CAMPANIA, TASSO DI DISOCCUPAZIONE RECORD IN ITALIA

di Christian Montagna

Spesso ci siamo trovati a parlare dell’emergenza lavorativa nel sud Italia. I dati diffusi dall’Istat testimoniano un aggravamento della situazione del Mezzogiorno che non fa altro che aumentare il distacco rispetto al resto della penisola. Secondo Franco Tavella, segretario generale della Cgil Campania, la regione versa in uno stato di emergenza record. In soli dodici mesi il tasso di disoccupazione è aumentato di oltre un punto percentuale ed è diminuito quello dell’ occupazione. A differenza della Lombardia (0,2%), Emilia Romagna (0,3%), l’aumento in Campania è pari all’1,3%. L’età giovanile è quella maggiormente colpita. In seguito alla visita del presidente Matteo Renzi a Napoli, la speranza è quella di un impulso significativo da parte del governo alle opere pubbliche e alle imprese che vogliono rinascere. Ma perché il Mezzogiorno è sempre quello più colpito? Sicuramente un Europa così esigente nei confronti del nostro Paese non aiuta ad uscire dal caos. Un alternarsi di governi e una miriade di presidenti che hanno promesso e ripromesso attenzioni e azioni verso il Mezzogiorno hanno lasciato il tempo che trovano. Nel frattempo, forti di una instabilità così esemplare, ne hanno approfittato le organizzazioni criminali. Per uscire dall’emergenza lavorativa sarebbe necessario debellare le infiltrazioni criminali dalla politica, dalle circoscrizioni e dai comuni. I soldi che in teoria dovrebbero essere spesi per le opere pubbliche, per l’incoraggiamento delle imprese, troppe volte svaniscono nel nulla. La stessa attenzione che il Governo ha per le città di punta come Roma e Milano,dovrebbe averla per il sud Italia. Troppa corruzione, troppi sistemi fallati non permetteranno mai una crescita. Non si aprono attività per paura di dover fronteggiare le richieste criminali; le mega industrie che offrono migliaia di posti di lavoro sono costrette a chiudere perché da queste troppo pressate . Soltanto pochi giorni fa, le dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia, il boss dei Casalesi Iovine, hanno portato alla luce un sistema talmente rodato da funzionare sempre anche in assenza dei capiclan. Smascherando i numerosi legami tra camorra e politica, le confessioni stanno facendo tremare tutti coloro che per anni collusi con la criminalità, hanno permesso che questa si addentrasse nel sistema politico locale e nazionale. Spiegando dettagliatamente tutti i processi collaborativi, Iovine ha parlato ad esempio di come avvenivano le gare d’appalto per le opere pubbliche: un insieme di documenti falsi, mazzette e raccomandazioni sotto il consenso dei consiglieri comunali facevano sì che le gare fossero totalmente truccate e vinte dalla malavita. Dunque, prima di pensare ad una rinascita ed una ricrescita occupazionale, nel Mezzogiorno, è necessario estirpare il dominio delle organizzazioni criminali.




CAMPANIA: FERMATO CONTRABBANDO DI GASOLIO

Redazione

Campania – Avevano messo su un'attività di contrabbando di gasolio che veniva importato dall'estero e immesso nel mercato italiano. Si tratta di un'associazione a delinquere radicata in Campania scoperta dalla polizia stradale di Firenze e dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza durante l'operazione "Caravan petrol". Diciannove sono le ordinanze di arresti domiciliari emesse.

Il gruppo criminale si procurava il carburante presso fornitori della Polonia, della Repubblica Slovacca e della Slovenia, lo caricava su cisterne camuffate esternamente per carichi alimentari (ad esempio, per trasporto di latte ed oli alimentari) e lo faceva trasportare da autisti affiliati fino a depositi di distribuzione in Campania da dove il prodotto veniva venduto "in nero" sulla rete nazionale.

Gli investigatori hanno calcolato che all'incirca sono stati trasportati oltre 2 milioni di litri di gasolio, sui cui gravano 1 milione e 300 mila euro di accise e 750 mila euro di IVA.

Durante l'indagine, partita da un grave incidente automobilistico che si è verificato nella notte del 22 settembre 2012 sull'autostrada del Sole A/1, sono state sequestrate 5 autocisterne, intercettate dalla Guardia di Finanza in flagranza di traffici di contrabbando, cariche di complessivi quasi 150 mila litri di gasolio in evasione di 120 mila euro di imposte non pagate per accise su prodotti energetici ed IVA, nonché di 89 mila euro in contanti.




