CASTELLI ROMANI: FAMIGLIE E SCUOLE SUPERIORI DEL TERRITORIO APRONO LE PORTE AL MONDO

Redazione

Castelli Romani [ Albano Laziale, Ariccia, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Grottaferrata, Marino Laziale, Rocca di Papa ] (RM) – Dal 30 marzo al 6 aprile una delegazione di tre studenti stranieri sarà ospite presso le famiglie e le scuole superiori del territorio Castellano per uno scambio culturale su usi e costumi dal mondo, organizzato dai volontari del Centro locale di Intercultura dei Castelli Romani.

Sono tre tra gli 800 studenti provenienti da tutto il mondo, accolti per un anno o sei mesi gratuitamente da una famiglia italiana, che stanno studiando a scuola, imparando non solo la nostra lingua, ma soprattutto la nostra cultura, i nostri usi e i nostri costumi.  Si tratta di: Larissa dal Paraguay a Rovigo, Alejandra dalla Bolivia a Caltanissetta e  Xinzhi dalla Cina ad Oristano.Ad accompagnarli saranno degli chaperon molto speciali, i 4 studenti stranieri che da settembre stanno vivendo a studiando nell’area dei Castelli Romani (Grottaferrata, Ariccia e Ciampino), reduci anche loro da una settimana alla scoperta di altre parti d’Italia: Cuiyi dalla Cina, Mayuri dall’India, Selena dal Paraguay e Kuppi dalla Thailandia.

Giusto il tempo di arrivare domenica a Roma, e subito gita al Lago di Albano e a Castel Gandolfo insieme ai volontari e alle famiglie che ospiteranno i tre ragazzi per questa settimana.  Le scuole coinvolte in questa settimana di scambio sono il liceo Villa Sora dei Padri Salesiani di Frascati dove andranno ospiti Larissa e Xinzhi e il Liceo Scientifico Statale Vito Volterra di Ciampino che ospiterà Alejandra. Gli studenti avranno modo di presentarsi e, con l’aiuto dei  dei volontari di Intercultura, confrontarsi assieme ai propri coetanei italiani sui temi relativi all’educazione al cosmopolitismo ma anche su tradizione e natura legati all’area dei Castelli Romani e alla sua storia. Il programma prevede naturalmente visite approfondite dell’area, tappe imprescindibili per ogni straniero che si avventuri in territorio italico: da ben tre gite a Roma, tra cui è prevista, nella mattina di mercoledì 2 aprile la partecipazione all’udienza pubblica del Papa, alla visita di Frascati.

Questa intensa settimana terminerà sabato 5 aprile quando avranno l ppossibilità di imparare i rudimenti del tiro con l’arco grazie agli Arceri del Falco di Ciampino che ospiteranno i ragazzi, le famiglie ospitanti e i volontari per un pic-nic.

Questo progetto rientra nell’ambito della settimana di scambio promossa dal gruppo di volontari dei Castelli Romani dell’Associazione Intercultura, Onlus che dal 1955 è attivamente impegnata all’educazione alla mondialità inviando all’estero ogni anno centinaia di studenti italiani e accogliendone altrettanti in Italia, provenienti da tutti e 5 i continenti.  Altre importanti protagoniste di questi “incontri che cambiano il mondo” saranno le famiglie dei Castelli Romani che hanno dato la disponibilità a condividere con questi giovani ambasciatori del mondo  un po’ della propria quotidianità. Saranno loro, grazie alla curiosità di vivere un’esperienza nuova e stimolante, l’elemento principale di arricchimento di questi giorni all’insegna dell’interculturalità, senza il filtro degli stereotipi.

Questa settimana di didattica interculturale darà il via alla nuova campagna di accoglienza anche nell’area dei Castelli Romani Infatti i volontari locali sono anche quest’anno alla ricerca di famiglie che accettino la sfida di accogliere il mondo in casa e imparare dalle diversità culturali anche senza spostarsi da casa. 

 




LANUVIO: OGGI POMERIGGIO APPUNTAMENTO CON LA MITOLOGIA NORDICA E I VICHINGHI

Redazione

Lanuvio (RM) – L'appuntamento è dalle 18:00 alle 19:30 presso la Sala delle Colonne in Via Sforza Cesarini 37, a Lanuvio. Quello di cui i Vichinghi fanno parte è un mondo popolato e dominato da uomini duri e coraggiosi, ma animato altresì dalla presenza di dèi solari che condividono, assieme a fiere figure femminili,vicende complesse e travagliate…

Oggi, venerdì 28 marzo primo appuntamento ai Castelli Romani per esplorare da vicino la Storia e della Mitologia dei Popoli Nordici dell'Alto Medioevo.
Relatori: Nicola Provenzano (Jarl Halfdan Fjallarsson), Studioso di Mitologia e Storia Vichinga, membro del Comitato Culturale di Accademia Medioevo, vicedirettore e speaker presso Radio Duedd, responsabile del gruppo storico Valhalla Viking Victory.




