Roma, banda del buco a villa Gordiani: arrestati zio e nipote

 

 

Red. Cronaca

 

ROMA – Tentano di svaligiare una tabaccheria in via Veroli, a villa Gordiani,  utilizzando un jammer. I Carabinieri hanno sventato un furto la scorsa notte, arrestando zio e nipote di origini campane di 58 e 41 anni, entrambi con precedenti. Sono accusati di furto aggravato in concorso. Sono stati bloccati all’interno del negozio mentre credevano di operare indisturbati. Fondamentali la segnalazioni di alcuni residenti. 

 

La banda era riuscita ad entrare nella tabaccheria dopo aver praticato un foro in una parete che separa il seminterrato del negozio da un locale cantina condominiale. Il loro obiettivo erano i tabacchi e i gratta e vinci. L’arrivo dei Carabinieri, però, ha mandato in fumo il loro piano. Dopo il sopralluogo all’interno dei locali hanno ricostruito le varie fasi del colpo: sono riusciti ad ingannare l’allarme grazie a un potente jammer, un dispositivo elettronico utilizzato per neutralizzare le frequenze di trasmissione. Gli obiettivi delle telecamere di sicurezza, invece, erano stati ruotati e la sirena neutralizzata con del poliuretano espanso, una schiuma utilizzata come isolante in edilizia. I due arrestati sono stati accompagnati e trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo. Dovranno rispondere di tentato furto aggravato in concorso.
 




CISTERNA DI LATINA: ARRESTATI A ROMA PER FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO TRE RESIDENTI TRAVESTITI DA OPERAI STRADALI

Red. Cronaca

Cisterna di Latina (LT)
– Avevano noleggiato un autocarro da una società di Latina e, travestiti da operai stradali con tanto di pettorine catarifrangenti, lo hanno utilizzato per caricare 100 Kg di cavi elettrici in rame che avevano sfilato da una cabina telefonica della Telecom in via di Grotta Perfetta.

Per questo motivo, tre persone – un 40enne originario di Velletri, un 48enne originario di Viterbo e un 63enne originario di Napoli, tutti residenti a Cisterna di Latina –  sono state arrestate dai Carabinieri della Stazione Roma San Sebastiano con l’accusa di furto aggravato in concorso.

I tre sono stati scoperti da una pattuglia in transito proprio mentre stavano caricando a bordo del veicolo la grossa matassa di cavi elettrici. Da tempo i Carabinieri stavano effettuando una serie di servizi specifici a seguito di alcune denunce di furto di cavi telefonici messi a segno nella zona.
L’autocarro è stato sequestrato e affidato in custodia giudiziale a una ditta di Roma mentre i ladri sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo. Sono, ora, in corso gli accertamenti dei militari volti a verificare se gli odierni arrestati possano essere gli stessi autori dei furti di cavi telefonici segnalati in passato.
 




NAPOLI: EVITAVANO SANZIONI IN CAMBIO DI REGALI. ARRESTATI DUE CARABINIERI

di M.L.S.

Portici (NA) – Due carabinieri sono finiti agli arresti domiciliari per aver “sotterrato” una sanzione pecuniaria per inottemperanza alle misure di sicurezza nei confronti di un imprenditore edile di Portici, in cambio di denaro e di telefoni cellulari. I due militari, un brigadiere capo ed un maresciallo capo in servizio a Portici sono stati sottoposti alla misura di custodia cautelare in casa per mano dei colleghi del Comando provinciale di Napoli e della Compagnia di Torre del Greco, su ordinanza della Procura di Napoli, sezione reati contro la pubblica amministrazione, controllata dal Procuratore aggiunto Alfonso D'Avino. 

Stando a quanto ricostruito dall'indagine, l'imprenditore, convocato in caserma in seguito ai controlli sulla sicurezza del suo cantiere, avrebbe versato 1200,00 euro ai due graduati. In un secondo momento, entrambi i Carabinieri avrebbero convinto l'imprenditore a consegnarli due telefoni cellulari per un valore complessivo di 1000,00 euro, giunti direttamente dal negozio di telefonia gestito dallo zio del costruttore. La coppia è stata sospesa dall' attività in via precauzionale. Le accuse mosse nei loro confronti sono di induzione indebita a dare o promettere utilità.




