Messina, smantellato clan: 40 arresti

MESSINA – I carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del Ros e la Polizia di Stato stanno eseguendo, in provincia di Messina e in altre località nazionali, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica, nei confronti di quaranta persone accusate a vario titolo dei delitti di associazione mafiosa, estorsione (consumata e tentata), rapina, trasferimento fraudolento di valori, reati in materia di armi e violenza privata, accuse tutte aggravate dal metodo mafioso. L’inchiesta riguarda la mafia “barcellonese” operante prevalentemente sul versante tirrenico della provincia di Messina.




Messina: giro di vite dei carabinieri a Cesarò, 1 arresto

MESSINA – I carabinieri di Cesarò hanno condotto un articolato servizio di controllo del territorio, attuato anche attraverso una serrata serie di perquisizioni domiciliari eseguite “a tappeto” in agro boschivo cesarese denominato “Ciappulla”.

L’operazione – che ha avuto inizio alle prime luci dell’alba e si è protratta per l’intera mattinata –ha impiegato oltre 20 militari, tra cui anche personale dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori” di Sicilia  che, insieme ai Carabinieri della Stazione di Cesarò e di San Fratello, hanno effettuato perquisizioni ad immobili  fra cui una si è rivelata proficua.

In particolare, dopo aver passato al setaccio circa 18 ettari di terreno per lo più boschivo, con i diversi fabbricati rurali i militari, hanno sviluppato un’accurata perquisizione nell’abitazione di C. V. classe 1956, allevatore, pregiudicato, di San Teodoro, nel corso della quale hanno notato una botola situata nel soggiorno ad un’altezza di circa 3 metri dal pavimento, che offriva accesso ad un sottotetto di circa 5 metri quadrati, all’interno del quale celati tra vari arnesi e protetti da un panno venivano rinvenuti:

  • 1 pistola priva di marca cal. 7,65, con matricola abrasa;
  • 2 caricatori contenenti nr. 8 colpi cal. 7,65;

Inoltre, poco distanti, dall’arma sono stati recuperate, occultati all’interno di due distinti secchi:

  • 50 cartucce cal. 7,65;
  • 32 cartucce per fucile caricate a pallini.

L’allevatore, così è stato immediatamente tratto in arresto in flagranza di reato per “detenzione di arma clandestina e munizioni da guerra” ed è stato associato alla casa circondariale di Catania Piazza Lanza. Le indagini proseguiranno anche attraverso gli accertamenti tecnico scientifici, svolti preso il R.I.S. CC di Messina  volti a risalire alla provenienza dell’arma ed al suo eventuale utilizzo in precedenti fatti di reato.

Peppe Cuva




Messina: controlli serrati dei carabinieri nel ponte natalizio

 

di Vincenzo Giardino

 

MESSINA – A cavallo tra Natale e S.Stefano è stato dispiegato un ampio dispositivo di controllo delle aree maggiormente frequentate dai cittadini, ove sono stati dislocati i mezzi e gli uomini del Nucleo Radiomobile e delle Compagnie dei Carabinieri di Messina Centro e Sud. A conclusione del servizio sono stati deferiti complessivamente 14 persone all’Autorità Giudiziaria e segnalate alla Prefettura di Messina, quali, assuntori di stupefacenti 13 soggetti, a cui sono stati sequestrati complessivamente 26 grammi tra marijuana.


In particolare, non sono mancati i conducenti colti in stato di ebbrezza, 8 giovani di cui uno straniero controllati con tassi alcoolemici particolarmente elevati, con punte di 1,80 g/l. A costoro si è aggiunto un 32/enne che nonostante presentasse un evidente stato di ebbrezza, si rifiutava di sottoporsi agli accertamenti.
In tutti questi casi, agli interessati è stata impedito di continuare la guida e i mezzi sono stati affidati a conoscenti dopo che anche costoro sono stati sottoposti all’accertamento con etilometro al fine di appurarne la sobrietà.


Ad essere denunciati anche un 30/enne sorpreso in possesso di un coltello a serramanico da quasi 20 cm, un giovane uomo colto alla guida nonostante non avesse mai conseguito la patente e fosse stato già sanzionato, nonché un “fracassone” ed uno straniero per commercio di merce contraffatta.
Il “fracassone” gironzolava per le vie della città diffondendo musica ad altissimo volume grazie ad un impianto capace di sviluppare ben 2000 watt, mentre lo straniero vendeva scarpe sportive riproducenti i marchi più famosi.


All’approssimarsi della mezzanotte i Carabinieri, hanno inoltre proceduto alla rimozione forzata di tutti i veicoli, ben 11, che sostavano nell’incrocio tra la via I Settembre e la via Garibaldi, ostruendo il passaggio degli autobus, ricevendo la palese gratitudine delle persone, alcune delle quali hanno anche telefonato al Numero Unico 112 manifestando la propria riconoscenza ai militari dell’Arma.