Frascati, Libri in Osteria: Riccardo Cucchi presenta i suoi libri

Ieri sera in una piazza dell’Olmo piena all’inverosimile la “padrona di casa” l’elegantissima, come sempre, Emanuela Bruni ha dato il via alla serata, accompagnato dalla superba professionalità e simpatia di Giampiero Cacciato, facendoci ascoltare la sigla di “Tutto il calcio minuto per minuto” la trasmissione radiofonica per eccellenza che ha accompagnato le storie e le domeniche di tutti noi, donne e uomini, amanti di quello che è definito “il gioco più bello del mondo”: il calcio.
L’ospite è un sorridentissimo Riccardo Cucchi, voce storica di Radio Rai.
Anche stavolta, quasi una combinazione, “sono le 18 e 4 minuti” riprendendo la frase incipit del prologo di Radiogol, uno dei due libri presentato assieme a Un altro calcio – è possibile.
Emanuela, giornalista di razza, lo stimola immediatamente con un quesito: Oggi lo sport ed il calcio, nello specifico, sono importanti dal punto di vista sociale?
La risposta di Riccardo Cucchi diventa il filo che collega tutta la serata.

Giancarlo Ceccarelli, capitano della Lazio campione d’Italia Primavera stagione 1975/76

Ci spiega, con estrema dovizia, che già con le Prime Olimpiadi del 1896 lo sport abbia cercato di “sterilizzare”, usa proprio questo concetto, ogni forma di conflitto simulando un combattimento ma restando legato a valori alti ed etici che, purtroppo, le guerre ovviamente non prendono in considerazione.
“Il calcio è immerso nella vita, ne è parte stessa, è una delle tante attività umane. Immaginarlo isolato dal contesto sociale, politico ed economico è pura illusione” questo è il filo conduttore che lega i due libri.
Il calcio e lo sport nei due libri che ci presenta, spiega con serenità “sono il pretesto per parlare di altro”; calcio e sport, aggiunge, “sono storia dell’umanità, sono storia di rapporti umani, è cultura, è molto altro” racchiudendo poi questo concetto che lascia spazio ne “Un altro calcio – è ancora possibile” dove scrive: “il calcio è una sorta di carta assorbente che si impregna di tutto ciò di cui è impregnata a sua volta la società. Ma ha un obbligo etico, imprescindibile: deve promuovere valori”
Lo smarrimento della sua identità ma soprattutto l’avere perso il principio primo che lo sport eleva, la passione, lo sta riducendo in un qualcosa che ormai è più paragonabile ad un “bancomat” usato per fare business e fino a quando i tifosi non si renderanno conto che queste holding gestiscono “sentimenti”, tramutandole in denaro, resterà un qualcosa di assai lontano da quelle emozioni di un tempo.

Non c’è nostalgia, però nelle sue parole: il suo è un messaggio che vuole portare un cambiamento etico nei valori che il calcio può e deve mostrare perché il rischio è che “non può rinunciarvi senza pagare il prezzo di smarrire la sua stessa identità”.
Focalizza la sua attenzione sugli ultimi mondiali in Qatar dove il calcio è stato usato “per nascondere” le palesi ed evidenti violazioni dei più elementari diritti per un essere umano: “il calcio, dice, non può farsi strumentalizzare”.
8 stadi costruiti di cui oggi solo 2 restano in piedi: cita il quotidiano britannico The Guardian che raccontava in quei giorni di milioni di uomini usati come “schiavi moderni” gli venivano sequestrati i passaporti, dice con sdegno tra lo sguardo allibito dei partecipanti alla serata.
Oltre 6500 morti, la maggior parte di loro caduti da impalcature “i mondiali sono stati giocati in novembre/dicembre con un temperatura mite negli stadi ma loro – si riferisce agli schiavi moderni – hanno lavorato sotto temperature ben superiori ai 30/40 gradi”.
Quello che stasera compare in piazzetta dell’Olmo è un grido di dolore di chi, come lui, nato nella curva della Lazio dove, passati gli anni da radiocronista, è tornato per vivere la passione del calcio, vuole difenderlo dalle commistioni politiche e dai petrodollari ed invita qualunque dirigente sportivo ad assistere ad una partita di calcio direttamente in curva dove potrà riscoprire “il senso vero della passione sportiva” che non può e non deve essere confusa, dice, “né con lo spettacolo, né con l’intrattenimento”.

