CIAMPINO: LA POLIZIA LOCALE SEQUESTRA UN FURGONE DIRETTO AL CAMPO NOMADI LA BARBUTA

Redazione

Ciampino (RM) – Una pattuglia della Polizia Locale di Ciampino, impegnata nel consueto controllo dei veicoli in ingresso ed uscita dalle principali vie cittadine, ha intercettato, nel corso di un posto di controllo in Via Mario Calò, un furgone la cui copertura assicurativa è risultata scaduta.

Il controllo è stato effettuato in tempo reale utilizzando l'app Gestione Comando Mobile installata nei tablet a disposizioni delle pattuglie, che permette di scansionare ogni veicolo in transito (ed il suo conducente) in pochi secondi all'interno dei database delle forze di polizia, restituendo la copertura assicurativa, l'ultima revisione periodica effettuata, l'eventuale stato di fermo o sequestro o furto del veicolo e la regolarità della patente del conducente digitando unicamente la targa del mezzo e, nel caso del conducente, gli estremi o il numero di patente o codice fiscale.

Controllo che, nel caso del furgone diretto al vicino campo nomadi "La Barbuta" del comune di Roma, ha fatto emergere che l'assicurazione era scaduta da diversi mesi. A nulla è valso il tentativo, da parte del conducente di un'altro furgone, anch'esso diretto al campo nomadi, di mostrare una targa prova regolarmente posseduta che, se fosse valsa per il furgone fermato, avrebbe di fatto "scoperto" il secondo, sulla quale era esposta.

Nei confronti del conducente, cittadino di nazionalità serba, è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 841 euro, oltre al sequestro ai fini della confisca del mezzo, che potrà essere restituito solo dietro il pagamento – entro 60 giorni – della sanzione e la stipula di un contratto assicurativo di durata non inferiore a 6 mesi. Inoltre, il mezzo è stato condotto al luogo di custodia tramite l'intervento del carro gru, con ulteriore spesa di 70 euro per il trasporto.
 




CIAMPINO: IL CAMPO NOMADI LA BARBUTA NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Chiara Rai

Ciampino (RM) – Qualcuno scatta una foto e ne esce fuori una grossa nube scura. L’incendio del 17 agosto è stato spaventoso. Il panorama di Ciampino è “inquinato”. Dai balconi delle case, dai belvedere, dai giardini pubblici si scorgono i fumi neri e minacciosi del campo nomadi La Barbuta e i residenti sono preoccupati. Qualcuno starà bruciando materiale pericoloso, chissà, c’è comunque uno spiegamento di forze dell’ordine e decine di famiglie sono state costrette a mantenere chiuse le finestre di casa. I ciampinesi scambiano qualche impressione tra loro, e si chiedono come sia possibile che venga permesso tutto questo e che Roma stia a guardare mentre chi amministra a Ciampino non può fare nulla se non alzare la propria voce. Gabriella Sisti, l’assessore alla Sanità del Comune alle porte di Roma ha inviato un telegramma al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro denunciando lo stato di allarme sanitario per le “continue intossicazioni da fumi tossici provenienti dal campo nomadi La Barbuta”. Lo stato di agitazione cresce e Sisti, termometro delle lamentele cittadine, vede alzarsi la temperatura a tal punto da scrivere al Prefetto della Capitale. Ma per ora non ci sono risposte. La realtà è che questo campo Rom andrebbe dismasso e i rom, in Italia, dovrebbero adeguarsi alle nostre usanze civili. Altrimenti è meglio fare fagotto e trovare un'altra sede.

“La prossima amministrazione, chi governerà Ciampino”, si fantastica sulla rosea ipotesi che futuri amministratori potranno e dovranno imporre l’autonomia di Ciampino rispetto a Roma Caput mundi. Tutti se lo augurano ma intanto la nube ha liberato altre sostanze nocive che mettono a repentaglio la salute pubblica e le cartoline vengono fuori sfocate. Ma l’accoglienza, sì l’accoglienza non manca.

LEGGI ANCHE:

 17/08/2013 CIAMPINO: INCENDIO DOLOSO AL CONFINANTE CAMPO NOMADI LA BARBUTA. VIABILITA' IN TILT




CIAMPINO TRASFERIMENTO “DISCRIMINATORIO” AL CAMPO NOMADI “LA BARBUTA”, IL SINDACO DI CIAMPINO: “DRITTI FINO ALLA CHIUSURA”