CARABINIERI: TIFO DA STADIO PER LE NUOVE TECNICHE D' IMMOBILIZZAZIONE!

di Matteo La Stella

L'otto Gennaio del 2015 il comando generale dell'Arma dei Carabinieri, nella fattispecie il II Reparto-SM-Ufficio Operazioni, emana una circolare, utile a rettificare le tecniche di immobilizzazione durante gli interventi su soggetti “in stato di agitazione psicofisica conseguente a patologie o causato dall'abuso di alcool e/o sostanze stupefacenti”, lasciando tutti gli altri punti della circolare precedentemente emanata invariati, con l'aggiunta di una sequenza di istruzioni fotografiche, adatte a combattere la scarsa affluenza nelle sale cinematografiche piuttosto che ad effettuare un arresto.
Da agenti ad attori il passo sembra breve. I protagonisti del “Fotoromanzo Di Un Arresto” sono due Carabinieri in divisa e un terzo individuo nei panni dell' “antagonista della legge” . Nel primo fermo immagine i due guardano il “cattivo” che, negli scatti successivi, con abili mosse in sincronizzate, degne delle migliori gemelle Kessler, verrà bloccato e arrestato. Rapportare questo scenario alla realtà risulta difficile. In concreto un tutore della legge dovrebbe avere a che fare nel suo quotidiano con degli esseri inanimati che, come il finto “cattivo” delle illustrazioni non si sognerebbero mai di opporre resistenza. Peccato che i trasgressori ogetto della circolare siano in stato di agitazione psicofisica e ad un passo dalle manette, fondamentale che non giova di certo alla loro tranquillità ma che, al contrario, funge da incentivo alla resistenza.

Anche i punti precedenti della circolare, quelli rimasti invariati, non sono però da sottovalutare in quanto a paradossi. Nel punto 3 ad esempio, alla lettera a, si intima all'agente di isolare l'area dell'intervento adottando iniziative idonee a ridurre i rischi. L'esempio esternato dalla circolare per questo punto è un intervento in casa, dove, al malcapitato agente, è intimato di improvvisarsi tecnico e di interrompere l'erogazione di luce e gas prima ancora di agire. Fatto questo, se si scorre al comma c dello stesso punto, arriverebbe a dover filmare le condizioni del soggetto così da poterle comunicare all'equipe sanitaria. L'operazione, descritta dal punto quattro comma a, deve avvenire ad una distanza adatta a non invadere lo spazio vitale del malvivente, ma allo stesso tempo consona a tenerlo nel proprio raggio d'azione. Poi, secondo i comma c e d, camice penna e block notes, vestire i panni dello psicologo, tentando con il dialogo di farlo desistere . Sorge spontaneo pensare che i redattori di questa circolare abbiano avuto a che fare, almeno nell'ultimo periodo, con pericolosissime tastiere e stampanti laser. Gli agenti dovrebbero essere quanto meno cinque per pattuglia in modo da poter svolgere tutte le direttive assegnategli, condannati in una prigione di “linee guida” adatta ad una sceneggiatura. L'aspra realtà è un'altra cosa. Il trasgressore farà di tutto per opporsi all'arresto e il Carabiniere dovrà pensare a salvaguardarsi e a bloccare il trasgressore.
L'Arma, regista di un film che non è suo? Dovrebbe omettere i precetti impossibili dalla circolare a tutela dei prestanti servizio, vigilando sui sottoposti e impedendo che, al contrario, come già accaduto in passato, si trascenda completamente dalla morale etica di difensori della legge adottando una condotta errata nei confronti di chi, colpevole o meno, ha diritto ad un processo in tribunale, non in strada.
Dunque, le nuove istruzioni dettate dall'arma (dei Carabinieri) alle armate, simili alla carta di sicurezza di un volo low cost, sarebbero mirate ad annullare la possibilità di “equivoci” al momento dell'arresto al termine di un intervento.
La circolare precedente, emanata il 30 Gennaio 2014, di gravi equivoci ne aveva già creati abbastanza durante lo scorso anno. Caso limite è quello di Riccardo Mogherini,40 anni, che lo scorso 3 Marzo si aggirava per Firenze sotto l' effetto di sostanze stupefacenti in atteggiamenti molesti. Quattro i militari intervenuti sul posto. Poco dopo l'arrivo dell'ambulanza Mogherini cessa di vivere. A prescindere dalle indagini sui militari presenti, rinviati a giudizio, c'è una colpa che vale una vita e pesa come un macigno: riguardo la morte di Mogherini i pm parlano di asfissia.
Gli agenti nell'immobilizzare l'uomo a terra devono aver “pesato” troppo sul suo corpo, innescando nell'organismo della vittima il meccanismo rivelatosi fatale.
È doveroso sperare che questo salto a piè pari nella divulgazione delle direttive all'interno dell'Arma serva davvero a scongiurare altri incidenti inculcando agli agenti il dogma corretto, così da non trasformare i turni di lavoro in vere e proprie tragedie per tutti i soggetti coinvolti.