l’abbraccio fraterno di Riccardo Cucchi all’amico Giampiero Cacciato sotto lo sguardo attento di Emanuela Bruni

Poi Giampiero Cacciato “da Cogoleto” – ci tiene a specificare alla platea – che per anni ha collaborato con Riccardo Cucchi, “ero io a preparargli il microfono”, dice, dopo l’aneddoto dei tamburi camerunensi seguiti durante i mondiali di Francia 98 invece di recarsi allo stadio, affronta un tema assai delicato nello sport: il razzismo.
“Una cosa stupida”, dice tra gli applausi Riccardo Cucchi ed aggiunge che “se c’è qualcosa che mi ha insegnato la mia carriera giornalistica è che non c’è niente di più contraddittorio dello sport con il razzismo” e ricorda il primo caso passato alla cronaca di razzismo in Italia: cita l’acquisto, nel 1989, del giocatore di origine ebraica, Ronny Rosenthal, da parte dell’Udinese. Gli ultrà di questa squadra si sollevarono dimostrando un rigurgito antisemita generando una ingloriosa marcia indietro della socieà che non perfezionò l’acquisto adducendo come scusa banale un problema vertebrale.
Cucchi sottolinea l’atteggiamento costante di molte società che minimizzano tale problema giustificando che lo stadio rispecchia l’atteggiamento razzistico del mondo. Ma questo, dice, non può diventare una scusa e consiglia un’utopia: rovesciare il tema facendo divenire lo stadio il luogo virtuoso senza alcun atteggiamento razzistico isolando tutti coloro che lo manifestassero, sia sugli spalti che, ahimè, anche sui campi stessi.
Una idea rivoluzionaria perché il tifoso razzista è colui che contraddice ed infrange il concetto stesso di sport.
Una lezione morale, la sua, che viene accolta dagli applausi dei tantissimi presenti stasera in piazza dell’Olmo a Frascati.

E poi inizia il momento degli aneddoti: da Mario Giobbe che gli sintetizzò così il lavoro di radiocronista “Più breve sei, più bravo sei”.
All’esame in Rai con un Sergio Zavoli, presidente di commissione, che gli chiese: “Se noi decidessimo di avvalerci della sua collaborazione cosa vorrebbe fare” e la sua risposta “sfacciata”, aggiunge, fu: “il radiocronista!” Sapete come andò a finire? Fu costretto da Zavoli ad inventarsi una partita ed a commentarla: ma Zavoli non sapeva che quello era per Riccardo Cucchi il sogno che coltivava da bambino e fu davvero un’apoteosi, uno Juventus – Milan che fu il lasciapassare per l’ingresso in Rai, Mamma Rai.
All’essere stato, durante la finale dei 100 metri di Seul, il radiocronista che disse il maggior numero di parole: praticamente un record nel record.
Poi la “gavetta” in periferia, Campobasso, laddove ci si preparava alla presenza al microfono ed a presentarsi al microfono (dizione, parlare bene, lessico forbito) con un maestro d’eccezione: il grande attore Arnoldo Foà.
Ma il momento più entusiasmante le trasferte al fianco di Enrico Ameri che gli aveva stilato un regolamento e, una volta allo stadio, aveva come compito quello di segnare i calci d’angolo “ho avuto sempre il terrore di sbagliare i conti”.
E poi il racconto dello scudetto alla Lazio l’emozione incontenibile ed il dovere di essere, fino alla fine della carriera, dentro quella neutralità che contraddistingue il bravo giornalista.

Di certo, per un laziale purosangue come lui il momento più bello, ma che fa il paio con Inter – Empoli del 12 febbraio 2017 dove uno striscione della curva nord interista gli tributa un grazie immenso:
A TE IL NOSTRO APPLAUSO PER AVERCI EMOZIONATO PER DAVVERO IN UN MONDO FINTO – RICCARDO CUCCHI SIMBOLO DEL NOSTRO CALCIO

Lo striscione dedicato a Riccardo Cucchi dai tifosi neroazzurri il 12 febbraio 2017

Riccardo Cucchi ieri sera ci ha fatto scoprire quanto ancora la bellezza di questo gioco amato da milioni di italiani, ai tempi d’oro Tutto il calcio minuto per minuto raggiunge picchi di 25 milioni di ascoltatori, sia collegata alla quella passione che si vuole scippare via a noi che lo amiamo.