ALBANO NUOVO CENTRODESTRA: DAI CASTELLI ROMANI ALLA CONQUISTA DELL'EUROPA

di Maurizio Costa

Albano (RM) – La data delle elezioni europee si avvicina ogni giorno di più. Il 25 maggio i cittadini sceglieranno chi mandare a rappresentare l'Italia nelle alte sfere continentali, sebbene i malumori e gli antieuropeisti siano sempre di più. In questo clima di attesa, il Nuovo Centrodestra ha fissato un convegno ad Albano per discutere le basi ideologiche del partito e le strategie che lo schieramento porterà avanti in vista dell'incarico di Governo e delle elezioni europee.

L'incontro, dal titolo "Nuovo Centrodestra, Politica e Territorio", ha visto avvicendarsi sul palco alcuni tra i più significativi personaggi del NCD: Fabrizio Cicchitto, Deputato e segretario regionale del partito, Alfredo Antoniozzi e Alfredo Pallone, Deputati del Parlamento Europeo, Giuseppe Cangemi e Pietro di Paolo, Consiglieri Regionali del Lazio, e Fabio Ginestra, Consigliere comunale di Albano Laziale.

Fabrizio Cicchitto è intervenuto svolgendo un'analisi della situazione politica in Italia nell'ultimo ventennio: "Dal '94 ad oggi, nessuna coalizione uscente ha vinto le elezioni. Sono sicuro che le elezioni del 2013 sono state il punto di svolta: il centrodestra ha perso quasi 6 milioni di voti, e un movimento ha preso quasi il 30% delle preferenze. Sono dati eccezionali che fanno pensare."

Il Segretario ha anche analizzato la situazione del neopremier Matteo Renzi: "Renzi, antropologicamente, potrebbe essere un figlio di Berlusconi, sebbene sia un uomo senza ideologie prefissate. Renzi non ha nulla a che fare con i sistemi di pensiero politico precedenti: è spregiudicato e noi dovremo fare i conti con lui." Dopo aver definito Monti un cretino incapace, Cicchitto finisce il suo discorso augurando al suo partito di ottenere un buon risultato alle europee.

Alfredo Antoniozzi, Deputato uscente del Parlamento Europeo, si sofferma sulla legge elettorale: "In Italia dobbiamo ripartire da zero, dando la possibilità ai cittadini di eleggere direttamente tutti i Deputati che si siedono in Parlamento." Il ruolo del NCD al Governo è importante e l'eurodeputato lo sa bene: "Noi teniamo in vita il Governo Renzi non perché ci piaccia, ma perché, in caso contrario, il Paese sarebbe sprofondato ancora di più. Il nemico del centrodestra è sempre stato il centrosinistra, in questo caso Renzi, ma noi andiamo oltre, perché se l'ex Sindaco riesce a fare delle riforme per l'Italia, noi siamo contenti perché stiamo sempre dalla parte del cittadino."

L'altro Deputato Europeo, Alfredo Pallone, si è scagliato contro Renzi, definendolo un "copione": "Renzi ha copiato per intero il nostro programma, ed è stato costretto a farlo per far entrare il NCD al Governo." Riguardo all'elezione diretta dei Deputati, anche Pallone è favorevole: "Io voglio che tutti i cittadini votino i Deputati perché quando vedevo la Santanchè con borse da 8mila euro, rimanevo basito e mi chiedevo come fosse possibile che io stessi in quel partito e che i cittadini venissero rappresentati così."

Il Consigliere Regionale Pietro Di Paolo se la prende con Zingaretti: "Il Presidente sta dimostrando pochezza e tracotanza, pensando solamente a sistemare i suoi amici in Regione o in Giunta, sfuggendo ai veri problemi della Regione." Anche il Consigliere Regionale Giuseppe Cangemi si schiera dalla parte del cittadino: "Il NCD selezionerà la classe dirigente che poi i cittadini voteranno direttamente, scremando un'altra volta le eventuali mele marce."

