CASTELLI ROMANI, LIBERA: "XVIII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO"

Arianna Corsetti

Castelli Romani – Sabato  16  Marzo  2013  la  splendida  e  raffinata  Firenze  è  stata  invasa  da centocinquantamila tra ragazzi e ragazze, bambini  e bambine, signori e signore di tutte le età,  provenienti  da tutta Italia,  dalla Valle d'Aosta alla Sicilia,  in occasione della "Giornata  della  Memoria  e  dell'Impegno  in  ricordo  delle  vittime  delle mafie”, promossa da Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso pubblico. Da diciotto anni, infatti,  ogni  21 Marzo, giorno di  inizio della primavera e simbolo della speranza e della rinascita, con questo appuntamento, si ricordano le oltre 900 vittime innocenti delle mafie.

Quest'anno è stata scelta come città ospitante Firenze. Firenze, dove vent’anni fa, morirono cinque persone,  nella strage di  via dei  Georgofili,  vittime del  terrorismo mafioso; Firenze,  come sinonimo di  Rinascimento,  una rinascita morale,  sociale e culturale che soltanto tuttie insieme si può realizzare. Inoltre, questa città ci ricorda grandi nomi della lotta antimafia, quali il giudice Antonio Caponetto "padre" del Pool antimafia, Pier Luigi Vigna, magistrato italiano e Procuratore nazionale antimafia  dal 1997 al 2005, e Gabriele Chelazzi, magistrato della DNA, distaccato a Firenze per le indagini sulle stragi mafiose del ' 93 e per la pagina nera di via dei Georgofili.

Dai  Castelli  Romani  cinque pullman hanno raggiunto il  capoluogo toscano.  Una giornata stupenda, che ha portato un sole splendente sulla città, un sole di libertà, di rispetto,  di  memoria e di  voglia di  lottare,  lottare per la legalità,  per la giustizia… lottare pacificamente per combattere la "peste", come ha detto Don Ciotti dal palco dello stadio "Artemio Franchi", al termine del lungo e partecipato corteo. Bellissima l'atmosfera  in cui  si  è svolta l'intera  giornata,  avvoltie da bandiere,  magliette e striscioni di Libera, dai caldi colori come il rosa, l'arancio ed il giallo, da un gruppo di ragazzi e ragazze vestitie da clown, da moltissimi fiori di ogni tipo, ma anche da un forte sentimento di rispetto e di  commemorazione durante la lettura degli oltre 900 nomi delle vittime, accolti dalla folla con un lungo e intenso applauso. "Non  uccidiamoli  una  seconda  volta  con  il  nostro  silenzio  e  con  la  nostra indifferenza" ha affermato Don Ciotti  al  termine della lettura. Dal  palco, ha invitato tuttie a non dimenticare,  sostenendo,  inoltre,  che chi  dice "che i  magistrati  sono peggio della mafia dovrebbe vergognarsi". Ha sottolineato ancora che "La mafiosità può  annidarsi  dentro  ognuno  di  noi,  e  dentro  le  coscienze  addormentate  o addomesticate. La mafia è una peste e bisogna chiamarla con questo nome".  Alla fine,  il  concerto di  Fiorella Mannoia:  la cantautrice,  attraverso le note,  ha ribadito l'invito di  Don Ciotti  a rompere il  silenzio,  perché "la storia siamo noi,  siamo noi queste onde del  mare,  questo rumore che rompe il  silenzio,  questo silenzio così duro da masticare". Nel corso della settimana, tre iniziative, a Frascati, Marino e Ariccia, organizzate dal presidio di  Libera dei  Castelli  Romani,  insieme ad altre associazioni  del  territorio (Noi  Polis,  Utopia  Reale,  ArteIdea)  hanno  voluto  ancora  celebrare  questo appuntamento: un invito a non cristallizzare la memoria in una sola giornata, ma a trasformarla in un impegno quotidiano e costante per  rendere  vivi  e concreti  gli insegnamenti di coloro che, nella lotta alla mafia, hanno perso la vita.




