Regione Lazio, Cangemi in pole position per la vicepresidenza. Palozzi sostituito nei prossimi giorni

Dalle ultime indiscrezioni risulta ormai deciso che ad avvicendarsi allo scranno di vicepresidente dell’Aula alla Regione Lazio, dopo l’arresto di Palozzi, sarà Giuseppe Cangemi. Per Forza Italia è un susseguirsi di beffe dopo il danno dell’ex consigliere Adriano Palozzi costretto ai domiciliari dalla Prefettura di Roma dopo il caso dello stadio della società calcistica capitolina per le sue pressioni sull’imprenditore Parnasi, il quale in un interrogatorio di oltre 11 ore, delinea i suoi rapporti con Palozzi.

Il 7 luglio scorso, il riesame ha scagionato da ogni coinvolgimento Michele Anzaldi del Pd nello stesso filone investigativo, mentre ha confermato la restrizione domiciliare per il consigliere Palozzi eletto con più di 9 mila voti nelle ultime elezioni ed ora dichiarato temporaneamente decaduto con decreto governativo dopo la notifica del provvedimento della Prefettura romana.

L’ex sindaco di Marino sarà sostituito da Roberta Angelilli, ex parlamentare europeo e prima tra i non eletti nella stessa circoscrizione romana, ufficialmente nella prossima seduta di martedì 7 agosto. Ma secondo l’articolo 20 comma 5 dello Statuto della Regione Lazio che recita ““I componenti l’Ufficio di presidenza restano in carica per l’intera legislatura, salvo i casi di dimissioni o di grave impedimento”, non è allo stesso modo immediata la sostituzione per la carica di vicepresidente.

Bisogna che i colleghi dello stesso Palozzi definiscano se il caso rientri nella fattispiecie del “grave impedimento”.

Nelle ultime ore si fa avanti, però,il nome di Giuseppe Cangemi, eletto in Forza Italia e bocciato alla guida della Sanità da un’ala dello stesso partito, capitanata da Tajani e Abbruzzese.

Cangemi si è, in seguito, aggiunto al gruppo Misto e da poco ha dichiarato il suo ingresso nella maggioranza di Zingaretti con la sottoscrizione del patto propugnato dal dem Buschini, come ha riportato nei giorni scorsi L’Osservatore d’Italia.

Ora il fatto che si avanzi il nome di Cangemi risulta insopportabile per i consiglieri di Forza Italia i quali, attraverso un avvertimento di Antonello Aurigemma allo stesso Buschini, si dicono pronti a osteggiare la già claudicante legislatura di Zingaretti bloccando il dibattito sul Collegato al Bilancio (provvedimento omnibus dove è stato inserito di tutto) proponendo centinaia di emendamenti.

Gli azzurri criticano la maggioranza che non rispetta il patto secondo cui il Presidente dell’Aula spetta al Pd, mentre le due vicepresidenze all’opposizione. Di fatti vicino al 5 Stelle Devid Porrello, i forzisti vorrebbero adesso Laura Cartaginese, eletta con Palozzi nella doppia preferenza di genere, a seguito dell’evidente impossibilità di rientro di Cangemi in Forza Italia che comunque sembra prossimo alla nomina.

Gianpaolo Plini




Zingaretti e quella necessità di imbarcare un ex Lega e un ex Forza Italia. Tentativi di equilibrio con M5S

Il Pd imbarca in maggioranza alla Regione Lazio sia Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi, esponenti del gruppo misto. Il primo (già assessore al Personale della giunta Alemanno) è l’ex consigliere regionale della Lega espulso dal partito con una mail e l’altro è un ex eletto nelle fila di Forza Italia.

La mossa del leader regionale dem Nicola Zingaretti rientra nella strategia di affrancamento dai 5 Stelle nei confronti dei quali il Partito Democratico aveva ed ha la necessità di dover rendere conto per rimanere in carica, dopo l’accordo con la grillina Roberta Lombardi di far durare la legislatura almeno un anno.

