Torino: guerriglia urbana al corteo anticasapound

TORINO – Scene di guerriglia urbana ieri sera a Torino per l’arrivo del candidato premier di Casapound. Un corteo antifascista ha tentato a più riprese di raggiungere l’albergo nel centro storico in cui Simone Di Stefano era presente per un appuntamento elettorale, e ha incontrato l’opposizione della polizia. Nei tafferugli sono rimasti feriti sei agenti del reparto mobile, colpiti da bottiglie e bombe carta: per uno di loro si è reso necessario un intervento chirurgico. Due giovanissimi manifestanti sono stati bloccati e uno è stato trattenuto in stato di fermo.

Il corteo ha raccolto più di duecento fra attivisti dei centri sociali, sindacalisti di base, anarchici, No Tav dalla Valle di Susa, studenti delle scuole superiori, militanti di Potere al Popolo, e si è mosso dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova verso l’hotel

“A Torino come a Palermo”, con un chiaro riferimento all’aggressione nei confronti di un esponente di Forza Nuova, è stato uno degli slogan che si sono levati dal gruppo. Mentre Casapound organizzava (“nonostante chi ci odia”) una diretta Facebook del comizio di Di Stefano, i dimostranti hanno accennato un primo tentativo di sfondamento in corso Vittorio Emanuele e sono stati respinti con gli idranti. Poi hanno aggirato il blocco per una via laterale, portandosi di fronte all’albergo, e quindi si sono portati di nuovo in corso Vittorio. Al fitto lancio di petardi e bottiglie gli agenti hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Il corteo si è poi diretto verso la stazione ferroviaria di Porta Susa, dove alcuni hanno anche divelto le recinzioni di un cantiere per raccogliere pietre da scagliare contro le forze dell’ordine. Ancora idranti, ancora lacrimogeni e, infine, un inseguimento che si è protratto fino in piazza Statuto. I manifestanti comunque hanno cantato vittoria per essere riusciti a “cingere d’assedio” Casapound.

Sugli scontri è intervenuto Matteo Salvini

“A Torino – ha detto – questi ragazzi fanno quello che fanno perché stasera quando tornano a casa nessuno gli fa nulla: se vai dalla mamma e dal papà e gli fai pagare i danni vedrai che la prossima volta restano a casa a studiare”. “Alle idee – ha aggiunto il leader della Lega – si risponde con idee, mai con violenza. Nell’Italia che ho in testa io la polizia si occupa degli spacciatori non dei figli di papà”. “Dicevano di voler stanare i fascisti – è il commento del sindacato di polizia Sap – ma hanno devastato Torino e hanno ferito dei poliziotti lanciando pietre e bottiglie. Questi non sono antifascisti ma pazzi criminali”.




Epifania: bimbi felici con la befana Casapound, ma sul web è polemica

ROMA – Tanti bambini in piazza che sorridono e stringono tra le mani un sacchetto bianco con il logo di Casapound. Sta facendo discutere la foto postata sui social dal partito di estrema destra, sceso in piazza a Roma, nel quartiere Magliana, per festeggiare l’Epifania coinvolgendo i più piccoli. “Perché il popolo italiano deve tornare ad essere una comunità organica di destino” si legge nella didascalia che accompagna lo scatto.

“Mini tornei di calcetto, distribuzione giocattoli e dolci per i bambini del quartiere. Durante la festa abbiamo effettuato una distribuzione di pane per le famiglie che assistiamo quotidianamente – ha detto Davide di Stefano, responsabile romano di Casapound -. Vogliamo tornare a vivere i nostri quartieri e recuperare l’aspetto comunitario e sociale di una festa ormai dimenticata da tutti, istituzioni territoriali in primis”.

Mentre qualche sostenitore di Casapound ha lodato l’iniziativa, sui social c’è anche chi l’ha condannata, paragonandola alla Befana fascista, la manifestazione in favore dell’infanzia delle classi meno abbienti, istituita nel 1928 dal fascismo per il giorno dell’Epifania. “Befana 2018 targata Casapound: quanto accaduto a Roma nel Quartiere Magliana ricorda la “Befana Fascista’ – scrive un utente su Twitter -. Più tardi si trasformò in ‘Befana del duce’. I bimbi non possono sapere ma gli adulti sì”.




Casa Pound: a Chianciano l'edizione 2016 di "Direzione Rivoluzione"

 

Red. Politica

Aprirà venerdì 9 settembre alle 16.30 l’edizione 2016 di “Direzione Rivoluzione”, la festa nazionale di CasaPound Italia in programma fino a domenica 11 settembre al Palazzetto dello Sport di Chianciano Terme. Sempre venerdì sarà presentato il libro-verità di Lara Foletti “Il sasso che alza il cielo: la mia lunga ricerca della verità sui nonni uccisi dai partigiani” A presentare la manifestazione – tre giorni di politica, cultura, sport, musica e volontariato, che, come di consueto, vedranno la partecipazione di militanti e simpatizzanti del movimento in arrivo in Toscana da tutta Italia – sarà il leader di Cpi, Gianluca Iannone, in una conferenza stampa che si terrà domani, giovedì 8 settembre, alle 12.30, nella sede fiorentina di CasaPound, in via Felice Fontana 13,r.


