Castel Gandolfo, fontana di via de’ Zecchini: quel rubinetto della polemica

Proteste e polemiche sono scoppiate quando è comparso un rubinetto a “tappare” la fontana in via via de’ Zecchini. Un rubinetto certamente non bello a guardarsi ma probabilmente utile e indispensabile in una fase che i cittadini auspicano essere provvisoria.

Tra i commenti più assidui: “Possibile che è ridotta così la città della Pace?”. Nei fatti il Comune una risposta l’ha data: “Si tratta di una misura provvisoria per evitare danni e dispersioni di acqua”. Il nasone tornerà ad essere bello come prima, con un rubinetto degno della Città Vaticano II.

“In questi giorni – commenta l’assessore Alberto De Angelis – abbiamo installato un rubinetto alla fontana che si trova in via de’ Zecchini. È una misura del tutto provvisoria volta solo a evitare inutili e dannose dispersioni di acqua, così come ci aveva sollecitato anche Acea Ato2, e a preservare il palazzo adiacente da pericolose infiltrazioni idriche”.

Queste le parole dell’Assessore Alberto De Angelis, a cui si uniscono quelle del sindaco Milvia Monachesi, sulla misura di carattere provvisorio che è stata presa per evitare il ripetersi dei continui disagi dovuti alla dispersione dell’acqua che ha causato anche infiltrazioni ai cittadini che abitano nel palazzo alle spalle della fontanella storica del borgo.

“Siamo già al lavoro – spiega il Sindaco Milvia Monachesi – per trovare un artigiano che realizzi un rubinetto adeguato al contesto e al valore della storica fontanella. In attesa dell’installazione del nuovo manufatto, invitiamo a non manomettere il rubinetto provvisorio, come accaduto questa mattina, per non creare il ripetersi della dispersione dell’acqua e, soprattutto di evitare che si rechino seri danni alla fontana stessa, con la possibile rottura delle piccole e fragili parti che la compongono”.




Castel Gandolfo, lo spettacolo di danza a “I Quadri” incanta il lago Albano

CASTEL GANDOLFO (RM) – Spettacolo d’eccezione di danza sulle rive del lago Albano di Castel Gandolfo quello che si è tenuto oggi nella splendida cornice dello storico ristorante e stabilimento balneare fondato dalla famiglia Carducci, tra i più rinomati della costiera gandolfina, “I Quadri”.

Lo spettacolo è stato introdotto dalla lezione conferenza

Lezione tenuta dal M° Di Vaio, sul mondo dell’Arte, in particolare della Danza. L’esibizione degli allievi della scuola professionale “La Ventana Danza” di Ciampino, fondata da Lily de Cordoba, ha visto alternarsi sul palcoscenico quadri di danza classica, contemporanea, moderna, flamenco, passo a due e hip hop. Durante la manifestazione è stata poi data la notizia che Francesco Messina, allievo della scuola reclutato dal “Percorso Educativo all’Arte dello Spettacolo dal Vivo” (voluto dal Visual Arts Department, in comunione con l’Amministrazione Comunale, per le tutte scuole di Ciampino), è stato ammesso alla Summer School della prestigiosissima scuola di Londra Royal Ballet.

Ospiti dell’evento a “I Quadri”, inoltre, i ballerini professionisti del Visual Arts Department Ballet Company

I ballerini in anteprima hanno danzato “H – Eartquake” (Terremoto del cuore), che nella splendida cornice dell’Anfiteatro Romano di Avella, il prossimo 12 luglio verrà danzato al “Gala L’Abella Danza con le Stelle” dove saranno insigniti del prestigiosissimo premio “Anfiteatro d’Oro per l’Arte della Danza” dedicato al Maestro e coreografo Ricardo Nuñez.




Castel Gandolfo, Elnur Babayev: sarà un robot a recuperare il corpo

CASTEL GANDOLFO (RM) – Da questa mattina sono iniziate le operazioni di recupero del corpo di Elnur Babayev,  il ragazzo 29enne dell’Azerbaigian annegato nelle acque del lago Albano a Castel Gandolfo sabato pomeriggio 2 giugno mentre faceva il bagno in compagnia di un suo amico coetaneo a 1.000 metri dalla riva quando la distanza limite da non oltrepassare è stabilita inj 200 metri.