LANUVIO, TRAGEDIA FAMIGLIARE: ACCOLTELLA IL CONVIVENTE MA L'UOMO MUORE DI MALORE

 

Lanuvio (Rm) – Una vera e propria tragedia familiare intorno alle 22, ha scosso la piccola cittadina di Lanuvio, ai Castelli Romani. Una donna di 56 anni, Lucrezia Baresi, ha colpito con diverse coltellate il suo convivente, Luciano Omminetti, 61 anni, all'interno della loro casa in viale Sandro Pertini. L'omicidio sarebbe il culmine di una lite ennesimo evento dopo continui maltrattamenti. L'uomo però non è morto a causa delle coltellate inferte dalla moglie. Sarebbe stato un malore ad ucciderlo, secondo quanto emerge dai primi accertamenti fatti dopo che il corpo del 61enne è stato trasportato per l'esame autoptico all'istituto di medicina legale di Tor Vergata, a Roma.

La 56enne, collaboratrice domestica, è stata denunciata per omicidio preterintenzionale. All'esito delle prime verifiche medico-legali è infatti emerso che non sono stati i colpi inferti dalla donna a causare la morte del marito ma un malore. Solo ferite superficiali hanno infatti provocato i colpi inferti dalla donna con un coltello da cucina al petto del marito. L'appartamento è stato sequestrato dai carabinieri della stazione di Lanuvio e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Velletri.




FRASCATI, DECOLLA IL PROGETTO CINEMAMME

Redazione

Frascati (RM) –  Proiezioni a misura di bebè, volume ridotto, luci soffuse con le mamme che potranno all’occorrenza allattare. E ancora: la possibilità di portare in sala cibi per i piccoli e, in caso di bisogno, un fasciatoio a disposizione per il cambio, film selezionati in prima visione e costo del biglietto a prezzo ridotto. Ogni proiezione sarà inoltre preceduta da incontri di sostegno all’allattamento, condotti da consulenti volontarie.
È quanto propone “Cinemamme, per non rinunciare al cinema durante l'allattamento”, un progetto unico nel suo genere che vedrà il suo debutto a Frascati, Castelli Romani, martedì 26 marzo, grazie alla collaborazione del Multisala Politeama di Largo Augusto Panizza.

«Ancora una volta il Comune di Frascati è vicino alle iniziative a favore delle famiglie e dei bambini – afferma il Sindaco Stefano Di Tommaso -, concedendo il patrocinio a questa originale iniziativa nata all’estero, in metropoli  come Londra e Oslo, e oggi presente in alcune città italiane. Grazie all’iniziativa di una nuova e dinamica associazione di mamme di Frascati, il bel progetto vede la luce anche nella nostra Città, ormai da tanti anni divenuta un importante laboratorio per la nascita e lo sviluppo di progetti a favore delle famiglie, dei bambini e delle fasce più deboli e che da subito ha colto la positività dell’interlocuzione e collaborazione con la nuova associazione».
«Ho subito apprezzato, fin dal primo incontro, l’iniziativa dell’Associazione “Città delle Mamme Frascati” – spiega l’Assessore alle Pari opportunità Armanda Tavani -, volta a creare spazi fisici e culturali, alla dimensione sociale della maternità e al benessere dei genitori e dei loro “cuccioli”. Le proposte dell’Associazione sono varie e articolate, spaziando dalle politiche sociali alle iniziative culturali fino a tematiche ecologiche e ambientali. Cinemamme, Mammacaffè, Fascioteca, Progetto Pannolino Amico: per la realizzazione di tali proposte l’Amministrazione Comunale si sta adoperando mettendo a disposizione luoghi idonei e tempi, concertando il tutto con la stessa Associazione».
«Sono particolarmente contento – dichiara l’Assessore alle Politiche Culturali Gianpaolo Senzacqua – di aver supportato l’Associazione Città delle Mamme Frascati nella realizzazione di un’iniziativa che ritengo, senza dubbio, di grande valenza per gli scopi che la stessa si prefigge. Cinemamme, difatti, coniuga sapientemente un discorso di natura culturale con finalità di assoluta importanza sociale».
«Il sostegno dei genitori è un presupposto cardine per la crescita dei futuri cittadini –  sottolinea Elisabetta Fenocchio, presidente dell'Associazione Città delle Mamme Frascati -. I genitori rivestono, infatti, un’importanza fondamentale rispetto allo sviluppo della personalità del bambino. Sostenere la genitorialità significa, dunque, anche promuovere socializzazione, contatto con il mondo esterno, rapporto con la realtà in una fase in cui – in particolare nei primi mesi di vita del bambino – le esigenze di accudimento primario che assorbono la vita del nucleo familiare devono essere affiancate dalla possibilità di mantenere vivo il contatto con la realtà del “normale” esistere quotidiano”. Per queste motivazioni – conclude la Presidente – , il progetto “CINEMAMME Frascati” mira a promuovere la socializzazione ed il supporto nella fase dell’allattamento offrendo l’opportunità di recarsi al cinema ed assistere alle proiezioni in piena tranquillità».