Fabio Ginestra, infine, ha esposto chiaramente la situazione del NCD ad Albano e nei comuni limitrofi: "Abbiamo creduto in questo partito quando tutti ci venivano contro e adesso abbiamo aperto 5 circoli ad Albano ed uno ad Ariccia. Abbiamo dato un chiaro segnale a tutti: prenderemo il quorum alle elezioni comunali e daremo un forte contributo a quelle europee." Riguardo al programma, il Consigliere Comunale ha dichiarato che: "Stiamo cercando di scrivere un programma qui ai Castelli Romani, che unisca gli intenti del NCD nel realizzare opere pubbliche, migliorando i bilanci e senza gravare sui cittadini." Ginestra ha puntato l'attenzione soprattutto sul ruolo che deve avere la politica: il partito deve lavorare per il territorio e non il contrario.

 




CASTELLI ROMANI: ROCAMBOLESCO INSEGUIMENTO SULLA VIA DEI LAGHI FINISCE A NEMI

C. R.

Castelli Romani / Nemi (RM) – Un rocambolesco inseguimento di un pregiudicato stile trailer americano è finito con un arresto. Dalla via Appia, vicino Castel Gandolfo, si è finiti a Nemi. Tutto perché il malvivente romano, già noto alle forze dell’ordine, non si è fermato all’Alt intimato dai carabinieri.

Immediatamente è scattata l’allerta delle centrali operative e le pattuglie si sono mobilitate. Dall’Appia il malfattore prende la via dei Laghi e con la sua Alfa Romeo Mito continua a premere il piede sull’accelleratore e si spinge in direzione Rocca di Papa – Velletri.

Ormai sono 13 le volanti che lo inseguono. Passa Ciampino, poi Marino e poi Rocca di Papa. Nel frattempo viene allertata anche la stazione di Nemi. A quel punto il Comandante della Stazione di Nemi Fabio Adinolfi decide di mettere fine alla folle corsa del fuggitivo.

Prende la volante e la piazza proprio in mezzo alla strada in maniera da ostruire il passaggio. L’uomo vedendo i carabinieri in mezzo alla via dei Laghi, a tutta velocità sterza per girare verso il centro di Nemi, ma lì la sua corsa finisce contro un muro. E per lui sono scattati i "braccialetti ai polsi".

Pare che l’uomo avesse anche la patente ritirata e l’assicurazione scaduta.




ALBANO LAZIALE, EMERGENZA DISCARICA RONCIGLIANO: 21 CASI AL PRONTO SOCCORSO DI ALBANO

Redazione

Albano Laziale (RM) – Venerdì sera 7 marzo, 21 persone residenti tra Albano e Ardea sono dovute ricorrere alle cure dei medici del vicino ospedale San Giuseppe di Albano per aver inalato le esalazioni odorigene proveniente dal VII invaso della discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano. Il nuovo episodio segue, di appena pochi giorni, il caso analogo avvenuto tra martedì sera 25 e mercoledì mattina 26 febbraio che ha comportato, tra l’altro, l’intervento degli ispettori del Dipartimento Igiene e Salute Pubblica della Asl Rm-H, della Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale di Albano, come accertato dai tre verbali al momento disponibili.

Dallo scorso 11 febbraio, difatti, nel “cimitero” dei rifiuti dei Castelli Romani arriva anche la spazzatura proveniente dai Comuni di Civitavecchia e Monterotondo, per un totale di circa 150 tonnellate al giorno, che si aggiungono alle circa 300 tonnellate provenienti dal solo bacino dei Castelli Romani (Albano, Ardea, Pomezia, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Marino, Lanuvio e Nemi), per un totale di 450 tonnellate al giorno di “monnezze”. Ed il fetore violento che sprigiona dalla discarica, difatti, soprattutto dopo il tramonto e fino alle prime luci dell’alba, continua ad essere insopportabile.

Proprio a cavallo del week end, la puzza è arrivata, di nuovo, fino nei centri storici di alcuni Comuni dei Castelli Romani e del vicino Litorale Laziale. Si tratta d’un vero e proprio disastro igienico-sanitario ed ambientale in pieno corso di svolgimento che nessuno ha il coraggio di affrontare e, soprattutto, risolvere.

Non è un caso, certo, se centinaia e centinaia di gabbiani sostano, per buona parte della giornata, nei pressi e sopra il VII invaso della discarica. Sono stati filmati e fotografati più volte dai residenti. Animali in cerca di approvvigionamento, intenti a scendere in buca per procacciarsi da mangiare e bere e poi risalire, in un vortice continuo. Controprova di un trattamento non adeguato della spazzatura.