ROMA, TERMINI: CORRIERE DELLA DROGA CON OLTRE 600 GR DI EROINA NELLO STOMACO

Redazione

Roma / Termini – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma piazza Dante hanno arrestato un cittadino nigeriano di 60 anni, già conosciuto alle forze dell'ordine, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo è stato controllato dai militari nei pressi della stazione "Termini" dove si stava aggirando, in atteggiamento sospetto, con una valigetta in mano.

Quando i Carabinieri si sono avvicinati, il 54enne ha palesato un forte stato di agitazione, che ha li indotti ad approfondire le verifiche.

Dopo aver trovato nelle sue tasche alcune dosi di eroina, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione nella stanza dell'albergo ove era alloggiato, sempre in zona Termini. Qui, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto circa 600 g di eroina purissima, suddivisa in dosi e ancora all'interno di ovuli termosaldati.

A quel punto, i Carabinieri hanno deciso di sottoporre l'uomo ad un esame radiografico presso l'ospedale San Giovanni da cui è emerso che nella pancia del corriere c'erano ancora altri ovuli.

Questa notte, il 60enne è stato dimesso dall'ospedale dopo aver espulso più di 50 ovuli contenenti complessivamente altri 640 grammi di eroina.

La droga, secondo la stima dei Carabinieri della Compagnia Roma piazza Dante, grazie al suo grado di purezza, avrebbe potuto fruttare intorno ai 100.000 euro.

Il cittadino nigeriano, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stato portato nel carcere di Regina Coeli.




BASSANO ROMANO, CARBOGNANO E RONCIGLIONE: TRE ARRESTI E UNA DENUNCIA PER TRUFFA

Redazione

Bassano Romano / Carbognano / Ronciglione (VT) – L’intensificazione dei servizi di controllo alla circolazione stradale attuata negli ultimi giorni nel territorio di competenza della Compagnia carabinieri di Ronciglione ha portato all’arresto di tre persone in flagranza di reato e ad una denuncia a piede libero per truffa.

Nel dettaglio:

Bassano Romano (VT) – i carabinieri della locale Stazione, in collaborazione con quelli del pronto intervento e della Stazione di Capranica, hanno arrestato in flagranza per violenza privata, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali una cittadina russa quarantenne domiciliata nel paese. La donna poco prima aveva aggredito un anziano ottantacinquenne,  gravemente malato, che la ospitava procurandogli escoriazioni multiple giudicate guaribili in gg. 7 s.c. dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Bracciano. I successivi accertamenti avviati dai carabinieri hanno fatto emergere un inquietante quadro di maltrattamenti e violenze psico-fisiche nei confronti vittima mai denunciate e perduranti da circa un anno. L’arrestatasi trova ora alla casa circondariale di Civitavecchia.
Sempre a Bassano Romano i militari della locale Stazione insieme ai colleghi del pronto intervento hanno arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale un pluripregiudicato romeno di anni 40,  lì residente. Rintracciato in piazza Gramsci, veniva invitato dai militari a seguirli dovendosi eseguire un decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dal prefetto di Viterbo per motivi di sicurezza pubblica; l’uomo opponeva resistenza agli stessi scagliandosi contro di loro e colpendoli con calci e pugni tanto da farli cadere rovinosamente per terra e da riuscire a scappare. Veniva rintracciato poco dopo all’interno di un ufficio poco distante dove i carabinieri riuscivano a bloccarlo e ad accompagnarlo in caserma con l’ausilio di altri due equipaggi intervenuti prontamente sul posto. Due dei militari operanti a seguito dei colpi ricevuti hanno riportavano lesioni giudicate guaribili dai sanitari del primo soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Ronciglione rispettivamente in  giorni 7 e 5 s.c.. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rimesso in libertà su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Carbognano (VT) – i militari della locale Stazione hanno arrestato in flagranza del reato di furto di energia elettrica un noto pregiudicato 44 enne della zona. A seguito delle indagini avviate dopo la denuncia della madre, i carabinieri hanno accertato che l’uomo alimentava di energia elettrica propria abitazione, priva di contatore in quanto staccato da ente erogatore servizio, mediante l’allaccio abusivo al contatore dell'anziana madre. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rimesso in libertà su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Ronciglione (VT) – i militari della locale Stazione con il personale del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Viterbo, hanno denunciato per il reato di truffa aggravata un pregiudicato della zona di 60 anni. Dalla verifica del contatore elettrico della sua azienda artigianale è emersa una manomissione, attraverso l’installazione di componenti elettrici esterni supplementari, finalizzata all’alterazione della contabilizzazione dell'energia elettrica erogata.
 




CARABINIERI, NAS. SICUREZZA ALIMENTARE: TUTTO SULL'OPERAZIONE "PULIZIE DI NATALE"

Redazione

Sempre alta l’attenzione dei NAS che, in prossimità del Natale, hanno intensificato le attività di controllo e monitoraggio nel settore della sicurezza alimentare e dei prodotti tipici natalizi. Nelle ultime due settimane, sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri dei NAS sono finite attività di produzione, commercializzazione, consumazione dei prodotti tipici delle festività natalizie, tra cui: dolci, pesce, salumi, formaggi, carne, luminarie, giocattoli.

L’operazione, denominata “Pulizie di Natale” ha visto impegnati oltre 400 Carabinieri dei 38 Nuclei dislocati sul territorio nazionale, che hanno eseguito circa 2.000 ispezioni rilevando violazioni di natura igienico sanitaria, strutturale e/o commerciale. Nel corso delle attività, i militari hanno sottoposto a sequestro circa 250 tonnellate di alimenti, accertato oltre 600 irregolarità, segnalato alle Autorità Giudiziarie, Amministrative e Sanitarie 691 persone, contestato violazioni amministrative per oltre 700.000 euro, chiuso o sequestrato 43 strutture.

In particolare:

– Il NAS di Milano, presso diversi esercizi commerciali cinesi, ha sequestrato oltre 1.000 confezioni di “uova cent’anni” (specialità della cucina cinese dove le uova subiscono un particolare processo di fermentazione in quanto vengono lasciate per circa 3 mesi in un composto di acqua, sale, carbone ed
ossido di calcio) la cui importazione è vietata in Europa e 8 tonnellate di anatre eviscerate (per un valore di circa 90.000 euro) importate dall’Ungheria, in cattivo stato di conservazione perché congelate e stoccate a temperatura ambiente a causa dello spazio insufficiente nelle celle frigorifere. I prodotti erano destinati alla vendita al dettaglio di supermercati, macellerie, ecc;

– I NAS di Bologna, Firenze, Salerno e Bari hanno sequestrato centinaia di panettoni natalizi sprovvisti di etichettatura e fraudolentemente venduti come “artigianali”, ma di fatto prodotti da altre aziende nonché oltre 5 tonnellate di zucchero, cioccolato in scaglie, semifreddi, gelati, frutta congelata, sciroppi, mandorle, marmellate, cannoli, creme per ripieni scaduti anche da oltre 6 anni e rietichettati mediante la progressiva sovrapposizione di etichette e in cattivo stato di conservazione;

