RENZI BUTTA GIU' LE CARTE E VANNO IN ONDA LE TELENOVELAS

di Chiara Rai

Renzi ha preparato la ricetta a pochi giorni dall’elezione a segretario Pd. Modello spagnolo, Mattarellum corretto e doppio turno di coalizione come per i sindaci. Il primo piace tanto a Silvio e alla sua ciurma mentre ad Angelino e Letta piace il modello sindaco d'Italia.

I movimenti sono strani, ma direi non troppo complicati da decifrare. Letta e Alfano fanno finta di nulla mentre Renzi, Berlusconi e pentastellati, dal canto loro, spingono sull’acceleratore per andare a elezioni anticipate. Non ci vuole uno stratega per capire che il Cavaliere disarcionato fa il filo a Renzi per comprensibile convenienza e che sul modello spagnolo proposto dal sindaco di Firenze potrebbero trovare quell’intesa sfiorata più volte ma sempre smentita.

Pur di andare al voto si fa fronte comune col nemico amico e poi ognuno a casa a propria, almeno per salvare l’apparenza. Perché la verità è che siamo di fronte all’ennesima corsa per la potrona dove chi vi siede sopra non si scrosta facilmente.

Una corsa che se ne infischia dell'oceano di crisi in cui gli italiani stanno affogando. E intanto vanno in scena le telenovelas: Angelino avrebbe rotto il suo paradisiaco amore per l'ex premier per restare in vetta ma a questa storiella più di qualche italiano comune mortale non ci ha creduto. Pur di non lasciare i consensi a Grillo si sono separati ma al momento buono potrebbero fare muro e tornare alla ribalta.

Una manovra che se la facesse Casini o quel che rimane di Fini perderebbero completamente la faccia promiscua e non solo loro ma anche chi di plastiche, mandati e prese per i fondelli ne sa qualcosa.

Il comico genovese non sa più come reagire perché vede Renzi come un pericoloso antagonista ed in realtà lo è perché non produce solo slogan ma oggi ha fatto parlare tutti i giornali per la prontezza di riflessi.

Due titani che vorrebbero profumare di acqua di colonia di neonato in fasce si trovano spiazzati e, come già detto, sono due facce della stessa medaglia: incandidabili tutti e due, che sparano cartucce finché possono.




LA STORIA DI UN "CENTRINO" CHE HA PERSO LA QUADRA: HEIDI LI CONOSCE TUTTI

Chiara Rai

Il centrino viene realizzato a mano da coloro che hanno molto tempo a disposizione. Fini ne avrà moltissimo, il suo decesso politico è arrivato tonante con queste elezioni 2013. Cambiare casacca troppe volte, dipingersi un moderato ghigno sulla faccia, cavalcare l’onda a seconda del vento, a volte, porta all’inesorabile perdita non solo della dignità ma anche della stessa esistenza quale rappresentante degli elettori. Te lo ricordi quel braccio alzato in motocicletta? Ti ricordi quando da presidente della camera hai puntato il dito del moralista?

A fare compagnia al montecarlese, ce n’è un altro che anche a schede scrutinate fa la morale :"Abbiamo pensato che la soluzione di parlare all'Italia venisse premiata. Mi sembra lo sia stato molto parzialmente ma siamo molto sereni. Si e' sereni quando si fanno le cose giuste". Risultato: il centro si ferma poco sopra il 10 per cento, l’Udc resta sotto il due per cento e Fli è esclusa. Vedi caro Casini, gli italiani non sono degli imbecilli che non capiscono quando gli viene rivolto un appello, c’è soltanto, di nuovo, che non hanno riposto in te e nel centrino tutto le loro speranze. Se a livello locale, nei singoli Comuni ci sono ancora persone in gamba che ti appoggiano, tranne qualche tersicoreo d’eccezione, questo non significa che l’oste dopo aver bevuto l’amaro calice non porti il conto.

Se tu sei sereno Pierferdy, figurati noi italiani che abbiamo fortemente criticato “le cose giuste” e alla proposta del sacrificio abbiamo risposto con un disegno cristallino del centrino da regalare ad Heidi. La piccina che munge le caprette sui Monti, un altro grande silurato al quale rimane l’amorevole fido adottato in campagna elettorale.