Proprio per questo motivo, il comitato No Inc richiede, da tempo, che venga compiuta quanto prima, dalle autorità competenti, un’approfondita campagna di monitoraggio e controllo sulle modalità di funzionamento del VII invaso e annesso impianto di TMB della discarica di Roncigliano, per verificare che il trattamento della spazzatura indifferenziata in arrivo avvenga nei limiti di legge, nel rispetto della salute umana e dell’ambiente. E per verificare, soprattutto, che la spazzatura sia opportunamente selezionata, con l’estrazione e stabilizzazione di tutto l’umido presente, che è la frazione della spazzatura che puzza e attira animali.

Ma il comitato No Inc alla luce dei gravissimi problemi emersi in questi ultimi mesi, chiede anche che venga avviata, sul VII invaso, una campagna di analisi delle volumetrie residue e di quelle esaurite, per verificare che non vi siano stati, negli anni passati, interramenti non autorizzati, come ipotizzato dalle recenti indagini delle Procure di Velletri e Roma. Oltre alla caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica, richiesta dall’Arpa Lazio nel lontano novembre 2011 e ancora mai portata avanti. Si tratta della analisi approfondite dei terreni tutto intorno e delle falde acquifere sottostanti la discarica di Roncigliano, più volte annunciate ma mai realizzate.

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CASTELLI ROMANI – ARICCIA: PAPA FRANCESCO, BOSCO E SILENZIO PER IL PRIMO ANNIVERSARIO DI PONTIFICATO

di Angelo Parca

Castelli Romani / Ariccia (RM) – Papa Francesco è arrivato intorno alle 16:30 ad Ariccia, nel cuore dei Castelli Romani in uno scenario fantastico e boscato dove celebrerà il primo anniversario di pontificato.

Già dal mattino molte persone sono arrivate vicino alla via dei Laghi, pronti ad attenderlo nella strada panoramica famosa per l’effetto ottico della bottiglia che messa in salita rotola e sale sù anziché seguire la discesa. L’emozione delle persone è incontenibile, si contano i minuti e ci si affaccia tra la folla per non perdersi un momento così importante: “Basta che lo vedo – dice Iolanda – mi è sufficiente scorgere il suo volto dal vetro del pullman per sentirmi bene”.

Ci sono i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale e la Forestale. Di fronte alla folla di gente c’è una mamma che sostiene un cartello vicino alla propria creatura sulla sedie a rotelle, “La vita è coraggio e io sono qui, Ale e Lele”. Un messaggio semplice, un messaggio d’amore scritto da una madre coraggio che cerca una soluzione alla sofferenza: “Vedere Papa Francesco è stato bellissimo – sorride questa mamma – purtroppo non si è fermato ma va bene così, siamo contenti lo stesso”. Il nome di “Francesco” è stato acclamato dalle persone sempre più forte non appena Sua Santità è passato all’interno dei due pullman.

C’è chi dice di averlo visto sorridere e salutare con la mano e comunque è rimasto entusiasta di aver vissuto qui momenti carichi di emozione. Ma cè anche chi, invece, è rimasto deluso da tanta attesa: “Mi aspettavo una uscita alla Francesco – dice Maurizio – sarebbe potuto scendere e venire in mezzo a noi per stringerci la mano. Ma lo amo lo stesso perché si vede che è un Papa umile”.

Il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, avrebbe voluto tanto poter ricevere il Papa al suo arrivo, ma purtroppo nonostante la richiesta inoltrata alla segreteria vaticana non gli è stato possibile, allora spera di incontrarlo anche solo un attimo nei prossimi giorni: “La città di Ariccia ha preparato un omaggio per Papa Francesco – dice il primo cittadino – la riproduzione della Sanguigna del Bernini, opera emblematica raffigurante "San Giuseppe e Gesù Bambino", con una dedica speciale della nostra comunità. Avrei voluto fermarmi un attimo – conclude il primo cittadino – e dirgli quanto la nostra città sia un simbolo spirituale e davvero di grande raccoglimento e cultura, se si pensa che abbiamo anche due chiese mariane e un santuario mariano frequentato dai gesuiti”. E si chiudono i grandi cancelli della Casa del Divin Maestro dove Sua Santità si tratterrà, con al seguito cardinali e vescovi di Curia, fino a venerdì 14 per gli esercizi spirituali di Quaresima. E’ il primo anno che questo rito non si svolgerà in Vaticano bensì in un istituto religioso retto dai Paolini poco fuori l'abitato della cittadina sui colli Albani, con vista sul lago.

La settimana sarà guidata da monsignor Angelo De Donatis, parroco di San Marco Evangelista al Campidoglio. Alle 18 si sono tenuti i vespri, la meditazione introduttiva e l’adorazione eucaristica e alle 19.30 la cena. La partecipazione agli esercizi è aperta ai capi dicastero della curia romana e ai loro vice. Lo schema delle giornate prevede alle 7.30 la concelebrazione eucaristica, seguita dalla colazione alle 8.30 e dalla meditazione alle 9.30. Il pranzo è alle 12.30, mentre la meditazione pomeridiana è fissata alle 16. Alle 18 i vespri e l’adorazione eucaristica e alle 19.30 la cena.