La  giornata inaugurale è prevista per martedì 26 Marzo (si replica giovedì 18 Aprile) così articolata:
ore 10.30  –  presentazione Associazione CDMF;
ore 10.45  –  incontro tematico di sostegno all’allattamento materno tenuto da una consulente volontaria de La Leche League (Lega per l’allattamento materno);
ore 11.30  – proiezione del film.

CINEMAMME è stato il primo progetto che ha visto impegnata la Città delle Mamme Roma che, nella primavera del 2009, nella Capitale, hanno dato il via alla “stagione pilota” riscuotendo un notevole successo. Da allora il progetto non si è più fermato e in tutta Italia i Cinemamme si moltiplicano: Padova, Sesto Fiorentino e Terni diventano come Londra e Oslo.

Città delle Mamme Frascati, che ha trovato una valida attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale, è consorella della già consolidata associazione Città delle Mamme Roma. È un’associazione di volontariato che nasce dalla volontà di tre “mamme” di abbattere le barriere culturali, psicologiche e di scarsa sensibilità che gravano sulle famiglie che decidono di vivere la loro città con uno o più bambini  al seguito.
Mamme fortemente motivate che credono sia possibile costruire insieme una città in grado di accogliere i più piccoli e i loro bisogni e rispondere contemporaneamente alle necessità dei genitori di ritrovarsi e sostenersi.
«Abbiamo ”dato alla luce” un gruppo che si fonda sull’aiuto reciproco, abbiamo discusso di genitorialità e maternità consapevoli – aggiunge la Presidente Fenocchio -, aiutato altre coppie  a superare piccoli disagi economici promuovendo stili di vita rispettosi della collettività e dell’ecosistema, ma siamo convinte che volgere lo sguardo oltre le mura domestiche e coinvolgere e sensibilizzare le istituzioni  possa creare una rete reale di solidarietà».

L’obiettivo di CDMF è il sostegno alle famiglie e ai loro bambini attraverso lo sviluppo di progetti educativi di interesse sociale volti a incoraggiare modelli alternativi di accudimento rispettosi dell'evoluzione e dei reali bisogni dell'infanzia e promuovere stili di vita sostenibili per l’ecosistema e la collettività, aprendo le porte a pratiche di maternage culturalmente diverse, che arricchiscono il modo di sviluppare la genitorialità.
 




CASTELLI ROMANI, NOMINA SONIA RICCI ASSESSORE REGIONALE ALL'AGRICOLTURA: GLI AUGURI DEL PRESIDENTE GOTTO D'ORO

Angelo Parca

Castelli Romani (RM) – Grande soddisfazione da parte del mondo delle cantine vinicole per la nomina dell'assessore regionale all'Agricoltura Sonia Ricci. Luigi Caporicci, presidente della storica cantina Gotto d'Oro con sede in via del Divino Amore ai Castelli Romani (alle porte della Capitale) esprime il suo personale augurio: "Il nome di Sonia Ricci,  come assessore alla Agricoltura – dice Caporicci – è girato tra i primi e più sicuri.

Sapere che questo settore così difficile ed in difficoltà, sarà gestito come assessore da un imprenditore,  che si occupa di agricoltura e non solo e con esperienze e conoscenze varie e che partono dal territorio, non può che farci piacere. Il neo Assessore Ricci saprà ben relazionarsi col mondo dell'agricoltura perché conosce le difficoltà del lavoro, quelle della burocrazia, quelle dell'intero settore".

