RomaTPL ancora non paga. Comune silente, Sindacati all’attacco

ROMA – Incassato il via libera al concordato preventivo di Atac da parte della maggioranza dei creditori (circa il 50%), l’Amministrazione Comunale ora potrà, finalmente, tornare a occuparsi dei 1000 lavoratori della RomaTPL, ancora fermi al palo, in attesa di ricevere la busta paga relativa a dicembre. Che doveva essere erogata, nel rispetto del Contratto Nazionale, entro il 31 passato.

C’è da dire che stavolta la vertenza sia,
considerati gli sviluppi degli ultimi mesi, più complessa di quanto si possa
immaginare, se letta con piglio oggettivo nella sua complessità. Poiché si
inserisce nel complicato Risiko del
trasporto pubblico locale romano, dove si gioca una partita da un miliardo di
euro, tra il salvataggio dell’Azienda Capitolina e l’affidamento dei 30milioni
di chilometri delle linee periferiche, e dove è necessario mantenere saldi gli equilibri.

Può sembrare ardito l’accostamento delle cose,
ma non va dimenticato che la RomaTPL è uno dei principali debitori di Atac,
insieme al Consorzio Metrebus (FS e Cotral), pertanto vien facile pensare che, in questa ottica, il
Comune abbia, nella fase antecedente all’approvazione del concordato, allentato
la presa al fine di avere nell’Assemblea dei creditori pure il consenso del
secondo gestore di TPL a Roma. Che, paradossalmente, malgrado le sue lacune, tiene
ancora in mano il banco.

Ma nelle supposizioni, ipotesi o semplice
equazione di un puzzle macchinoso, emerge, prepotentemente, il dramma che
stanno di nuovo vivendo gli autisti, ausiliari e amministrativi di quella
Società. Che oltre a subire questo, lamentano da tempo i metodi repressivi che sarebbero
stati adottati dal Capo del Movimento dall’inizio del suo mandato, circa un
anno fa, in RomaTPL e in COTRI, socio paritetico. Lo ha denunciato, come le altre sigle in
passato, l’Organizzazione Sindacale USB, nel documento inviato il 7 gennaio, ai vertici del
Campidoglio e al Prefetto di Roma, col quale ha aperto ufficialmente le
“procedure di raffreddamento e di conciliazione”. Si parla di “metodi
coercitivi e discriminatori” come “blocco dei cambi turno e pressioni nei
confronti dei lavoratori che denunciano malattia, guasti, Legge 104 ect.” e
della mancata “possibilità dei lavoratori di fruire delle ferie maturate”. Ma
non basta. L’USB sottolinea, “l’inserimento dello straordinario nei turni senza
l’autorizzazione dell’OdE” e un “uso eccessivo della repressione disciplinare”.
“Vista la gara”, incalza Claudio
De Francesco
del SICEL, “al peggio non
c’è mai fine”.

L’inciso infiamma la diatriba e mette, di conseguenza, in
guardia anche i dipendenti dello stesso COTRI. I quali, preso atto dei
trascorsi, rischiano anch’essi lo slittamento delle spettanze di dicembre, alla
stregua dei colleghi della RomaTPL, le quali, secondo gli accordi, dovrebbero
essere corrisposte entro il 10 di ogni mese.

David Nicodemi




Atac chiese al Campidoglio manutenzione straordinaria impianti metro. La replica: 11 milioni Bilancio 2018-2020

ROMA – Nel 2015 l’Atac, la società di trasporto pubblico di Roma, scrisse al Campidoglio chiedendo per la prima volta di avviare la manutenzione straordinaria degli impianti e delle scale mobili della metropolitana della Capitale. A rivelarlo, pubblicando il documento che Atac inviò agli uffici dell’amministrazione comunale, è Il Messaggero in relazione a quanto accaduto ieri col cedimento di una scala mobile che ha provocato diversi feriti.
Il documento attesta che Atac nel 2015 chiese al Campidoglio di finanziare diversi interventi di “manutenzione straordinaria degli impianti delle linee A e B”. Richiesta rinnovata nel 2016, quando fu redatta anche una relazione in cui si parlava di “debito manutentivo” accumulatosi nel corso degli anni, chiedendo al Comune di “intervenire con la massima urgenza”.

La risposta del Campidoglio

In merito a notizie di stampa sulla richiesta del 2015 di intervento manutentivo da parte di Atac a Roma Capitale, l’Amministrazione precisa di aver messo a Bilancio 2018-2020 circa 11 milioni di euro per manutenzione e sostituzione di scale mobili e ascensori delle metropolitane per rispondere alle esigenze e necessità primarie dell’azienda dei trasporti. Inoltre 18 milioni di euro per la sostituzione di ruote e deviatoi della Metro A, così come 425 milioni di euro destinati alle infrastrutture delle metro e all’acquisto di nuovi treni. Queste le risorse impiegate a servizio della sicurezza delle metropolitane di Roma.

