nuvola oggi ha cambiato forma e colore: ieri nera, oggi grigia e soprattutto molto più bassa.

E' durato soltanto un'ora il temporale che si è abbattuto nella zona.La nuvola, sempre più chiara, spinta dal vento, si dirige sempre verso Pomezia e Roma ma la sua altezza è notevolmente diminuita.

Intanto la sindaca di Roma Virginia Raggi e il Campidoglio, a quanto si apprende, sono in contatto con Arpa, Protezione Civile, Polizia Locale e Polizia Città Metropolitana per monitorare la situazione della nube

 




Roma e Castelli Romani: tutti pazzi per la pasta Squarciarelli

 

di Angelo Parca

 

ROMA – Cento persone al Marriot Grand Hotel Flora di Roma a via Veneto hanno degustato la pasta Squarciarelli, un piatto creato appositamente dall'executive chef Raffaele De Mase del famoso hotel romano in occasione di un evento che ha fatto da trait d’union tra la famosa via della Dolce vita a Roma e la celebre località Squarciarelli. De Mase ha presentato il piatto Squarciarelli presso il rinomato locale di Lino Ventriglia Black Jack di Grottaferrata, in occasione di OFFICINA STAMPA il web talk del giovedì condotto dalla giornalista Chiara Rai.

 

La pasta Squarciarelli ha un sapore unico e può essere preparata utilizzando sia delle fettucine sia dei fusilli come nel caso dei 100 ospiti che hanno degustato il piatto all’esclusivo Grand Hotel Flora della catena Marriot a Roma. Ormai è un connubio di sapori tra le due via Veneto: a Roma e ai Castelli Romani. Sì perché l'esclusivo locale Black Jack di Lino Ventriglia rimane in viale Vittorio Veneto 2 a Grottaferrata e anche lì è possibile degustare la pasta Squarciarelli.

 

Come preparla? Per la pasta occorrono 400 gr di semola di grano duro, 300 di farina 00, 200 grammi di vino rosso e un pizzico di sale. Per realizzare la crema di melanzane, le verdure intere vanno cotte sulla piastra facendo bruciare la buccia esterna, poi aperte e tolta la polpa che va messa in una pentola con cipolla rossa basilico e olio: “Si fa andare la polpa con questo fondo – continua lo chef – poi si frulla e si aggiunge la ricotta romana salata. Dopodiché si lavora la buccia di limone o arancia caramellata. Si puliscono le arance o i limoni, tolta la parte bianca e si taglia la scorsa sottilissima sbollentandola tre volte in acqua normale e per l’ultima volta passata in un composto di acqua e zucchero: si tratta di uno sciroppo realizzato con 200 grammi di zucchero per ogni litro d’acqua”.
Intanto si cuoce la pasta nel bollitore e poi si ripassa in padella con una riduzione di vino e un pezzettino di burro e si manteca con il parmigiano o per i più affezionati alla cucina di Roma con del pecorino romano: ”L’impiattamento è presto fatto – aggiunge De Mase – la crema di melanzane fa da letto nel piatto e le fettuccine mantecate si poggiano sopra e si spolverano con la ricotta salata romana, le zeppe di arancia o limone caramellate e una guarnizione di basilico”.




Castelli Romani, valorizzazione dei sistemi bibliotecari e museali: alla scoperta degli angoli nascosti di storia locale

Red. Cultura


ALBANO LAZIALE (RM)
– Una scoperta di angoli nascosti di storia locale, ma anche l’espressione di una ricerca documentaristica e bibliografica del territorio. Questo è “Castelli di Scrittori” 2017, che giunge alla sua 5ª edizione. La nota manifestazione di poesia e narrativa organizzata da Rosanna Massi, direttrice della Biblioteca comunale di Frascati, con il coinvolgimento di molte biblioteche dei Castelli Romani, è iniziata il 7 marzo scorso e si concluderà il 24 giugno 2017, data che sarà anticipata da un convegno a cui interverranno bibliotecari, professori universitari e studiosi di storia locale.


Tra le tante “dimensioni” del nostro territorio – paesaggistica, vitivinicola, storica, archeologica, scientifica, religiosa – la scelta è stata quella di fare un focus sulla sua dimensione letteraria, proponendo alcune performances di scrittori contemporanei dei Castelli Romani ma anche presentando grandi autori del passato che hanno soggiornato nei nostri luoghi, senza trascurare anche l’aspetto del mito antico. Il “paesaggio letterario” dei Castelli Romani viene così configurandosi pian piano ricco e diversificato, e grazie alle ricerche dei bibliotecari – chi meglio di loro? – prende forma, partendo da Omero e passando per Alfieri, Belli, Stendhal, Goethe, Gogol', Voss, Frazer, D’Annunzio, Trilussa, Pascarella, Campanile.
 
