Roma, nomadi a spasso per il centro storico con carte di credito di dubbia provenienza. Arrestati tre bulgari

ROMA – Nel corso dei quotidiani servizi di controllo nel centro storico della Capitale, i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato 3 cittadini bulgari, due di 31 anni e uno di 35, tutti disoccupati e con precedenti penali, provenienti dal campo nomadi di via di Salone, trovati in possesso di carte di credito di dubbia provenienza.
I tre, vecchie conoscenze dei militari, sono stati fermati mentre passeggiavano su via del Corso. A seguito della perquisizione personale i militari li hanno trovati in possesso di due carte di credito, intestate a terze persone, in fase di completa identificazione, di cui non hanno saputo fornire la provenienza e che hanno cercato di nascondere passandosele tra loro.
Dopo l’arresto, i tre sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni, agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.




Castelli Romani, incendi: pattuglie a cavallo anche a Rocca di Papa, Monte Porzio e Monte Compatri

CASTELLI ROMANI (RM) – Da qualche giorno, le pattuglie dei Carabinieri del IV Reggimento a Cavallo sono in servizio di controllo antipiromani anche nelle aree verdi dei comuni di Monte Compatri, Monte Porzio Catone e Rocca di Papa. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma hanno, infatti, ulteriormente potenziato i già numerosi servizi di controllo antipiromani, svolti in tutto il territorio della Provincia.
Le pattuglie a cavallo messe a disposizione dai Carabinieri del IV Reggimento di stanza a Tor di Quinto sono affiancate da personale dell’Arma, esperto conoscitore del territorio e in particolare a Rocca di Papa, da pattuglie della locale Stazione Carabinieri Forestali.
Pattuglie a cavallo, di rinforzo ai già esistenti servizi di controllo antipiromani, sono presenti anche nelle aree di Subiaco, Tivoli, Colleferro e Palestrina.
Le pattuglie a cavallo, nello specifico, consentiranno di raggiungere sentieri e zone impervie che solo grazie agli equini possono essere praticati, consentendo anche di prevenire e contrastare ogni forma di degrado.




Roma, Parioli: sorpresi a rubare, topi d’appartamento aggrediscono carabinieri

ROMA – A seguito di una segnalazione giunta al NUE 112, la scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma in collaborazione con quelli della Compagnia Roma Parioli hanno arrestato un cittadino albanese di 36 anni, nullafacente, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine per tentato furto aggravato. L’uomo, con un complice riuscito a scappare che però è già stato identificato e ricercato, è stato scoperto mentre stava svaligiando un appartamento, in via Carlo Linneo ed ha reagito violentemente all’arrivo dei Carabinieri.
Recuperata l’intera refurtiva, contenuta in grossi borsoni, rubata da ben due abitazioni, una svaligiata in precedenza nello stesso stabile e l’altra dove il colpo era ancora in corso.
Entrati mediante l’effrazione delle porte d’ingresso, con alcuni arnesi da scasso, i due ladri erano riusciti ad asportare oggetti in oro e di argenteria.
Fortunatamente alcuni condomini hanno udito i rumori ed hanno dato l’allarme.
Dopo l’arresto, il 36enne è stato portato in caserma e da accertamenti più approfonditi, è emerso che su di lui pendeva un mandato di cattura dal 2016 in quanto il Tribunale gli aveva revocato gli arresti domiciliari dandogli la custodia cautelare in carcere. Dopo la notifica dell’atto è stato tradotto nel carcere di Regina Coeli.
I Carabinieri hanno anche sequestrato un’autovettura, usata dai due ladri per raggiungere lo stabile, le cui chiavi sono state trovate nei pantaloni dell’arrestato, parcheggiata a pochi metri dal portone d’ingresso, risultata rubata a Roma lo scorso 15 luglio. La refurtiva è stata poi riconsegnata ai legittimi proprietari mentre, gli arnesi da scasso sono stati sequestrati.
Nelle fasi concitate dell’arresto, con inseguimento a piedi, due Carabinieri del Nucleo Radiomobile intervenuti hanno riportato delle lesioni. Uno se la caverà con 7 giorni per una contusione e distorsione del polso dx mentre l’altro è stato ricoverato in osservazione presso l’Ospedale Sant’Eugenio per una sospetta micro frattura di una vertebra.