CAMPANIA: LA RINASCITA PROMOSSA DA TRIVAGO E DALLA STAMPA INGLESE

di Christian Montagna

In principio era “Vedi Napoli e poi muori” adesso “ Vedi Napoli e ti ricredi”. Un tempo famosa per la spazzatura oggi il capoluogo campano sta risorgendo alla grande. Lo afferma Ondine Cohane, giornalista inglese che descrive la città sottolineando il suo senso civico. Una città in cui antico e moderno si sposano, storia e tradizione si intrecciano per fornire ai visitatori uno scenario degno di un set hollywoodiano. In vista del ponte del Primo Maggio, i turisti hanno scelto il mare, il sole e l’arte. Dove possono trovarla se non a Napoli? La classifica stilata da trivago, famoso osservatorio attento alla scelta delle mete turistiche degli italiani, ha messo al quarto posto le coste campane con ben quattro località nella top ten. Sorrento pare sia la meta preferita dai turisti. Una grande soddisfazione dunque per gli abitanti e per il sindaco De Magistris. Pare che suddetta ripresa si sia avuta proprio in seguito alla sua elezione. Famosi sono stati gli interventi da lui effettuati affinché il turismo potesse rinascere in Campania: l’aumento delle forze dell’ordine sul territorio per contrastare la criminalità e rendere più tranquilli i soggiorni dei turisti; la pedonalizzazione del lungomare Caracciolo,una decisione che ha destato non poche proteste tra la gente del posto.




CAMPANIA SCIOPERO FORESTALE: PRESIDIO SOTTO PALAZZO SANTA LUCIA PER CHIEDERE "FATTI", NON PAROLE

Redazione

Napoli – “Niente stipendi e una riforma ancora al palo: lo stallo della Regione sulla forestazione che si ripercuote sulle vite dei lavoratori di tutta la Campania è diventato insostenibile. Il governatore Stefano Caldoro e l’assessore competente, Daniela Nugnes, intervengano immediatamente prima che la situazione scivoli dalle mani e diventi incontrollabile così come accaduto per i lavoratori della nuova società Campania Ambiente”. Così Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania, ha commentato lo sciopero indetto per oggi dal settore Forestale in Campania con un presidio sotto Palazzo Santa Lucia. “I nostri lavoratori non possono davvero più attendere. Occorre imprimere una svolta concreta alla condizione di immobilismo – ha dichiarato il segretario generale della Fai Cisl Campania, Carmine Santese – . Permane, infatti, una duplice emergenza: quella salariale, ormai cronica, con 12-15 mesi di stipendi arretrati e la mancata riforma della legge 11/96 sulla forestazione". Nei giorni scorsi la Fai Cisl ha inviato all’assessore Nugnes modifiche e integrazioni al testo di riforma della legge 11/96, ma dopo un passaggio fugace e insoddisfacente con i gruppi consiliari, non c'è stato nessun seguito alle proposte della Cisl. “Adesso basta – conclude Lina Lucci –. Non possiamo più tollerare il gap tra ciò che viene detto e le attività messe in atto. Regione e Consiglio si diano una mossa per concretizzare quelli che a chiacchiere restano soli buoni propositi. Basta con il rimpallo di rimpallo delle responsabilità tra i due enti. Sono 4 anni che a destra come a sinistra sulla forestazione si discute di una riforma che non si concretizza. Mai. Siamo in campagna elettorale: i lavoratori forestali misurino la politica sulle cose che fa. Altrimenti agiscano di conseguenza”.

In seguito alla manifestazione, è stato convocato per martedì 29 aprile alle ore 13 un tavolo in Regione con gli assessori competenti. 




CAMPANIA TERRA DEI FUOCHI: ARRIVA L’ESERCITO PER LE STRADE

di Christian Montagna
Napoli
– Cento tra uomini e donne i rappresentanti dell’esercito impiegati nell’operazione “Strade sicure”. Questa mattina sono cominciati i pattugliamenti per arginare quella che è stata la sciagura più grande commessa nei confronti della natura da parte delle organizzazioni criminali. Un inquinamento dei suoli che scaturisce da anni e anni l’incremento dei tumori e ha reso alcune zone della Campania praticamente invivibili. 

