Roma, policlinico Gemelli: arrestato per furto 51enne con precedenti

 

Red. Cronaca

ROMA – Nel pomeriggio di ieri, un romano di 51 anni, con precedenti e attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma, è stato sorpreso dal personale  della sicurezza interna del Policlinico Universitario A. Gemelli subito dopo aver rubato un portafoglio, un tablet e un cellulare a tre diversi pazienti ricoverati nel reparto di cardiologia. 


Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario che lo hanno arrestato con l’accusa di furto aggravato. L’attenta vigilanza del personale di sicurezza interna del Policlinico ha consentito di notare lo strano atteggiamento del 51enne che è stato fermato e trovato in possesso degli oggetti appena asportati in alcune stanze del reparto ad ignari degenti. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari mentre il ladro è stato trattenuto ai domiciliari in attesa del processo. Dai riscontri effettuati dai Carabinieri alla banca dati, l’uomo è risultato essere in atto sottoposto alla misura dell’obbligo di firma per reati analoghi.
 




ROMA, CAMPO NOMADI CASAL LOMBROSO: EVADE DAI DOMICILIARI E AGGREDISCE I CARABINIERI

Redazione
Roma
– Nel corso della notte, i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno arrestato un cittadino bosniaco, di 49 anni per evasione dagli arresti domiciliari e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, che risiede nel campo nomadi di via Cesare Lombroso, è stato trovato fuori lungo la strada mentre si allontanava a piedi. Una volta fermato, l’uomo ha aggredito a calci i militari per sottrarsi all’arresto ma è stato comunque immobilizzato ed ammanettato. Dopo l’arresto è stato condotto in caserma e trattenuto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo.
 




ROMA, POLICLINICO GEMELLI: 3 ROMENE TENTANO DI FORZARE MACCHINETTA ELETTRONICA

Redazione
Roma
– I Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno arrestato tre donne, tutte cittadine romene e già note alle forze dell’ordine, rispettivamente di 26, 28 e 58 anni,  con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso.
Le tre donne, lo scorso pomeriggio, armate di due grossi grimaldelli, si sono introdotte all’interno del Policlinico “Agostino Gemelli”, con l’intento di forzare una macchinetta elettronica, utilizzata per ricaricare i badge di accesso al servizio mensa, contenente oltre 4600 euro in denaro contante.
Sfortunatamente per loro, personale della sicurezza interna del Policlinico le ha subito scoperte e una volta bloccate ha allertato il 112.
Sul posto è arrivata una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario che ha preso in consegna le ladre e le ha condotte in caserma in attesa del rito direttissimo.
 




ROMA: AVVOCATO CON VILLA PIENA ZEPPA DI OPERE D'ARTE TRAFUGATE IN TUTTA ITALIA

Redazione

Roma – A seguito di una specifica attività informativa ed a conclusione di una lunga perquisizione domiciliare presso l’abitazione di un avvocato civilista romano di 60 anni, in zona Grottarossa, i Carabinieri dalla Stazione Roma Monte Mario hanno scoperto e sequestrato: lastre di marmo d’epoca presumibilmente romana, dipinti murali, quadri, libri sacri, crocefissi, arazzi, statue e parti di esse, nonché materiali sottratti da scavi archeologici e da cimiteri (monumenti sacri o funerari), trafugati da diverse Regioni d’Italia (Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Toscana).

Il materiale, d’interesse storico, artistico, religioso, culturale e archeologico, di valore inestimabile, è stato asportato nel corso di anni di razzie in molteplici siti archeologici, musei, cimiteri e chiese del Paese. 

Considerato che tra i reperti vi sono oggetti risalenti ad un arco temporale che va dal periodo etrusco a quello barocco, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha nominato un gruppo di consulenti tecnici con diverse specializzazioni al fine di meglio determinare le opere e ricostruire la loro storia. In effetti, i Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario unitamente ai colleghi del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno dovuto compiere accertamenti lunghi e pazienti per individuare con precisione i reperti e localizzare  il sito in cui potevano essere stati sottratti. 

Attraverso la capillare rete di Stazioni Carabinieri sparse sul territorio nazionale, sono state collegate tutte le singole indagini che riguardavano i vari delitti e, al momento, è stato accertato che parte degli oggetti recuperati sono riconducibili a 24 furti, riepilogati nella tabella sottostante. Parroci, direttori di musei, responsabili di cimiteri e sovrintendenti di scavi archeologici hanno infatti riconosciuto i reperti recuperati dai Carabinieri di Monte Mario, accorgendosi in alcuni casi dell’effettiva mancanza solamente dopo essere stati convocati. 

L’avvocato sessantenne, deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione continuato, si presume che fosse cosciente della provenienza illecita della maggior parte del materiale sequestrato, poiché i Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario insieme agli oggetti hanno rinvenuto anche tabella di stampa e fotografie con didascalie dell’epoca in cui erano stati rubati. La sua posizione è sicuramente aggravata anche dall’ingente quantità di beni archeologici, di diverso  genere, rinvenuti nella sua disponibilità (vasellame, ceramiche, marmi, terracotta, tappi di anfora, lucerne, elementi da telaio, ecc.) la cui origine è compresa tra il VII secolo a.C. e l’età post-antica, che di seguito si elencano solo in parte:

N. 64 monete in bronzo e rame di età Medioevale e Moderna dal VI° sec. d.C. al XX sec. d.C.;

N. 501 monete di età Romana Repubblicana e Imperiale in bronzo e argento dal III sec. a.C al IV sec. d.C.;

N. 108 elementi diversi in bronzo, piombo di epoca Antica e Moderna fra cui sono riconoscibili anelli da dito, elementi circolari, chiodi, campanellini, borchie e frammenti di probabile decorazione non riconoscibili; 

N. 02 sigilli in bronzo del XIII° d.C. – XIV° sec. d.C.;

N. 07 elementi in pasta vitria relativi a pedine da gioco, un castone di anello e un pendente di collana di età antica;

N. 11 elementi in piombo tra cui sono riconoscibili grappe a coda di rondine e sigilli per contenitori di probabile età antica;

N. 01 punta di lancia in ferro di probabile età antica che presenta tracce di consolidamento moderno;

N. 01 frammento di piede sinistro di una statua in bronzo di età antica.