CASTEL GANDOLFO: DA OGGI AL LAGO UN MERCATO A KMO

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Questa mattina si tiene una importante inaugurazione al porticciolo sul lungolago di Castel Gandolfo:il mercato contadino a km0. Tutti i fine settimana (sabato e domenica) ma anche tutti i giorni (dal pomeriggio in poi), il mercato contadino animerà l'area di colori e profumi dei prodotti agricoli locali. Il sindaco Milvia Monachesi, molto soddisfatta dell'iniziativa, ha anche provveduto a renderr il mercatino al lago castellano più fruibile e di qualità. Questo è un esempio di incentivazione dell'economia locale e valorizzazione del comparto agricolo dei Castelli Romani.




CASTELLI ROMANI, PARCO: RITROVATO ORDIGNO BELLICO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

st1:*{behavior:url(#ieooui) } /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Castelli Romani (RM) – I Guardiaparco del Parco dei Castelli Romani hanno rinvenuto un ordigno di grandi dimensioni, prelevato stamattina dagli Artificieri dell’Esercito.

Circa 120 kg di peso, 90 cm di lunghezza ed un potenziale distruttivo rilevante: sono queste le caratteristiche del residuato della Seconda guerra mondiale, rinvenuto nelle zone boscate tra Velletri e Rocca di Papa.

Il ritrovamento di residuati bellici è una costante nelle nostre zone, teatro della linea del fronte, e capita spesso di imbattersi in questi esemplari che, va sottolineato, contengono decine di chili di esplosivo.

E’ bene ricordare che si tratta di materiale pericoloso e chiunque abbia la ventura di trovare materiali bellici è tenuto ad avvertire con immediatezza le Forze dell’ordine. Il residuato bellico, insieme ad altri che si stanno recuperando al lago Albano, verrà fatti brillare in sicurezza dagli Artificieri.




GENZANO E NEMI: CONTINUA L'EMERGENZA CARENZA IDRICA. ACEA SE CI SEI BATTI UN COLPO!

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Il centro storico di Nemi è rimasto per tre giorni senz'acqua.E' stata chiusa la fontanella in piazza Pietro De Sanctis, per quale motivo? E' inquinata?

Angelo Parca

Castelli RomaniNemi e Genzano si aggiungono ai disservizi di carenza idrica che ha vissuto finora il territorio di Velletri. I Castelli Romani sono in sofferenza sotto questo aspetto.  Il centro storico di Nemi è rimasto per tre giorni senz'acqua. Ciò che più mette in allarme è il continuo verificarsi di questi disservizi. I cittadini si chiedono se, qualora si potenzi il flusso idrico nel Comune accanto, sia conseguente il depotenziamento dell'erogazione nell'altro. D'altronde non è fantascienza, in quanto ad esempio il pozzo ubicato nel Comune di Velletri in località Pian dei Cerri confluisce nell’acquedotto di Nemi e serve anche utenti del Comune di Velletri nella medesima località. Di acqua ce ne sarebbe in abbondanza per Nemi (come è sempre stato). Ma allora perché nonostante questa elevata capacità di erogazione, nel centro storico di Nemi, è mancata l'acqua da venerdì scorso? Allora che succede realmente? La domanda è stata posta ai responzabili Acea e aspettiamo una risposta.

Un altro fatto acuisce la preoccupazione: E' stata chiusa la fontanella in piazza Pietro De Sanctis, per quale motivo? Anche rispetto a questo quesito attendiamo delle risposte perché non vorremmo dare credito a delle semplici indiscrezioni secondo cui l'acqua della fontanella sarebbe inquinata. Su questo punto urge davvero una risposta da parte del gestore idrico interpellato. E la domanda è molto semplice: Se fosse realmente inquinata l'acqua della fontanella, il resto dell'acquedotto sarebbe sicuro? E' potabile l'acqua che arriva nelle case?

