VELLETRI / NEMI, UNO SFASCIO NEL CUORE DEL PARCO DEI CASTELLI: MAXI OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI VELLETRI CHE SCONGIURANO UN DANNO AMBIENTALE

di Chiara Rai

Velletri / Nemi (RM) – Sequestrate un'area nel cuore del Parco Regionale dei Castelli adibita a sfascio di autovetture nel territorio ai confini tra Velletri e Nemi.

I carabinieri della compagnia di Velletri diretti dal Capitano Davide Occhiogrosso, coadiuvati dai Guardiaparco del Parco Regionale dei Castelli Romani e con l'ausilio del Noe – Nucleo Operativo Ambientale, hanno denunciato il privato detentore di un deposito di autovetture in disuso che negli anni ha messo su una vera e propria attività di riparazione automobili con conseguente ricovero "abusivo" dei pezzi di ricambio.

Il denunciato è accusato di vari reati anche sotto il profilo ambientale. Così, come si può ben evincere dalle immagini, in poco tempo la verde area protetta e piena di vincoli tra cui importante anche la destinazione urbanistica ad attività ricettiva stabilita dal Piano Regolatore del comune di Velletri, si è riempita di copertoni, autovetture parcheggiate, olii, carburante, liquidi inquinanti.

Tutto questo è venuto a contatto spesso e volentieri con il suolo in un punto particolarmente delicato perché sotto vi scorre l'acquedotto Simbrivio. Il Simbrivio, acquedotto che rifornisce l'acqua nelle case dei cittadini castellani, nasce da una serie di sorgenti che scaturiscono dal monte Autore, dal monte Tarinello e dal monte Arsalone e confluisce da destra nell'Aniene dopo Trevi. Immaginarsi la bomba ecologico – ambientale quando i liquidi infiammabili e chimici vengono a contatto con l’acquedotto. Inoltre, laddove vige un'area adibita ad attività ricettiva in un parco naturale protetto non può assolutamente coesistere una attività di sfascio con tutto l'armamentario che ne consegue. Figurarsi un turista che ammira il paesaggio naturale e scorge pneumatici ed eternit.