L’11 aprile scorso Albano Laziale ha ospitato – in una sala gremita, in cui si sono contate circa 100 presenze – l’incontro su D’Annunzio e Trilussa, moderato dalla bibliotecaria SBCR Annarita Garbini, e a cui sono intervenuti i professori Rino Caputo e Paola Benigni dell’Università Tor Vergata di Roma, e Secondina Marafini del Liceo classico Ugo Foscolo di Albano Laziale.


In che misura e per quali motivi questi due grandi autori sono stati ispirati dai Castelli Romani, e da Albano in particolare? D’Annunzio soggiornò ad Albano nel 1889 dal 2 al 6 aprile, con Barbara Leoni. In compagnia della sua musa e dell'incantevole scenario del Lago – sulle pendici del quale sognò la realizzazione di un teatro –  trovò l'ispirazione per scrivere il romanzo Il trionfo della Morte ed Elegie Romane. Esattamente otto anni dopo, lo scrittore tornò ad Albano con Eleonora Duse, nello stesso mese e nel medesimo Albergo D'Europa. Ne parlano diffusamente Carlo Martini, Vincenzo Misserville, Maria Cristina Vincenti, Aldo Marcovecchio, Tom Antongini in vari numeri della rivista di storia locale «Castelli Romani : vicende-uomini-folclore». Sulla stessa rivista, Mario Dell’Arco parla del soggiorno di Trilussa ad Albano nel 1899, il 26 Ottobre, in occasione del suo ventottesimo compleanno: quella notte dormì all'Hotel d'Europa. Il padre di Trilussa era un cameriere di Albano Laziale, anche se lui se ne vergognava un po’. Secondo Mario Valle, lo scrittore non dimenticò mai la sua Albano, alla quale tornava di tanto in tanto.
 
Il taglio “storico” della rassegna Castelli di Scrittori 2017 si deve alla sua inclusione nella manifestazione “I Castelli Romani. Viaggio nel tempo” che vede impegnate le biblioteche dei Castelli Romani nell’ambito del progetto “Biblioteche in coworking” finanziato dalla Regione Lazio e finalizzato alla promozione e valorizzazione dei sistemi bibliotecari e museali.  
 
«Iniziative e attività legate alla “logica del tempo” per identificare, indagare, conoscere e rivivere la storia del territorio castellano nelle diverse epoche storiche – spiega Giovanni Biallo, coordinatore del progetto -: ore 100 eventi, organizzati dal Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani in collaborazione con le biblioteche, i Comuni e le associazioni, per rivivere la storia, i miti e la cultura del territorio; eventi aperti a tutti: grandi e piccini, castellani e turisti».
 




Castelli Romani: dopo Albano Laziale e Grottaferrata Terra Nostra approda a Rocca di Papa

 

Red. Politica


ROCCA DI PAPA (RM) – Nasce anche a Rocca di Papa (RM) il comitato promotore Terra Nostra – Italiani con Giorgia Meloni. Ad annunciarlo il coordinatore nazionale Diego Petrucci e il coordinatore regionale Federica Nobilio. "A rappresentare Terra Nostra sarà Mariaelena La Banca – dichiara Nobilio – visto il suo trasferimento da Albano, dove abbiamo aperto insieme il comitato locale, a Rocca di Papa" 

 

Salgono così a tre i comitati attivi ai Castelli Romani dopo quello di Albano e Grottaferrata. A Mariaelena, già membro del direttivo nazionale, vanno gli auguri di buon lavoro del coordinatore nazionale Diego Petrucci: "Sono certo che il lavoro che farà sul territorio sarà sempre portato avanti con impegno e grinta"

“Da Febbraio sono tornata a vivere a Rocca di Papa dopo 20 anni passati ad Albano – Racconta La Banca – Già durante le elezioni avevo pensato al trasferimento: ho ritrovato vecchi amici, ne ho conosciuti di nuovi, ho visto un paese che era ben diverso da come lo ricordavo: c'è molto lavoro da fare! Ho creduto nel programma elettorale dell'attuale amministrazione ma dopo 10 mesi dal voto non riesco a vedere quel cambiamento che “semplici cittadini” dovevano portare avanti. Pur apprezzando e stimando ognuno dei consiglieri, degli assessori e il sindaco stesso, sono convinta che non basti l'onestà per fare un bravo amministratore della cosa pubblica. Occorrono capacità e competenze e una squadra che abbia voce in capitolo anche quando la voce è discordante dalla tua. Essere al governo di un paese è essere un punto di riferimento per tutti i cittadini: di destra, di sinistra e 5 stelle non solo di quelli che ti hanno votato”