Veniamo a Genzano, non molto tempo fa, L'Osservatore Laziale ha chiesto al deputato Sel Ileana Piazzoni di interessarsi da vicino della questione (anche perché proveniente dal territorio genzanese). Ed è per questo che oggo la deputata è tornata sul tema. «La logica del profitto permette questi disagi. Occorre ribadire la natura pubblica del servizio e garantire controlli sulla qualità dell’acqua. I cittadini del nostro territorio meritano un servizio idrico pubblico, efficiente e sicuro». Piazzoni non trascura l’allarme carenza idrica che sta interessando alcune zone di Genzano, dall’Olmata alla vasta area della Zona Industriale, per problematiche relative all’interruzione di fornitura o alla diminuzione della pressione dell’acqua. «Ai cittadini non interessano i battibecchi tra l’Amministrazione e Acea, che si sono scaricati a vicenda la responsabilità in questi ultimi giorni – prosegue la nota della parlamentare –, ma hanno diritto ad avere un servizio costante che non risenta delle logiche di profitto che il referendum sull’acqua pubblica mirava per l’appunto a ridiscutere. In Aula, con alcuni colleghi del gruppo Sel, abbiamo voluto chiedere un chiarimento al ministro Zanonato proprio in merito alle norme che oggi disattendono la volontà popolare sull’acqua pubblica, come quella dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (Aeeg) in materia di mercato idrico, che di fatto permette alle società di capitali privati di gestire somme di denaro che andrebbero invece restituite ai cittadini. La continua e sistematica erosione della volontà referendaria, a tutto vantaggio del profitto di società private come la stessa Acea, sono all’origine dei problemi idrici anche sul territorio. La logica degli utili che spinge Acea a rimodulare a proprio piacimento l’erogazione idrica, non è più accettabile. Le motivazioni addotte dall’azienda relative agli usi impropri dell’acqua nelle campagne tra Genzano e Lanuvio possono essere affrontate dalle amministrazioni con strumenti di controllo e prevenzione, ma non possono giustificare la mancanza di servizio per vaste fette di popolazione e non dovrebbero penalizzare comunque l’attività economica nelle nostre aree agricole di pregio. Il compito della politica – conclude Piazzoni – deve essere quello di ribadire la natura pubblica del servizio idrico, nonché di garantire serrati controlli sulla qualità dell’acqua, notoriamente non sempre adeguati alle emergenze territoriali come la presenza di arsenico».   




ALBANO LAZIALE: PIENONE PER I CONTROLLI STRAORDINARI DELLA POLIZIA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Controlli davvero straordinari per la polizia di Albano (Castelli Romani), tanto che la questura di Roma ne ha dato diffusione immediata. Cosa è successo? Nel corso dei controlli straordinari predisposti in modo particolare nelle ore serali e notturne nei centri di Albano e Ariccia,  le Volanti e le pattuglie “civetta” del Commissariato di Albano Laziale, diretto dal dott. Massimo Fiore, hanno identificato nr. 65 persone, controllando 33 veicoli.

Nell’ambito di tali controlli è stato tratto in arresto il cittadino rumeno E. M., di  38 anni, colpito da mandato di arresto europeo in quanto condannato dalle autorità giudiziarie rumene per reati di violenza sessuale e stupefacenti,  condotto alla Casa Circondariale di Velletri.

Veniva altresì denunciato in stato di libertà S. M. di 33 anni, di Albano laziale che, nella notte di domenica, nella centrale piazza Mazzini, aveva minacciato un gruppo di ragazzi con una pistola a gas,   per banali diverbi. Arma recuperata e sequestrata.

Denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio, nei pressi di Villa Doria,  anche un minorenne di 17 anni, di Lanuvio, sorpreso con indosso oltre alle 5 dosi preconfezionate di hashish, anche un bilancino elettronico, evidentemente per una precisa pesatura della “merce”; affidato ai genitori.

Segnalato  amministrativamente al Prefetto  per uso di sostanze stupefacenti anche un maggiorenne di Lanuvio, di 21 anni.           

Elevate anche  5 contravvenzioni al Codice della Strada.