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ROMA – CASTELLI ROMANI, 'NDRANGHETA E TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI: 20 ARRESTI TRA LAZIO, CALABRIA E PUGLIA

Redazione

Roma / Castelli Romani – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma, dalle prime luci dell’alba, in provincia di Roma, Reggio Calabria e Bari, coadiuvati dai militari dei comandi Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, a carico di 20 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, transnazionale, finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

La misura cautelare è stata emessa a conclusione dell’indagine convenzionalmente denominata “Bate”, sviluppata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma su un gruppo criminale romano che importava, occultandoli all’interno di container di merce provenienti dal Nicaragua e che giungevano in diversi porti italiani, carichi di cocaina destinati a gruppi criminali operanti in Puglia e in Calabria.

Decine di arresti e perquisizioni nel Lazio, in Puglia, nonché a Platì, nella locride, nei confronti di soggetti vicini a cosche della ‘ndrangheta.

Nell’ambito della stessa operazione sono stati arrestati un gruppo di cittadini romeni che operavano per conto dell’organizzazione criminale ed erano anche dediti a furti di rame, di materiale edile e in abitazioni, nella zona dei Castelli romani. 




CASTELLI ROMANI: INIZIATO IL COUNT DOWN PER LA “ROMANELLA” TARGATA DOC ROMA

Certo uscire dalla nomea che si è fatto questo spumantino romanesco non è facile, in primis perché ci sono tante copie malfatte in giro per cantine, fraschette e mercati. Tante bottiglie che con la vera Romanella non hanno nulla a che fare perché vi si aggiunge zucchero e anidride carbonica alla luce del sole, addirittura mettendo questi additivi nell’etichetta.

 

di Chiara Rai

Castelli Romani – Lo “spumante de noiantri” vestirà gli abiti della Doc Roma. Mancano pochi giorni e a marzo finirà sulle tavole dei castellani e dei romani nostalgici che per tradizione non rinunciano al bivacco con prodotti tipici e un bel bicchiere di Romanella.

E’ tutta per lei la passerella dei vini a denominazione di origine controllata della nuovissima Doc Roma lanciata dal precedente commissario straordinario Arsial Erder Mazzocchi.

Un disciplinare nato nel 2011 che prevede diverse tipologie: di vino: bianco, rosso, rosso riserva, rosato, “Romanella” spumante, Malvasia puntinata, Bellone. Nel 2013 conta ben 500 mila bottiglie sul mercato con 21 aziende a regime per una superficie coltivata di 58 ettari. Mentre la Romanella, che non può essere commercializzata prima del 15 marzo, registra a consuntivo circa 50 mila bottiglie pari a 337 ettolitri.

Al momento hanno aderito alla produzione della vera e unica Romanella, tre produttori che hanno conferito nella cantina Selva Candida. Certo uscire dalla nomea che si è fatto questo spumantino romanesco non è facile, in primis perché ci sono tante copie malfatte in giro per cantine, fraschette e mercati. Tante bottiglie che con la vera Romanella non hanno nulla a che fare perché vi si aggiunge zucchero e anidride carbonica alla luce del sole, addirittura mettendo questi additivi nell’etichetta.

Occorre ricordare che “Romanella” è una definizione riservata in via esclusiva allo spumante della Doc Roma, concetto che non è stato ancora recepito da alcuni produttori laziali che continuano a produrre vini da tavola gassificati chiamandoli appunto Romanella. Ma in realtà il tentativo della Doc Roma è proprio spazzare via questo status inappropriato e recuperare la tradizione perduta restituendo il giusto valore qualitativo ad un prodotto di nicchia che i vignaroli consumavano ad uso domestico. Soddisfatto il presidente del consorzio di tutela Frascati Doc Mauro De Angelis: “Ho visto diverse bottiglie in giro, Romanella a parte – dice De Angelis – di cantine frascatane come la San Marco ad esempio, che vengono vendute ad un prezzo di sette euro. Questa è una cifra che non sminuisce gli intenti della Doc Roma e non entra in competizione col Frascati”. Infatti, nonostante il crescente interesse, siamo ancori lontani dalle produzioni potenziali, calcolate in 8 milioni e 400 mila bottiglie di bianco e 8 milioni e 700 mila di rosso.