Il presidente Gotto d'Oro sostiene inoltre che Sonia Ricci, grazie alla sua esperienza a fianco delle cooperative, saprà dare un valore aggiunto alle prospettive che l'agricoltura offre, in termini di lavoro e redditività, in termini di salubrità, in termini di salvaguardia dell'ambiente. "Per il Lazio – conclude Caporicci –  l'agricoltura e l'arte dovrebbero essere volani di sviluppo di ricchezza. Oggi purtroppo, quello che costa poco, per assurdo è quello che mangiamo e beviamo, sicuramente molto meno delle tante cose superflue che ci circondano, cui vengono destinate risorse importanti. Il consumatore si tutela anche facendogli mangiare e bere cose buone e  sicure, pagando bene innanzi tutto i frutti del lavoro e dell'agricoltura, e  se così sarà ci sarà progresso sostenibile per tutti. Penso e sono sicuro che Sonia Ricci, saprà portare valore aggiunto al mondo della agricoltura, e al mondo della cooperazione".




GENZANO DI ROMA, AUTOPARCO COMUNALE: RIMOSSO TUTTO L'AMIANTO

Redazione

Genzano di Roma (RM) – Sono terminati questa settimana i lavori per la rimozione delle lastre in cemento amianto poste a copertura dell'autoparco comunale di Genzano di Roma , Castelli Romani, sito in piazzale Cina, per una superficie complessiva di 775 metri quadrati. I lavori, iniziati il 25 febbraio, hanno previsto, oltre la rimozione dell'amianto, la realizzazione di una nuova copertura dell'autoparco con dei pannelli sandwich in alluminio, una copertura leggera con isolamento termico.

 




ALBANO LAZIALE, CAFFE' ALZHEIMER: DAL 22 MARZO AL VIA GLI INCONTRI CON I FAMILIARI DI PERSONE AFFETTE DA DEMENZA SENILE

Redazione

Albano Laziale (RM) – Ad Albano, Castelli Romani, nascono i Caffè Alzheimer per poter dare, gratuitamente, assistenza e sostegno ai familiari di persone affette da demenza senile. Il primo appuntamento è fissato per il 22 marzo, dalle ore 16.00 alle 18.00, prezzo palazzina Vespignani (viale Risorgimento, 1). Gli incontri, fissati per tutti i venerdì, saranno coordinati dal Dottor Mirko Menabue, psicologo esperto Gruppo Familiare Alzheimer.

«I Caffè Alzheimer offrono una valida assistenza ai familiari di questi pazienti – afferma l’assessore alla Politiche Sociali Fauzi Cassabgi – mettendoli in rete tra di loro e dandogli utili strumenti di tecniche di comunicative e sostegno psicologico. Si tratta di un progetto importante che il Comune di Albano sta portando avanti con l’associazione C.P.S. Ringrazio quindi gli uffici e tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del progetto».

Per partecipare è necessario chiamare lo 06/93295248 o 339/7155997.




CASTELLI ROMANI E LITORALE, RAPINE IN VILLA: PRESA BANDA DI RAPINATORI DELL'EST

Castelli Romani – Una vera e propria banda di ladri dell'est specializzata in ricettazione e furti in abitazioni dei Castelli Romani e litorale è stata assicurata alla giustizia. Ogni colpo riusciva a fruttare anche 50 mila euro.

I Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri nei confronti di cinque albanesi ed una romena, responsabili di associazione per delinquere.

Non è stato facile prenderli. Le indagini sono iniziate a ottobre. I diversi furti che si sono ripetuti ai Castelli, soprattutto in estate, maggiormente concentrati nella zona periferica di Cecchina, Albano e dintorni, sempre con lo stesso "modus operandi" di quelli del litorale hanno fatto pensare ad un gruppo organizzato, dei ladri attenti che hanno utilizzato macchine diverse per gli spostamenti, non disdegnando Porche, Mercedes e Bmw per eludere i normali controlli da parte delle forze dell'ordine.