ALBANO LAZIALE, INCENERITORE CASTELLI ROMANI: I TERMINI PER COSTRUIRE L'IMPIANTO A SPESE DELL'ERARIO PUBBLICO SONO SCADUTI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Albano Laziale (RM) – In vista del prossimo SIT-IN in programma sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico per venerdì 12 luglio, il comitato No Inc, rappresentato legalmente da Daniele Castri, ha richiesto stamattina al sindaco di Albano, Nicola Marini, di farsi promotore, con urgenza, della convocazione d’una nuova conferenza dei sindaci di bacino – pubblica, da tenersi presso l’aula consiliare di Palazzo Savelli – in cui tutti e dieci gli attuali amministratori di bacino sottoscrivano una lettera al Ministro Flavio Zanonato per rimarcare ciò che è, da tempo, sotto gli occhi di tutti i cittadini. Ovvero che i termini per  costruire l’Inceneritore dei Castelli Romani a spese dell’erario pubblico sono ampiamente scaduti. Mostrando una precisa volontà politica non così lontana dalla società civile. Il comitato No Inc ha anche messo  a disposizione dei dieci sindaci di bacino una proposta/bozza di lettera allegata all'articolo.

Sarebbe un modo, questo, per sanare un grave errore politico che rischia, ancora oggi, di costare caro all’intera comunità dei Castelli Romani. Ovvero quello d’aver firmato, nel lontano luglio 2007, un documento  in cui gli allora “primi cittadini” richiedevano al Commissario Marrazzo di dare il via-libera alla costruzione dell’Inceneritore di Albano. In questo modo, i sindaci di bacino potrebbero chiedere al Ministro Zanonato, ufficialmente e collegialmente, di non concedere, nel pieno rispetto della normativa europea e nazionale, ed in continuità con le sentenze n. 36740 del 15.12.2010 del Tar del Lazio e n. 1640 del 22.03.2012 del Consiglio di Stato, i fondi pubblici per costruire e poi gestire l’Inceneritore i Albano. Un modo per auspicare che tutti questi fondi invece vengano dirottati  verso la diffusione ed il radicamento dei processi di raccolta differenziata porta a porta, riduzione, riciclo “a freddo” e riuso dei rifiuti urbani.

Certo che lo stato della vertenza in fieri contro l’Inceneritore dei Castelli Romani mostra ora, senza alcun dubbio, che la “battaglia civile” contro il folle progetto s’è spostata, almeno per il momento, dalle aule dei Tribunali amministrativi al “campo politico”.

Non è un caso, difatti, se le “pressioni” del consorzio Co.E.Ma. per ottenere dal governo, ancora oggi, i soldi pubblici e costruire il contestatissimo forno brucia-rifiuti, continuano senza sosta. E sono dirette ora, attraverso alti dirigenti del G.S.E., niente meno che nei confronti del Ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato e della direttrice generale per le energie rinnovabili per conto del Ministero, Dott. ssa Rosaria Fausta Romano. 

Proprio a proposito dell’Inceneritore dei Castelli Romani, difatti, alti dirigenti del G.S.E., hanno recentemente inviato al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, una lettera (doc. n. 3) con richiesta tanto chiara quanto esplicita: “… il consorzio Co.E.Ma. ha richiesto al G.S.E., più volte, l’aggiornamento della convenzione preliminare  Co.E.Ma. – GSE  di giugno 2009 … in relazione a quanto successo sino ad ora (ndr, circa l’Inceneritore di Albano), si richiede a codesto Ministero se considerare ancora operativa o meno, con riferimento alla Convenzione stessa, la deroga  di cui al combinato disposto di legge … (ndr, relativa sia ai termini di avvio del cantiere entro e non oltre il 31 dicembre 2008 sia alla prospettata conclusione del cantiere e avvio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011) … visto in particolare l’ulteriore procrastinarsi del termine di conclusione dei lavori. E se, conseguentemente, il GSE possa procedere o meno all’aggiornamento della Convenzione Preliminare così come richiesto dal consorzio CO.E.Ma.”