Una serata splendida chiusa dalla sua voce che ripete: qui da Frascati e da Riccardo Cucchi è tutto a te la linea studio centrale.




60 anni della serie C, Francesco Tagliente: “Rimpatriata fiorentina”

Il prefetto Tagliente fa la cronaca di una piacevole rimpatriata fiorentina in occasione delle celebrazioni dei 60 anni della Serie C. Accordo con la Coldiretti, Museo nella sede della Lega Pro dedicato ad Artemio Franchi e convegno su “60 anni di C: identità, storia, innovazione e coraggio Una giornata straordinaria ricca di grandi emozioni iniziata alla sede della Lega Pro, dove oltre al presidente Francesco Ghirelli, nella veste di padrone di casa, sono intervenuti i vertici del mondo del calcio: il presidente della FIFA Gianni Infantino, della FIGC Gabriele Gravina e della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, nonché Giancarlo Abete, Arrigo Sacchi, Damiano Tommasi ed altri. Le celebrazioni sono entrate nel vivo con la presentazione alla stampa dell’accordo “Campagna Amica” tra Lega Pro e Coldiretti: un accordo condiviso tra Francesco Ghirelli e il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, per valorizzare le eccellenze dell’Italia, i prodotti dell’agricoltura, la legalità, l’educazione allo sport e all’alimentazione, con iniziative che riguarderanno le eccellenze italiane negli stadi della C. In occasione di ogni partita le squadre e i loro tifosi delle varie regioni d’Italia avranno l’opportunità di conoscere e provare il patrimonio agroalimentare del territorio.

A seguire nella stessa sede della Lega Pro si è tenuto un workshop sul calcio dei giovani e la loro valorizzazione: punti di forza e tutele con Gianni Infantino, Gabriele Gravina, Francesco Ghirelli, Arrigo Sacchi, Daniele Arrigoni, Roberto Samaden e Jacopo Tognon. All’interno della sede della Lega pro è stato poi inaugurato uno spazio museo dedicato ad Artemio Franchi che il 13 luglio 1959 firmò l’atto di nascita della C con i suoi club e gli oltre 8 milioni di tifosi.

Lo spazio contiene maglie, divise, fotografie, cimeli inediti appartenuti a Franchi. Alla raccolta del materiale hanno collaborato la famiglia Franchi, Maurizio Francini del Centro tecnico di Coverciano, Fino Fini per il Museo del calcio tutti presenti alla Cerimonia. All’interno della stessa sede è stata inoltre inaugurata la Limonaia, uno spazio intitolato alla prima calciatrice della storia del pallone, Nettie Honeyball.

La Giornata si è conclusa nel Salone dei 500, al Palazzo Vecchio con un convegno dal titolo “ 60 anni di C: identità, storia, innovazione e coraggio. Molto suggestive le ricostruzioni storiche presentate dal giornalista Matteo Marani Ci sono state anche le premiazioni e gli interventi toccanti degli ex presidenti della Lega Serie C: Giancarlo Abete, Mario Macalli e Gabriele Gravina Premiati pure Milena Bertolini ct della nazionale femminile e Gianluca Arrigoni ct della nazionale Universitaria e rappresentative Lega Pro Premiati da Gianni Infantino anche i presidenti della FIGC Antonio Matarrese, Giancarlo Abete, Carlo Tavecchio e Gabriele Gravina. Menzionato per il premio anche Franco Carraro, assente per altri concomitanti impegni. Presenti tanti altri amici del mondo dello sport come Marco Brunelli, Benedetta Geronzi Renzo Ulivieri, Vito Tisci, William Punghellini.