– I NAS di Pescara e Caserta hanno sequestrato oltre 25 tonnellate di anelli di totano che rappresentano uno dei prodotti tipici natalizi; alcuni scongelati in assenza delle procedure di autocontrollo e privi di documentazione sulla tracciabilità ed altri di provenienza argentina ed immessi sul territorio nazionale tramite la Spagna senza la prenotifica all’Ufficio Veterinario per gli adempimenti comunitari di Napoli;


– Il NAS di Torino, a seguito di lamentele di cittadini per i cattivi odori provenienti dal banco refrigerato di un supermercato della provincia, hanno sequestrato oltre una tonnellata di insaccati, formaggi e preparazioni gastronomiche (porchetta) in pessime condizioni ed alterati, alcuni scaduti e con data di scadenza cancellata con dei solventi. In particolare, i formaggi erano invasi da muffe perché non correttamente conservati, tagliati da tempo, coperti da cellophane ed ingialliti; i salumi contenevano colonie di larve vive ed insetti – esposti per la vendita e collocati su basi sporche, insudiciate da capelli, escrementi di roditori e sporcizia varia. Inoltre, nell’ambito delle ispezioni relative ai prodotti ittici, i Nuclei hanno sequestrato su tutto il territorio nazionale oltre 2000 litri di sostanze tra cui BAL1000, ALTESA, ALTESA AM3, DOSIPLUS, NOMELAN tutti riconducibili alla famiglia del CAFODOS, contenenti perossido di idrogeno ed utilizzati al fine di ottenere nel pesce fresco un effetto conservante e sbiancante mascherando – così – il reale stato  delle carni che potrebbero essere deteriorate e produrre istamina, molecola che può causare allergie e reazioni anafilattiche. Ulteriori controlli sono stati attivati per verificare la regolarità di giocattoli, luminarie e prodotti tipici natalizi. Il NAS di Roma, infatti, presso un esercizio commerciale cinese ha sequestrato 10.000 giocattoli privi di marcatura CE e presumibilmente pericolosi per la salute, mentre  i NAS di Palermo, di Perugia, di Ancona hanno sequestrato alcune centinaia di prodotti – custodie per cellulari e smart phone, radio fm, binocoli, attrezzi ginnici, decorazioni natalizie, giocattoli di produzione cinese – privi delle indicazioni in lingua italiana o dell’indicazione dell’importatore/distributore o della marchiatura CE.

 




ALATRI, ANAGNI E CASSINO. CARABINIERI IN AZIONE: SEQUESTRI E ARRESTI NEL TERRITORIO PROVINCIALE

Redazione

Le operazioni dell'Arma dei Carabinieri svolte nel territorio provinciale

COMPAGNIA DI CASSINO

–    in Cassino, presso la sede della struttura denominata “Casa di Tom”,  i militari del NORM della locale Compagnia, unitamente a quelli della Stazione Capoluogo e personale del locale Commissariato di PS, hanno tratto in arresto per i reati di resistenza e violenza a P.U. nonché danneggiamento aggravato, 5 cittadini nigeriani alloggiati presso varie unità abitative di quel centro, inseriti nel  programma denominato “emergenza Nord Africa”. Gli operanti sono intervenuti presso la suddetta struttura, su richiesta delle operatrici, ove era stata inscenata una manifestazione di protesta da parte di circa 20 cittadini di origine centro africana, con la quale rivendicavano una presunta liquidazione in denaro superiore a quella prevista dalla legge, al fine di lasciare le unità abitative loro assegnate. Gli arrestati, non ottenendo assicurazioni in merito alle loro richieste, hanno iniziato ad agitarsi e ad inveire contro una porta ed una finestra all’interno della struttura danneggiandole, avventandosi successivamente anche contro i militari e poliziotti intervenuti con l’intento di placare gli animi ed allontanarli, colpendoli con calci e pugni. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni;