Il Ministro Flavio Zanonato, però, ancora non ha risposto ai dirigenti del G.S.E. né, tantomeno, alla richiesta d’incontro dei cittadini dei Castelli Romani,  formalizzata con raccomandata A/R ben due settimane fa.

Proprio per questo stamattina Federica Daga, responsabile ambiente per il 5-Stelle presso la Camera dei Deputati, ha depositato un’interrogazione urgente (e una domanda diretta nello spazio “question time”), a risposta orale (ndr, direttamente in aula) e scritta, indirizzata al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato.  L’Interrogazione riguarda, in modo particolare, la ormai ben nota vicenda dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione del’Inceneritore di Albano. I termini per accedere a questa pioggia di contributi statali, come noto, erano legati a due vincoli: 1) l’avvio delle attività di cantierizzazione del sito entro e non oltre il termine del 31 dicembre 2008; 2) l’ultimazione del cantiere ed il collaudo/messa in esercizio dell’impianto entro e non oltre il mese di febbraio 2011. Entrambi questi  termini, come verbalizzato e certificato da ben due verbali della Polizia Municipale di Albano, sono venuti meno, facendo sfumare la possibilità per il Co.E.Ma. di accedere, legittimamente, agli aiuti di Stato.

In ogni caso, il comitato NO INC  ha organizzato un Sit-In per venerdì mattina 12 luglio 2013, dalle ore 09,00 alle ore 12,00,  sotto la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, a Roma, in Via Molise n. 2. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.




GENZANO: DAL COMUNE DI ROMA AI CASTELLI ROMANI PER UN SEGNALE DI CAMBIAMENTO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} Redazione

Genzano di Roma (RM) – «Dal Comune di Roma arrivano forti segnali di cambiamento per il Paese, per questo auguro un buon lavoro alla Giunta appena insediata, al Sindaco Ignazio Marino e al Vicesindaco Luigi Nieri». Sono gli auspici della deputata Ileana Piazzoni di Sinistra Ecologia e Libertà, dopo la formazione ufficiale della squadra di governo di Roma Capitale. «Finalmente Roma volta pagina, indicando l’ennesimo importante bisogno di un’alternativa di governo che guardi nella direzione dei temi concreti della sinistra. La vittoria di Marino a Roma e di Zingaretti in Regione ridanno la speranza al Paese di un governo propulsivo e propositivo in senso progressista, ambientalista e verso una ristrutturazione dei diritti civili». 

Sul progetto di un governo di cambiamento, la parlamentare Ileana Piazzoni, insieme al nuovo Vicesindaco di Roma Luigi Nieri, al Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio e al deputato Filiberto Zaratti, incontreranno i cittadini dei Castelli romani a Genzano, venerdì 28 giugno, vicino al Parco delle Olmate (in caso di pioggia Enoteca comunale) alle 17:30. «Il successo delle amministrative sta interrogando il centrosinistra locale sull’importanza di un governo diverso per i territori, per lo stesso Comune di Genzano e per il Paese. L’iniziativa di Sel – conclude la parlamentare genzanese – nasce per ridisegnare un percorso a sinistra, a partire dal locale per arrivare a concepire un cambio di rotta nazionale rispetto alle larghe intese».




ARICCIA: PARCO CHIGI HA SPALANCATO I CANCELLI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Ariccia (RM) – Parco Chigi ad Ariccia, Castelli Romani, riapre al pubblico. Fino al 31 ottobre apre le porte ai visitatori la zona monumentale di uno dei gioielli naturalistici, storici e archeologici più importanti dei Castelli Romani. Il Barco chigiano di 28 ettari e definito da Stendhal “il più bel bosco del mondo”, è un vasto residuo del Nemus aricinum consacrato alla dea Diana, con molte specie di alberi e di reperti dell’Aricia romana ed ha nella sua parte settentrionale l’area sepolcrale della II^ legione partica di Settimio Severo.

All’interno i visitatori potranno ammirare monumenti quali l’Uccelliera, il Sepolcro di Simon Mago, il portale di Tiberio Latinio Pandusa, i ruderi della Chiesa di San Rocco, oltre ad una grande quantità di essenze arboree di una delle ultime aree che conserva la vegetazione originaria dei Castelli Romani.