Elnur non sapeva nuotare e ha fatto il bagno nel lago Albano di Castel Gandolfo senza il salvagente

Elnur e il suo amico avevano affittato un pedalò per trascorrere un po’ di tempo in completo relax ma purtroppo è finita in tragedia. I due si sono allontanati di un chilometro dal lido dove hanno affittato il pedalò. Elnur non sapeva nuotare e ha fatto il bagno senza il salvagente. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. L’amico è riuscito a salvarsi aggrappandosi al pedalò dopo aver tentato di salvare Elnur buttandosi in acqua.

Il ritrovamento a 90 metri di profondità

Il corpo è stato ritrovato di fronte via dei Pescatori nel lago Albano di Castel Gandolfo a 90 metri di profondità. Il cadavere si trova quindi a una quota dove la pressione è di 10 atmosfere sul livello del mare. In questo caso la pressione è addirittura superiore in quanto il lago Albano di Castel Gandolfo è ben al di sopra del livello del mare. Per questi motivi sarà un robot a scendere in profondità per recuperare il corpo di Elnur in tutta sicurezza.

Le operazioni di recupero si stanno rivelando difficoltose

Questa mattina si è provato ad agganciare la barca dei Vigili del Fuoco con l’apparecchiatura a bordo tramite una grossa gru. Le operazioni si sono rivelate molto difficoltose perché il peso dell’imbarcazione è notevole e potrebbe compromettere la stabilità della gru. Un ingegnere sta adesso valutando come meglio effettuare il recupero del corpo di Elnur Babayev. Intanto notevole è il dispiegamento di forze dell’ordine sulle coste del lago Albano di Castel Gandolfo. Ci sono i carabinieri della stazione di Castel Gandolfo, i vigili Urbani a garantire la viabilità, i Vigili del Fuoco e gli operatori della barca del Parco Regionale dei Castelli Romani. Sono ore difficili per i familiari che attendono di poter effettuare il riconoscimento del corpo di Elnur e poter finalmente attivare tutte le procedure per riportare il feretro in Azerbaigian. Le operazioni di recupero sono state sospese nella serata di domenica per riprendere con le prime luci di lunedì.

LA TRAGICA VICENDA DI ELNUR BABAYEV NEL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO DURANTE LA TRASMISSIONE OFFICINA STAMPA
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Castel Gandolfo: dal Comune 8 regole per spiagge e bagnanti al Lago Albano

CASTEL GANDOLFO (RM) – “Come ogni stagione le nostre spiagge sono meta di cittadini e turisti che le scelgono per una giornata di relax in riva al lago immersi nel verde e nella natura del Parco dei Castelli Romani. È importante poter garantire a tutti la massima sicurezza sia durante la permanenza sulle spiagge, libere o in concessione, e sia nel momento della balneazione.

Per questo l’Amministrazione Comunale con il prezioso supporto dell’ufficio tecnico, che ringrazio, ha emanato un regolamento che è in vigore per tutto il periodo estivo. Sono una serie di regole che permetteranno di trascorrere le proprie giornate in riva al lago nel rispetto delle norme igieniche, senza dimenticare di avere massima cura del nostro bellissimo bene comune, il lago”. Commenta così Milvia Monachesi, sindaco di Castel Gandolfo, l’entrata in vigore della Disciplina della stagione balneare 2018.

Con i suoi otto articoli esposti in 10 pagine, il Comune di Castel Gandolfo si dota di una serie di norme per l’utilizzazione degli arenili del Lago Albano, una disciplina dell’esercizio “delle attività turistico – balneari, nonché l’uso del demanio lacuale, delle zone di lago territoriale, nonché delle strutture turistico – ricreative alle stesse finalizzate” e delle aree libere che saranno attive per tutta la stagione balneare, ovvero fino al 15 settembre prossimo.

