CASSINO, SOSPETTO CASO DI TUBERCOLOSI. DETENUTO TRASFERITO A VITERBO

Redazione

Cassino (FR) – Sospetto caso di tubercolosi a Cassino. L'allarme è scattato lunedì sera quando dal carcere San Domenico, un cittadino marocchino di 48 anni è stato trasportato in ospedale a Cassino per problemi respiratori. L'uomo è stato ricoverato nel reparto di medicina per accertamenti durante i quali è nato il sospetto che si trattasse di tubercolosi. Per questo, ieri pomeriggio, l'uomo è stato trasferito a Viterbo dove si accerterà o meno l'ipotesi che, se verificata, potrebbe prevedere anche la necessità di sottoporre a profilassi le persone che gli sono state vicino, dal carcere, al pronto soccorso di Cassino.




CASSINO: FURTO DA 100MILA EURO IN APPARTAMENTO

Red. Cronache

Cassino (FR) – A Cassino un furto da 100mila euro, la notte tra martedì e mercoledì, in una elegante palazzina in viale Dante a Cassino dove abitano l'avvocato Salera e gli imprenditori Fella e Ciamarra.

In cinque, con volto travisato, hanno razziato nei tre alloggi un bottino che si aggirerebbe intorno ai 100mila euro. Nessuno delle tre famiglie si è accorto dell'accaduto se non questa mattina quando alla conta della refurtiva, mancavano due Mercedes, oggetti d'oro, borse, orologi, vestiti e altra merce di valore. Pare che ad entrare in azione nella palazzina dei professionisti sia stata una banda composta da ameno cinque persone con volto travisato. Del caso si stanno occupando gli agenti della polizia del commissariato di Cassino diretta dal vice questore Nicola Donadio.




CASSINO: AUTO IN FIAMME, SALVO CONDUCENTE

Redazione

Cassino – È andata completamente distrutta la Range Rover che questa mattina alle dieci, mentre transitava sul tratto autostradale Roma Napoli tra i caselli di Cassino e Pontecorvo, è stata avvolta dalle fiamme. Il conducente dell'auto con motore ibrido, al primo segno di fumo, ha accostato e si è allontanato. Le fiamme hanno avvolto la vettura distruggendola completamente nonostante il celere intervento dei vigili del fuoco di Cassino.




CASSINO, SCANDALO MONTECASSINO: PARTY CON CAMERIERI VESTITI DA SUORE, FRATI E… ABATI

Redazione

Cassino (FR) – “Ci dispiace se qualcuno si è sentito offeso; non era nostra intenzione urtare la suscettibilità di nessuno, ma solamente fare il nostro lavoro che è quello di intrattenere al meglio e in maniera divertente la nostra clientela”. Lo hanno dichiarato i responsabili del Merum Jazz Bar di Cassino salito alla ribalta della cronaca per l’Abbey Party organizzato venerdì sera e che ha visto scatenare in città un ginepraio di polemiche per i suoi riferimenti espliciti alle attività tutt’altro che monastiche dell’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli.

“Siamo persone per bene – dicono – e non ci piace pensare che qualcuno si sia offeso anche se siamo convinti di non aver fatto nulla di offensivo. Se chi ha criticato la festa fosse stato presente avrebbe visto solamente dei camerieri che servivano ai tavoli vestiti, come accade durante qualsiasi carnevale, da suore, frati e anche abati. Nessun atteggiamento sconcio, perché non lo vogliamo noi e anche perché la nostra clientela non ce lo perdonerebbe”. La dichiarazione si conclude con “Siamo commercianti seri che pagano le tasse e rispettano le regole; regole che abbiamo rispettato anche in questo caso”.




CASSINO: EX ABATE MONTECASSINO SI APPROPRIA DI MEZZO MILIONE DI EURO DEI POVERI

Redazione

Cassino (FR) – La Guardia di Finanza – secondo quanto si apprende – sta eseguendo un sequestro di beni nei confronti di Pietro Vittorelli, ex Abate di Montecassino, e del fratello Massimo, per un valore di oltre 500mila euro, somma della quale l'alto prelato si sarebbe impossessato prelevandola, durante il suo mandato, dai conti dell'Abbazia.

Il sequestro "per equivalente" è stato disposto dal Gip del Tribunale di Roma Vilma Passamonti, su richiesta del pm Francesco Marinaro ed è eseguito da militari del nucleo speciale di polizia valutaria delle Fiamme Gialle. Secondo la Procura, l'ex abate Vittorelli, che è indagato e che durante il suo mandato aveva accesso illimitato ai conti dell'Abbazia, si sarebbe indebitamente appropriato del denaro (per oltre mezzo milione di euro) destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli. Gli importi sottratti – sempre secondo l'accusa – sarebbero stati riciclati in varie tranche attraverso passaggi su vari conti correnti gestiti dal fratello, intermediario finanziario, per poi tornare nella disponibilità del prelato.




