Carini, vuole gettarsi da un ponte: salvata dai carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Villagrazia di Carini, durante un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti sulla via provinciale di Carini dove era stata segnalata al numero di emergenza ‘112’ una persona che stava tentando di suicidarsi.

I militari, subito intervenuti sul posto, hanno trovato una donna che minacciava di lasciarsi cadere da un ponte, in precario equilibrio, tenendosi con le mani alla rete di protezione metallica e con piedi sul cordolo di circa 10 centimetri.

Instaurato un dialogo con la predetta, i Carabinieri, dopo una graduale azione di reciproco avvicinamento, riuscivano a scongiurare l’insano gesto e la afferravano per metterla in sicurezza.




Orrore in un negozio a Carini, uccisa con un taglierino davanti al figlio: ex compagno fermato per omicidio

I Carabinieri della Compagnia di Carini hanno appena notificato al 42enne Marco Ricci, il fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, poiché ritenuto responsabile dell’omicidio dell’ex compagna 36enne, Scavo Anna Maria.

L’azione omicidiaria risale allo scorso 15 giugno, allorquando, all’interno del negozio di calzature ubicato al centro di Carini ove la donna svolgeva le mansioni di commessa, il Ricci l’aveva aggredita con un taglierino alla presenza del figlio minore. 

Le indagini hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del Ricci, che hanno condotto all’emissione dell’odierno provvedimento restrittivo, soggetto alla convalida del Giudice per le Indagini Preliminari nelle prossime ore.

La prima ricostruzione degli eventi fornita dal Ricci e dal figlio è risultata incongruente con le successive risultanze investigative, frutto anche di un minuzioso sopralluogo eseguito dai Carabinieri della Sezione Investigazione Scientifiche del Nucleo Investigativo di Palermo.

Il Ricci è stato condotto presso la Casa Circondariale.




Carini: 24nne palermitano coltivava marijuana in pieno centro

CARINI (PA) – I Carabinieri della Compagnia di Carini, nell’ambito dei numerosi servizi di controllo del territorio, hanno eseguito un blitz all’interno dell’abitazione di Guccione Dario, palermitano classe 1993, nel centro cittadino, scoprendo che all’interno era stata allestita una vera e propria “serra” per la coltivazione di marijuana. Il giovane aveva realizzato un accurato laboratorio per la coltivazione in vasi della marijuana, allestendo alcune stanze dell’appartamento con lampade alogene, pompe di calore e ventilatori elettrici.

Gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto 200 piante di canapa indiana, di un altezza media di circa 80 cm, destinate ad una significativa e fruttuosa attività di spaccio nella zona, sulla quale sono tuttora in corso ulteriori sviluppi investigativi. Le piante sono state sottoposte a sequestro e trasportate presso il L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo, per le analisi qualitative e quantitative.

Guccione, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione.

 

 




CARINI: INCENDIATA L'AUTO DI AMBROGIO CONIGLIARO

 

ALL'INTERNO I PARTICOLARI DELL'AVVERTIMENTO MAFIOSO!

 

di Angelo Barraco

Carini (PA) –  2.30 di questa notte, degli ignoti hanno incendiato l’automobile dell’esponente di Legambiente e attivista del Movimento 5 Stelle e direttore del mensile “Il Vespro” Ambrogio Conigliaro. Ad accorgersi dell’incendio è stato proprio Ambrogio Conigliaro che ha chiamato subito i Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme ma della macchina è rimasta soltanto la carcassa. Oltre alla macchina di Conigliaro, è stata bruciata anche la macchina di un suo vicino di casa che aveva parcheggiato la macchina accanto alla sua. Ambrogio Conigliaro ha esposto denuncia per quanto accaduto e adesso i Carabinieri indagano per capire le ragioni di tale gesto. Motivi legati alla sua attività presso Legambiente? Motivi legati alla sua attività politica? O motivi legati alla sua attività in ambito giornalistico? Le indagini dei Carabinieri vertono sull’attività politica e ambientalista che porta avanti da tempo il Conigliaro, il quale ha sempre espresso disprezzo verso una politica che tende a sminuire fattori importanti come la deturpazione del territorio e la raccolta dei rifiuti.