La sicurezza del trasporto pubblico della Capitale è nostra priorità. Per rispondere alle esigenze dell’azienda ad agosto 2016 abbiamo impiegato 18 milioni per la sostituzione delle ruote dei treni e dei deviatoi sulla Metro A, indicati da Atac come urgenza primaria.

A maggio 2017 l’amministrazione ha poi lavorato per compilare e redigere schede e progetti per il restyling delle metro e il rinnovo dei binari, documentazione presentata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per un importo di 425 milioni di euro.

Nel frattempo abbiamo messo a Bilancio 2018-2020 risorse per un importo di 11 milioni di euro per la sostituzione e manutenzione di 22 scale mobili, 4 marciapiedi mobili e 22 ascensori delle metro. Interventi per cui Atac sta predisponendo gli atti di gara. Lavori che saranno effettuati nel 2019.

Così in una nota l’Assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, Linda Meleo

La nota dell’Atac

Il Presidente di Atac, Paolo Simioni, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Siamo profondamente dispiaciuti per l’incidente accaduto ieri sera alla stazione Repubblica della metro A. Le indagini accerteranno eventuali responsabilità, ma è chiaro a tutti che fatti del genere sono inaccettabili. Ai passeggeri feriti e a tutte le persone coinvolte rivolgo i miei più sinceri auguri. Siamo a disposizione, per quanto è nelle nostre possibilità, per alleviare i loro disagi”.




Panico a Roma, valigia abbandonata vicino al Campidoglio. L’allerta terrorismo è alta

ROMA – E’ rientrato dopo pochi minuti l’allarme scattato per una valigia abbandonata oggi pomeriggio davanti a una fermata dell’autobus ai piedi del Campidoglio, a Roma. Le verifiche dei carabinieri hanno rivelato che il trolley, lasciato incustodito in via del Teatro Marcello, lato Anagrafe, era vuoto.

L’allerta terrorismo a Roma non è mai cessato. C’è il pericolo che l’Isis recluti nuovi adepti anche tra gli islamici in Italia e nella Capitale. Ad aprile scorso Ma Khalid Chaouki, neo presidente della Grande moschea di Roma ed ex deputato Pd, ha proposto di aprire moschee e spazi islamici, rendendoli luoghi di «confronto e dialogo» fra i giovani per diffondere i valori di «pace e tolleranza». «Non dobbiamo abbassare la guardia di fronte a ogni segnale, né sottovalutarlo», ha spiegato Chaouki, che aggiunge: «Dobbiamo tutelare la nostra società e i nostri giovani dal rischio di essere reclutati dal terrorismo. Per veicolare i valori di pace e tolleranza è molto importante il ruolo di Imam preparati». E ancora: «Bisogna affrontare la minaccia estremista anche a livello culturale. La mia sfida è proprio aprire sempre di più le moschee: non devono essere più vissute come luoghi estranei o addirittura una minaccia, ma occorre stimolare gli Imam e i dirigenti dei centri islamici a fare progetti con i giovani».

 




Roma, insegnanti precarie senza futuro: lunedì la protesta in Campidoglio

ROMA – Lunedì 6 novembre 2017 centinaia di insegnanti precarie del Comune di Roma scenderanno in piazza di fronte al Campidoglio per manifestare contro la loro situazione. Sono insegnanti che si trovano in questo stato da anni nonostante ricoprano importanti incarichi presso l’Amministrazione capitolina e garantiscano il servizio scolastico con grande professionalità: “Ad oggi – dichiarano le docenti – non vediamo ancora nessuna speranza per una stabilizzazione concreta ed appropriata per tutte noi. Ci viene chiesto di partecipare ad un concorso pubblico di soli 50 posti per un precariato storico con delle modalità e requisiti che fanno restare fuori molte di noi”.

Sono persone stremate che si sentono prese in giro. La loro idoneità è stata dimostrata in tutti questi anni di Lavoro Professionale nelle Strutture scolastiche Comunali e adesso, tutti questi docenti precari si vedono tagliati fuori da una futura stabilizzazione: “Siamo tante – dichiara un’insegnante – arrabbiate, organizzate e sicure di raggiungere il nostro obiettivo che è quello di far annullare il bando”.

