GIUBILEO: ECCO LA "LETTERA A ROMA" DEL CARDINALE VALLINI

Redazione

Tra i temi al centro del documento, le nuove povertà, le questioni dell’accoglienza e dell’integrazione, la formazione di una nuova classe dirigente nella politica. Il testo sarà presentato alla stampa giovedì 5 novembre alle 11.30 nella Sala Rossa del Vicariato di Roma in una conferenza a cui prenderà parte il cardinale vicario VALLINI. La sera dello stesso 5 novembre, alle 19.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, la presentazione ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’università e della scuola, della società civile oltre che naturalmente a tutto il laicato cattolico romano

Sono trascorsi più di vent’anni dal secondo Sinodo diocesano di Roma e la Chiesa dell’Urbe, che non ha mai smesso di manifestare concretamente la consapevolezza della responsabilità di “abitare” la città e di prendersi cura della sua gente, dei suoi problemi e delle sue potenzialità, torna a farlo con una “Lettera alla Città”, diretta non solo alla comunità ecclesiale ma anche alle istituzioni, ai cittadini, alle forze vive del territorio.

Il documento è il frutto del lavoro maturato in un anno e mezzo nel Consiglio Pastorale diocesano, l’organismo di consulenza presieduto dal cardinale vicario AGOSTINO VALLINI e composto dai vescovi ausiliari, da sacerdoti e religiose e da un gran numero di laici e sarà presentato alla stampa giovedì 5 novembre alle 11.30 nella Sala Rossa del Palazzo apostolico Lateranense, sede del Vicariato di Roma, in una conferenza a cui prenderà parte il cardinale vicario AGOSTINO VALLINI. La sera dello stesso 5 novembre, alle 19.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma, si svolgerà l’incontro di presentazione della “Lettera”, rivolto ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’università e della scuola, della società civile olttre che naturalmente a tutto il laicato cattolico romano. Insieme al cardinale vicario, interverranno il direttore della Caritas diocesana monsignor ENRICO FEROCI, il giurista FRANCESCO D’AGOSTINO, i sociologi LUIGI FRUDÀ ed ELISA MANNA. Modererà il giornalista Rai PIERO DAMOSSO.

«Tutto nasce da una riflessione sulla presenza e sulla responsabilità della Chiesa nella città – spiega il cardinale VALLINI al settimanale diocesano Roma Sette in edicola oggi (domenica 11 ottobre 2015) con Avvenire -. Una commissione del Consiglio era stata incaricata di preparare questo documento affinché la città potesse essere stimolata a rinascere, potesse avere una scossa». Un impegno che assume una valenza particolare alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa FRANCESCO e che chiede di far incarnare il volto della misericordia nella vita della città. Non si tratta di una denuncia, quanto di «un’analisi della situazione attuale», aggiunge il cardinale VALLINI al settimanale diocesano, con l’intento di «condividere gli affanni della città» e con l’invito a «ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma». Molti i temi al centro dell’attenzione nel documento, dalle nuove povertà alle questioni dell’accoglienza e dell’integrazione – basti pensare alle tensioni sociali dei mesi scorsi nelle periferie romane e al dramma dei profughi – fino alla formazione di una nuova classe dirigente nella politica. Sullo sfondo, l’auspicio di una «nuova visione», come il cardinale vicario sottolineò già nella “Preghiera per Roma” celebrata nel dicembre scorso a Santa Maria Maggiore davanti all’immagine di Maria “Salus populi romani”.

La “Lettera alla Città” è un nuovo tassello che si inserisce nella costante attenzione della diocesi di Roma per la Capitale. Dopo il Sinodo – annunciato da san GIOVANNI PAOLO II il 17 maggio 1986, aperto dallo stesso Pontefice il 3 ottobre 1992 con l’allora cardinale vicario CAMILLO RUINI, dopo diversi anni di lavori preparatori coordinati dall’allora cardinale vicario UGO POLETTI, e chiuso il 29 maggio 1993 -, basti pensare alla Missione cittadina voluta anch’essa da san GIOVANNI PAOLO II in preparazione al Giubileo del 2000, alla “Lettera sul compito urgente dell’educazione” scritta da BENEDETTO XVI nel 2008. In questa attenzione si inseriscono anche le visite pastorali dei Pontefici alle parrocchie, ai luoghi della carità e della cultura di Roma, la loro presenza all’apertura dei Convegni ecclesiali diocesani, i loro appelli per il bene comune nella città.




MAFIA CAPITALE: IL CARDINALE VALLINI VIETA NUOVE CONVENZIONI CON ENTI PUBBLICI ALL'ARCICONFRATERNITA

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Roma – Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha delegato il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, a esercitare i poteri di accesso e di accertamento nei confronti del Comune di Roma a seguito dell'inchiesta su Mafia Capitale.