Tanti gli eventi in programma, a cominciare dalla prima giornata: alle 17.30 “Italexit”, colloquio con il guru No euro Antonio Maria Rinaldi, alle 18.30 il vicepresidente di CasaPound Italia Simone Di Stefano e il direttore del quotidiano “La Croce” Mario Adinolfi si confronteranno sul tema “L’anti-gender, reazione o rivoluzione?”. Alle 19.30 "La poesia rivoluzionaria di Gabriele D'Annunzio", omaggio a Giorgio Albertazzi a cura di Edoardo Sylos Labini. La serata si chiude alle 21.30 con "La Primavera d'Italia", spettacolo teatrale dedicato alla Grande Guerra.


Riservato allo sport il sabato mattina, con gli stage di pugilato, muay thai e difesa personale a cura del Circuito Combattenti di Cpi. Alle 16.30 la conferenza “Il leone e gli sciacalli: cosa sta succedendo in Siria?” con il presidente della Comunità siriana in Italia Jamal Abo Abbas, Alberto Palladino della onlus Solid, e Giovanni Feola del Fronte europeo per la Siria, mentre alle 17.30 Simone Di Stefano e il deputato di Fdi Massimo Corsaro illustreranno le diverse anime e ragioni del ‘no’ al referendum costituzionale. Alle 18.30 la presentazione del libro del responsabile cultura di Cpi Adriano Scianca “L’identità sacra. Dei, popoli e luoghi al tempo della Grande Sostituzione”. Chiude la serata, alle 21, l’intervento del leader di CasaPound Italia Gianluca Iannone, “Direzione rivoluzione: obbiettivi, bilanci e nuovi traguardi per una comunità in marcia”. Domenica spazio al volontariato: alle 12 pranzo solidale a sostegno della raccolta fondi organizzata dall’associazione di protezione civile La Salamandra per le popolazioni colpite dal terremoto.


Le conferenze saranno trasmesse in diretta su Radio Bandiera Nera (www.radiobandieranera.org), la webradio di CasaPound.
 




GRECIA E CASAPOUND: ARRIVA LA SOLIDARIETA’ DALL'ITALIA CON 10 TONNELLATE DI AIUTI UMANITARI

 

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di Cinzia Marchegiani

Atene – La Grecia è una nazione allo stremo, colpita nella dignità da politiche che nulla hanno a che vedere con la nascita del sogno europeo. Chi pensa che sia solo frutto di giornalismo di quart’ordine basti conoscere lo stato di mal nutrimento dei bambini, tanto che è stato attivato uno studio inedito in questo scenario da terza guerra mondiale, dove le armi invisibili utilizzate non producono rumore, ma solo morti, povertà e isolamento.

Uno nuovo studio del dottor Anastasios Papadimitriou, autore senior dello Acta Paediatrica pubblicato ad agosto 2015 dimostra senza ombra di dubbio come i livelli di peso dei bambini greci è sceso durante la crisi economica, per un periodo di 2,5 anni, poco prima e durante i primi anni della crisi economica greca. Poiché questo studio ha coinciso con lo scoppio della crisi economica greca, la stessa analisi suggerisce che i cambiamenti possono essere correlati alle condizioni non ottimali che una percentuale significativa della popolazione greca vissuto in quel periodo. L’autore ha spiegato: "Se i nostri risultati sono stati verificati da altri studi, che suggerirebbero che le crisi economiche hanno un rapido effetto sfavorevole del peso della popolazione più vulnerabili, cioè i bambini". 

CasaPound Italia, sempre in trincea nell’aiutare chi vive in un mondo di stenti non solo in Italia, è andata ieri ad Atene in soccorso alla crisi, qui la povertà è arrivata nella pancia dei bambini, smilsi, deboli.

La campagna "Per Grecia con la Grecia" porta la solidarietà con 10 tonnellate di alimenti. Una delegazione guidata dal leader di Cpi Gianluca Iannone è partita alla volta di Atene per consegnare alla popolazione strozzata dalle banche e dalla crisi gli aiuti umanitari raccolti con la campagna "Per la Grecia, con la Grecia" avviata a luglio scorso che ha permesso di raccogliere circa dieci tonnellate di beni di prima necessità messe insieme grazie alla generosità degli italiani e all'impegno di tutte le sedi del movimento che hanno partecipato all'iniziativa. Gli aiuti sono stati distribuiti questa nella mattina di ieri dai militanti di CasaPound e di Alba Dorata, che, insieme, hanno accolto centinaia di cittadini in difficoltà nella sede centrale di Alba Dorata ad Atene. Un'iniziativa, quella della raccolta solidale, su cui da anni entrambi i movimenti sono in prima linea.