Era il 6 maggio del 2016 quando il commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha approvato la pianificazione triennale 2016-2018 delle assunzioni del personale capitolino: “Più di un terzo delle assunzioni complessive sarà destinato al settore educativo-scolastico, tramite l’assegnazione di 360 nuove educatrici e maestre a scuole e nidi – faceva sapere in una nota il Campidoglio – La scelta di privilegiare tale ambito conferma l’impegno dell’amministrazione di garantire la corretta e tempestiva calendarizzazione scolastica e pone le basi per una razionale pianificazione dei futuri piani assunzionali dell’ente”.
Eppure, denunciano le maestre storiche, “le assunzioni non bastano” e “tagliano fuori noi che abbiamo lavorato per più di 36 mesi e non potremo più farlo per via di una sentenza della Corte di Giustizia Europea che vieta alle pubbliche amministrazioni di prolungare i contratti a termine oltre quel termine”. Chiedono una cosa semplice, la stessa che era stata promessa loro nel settembre del 2015: l’assunzione. Nel 2015 il ministro Madia ha pubblicato la circolare che consentiva anche ai Comuni di poter reiterare i contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi, equiparando in sostanza la disciplina a quella valida per gli insegnanti statali. E si erano aperte delle speranze oggi infrante. E dunque lunedì sarà una giornata di protesta per le maestre precarie
Simone Carabella

 




Roma, Campidoglio: imbrattato il basamento di Marco Aurelio

ROMA –  Imbrattata la cordonata e il basamento della statua del Marco Aurelio in piazza del Campidoglio. Questa mattina la Sovrintendenza Capitolina sta ripulendo l’area. Lo rende noto il Campidoglio. “Condanno il gesto di ignoti che ha vandalizzato un luogo simbolo di Roma. Come per episodi simili capitati questa estate, mi rattrista la mancanza di rispetto verso la città e verso la nostra storia. Questo comportamento denota ignoranza e assenza di senso civico. Come negli altri casi la Sovrintendenza Capitolina è intervenuta tempestivamente. Mi auguro sia possibile identificare rapidamente chi ha commesso il gesto e punirlo” commenta il Vicesindaco Luca Bergamo.




Campidoglio, appalti truccati per il verde pubblico: arrestato un dirigente capitolino

 

ROMA – Appalti truccati per il verde pubblico. I militari del Nucleo speciale anticorruzione della guardia di finanza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta “Christmas tree” che vede coinvolti dirigenti pubblici di Roma Capitale, gravemente indiziati di reati di turbata libertà degli incanti e falso ideologico.
La misura cautelare è stata disposta nei confronti di un dirigente pubblico, all’epoca dei fatti in servizio presso la Direzione Gestione Territoriale Ambientale, è stata emessa dal gip del tribunale di Roma. Il dirigente, mediante collusioni previamente intervenute con altri funzionari pubblici e imprenditori, ha determinato – si legge in una nota della guardia di finanza – una grave alterazione della regolarità delle procedure di gara per l’affidamento di lavori e servizi di riqualificazione ambientale e manutenzione delle aree verdi di Roma.
Le indagini condotte dal Nucleo speciale anticorruzione hanno permesso di acclarare l’esistenza di un collaudato ed organizzato sistema – di cui il dirigente colpito da misura cautelare è risultato essere il dominus – volto a favorire, attraverso una serie di anomalie e irregolarità procedimentali, a loro volta integranti autonome ipotesi di falso, determinati gruppi imprenditoriali, a scapito degli altri concorrenti, di fatto impossibilitati a determinarsi sulla base di un corretto e tempestivo quadro informativo. Le evidenze investigative dimostrano come almeno 12 aggiudicazioni, avvenute il 28 dicembre del 2012 per un importo complessivo superiore ai 2 milioni di euro, fossero già state decise, in accordo collusivo con le varie società chiamate a partecipare, molte delle quali, tra di loro collegate, e con la compiacenza dei vari funzionari membri delle commissioni aggiudicatrici, che, in alcuni casi, pur firmatari dei verbali di gara, sono risultati assenti dagli uffici comunali o addirittura in ferie. All’esito delle attività sono stati segnalati alla procura dodici imprenditori e undici dipendenti di Roma Capitale, coinvolti a diverso titolo nella vicenda.