 Intanto, sono in corso da questa mattina, in un'aula del tribunale di Roma, gli interrogatori di garanzia degli indagati finiti agli arresti domiciliari. Tra oggi e domani, davanti al gip Flavia Costantini dovranno comparire Rossana Calistri, Franco Cancelli, Patrizia Caracuzzi, Raniero Lucci, Sergio Menichelli, Marco Placidi, Emanuela Salvatori e Mario Schina arrestati, a seconda delle posizioni, per reati che vanno dalla turbativa d'asta alla rivelazione del segreto d'ufficio, alla corruzione aggravata. Per il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, "I carabinieri e la magistratura, a Roma hanno fatto uno straordinario lavoro smantellando la cupola criminale e un sistema di malaffare che ha corroso la societa', l'economia romana e del Paese, considerato che Roma e' la capitale d'Italia". La diocesi di Roma smentisce la sua implicazione nell'inchiesta sulla cupola mafiosa di Roma.Il cardinale Agostino Vallini spiega che da tempo sta provvedendo a fare chiarezza sulle attivita' dell'ente ecclesiastico "Arciconfraternita SS. Sacramento e di S. Trifone". Il cardinale ha predisposto due visite canoniche all'Arciconfraternita e ha disposto da tempo che essa non sottoscriva nuove convenzioni con alcun ente pubblico ne' con cooperative di qualsiasi genere. Il nome compare ancora sul sito del Vicariato di Roma, perche' "alcuni contratti stipulati in passato stanno arrivando a conclusione", ma la decisione adottata e' quella di "estinguere l'Arciconfraternita"




ROMA PRIMA PORTA: PAPA FRANCESCO ALLA PARROCCHIA DEI SANTI ELISABETTA E ZACCARIA

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Roma – Domenica 26 maggio, solennità della Santissima Trinità, Papa Francesco si recherà in visita nella parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana, dove presiederà la Santa Messa alle 9.30. Durante la celebrazione il Santo Padre amministrerà il sacramento dell’Eucaristia a 16 bambini e darà la Comunione ad altri 28. «Per il 26 maggio – spiega don Benoni Ambarus, parroco di questa comunità di 15mila abitanti dal 1° settembre 2012 – avevamo in programma la terza domenica di prime comunioni ma vista la straordinarietà dell’evento abbiamo pensato di far partecipare alla festa con il nostro vescovo anche i ragazzi dei turni precedenti. Così tutti e 44 saranno in veste bianca e riceveranno il Corpo di Cristo dal Papa».

 L’arrivo del Pontefice nella parrocchia di via Sulbiate è previsto per le 9 circa, ma i varchi per accedere negli spazi allestiti per la celebrazione saranno aperti già dalle 7.30. Papa Francesco presiederà la liturgia eucaristica su un palco allestito sul piazzale antistante la chiesa. Concelebreranno il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare del settore Nord, monsignor Guerino Di Tora, il parroco don Benoni Ambarus e il vicario parrocchiale don Giovanni Franco. Saranno inoltre presenti una ventina di sacerdoti che distribuiranno la comunione. Tra loro, don Tomas Álvarez Sánchez e don Santiago Alonso, rispettivamente parroci dei Santi Elisabetta e Zaccaria dal 2009 al 2012 e dal 2002 al 2009. La liturgia sarà animata musicalmente dal coro della parrocchia, formato da 25 cantori.

I tanti fedeli attesi avranno a disposizione diverse aree per partecipare alla Messa e all’accoglienza del Santo Padre: sul sagrato della chiesa, sulla collinetta antistante il sagrato, nella zona dei campi sportivi, nell’area del parcheggio del supermercato adiacente la parrocchia e su via Sulbiate, nella misura in cui gli stessi spazi lo consentiranno. Il piazzale antistante il palco sarà riservato ai bambini delle prime comunioni. Con loro quelli del catechismo e i giovani con le famiglie. I malati, i diversamente abili e gli anziani, insieme ai propri accompagnatori, prenderanno posto in chiesa e, come anticipa don Benoni, «a loro sarà data la possibilità di partecipare alla Messa ed essere salutati dal Papa al termine della celebrazione». Mentre i genitori con bambini piccoli, aggiunge il parroco, «saranno invitati a sistemarsi nella zona dei campi sportivi, perché è da lì che arriverà il Papa». Infine, per consentire a tutti di partecipare all’evento al meglio, ci saranno due maxischermi posizionati alla fine di via Sulbiate e nell’area dei campi sportivi.