Un patrimonio, frutto delle rapine dopo il tramonto: o nel tardo pomeriggio o di notte anche con i proprietari in casa. I carabinieri hanno così  individuato il pericoloso sodalizio criminale che ha usato diversi modi per colpire, talvolta arrampicandosi con ogni appiglio possibile anche ai piani più alti per raggiungere appartamenti dislocati in condominio. All'interno razziavano gli oggetti di maggior valore, comprese le chiavi delle macchine. Inoltre sono stati individuati i canali per la ricettazione di oro e preziosi.

La banda, probabilmente anche in virtù dei controlli sempre più serrati nei compro-oro in Italia, nell'ultimo periodo hanno esportato la maggior parte della merce rubata, soprattuto gioielli ed elettronica in Albania, dove il ricavato della vendita è stato utilizzato per investimenti mobiliari ed immobiliari in quel paese a vantaggio dei propri familiari. Nell'esecuzione dei provvedimenti i carabinieri di Anzio hanno sottoposto a fermo di iniziativa altre tre persone, una donna e due uomini, trovate all'interno degli appartamenti occupati dagli indagati. L'operazione è stata attuata con l'impiego di circa 60 militari della compagnia di Anzio e con l'ausilio di personale del nucleo cinofili di Roma S. Maria di Galeria nonché con il supporto di un elicottero del reparto Elicotteri di Pratica di Mare.
 




GROTTAFERRATA, FIERA : L'ENOGASTRONOMIA PROTAGONISTA

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Redazione

Grottaferrata (RM) – L’enogastronomia locale torna da protagonista alla 413° edizione della fiera di Grottafferrata, ai Castelli Romani, ad allietare i visitatori pronti a godersi le prelibatezze del territorio. La kermesse vuole infatti rappresentare un punto di incontro dove far rivivere l'antico spirito del “Symposium”, un contesto conviviale in cui mangiare, bere, fare arte e discutere.  Ospitata in un’area dedicata, la produzione enogastronomica esibirà le sue eccellenze locali, in un connubio tra tradizione centenaria e sapienza moderna.

All’interno del “Caffè Letterario”, spazio adibito a spettacoli di teatro e di musica, presentazioni, workshop, concerti, conferenze e laboratori, in grado di rispecchiare la vivacità culturale e la sensibilità del territorio, Maurizio Morbidelli, chef di Alma Ristoro, proporrà, dalla colazione all’aperitivo, cibi e bevande rigorosamente Bio frutto di ricerca e innovazione culinaria. 

 

Molti anche gli incontri su tematiche inerenti:

Giovedì 21 Marzo

Sala “Bruno Martellotta”

 

 

Ore 16,30 Tavola rotonda Sapere, mangiare… saper mangiare

 

 

Nell’ambito delle iniziative culturali ed educative dirette a favorire l’approccio ad un’alimentazione sana ed

equilibrata, l’incontro prevede l’insediamento della Commissione Mensa e la presentazione e il primo monitoraggio del servizio stesso. Coordinatore: Maria Giuseppa Elmo, Assessore alle Politiche Sociali e dell’Infanzia del Comune di Grottaferrata. Interventi: Gabriele Mori, Sindaco del Comune di Grottaferrata; Maria Giuseppa Elmo. Relatori: Patrizia Pisano, Coordinatrice della Commissione Mensa; membri della Commissione Mensa; Maria Grazia Tumino, Responsabile Operativo del Servizio – Serist; Marta Schiraldi, Direttore Assicurazione Qualità, Sicurezza, Ambiente e Responsabilità Sociale – Serist; Roberto Felicetti, Cooperativa Agricola Capodarco e Biosolidale.

A seguire, la Compagnia Teatrale “Koinè” presenta lo spettacolo Il minestrone, a cura di Arianna Burattini: “In luogo di uno spettacolo che racconta, offriamo un racconto che si ‘prepara’ e poi si porta a casa in una comoda vaschetta!!!”.

CASTELLI ROMANI, QUASI SCONFITTA L'EMERGENZA ARSENICO

Angelo Parca

Castelli Romani (RM) – L’arsenico non fa più paura ai Castelli Romani. I tempi in cui l’arsenico arrivava ad oltre 50 microgrammi per litro su un limite di 10 sono lontani.