Tra le regole dettate dalla “Disciplina della stagione balneare 2018” si ricorda ai concessionari che dovranno garantire il servizio di salvataggio nelle spiagge in concessione e nelle aree adiacenti. Mentre nelle aree libere, sia nelle aree boscate che non, è vietato tuffarsi e, dove non è garantito il servizio di salvamento, il Comune predisporrà un’adeguata segnaletica che riporterà “attenzione balneazione non sicura per mancanza di servizio di salvataggio”.

Nel testo è riportata anche la disciplina per la balneazione nel lago, la quale è riservata alle sole ore diurne, fino a una distanza di 100 metri dalla riva. I concessionari dovranno avere cura di segnalare tale zona con una linea di gavitelli di colore rosso/arancione, disposti parallelamente alla linea di costa e dovrà essere segnalato anche il limite delle acque, pari alla profondità di 1,60 metri, entro il quale possono bagnarsi i non esperti di nuoto.

“Sono norme fondamentali – spiega il Sindaco – che oggi assumono un’importanza ulteriore anche a seguito dell’ultimo triste fatto di cronaca avvenuto nelle acque del lago che ha coinvolto una giovane vittima. Un episodio gravissimo che vorremmo che non si ripetesse più”.

Per le aree libere, come per le aree non inserite nel PUA, valgono tutte le prescrizioni e i divieti riportati per le aree in concessione, mentre si specifica che potranno essere fruite come aree libere le fasce di rispetto dell’area archeologica, nelle quali però non potranno essere piantati ombrelloni e comunque non potrà essere effettuata alcuna attività che comporti eventuali movimenti di terreno.

Infine si ricorda che, ai fini della sicurezza della balneazione, è vietato per tutto l’arco dell’anno dar da mangiare alla fauna selvatica presente sulle acque del lago e lungo la costa, come anticipato anche da una specifica ordinanza che vieta la somministrazione alimentare alle anatre selvatiche al fine di adottare misure precauzionali connesse con il verificarsi di possibili nuovi casi di “dermatite del nuotatore”.

“Grazie a queste regole abbiamo una situazione chiara e disciplinata, che ci aiuterà a far sì che la collaborazione con i concessionari sia sempre più proficua nel bene di questo inestimabile patrimonio ambientale che abbiamo a Castel Gandolfo e che le spiagge del lago siano accoglienti ed in grado di offrire il giusto comfort e divertimento ai fruitori”, conclude il Sindaco Monachesi.




Castel Gandolfo, giallo su un cadavere nel bosco sul lago Albano. Aveva una busta in testa

CASTEL GANDOLFO (RM) – Mistero sulle sponde del Lago Albano dove è stato trovato il cadavere di un uomo di circa 60 anni nell’area del bosco in via dei Pescatori. Siamo sul versante del lago di Castel Gandolfo. Il corpo è stato trovato con la testa infilata in un sacchetto di plastica da una persona che stava facendo Jogging. Immediato sul posto l’intervento delle volanti del commissariato di Albano e di Genzano della polizia scientifica di Velletri, del magistrato di turno alla Procura di Velletri e del medico legale. Adesso gli inquirenti sono impegnati nell’identificazione. Potrebbe trattarsi di un omicidio.




Castel Gandolfo, ok dalla Regione: il lago Albano è balneabile

CASTEL GANDOLFO (RM) – Anche quest’anno si può fare il bagno al Lago Albano di Castel Gandolfo. A renderlo noto è la Regione Lazio con il Decreto a firma del Presidente Nicola Zingaretti – n. T00121 del 18 maggio 2018 – di individuazione e classificazione delle acque destinate alla balneazione per la stagione balneare 2018.

La Regione Lazio, in occasione della stagione balneare apertasi lo scorso 1 maggio e che durerà fino al 30 settembre prossimo, ha eseguito i prelievi in tre punti differenti del Lago Albano: 1750 m. a destra dell’emissario, 4350 m. a destra dell’emissario e alla Cabina di sollevamento della Villa Pontificia. In queste ultime due aree la qualità delle acque è “eccellente” ed è risultata “buona” nel primo punto di prelievo, corrispondente al tratto di costa di fronte il Lungolago.

Per quanto riguarda la sorveglianza dei cianobatteri e per garantire un costante monitoraggio della salute delle acque, la Regione Lazio – sulla base della valutazione dei dati storici, dell’analisi dei nutrienti e della valutazione della trasparenza – ha indicato che il Lago Albano rientra in quei bacini con fioriture per i quali è necessario procedere ad una pianificazione delle attività di prelievo e analisi da parte di Arpa Lazio.

Le informazioni sulle aree balneabili del Lago Albano sono disponibili sul sito istituzionale del Comune di Castel Gandolfo ed anche sul portale internet del Governo “acque di Balneazione”.




Gli studenti di Castel Gandolfo sono i più veloci del Lazio

CASTEL GANDOLFO (RM) – Un grandissimo applauso a tutte le bambine ed i bambini delle scuole di Castel Gandolfo che ieri hanno vinto la finale regionale de “Il più veloce di…”. Con la loro bravura e con la loro determinazione hanno dimostrato che lo sport è una palestra che ci insegna ad affrontare le sfide della vita e che, attraverso l’impegno e l’aiuto dei loro ottimi insegnanti, si può provare l’emozione di vincere una gara che resterà per sempre negli occhi e nel cuore di questi giovani di domani”. È questo il messaggio che il Sindaco Milvia Monachesi rivolge alle alunne e agli alunni che ieri erano sul campo di atletica dello Stadio delle Terme di Caracalla a Roma per partecipare alla finale regionale de “Il più veloce di…”.

Tra le tantissime scuole presenti, l’Istituto Comprensivo di Castel Gandolfo è salito per ben due volte sul podio, conquistando il primo posto con la scuola primaria e il secondo posto con la scuola secondaria di primo grado. Secondo posto e terzo posto anche per due alunne dell’IC Castel Gandolfo: Sara Meconi e Cecilia Plini.

“Ha premiato – aggiunge il Sindaco – la partecipazione, la squadra e il coordinamento tra i vari gradi dell’Istituto. Per questo rivolgo ancora una volta i miei ringraziamenti alla Direttrice Didattica Anna Rita Giuseppone, a tutto il corpo docente, alla Libertas Atletica Castel Gandolfo per il sostegno tecnico offerto e alla Fidal. Mando anche un ringraziamento alla ditta Schiaffini Travel spa che ha messo a disposizione gratuitamente il pullman per il trasporto dei ragazzi a Roma”.




Castel Gandolfo, nuovo parcheggio: è allarme degrado

CASTEL GANDOLFO (RM) – E’ degrado a Castel Gandolfo per l’area di sosta di via Giovanni Paolo II (già via delle Gallerie di Sotto) dove la segnaletica è gettata a terra, ci sono perdite idriche dal soffitto, mancano gli estintori e i contenitori della lancia antincendio risultano distrutti e rattoppati con del nastro.

Il parcheggio comprende una parte superiore scoperta ed una interrata

L’opera è stata finanziata interamente dell’ex provincia di Roma, dal 2015 Città Metropolitana a seguito della riforma Delrio. Un’area che nasce nel 2007 a seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’allora Provincia di Roma e le amministrazioni comunali di Castel Gandolfo e Albano Laziale poi rivisto dal Comune di Castel Gandolfo rendendolo una “convenzione sperimentale”. Una convenzione, firmata l’11 dicembre 2014, con durata di 36 mesi, che ha previsto per il Comune di Castel Gandolfo la gestione dell’attività di vigilanza del parcheggio, riscossione delle tariffe da erogare interamente alla Provincia, l’attività di pulizia e la manutenzione ordinaria per un periodo non inferiore ai 20 anni.