Le Prefetture di Napoli e Caserta hanno indicato le aree in cui si necessita maggiormente di un intervento e hanno assegnato il compito al Reggimento Cavalleggeri Guide (19) di Salerno, della Brigata Garibaldi. Lo scopo è quello di individuare all’interno dei comuni segnalati e che hanno sottoscritto il patto “Terra dei Fuochi”, eventuali danni e roghi illegali dovuti a sversamenti incontrollati di rifiuti nel suolo. Erano già cinquecento quaranta i militari impegnati in questa lotta, oggi i rinforzi sono giunti per dare manforte. Coordinati con le forze di Polizia, gli uomini impegnati in questa operazione risultano essere circa tremila. Lo aveva annunciato il ministro dell’interno Angelino Alfano a Napoli, dove ha presieduto la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. A dimostrazione che “lo Stato non lascia ma raddoppia “ ha affermato il ministro.

Fino a quando non sarà debellato il fenomeno dunque, i militari rimarranno sul territorio. La situazione deve essere arginata al più presto perché a pagarne le conseguenze con la vita, sono tante persone oneste ed innocenti. Secondo alcuni dati dell’ospedale Pascale di Napoli, in relazione con quelli forniti dall’Istat, negli ultimi decenni la mortalità per tumori in Campania è divenuta superiore a quella nazionale con un aumento evidenziato nelle province di Napoli e Caserta.
 




CAMPANIA: UN PASSO VERSO IL DECOLLO DELLA NUOVA "CAMPANIA AMBIENTE E SERVIZI SPA"

Redazione


Campania – “Finalmente la Regione Campania formalizza una posizione chiara sul futuro di Campania Ambiente e le regole per il transito dei lavoratori di Astir nella nuova società regionale in house Campania Ambiente e servizi SpA” Così Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania, ha commentato l’incontro avuto ieri con l’Assessore al lavoro Severino Nappi presso Palazzo S. Lucia, nel corso del quale la Cisl ha preso atto della formalizzazione delle attività necessarie proposte per il decollo dell’azienda.
Il programma inviato dal presidente Stefano Caldoro alla Sezione Fallimentare del Tribunale di Napoli permette di superare le riserve precedentemente espresse dalla Curatela Fallimentare e di rendere credibile il progetto della Regione Campania. Il programma, infatti, precisa le attività che consentiranno l’assunzione delle prime 60 unità lavorative, secondo i criteri stabiliti dalle delibere di Giunta Regionale n.752/2012 e n.21/2013. Contestualmente sarà avviato l’iter procedurale per la redazione di progetti esecutivi finalizzato all’assunzione di ulteriori unità nell’arco temporale dei prossimi 6/8 mesi. Infine altre unità potranno essere assunte per effetto di nuove commesse che verranno affidate nel tempo alla società.
“La Cisl – ha spiegato Lina Lucci – ha sempre sostenuto il processo di riordino delle partecipate, attraverso il loro accorpamento con l’obiettivo di qualificare la spesa pubblica e neutralizzare la volontà di privatizzazioni che fino ad ora non hanno apportato alcun beneficio”. Un percorso questo realizzato con l’approvazione della legge regionale n.15 del 30 ottobre 2013 in materia di ottimizzazione delle società partecipate dalla Regione Campania.

“Gli amministratori di Campania Ambiente – ha aggiunto il segretario generale della Fit Campania, Giuseppe Esposito – dovranno garantire l’attuazione di percorsi di assorbimento dei lavoratori nei tempi previsti dal programma della Regione Campania con gli strumenti tecnico-giuridici idonei e incentivi agli esodi”.

“La Giunta Caldoro – ha concluso Lina Lucci – archivi ora definitivamente il sistema clientelare del passato nella gestione delle partecipate regionali, anche attraverso le opportune interazioni con altri organi istituzionali e produca i migliori risultati per il futuro delle partecipate al servizio del bene comune sui temi dell’ambiente e dello sviluppo”




CAMPANIA: REGIONE TOC TOC! E' ALLARME SANITA', TRASPORTI E CRISI INDUSTRIALI

Campania – Stop al personalismo politico che ha portato la Campania allo sfascio economico, finanziario e sociale. Il Segretario Generale della Cisl Campania, Lina Lucci, a conclusione del Consiglio generale della confederazione regionale che si è tenuta oggi a Napoli presso il Centro di Formazione delle Maestranze edili, lancia un ultimatum alla Politica.

“Consideriamo ormai non più rinviabile un’azione della politica regionale volta a uscire dal pantano dei condizionamenti e delle appartenenze, – avverte Lina Lucci – ovvero dalla tutela di interessi particolari che stanno di fatto bloccando anche quelle risposte possibili individuate nel confronto istituzionale con le forze sociali.