Fifa 18, EA celebra la coppa del mondo con il dlc gratuito “World Cup Russia”

Una grande novità è in arrivo per tutti i fan di Fifa 18. Electronic Arts, infatti, celebra il più grande torneo di calcio dell’anno con 2018 FIFA World Cup Russia, l’aggiornamento scaricabile gratuitamente da tutti i possessori del titolo calcistico di EA. L’update offre l’opportunità unica di vivere il torneo mondiale attraverso gli elementi ufficiali del titolo, come le squadre, gli stadi, le divise, gli stemmi, i palloni ufficiali e l’ambito trofeo in palio. Gli appassionati e possessori di PlayStation 4, Xbox One, Origin per PC e Nintendo Switch potranno scaricare gratuitamente il contenuto a partire dal 29 maggio. Il “World Cup Mode” aggiungerà ulteriore profondità a FIFA 18, permettendo agli appassionati di questo videogioco di cimentarsi nell’inedita modalità dedicata alla Coppa del Mondo e che promette nuove sfide e la riproduzione perfetta di quanto succederà davvero in Russia dal 14 giugno al 15 luglio prossimi. Per permettere una completa “full immersion” nell’atmosfera dei Mondiali la Electronic Arts interverrà radicalmente sul gioco, aggiungendo una miriade di dettagli. Ad esempio saranno inserite le rappresentative nazionali che si sono qualificate per la Coppa del Mondo e che invece erano assenti nel gioco, ben 12 nuove squadre provenienti da tutto il mondo. A queste si aggiungeranno nuovi palloni, nuove divise e naturalmente nuovi giocatori, mentre quelli già presenti nel gioco vedranno le proprie caratteristiche aggiornate sulla scia delle prestazioni offerte nel mondo reale.

L’aggiornamento 2018 FIFA World Cup Russia permette di scegliere una delle 32 nazionali qualificate per vivere il sogno del mondiale e scrivere la propria storia nel torneo, dalla fase a gironi alla finale di Mosca in modalità Amichevole Online e Torneo Online. Inoltre, con il Torneo FIFA World Cup Personalizzato è possibile scegliere una delle nazionali incluse in FIFA 18 per creare un torneo unico, selezionando anche nazionali non qualificate come Italia, Cile e USA. Per immergersi nelle più calde atmosfere degli stadi e cimentarsi in partite offline, da solo o con amici, è stata inclusa anche la modalità Calcio d’Inizio FIFA World Cup. Nel nuovissimo DLC saranno inoltre inclusi, riprodotti con fedeltà assoluta, i 12 stadi che ospiteranno la manifestazione, mentre anche la modalità Ultimate Team sarà aggiornata e in parte rivisitata: le carte di moltissimi calciatori saranno aggiornate per rispecchiarne i valori attuali e rendere ancor più realistico il gioco, ma non mancheranno le icone più famose nella storia dei Mondiali e un nuovissimo sistema di intesa che si baserà sulla nazionalità e sulle confederazioni di appartenenza. Naturalmente saranno presenti, insieme all’Ultimate Team, anche le ormai celebri “Sfide Creazione Rosa”, che avranno temi e premi ispirati alla Coppa del Mondo e che sicuramente allungheranno la longevità di un gioco che è già un successo e che con questo splendido aggiornamento gratuito mira ad avvicinarsi ancora di più ai cuori dei propri fan in vista dell’uscita autunnale di FIFA 19. Non resta altro che scaldare i polpastrelli in attesa di questo succosissimo dlc.

 

Francesco Pellegrino Lise




Frascati calcio, il club cambia logo. Il dg Laureti: “Useremo un’aquila come quella del Carpi”

FRASCATI (RM) –  L’attività del Football Club Frascati procede spedita. Ancora per tutta questa settimana il sodalizio tuscolano può ospitare giovani calciatori (sia in età da settore agonistico che di Scuola calcio) per gli Open day, utili a conoscere da vicino e in maniera totalmente gratuita lo staff tecnico qualificato del club e i metodi di lavoro per poi decidere se procedere all’iscrizione annuale: l’appuntamento è per oggi, mercoledì e venerdì dalle 17,30 alle 19 presso il campo sportivo “Otto Settembre”.
Nelle scorse ore, però, un quotidiano di informazione on line aveva sollevato perplessità riguardo “l’inopportuna somiglianza” dell’aquila presente nel logo del Football Club Frascati con quella nazista. La società, per voce del direttore generale Claudio Laureti (che è subentrato in estate), tiene a fare alcune doverose precisazioni: “Quando quattro anni fa è stato scelto quel simbolo non c’era alcun intento politico e ci mancherebbe pure, a maggior ragione considerando che l’attività del Football Club Frascati si è da subito voluta concentrare sul settore giovanile e sulla Scuola calcio. In questi quattro anni nessuno aveva fatto caso a questa “somiglianza”, evidentemente ora stiamo lavorando bene e siamo sotto la luce dei riflettori. In ogni caso, proprio per voler sgomberare il campo da ogni tipo di polemica o strumentalizzazione, il Football Club Frascati presenterà in settimana un nuovo logo societario che avrà sempre un’aquila come simbolo, ma stavolta identica in tutto e per tutto a quella del Carpi, club professionistico
che ci ha scelto come polo tecnico ufficiale ai Castelli Romani. Una maniera come un’altra per sottolineare il forte legame che è nato con la società emiliana: una collaborazione che ci rende orgogliosi e che permetterà ai nostri ragazzi di poter essere monitorati costantemente dai tecnici del Carpi e di partecipare ad alcune interessanti iniziative studiate proprio per le società affiliate”. Due parole Laureti le spende anche sui primi passi stagionali. «Siamo contenti del riscontro fin qui ottenuto, ci darà ulteriore slancio per continuare a lavorare. Teniamo a ringraziare una volta di più l’amministrazione comunale tutta e in particolare l’assessore allo sport Claudio Marziale per gli spazi che ci hanno concesso e per la gestione di una vicenda per nulla semplice».
Infine la società tuscolana ricorda che per tutte le informazioni e i contatti si possono consultare il sito ufficiale www.fcfrascati.it, la pagina Facebook “Football Club Frascati” o anche il profilo Instagram del club.