Ma come nasce lo spumantino de noiantri? Nei Castelli Romani, con l’uva raccolta per ultima si facevano i vini più zuccherini. La “Romanella” altro non era che una rifermentazione in bottiglia, ma senza aggiunta di lieviti. Imbottigliata all’inizio della primavera ed a seguito dell’aumento della temperatura lo zucchero si trasformava in alcol con la conseguente formazione di anidride carbonica e quindi delle bollicine. Il disciplinare della Doc Roma, sostituisce questa pratica empirica con processi di spumantizzazione razionali quali il metodo charmat o il metodo classico.

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CASTELLI ROMANI, DISCARICA RONCIGLIANO: SINDACI DISINTERESSATI, SOLO GABBARINI A MANIFESTARE CON I CITTADINI

di Maria Lanciotti

Castelli Romani / Albano Laziale (RM) – Sabato scorso, 22 febbraio, ennesimo sit-in ad Albano Laziale presso la discarica di Roncigliano organizzato dal Coordinamento contro l’inceneritore di Albano. E mentre qualche cittadino si chiedeva se ciò avesse ancora un senso, dopo che il “Sistema Cerroni” sembrava aver vacillato sotto i colpi della Magistratura romana, e pareva allontanarsi il rischio della costruzione del nuovo inceneritore, qualcosa di molto grave era già accaduto fornendo indirettamente la risposta. Il “Sistema Cerroni”, di cui non si conosce né la testa né la coda né la dimensione del corpus tanto è vasto, continua a dibattersi e ad assestare i suoi colpi micidiali in un rimpallo senza soluzione.

L’ordinanza “urgente” firmata dal Sindaco di Roma Ignazio Marino, che riapre in pratica i due impianti di Malagrotta e Rocca Cencia, entrambi della Colari e dunque di Cerroni, la dice lunga – per chi voglia intendere – in che tipo di acque si sta affondando senza che si prospetti il minimo appiglio per arrestare il collasso totale. “Emergenza” la parola chiave per spalancare pure la porta dell’inferno pur di non mollare la presa su un sistema collaudato di lauto profitto, non importa a spese di chi e di che cosa.

Tornando al sit-in. Sabato mattina, sotto un cielo gonfio d’acqua e con il “profumo” largamente dispensato dal settimo invaso, si è voluto fare ancora una volta il punto della situazione, al momento in apparente fase di stallo.

La cronaca è presto fatta, non andremo nel dettaglio. Pensiamo sia ora che i cittadini con una coscienza civica facciano il loro piccolo/grande sforzo per entrare nelle dinamiche di una vicenda che da sette anni sta precipitando, solo rallentata dai tanti bastoni messi fra le ruote dell’ingranaggio malefico da un Comitato cittadino non sostenuto, ahimè, né dalla popolazione né tantomeno dalle istituzioni. Sembra incredibile come si tenti di rifuggire da qualsiasi presa d’atto, manco la vita non stesse più a cuore alla maggioranza della gente. Ma anche questo tipo d’inerzia probabilmente fa parte del pacchetto siglato “Sistema Cerroni”, abbinato ad altri comparati di simile levatura. Ciò non scagiona e non giustifica tuttavia l’ignavia generale che molto si accosta alla complicità, seppure involontaria. 

Ha ancora un senso per gli organizzatori del presidio chiamarsi Coordinamento contro l’inceneritore di Albano? È la domanda che poniamo ad alcuni cittadini intervenuti al presidio, per una risposta secca: “Il rischio dell’inceneritore non è ancora sventato”, dice Gabriele di Marino, 27 anni. “Gli avvenimenti lasciano ben sperare, ma mi sembra che nulla si muova per una soluzione moderna, nessuna misura da parte del comune di Albano in proposito”. “C’è tutta la questione GSE che non è stata ancora formalmente chiusa e il rischio dell’inceneritore non è fugato del tutto” dice Simone di Albano, 34 anni. “Il Movimento ha ancora senso se si aggiunge alla parola inceneritore la parola biogas anaerobico. Ha senso perché restano gli inceneritori”. “Contro ogni tipo d’inquinamento iniziare la raccolta differenziata come si deve fare”  dice Rolanda di Ardea, 41 anni. “I cittadini devono impegnarsi  e gli operatori del settore devono educare i cittadini”.