Cinque i temi chiave sui quali il sindacato chiede segnali immediati: sanità, trasporti, forestazione, crisi industriali e rifiuti. Un avvertimento, questo, esteso in maniera bipartisan a tutte le forze politiche presenti nei vari Consigli affinché gli interessi di parte cedano il passo all’interesse generale. “Denunciamo – prosegue Lucci – l’intollerabile frantumazione del quadro politico campano, dove prevale, tanto nel centro-destra quanto nel centro-sinistra, il personalismo politico che ha portato la Campania allo sfascio economico, finanziario e sociale”.

Va in questa direzione la decisione dei 151 componenti del Parlamentino della Cisl di dare mandato alla segreteria regionale affinché si facciano opportuni approfondimenti sui rilievi mossi dalla Corte dei Conti in merito al Bilancio previsionale della Regione Campania. “Su questo fronte – avverte Lina Lucci – chiederemo al Presidente un incontro teso a entrare nel merito delle specifiche questioni evidenziate dalla magistratura contabile, in modo da fare chiarezza e garantire la massima trasparenza possibile”.

Non solo un’azione di controllo sulle questioni regionali. La Cisl chiede un segnale chiaro di credibilità sulla spending review. “Chiederemo ad Anci e Regione di aprire subito un tavolo sulla necessità di accorpare i comuni limitrofi che insistono in un raggio di sette/otto km l'uno dall'altro, accorpando sevizi o creando unioni di Comuni. Sono più di 1700 – continua Lucci – i consiglieri comunali che sarebbero chiamati a fare un passo indietro per dare una risposta concreta alla collettività. Senza contare la riduzione delle migliaia di gare per appalti dei servizi. Il consiglio regionale testimoni responsabilità con l'insediamento ad horas di una commissione per un disegno di legge in tal senso. Il resto sono chiacchiere”.

La CISL continua sulla strada del cambiamento avviando al proprio interno un processo di ulteriore accorpamento delle Categorie, dopo le unioni territoriali, in funzione dei nuovi scenari contrattuali. “Il sindacato non può ridursi a mero esercizio di un ruolo – rimarca Lina Lucci – ma dovrà trovare soluzioni ai problemi concreti puntando su competenze, merito e responsabilità al fine di fronteggiare le difficoltà emergenti dall’attuale situazione socio-economica regionale”.

Il Consiglio generale ha approvato all’unanimità la relazione del Segretario Lina Lucci, promuovendo i contenuti dell’accordo sulla rappresentanza e la democrazia sindacale del 10 gennaio scorso. Un’intesa, si legge nel documento conclusivo, che rappresenta “una vera e propria riforma del sistema delle relazioni industriali”.

Dopo il risultato raggiunto con prima iniziativa organizzata il 13 gennaio scorso, il Consiglio ha sollecitato la segreteria regionale ad “assicurare continuità all’azione del ‘Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del Lavoro’". L'obiettivo? "Favorire la politica della responsabilità e l’affermazione di una nuova classe dirigente al servizio del bene comune”.

Infine, al Presidente della Giunta il Consiglio generale si esprime all'unanimità "la CISL non ha cambiato idea su Caldoro, non è più sufficiente essere il terzo governatore d'Italia e continuare a guadagnare consenso sul piano personale, che resta comunque un valore; occorrono oggi più di ieri risposte evitando alleanze con modelli incompatibil”




MOLISE E CAMPANIA: FORTE SCOSSA DI TERREMOTO, GENTE IN STRADA

Redazione

Tanta paura per una forte e intensa scossa di terremoto che ha impaurito i residenti campani e molisani. L'osservatore d'Italia ha una redazione in molise ma ancora non si hanno notizie dai redattori. La paura è tanta. La scossa ha registrato una magnitudo 4.9 gradi sulla scala Richter è stata avvertita in Molise, sia a Campobasso sia a Isernia, e in Campania, da Napoli al Beneventano all'Avellinese. Il sisma è stato avvertito con intensità soprattutto ai piani alti delle abitazioni in diversi quartieri di Napoli. La gente si è riversata in strada in varie località. L'epicentro è stato individuato in provincia di Caserta, tra Castello e Piedimonte Matese.

Molta gente è scesa in strada anche a Campobasso e Isernia; il sisma è stato avvertito nettamente ai confini con l'Abruzzo e in particolar modo a Bojano, vicino ai Monti del Matese. Secondo l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sarebbero state due le scosse, proprio al confine con la Campania: una di magnitudo 2.7 gradi Richter, la seconda, tra le province di Benevento e Caserta, addirittura di 4.9 gradi.

Nonostante il grande spavento, però, la situazione non pare allarmante: al momento dalle province colpite dalla scossa di terremoto non sono arrivate richieste di intervento, secondo quanto riferito dal comando generale dei vigili del fuoco. Decine invece le richieste di informazioni e qualche richiesta di verifica, dalla Provincia di Caserta, di verifica per le crepe sui muri.