 




Paura per Torres, sviene in campo

 

M.D.R.

Il giocatore dell’Atletico Madrid Fernando Torres è svenuto in campo durante la partita contro il Deportivo.
Il calciatore, a seguito di accertamenti, ha riportato un trauma cranico.

Il fatto ha suscitato numerosi commenti su Twitter a tal punto che lo sportivo ha rassicurato i suoi sostenitori: "Grazie mille a tutti – scrive Torres – per la preoccupazione che avete avuto per me e per i vostri messaggi di incoraggiamento. E' stato solo uno spavento. Spero di tornare presto!".

Adesso l’attaccante spagnolo si trova ricoverato nell’ospedale di La Coruna, in giornata sono previsti nuovi accertamenti.




GROTTAFERRATA CALCIO STEFANO FURLANI, LUNEDÌ CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DELLA NUOVA STAGIONE

Redazione

Grottaferrata (Rm) – L’Asd Grottaferrata Stefano Furlani è pronta a ripartire. E’ ancora fresco il ricordo dell’8 maggio scorso quando, battendo fuori casa la Virtus Albano per 5-0 nell’ultima giornata di campionato, il club criptense conquistò matematicamente il primo posto del girone I davanti alla Luditur e centrò lo storico salto in Prima categoria. Una data ben stampata nella testa della presidentessa Claudia Furlani, che ha portato avanti e cullato questa sua “creatura” sportiva nel ricordo sempre vivo del fratello Stefano, scomparso in un incidente stradale nel 2009. La prima storica partecipazione al terzo campionato regionale, dunque, dovrà essere onorata nel migliore dei modi: il club arancionero è già alacremente al lavoro per rafforzare la propria struttura societaria e ha praticamente definito tutti i quadri tecnici in vista della prossima stagione. Per presentare al meglio le idee che bollono in pentola e le persone che porteranno avanti l’attività dentro e fuori dal campo nella prossima stagione sportiva, l’Asd Grottaferrata Stefano Furlani ha deciso di organizzare una conferenza alla quale sono ovviamente invitati tutti gli organi di stampa, ma che comunque sarà aperta anche a tutti i giocatori e gli atleti che vorranno capire la portata dei programmi del club arancionero. L’appuntamento è fissato per lunedì prossimo 25 luglio alle ore 19 presso l’ex biblioteca comunale in via Giuliano Della Rovere, a Grottaferrata. La presidentessa Claudia Furlani e il vice presidente Alessandro Procopio illustreranno i progetti del club per la stagione 2016/17 e presenteranno anche i componenti dello staff tecnico delle varie selezioni dell’Asd Grottaferrata Stefano Furlani.
Intanto l’Asd Grottaferrata Stefano Furlani ha già messo on line la sua nuova pagina Facebook ufficiale (all’indirizzo https://www.facebook.com/asdgrottaferratastefanofurlani) da dove verranno date informazioni, curiosità e comunicazioni varie sull’attività della prossima stagione.
 




