Campione d’Italia, Casinò: la Procura chiede il fallimento per insolvenza

COMO – La Procura della Repubblica di Como ha chiesto il fallimento per insolvenza del Casinò di Campione d’Italia, una delle quattro case da gioco italiane con sede nell’enclave italiana in territorio svizzero, che dà lavoro a circa 400 dipendenti. Lo riportano oggi alcuni quotidiani.

Già da mesi la procura comasca indaga – con l’ipotesi di peculato – sui conti della società di gestione della casa da gioco, anche sulla base di un esposto presentato dal sindaco di Campione, Roberto Salmoiraghi. La società che gestisce il casinò, infatti, è partecipata al 100% dal Comune di Campione d’Italia e dovrebbe garantire all’amministrazione pubblica un contributo di 700 mila euro ogni dieci giorni, che non viene versato da mesi, tanto che il credito del Comune ammonta a circa 30 milioni di franchi svizzeri (circa 25 milioni di euro). In più a convincere la procura a chiedere il fallimento vi sarebbero debiti nei confronti delle banche per un’altra trentina di milioni di franchi.




CASINO' CAMPIONE D'ITALIA: UN BUCO DA 130 MILIONI, PERQUISIZIONI IN CORSO

Redazione

Campione d'Italia (CO) – La guardia di finanza di Como e lo Scico di Roma, su ordine della procura di Como, stanno perquisendo il Casino di Campione d'Italia, nell'ambito di un'indagine che ipotizza irregolarita' nella gestione della casa del gioco travolta da un 'buco' di oltre 130 milioni di euro. Le Fiamme Gialle stanno perquisendo l'interno del casino' e diverse abitazioni alla ricerca di documentazione contabile e altro materiale documentale. Le ipotesi di reato contestate agli indagati, alcuni dei quali sono gia' coinvolti in altre inchieste simili su altre case da gioco, sono associazione per delinquere, riciclaggio e peculato