Colazione comunitaria, caffè e cornetti, sistemazione impianti e attaccano gli interventi. Si fa un primo epilogo sull’inchiesta giudiziaria e conseguenze, si esprime una piccola soddisfazione che è anche un’amara constatazione: “non sbagliavamo”, si riflette sul fatto che i problemi sono aumentati, la documentazione fornita dall’ARPA fa paura e qui come ad Ardea non c’è l’acquedotto comunale e i residenti sono serviti dai pozzi, e l’acqua di questi pozzi non serve nemmeno per farsi la doccia, e quindi va preteso un servizio idrico giacché le case – tutte condonate – risultano in regola. Il progetto inceneritore si sta allontanando, ma gli impianti TMB a Roma non funzionano e qui funzionano male. Il settimo invaso si va esaurendo velocemente, si pensa di costruire l’ottavo per sopperire alla mancanza di altri bacini? Dopo il terremoto giudiziario in tutta la Regione Lazio, che ha portato a 7 arresti e a 21 indagati si cerca di tappare i buchi. Qui i rifiuti arrivano ma non ripartono trattati. Un invaso grande qui può far comodo, è un punto strategico, quando serve si dirotta qui.

La politica non dà risposte, le linee programmatiche di Zingaretti e Civita – titoli e posizione arcinoti, non occorre qui ripeterli – sono tutt’altro che rassicuranti, anzi temibili, previste nuove discariche e funzionanti a pieno regime gli inceneritori esistenti, il sodalizio criminale intanto prospera, la raccolta differenziata una chimera, la salute e la dignità del territorio sempre più in perdita. I tecnici snocciolano nei loro serrati interventi incontrovertibili dati. Il FOS (Frazione Organica Stabilizzata) che non va, e da qui le “puzze” che intossicano i residenti con il picco di malori registrato al Pronto Soccorso lo scorso settembre, i profitti illeciti e l’aumento delle tariffe, i rifiuti indifferenziati di Civitavecchia e Monterotondo trasportati in giro per il Lazio fino ad essere sversati qui nella discarica che da oltre un anno non è più solo dei Castelli Romani, ed è già ricolma dell’indifferenziata di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, e non si deve arrivare al sovra stoccaggio del settimo invaso per chiudere e bonificare la discarica. 164 sforamenti in tre anni dovrebbero far smuovere l’Amministrazione locale che a sua volta si potrà rifare alla Regione, poiché esiste la 152/2006 da far valere e la Comunità Europea che ci tiene sotto osservazione. “Violazioni totali permanenti” mentre si predispongono i nuovi e forse più inquietanti assetti alla Regione – l’imprenditrice Federica Guidi appena nominata Ministro dello Sviluppo Economico chissà che vorrà dire – e per tornare a bomba si parla di acquedotto,  fognature  e collettori e del Sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, che  non concede l’autorizzazione all’allaccio del depuratore dei Castelli Romani se prima non gli arriva la compensazione dalla Regione calcolata in 9 milioni di euro.

Mentre ad Albano Laziale la Giunta Marini sembra essersi calata in una realtà virtuale, da dove arrivano ogni tanto messaggi rassicuranti sull’arredo urbano e similari, sulla decantata trasparenza in ogni settore, evitando bel bello di affrontare di persona i problemi seri. Tra i relatori anche Giorgio Libralato di Latina, che parla degli sforamenti della discarica di Borgo Montello e della truffa sul biogas, di compostaggio e di smaltimento illecito dei rifiuti, e via discorrendo. Un brutto quadro, ma anche tanta fiducia: il coordinamento tra i Comitati di tutto il Lazio rappresenta una bella forza, l’ importante è non abbassare mai la guardia.

Di tutti i sindaci di bacino presente solo Flavio Gabbarini del Comune di Genzano. “Pensavo di trovare qualche altro Amministratore” dice Gabbarini, “per capire insieme quali azioni si possono intraprendere per tutelare i cittadini sotto l’aspetto sanitario, ambientale ed economico. Da parte mia proporrò alla mia Giunta di costituirci parte civile e lo proporremo anche agli altri comuni”. E se gli altri comuni non aderissero? “Partiremmo ugualmente in collaborazione con i Movimenti”. E con questa dichiarazione isolata ma ferma del Primo Cittadino di Genzano di Roma, si chiude questo accenno di resoconto di un momento di forte aggregazione e chiarezza d’intenti: si chiede la chiusura e la bonifica della discarica di Roncigliano e la messa al bando di tutte le discariche e inceneritori, la peggiore soluzione per lo smaltimento dei rifiuti, e che parta sul serio la raccolta differenziata. Poi si vedrà, ma forse qualcuno dovrà fare qualche passo indietro, non potendo proseguire su un percorso in tutti i sensi minato, com’è stato ampiamente dimostrato dagli accertamenti condotti in più direzioni e tuttora in atto.