 

Questi i giorni ed orari di apertura: sabato, domenica e giorni festivi (escluso 15 agosto) dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,30 alle ore 19,00, i cancelli chiudono mezz’ora dopo.

Dal martedì al venerdì: dalle ore 17,00 alle ore 19,00.

Visite guidate con prenotazione obbligatoria per i gruppi precostituiti (min. 15 – max. 30 persone) allo 06/9330053

Biglietti: intero € 3,00 – ridotto € 2,00 – gratuito per i residenti in Ariccia e bambini fino a 6 anni

visita guidata del Piano Nobile di Palazzo Chigi + visita guidata di Parco Chigi € 7,00.

Biglietteria presso Palazzo Chigi, Piazza di Corte 14. Tel. 06/9330053

Ingresso presso la biglietteria di Palazzo Chigi, Piazza di Corte 14, per i residenti in Ariccia presso il cancello di Via dell’Uccelliera.

Si consiglia di effettuare il percorso di visita dotati di scarpe con suola in gomma: in alcuni punti i sentieri sono scoscesi, rocce e gradini possono essere scivolosi.




CASTELLI ROMANI, RICOVERO ASSISTENZIALE: VIA LIBERA DELLA REGIONE A 280 POSTI

Redazione

Castelli Romani – Un provvedimento che mette fine a uno stato di provvisorietà amministrativa che durava da anni per cinque strutture , tutte nella provincia di Roma: quattro nell’area dei Castelli romani e una nella zona di Subiaco. 

Nel comprensorio castellano  si trovano la  Rsa IL TETTO con 40 posti assistenza residenziale a Marino, la Rsa FONDAZIONE TURATI con 60 posti residenziali a Zagarolo,  IL PIGNETO con 40 posti  residenziali, a Velletri, e  la SACRO CUORE 40 con posti a Lanuvio.  

La Rsa  ICILIO GIORGIO MANCINI è quella più grande: ha 90 posti Assistenza residenziale di "Mantenimento A", più 10 posti semiresidenziali, e si trova in località Altipiani di Arcinazzo, nell’area del Sublacense. 

In totale si tratta di 270 posti di assistenza residenziale e di 10 in semi residenziale. 

Insieme a questi decreti Nicola Zingaretti ne ha firmati altri 16 relativi a strutture ambulatoriali ed importanti cliniche attive sul territorio, come la casa di Cura S. Anna di Pomezia che ha oltre 100 posti letto. 

Dal giorno della sua nomina a Commissario per la sanità, il presidente Zingaretti ha firmato 164 decreti. Di questi 113  riguardano gli accreditamenti definitivi, quindi circa il 70%. 

“Inizia il percorso di messa in sicurezza e costruzione della sanità del territorio. Sul versante della residenze per anziani non autosufficienti – ha spiegato Zingaretti – abbiamo molto da fare. In base ai dati, e considerando anche le riconversioni in corso, mancano ancora circa 3000 posti. La carenza di questo tipo di strutture impatta con i bisogni degli anziani e di quelle famiglie che non possono e non riescono con i ritmi di vita attuali, a gestire un genitore non autosufficiente e in condizioni di estrema fragilità. In questo settore si è perso troppo tempo ed occorre recuperare in fretta”.




ROCCA PRIORA: DECOLLA IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO

 

Redazione
 
Rocca Priora (RM) – Il Comune di Rocca Priora inizia il percorso verso la raccolta differenziata porta a porta e lo fa aderendo al progetto della Provincia di Roma "ComposTiAmo", progetto finanziato dalla Regione Lazio a cui hanno aderito già molti comuni dei Castelli Romani.
 
Prima del via ufficiale al servizio, l'amministrazione ha predisposto alcune iniziative per sensibilizzare e informare tutta la cittadinanza. Oltre alle lettere che verranno inviate alle famiglie, sono stati organizzati tre incontri pubblici, per spiegare come funziona e a chi è rivolto il compostaggio domestico.
 