Soddisfazione anche dalla rappresentante del circolo roccheggiano di FdI-AN Mariangela Cimini con la quale l'esponente di Terra Nostra ha collaborato alle ultime elezioni: “Continueremo a lavorare insieme per quegli ideali che ci uniscono avendo come punto di riferimento una grande leader come Giorgia Meloni”




Castelli Romani, usura e spaccio: disarticolata organizzazione criminale

 

Red. Cronaca

VELLETRI (RM) – Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Velletri  hanno eseguito 5 provvedimenti restrittivi, emessi dal GIP, del locale Tribunale, nei confronti di altrettanti soggetti italiani (3 uomini e 2 donne residenti tra Ariccia ed Albano Laziale) ritenuti responsabili di usura, estorsione, violenza sessuale, lesioni personali e spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Le misure cautelari (3 di custodia cautelare in carcere, 1 degli arresti domiciliari e 1 obbligo di presentazione alla P.G.) scaturiscono da un’articolata attività di indagine condotta dal novembre 2016 al marzo 2017, dal Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri e dalla Stazione Carabinieri di Ariccia, coordinati dal Sost. Procuratore dott. Travaglini della Procura veliterna, che ha permesso di disvelare uno spaccato di criminalità operante nell’area dei Castelli Romani, ove decine di persone per sopravvivere alle proprie difficoltà economiche e per far fronte ai bisogni quotidiani, erano costretti a ricorrere a prestiti usurari.

Le indagini, condotte sia con attività tecnica intercettiva ma soprattutto con numerosi servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale definibile di tipo “familiare” (poiché tre degli indagati sono rispettivamente marito, moglie e figlio maggiorenne di un nucleo familiare domiciliato ad Ariccia) operante in un clima di diffusa e pericolosa omertà.

Gli esiti investigativi hanno permesso di accertare:

–     l’erogazione di somme di denaro gravate da elevati tassi d’interesse, anche pari al 240% su base annua;

–     forme di recupero dei crediti caratterizzate da minacce verbali, psicologiche, e metodi estorsivi degenerati anche in violente aggressioni fisiche con gravissime lesioni personali e violenze sessuali;

–     cessioni di sostanza stupefacente del tipo cocaina, con forme di pagamento anche ratealizzato (che andavano ad alimentare il circuito usuraio);

–     l’esistenza di una vera e propria contabilità redatta da uno degli indagati (e sequestrata dai militari operanti), con i conteggi di almeno una parte dei clienti usurati; nello specifico sono stati conteggiati 36 vittime nell’anno 2013 (con introiti pari a 41.700 euro), 46 nell’anno 2014 (con introiti pari a 58.500 euro), 70 nell’anno 2015 (con introiti pari a 93.100 euro),  55 nell’anno 2016 (con introiti pari a 77.450 euro);

–     una prassi consolidata di “scambio di clientela” tra usurai, attuata agli occhi delle vittime come soluzione bonaria per fronteggiare i ritardi nei pagamenti settimanali/mensili;

–     una sottomissione psicologica delle vittime, che nella maggior parte dei casi ricorreva ai prestiti per fronteggiare quodiane esigenze di vita (pagamento di visite mediche, spese scolastiche per i figli, ecc.) ovvero derivanti da difficoltà economiche, anche connesse allo stato di disoccupazione.

 
Al vertice del sodalizio vi era un 42enne, di Ariccia, con diversi precedenti, già destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, il quale:

–     è ritenuto responsabile altresì di violenza sessuale continuata nei confronti di una donna annoverata tra le vittime di usura nonché lesioni personali in danno di un uomo (anch’egli vittima di usura), a cui avrebbe fratturato sei costole (reati per i quali è stato sottoposto a OCC in carcere);

–     si avvaleva della moglie 44/enne (sottoposta ad OCC in carcere) e del figlio 18/enne (sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), nonché degli altri due indagati una donna 57/enne (anch’ella ritenuta responsabile di usura e sottoposta ad OCC in carcere) e di un 31/enne (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari).

Gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Velletri e Roma Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Castelli Romani, turismo: ecco tutte le novità


di Ivan Galea

 

CASTELLI ROMANI – Si è parlato di rilancio del turismo dell’area dei Castelli Romani nell’ultima puntata di Officina Stampa dove il presidente del Parco Regionale dei Castelli Romani Sandro Caracci ha anche annunciato una novità in esclusiva: “Come Parco – ha detto – stiamo costruendo la candidatura a Geoparco. Ci sono solo 11 geoparchi in tutta Italia e l’Unesco li ha riconosciuti come patrimonio dell’Umanità. Noi puntiamo ad essere il prossimo!”. Caracci ha spiegato che un Geoparco riconosciuto a livello internazionale è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile. Deve avere confini ben definiti e sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio. Inoltre, deve comprendere un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo. La maggior parte dei siti presenti nel territorio di un Geoparco deve appartenere al patrimonio geologico, ma il loro interesse può anche essere archeologico, naturalistico, storico o culturale.


I siti di un Geoparco devono esse collegati in rete e beneficiare di misure di protezione e gestione. Altra importante notizia lanciata durante la trasmissione Officina Stampa è stata che per la prima volta nel territorio dei castelli Romani si avranno oltre 400 iniziative organizzate sul territorio senza accavallarsi tra di loro. Questo è il primo grande frutto del protocollo d’intesa che il Parco Regionale dei Castelli Romani ha sottoscritto con il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani e la XI Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini. Infatti nella puntata del 6 aprile sono stati presenti oltre a Sandro Caracci anche il presidente del Consorzio Bibliotecario dei Castelli Romani Massimo Prinzi e il presidente della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e sindaco di Rocca Priora Damiano Pucci. Questi rappresentanti dei tre enti sovra comunali più importanti sul territorio dei Castelli Romani sono riusciti a concretizzare un progetto condiviso divalorizzazione turistica del territorio. “Un’idea ambiziosa – hanno detto i tre ospiti della trasmissione condotta da Chiara Rai – rimasta per anni nel cassetto, a causa delle tante difficoltà incontrate sul percorso. Eppure a volte anche le imprese più complicate diventano possibili, quando si incontrano persone che hanno a cuore gli interessi della collettività”.

 

Tanta strada c’è ancora da fare per abbattere completamente i campanili: “La richiesta, non solo da parte degli operatori del territorio, di un sistema organico di promozione e valorizzazione turistica – hanno sottolineato – è diventata nel tempo sempre più decisa. Dopo aver sperimentato la sostanziale inutilità di azioni isolate ed estemporanee, si èfatta spazio la convinzione che da soli non si va troppo lontano, ma soprattutto non si riescono a valorizzare appieno le potenzialità che un territorio come quello dei Castelli Romani possono esprimere in ambiti turistici sempre più competitivi e globalizzati”.
Ed in effetti in varie occasioni i tre enti stanno dimostrando di riuscire a fare rete e condividere idee ed esperienze al fine di valorizzare il territorio, si pensi al progetto Enjoy frutto della collaborazione tra questi tre enti dove per la prima volta nella storia del territorio, i Castelli Romani aprono gratuitamente musei, monumenti e biblioteche. Iluoghi di maggior interesse dei Castelli si aprono, di domenica, ai visitatori e concorrono, in maniera coordinata, alla promozione dell'intero territorio ospitando l'evento di lancio di Enjoy Castelli Romani 2017, del quale verrà distribuito il calendario completo, con tutti gli appuntamenti da fine aprile a ottobre per vivere i nostri luoghi in tutta la bella stagione.


Massimo Prinzi ha poi evidenziato un altro risultato raggiunto: Booking.com da luglio 2016 considera i Castelli Romani come DESTINAZIONE e questo è un grande frutto del lavoro condiviso tra i tre Enti. Tra l’altro il Sistema Bibliotecario, prima di siglare il famoso protocollo con gli altri due Enti ha ottenuto una apposita delega dai Comuni dei Castelli Romani che ha permesso così al nuovo organismo di avere un peso rilevante anche sul futuro scenario turistico regionale.

#OfficinaStampa puntata del 6 aprile 2017 – Dal minuto 4':33'' il Presidente del Parco dei Castelli Romani Sandro Caracci, Il Presidente del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani Massimo Prinzi e il Presidente della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini Damiano Pucci.




Castelli Romani premiati da TrueRiders: tra le dieci destinazioni preferite dai mototuristi in Italia

 

CASTELLI ROMANI (RM) – Un territorio dalla storica vocazione motoristica e sempre più apprezzato dai turisti che viaggiano su due ruote. Ecco il profilo attuale dei Castelli Romani che viene dipinto da HYPERLINK "http://www.trueriders.it"TrueRiders, portale di riferimento in Italia per i viaggi in moto, forte di una presenza social che supera i 50.000 utenti e con centinaia di migliaia di visite ogni mese.