San Giuliano Milanese, sorpresi mentre caricavano moto rubate su un furgone, due ucraini e un moldavo in manette

Nel corso della notte, a San Giuliano Milanese, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di San Donato Milanese (MI), unitamente ai colleghi della locale Tenenza, hanno tratto in arresto due ucraini di 22 e 39 anni e un moldavo di 24 anni, irregolari sul territorio nazionale, poiché ritenuti responsabili di riciclaggio.
I militari sono intervenuti in via Fratelli Cervi, dove alcuni residenti segnalavano rumori sospetti provenienti dai box al piano interrato e dalla strada. Giunti sul posto, gli operanti hanno sorpreso gli stranieri mentre caricavano su un furgone con targa romena 10 tra maxi scooter e moto di grossa cilindrata, alcuni già smontati, per un valore stimato di oltre 100mila euro, risultate tutte provento di furti consumati nella zona di San Donato Milanese negli ultimi 3 mesi. Gli immediati accertamenti hanno consentito di appurare che, all’interno del box, preso in locazione, era stata allestita una vera e propria officina per lo smontaggio dei motocicli, completa di tutta l’attrezzattura necessaria, nonché di disturbatori di frequenze per la neutralizzazione degli antifurti satellitari. Nel locale sono state rinvenute anche delle biciclette in merito alle quali sono in corso accertamenti per identificarne la provenienza.
Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Lodi, dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Rimini, weekend intenso di controlli per i Carabinieri, 2 arresti, 16 denunciati 22 patenti ritirate

Ultimo fine settimana di agosto all’insegna dei controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di Rimini impegnati nei mirati servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati riguardanti  i reati in genere, svolti in uniforme che in abiti civili.
In risultati di questo week-end: 2 persone arrestate e 16 quelle denunciate.
• Un 40/enne del luogo che stava scontando una condanna agli arresti domiciliari seguito arresto per spaccio stupefacenti, è stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Rimini via Flaminia mentre tranquillamente girava in bicicletta per il centro. L’uomo è stato tratto in arresto per evasione;
• Un tunisino, 25/enne, è finito in manette in esecuzione ad un Ordine di Aggravamento della misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Rimini. L’uomo, sottoposto a controllo in viale Regina Margherita dai carabinieri della Stazione di Miramare, è risultato gravato provvedimento restrittivo, a seguito di reiterate violazioni della misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Rimini.
Durante i controlli alla circolazione stradale eseguiti con l’etilometro in dotazione, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rimini hanno denunciato in stato di libertà 16 automobilisti, sorpresi alla guida dei propri veicoli con un tasso alcolemico superiore a 0,8 gr/lt. Per altri sei automobilisti, sempre risultati positivi alla prova etilometrica, con tasso alcolemico tra gli 0,5 e gli 0,8 gr/lt  è scatta la sanzione amministrativa con il contestuale ritiro della patente di guida. Quattro sono stati i veicoli sottoposti a sequestro, ai fini della confisca. Un automobilista, di origine albanese, conducente di un motociclo, ha fatto registrare un tasso alcolemico oltre ai 3,00 gr/lt, valore che in alcune persone provoca il coma etilico.




Continuava a spacciare nonostante fosse ai domiciliari, arrestato dai Carabinieri

Convinto che la sola buona condotta e il rispetto delle prescrizioni imposte dagli arresti domiciliari cui era già sottoposto da tempo avrebbe allentato la stretta dei Carabinieri nei suoi confronti, ha continuato la sua attività illecita spacciando droga da casa, nel quartiere “Laurentino 38”. Così, nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione Roma Cecchignola hanno nuovamente fatto scattare le manette ai polsi del pusher, un romano di 38 anni già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante una delle periodiche verifiche circa la sua regolare presenza in casa, l’uomo, alla vista dei militari, si è stranamente irrigidito, atteggiamento che ha indotto i Carabinieri ad approfondirne il motivo. La perquisizione eseguita nella casa del 38enne ha consentito ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare oltre 140 g di marijuana, 40 g di hashish, 230 euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio e tutto l’occorrente per preparare e confezionare le dosi di droga da vendere “al dettaglio”. Il pusher è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.