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SAN CESAREO: ALLA SCOPERTA DELLA VILLA DI CESARE E MASSENZIO

Redazione

San Cesareo (RM) – Sabato 22 febbraio dalle ore 9,00 e per tutta la mattinata il Comitato “Love San Cesareo” e il “Comitato di Difesa del Territorio Colli Prenestini Castelli Romani” danno appuntamento nella Piazza di San Cesareo dove saranno presenti con un proprio gazebo informativo. Il fine è quello di informare e sensibilizzare la popolazione circa i ritrovamenti dei resti di quella che è stata identificata come “La Villa di Cesare e Massenzio”, una scoperta archeologica  seconda solo a Villa Adriana – già patrimonio dell’UNESCO.

Adesso sull’area incombe il progetto edilizio denominato “La Petrara” , progetto che, relegando la Villa ad orpello e semplice elemento di decoro all’interno di un complesso residenziale e di una nuova chiesa (che potrebbero sicuramente trovare collocazione presso altra sede), continua ad andare nella direzione del consumo di suolo e della costruzione di discutibili opere di interesse pubblico, anziché verso lo sviluppo delle potenzialità turistiche e culturali di un territorio dalla forte e indiscutibile matrice storica.

Nella stessa occasione verrà divulgato materiale informativo sulle criticità implicite sul bitumificio operante in località Faeta-Campo Gillaro e sulla preoccupante presenza e diffusione sul territorio di discariche abusive anche con presenza di materiale altamente pericoloso.
 




CASTELLI ROMANI – ALBANO LAZIALE: LA MINACCIA DEI RIFIUTI DI CIVITAVECCHIA E MONTEROTONDO

"Il prossimo SIT-IN del comitato NO-INC è in programma per sabato mattina 22 febbraio, ore 08,00 – 13,00, davanti ai cancelli d’ingresso della discarica di Roncigliano, via Ardeatina km 24,650. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare."

 

di Daniele Castri. Referente legale comitato No Inc. Albano Laziale

Albano Laziale (RM) – Da martedì 11 febbraio, nella discarica di Albano (Roncigliano) arrivano anche i camion che trasportano la “monnezza” indifferenziata di Civitavecchia e Monterotondo. Cessato l’arrivo dei rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, andato avanti per un anno, dal 23 gennaio 2013 al 16 gennaio 2014, un nuovo e grave rischio igienico sanitario colpisce tutto il territorio di Albano e comuni limitrofi.

Proprio in questi giorni, tra l’altro, il Tribunale del Riesame di Roma ha convalidando gli arresti domiciliari per il “patron” di Malagrotta, Manlio Cerroni, ed altri sei personaggi del mondo dei rifiuti, tra cui i due dirigenti regionali che hanno approvato il VII invaso e l’Inceneritore, Luca Fegatelli e Raniero de Filippis, il direttore di Roncigliano, Giuseppe Sicignano, l’amministratore “storico” della società Pontina Ambiente proprietaria della discarica di Albano, Francesco Rando, ed altri.

Inoltre, all’indomani della retata che ha portato all’arresto di quello che gli inquirenti considerano un vero e proprio “sodalizio criminale”, l’Arpa Lazio (Agenzia Regionale di protezione ambientale) ha reso note le analisi delle falde acquifere sottostanti Roncigliano, sostenendo che negli ultimi 4 anni le concentrazioni di veleni pericolosi per la salute umana e per l’ambiente hanno superato per ben 162 volte i limiti massimi ammessi dalla legge: benzene, cloroformio, arsenico, ferro, manganese, piombo, alluminio, nitriti, floruri. Riscontrando valori inquinanti superiori fino a 305 volte i limiti massimi ammessi dalla legge senza che nessun Ente pubblico: Comune di Albano, Provincia di Roma e Regione Lazio, siano intervenuti adeguatamente per diffidare la società di Cerroni e per imporre la successiva bonifica.

Negli stessi giorni, l’Eras Lazio – l’accreditato studio epidemiologico della Regione Lazio, del Sistema Sanitario Nazionale – ha confermato quello che pare un vero e proprio bollettino di guerra, pubblicando dei dati relativi alla qualità della vita ai Castelli Romani – disponibili anche su internet – da cui si desume nei dieci comuni limitrofi alla discarica di Roncigliano si muore, ci si ricovera e ci si ammala di tumore di più che altrove.

Per questo, l’immobilismo dell’Amministrazione comunale di Albano, guidata dal sindaco Nicola Marini, diventa ancora più evidente. Per evitare che con l’esaurimento precoce del VII invaso (che avrebbe dovuto durare almeno 8 anni ed è invece quasi esaurito in appena 2 e mezzo) si arrivi, presto, alla costruzione dell’VIII invaso, a distanze dalle case ancora inferiori.

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