L’ultima vittoria è del Comune di Lanuvio il cui sindaco ha di recente revocato le ordinanze di non potabilità dell’acqua. Ciò a seguito delle verifiche della Asl RmH che lo scorso quattro febbraio ha effettuato campionamenti di acqua destinata al consumo umano distribuita nel territorio lanuvino. I punti di prelievo sono stati scelti in particolare per il monitoraggio dei valori di parametro fissati dal D. Lgs. 31/01 per l’arsenico e per il fluoro. Dunque la cittadina castellana non presenta valori arseniosi che superino il limite di legge di 10 microgrammi per litro.

Eppure, ai Castelli Romani, l’allarme c’è stato per oltre tre anni e i Comuni colpiti erano più di sette, poi il numero è sceso in maniera pressoché incalzante fino ad arrivare ad un dato di fatto: con l’emergenza convive soltanto una zona di Velletri e tra qualche mese dovrebbe uscirne non appena la Regione Lazio farà le azioni dovute. Nonostante i 4 milioni e mezzo impiegati da Acea su Velletri per far fronte all’emergenza arsenico i cittadini dovranno stare come minimo altri sei mesi in attesa che l’acqua torni nei parametri di legge di 10 microgrammi per litro. Eppure in Acea Ato 2 si è fatto molto a partire dalla rilevazione da parte del gestore dell’acquedotto comunale, nel 2006: sono stati realizzati sei potabilizza tori a Campo Sportivo, San Pietro, Zona 167, Marmi, Rioli, Marrucco, e costruiti diversi chilometri di condotte.  Adesso il problema che frena la corsa all’abbattimento dei valori di arsenico nell’acqua è la realizzazione del potabilizzatore a servizio del pozzo “Le Corti” che serve circa tremila abitanti. Ad est di Velletri, infatti, non ci sono spazi di proprietà comunale sufficienti per l'installazione dell’impianto, quindi si è provveduto ad individuare un terreno privato ma il proprietario non vuole cederlo.

L’assessore del Comune di Velletri Sergio Andreozzi, delegato ai rapporti con Acea fa sapere che le ultime analisi sono comunque rassicuranti, in quanto la concentrazione di arsenico nell’acqua sfori di circa solo due unità il parametro di legge, attestandosi quindi intorno ai 12 microgrammi per litro: “la risoluzione del nostro problema – spiega Andreozzi – è dipesa e tutt’ora dipende dalla Regione Lazio che deve emettere l’ordine di esproprio per poter permettere al gestore idrico di realizzare il potabilizzatore. Ma temo che si dovrà aspettare ancora, almeno che venga nominato il nuovo commissario per l’emergenza arsenico in grado di agire tempestivamente”. Un impianto, tra l’altro, di ultima generazione che la stessa amministrazione ha richiesto raccomandandosi che fosse ad impatto ambientale zero. E così è”. Intanto Andreozzi ritiene che a breve il gestore riuscirà a erogare acqua senza arsenico grazie alla miscelazione con altri pozzi del territorio. Sembrerebbe anche migliorata la situazione dei punti di approvvigionamento Acea i quanto sono stati installati i cassettini per isolare i rubinetti e non esporli più alla mercé degli animali. Inoltre, una “fresca fronte” distributore elettronico gratuito è presente in via Troncavia. Intanto non si devono trascurare le esigenze di ogni singolo cittadino.

E' pervenuta alla nostra redazione una segnalazione di un ex cittadino di Velletri, Alberto Addari, tornato a Ostia con la sua famiglia (tre bambini) anche e soprattutto perché non sostenevano la situazione dell’arsenico nell’acqua: cuocere alimenti con l’acqua presa con le taniche e bere sempre acqua acquistata cominciava a pesare. Dunque il signor Addari fa presente che nel 2011 ha compilato una domanda di richiesta di rimborso della sua bolletta effettuata il 29/09/2011 presso la stazione ferroviaria di Velletri presso un ufficio di assistenza dove i cittadini avevano la possibilità di richiedere i rimborsi al gestore idrico. Contattata l’Acea Ato 2, al cittadino dissero che un operatore l’avrebbe contattato quanto prima per avere notizie in merito al fatidico rimborso. “Vorrei soltanto avere una risposta – dice Addari – per sapere se il rimborso che mi hanno detto sarebbe stato certo, mi sarà erogato oppure ho perso tempo e soldi in raccomandate, fidandomi di una assistenza che non ha centrato l’obiettivo”. Così, oltre ad aver bevuto l’acqua all’arsenico anche la beffa di rimanere nel limbo?