Bologna, eseguita dai Carabinieri un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro serbi

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Bologna Borgo Panigale e della Stazione di Casalecchio di Reno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro soggetti di nazionalità serba, cui vengono contestati a vario titolo i reati di rapina aggravata e lesioni. Il Provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Bologna (Dott.ssa Francesca Zavaglia), nasce da un’indagine dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna (Dott. Domenico Ambrosino), a seguito della denuncia sporta da un altro serbo che riferiva di essere stato rapinato della propria collana in oro del valore di 2.000 euro, durante un diverbio avvenuto a luglio, all’interno di un contesto che vedeva protagonisti i quattro soggetti colpiti dall’ordinanza.




Roma, sorpresi a rubare in appartamento aggrediscono i Carabinieri. Arrestato cittadino albanese e recuperata la refurtiva

A seguito di una segnalazione giunta al NUE 112, la scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma in collaborazione con quelli della Compagnia Roma Parioli hanno arrestato un cittadino albanese di 36 anni, nullafacente, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine per tentato furto aggravato. L’uomo, con un complice riuscito a scappare che però è già stato identificato e ricercato, è stato scoperto mentre stava svaligiando un appartamento, in via Carlo Linneo ed ha reagito violentemente all’arrivo dei Carabinieri.
Recuperata l’intera refurtiva, contenuta in grossi borsoni, rubata da ben due abitazioni, una svaligiata in precedenza nello stesso stabile e l’altra dove il colpo era ancora in corso.
Entrati mediante l’effrazione delle porte d’ingresso, con alcuni arnesi da scasso, i due ladri erano riusciti ad asportare oggetti in oro e di argenteria.
Fortunatamente alcuni condomini hanno udito i rumori ed hanno dato l’allarme.
Dopo l’arresto, il 36enne è stato portato in caserma e da accertamenti più approfonditi, è emerso che su di lui pendeva un mandato di cattura dal 2016 in quanto il Tribunale gli aveva revocato gli arresti domiciliari dandogli la custodia cautelare in carcere. Dopo la notifica dell’atto è stato tradotto nel carcere di Regina Coeli.
I Carabinieri hanno anche sequestrato un’autovettura, usata dai due ladri per raggiungere lo stabile, le cui chiavi sono state trovate nei pantaloni dell’arrestato, parcheggiata a pochi metri dal portone d’ingresso, risultata rubata a Roma lo scorso 15 luglio. La refurtiva è stata poi riconsegnata ai legittimi proprietari mentre, gli arnesi da scasso sono stati sequestrati.
Nelle fasi concitate dell’arresto, con inseguimento a piedi, due Carabinieri del Nucleo Radiomobile intervenuti hanno riportato delle lesioni. Uno se la caverà con 7 giorni per una contusione e distorsione del polso dx mentre l’altro è stato ricoverato in osservazione presso l’Ospedale Sant’Eugenio per una sospetta micro frattura di una vertebra.




Ragusa, vasta piantagione di marijuana sequestrata dai Carabinieri

Una vasta piantagione di marijuana è stata sequestrata nella giornata di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria (RG), in un’area demaniale a ridosso del fiume Ippari, in territorio di Vittoria. I militari, che stavano battendo l’area nell’ambito dei controlli straordinari delle aree rurali, sono stati insospettiti dal forte odore di marijuana proveniente da un terreno in prossimità del fiume Ippari, all’interno del quale hanno rinvenuto oltre venti piante di cannabis, di altezza compresa tra i tre e i cinque metri, in avanzato stato di maturazione, per un peso complessivo di oltre duecento chilogrammi:  trasformate in marijuana per la vendita al dettaglio, avrebbero potuto fruttare svariate migliaia di euro.
Per diverse ore i Carabinieri sono stati impegnati ad estirpare e a distruggere quanto rinvenuto, previa campionatura della sostanza che, inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, permetterà di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi da essa ricavabili.
Sono tutt’ora in corso attività investigative volte alla identificazione dei soggetti che ne hanno curato la coltivazione per la successiva immissione nel mercato illecito della droga.




Furti di bagagli: nella Capitale arrestati due magrebini

I Carabinieri continuano nell’azione di contrasto dei reati che vedono molto spesso come vittime, i turisti in visita nella Capitale. Dopo l’arresto di due giorni fa, di un gruppo criminale dedito ai furti dei bagagli sulle auto dei turisti  in visita nella Capitale, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante hanno arrestato due cittadini magrebini, di 39 e 40 anni, senza fissa dimora, per furto aggravato in concorso di bagagli dall’auto di una famiglia cinese.