–    in Piedimonte San Germano, i Carabinieri della locale Stazione hanno segnalato alla Prefettura di Frosinone due giovani residenti in Villa Santa Lucia, per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. I prevenuti, sottoposti a perquisizione personale da parte dei militari operanti, sono stati trovati in possesso di gr.0,1 di sostanza stupefacente del tipo hashish ed uno spinello, il tutto sottoposto a sequestro;

COMPAGNIA DI ALATRI

–    in Fiuggi, i Carabinieri della locale Stazione unitamente al personale del Nucleo Cinofili Carabinieri di Roma, hanno tratto in arresto un 18enne studente residente nella provincia di Latina e domiciliato in Fiuggi, poiché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un’ispezione effettuata in quell’Istituto Alberghiero, sono stati rinvenuti, ben occultati all’interno dello zaino del prevenuto, gr.53 di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Successiva perquisizione estesa all’appartamento utilizzato dal giovane permetteva di rinvenire ulteriori gr.3 della medesima sostanza stupefacente nonché materiale vario utilizzato per il confezionamento delle dosi, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, espletate le formalità di rito è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari;
 

COMPAGNIA DI ANAGNI

–    decorsa notte in Ferentino, i militari della locale Stazione, nel corso di un servizio per il controllo del territorio, notavano un’autovettura ferma sul ciglio della strada con a bordo quattro individui che alla vista dei militari si davano a precipitosa fuga a piedi nelle campagne circostanti. All’interno del veicolo abbandonato, sono stati rinvenuti diversi monili in oro risultati poi oggetto di furto perpetrato in un’abitazione di Fumone. La refurtiva interamente recuperata è stata restituita all’avente diritto mentre il veicolo abbandonato è stato sottoposto a sequestro.
 




SORA, ALATRI E PONTECORVO, CARABINIERI FROSINONE IN AZIONE: ARRESTI PER EVASIONE

Redazione

FrosinoneI carabinieri di Frosinone durante le attività di controllo sul territorio hanno portato a termine operazioni ad Alatri, Pontecorvo e Sora

Alatri – In Boville Ernica, i militari della locale Stazione, nel corso di un predisposto servizio teso a contrastare il fenomeno del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, segnalavano alla Prefettura di Frosinone, ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90, un 54enne del luogo. I militari operanti, a seguito di perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione del predetto, rinvenivano vario materiale utilizzato per il consumo di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.

Pontecorvo – In Roccasecca, i militari della locale Stazione, in ottemperanza all’ordine di cattura emesso dal Tribunale di Cassino, traevano in arresto una 33enne del luogo. Tale provvedimento, trae origine dalla richiesta di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari avanzata dal citato reparto a seguito del suo arresto per il reato di “evasione” avvenuto lo scorso 12 ottobre. La prevenuta, ad espletate formalità di rito, veniva associata presso la Casa Circondariale di Roma-Rebibbia.

Sora – In Monte San Giovanni Campano, i militari della locale Stazione, traevano in arresto per il reato di “evasione” un 34enne del luogo. Il predetto, sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, incurante delle prescrizioni imposte, veniva sorpreso dai militari operanti a bordo dell’autovettura condotta dal padre per le vie di quel centro. Alla vista dei carabinieri, al fine di guadagnarsi la fuga, gli stessi si introducevano in velocità all’interno dei locali di una locale carrozzeria ove danneggiavano alcune autovetture che vi erano parcheggiate. L’arrestato veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Sora in attesa del rito direttissimo.

In Sora, i militari della locale Stazione, nel corso di un predisposto servizio per il controllo del territorio, intercettavano e controllavano un 24enne cittadino rumeno domiciliato in Roma, già censito. Lo stesso, bloccato mentre si aggirava con fare sospetto in prossimità di locali centri commerciali, veniva pertanto proposto per l’irrogazione del F.V.O. con divieto di ritorno in quel comune per anni 3.

In Sora, i militari del NORM della locale Compagnia, nel corso di predisposti servizi per il controllo del territorio, intercettavano e controllavano nei pressi di locali attività commerciali un 52enne ed un 30enne, entrambi cittadini rumeni domiciliati presso il campo profughi di Capua (CE), già censiti. Ricorrendo i presupposti di legge, venivano entrambi proposti per l’irrogazione del F.V.O. con divieto di ritorno in quel comune per anni 3.