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ARICCIA, MISSION ARSENICO ZERO: SI PROGETTA IL RECUPERO DELLE ACQUE DI SORGENTE

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Redazione

Ariccia (RM) – L’Amministrazione comunale di Ariccia, Castelli Romani, sta lavorando al recupero delle sorgenti del suo territorio, per rendere potabili le acque che sgorgano in quantità sufficiente a servire la popolazione ariccina. Le sorgenti oggetto di tale recupero al momento sono tre e precisamente quelle di Parco Chigi, di Ginestreto e di Vallericcia, inoltre quella del Fontanaccio che potrà essere utilizzata per il parco di Colle Pardo.

“E’ un progetto ambizioso – afferma il Sindaco Emilio Cianfanelli – ma assolutamente realizzabile e che permetterà di attuare interventi di recupero storico-ambientale ma soprattutto in grado di fornire agli ariccini acqua senza arsenico e metalli pesanti, essendo acque di superficie e non di falda. La struttura tecnica di Acea ci permetterà inoltre di trattare le acque con soli ultravioletti per abbattere le eventuali cariche batteriche, evitando così anche la clorazione. La nostra tensione progettuale va di pari passo con l’attenzione costante verso il servizio che quotidianamente viene erogato ai cittadini”.

A tal proposito l’Amministrazione comunale, non appena reinsediata, ha fatto il punto della situazione sui vari interventi che Acea si è impegnata a realizzare ad Ariccia. Nello specifico Acea spa ha comunicato all’Ente che l’acqua distribuita su tutto il territorio comunale è conforme alla legge (nello specifico ha valori di arsenico sotto i 10 mg/l). E’ stata completata, poi, la condotta idrica in zona Cancelliera e realizzati per i pozzi di Pian dei Cerri e Monte Tondo sistemi di abbattimento dell’anidride carbonica e dell’arsenico migliorando così la qualità delle acque. In ultimo, comunica sempre Acea, è in fase avanzata la realizzazione del potabilizzatore di via Lega Latina che consentirà di migliorare ulteriormente la qualità delle acque distribuite ad Ariccia.  




PARCO DEI CASTELLI ROMANI, OCCHI PUNTATI SU VILLA BARATTOLO: UNA VAS "RESTRINGENTE"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota della lista civica "Partecipazione Democratica" di Nemi

Castelli Romani (RM) – "Secondo alcune associazioni ambientaliste sarebbe stata inviata, agli uffici competenti della Regione Lazio, la relazione V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica ), un atto firmato dal Commissario Straordinario del Parco dei Castelli Romani, Matteo Orciuoli,  nominato dall’ex Governatore Polverini, che restringerebbe  i confini  del Parco dei Castelli  di ben 2300 ettari. La  deperimetrazione  includerebbe anche  il bosco di castagno a ridosso del Monte Artemisio, ovvero area Sic – «Sito di Interesse Comunitario» – in applicazione della direttiva Habitat della Comunità Europea. Insomma gli esperti del Commissario bollerebbero come “non di pregio” i boschi degli estesissimi versanti del Monte Artemisio, ritenendoli, quindi, da non tutelare.

La lunga e travagliata storia del parco è stata più volte oggetto di tentativi, per fini elettorali, di restrizioni bocciate dal TAR e dal Consiglio di Stato. Le lobby dei cacciatori e dei cementificatori castellani, purtroppo sono sempre stati  influenti e tornano periodicamente alla carica di questa area verde che  una legge del 1984 cerca di proteggere. Ferite significative, purtroppo,  già le sono state inflitte: scempi come la costruzione sorta a pochi passi dalla Zona Umida della Doganella o come i palazzoni intorno al lago Albano. Dagli anni sessanta in poi la zona dei Castelli Romani ha subito un  consumo di territorio impressionante. Adesso è ora di dire basta. Gli attuali confini del parco dei Castelli non debbono essere toccati. Gli interessi elettorali e delle lobby castellane debbono rimanere fuori da Villa Barattolo. !!"