L’ASD BORUSSIA CALCIO RIPARTE CON ENTUSIASMO: FABRIZIO LIBERTI È IL DIRETTORE TECNICO

Redazione

Roma – Una società storica di Roma, il sogno del suo presidente (nonché fondatore, nel lontano 1972) Umberto Valentini di riportare il club ai fasti di una volta. L’Asd Borussia calcio è ripartita con una sorta di “anno zero” rivoluzionando il suo organigramma tecnico e portando al centro sportivo Fabrizio Valentini una venta di grande novità ed ambizione. Il presidente Valentini, assieme all’altra colonna del “vecchio” Borussia e cioè il direttore generale Pietro Piangerelli, ha sposato le idee di un gruppo di lavoro che negli ultimi tre anni ha fatto benissimo nel settore giovanile del Tor Vergata: è da lì che arrivano il neo vice presidente Antonio Longo, il direttore sportivo Fabio Liberti, il responsabile della logistica per l’agonistica e la Scuola calcio Valter Sfregola e il responsabile del coordinamento dei dirigenti Fabrizio Fiorenza, oltre alla segretaria Emanuela De Santis. Serviva, poi, una figura di grande spessore a cui affidare la direzione tecnica e quasi inevitabilmente la scelta è caduta su un ex giocatore da qualche anno dimostratosi anche ottimo allenatore come Fabrizio Liberti, una carriera importante spesa nel calcio dilettante del Lazio e di altre regioni. E’ con questo staff che il Borussia vuole provare a ripartire, costruendo formazioni importanti che tengano alto lo storico nome del club. Così, oltre all’attività di una Scuola calcio che potrà contare sull’importante affiliazione con il Carpi, l’intenzione del Borussia è di presentarsi ai nastri dei campionati del settore giovanile agonistico con fondate speranze di poter fare bella figura. Già definite pure le guide tecniche dei gruppi maggiori che ripartiranno tutti dai campionati provinciali: i Giovanissimi fascia B saranno affidati a mister Andrea Giammaria, i Giovanissimi fascia A ad Antonio Di Canio, gli Allievi fascia B a Marco Dolci e infine gli Allievi fascia A a Daniele Polletta. Proprio su quest’ultimo gruppo, quello dei 2000, si concentra il lavoro maggiore della società che sta cercando di integrare la rosa per consegnare a mister Polletta un gruppo adeguato anche dal punto di vista numerico. Il preparatore dei portieri per tutta l’agonistica e per la Scuola calcio sarà Daniele Frabotta, mentre nell’organigramma è presente anche la figura dello psicologo Aldo Grauso. Per tutte le informazioni si può consultare il rinnovato sito www.borussiacalcio.com, inviare una mail a asdborussia@libero.it oppure contattare la segreteria al numero 06/45425755.
Non va dimenticato, infine, che il Borussia ormai da qualche anno è diventata anche un’importante realtà nel mondo del futsal, sia maschile che femminile con la prima squadra rosa che militerà in serie A.
 




CASTELVERDE (CALCIO), IL CLUB HA SCELTO: TRIPODI È IL NUOVO ALLENATORE DELLA PRIMA CATEGORIA

Redazione

Roma – Il Castelverde riparte. La società del presidente Maurizio Fiorini ha riorganizzato la propria struttura che comprende il vice presidente Davide Terra, il direttore generale Clemente Longo, il responsabile del settore agonistico Marcello Simonetti e quello della Scuola calcio Roberto Monticelli e la segretaria Pina Muzi. Le novità più corpose riguardano la prima squadra: il Castelverde, infatti, ha trovato l’accordo con Domenico Tripodi, ex allenatore di Colle di Fuori (nella scorsa stagione), Torrenova e Poli. Al suo fianco ci saranno il vice Andrea Albenzi, il preparatore dei portieri Fabio Giovanatti e il segretario della prima squadra Natale Giovannetti oltre al dirigente responsabile della prima squadra che sarà l’ex Torrenova Fabio Gelli. «L’anno scorso è stata una stagione travagliata per noi – sottolinea il dg Longo – e quindi abbiamo deciso di affidarci ad un allenatore esperto, che conosce bene la Prima categoria. Tripodi troverà comunque una buona base del vecchio organico e l’obiettivo sarà quello di fare una stagione migliore della precedente, continuando a valorizzare i prodotti del nostro settore giovanile».
Proprio sui giovani la società del presidente Fiorini ha lavorato alacremente negli ultimi anni e nella stagione appena chiusa il club capitolino ha raccolto i meritati frutti. «Faremo il salto nei regionali con ben tre gruppi – rimarca con orgoglio Longo – e a questo punto all’appello manca solo la Juniores provinciale. Speriamo che i ragazzi possano regalarci già quest’anno questa soddisfazione». Per gli altri gruppi dell’agonistica, Allievi fascia A e B regionali e Giovanissimi fascia A e B regionali, l’obiettivo è comune. «Dovremo innanzitutto cercare di difendere la categoria – rimarca Longo -, poi vedremo che tipi di campionati usciranno fuori. A breve comunicheremo i nomi dei tecnici dei vari gruppi». Ma il settore giovanile non è solo agonistica, anzi. «Abbiamo lavorato a fondo anche sulla base – spiega il dg – e non a caso abbiamo ottenuto il titolo di Scuola calcio d’Elite nella passata stagione rispettando i rigidi criteri che la Federazione ha imposto per ottenere quel tipo di qualifica».
 