Nei confronti del 30enne, veniva altresì richiesto alla locale Questura un provvedimento coattivo di allontanamento dal territorio nazionale in quanto non ottemperava ad analogo ordine notificatogli nel mese di marzo 2013.
 




ROMA, STALKING: 37 AMMONIMENTI FIRMATI DAL QUESTORE DELLA ROCCA DALL'INIZIO DELL'ANNO

Redazione

Roma – A fronte di nr. 67 richieste di ammonimento giunte dagli uffici periferici non solo della Polizia di Stato, ma anche della Arma dei Carabinieri, dopo l’istruttoria procedurale instaurata dalla Divisone Polizia Anticrimine della Questura, il 58% si sono concluse con l’emissione di un provvedimento di Ammonimento firmato dal Questore Fulvio della Rocca.          

Tale ammonimento previsto dalla legge nr 38/2008 consiste in un richiamo orale del Questore della provincia rivolto allo stalker che viene diffidato dal tenere una condotta contraria alla legge e ad astenersi, per il futuro, dal compiere atti persecutori nei confronti della vittima o di terzi a questa legati da vincoli di qualsiasi natura. Ciò ovviamente non pregiudica la possibilità per la vittima, in un momento successivo, di proporre querela, ma costituisce solo un gradino intermedio rispetto alla consueta via giudiziale. Dopo l’avviso di avvio del procedimento, l’acquisizioni di informazioni circostanziate e le controdeduzioni da parte del presunto stalker, una volta confermata  l’attendibilità e la veridicità dei fatti esposti e la loro qualificazione in termine di atti persecutori. viene emesso il decreto di ammonimento anche solo sulla base di  indizi gravi sulla verosimile possibilità che il reato possa essere consumato.

Le conseguenze  dell’ammonimento sono:- possibile sospensione dell’autorizzazione per la detenzione di armi e munizioni o maggiore attenzione nel concedere tale licenza;- aumento della pena in caso di condanna per il reato di stalking ; – procedibilità del reato d’ufficio: il che vuol dire che, nel caso in cui il reo venga sorpreso a perseverare nell’illecito, non ci sarà più bisogno della querela della parte danneggiata, ma la pubblica autorità potrà procedere autonomamente e procedere anche all’arresto in caso di flagranza.

Delle 39 persone “ammonite” sino ad oggi dall’inizio dell’anno, 33 sono uomini e 6 sono donne.




SAN LORENZO NUOVO, SCOPERTA PIANTAGIONE DI CANNABIS. ARRESTATE DUE PERSONE

Redazione

San Lorenzo Nuovo (VT) – I Carabinieri della Stazione di San Lorenzo Nuovo, coordinati dal Maresciallo Bondani, hanno tratto in arresto in flagranza due soggetti rispettivamente padre e figlio, quest’ultimo minorenne, residenti a Roma, entrambi incensurati, in quanto responsabili del reato di coltivazione di cannabis.

I Carabinieri, mentre svolgevano un servizio di perlustrazione in una area rurale del comune di San Lorenzo Nuovo, venivano attirati da un odore acre proveniente da un immobile con un annesso terreno; avvicinandosi con circospezione scoprivano i due soggetti intenti ad innaffiare una piantagione di cannabis. 

Immediatamente configurandosi il reato previsto dal D.P.R. 309/1990 art. 73 procedevano a fermare i predetti ed ad identificarli; i Carabinieri nello stesso tempo  rinvenivano 32 piante di “cannabis indica” alte circa un metro e sessanta che venivano debitamente sequestrate. La perquisizione all’interno del casolare permetteva il ritrovamento di altro stupefacente circa 4 grammi di marijuana nonché di 20 grammi di semi di cannabis nascosti all’interno di un contenitore.

Stamattina si è celebrato il rito per direttissima a seguito del quale il padre è stato condannato alla pena sospesa di mesi cinque di reclusione ed euro 1.400 di multa mentre il figlio è stato trasferito presso la Casa di Prima Accoglienza per minori di Roma.