Un attento studio dei comportamenti della community di TrueRiders ha permesso di evidenziare come il territorio a sud della Capitale, un'unione di ben diciassette comuni dalla storia e dalle tradizioni comuni, sia tra le dieci destinazioni preferite dai mototuristi in Italia, alla pari del Passo dello Stelvio, delle Cinque Terre o della Costiera Amalfitana, luoghi dove si concentra l'attenzione degli utenti del sito.

Da questa analisi è emerso che i Castelli Romani godono, ogni volta che vengono proposti sulla piattaforma social e sul sito, di migliaia di interazioni e centinaia di commenti, con gli utenti che condividono impressioni e pareri sui comuni castellani. Un vero e proprio boom social per questa che è da secoli una destinazione turistica di nicchia, e che attualmente conosce una espansione del proprio pubblico anche grazie a coloro che viaggiano su due ruote.

Per Stefano Maria Meconi, Project Leader TrueRiders, le ragioni del successo dei Castelli Romani come destinazione dei motociclisti sono da ricercarsi nella grande ricchezza del territorio castellano, fatto di montagne, colline e laghi, un territorio ben si confà alle passioni dei motociclisti, così come abbiamo evidenziato nello studio dei comportamenti sul nostro sito.

In linea generale, l'apprezzamento della community di TrueRiders per i Castelli Romani si concentra su quelle località che rispecchiano i loro interessi. Spazio dunque ai rilievi collinari di Rocca di Papa e Rocca Priora, con le bellissime strade nella natura e gli spazi panoramici sulla Campagna romana, ma anche ad Ariccia e Genzano Di Roma, dove la passione dei viaggi si unisce alla ricerca di una gastronomia tradizionale. Al successo dei Castelli Romani, secondo l'analisi di TrueRiders che ha riguardato oltre un anno di contenuti social (con quasi 2 milioni di pagine visualizzate e un pubblico di oltre 600.000 utenti unici), contribuisce poi una vocazione stessa del territorio per il motociclismo.

Basti pensare, del resto, al Poker run 2016, che ha portato lo scorso maggio ben 500 motoveicoli sulle strade dei Castelli Romani, oppure alla MotoBefana, evento curato dal gruppo Ribbelli Bikers di Rocca di Papa e che da oltre un decennio porta ai Castelli Romani la solidarietà dei motociclisti nelle case famiglia sparse sul territorio.

L'offerta di destinazioni degne di visita nel Lazio è molto alta aggiunge Meconi ma ciò che favorisce la destinazione Castelli Romani è la sua capacità di attirare un profilo motociclistico particolarmente variegato.

Su TrueRiders, infatti, l'attenzione suscitata dai Castelli non riguarda soltanto quegli utenti che risiedono nelle zone circostanti e nel Lazio, ma anche utenti provenienti dall'Italia e dall'estero, segno evidente di come una diffusione capillare del contenuto, come avviene appunto attraverso il nostro portale, possa decretare un incremento dei flussi turistici.

Il settore motociclistico in Italia, del resto, è in costante crescita. Solo nel 2016 le immatricolazioni di motocicli hanno sfiorato le 200.000 unità, con un parco veicoli in Italia superiore ai 6 milioni di unità, e molti di questi motociclisti hanno una social life molto attiva, come riscontrato da TrueRiders che ha dunque riscontrato quali destinazioni, nel corso dello scorso anno e nel primo trimestre del 2017, godano di una rilevanza specifica sui suoi canali.

Alla promozione del territorio castellano come destinazione turistica contribuisce anche la DMO Castelli Romani, unità operativa del Consorzio SBCR, responsabile del portale VisitCastelliRomani, il cui coordinatore, Giovanni Biallo, ha voluto spendere parole di ringraziamento per TrueRiders come portale che ha saputo individuare e canalizzare l'attenzione dei motociclisti su questo territorio così ricco di possibilità sotto il profilo turistico. I Castelli Romani offrono tante idee di viaggio per i mototuristi, che potranno trovare il piacere di guidare sulle belle e tortuose strade castellane immerse nel verde dei Colli Albani, con viste panoramiche sui due laghi e sui noti borghi che arricchiscono il nostro territorio. Condividiamo con tanto entusiasmo il lavoro di promozione del portale TrueRiders, utile strumento per tutti i motociclisti che amano scoprire i più bei luoghi d'Italia. 




Grottaferrata, da Albano laziale al mondo: Giorgio Battistelli difende la cultura e l'identità dei Castelli Romani

 

di Chiara Rai

 

GROTTAFERRATA (RM) – Un personaggio d’eccezione è stato ospite a OFFICINA STAMPA, il web talk che viene trasmesso in diretta video ogni giovedì alle 18 dal Blak Jack di Grottaferrata: si tratta del Maestro Giorgio Battistelli, compositore e attuale direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma nonché direttore Artistico dell’Orchestra della Toscana.