Il ledea Iannone spiega: "CasaPound ogni settimana distribuisce aiuti agli italiani, ma oggi ha voluto portare il suo sostegno alla Grecia. Questa è la vera Europa della solidarietà, popoli fratelli che fanno fronte comune per uscire dalla speculazione e dalla crisi, non certo quella a cui si richiamano senza costrutto Renzi, Merkel e Hollande. La Grecia, dopo essere stata derubata e ridotta alla fame da Bce e Fondo monetario, ora, come l'Italia, si trova costretta ad affrontare un'invasione come mai si era vista prima: Ma Italia e Grecia sono due nazioni sorelle e non si lasceranno mettere all'angolo da chi ritiene di poterle ridurre a terre di conquista". E Iannone ricorda…."Questa è la vera Europa della solidarietà".




ALLUVIONE SENIGALLIA SINISTRA CONTRO CASAPOUND: MINACCE DI MORTE

Un gruppetto di persone ha aggredito verbalmente i ragazzi con minacce quali ‘prima o poi le prendete, meglio che non uscite da questo quartiere, avrete vita breve’. Nella notte poi ignoti hanno pensato bene di imbrattare il giardino adiacente il palazzo nel quale abitano i ragazzi con gravi minacce: ‘Muori di cancro ora!’ e ‘Vi ammazzo fasci di merda’.

di Cinzia Marchegiani

Senigallia – E’ da poco passata l’emergenza dell’alluvione a Senigallia nelle Marche e tante persone si sono messe a disposizione per aiutare gli alluvionati in estrema difficoltà. Il bello della solidarietà è l’apertura agli schemi perché improvvisamente ci si accorge che tutti abbiamo bisogno del prossimo e in fondo abbiamo tutti le stesse fragilità umane. Ma non sempre il rispetto delle idee che si profondono come obbiettivi primari della propria battaglia vengono messi in pratica. Due giovani, aderenti a CasaPound, sono stati oggetto di minacce prima verbali e poi con scritte spray sotto la propria abitazione, da parte di esponenti della sinistra antagonista. L’annuncio a farlo è proprio Casapound: ”La loro ‘colpa’ è quella di essersi messi a disposizione della comunità di Senigallia, colpita dalla recente alluvione, spalando fango nelle vie cittadine, indossando magliette evidentemente non gradite ai gendarmi del pensiero e recanti il simbolo di CasaPound Italia. Un gruppetto di persone ha aggredito verbalmente i ragazzi con minacce quali ‘, prima o poi le prendete, meglio che non uscite da questo quartiere, avrete vita breve’. Nella notte poi ignoti hanno pensato bene di imbrattare il giardino adiacente il palazzo nel quale abitano i ragazzi con gravi minacce: ‘Muori di cancro ora!’ e ‘Vi ammazzo fasci di merda’.

Ancora una volta – sottolinea CasaPound Italia – si è manifestata l'intolleranza, la violenza, l'ipocrisia di una certa area autodefinitasi ‘antagonista’, che avendo perso ogni contenuto di tipo politico si affida solo a vili minacce, che risultano ancor più fuori luogo, dato il grave momento della città. Ci aspettiamo un'immediata condanna da parte delle istituzioni e dei rappresentanti politici cittadini.

La solidarietà è quel bellissimo principio che non conosce barriere ideologiche ma mette sempre a dura prova l’intelligenza umana.




VELLETRI, CENTRO PROFUGHI RIFUGIATI POLITICI: CASAPOUND INTERROGA SINDACO E GIUNTA

Velletri (RM) –  "Centro profughi – rifugiati politici: vogliamo spiegazioni": Così recita uno degli striscioni affissi da CasaPound Italia a Velletri per denunciare il progetto di realizzare un centro per profughi-rifugiati politici nella città dei Castelli Romani.

Il progetto, secondo quanto riportato da CasaPound, è stato portato avanti dall'amministrazione nel più assoluto silenzio. "Il comune di Velletri, dopo aver partecipato al bando del ministero dell'Interno, ha già ricevuto circa 700.000 euro per la costruzione di un centro con la capacità di ospitare 50 persone – dichiara Paolo Felci, referente cittadino di CasaPound Italia – Per questo Cpi e l'intera cittadinanza di Velletri chiedono al sindaco e alla sua giunta quanto segue: Ma c'è veramente bisogno di un centro di accoglienza per profughi e rifugiati politici? Non bastava aver ridotto, con la vostre scellerate politiche, la nostra città a un quartiere dormitorio per stranieri? O anche Velletri deve subire le infauste politiche di Kyenge e Boldrini? Perché l'ubicazione di un centro profughi, originariamente collocato in via Colle dell'Acero, è stata spostata nel centro cittadino, in via Morice? Il terreno dove eventualmente sorgerà il centro profughi è di proprietà comunale o di proprietà privata per ovviare ad accordi politici trasversali?". "Cpi non ha nessuna intenzione di rimanere passiva – continua Felci – conscia che questo progetto porterà a Velletri non un numero limitato di persone, ma frotte di disperati, che, una volta fuori dal centro, non si capisce come si procureranno da vivere. Attendiamo risposte – conclude Felci – a tutto ciò che si è taciuto da dieci mesi a questa parte".