Chiara Rai

Senza mezzi termini il primo cittadino di Ciampino Simone Lupi punta dritto all’obiettivo di chiudere definitivamente il campo nomadi “La Barbuta”: “Finalmente stanno emergendo tutte le lacune di un piano nomadi di Roma Capitale – dice Lupi – che non garantisce nessuno. La battaglia del Comune di Ciampino continuerà al fine di raggiungere la chiusura definitiva di un campo illegittimo che lede da sempre i diritti umani e di coloro che ci vivono attualmente. La Belviso ha fallito. Poche parole che sintetizzano le constatazione dell’assessore Gabriella Sisti: “il Piano nomadi sottoscritto dalla Comunità Europea, Anci e Ministero dell’Interno non prevedeva assolutamente alcun tipo di “discriminazioni”. La discriminazione più clamorosa è stato lo scellerato tentativo di gettare 600 rom e persone di diverse etnie sotto il cono di volo aeroportuale e sopra una falda acquifera, quindi, di fatto, inquinando e ledendo la salute pubblica. Mi auguro che la Belviso abbia compreso che i servizi non sono questi! La prima discriminazione che si è operata e' soprattutto nei confronti degli italiani che si trovano in emergenza abitativa e vivono dentro le roulotte. La sua operazione elettorale di svuotare il dodicesimo municipio aggravando la situazione del decimo e della città di Ciampino e' fallita”. Una reazione molto forte quella di Gabriella Sisti a seguito della notizia della clamorosa sentenza della II sezione del Tribunale civile di roma che ha ordinato a Roma Capitale di sospendere subito, su ricorso delle associazioni '21 luglio' e 'Agi', il trasferimento dei rom nei moduli abitativi del campo autorizzato di La Barbuta di Roma. L'ordinanza del Tribunale e' una sospensione in via cautelativa, in attesa della sentenza definitiva che dovrebbe essere nel periodo invernale. "Io mi rendo diponibile ad accompagnare questo magistrato nei campi abusivi – ha detto Belviso – per fargli capire quanto superficiale, irrispettosa e irresponsabile sia stata la sua firma, e per fargli vedere, nel degrado dei campi abusivi, cosa davvero sia lesivo per la dignita' umana". Per il vicesindaco "e' una vicenda gravissima, se passasse il principio di questa ordinanza dovremmo chiudere tutti i campi autorizzati d'Italia. "Forse già' martedì' prossimo notificheremo un reclamo al Collegio contro questa ordinanza – ha annunciato l’avvocato Andrea Magnanelli – che oltretutto e' in contrasto con quanto aveva detto il Consiglio di Stato su La Barbuta. Secondo noi le motivazioni della sentenza sono infondate: in particolare, non e' vero che nel campo vanno solo rom, quindi la discriminazione non c'e'. In realta' ci sono anche senza tetto italiani. Speriamo il Collegio ne tenga conto".




CIAMPINO CAMPO NOMADI LA BARBUTA, LA CASSAZIONE SOSPENDE LA SENTENZA SUL PIANO NOMADI: IL CANTIERE PUO' RIAPRIRE

Redazione
 
“Apprendiamo la notizia secondo la quale la Corte di Cassazione, come affermato dal Sindaco di Roma, avrebbe sospeso la sentenza sul Piano nomadi, consentendo la riapertura del cantiere per portare a termine i lavori presso il Campo Nomadi La Barbuta. Come più volte dichiarato e ribadito di recente all'Amministrazione capitolina nel corso dell'incontro tenutosi a Tor de Cenci, – afferma il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – restiamo fermamente convinti dell'inadeguatezza di quel sito”.

Diversi milioni di euro per la costruzione di un “pseudo villaggio attrezzato” per 650 rom, tanto è costato e ancora costerà al Comune di Roma il campo rom, che sorge sul territorio del X° Municipio, su una necropoli romana, all’interno del cono di volo dell’Aeroporto Pastine, e dunque al confine con Ciampino.

“Condividiamo la battaglia legale portata avanti dall'Associazione '21 Luglio' e dall''Asgi' contro il Comune di Roma, sostenendo l’illegittimità del campo per le condizioni ambientali inadeguate ad ospitare persone e per il profilo discriminatorio di un piano nomadi che, di fatto, si limita a trasferire un gruppo di persone in base alla provenienza etnica”.

“Siccome la legge, fino a prova contraria, è uguale per tutti, mi sembra opportuno a questo punto rivolgere, a nome dell'Amministrazione comunale, un appello al Ministro Cancellieri affinchè siano rispettate le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno dato ragione al Comune di Ciampino ai fini dell'ottenimento degli atti amministrativi relativi al Piano Nomadi. Mi chiedo come mai, a distanza di mesi, tali atti non siano stati ancora resi disponibili per conoscere le motivazioni per cui sono stati spesi milioni di euro per realizzare un campo che – conclude il Sindaco Lupi – marginalizza ancor di più un problema di viva attualità sociale”.