CAMPANIA, INDUSTRIE: VIA LIBERA A RISORSE PAC, BANDO DA 150 MILIONI DI EURO

Redazione

Campania – “È prevalsa la responsabilità. Lo sblocco delle risorse destinate alle aree di crisi e del conseguente bando da 150 milioni di euro per la selezione di progetti strategici da realizzare nei territori dei Comuni della Regione Campania ricadenti nelle aree colpite da crisi industriale è un risultato importante ottenuto nel quadro della declinazione del Contratto Campania, più volte sollecitato dalla Cisl”, ha dichiarato Lina Lucci, Segretario Generale della Cisl Campania.

“Costanza e responsabilità hanno permesso di superare gli ostacoli che impedivano al nostro territorio di beneficiare di risorse fondamentali. La Cisl Campania si è sempre battuta per raggiungere questo obiettivo. – ha aggiunto Lucci – È con grande soddisfazione che portiamo a casa anche uno spazio per la cantieristica, tra i settori che beneficeranno di queste risorse.

Qualcosa, finalmente, inizia a muoversi. Possiamo sperare che questa misura offra l’occasione per porre le basi per il rilancio dell’economia regionale.

Il sindacato della responsabilità, in prima fila in questa battaglia, non resterà con le mani in mano. Vigileremo affinché le risorse siano attribuite secondo il principio della più assoluta trasparenza per realizzare nuova occupazione e quella produttività di sistema di cui la Campania ha tanto bisogno. È fondamentale scongiurare il rischio di quanto accaduto negli anni ‘70 e ’80, quando una gestione clientelare dei finanziamenti ha impedito il rilancio economico favorendo solo l’arricchirsi di pochi”, ha concluso la leader sindacale.
 




ACERRA: IL COMUNE TAGLIA LA TARSU SULLE ABITAZIONI PRIVATE

Redazione

Acerra (NA) – Il Comune di Acerra taglia la Tarsu. La Giunta Comunale di Acerra, riunita oggi dal Sindaco Raffaele Lettieri, ha approvato con la delibera n. 110 il taglio della Tarsu: sulle abitazioni private e relative pertinenze si pagherà 0,30 centesimi di euro in meno a metro quadrato. La Tarsu aumenterà, invece, per le sale da gioco di 0,50 centesimi di euro e per gli istituti di credito di 1,15 euro sempre a metro quadrato. Nello specifico per quanto riguarda l’applicazione della Tarsu per l’anno 2013, l’Amministrazione comunale ha deciso per la riduzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti sulle abitazioni private e sui locali adibiti a depositi e garage al servizio delle abitazioni private, grazie anche agli ottimi risultati raggiunti sul fronte della raccolta differenziata da tutti i cittadini acerrani e della lotta all’evasione.

 




CAMPANIA, BASTA RIFIUTI: LA SITUAZIONE MIGLIORA AL CENTRO MA RESTA INVARIATA NELLE PERIFERIE

di Christian Montagna

Napoli – Solo poche settimane fa nel nostro giornale abbiamo parlato della situazione dei rifiuti nella capitale in particolare della discarica di Falcognana probabile sostituta di Malagrotta. Ci troviamo a Napoli, la città più famosa d'Italia ahimè proprio per il mancato smaltimento dei rifiuti.

Secondo alcuni abitanti il problema è in crescita soprattutto nelle periferie. La situazione infatti al centro sembra essere migliorata ma siamo ancora molto lontani dall'obiettivo. Come in ogni grande metropoli la perfieria è quella che subisce maggiormente. Numerosi i progetti di sensibilizzazione all'interno delle scuole e per i quartieri ma ancora non basta.

Attualmente la zona di Caserta è quella maggiormente colpita dal problema dei rifiuti che non vengono raccolti regolarmente e finiscono per invadere i manti stradali creando problemi alla viabilità delle strade.

La Campania è diventata negli anni la regione simbolo di questo problema. Contribuiscono a ciò le infiltrazioni delle organizzazioni criminali che non permettono il regolare svolgimento delle operazioni di smaltimento. Come si può pretendere viste le premesse che un turista scelga di visitare una regione che vessa in questo stato? È inutile dire che se non c'è turismo non gira l'economia. L'invito a venire a capo del problema va ai presidenti delle circoscrizioni e al sindaco di Napoli De Magistris affinchè questa splendida città possa balzare alle cronache per le sue bellezze e non sempre per i problemi che la affliggono.