Nel 2013 è nominato Commendatore dell’Ordine “al merito della Repubblica Italiana”. Dal 2004 è Accademico di Santa Cecilia. Dal 2000 al 2005 è Direttore Artistico della Società Aquilana dei Concerti e dal 2005 al 2007 dell’Accademia Filarmonica Romana. È composer-in-residence all’Opera di Anversa nel 2005-2006, direttore artistico della Biennale Musica di Venezia nel periodo 2004-2007 e della Fondazione Arena di Verona nella stagione 2006-2007. Giorgio Battistelli, compositore di innumerevoli lavori, è anche l’autore delle opere di grande successo internazionale “Experimentum Mundi” e “CO2”. Quest’ultima è finalmente approdata con successo alla Scala di Milano in coincidenza con EXPO con la quale condivide il tema della sostenibilità e della qualità della vita del mondo animale e vegetale della nostra.


Battistelli ha fatto riflettere su delle tematiche di grande rilevanza in occasione dell’intervista a Grottaferrata.
Innanzi tutto ha detto che tutti, se fanno ciò che amano fare, riescono a raggiungere le vette più alte: “Se fai Quello che ti piace – ha evidenziato Battistelli – riuscirà molto bene ma la cosa più terribile è fare un lavoro che non piace”.


Poi si è parlato di “Experimentum Mundi” , l’opera realizzata con i suoni prodotti dagli artigiani di Albano Laziale mentre utilizzano proprio i loro strumenti di lavoro: dal carpentiere al marmista allo scultore e così via: “Da una recente ricerca – ha aggiunto Battistelli – è emerso che per imparare a suonare il violino ci vogliono 10 mila ore di studio e per diventare un bravo carpentiere ci vuole lo stesso numero di ore di lavoro. Ecco – ha aggiunto – tutta la fascia dei Castelli Romani è un serbatoio straordinario e lo è stato principalmente dopo la guerra quando gli artigiani e l’agricoltura hanno dominato la scena come protagonisti di una nuova epoca di rinascita”.


L’impegno di Battistelli infatti è anche di carattere sociale e volto al territorio nel quale è nato Albano Laziale e quindi i Castelli Romani: “Per le future prospettive che si presentano ai giovani vorrei essere ottimista, però è necessario investire sulla cultura che ritengo sia l’unico strumento che può aiutare la conoscenza e consentire un florido progresso. Parlo della cultura in senso lato: dall’ambiente, alla medicina, dalla musica a tutti i campi professionali che abbiamo: se un amministratore non riesce a comprendere quanto sia importante dare una opportunità attraverso la cultura, allora credo che sia difficile uscir dall’impasse. Solo attraverso la cultura possiamo assistere ad una crescita sociale nel nostro Paese”.


Poi un accenno all’opera Co2: “Ho inteso trattare un argomento che per noi contemporanei è molto delicato: il rapporto tra l’uomo e il proprio ambiente. Co2 mi ha permesso di mettere in scena questi argomenti: da Adamo ed Eva al convegno di Kioto”. Un’opera che rappresenta l’ulteriore conferma che Battistelli non “crea” un semplice intrattenimento ma qualcosa di profondo e utile alla società: “Cerco di trasmettere per quanto più possibile – ha aggiunto – un’altra forma di fare cultura che fa riflettere e tenta di suscitare delle domande per chi ascolta. Si torna a casa dopo aver sentito l’opera e magari si riesce a porsi degli interrogativi che ci fanno forse comprendere meglio il mondo in cui viviamo”.


Giorgio Battistelli ha poi espresso il suo pensiero che va in contrasto con la globalizzazione e l’omologazione di determinate realtà ad un solo e grande contenitore. L’identità locale va salvaguardata: “La settimana prossima presenterò ad Hannover la mia opera “Lot”, il soggetto è biblico ed è stata commissionata dall’Hannover Staatsoper . Parliamo della caduta di Sodoma e Gomorra dunque vediamo questo problema dell’ospitalità dell’altro e di viene dall’esterno viene affrontato fin dai tempi dell’Antico Testamento.
Il fatto è che l’omologazione soffoca e distrugge l’identità della cultura italiana mentre attraverso un lavoro capillare sul territorio possiamo distinguerci a valorizzarci. Noi come Italia siamo ancora protagonisti nel panorama internazionali riguardo le arti e abbiamo un potenziale culturale meraviglioso che spesso non viene gestito bene dalla politica. A maggior ragione, noi dei Castelli Romani non dobbiamo essere omologati alla quella che è la città metropolitana: amo le identità locali e ripeto, non sono per l’omologazione”