CASSINO, AGGRESSIONE IN CARCERE: DETENUTO FERISCE CON SGABELLO SECONDINO

Redazione

Cassino – Un assistente capo della polizia penitenziaria sarebbe rimasto ferito, e per questo costretto al ricovero in ospedale, a causa dell'aggressione di un detenuto avvenuta sabato pomeriggio nel carcere di Cassino. È quanto si apprende da una nota sindacale firmata da Massimo Costantino, segretario generale aggiunto della Cisl Fns. Erano le 19 quando il detenuto straniero avrebbe scagliato uno sgabello colpendo al volto l'agente 50enne della penitenziaria. «Attualmente – si legge nella nota sindacale – vi sono a Cassino 225 detenuti reclusi di cui 124 italiani ed 104 stranieri. Per la Fns Cisl Lazio è preoccupante quanto accaduto a Cassino, i poliziotti penitenziari continuano ad essere picchiati e feriti nell'indifferenza delle varie autorità dell'amministrazione penitenziaria le quali hanno solo come scopo quello di parlare di calo di detenuti nelle carceri , legittimo, ma è auspicabile anche a prendere provvedimenti affinché tale aggressioni possano essere evitate e pensare anche al personale di polizia penitenziaria».




CASSINO: RAGAZZA AGGREDITA DAL CONVIVENTE RIESCE A FUGGIRE IN STRADA

Redazione
Cassino (FR)
– Nel cuore della notte, sono circa le ore 2.00, al Commissariato di P.S. di Cassino arriva una telefonata. Dall’altra parte del telefono la voce atterrita di una donna in preda al panico che chiede aiuto per aver subito violenza dal proprio compagno, un trentottenne del Cassinate.
Gli Agenti del Commissariato raggiungono la vittima della violenza che, divincolatasi dalle grinfie del proprio convivente, fugge da casa e scende in strada. È visibilmente scossa ed insanguinata a causa delle varie ferite riportate.Dopo i primi soccorsi, i poliziotti si recano presso l’abitazione della ragazza ove fanno non poca fatica per immobilizzare l’uomo che è ancora in preda ad forte stato di agitazione. Lo stesso viene poi accompagnato presso il Commissariato per gli accertamenti di rito.

La dinamica dei fatti. Qui, grazie alla testimonianza della donna e alle ammissioni dell’autore della violenza, gli uomini del Commissariato, diretto dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Cristina Rapetti, riescono a ricostruire la dinamica dei fatti.
I due passano la serata insieme ad alcuni amici. Dopo cena, però accade l’irreparabile.

L’uomo, inspiegabilmente, comincia dapprima ad inveire contro la donna, spingendola con forza sul divano, e successivamente la colpisce con calci e pugni sulle braccia e sulle gambe e, poi, su tutto il corpo con un oggetto metallico afferrato vicino al camino.
Accompagnata al locale Ospedale, sugli arti della donna vengono riscontrate ferite multiple giudicate guaribili in 15 giorni.
Lesioni aggravate è l’accusa da cui dovrà difendersi il trentottenne del Cassinate.

Il Questore di Frosinone, nell’esprimere il proprio plauso per la tempestività dell’intervento e la determinazione dimostrata dagli Agenti, ricorda che la Polizia di Stato è in prima linea nella lotta contro la violenza di genere. È di qualche mese fa, infatti, la sottoscrizione in Prefettura del protocollo d’intesa per l’istituzione della rete antiviolenza della provincia di Frosinone. L’invito quindi, ancora una volta, è quello di denunciare i casi di violenza subita sia all’interno che all’esterno delle mura domestiche perché la Polizia di Stato, come ricorda il motto che ispira le azioni degli uomini in divisa, c’è sempre!




CASSINO: CATTURATO PREGIUDICATO CAMPANO TRAVESTITO DA FRATE

Redazione

Cassino (FR) – Alle 8,40 di sabato mattina una pattuglia delle Volanti del Commissariato di Cassino, mentre sta transitando in un via centrale della Città Martire, si imbatte  in un frate alle prese col chiedere l’elemosina ai passanti.

Qualcosa nell’aspetto e nell’atteggiamento dell’uomo non convince i poliziotti che decidono dunque di identificarlo.

I sospetti degli operatori di Polizia trovano conferma nelle risultanze del controllo del nominativo nella banca dati interforze.

Si tratta infatti non di un “uomo di chiesa” ma di  un quarantenne pregiudicato campano, sposato e con figli; numerosi i precedenti penali a suo carico, in particolare in materia di reati predatori, ed i Fogli di Via da comuni di tutta Italia.