Infatti, il rapporto con i pentastellati si fa sempre più esile come conseguenza delle pressioni che arrivano dai vertici del Movimento 5 Stelle ma anche dalla sindaca romana Virginia Raggi che non perde occasione di stuzzicare Nicola Zingaretti o addirittura escluderlo da tavoli strategici.
Lo stesso Presidente delle Regione Lazio trova difficoltà a gestire gli atti proposti dai consiglieri grillini, alcuni addirittura fuori dai limiti di pensiero dem come la bozza di legge di Davide Barillari sui vaccini.

Allora, l’ingresso di Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi certifica l’aumento dei seggi di maggioranza da 24 a 26 su un totale di 51. Ciò è avvenuto dopo la sottoscrizione di un’intesa programmatica composta di 10 punti che appare come “un’assunzione di responzabilità”, lanciata dal capogruppo dei dem Mario Buschini.

Ma solo mercoledì prossimo si farà formale quando il Pd voterà in blocco Cangemi a vicepresidente di Aula al posto dell’arrestato e quindi
decaduto Adriano Palozzi, e nominerà Cavallari a presidente di una commissione.
Data la stranezza di questo estremo cambio di casacche, accettato bipartisan considerando che “se si è fatto in Parlamento, si può fare anche in Consiglio Regionale” (Matteo Renzi, Denis Verdini e Angelino Alfano), è interessante indicare i punti salienti che sintetizzano le esperienze politiche di Enrico Cavallari e Giuseppe Cangemi.
Il primo si distingue, come abbiamo già accennato, per un passato nell’estrema destra romana e come assessore dell’ex sindaco Gianni
Alemanno per 5 anni dal 2008 al 2013, eletto con la Lega e accompagnato all’uscio dal neo coordinatore Zicchieri.

Il secondo fedelissimo assessore regionale dell’ex governatrice Renata Polverini tra il 2010 e 2012 e in giovane età parà della Folgore.
Anche se tra i dem c’è chi pensava a Massimiliano Maselli o Stefano Parisi, consiglieri più moderati ma che chiedevano correzioni profonde di alcuni programmi proposti come quello sugli inceneritori.

Gianpaolo Plini




LAZIO, ESITO AMMINISTRATIVE CENTRODESTRA: PER CACCIOTTI E' UN PARTITO ALLO SBANDO DOVE OGNUNO PENSA AL PROPRIO ORTICELLO

Redazione

Colleferro (RM) – Il commento di Mario Cacciotti, consigliere provinciale Pdl di Roma e sindaco di Colleferro, sugli esiti elettorali a Roma e nel resto d’Italia. “Non c’è proprio nulla da meravigliarsi se i risultati elettorali sono stati
quelli che sono”. Mario Cacciotti, consigliere provinciale Pdl e sindaco di Colleferro commenta gli esiti del voto, all’indomani della sconfitta del centrodestra al Comune di Roma. “Chi pensava che potesse andare diversamente è un illuso – prosegue Cacciotti analizzando la questione – Abbiamo avuto problemi alla Regione ma nessuno ha pensato bene di dover fare una riunione dei quadri per affrontarli. Abbiamo perso le regionali, e ancora nessuno ha sentito il dovere di convocarci per affrontare la questione. Così, allo sbando, ognuno ha pensato a tutelare il suo orticello senza pensare al bene della coalizione, come era d’obbligo invece fare. Con queste premesse potevamo pensare mai di vincere al comune di Roma? Nel territorio siamo stati abbandonati a noi stessi – prosegue pensando in particolare alla sua veste di primo cittadino, ma anche al suo compito di consigliere provinciale impegnato a tutelare gli interessi del territorio –  da quando non ci sono più né Moffa né Santori al Governo qui non si è più visto nessuno, salvo qualche volta il consigliere regionale Cangemi. Eppure di problematiche da affrontare ce ne sono, purtroppo, ma dobbiamo pensarci da soli. E’ stato fatto un governo di larghe intese per non affossare il Paese ma i risultati dove sono? Si doveva risolvere  la questione dell’Imu e invece è stata rinviata, quella ugualmente importante dell’Iva è stata, manco a dirlo, rinviata. Si parla ancora di cambiare la legge elettorale… Insomma, noi Sindaci non possiamo perderci in chiacchiere che poi non portano da nessuna parte, ogni giorno siamo chiamati ad affrontare i problemi pratici della gente, dalle bollette da pagare, alla mancanza del lavoro, agli sfratti e alla necessità di un tetto sotto cui stare, perché, seppure abbiamo da poco assegnato 28 alloggi popolari, il problema della casa è uno dei più sentiti dalla gente anche a Colleferro, come nel resto d’Italia. Di questo la politica si deve occupare, affrontare e risolvere i problemi reali dei cittadini. Negli anni stiamo assistendo ad una sempre maggiore astensione degli italiani dal voto, sono sempre di meno le persone che si recano alle urne per una disaffezione dai partiti, e lo dico sia pensando sia al Pdl che al Pd, nessuno è escluso: se continua così la gente non andrà più a votare. Il rischio – conclude Cacciotti – è che ci prendano tutti a bastonate. Bisogna perciò ripartire dal territorio, stare con e per la gente, cercare di vedere in un’ottica locale per riportare poi le questioni ai livelli più alti e generali”.