Gasperini paragona il parcheggio ad una sorta di franchising

“La Provincia – ora Città Metropolitana Ndr. – detta la determinazione di tariffe, costi di abbonamento mentre al Comune spettano esclusivamente oneri di raccolta dei soldi e di gestione degli impianti (manutenzione ordinaria, assicurazione civile e conservazione area)”. Questo il commento del consigliere comunale di minoranza Paolo Gasperini riguardo i flussi economici (entrate ed uscite) dell’impianto che ha paragonato il parcheggio di via Giovanni Paolo II ad una sorta di franchising. Un nodo di discussione cittadina riguarda la raccolta firme procrastinata dal consigliere Gasperini e sottoscritta da molti dipendenti della ASL per esprimere la contrarietà al pagamento di qualsiasi tariffa durante le ore in cui si prestano servizi sanitari pubblici.

Un vantaggio indiretto per un futuro bando di gara secondo la prima cittadina Milvia Monachesi

Al contrario, la sindaca Milvia Monachesi vede nella convenzione la possibilità di un vantaggio indiretto nel momento in cui il Comune potrà chiedere di più dall’indizione di un futuro bando di gara.

Una gestione anti economica secondo il dottor Giovanni Meconi

Nel febbraio 2016 scrive al Comune di Castel Gandolfo il dottor Giovanni Meconi per presentare i dati relativi alla gestione del parcheggio. Dal documento risultano circa 13mila euro di incassi contro i 21mila di spesa. Un disavanzo di 8mila euro al quale vanno aggiunti 500 euro mensili di pulizia periodica e 11.500 euro di eventuali tributi annui. Lo stesso Meconi sottolinea la “evidente anti economicità” della gestione.

Gianpaolo Plini

 




Castel Gandolfo: nuove pensiline alle fermate Cotral 

CASTEL GANDOLFO (RM) – Grazie ad una collaborazione tra Cotral S.p.A. e il Comune, sono state installate a Castel Gandolfo le due nuove pensiline sulle due fermate lungo l’Appia Nuova, all’altezza dell’angolo con via Mole e via Ercolano, e le nuove paline per le fermate a richiesta del bus.

Il Comune di Castel Gandolfo è stato uno dei primi ad aderire all’iniziativa “Insieme ai Comuni” attivata da Cotral ed è una delle prime cittadine del Lazio a vedere installato questo nuovo “riparo antipioggia e antivento”. Qui e sulle nuove paline i pendolari, che ogni giorno usufruiscono del servizio di trasporto pubblico, possono trovare anche i riferimenti per entrare direttamente in contatto con l’azienda per le richieste di informazione su linee e fermate: attraverso il Contact center da rete fissa 800 174471, o da rete mobile 06 7205 7205, dall’app BusCotral disponibile su App Store, Google Play e WP Store, o attraverso il sito web www.cotralspa.it e gli account social ufficiali @BusCotral su Twitter e Instagram.

“Grazie alla collaborazione di Cotral S.p.A. – commenta il sindaco Milvia Monachesi – da oggi rendiamo migliore la permanenza dei pendolari che ogni giorno sostano alle fermate dei bus per raggiungere gli altri comuni dei Castelli Romani e la Capitale. Un importante lavoro sinergico tra l’azienda e la nostra amministrazione che guarda alla promozione di una mobilità sostenibile”.




Castel Gandolfo, operazione tappa buche: 156 interventi in due giorni. E non è finita

CASTEL GANDOLFO (RM) – Con 72 tonnellate di asfalto, pari a 4,5 metri quadri, e due giornate di lavoro si sono realizzati i primi interventi per il ripristino di 156 buche presenti sul manto stradale nel territorio di Castel Gandolfo. Per il ripristino della pavimentazione stradale, messa a dura prova dal quotidiano aumento del traffico e dagli agenti atmosferici come pioggia, neve e ghiaccio, la ditta incaricata per tali interventi di manutenzione ha utilizzato un conglomerato bituminoso adatto proprio alla riparazione di strade trafficate usurate.