Giovedì 20 giugno si è svolto il primo appuntamento alle ore 18,00, presso l'Aula Magna dell'Ospedale Cartoni, rivolto principalmente agli cittadini delle zone centrali e del Buero. Riguarderà invece i residenti della zona dei Piani di Caiano, anche se è aperto a tutti, l'appuntamento di martedì 25 giugno, alle 18,00 presso la parrocchia di San Giuseppe Artigiano, in via Tuscolana km 28,5; giovedì 27 giugno infine, appuntamento a Colle di Fuori presso la Scuola dei Contadini di Piazza Giovanni Cena, sempre alle ore 18,00.
 
Predisposto anche un punto informativo comunale in via degli olmi con i seguenti orari di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì ore 9,00 – 13,00; martedì ore 15 – 18. Per qualsiasi altra informazione si può chiamare il numero del punto informativo 339 8976479 o visitare il sito del Comune.
 
Il compostaggio riguarda lo smaltimento dei rifiuti organici (circa il 30% del totale dei rifiuti) che verranno inseriti in una compostiera, fornita gratuitamente in comodato d'uso, e trasformati in materiale umido, ottimo per la concimazione. Il servizio si rivolge a coloro che abbiano uno spazio per la compostiera, un terrazzo o un giardino, e verrà attivato previa richiesta dei diretti interessati.
 
Soddisfatto il sindaco, Damiano Pucci, per “un progetto che sta già riscuotendo successo in vaste zone dei Castelli Romani e che per Rocca Priora è sicuramente il primo passo concreto verso la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti”.

 




ROCCA PRIORA: IL VICESINDACO FEDELI RINUNCIA ALLA PROPRIA INDENNITA' A PARTIRE DAL 1 LUGLIO

Redazione
 
 
Rocca Priora (RM) – Si è svolto nella mattina di venerdì 21 giugno, presso la Sala Consiliare della comunità montana, il consiglio comunale di Rocca Priora (Castelli Romani). Prima della discussione dei punti all'ordine del giorno, il vicesindaco con delega al Bilancio, Massimo Fedeli, ha dichiarato di rinunciare all'indennità personale: “dal 1° luglio svolgerò il mio incarico gratuitamente per la comunità e propongo nello stesso tempo, al presidente del Consiglio e a tutti i consiglieri – ha dichiarato Fedeli – che i lavori della Giunta e delle Commissioni avvengano al di fuori dell'orario lavorativo, in modo che le casse comunali non siano aggravate da questa ulteriore spesa”.
 
Anche l'assessore Anna Gentili ha sposato appieno la linea del vicesindaco mentre sono rientrate le dimissioni dell'altro assessore, Daniele Pacini, che ha dichiarato di voler rinunciare all'indennità. Fedeli ha chiesto infine che soldi recuperati grazie alle rinunce alle indennità, siano messi a disposizione, anche attraverso una borsa di lavoro, per i cittadini in difficoltà finanziaria.
.
Per quanto riguarda il consiglio comunale, il primo punto all'ordine del giorno ha riguardato la cittadinanza onoraria concessa a don Janusz Malsky, moderatore generale dei Silenziosi Operai della Croce, e a don Luigino Garosio, primo successore di Mons. Luigi Novarese. Il fondatore dei S.O.d.C., morto nel 1984 proprio a Rocca Priora, dove si trova una comunità di consacrate, è stato beatificato lo scorso 11 maggio presso la Basilica si San Paolo fuori le Mura di Roma e con tale gesto il comune di Rocca Priora vuole rendere omaggio alla figura del sacerdote di Casale Monferrato, definito da Giovanni Paolo II “l'apostolo degli ammalati”.
 
Integrate alcune mansioni all'interno delle Commissioni e del Consiglio con Federica Lavalle che riceve la delega per gli interventi straordinari a seguito della crisi economica ed Eugenio Emili quella per le associazioni, le confraternite e i gemellaggi.
 