COLLEFERRO, BATTESIMO PER LA NUOVA SEDE DEI VIGILI

Redazione

Colleferro – Sabato scorso è stata ufficialmente aperta la nuova sede del Comando di Polizia locale in via Casilina. Con l’intera unità dei vigili schierata, alla presenza dell’assessore regionale agli Enti locali Giuseppe Cangemi, di numerosi agenti degli altri corpi di intervento, dei sindaci del comprensorio, di rappresentanti politici e del volontariato locali, il sindaco Mario Cacciotti ha inaugurato la nuova struttura che ospita i 23 vigili in servizio a tutela del territorio comunale, ovvero 1 comandante, 4 coordinatori  e 18 agenti. Dopo il classico taglio del nastro e la benedizione da parte di Monsignor Luciano Lepore, i convenuti hanno visitato i locali prima di riunirsi nella sala convegni. Qui il sindaco Cacciotti ha sottolineato l’utilità della nuova sede, in considerazione dei maggiori compiti che i vigili sono chiamati a svolgere da qualche anno a questa parte. “Per meglio rispondere alle richieste dei cittadini – ha detto – e per le aumentate competenze insieme alle nuove funzioni attribuite ai Corpi di Polizia locale. Al di là delle numerose funzioni stabilite per legge, abbiamo anche sempre cercato di promuovere attività ulteriori a favore della popolazione, per far sentire i cittadini sempre più sicuri e protetti nella propria città e per avvicinarli quanto più possibile, con fiducia, alle istituzioni”. Quindi ha ricordato, a titolo di esempio, l’educazione stradale a favore degli studenti e il piano comunale “Colleferro, città sicura”, realizzato grazie ad un finanziamento regionale. “Un progetto – ha sottolineato Cacciotti, nel ringraziare l’assessore Cangemi, che lo ha finanziato – che ci ha permesso di migliorare e implementare la vigilanza nelle zone più frequentate della città, a tutela della popolazione e per proteggere il patrimonio pubblico dal vandalismo”. L’assessore Cangemi, da parte sua, valutando il lavoro realizzato a Colleferro come esempio da trasferire anche in altre aree della regione, si è impegnato a completare il piano avviato, prima di lasciare il suo incarico. Il Comandante dei vigili Antonella Pacella, oltre a porre l’accento sul detto piano di videosorveglianza, con già una decina di punti di controllo nei luoghi nevralgici della città, ha illustrato le varie attività svolte, che sono suddivise in quattro settori: Amministrativo/Giudiziaria; Amministrativo/Commerciale; Viabilità e Infortunistica Stradale; Edilizia, Urbanistica, Ambientale.