“Come programmato – spiega Alberto De Angelis assessore alla viabilità del Comune di Castel Gandolfo – tra la giornata di venerdì scorso e di oggi siamo riusciti ad intervenire per la riparazione del manto stradale, lì dove si erano formate delle buche a causa del maltempo delle scorse settimane. Abbiamo subito messo in programma anche ulteriori interventi di bonifica che riguarderanno la rete stradale di competenza comunale, mentre per quanto riguarda le strade provinciali che attraversano il nostro Comune, pensiamo a via Garibaldi, viale Antonio Costa e via Carlo Rosselli, abbiamo già programmato per il 20 marzo la conferenza di servizi con la Città Metropolitana di Roma Capitale per affrontare al più presto questo problema e garantire la sicurezza stradale di pedoni e veicoli”.




Albano laziale, Genzano e Castel Gandolfo. In fuga dal Pd: il consenso si sposta su M5s e centrodestra

Mentre si rendono noti gli ultimi dati delle regionali laziali, che già decretano il secondo mandato per Nicola Zingaretti, sull’esito dei voti alla Camera dei Deputati si chiarificano i cambiamenti nella scelta dei partiti ad Albano Laziale, Genzano e Castel Gandolfo.

Albano Laziale

Il 4 marzo i cittadini albanensi sono andati alle urne con un’affluenza del 74,31%. Molte le schede annullate 523 di cui 123 bianche forse per protesta. Ad Albano la spunta il M5S con 8.031 voti e il 35,98% attribuito a Bianca Maria Zama mentre nelle ultime comunali del 31 maggio del 2015 i pentastellati raccoglievano un 10,49% con poco più di duemila voti. L’ala destra non subisce evidenti sconvolgimenti nei consensi cittadini: Marco Silvestroni arriva al 33,49% alle nazionali contro il 46,22% del centrodestra alle comunali. La grande débâcle la registra il PD che alla camera prende il 21,33% dai cittadini di Albano Laziale mentre l’attuale sindaco Nicola Marini (Pd) alle scorse comunali del 2015 otteneva il 53,78%. I dati, anche se a distanza di tre anni, vedono il consenso passare dal centrosinistra al M5S e al centrodestra, in relazione alla sconfitta conclamata della sinistra alle nazionali. Spostamento significativo per le prossime comunali nel 2020, dove avrà un ruolo importante l’attuazione del programma dei cinque stelle o del centrodestra a livello nazionale.

Genzano

Fa parte del collegio uninominale di Velletri come anche Albano Laziale, perciò i dati del Ministero dell’Interno subiscono ripercussioni residuali. Le elezioni comunali tenutesi il 5 maggio del 2016 hanno visto il sindaco Lorenzo Daniele del M5S al 21,82%, mentre il PD al 42,68 contro il 25,74% alle nazionali. La vittoria nel cambio di passo è del centrodestra che passa, a Genzano, dal 2,89% al 31,02%. Il consenso si sposta sostanzialmente dal centrosinistra al centrodestra.

Castel Gandolfo

Rientra nel collegio uninominale di Marino e ha registrato un’affluenza alle urne del 77,29% su 6,740 elettori. Il parossismo che è evidente, analizzando i dati, riguarda il confronto tra l’ala di sinistra e i cinque stelle. Alle comunali dell’11 giugno 2017 il sindaco Pd Milvia Monachesi prendeva 2,100 voti (in proporzione ad un’affluenza del 61.07%) e il conseguente 50,12% il candidato pentastellato Paolo Belli racimolava 710 voti con il 16,95%. La distanza dalle comunali alle nazionali è di solo un anno. Il cambiamento, forse relazionato ad un empasse locale del M5S oppure ad una semplice migrazione di consensi, è netto. Alle nazionali i cittadini di Castel Gandolfo preferiscono con 1780 voti la candidata Antonela Gobbo del M5S che arriva al 35,38% al contendente del centrosinistra Renzo Carella con 1260 e perciò il 24,83%.

Certamente le dinamiche locali e in questo caso comunali sono lo specchio sia del lavoro dei partiti a livello nazionale ma anche di una politica radicata nel territorio che trova difficoltà nel farsi visibile ai cittadini.

Gianpaolo Plini