Castel Gandolfo, schiuma nel lago: ecco le immagini. Il 9 gennaio riunione in Comune

CASTEL GANDOLFO (RM) – Un fenomeno quello della comparsa di schiuma sulle sponde del lago Albano a Castel Gastel Gandolfo che preoccupa molto i residenti e alcuni gestori di attività commerciali sul lungolago. Un fenomeno già segnalato in agosto e persiste nonostante sia terminata l’estate.

Ogni volta che c’è vento di tramontana la schiuma biancastra ricompare con un’altezza che supera i 20 centimetri. Il sindaco del Comune di Castel Gandolfo Milvia Monachesi ha indetto una riunione per il 9 gennaio alle 11:30 con Asl, Istituto Zooprofilattico e Parco Regionale dei Castelli Romani per affrontare il problema prima dell’arrivo della bella stagione e per vedere quali azioni congiunte mettere in campo insieme agli altri enti preposti al controllo e monitoraggio nonché tutela del bacino lacustre. Nel frattempo dovrebbero essere quasi pronti gli esiti dei prelievi richiesti di recente dalla Asl Rm6 diretta da Narciso Mostarda all’Arpa.

 

Per il presidente dell’Associazione Brunetti Giampiero Tofani che ha sollevato il caso della schiuma con esposti e richiesta di accesso è il momento di andare in fondo alla questione: “Vorremo sapere a che punto è il censimento degli scarichi di locali e abitazioni intorno al lago – dice Tofani – ci sono ancora attività che non sono allacciate alla fognatura pubblica circumlacuale che devono regolarizzarsi”. Eppure gli atti che riguardano il censimento degli scarichi abusivi si trovano sotto indagine della magistratura e soltanto terminati gli accertamenti si potrà capire in che percentuale incide il fenomeno sulla salute del lago.




CASTEL GANDOLFO: AL VIA LA BELLA STAGIONE…

Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Il “lago del Papa” di nuovo circondato da immondizia e degrado. Ci sono addirittura relitti di imbarcazioni che giacciono vicino l’arenile del lungolago gandolfino. Non è un bel biglietto da visita per la bella stagione che lo scorso anno si è conclusa con lo stesso fotofinish condito da ulteriori sequestri alle attività balneari, dopo i famosi sigilli ai 15 esercizi nel 2007 per abusi, è toccato alla spiaggia del “Pirata” che sempre per questioni legate a permessi mancanti, lo scorso anno, ha chiuso il servizio spiaggia attrezzata a circa 100 utenti. La spiaggia di Castel Gandolfo è proprietà del demanio, il Comune oltre a sensibilizzare l’intervento della Regione e del Parco ha le mani legate, per questione di competenza.

A tal proposito il sindaco Milvia Monachesi ha da poco incontrato il neo assessore regionale all’Ambiente Fabio Refrigeri il quale le avrebbe dato delle rassicurazioni a riguardo: “Purtroppo – dice Monachesi – nonostante lo scorso autunno la Regione abbia finanziato il Parco Regionale dei Castelli Romani con 50 mila euro destinati alla bonifica degli arenili, a stagione finita, lo scenario è rimasto pressoché invariato nonostante l’intervento sia stato operato. Per questo motivo – conclude – sto continuando a sensibilizzare le istituzioni competenti affinché non permettano che le spiagge demaniali si presentino in in questo stato”. La prima cittadina Monachesi ha ricordato di aver sollecitato più volte la richiesta da parte del Comune di poter operare direttamente la bonifica, ma senza esito positivo. E adesso ci sono bambini che giocano vicino a mini discariche di bottiglie di plastica, a buste con ciborio che trasuda e vecchi stracci. C’è ferraglia arrugginita. Il villaggio preistorico delle Macine che potrebbe essere un’attrattiva turistica di pregio, è lasciato incustodito. Addirittura ad ottobre furono fatti dei proclami per il prossimo via agli scavi presso l’area del “faro di Domiziano”, finanziati da un privato che insiste sulla zona archeologica. Ma finora le pietre rinvenute sono a qualche metro di distanza, sulla spiaggia e tutto tace. Il Commissario straordinario de La Destra di Castel Gandolfo Giampiero Tofani continua a denunciare lo stato di degrado e a ricordare che il Comune può far garantire il decoro facendo rispettare ad esempio l’ordinanza del 2007, come l’obbligo di demolizione e smaltimento manufatti e imbarcazioni da parte dei privati: “vigilare affinché si mantenga quel giusto decoro e si rispettino le ordinanze è doveroso da parte dell’amministrazione – dice Tofani – che in campagna elettorale promise d’interessarsi al fenomeno”. Scenario a parte, ogni week end la sede estiva del Papa è presa d’assalto dai visitatori che parcheggiano persino sul marciapiedi in galleria, in mezzo alla strada, piena di attrattive e allettanti bancarelle. Basterebbe una messa a lustro da parte della Regione.