ROCCA PRIORA (CALCIO), COMIANO NEO DIRETTORE TECNICO: «HO TROVATO UN GRANDE ENTUSIASMO»

Redazione

Rocca Priora (Rm) – Il Rocca Priora è ripartito di slancio. Dopo il ritorno (da presidente) di Marco Rocchi, la nuova squadra societaria del club castellano sta prendendo forma. Un ruolo molto importante all’interno dell’organigramma lo occuperà Francesco Comiano, noto dirigente che arriva da un’importante esperienza come direttore tecnico della Scuola calcio della Lepanto Marino. Comiano avrà il medesimo ruolo anche a Rocca Priora, ma lo “allargherà” anche al settore agonistico. «Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro con cui ho collaborato a Marino, due anni fa con l’Asd Marino calcio e la stagione appena chiusa con la Lepanto: sono stati mesi fantastici in cui ci siamo presi grandi soddisfazioni. Il calcio, però, è fatto anche di scelte diverse e quest’anno ognuno ha deciso di andare per la sua strada. Chiusa l’esperienza alla Lepanto – continua Comiano -, pensavo di dedicarmi esclusivamente alla scuola portieri Imparando (di cui è general manager, ndr) e invece è arrivata questa chiamata da Rocca Priora a cui non potevo dire di no». Le prime sensazioni sono molto positive. «Ho trovato dirigenti di grandissima disponibilità, dal presidente Rocchi a tutti gli altri membri del club. C’è tanto entusiasmo e voglia di ripartire: questo sarà il verbo principale del nostro primo anno di lavoro. Abbiamo la possibilità di ripartire da una buona base (due anni fa il club era arrivato ad ottenere ben tre categorie regionali perdendole lo scorso anno a causa di profondi cambiamenti societari, ndr), anche se ci sarà da ricostruire molto. Possiamo contare su una struttura dalle potenzialità notevolissime e sono convinto che nel tempo e con la giusta dose di serenità si possa fare un ottimo lavoro come ha dimostrato l’esperimento del partecipatissimo “Summer day” dello scorso 2 luglio». L’arrivo di Comiano (che sarà affiancato dal direttore sportivo Enrico Santarelli e dal responsabile della Scuola calcio Stefano Genovese) porta “in dote” anche quello della scuola portieri Imparando che conta nel suo staff professionisti del calibro di Emanuele Maggiani e David Quironi. «La Imparando gestirà tutto il “comparto” dei numeri uno del Rocca Priora, dalla prima squadra alla Scuola calcio e terrà il suo “Open day” il prossimo 9 settembre dalle 17,30 alle 19,30» conferma Comiano. La società, che ha stabilito quote di iscrizione davvero alla portata di tutti, ha definito il giorno di raduno dei gruppi dell’agonistica: il primo settembre toccherà alle due selezioni dei Giovanissimi, il 5 settembre alla Juniores e il 6 alle due Allievi. Per le categorie della Scuola calcio ci saranno tre giorni di Open day: il 7 e 8 settembre dalle 17,30 alle 19,30 e il 10 settembre dalle 9,30 alle 12.
 




GRANDI EMOZIONI IERI PER IL PRIMO MEMORIAL “UN AMORE COSÌ GRANDE" DEDICATO A CESARE PUTZU

di Ch. Ma.