Una perquisizione personale sull’ impostore consente agli agenti di rinvenire anche un coltello di uso proibito celato in una tasca dei pantaloni indossati sotto l’abito monacale.

L’uomo accompagnato negli Uffici del Commissariato di Cassino è stato denunciato per porto abusivo di armi, sanzionato in via amministrativa per usurpazione di titolo e proposto per l’applicazione del foglio di via obbligatorio dal comune di Cassino.
 




FROSINONE: A CASSINO E FIUGGI LA SICUREZZA NON VA IN FERIE

Redazione

Frosinone – Nelle giornate di ieri ed oggi, sia nel capoluogo che nelle giurisdizioni dei Commissariati di Cassino, e Fiuggi, è stata svolta un’intensa attività di prevenzione e controllo a 360° con l’impiego congiunto di pattuglie della Questura e di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Campania.

Infatti, in linea con i controlli straordinari interforze in materia di giochi effettuati la scorsa settimana, sono proseguite le verifiche presso le attività commerciali, soprattutto quelle ricadenti nelle zone della movida, con particolare attenzione alla regolarità nella somministrazione di bevande alcoliche.

Un prezioso contributo è stato fornito anche dalle pattuglie della Polizia Stradale che hanno provveduto a monitorare la circolazione stradale soprattutto sulle arterie a maggior scorrimento, procedendo alla denuncia di due persone, entrambe per aver esibito una falsa assicurazione, alla contestazione di 34 violazioni al codice della strada, al ritiro di 4 documenti ed al sequestro di 3 veicoli.

Nel capoluogo le Volanti e la Polizia Ferroviaria hanno aumentato i controlli presso la locale stazione ferroviaria dove, negli ultimi tempi, si è registrato un incremento dei reati predatori.

Nelle cittadine di Cassino e Fiuggi gli uomini della Polizia di Stato si sono dedicati, altresì, all’opera di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alla microcriminalità muovendosi sia nelle località di ritrovo dei giovani che presso i mercati settimanali.

Proprio presso il mercato settimanale di Cassino i poliziotti del Commissariato hanno individuato e denunciato due uomini di origine campana inottemperanti al Foglio di Via del Questore e proposto, per lo stesso provvedimento, altre due persone che non hanno saputo giustificare la loro presenza nella città martire.

In totale 12 gli equipaggi della Polizia di Stato impegnati che hanno identificato 451 persone, controllato 310 veicoli, effettuato 34 posti di controllo e contestato 53 contravvenzioni al codice della strada.




CASSINO TERRIBILE INCIDENTE: SI RIBALTA UN'AUTO CON TRE GIOVANI A BORDO

Redazione

Cassino – Ha fatto un volo di circa 10 metri in una scarpata finendo ribaltata. Una Fiat Grande Punto con tre giovani atleti calabresi diretti a Roma per delle gare sportive, all'alba di questa mattina, poco prima delle 5 sull'A1 tra San Vittore del Lazio e Cassino, è uscita di strada finendo la corsa nella folta vegetazione di un dirupo sottostante. I tre tutti feriti, sono stati recuperati dalle lamiere dell'auto grazie all'intervento dei vigili del fuoco di Cassino e degli agenti della polizia stradale della sottosezione di Cassino. Uno dei tre feriti, una 17enne, ha riportato una sospetta frattura al bacino.




CASSINO: DICHIARA DI ESSERE IL PADRE DI UN BAMBINO PER REGOLARE LA PROPRIA POSIZIONE

Redazione

Cassino (FR) – Tutto ha inizio a ottobre dello scorso anno quando una trentatreenne di Cassino da alla luce un bimbo presso il nosocomio di Cassino. La donna è sola e versa in condizioni di grave disagio economico. La  neo mamma si confida con un’altra partoriente;  è  proprio quest’ultima che si offre di aiutarla.
Le propone, infatti,  di far riconoscere il bambino ad un amico del compagno, un trentacinquenne di origine marocchina domiciliato a Venezia. Il patto raggiunto prevede che lei riceva dal falso padre 4mila euro al momento del riconoscimento ed una somma una tantum; lui in cambio avrà in tal modo la possibilità di sanare la propria posizione irregolare sul territorio nazionale.

Passano due mesi dall’accordo ed i due si presentano presso un Comune del territorio di Cassino per denunciare la paternità del bambino, come testimone la confidente che li ha fatti incontrare.Una segnalazione al Commissariato di Cassino fa partire le indagini sulla vicenda.
Un’intensa attività di Polizia porta alla luce la realtà dei fatti. La mamma ed il cittadino marocchino sono stati denunciati per false attestazioni a pubblico ufficiale.