Ieri sera, i Carabinieri, nel transitare in via Carlo Alberto, zona piazza Vittorio, hanno sorpreso i due mentre scappavano con alcuni bagagli in mano, che avevano poco prima asportato da una vettura di grossa cilindrata parcheggiata in strada, dopo aver forzato la portiera anteriore, con attrezzi da scasso.

I due stranieri sono stati immediatamente bloccati, la refurtiva recuperata e successivamente riconsegnata al proprietario, un cittadino della Repubblica popolare cinese di 41 anni.

Dopo l’arresto la coppia di ladri è stata portata in caserma e trattenuta in attesa del rito direttissimo.




Comuni sul lago di Bracciano: il ministro Galletti auspica il commissariamento

 

BRACCIANO (RM) – Perquisizione dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Roma negli uffici di Acea Ato 2 Spa. in piazzale Ostiense per sequestrare documentazione relativa alla captazione di acqua dal bacino del lago di Bracciano.

 

"In tempi di siccità come questi è impensabile perdere il 40% dell'acqua per tubazioni colabrodo". Lo ha detto in audizione in commissione Ambiente al Senato il ministro Gian Luca Galletti, secondo cui "il commissariamento di quei Comuni che ancora non aderiscono agli Enti d'ambito, come sul lago di Bracciano, è necessario e indifferibile". Bracciano, ha sottolineato, "si trova nella più grave emergenza idrica registrata nell'Italia centrale". "E' inaccettabile – ha aggiunto – che dei 300 miliardi di metri cubi d'acqua che in Italia piovono ogni anno, riusciamo a captarne solo l'11%. Uno spreco che un Paese come il nostro, che deve e dovrà fare ancor di più i conti in futuro con problemi di siccità, non si può permettere".

"La pianificazione ambientale non può in alcun modo essere vista in maniera distinta da quella del servizio idrico integrato – ha quindi spiegato Galletti -. Un percorso in cui esistono, inutile nasconderlo, alcune difficoltà". Il ministro, ricordando il lavoro degli Osservatori dedicati a favorire la "gestione ottimale" dell'acqua, ha rilevato che "per fronteggiare la situazione", la siccità, "abbiamo avviato un metodo di tipo 'proattivo', basato sul costante monitoraggio delle variabili idrometeorologiche e delle disponibilità idriche, sul continuo aggiornamento degli scenari, sull'individuazione e sulla predisposizione di misure ed interventi di prevenzione".

Galletti ha poi detto che "il presupposto di tutto questo è la riforma strutturale messa in campo con la nuova governance del settore.
La riforma, attesa da tempo, oltre a riallineare l'Italia con quanto richiesto dall'Europa, ha previsto la riduzione del numero degli Enti: da 7 Autorità di bacino nazionali e 30 Autorità di bacino interregionali e regionali siamo passati a 7 Autorità distrettuali, di cui 2 insulari".

 

Intanto il Tribunale delle Acque ha rigettato il ricorso Acea, a darne notizia è il deputato del Pd Emiliano Minnucci: “Il Tribunale delle Acque ha rigettato il ricorso che Acea aveva presentato contro la decisione della regione Lazio di bloccare i prelevamenti dal lago di Bracciano. Questa notizia – ha detto Minnucci –  ci fa tirare un vero e proprio sospiro di sollievo anche di fronte a quella posizione netta e intransigente adottata da Acea, soprattutto in quest’ultima settimana. Non stiamo parlando di una battaglia tra Acea e Regione Lazio, stiamo parlando di salvaguardare una risorsa ambientale che è andata incontro a un lento deterioramento per via delle continue captazioni delle acque. Acea, anche difronte a questa decisione del Tribunale delle Acque ha il dovere di relegare in un cassetto le polemiche e iniziare a trovare delle soluzioni alternative e consone per limitare il disagio idrico di Roma escludendo ovviamente ogni ipotesi di turnazione che, sulla base dei dati forniti da Piazzale Ostiense, non ha modo di esistere. Questa decisione segna un passo fondamentale per la nostra battaglia a tutela del Lago di Bracciano e non fa altro che sostenere con forza ciò che andiamo dicendo da oltre sette mesi”.