Roma – Nel tardo pomeriggio di ieri presso il campo sportivo della Roma VIII si è disputato il primo memorial in memoria di Cesare Putzu. I tanti partecipanti e i calciatori hanno ricordato in modo meraviglioso Cesare che a suo modo donava amore a tutti. Le tre squadre partecipanti si sono battute con forza e ardore, ma soprattutto con tanta correttezza.
Il momento più toccante della manifestazione, probabilmente, è stata la proiezione di un video-ricordo con il livello di emozione che è salito alto negli occhi e nel cuore di tutti, grandi e piccoli, che tenendosi per mano hanno visto ed ascoltato in silenzio. La famiglia Putzu desidera ringraziare tutti i partecipanti e la società che gestisce il campo della Roma VIII per essersi messa a completa disposizione degli organizzatori di questo evento.
Un ringraziamento speciale va a chi l'ha fortemente voluto, l’ideatrice di questa giornata per noi tutti indimenticabile, vale a dire la figlia Vanessa che con la collaborazione della madre Adele, dei fratelli Katia, Samanta ed Enrico, dello zio Alessandro Macchioni, del marito Candido e di un grande amico come Franco Manzullo, hanno fatto sì che questa giornata potesse rimanere nei cuori di tutti. 
 




ROCCA PRIORA (CALCIO), ROCCHI RIENTRA DA PRESIDENTE: «CI METTO LA FACCIA IN PRIMA PERSONA»

Redazione

Rocca Priora (Rm) – E’ stato un anno estremamente complicato per il Rocca Priora, soprattutto a livello di settore giovanile. Ma ora arriva un’importante svolta per la società castellana: Marco Rocchi, già presidente della Vivace Rocca Priora e vice presidente dell’Asd Rocca Priora calcio fino alla scorsa estate, rientra in società e lo fa dalla porta principale. L’ex presidente Lucio Santurro, che rimane comunque in società, gli ha ceduto la carica di massimo dirigente e per Rocchi il lavoro è già cominciato. «Se dovevo rientrare e metterci la faccia, dovevo farlo con il ruolo di maggior responsabilità. L’anno scorso avevo dato le dimissioni, pur senza rompere i rapporti con nessuno, perché era diventato troppo gravoso il mio compito in relazione alla figura che occupavo. Successivamente ho ricoperto il ruolo di team manager della Lupa Castelli Romani vivendo una bellissima esperienza di qualche mese nel mondo della Lega Pro, poi a novembre ho dovuto fermarmi per una serie di motivazioni legate principalmente alla mia attività lavorativa e da quel momento ho continuato a seguire da fuori il calcio e la prima squadra dello stesso Rocca Priora (che ha militato in Prima categoria, ndr). Ma per vent’anni ero abituato a un’attività dirigenziale frenetica e lo stare fuori da questo giro ha sicuramente inciso sulla mia voglia di rientrarne al più presto: è capitata questa opportunità e sono rientrato in questa che sento come una società speciale. Assieme a me ci saranno anche altre persone del posto che aiuteranno la causa del Rocca Priora, speriamo di riuscire a coinvolgere tanti ragazzi del territorio e non solo». Rocchi ha ben chiaro in mente quali saranno gli obiettivi. «Sulla prima squadra l’idea è quella di non sprecare il buon lavoro fatto durante la scorsa stagione: se ci saranno i presupposti e facendo sempre il passo secondo la nostra gamba, ci piacerebbe riformare la Prima categoria. Ma il cuore del nostro progetto riguarderà il settore giovanile che un’estate fa lasciammo con ben tre categorie regionali nell’agonistica: ripartiremo chiaramente dai provinciali e la speranza è di riuscire a ricreare almeno un gruppo per ogni categoria tra Juniores, Allievi e Giovanissimi per poi fare più gruppi possibili di Scuola calcio. Il compito è arduo, ma non abbiamo paura di lavorarci a fondo». Il Rocca Priora ha già cominciato i raduni per le squadre dell’agonistica: gli Allievi (nati nel 2000 e 2001) si rivedranno oggi pomeriggio alle 17,30 al Montefiore e poi ancora martedì prossimo alla stessa ora, la Juniores sosterrà il primo incontro lunedì sempre alle 17,30 e comunque i raduni si terranno mediamente due volte a settimana e chiunque volesse provare può recarsi direttamente al centro sportivo.