L'INTERVISTA AL MAESTRO GIORGIO BATTISTELLI DAL MINUTO 8:04




Castelli Romani, emergenza immigrati e Sprar: polemiche in diretta tra i sindaci a confronto

 

di Ivan Galea


CASTELLI ROMANI (RM) – Nella trasmissione OFFICINA STAMPA di giovedì 16 febbraio 2017 si è parlato di progetti Sprar, Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati ai quali i Comuni hanno la facoltà di aderire per gestire in maniera equa la distribuzione di migranti sul territorio.


A causa della carenza di candidature da parte dei Comuni, il bando SPRAR 2016-2017 per l’ampliamento del Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati si è concluso con appena 4.300 nuovi posti, contro i 10 mila per i quali c’erano i fondi. A novembre 2016 risultano finanziati 652 progetti affidati a 555 enti locali titolari di progetto coinvolgendo in totale oltre 1.000 comuni. A tale proposito, di recente, Il prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione ha detto che: “I Comuni che accolgono nell’ambito di un progetto SPRAR il numero di persone previsto dal Piano (di riparto, ndr) saranno tenuti esenti da altre forme di accoglienza”.


Ospiti della trasmissione condotta da Chiara Rai il Sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli, il Sindaco di Marino Carlo Colizza, il Sindaco di Genzano Daniele Lorenzon, il consigliere della città Metropolitana di Roma pr Fdi e assessore ai Lavori pubblici di Lanuvio Andrea Volpi. Diverse per alcuni le reazioni rispetto ad una problematica che andrebbe gestita magari con un tavolo di concertazioni tra Enti Locali del territorio.


Il sindaco di Ciampino ha detto che la città già accoglie circa 80 ospiti e che problemi finora non ce ne sono stati, tant’è che potrebbero arrivarne ad accoglierne anche 150 su una popolazione di circa 39 mila abitanti: “Gabrielli aveva lanciato una richiesta ai Comuni di accogliere un numero di migranti per ogni città – ha detto Terzulli – e noi lo abbiamo fatto accogliendoli nella struttura dell’ex ostello. L’accoglienza da parte nostra non è stata operata in maniera esterna ma abbiamo preso in carico noi direttamente la gestione con la municipalizzata Asp in collaborazione con la Croce Rossa seguendo direttamente i migranti sul territorio”. Per Terzulli difficoltà più grossa è legata al campo nomade che ricade ai confini con Ciampino.

Il sindaco di Marino Carlo Colizza ha parlato della situazione sul territorio marinese e della volontà di cambiare il metodo di accoglienza di migranti:
“Accogliamo già dei migranti sul territorio – ha detto – ma con bandi privati e di fatto è una situazione gestita in maniera diretta dalle cooperative. Il nostro progetto è quello di voler superare la gestione affidata direttamente alle cooperative in favore di una gestione comunale creando una distribuzione di ospiti in maniera equa sul territorio ed evitando così che queste persone vengano concentrate in un solo centro. È importante che la gestione del migrante e dei fondi siano in capo all’Ente Locale e tche non passi più il messaggio che i fondi dati al migranti siano tolti al territorio. Queste persone – ha aggiunto Colizza – devono essere messe in condizioni di essere integrate con una tolleranza che certamente i piccoli numeri favoriscono”.

 

Per l'assessore ai Lavori Pubblici di Lanuvio e consigliere Metropolitano Andrea Volpi, che ha dichiarato di aver partecipato ai recenti incontri con il Prefetto, non c’è la volontà di “prestarci a questo ricatto e sentirsi dire che se i migranti non vengono accolti attraverso lo Sprar allora decidono gli altri per noi. C’è una questione sociale che dobbiamo affrontare – ha continuato Volpi – e non ci sentiamo di dire ai cittadini che sono in lista di attesa per una casa che dobbiamo destinare le case per accogliere i migranti. In questo modo non facciamo altro che creare una disparità sociale. I dati del 2016 ci dicono che sono 200 mila cittadini stranieri che chiedono accoglienza in Italia. Ora va di moda parlare di accoglienza diffusa: ma che significa? Dobbiamo pensare alla formazione, al lavoro per persone che in Italia sono di passaggio”.


Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Genzano di Roma Daniele Lorenzon che come attitudine ad affrontare il problema si è posto vicino al sindaco di Marino: “Vorrei soffermarmi su due concetti particolari: la sicurezza e l’ordine pubblico da una parte e l’integrazione. Di fatto sono uno conseguenza dell’altro. Se il rifugiato viene accolto in un certo modo la cittadinanza può considerarsi tutelata. Con Marino – ha detto Lorenzon – stiamo elaborando un progetto Sprar che preveda una clausola sociale per favorire la stessa cittadinanza e in particolare i disoccupati ad aderire a questi progetti. La sicurezza si tiene quando c’è un’amministrazione solida ad abbracciare questo progetto. Il ricatto, di cui parlava Volpi e che non condivido, si verifica nel momento in cui non c’è l’amministrazione solida a mantenere questo progetto”.


Come detto, sulla stessa lunghezza d’onda è stato il sindaco di Marino Carlo Colizza: “La proposta che noi abbiamo ipotizzato è il modello di diffusione effettiva che postula il fatto di stipulare contratti di locazione con i privati che hanno casa, magari una seconda casa sfitta dove inserire all’interno delle famiglie di migranti. L’assessore Volpi parla di sottrazione delle case a danno degli italiani: è un falso problema! Possiamo dare un reddito agli italiani su case che non adoperano e al contempo accogliere persone. In questa maniera non viene sottratto nulla ai cittadini, mentre affidare case comunali ai migranti è un modo per far sentire scavalcati i cittadini italiani e questo non deve succedere. Noi intendiamo prevedere un soggetto gestore che coincida con il Comune stesso e non con una cooperativa: questa è la novità di questo nuovo progetto di Sprar che Marino propone insieme a Genzano. In questa maniera tutti i gettiti provenienti dall’osptalità finiscono al territorio. Noi – conclude Colizza – facciamo una critica al modello: perdente dal punto di vista dell’ospite e dei cittadini che non hanno la percezione di un vantaggio ma hanno la percezione di non vedere rispettati i loro diritti. L’Ostello è stata data una destinazione turistico culturale e non per i migranti. Il Comune di Marino vorrebbe che gli ospiti gestiti siano convertiti in un altro modello


Andrea Volpi è poi tornato a ribadire che i numeri ripartiti non sono corretti: perché non sarebbero stati presi in considerazione i dati dell’emergenza casa o dei servizi sociali: “Fateci assumere due vigili in più o avere due carabinieri in più visto che il problema è comunque la sicurezza – sostiene il consigliere metropolitano e assessore lanuvino – Dateci la possibilità di intervenire sulla sicurezza. Il tema della programmazione non esiste perché poi succederà che ci sovraccaricheranno sempre di più. Cerchiamo di trovare una soluzione tutti insieme. Per una scelta politica non ci sentiamo di affittare degli appartamenti quando ci sono italiani in difficoltà. Con Berlusconi l’emergenza immigrati non c’era”.


Intanto il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, tramite un video realizzato per OFFICINA STAMPA, ha detto che il Comune non ha nella propria disponibilità strutture pubbliche sul territorio che possano accogliere migranti: “Monitoreremo soggetti privati che possano essere in grado di accogliere”.


Per il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, anch’esso intervenuto con un video realizzato per la trasmissione, ha detto sostanzialmente che Lo sprar è la scelta migliore per il Comune che, in questa maniera, diventa parte diretta della gestione: “Non bisogna subire questo fenomeno. Dopo un anno di esperienza – ha detto Stefanelli – posso dire che aderire è stato una scelta giusta e lungimirante. Il consiglio che do ai colleghi sindaci è di è non subire la presenza di questi rifugiati gestiti da cooperative e prefettura ma gestirli direttamente tramite il Comune”.

Sull’intervento del sindaco di Minturno è intervenuto Andrea Volpi: “Qui non dobbiamo gestire niente e subire niente – ha detto – la cosa più razzista che si possa fare è trattare degli esseri umani come delle persone che rimangono chiuse in una struttura :mangiano, dormono e non possono fare altro. Non è questo il trattamento che va riservato a degli esseri umani”.


Sul tema è intervenuta anche l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Velletri Giulia Ciafrei:
“A Velletri – ha detto – ci sono due centri di accoglienza: un Cas che ospita donne e famiglie e uno Sprar che ospita uomini e famiglie. Siamo in prosecuzione del bando Sprar ma c’è ancora molto da lavorare per la cultura d’integrazione sul territorio che stiamo cercando di superare grazie all’aiuto delle associazioni di volontariato e della Caritas”
Tutti gli ospiti sono stati d’accordo però nel sviluppare una rete tra Comuni che sia efficace: è importante ragionare tutti insieme a un progetto vero e proprio.