Approvata nell'ultimo punto all'ordine del giorno anche un'iniziativa di raccolta fondi per sostenere il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani, in cui rientra naturalmente anche la Biblioteca Comunale.



ROMA: BRINDISI UNINDUSTRIA CON I PRESTIGIOSI VINI GOTTO D'ORO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

A. P. 

[ VIDEO – DISCORSO DEL PRESIDENTE NICOLA ZINGARETTI ]

[ VIDEO – RICCARDO ROSSI TESTIMONIAL GOTTO D'ORO PER LA SERATA UNINDUSTRIA ]

 

Roma – Dal Frascati, al Marino al biondo vino ottenuto dai vigneti castellani.

I vini dei Castelli Romani sono stati i protagonisti dei brindisi nella Capitale in occasione della cena di Unindustria per la premiazione (un premio da 15 mila euro) “Unirsi per l’Impresa”, vittoria conseguita da Vincenzo Pellegrini per "The Italian Chocolate factory". Soddisfatto il presidente Gotto D’oro Luigi Caporicci perché il prestigioso marchio ha accompagnato dall’antipasto fino al dolce  l'esclusivo evento conviviale Unindustria: “Una prova tangibile  – ha detto Caporicci, accompagnato dal direttore Louìs Tonet – della qualità dei vini del Lazio”. Testimonial della Gotto d'Oro per l'occasione l'autore e attore teatrale e televisivo Riccardo Rossi.

Il presidente  di Unindustria Maurizio Stirpe ha ricevuto i complimenti del presidente della Regione Nicola Zingaretti presente all’evento.

Vincenzo Pellegrini con "The Italian Chocolate factory", ha partecipato alla cena di gala nella splendida cornice del Rome Cavalieri Hilton Waldorf Astoria, dove è stato premiato dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal Presidente di Unindustria Maurizio Stirpe in occasione dell'evento "A cena con Unindustria…una serata di inizio estate", organizzato per valorizzare la dimensione aggregativa e del networking tra le imprese del Lazio e i più importanti stakeholders nazionali e del territorio. Il "Premio UNIrsi per l'Impresa" è stato organizzato e promosso da Unindustria con il supporto del Comitato Start up e promozione dell'imprenditoria giovanile presieduto da Alessio Rossi, Vice Presidente dell'associazione. Il Presidente di Unindustria Maurizio Stirpe, insieme al Comitato di Presidenza dell'associazione, hanno ritenuto essere "The Italian Chocolate Factory" il migliore tra i progetti imprenditoriali che hanno partecipato al bando, con la seguente motivazione: 

“Il Comitato vuole favorire la nascita di una start up che punta a trattenere talenti ed a offrire loro la possibilità di fare business in maniera innovativa, stimolando al contempo il rinnovamento del territorio urbano. Il progetto prevede la creazione nella città di Roma di un luogo condiviso, una sorta di incubatore creativo dove la coesistenza di più profili professionali e di più realtà aziendali, in particolare imprese del settore creativo/culturale, possa favorire il networking, il brainstorming e la collaborazione fattiva su progettualità concrete; qualcosa di più dunque di un agglomerato di studios ed uffici, che consenta ai creativi di trasformare la propria idea innovativa in attività imprenditoriale. La condivisione di uno spazio comune consentirà inoltre alle aziende presenti un notevole abbattimento dei costi: dall' utilizzo di servizi in comune di ultima generazione, come le applicazioni tecnologiche, all'accesso alla struttura h24, fino al supporto ed alle consulenze di business".

La nascita di questo spazio "ad hoc" si ispira ad una già consolidata realtà avviata a Londra, che ha contribuito ad innalzare, nel quartiere di Haringey, dove è situata la Chocolate Factory inglese, la quota del PIL delle industrie creative. Vincenzo Pellegrini, riceverà un finanziamento di 15 mila euro per avviare entro 4 mesi il suo progetto, usufruendo di un concreto supporto per le fasi iniziali della start-up tra cui un anno di iscrizione gratuita ad Unindustria e un piano di comunicazione dedicato.