Campidoglio, new entry per la giunta Raggi: Luca Montuori è il nuovo assessore all'Urbanistica

 

ROMA – E’ l’architetto Luca Montuori il nuovo assessore all’Urbanistica della Giunta Raggi. A dare l’annuncio è lo stesso sindaco Raggi in un conferenza stampa nella sala della piccola promoteca in Campidoglio. Montuori – il suo nome era sussurrato tra i giorni in pole position – prende il posto del dimissionario assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini. Il sindaco aveva assunto la delega all’Urbanistica e ai Lavori pubblici in attesa della nomina del nuovo assessore che è arrivata oggi. Montuori, architetto romano di 52 anni, è professore associato di Progettazione urbanistica all’Università Roma Tre. Negli ultimi mesi, Montuori ha svolto il ruolo di capo segreteria dell’assessore alla Cultura (e da dicembre anche vicesindaco) Luca Bergamo. Montuori avrà anche la delega temporanea ai Lavori pubblici, Raggi ha però spiegato che i due assessorati, Urbanistica e Lavori pubblici, saranno poi separati e la Giunta è già al lavoro per scegliere chi sarà l’assessore ai Lavori pubblici.

“Luca Montuori – ha detto Raggi – lavora con noi già da qualche mese, abbiamo avuto modo di conoscerlo e apprezzarne le qualità. Sono certa che porterà in giunta la sua esperienza, competenza e qualità e condividerà il percorso M5S nel quale le decisioni sono partecipate“. “Una sfida difficile ma bellissima, forse la più bella che si può immaginare per un architetto“, ha detto il neo assessore Montuori prendendo la parola. “Per Roma non basta una bacchetta magica – ha spiegato – Roma si estende da Civitavecchia a Latina, da Rieti a Ostia, al cui interno esistono tante città più piccole, all’interno delle quali è necessario sviluppare nuovi processi e rivalutare lo spazio pubblico centrale”, ha continuato. “Da qui in poi mi butto in mare senza ciambella e vediamo come va”, ha concluso. Con la Raggi che ha replicato: “Ti assicuro che saremo noi la tua ciambella insieme ai cittadini”.




Campidoglio, scoppia il caso Berdini: "Sindaca impreparata"

 

ROMA – Non c'è pacein Campidoglio, scoppia il 'caso' Berdini. L'assessore in un colloquio con 'la Stampa' avrebbe parlato di una sindaca "impreparata" e con "intorno una banda". L'assessore poi puntualizza di non aver mai concesso una intervista al giornale. Intervista confermata dal giornale. Poi Berdini di dimette e si scusa, Raggi respinge le dimissioni. "Ribadisco la stima alla sindaca Raggi e rimetto il mio mandato", spiega in una nota Berdini. Subito la replica della sindaca: "Respingo le dimissioni, lui si è scusato e ha rimesso suo mandato".

"Su certe scelte sembra inadeguata al ruolo che ricopre. I grand commis dello Stato, che devo frequentare per dovere, lo vedono che è impreparata. Ma impreparata strutturalmente, non per gli anni". Lo dice della sindaca di Roma Virginia Raggi l'assessore all'Urbanistica della Capitale Paolo Berdini, in un colloquio con la Stampa. "Se lei si fidasse delle persone giuste… – si sfoga Berdini – Ma lei si è messa in mezzo a una corte dei miracoli. Anche in quel caso, io glie l'ho detto: 'Sei sindaco, quindi mettiti intorno il meglio del meglio di Roma'. E invece s'è messa vicino una banda". "Sono proprio sprovveduti – dice quindi Berdini su Raggi e Salvatore Romeo, il funzionario del Comune che le ha intestato una polizza assicurativa – Questi secondo me erano amanti. L'ho sospettato fin dai primi giorni, ma mi chiedevo, com'è che c'è questo rapporto?". "Io sono amico della magistratura – dice anhce Berdini – Paolo Ielo lo conosco benissimo, è un amico, ma lei è stata interrogata otto ore. Anche lì c'è qualcosa che non mi torna".

L'assessore all'Urbanistica di Roma Paolo Berdini ha smentito al telefono con Rai News 24 di aver mai rilasciato un'intervista al quotidiano la Stampa in cui tra l'altro si definisce 'impreparata' la sindaca Virginia Raggi. 'Stavo parlando con due amici e il giornalista, questo piccolo mascalzone, ha carpito alcune frasi – ha detto Berdini – Sindaca impreparata? Tutti noi della Giunta siamo impreparati, anche io mi ci metto, l'avevo già detto. Non immaginavo il baratro che ho trovato: la città é messa in ginocchio'. Nel titolo dell'articolo si attribuisce a Berdini la frase '(Raggi) si e' circondata di una corte dei miracoli' in relazione a Raffaele Marra e a Salvatore Romeo e si definisce 'sfogo' quello dell'urbanista. 'Non ho mai detto queste cose – ha risposto Berdini – Non mi fate scendere nello scantinato in cui e' sceso questo poveretto'.

