APRILIA, UCCIDE IL FIGLIO A COLPI DI FUCILE

Angelo Parca

Spara e uccide il figlio. E’ successo ieri sera (mercoledì) alla periferia di Aprilia, in via Perugia, dove Pietro Fraccaroli, 70 anni, ha ucciso il figlio Fabrizio di 34 anni, nel giardino dell’abitazione in località Gattone. Sul fatto stanno indagando i Carabinieri del nucleo territoriale coordinati dal sostituto procuratore Eleonora Tortora. I militari sono stati chiamati dai vicini della vittima che hanno sentito gli spari intorno alle 22 quando Pietro, al termine dell’ennesima violenta lite ha imbracciato il fucile da caccia e ha sparato contro il figlio uccidendolo. La vittima viveva nella stessa casa dei genitori insieme alla moglie. Fabrizio alla fine degli anni ’90 era stato arrestato per rapina e nel ’97 per maltrattamenti nei confronti dei genitori.




MONTE COMPATRI ACCOLTELLAMENTO, I MOTIVI DELLA FURIA OMICIDA

Chiara Rai

A Monte Compatri avrebbe potuto consumarsi una strage che lontanamente ricorda quella di Erba del 2006, scoppiata per futili rancori di condominio e finita in tragedia con quattro morti tra cui un bambino. Ieri mattina, un pensionato accecato dalla rabbia per presunti dispetti subiti dal vicino di casa ha accoltellato il suo condomine, gli si è sferrato contro, nero di rabbia, pronto a colpirlo al torace di fronte le figlie della vittima. Il quarantunenne è stato portato via in ambulanza e fortunatamente ha riportato soltanto ferite alla gamba destra . L'aggressore è finito nel carcere di Velletri e dovrà rispondere di tentato omicidio. Ecco i fatti. E’ circa l’ora di pranzo quando un pensionato di sessantotto anni si apposta nell’androne del condominio per aspettare la sua vittima, un uomo di 41 anni, impiegato, originario di Frascati ma domiciliato in via Bassani a Monte Compatri. Qui ci sono le case popolari dove nella stessa palazzina vivono sia il pensionato che il quarantunenne con sua moglie e le sue due bambine di quattro e cinque anni. Il clima fra i due si è fatto molto teso, tra loro non è mai corso buon sangue e qualche ora prima, al mattino si è consumato l’ultimo litigio. Nessuna motivazione grave, come al solito si è accesa la miccia sempre per motivi futili: i due avrebbero discusso animatamente per un posteggio. Probabilmente uno non avrebbe posteggiato bene la sua automobile e l’altro si sarebbe arrabbiato. Il pensionato aspetta, dunque, che l’uomo gli si presenti di fronte. Ma quest’ultimo non è da solo, ci sono le sue due bambine insieme a lui. All’anziano questo non importa che due minori assistano alla drammatica scena, tira fuori dai pantaloni un coltello a serramanico lungo ben 25 centimetri e cerca di colpire ripetutamente l’uomo al torace. Inizia la colluttazione, i due cadono a terra. Le bambine gridano molto forte, piangono, si disperano e in pochi istanti intervengono il cognato e la moglie dell’aggredito, assieme a qualche vicino. Parte la chiamata al 112 e dopo qualche minuto i carabinieri della locale stazione, diretti dal comandante della compagnia di Frascati Giuseppe Iacoviello, intervengono e riescono a calmare l’aggressore. “Era furioso –  dicono nel quartiere –  se non fossero intervenuti i carabinieri l’avrebbe ammazzato”. Nel quartiere i due condomini sono noti, soprattutto per le continue litigate per la strada e nel condominio e spesso sono intervenuti i vicini di casa e i rispettivi famigliari per calmare gli animi. Ogni motivo pare buono per attaccarsi e dare vita a strilla per la strada: dal parcheggio, al rumore, alla musica troppo alta, alla mancanza del rispetto del viver “civile” in una palazzina. I due, da diversi anni, hanno continuato a far crescere rancori e dissapori al punto addirittura da querelarsi vicendevolmente. 

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21/08/2012 MONTE COMPATRI ACCOLTELLAMENTO, PER POCO SI EVITA UNA STRAGE "ERBA BIS"

 




MONTE COMPATRI ACCOLTELLAMENTO, PER POCO SI EVITA UNA STRAGE "ERBA BIS"

Redazione

Un litigio fra due condomini, a Monte Compatri, avrebbe potuto avere conseguenze tragiche se i carabinieri intervenuti immediatamente dopo la segnalazione arrivata al 112, non avessero bloccato un uomo intenzionato ad accoltellare un 41enne originario di Frascati. L'episodio è accaduto in Via don Bassani dove l'aggressore, un uomo di 68 anni, ha atteso nell'androne condominiale la sua vittima che era in compagnia delle due figlie di 4 e 5 anni, con le quali stava uscendo. All'improvviso ha estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello a serramanico lungo 25 cm ed ha cercato di colpire ripetutamente il 41enne al ventre, sempre alla presenza delle piccole. Ne è nata una colluttazione, durante la quale i due sono pure finiti a terra, con la vittima che è riuscita a schivare quasi tutte le coltellate. Le urla hanno attirato l'attenzione del cognato e della moglie dell'uomo aggredito che erano poco distanti, i quali hanno chiamato il 112. I militari dell'Arma intervenuti sul posto hanno sedato la lite riuscendo a disarmare l'uomo e ad ammanettarlo. La vittima ha riportato solo alcuni lievi tagli alla gamba destra, chiedendo l'intervento dell'ambulanza. L'aggressore, invece, è stato condotto presso il carcere di Velletri a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere del reato di tentato omicidio. L'arma è stata sequestrata. All'origine del violento gesto ci sarebbero rancori per dissidi condominiali.
 




ARDEA, I VICINI DI CASA TROVANO ANZIANA MORTA IN CASA. INTERVENGONO I CARABINIERI E TROVANO UN LADRO NASCOSTO NELL'ABITAZIONE

Angelo Parca

Rimane bloccato dentro la casa dell’anziana morta un giovane ladro di nazionalità ucraina. L’uomo è stato trovato dai Carabinieri con la refurtiva in mano nascosto all’interno dell’abitazione. Probabilmente non ha avuto il tempo di darsi alla fuga grazie al tempestivo intervento dei militari dell’Arma avvertiti dai vicini di casa dell’anziana signora. Maria Di Amato, 89 anni, è stata trovata morta questa mattina 19 agosto verso le otto da alcuni vicini i quali notavano i due cani di piccola taglia dell’anziana abbaiare come per chiedere aiuto. Provavano quindi a citofonare e a suonare il campanello dell’abitazione inutilmente. E introdotti nel giardino osservavano da una finestra l’interno dell’abitazione della signora Di Amato che era riversa sul letto, decidevano quindi di avvertire i Carabinieri.  Non sembrerebbe, almeno per il momento, che ci sia stata violenza, ma si aspetta l’esito delle analisi dei tecnici del Ris che hanno esaminato il cadavere.




ROCCASECCA, DA TRE ANNI RISCUOTEVA LA PENSIONE DELLA MADRE MORTA IN ISRAELE

Redazione

Dalla morte della madre, avvenuta tre anni fa in Israele, ha riscosso ogni mese la pensione della donna, omettendo di denunciarne la scomparsa. Ma al termine di un'indagine è stato scoperto e denunciato dai carabinieri della stazione di Roccasecca. Deferito in stato di libertà un cittadino israeliano di 63 anni, domiciliato nel paese del frusinate, con l'accusa di truffa aggravata e continuata a danno dello Stato. La pensione Inps di 600 euro al mese continuava a essere erogata dopo la morte della donna avvenuta in Israele il 3 febbraio 2009. Dalle verifiche svolte presso l'Inps è emerso che l'uomo ha percepito indebitamente circa 25.000 euro. Il conto corrente bancario della defunta è stato sottoposto a sequestro. (Fonte ANSA)




ROMA, RAPINA 2 FARMACIE IN 10 MINUTI: ARRESTATO IN FLAGRANZA DAI CARABINIERI

Redazione

I Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone hanno arrestato in flagranza di reato, un 46enne originario della provincia di Nuoro, ma da tempo residente a Roma, per aver rapinato due farmacie. L'uomo, già conosciuto alle forze dell'ordine, servendosi di un ciclomotore di un suo amico ma apponendo una targa rubata, la vigilia di ferragosto ha fatto irruzione in due farmacie impugnando una pistola giocattolo. I militari dell'Arma, allertati da uno dei farmacisti, hanno intercettato e bloccato il delinquente in fuga. Dalla perquisizione personale e veicolare, i Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone hanno rinvenuto il bottino della rapina alla prima farmacia, che è stata riconsegnata alla proprietaria, nonché la pistola giocattolo servita alle rapine che è stata sequestrata.
 




DURO COLPO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA. POLIZIA E CARABINIERI IMPEGNATI IN 39 ARRESTI DI ESPONENTI DEL CLAN CASAMONICA

Redazione 

Maxi operazione di Polizia di Stato e Carabinieri in corso a Roma. Sono 39 le ordinanze di custodia cautelare in carcere che gli uomini del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Questura di Roma stanno eseguendo a carico di altrettanti esponenti del Clan dei Casamonica. L’accusa è di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Per la distribuzione delle dosi era stato organizzato un vero e proprio sistema “a pedaggio”, con check point per pagamento e ritiro dosi, che si articolava su due strade parallele nella zona sud-est della Capitale. In corso anche sequestri di beni. L’area interessata dalle catture è stata cinturata da centinaia di uomini per impedire possibili fughe. Due elicotteri stanno sorvolando la zona mentre sono in corso perquisizioni di un’intera area residenziale nelle disponibilità del clan, anche con le Unità cinofile. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.




RISCHIA LA VITA INGOIANDO COCAINA PUR DI NON FARSI ARRESTARE DAI CARABINIERI

Per non farsi scoprire ha pensato bene di ingerire la cocaina, ma è finito in ospedale. Protagonista della vicenda un 39enne residente a Montalto di Castro fermato dai carabinieri nella nottata di ieri. Pochi secondi prima dello scambio della droga con una pusher del posto, una 34enne conosciuta alle forze dell’ordine, l’uomo, con una mossa repentina, è riuscito ad ingoiare alcuni grammi di cocaina. Avendo assistito alla scena, immediatamente i carabinieri della stazione di Montalto di Castro, hanno trasportato il 39enne a Belcolle dove è stata accertata la rottura dell’involucro che conteneva la droga. Per questo motivo il 39enne è stato sottoposto alle cure e alla rimozione della cocaina dallo stomaco. La spacciatrice è stata arrestata ed è in attesa del rito per direttissima che si terrà presso il Tribunale di Civitavecchia, mentre l'uomo, trovato in possesso di altri due involucri contenenti cocaina, è stato segnalato alla Prefettura.