'Questa mattina l'assessore del Comune di Roma Paolo Berdini ha smentito di aver rilasciato delle dichiarazioni al nostro giornale sulla Giunta di Virginia Raggi', sottolinea La Stampa in una nota in cui 'conferma parola per parola il colloquio con l'assessore Berdini pubblicato nell'edizione odierna a firma del giornalista Federico Capurso'. 'Se umanamente si può comprendere l'imbarazzo dell'assessore – continua La Stampa – questo comunque non giustifica in alcun modo gli inaccettabili giudizi che Berdini ha pronunciato sul collega per cercare di smentire quanto riferito'.




Campidoglio, nomine Raggi: indagato anche Romeo

 

ROMA – Salvatore Romeo,ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi, è indagato dalla Procura di Roma per concorso in abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulle nomine da parte della sindaca. Romeo, a quanto appreso, avrebbe ricevuto un invito a comparire per essere interrogato in settimana dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Francesco Dall'Olio. L'ex capo della segreteria politica della sindaca è lo stesso che sottoscrisse due polizze vita della quali era beneficiaria la Raggi, pur se queste per gli inquirenti non costituiscono circostanza penalmente rilevante.




Campidoglio, allarme revisori: "Conti precari, comune a rischio"

 

Ancora i conti del Campidoglio a preoccupare e a porre l'Ente sul rischio del commissariamento: "E' vero che il bilancio presenta un equilibrio ma, se l'ente non si attiva, i rischi potenziali che ci sono metterebbero comunque l'ente a rischio". Lo ha detto Federica Tiezzi, presidente dell'organo di revisione economico-finanziaria del Campidoglio, durante la seduta del consiglio comunale sulla manovra economica. L'Oref a dicembre aveva bocciato il bilancio. "Questa è la situazione nella quale questo ente si trova: un equilibrio finanziario precario, da tenere sotto controllo e da verificare", ha aggiunto.

"E' fondamentale che l'amministrazione si attivi a fare questo. Perché l'equilibrio c'è, ma se leggete tutto ciò che può verificarsi sul Comune e le passività potenziali, oltre al discorso delle Partecipate e quello del contenzioso fuori controllo, è necessario per il bene dell'ente che gli uffici collaborino tra di loro, che ci sia coordinazione, che comunichino tra loro. Se non c'è comunicazione non si può quantificare la reale situazione dell' ente. Nonostante le verifiche la reale situazione dell'ente in qualche modo ci sfugge, quindi è fondamentale il coordinamento tra gli uffici", ha aggiunto Tiezzi.

"Questa – ha concluso- è la situazione nella quale questo ente si trova. Un equilibrio esistente, però comunque precario. Da tenere sotto controllo e da verificare. Anche i vari aspetti critici vanno verificati nella loro particolarità. I problemi delle partecipate vanno valutati ognuno nella sua specificità. Così come anche il discorso dei punti verdi qualità" che "sono un grosso problema sulle spalle dell'ente, va fatto un discorso specifico e singolo, non stanno tutti nella stessa posizione".

"Pure essendo il nostro parere favorevole perché l'equilibrio sembra, rispetto al precedente bilancio, più realizzato – ha detto ancora – resta il discorso di tutte le criticità che potete vedere dalle riserve". Tiezzi ha quindi spiegato "cosa ha cambiato il giudizio che abbiamo espresso da non favorevole a favorevole (sul bilancio previsionale 2017-19 del Comune, ndr), nonostante le riserve. Le modifiche di cui abbiamo preso atto sono state importanti, non certamente marginali, ma sostanziali".




Meteorite sul Campidoglio, Virginia Raggi indagata per la nomina del fratello di Marra

 

ROMA – Il sindaco di Roma Virginia Raggi risulta indagata nell'inchiesta relativa alla nomina a capo del Dipartimento turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale del Comune poi arrestato. La nomina successivamente è stata revocata. Sull'episodio la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo coordinato dall'aggiunto Paolo Ielo. Raggi – a quanto si apprende – è indagata per abuso d'ufficio e falso in atto pubblico relativamente alla nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, alla direzione del Dipartimento Turismo. La sindaca dovrebbe essere ascoltata dai magistrati romani la prossima settimana.

"Oggi mi è giunto un invito a comparire dalla Procura di Roma – scrive su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi – nell'ambito della vicenda relativa alla nomina di Renato Marra a direttore del dipartimento Turismo che, come è noto, è già stata revocata. Ho informato Beppe Grillo e adempiuto al dovere di informazione previsto dal Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle".