Rocca Priora, elezioni: Intervista a 360° a David de Righi

David De Righi, classe 1978, vive con la compagna Jennifer e la figlia Giulia
Un cognome importante per chi conosce Rocca Priora e la sua Storia candidato al Consiglio Comunale di Rocca Priora con la lista FARE ROCCA PRIORA.
Un ragazzo da sempre impegnato nell’associazionismo e nella politica.
David, ovviamente anche noi ci diamo del tu …
Quanto ha pesato il cognome De Righi e la storia politica di tuo papà nella tua vita?

Nessun peso, ma ovviamente mi ha trasmesso la passione per la politica e per il mio paese. I miei ricordi affondano alle vecchie feste dell’Amicizia o a riunioni partecipatissime nella sezione cittadina della DC, in cui seguivo mio padre.
La cosa più difficile è sempre stata quella di far capire che siamo due persone diverse, anche se con una cultura di base molto simile alla sua, abbiamo metodi diversi e ovviamente caratteri diversi.
Devo riconoscere a mio padre che non è mai stato ingombrante da quando sono stato eletto consigliere.

Vivi da sempre a Rocca Priora. Cosa rimpiangi, ovviamente se c’è, del tuo paese quando eri ragazzo?
Rimpiango la socialità e quel modo di frequentarsi che oggi con la frenesia della nuova società e i social si è perduta. Mi piace ricordare il paese di quando ero ragazzo, dove in ogni angolo c’era una comitiva con cui condividere pomeriggi e condividere avventure. La Rocca Priora estiva che era spesso in festa ed era una vera gioia per noi ragazzi. I bambini che giocavano per strada.
Rimpiango l’umanità che portava le famiglie ad aiutarsi l’una con l’altra, e un’immagine che ricordo bene è la chiave di casa attaccata all’esterno della porta che dava quel senso di accoglienza e di fiducia che oggi è del tutto sparito.
Ma capisco che la società cambia e anche i ritmi della nostra vita sono cambiati, ma dobbiamo fare in modo che non si dimentichi che lo stare insieme è una delle nostre più grandi risorse, per questo bisogna lavorare per creare spazi e opportunità per il nostro bellissimo paese.

Ti faccio una domanda in apparenza scomoda.
In un’altra intervista mi è stato detto che il Partito Democratico di cui sei stato segretario oggi risulterebbe commissariato.
Puoi spiegarmi meglio cosa è successo?

Semplicemente ho rassegnato le dimissioni da segretario del Circolo per evitare strumentalizzazioni e polemiche intorno al ruolo del PD locale.
Dal 2020 sono segretario del PD di Rocca Priora e ho sempre lavorato insieme al direttivo per ricompattare un circolo che si era diviso sulle scelte delle elezioni amministrative del 2019 e che aveva portato una piccola minoranza a fare altre scelte.
Da segretario ho sempre scelto il dialogo e il confronto con il direttivo con il partito le forze politiche protagoniste a Rocca Priora, questo ha portato me e il direttivo a scegliere un percorso civico che in queste elezioni comunali ci vede appoggiare la lista civica FARE ROCCA PRIORA, con Claudio Fatelli sindaco.
Anche in questa tornata elettorale il protagonismo di pochi stava creando frizioni all’interno del Partito anche a livello provinciale e regionale, per questo ho deciso di congelare le attività del circolo locale facendo un passo indietro.
Dopo le elezioni però, come sempre io e i miei compagni di viaggio saremo pronti a sanare ogni incomprensione e a lavorare per l’unità del partito, cercando di lasciare alle spalle polemiche e personalismi.

Quindi tu, se non ho capito male, dimettendoti hai compiuto una scelta proprio a salvaguardia del partito stesso hai preferito essere il, passami il termine, capro espiatorio proprio per evitare ulteriori scossoni al partito?
Assolutamente, il partito è al di sopra di ognuno di noi e dobbiamo tutelarlo in qualsiasi modo. Io, Federica Lavalle e Daniele Pacini abbiamo contribuito a fondare il circolo PD di Rocca Priora insieme ai nostri, consentimi il termine “i nostri vecchi”, che venivano da culture diverse e che ci hanno insegnato il valore dello stare insieme e della cultura di stare nel partito. Per questo il partito per noi viene prima dei nostri destini personali.
Voglio farti una domanda davvero personale che fino ad oggi non ho posto a nessuno.
Queste sono le prime elezioni amministrative nei Castellli Romani senza Bruno Astorre. Un’assenza, a mio avviso, davvero forte.
Cosa aveva in più Bruno rispetto a tutti gli altri e cosa ti ha lasciato in eredità?

Con questa domanda tocchi i miei sentimenti più personali, faccio politica da quando ero ragazzo e Bruno è sempre stato PRESENTE. Voglio sottolineare la parola presente, perché a volte la presenza si da per scontata, ma è un valore che ha portato me e una generazione di amministratori a crescere grazie alla sua capacità di ascolto e ai suoi consigli. Bruno c’era sempre nei momenti di gioia nei momenti di sconforto e nei momenti complicati, sapevi che potevi fare una telefonata e ricevere un appuntamento e un consiglio che erano quasi sempre risolutivi. Era una presenza che riempiva. Riempiva i rapporti tra amministratori, sapeva fare rete e sapeva fare squadra facendo sentire tutti parte di una squadra che non lasciava mai nessuno indietro. Riempiva i rapporti nel partito, portando dialogo e unità come non era mai successo prima di lui. Riempiva ognuno di noi della certezza della sua presenza.
In eredità ha lasciato, almeno a me, l’importanza del saper ascoltare, che credo sia una delle migliori doti che può avere un amministratore e un politico. E la voglia di cercare sempre il dialogo, e non lo scontro, come soluzione ad ogni problema.

Se hai letto le altre interviste sai bene che amo “spulciare” nei profili facebook delle persone che intervisto per cercare di vedere sfaccettature diverse dei miei interlocutori.
L’8 marzo hai postato un pensiero davvero profondo:
Mi raccomando per l’otto marzo lasciate le mimose sugli alberi e alle donne regalate ogni giorno ciò che non appassisce mai: tenerezza, amore e rispetto.”
Assistiamo ancora a troppi fenomeni di violenza sulle donne.
Sei papà, sei marito, sei figlio … cosa può fare la politica e le amministrazioni per essere più vicini e testimoniare con maggiore forza la necessità di combattere senza sosta il fenomeno della violenza sulle donne?

Credo sia un fenomeno complesso, che parte da una cultura del possesso da parte degli uomini che deve essere superata.
Innanzitutto, credo che si debba fare un lavoro davvero importante di formazione a partire dalle scuole, per cercare di ridurre questo fenomeno per il futuro, sin dai più piccoli.
Credo poi sia importante che le amministrazioni lavorino sull’ascolto, le donne vittime di violenza non devono essere lasciate sole e devono trovare sempre un luogo dove essere ascoltate e aiutate. Si devono creare luoghi dove le donne possano essere accolte e secondo me in molti casi deve essere creato un sostegno economico che possa renderle indipendenti e autonome.
Ma soprattutto è importante parlarne sempre, tenere alta l’attenzione sul tema e non solo nelle giornate dedicate alla violenza sulle donne o della festa della donna.

Ultima domanda che è ormai il marchio di fabbrica delle mie interviste: la famosa bacchetta magica.
Quale sogno vorresti realizzare per te o per la tua famiglia e che sogno vorresti regalare a Rocca Priora?

Per me e la mia famiglia il sogno è quello di poter continuare a vivere serenamente come fortunatamente è stato fino ad oggi.
Per Rocca Priora vorrei che si realizzasse come comunità e che capisse le potenzialità che può esprimere sia come aggregazione di persone sia per la bellezza che esprime il paese, ma su questo spero e credo di dare il mio contributo nei prossimi 5 anni.

Un grande immenso a David de Righi per la sua disponibilità ed il suo personale ricordo commosso del senatore Bruno Astorre




Federazione PD Provincia di Roma intitolata a Bruno Astorre

Maugliani: “Un tributo doveroso che rispecchia i sentimenti della comunità politica che rappresentiamo.”

La federazione del Partito Democratico della Provincia di Roma verrà intitolata alla memoria del senatore Bruno Astorre morto precipitando dal quarto piano di uno degli uffici del Senato di Palazzo Cenci, a Roma lo scorso 3 marzo 2023.

“Lo abbiamo deciso all’unanimità nel corso della riunione del nostro attivo provinciale che abbiamo tenuto in call nella giornata di oggi.” – Così in una nota su Facebook il Coordinatore del partito per la Provincia di Roma Rocco Maugliani.

“Nelle prossime settimane – ha proseguito Maugliani – organizzeremo l’iniziativa che renderà effettiva questa decisione, la terremo al Provinciale e inviteremmo tutti coloro che potranno a partecipare. Bruno non è stato solamente il nostro territorio ma è indubbio che nel nostro territorio ha costruito una parte importantissima della sua azione politica e la traccia che ha lasciato nella nostra comunità è stata indelebile. Per questo, indipendentemente da quale sarà in futuro la sede del nostro partito, sarà la sede del Partito Democratico della Provincia di Roma, Federazione Bruno Astorre. Un tributo doveroso che rispecchia i sentimenti della comunità politica che rappresentiamo.”




Elezioni regionali, Astorre (Pd) e Ciocchetti (FdI) fanno il punto

In totale saranno otto le regioni chiamate alle urne: Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche e Puglia.

Come avvenuto già per le regionali del 2019, non ci sarà però una data unica.

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La video intervista al Senatore Bruno Astorre Segretario del Pd Lazio e all’Onorevole Luciano Ciocchetti rappresentante di Fratelli d’Italia

In Emilia Romagna si voterà infatti il 26 gennaio, con anche la Calabria che alla fine si è unita per una sorta di election day.

Nelle altre sei regioni invece le elezioni ci saranno nella tarda primavera insieme al primo turno delle amministrative

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/01/2020

In totale in Emilia Romagna saranno sette i candidati in corsa

Il governatore uscente Stefano Bonaccini è nuovamente il candidato del centrosinistra, con i 5 Stelle che ci saranno e correranno per conto proprio puntando su Simone Benini. Il centrodestra invece ha scelto di puntare sulla senatrice leghista Lucia Borgonzoni.

In Calabria saranno quattro i candidati in corsa. Alla fine il governatore uscente Mario Oliverio non si è ripresentato, ricompattando così il centrosinistra con il PD che ha deciso di appoggiare l’imprenditore Pippo Callipo mentre la scelta del Movimento 5 Stelle è ricaduta sul docente universitario Francesco Aiello.

Nel centrodestra la scelta di Forza Italia di candidare la deputata Jole Santelli ha indispettito Mario Occhiuto, con il sindaco di Cosenza che dopo un appello di Silvio Berlusconi ha rinunciato a correre per conto proprio.




Franceschini e Astorre a Genzano per sostenere Nicola Zingaretti alla segreteria del Pd

GENZANO (RM) – Sabato scorso si sono riuniti nella sala dell’ex enoteca comunale di Genzano di Roma (ora un centro per gli anziani) tutti i vertici amministrativi legati al mondo del centrosinistra per ascoltare l’onorevole Dario Franceschini, grande sostenitore di Nicola Zingaretti per la segreteria del Partito Democratico. Vicino al leader di AreaDem, componente strategica del PD, siede il segretario generale del Lazio Bruno Astorre.

Astorre: “Incrementare la partecipazione”

Bruno Astorre auspica nella “creazione di gruppi in modo da poter incrementare la partecipazione”. Mancano pochi giorni alle primarie dem del 3 marzo e il nodo è far sapere alle persone che chiunque può votare ma soprattutto spingere le persone ai gazebo. Il segretario regionale riconosce che le modalità di elezione all’interno del partito democratico debilita l’elettorato che si ritrova spaesato dopo le convenzioni regionali e nazionali e dopo il voto al congresso regionale. Insomma serve chiarezza per raggiungere un milione di voti: obiettivo che sbaraglierebbe la strada per le europee.

Nel Lazio la lista in sostegno di Zingaretti sarà composta dalla consigliera comunale di Genzano Martina Ortolani, il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini e dal sindaco di Velletri Orlando Pocci. Dopo gli interventi della consigliera e dei due sindaci, prende la parola l’onorevole Dario Franceschini il quale si sta spendendo in tutta Italia per portare Nicola Zingaretti a capo della segreteria dem.

Per Franceschini, Zingaretti è l’unico che rappresenta il cambiamento

Franceschini ha già affermato in un’intervista al Corriere della Sera che l’idea di una lista unitaria per le Europee è positiva a patto che a guidarla sia proprio Zingaretti. E guardando anche alle prossime amministrative che porteranno al voto 3.500 comuni, Franceschini vuole che sia la mobilitazione delle primarie a motivare i suoi a livello locale. Per l’onorevole, Zingaretti è l’unico che rappresenta il cambiamento e un cambio di rotta. Ma poi si parla di un Pd aperto a tutti anche a Renzi per evitare fratture e perdite di voti. Zingaretti viene presentato come l’unico che è uscito vincitore nel generale bagno di sangue nella battaglia contro Lega e Movimento 5 Stelle, anche se a guardare le percentuali delle scorse regionali nel Lazio è chiaro che se Pirozzi (5%) fosse rimasto all’interno del centrodestra di Parisi (31%), Zingaretti sarebbe arrivato secondo col 33%.
L’onorevole Franceschini continua il suo discorso presentando questo governo come un’orda di “incompetenti, ignoranti e possiamo dirlo: fascisti”. D’altronde “quella tra M5S e Lega è un’accozzaglia”: sì, ma resa necessaria prima dal Rosatellum (scritto dal Pd e FI) essenzialmente proporzionale che rende obbligatoria una coalizione post elettorale e poi dall’abbuffata di pop corn del PD. Franceschini in un passaggio, forse non troppo chiaro, accosta questo governo ai passati esecutivi targati Berlusconi: quello che manca in entrambi i casi è la reazione forte e decisa della sinistra. Zingaretti sicuramente uscirà vincente dalle primarie anche per assenza di competizione interna ma il problema urgente del Partito Democratico resta sempre il programma.

Negli ultimi anni in cui la sinistra ha guidato il paese nessuna iniziativa legislativa è stata presa in termini di giustizia, corruzione, evasione fiscale, conflitto di interessi, ambiente e sanità. E forse volgendo lo sguardo alle passate iniziative, il governo gialloverde acquisisce un senso solo come espiazione.




Bruno Astorre e la nuova rotta del PD: dalle radici nel volontario cattolico ad oggi

Figlio della tradizione contadina, secondo cui: un albero che cresce è tale sia se guardato dalla finestra di una casa sia se ammirato dalla piazza di un paese. Quella tradizione contadina, però, che sa che è importante che ci sia, tanto in quella casa quanto in quel Comune che amministra, il massimo della collaborazione, della lealtà, della assunzione di responsabilità, per far sì che l’albero viva. Così si definisce Bruno Astorre senatore della Repubblica per il partito Democratico di cui dallo scorso mese di dicembre ne è il nuovo segretario regionale del Lazio.

Bruno Astorre: il video servizio

Le radici nel mondo del volontario cattolico

Astorre ha da sempre militato nelle formazioni giovanili della Democrazia Cristiana, provenendo dal mondo del volontariato cattolico. Una formazione giovanile, quella di Bruno Astorre, che lo ha visto attivo nel mondo della parrocchia dove ha affrontato un percorso intenso, una scuola che ha sostenuto la sua crescita interiore e sociale. Politicamente, con la fine della prima Repubblica e con la conclusione della grande storia della Democrazia cristiana, aderisce al Partito Popolare per poi approdare nella Margherita e oggi, dopo aver partecipato alla sua nascita, è un esponente del Partito Democratico.

“Il mio essere cristiano, cattolico, è un punto di partenza ed un porto di approdo. Da questo molo m’incammino, ogni giorno, perché ritengo necessario confrontarmi con la società. Questa esigenza nasce dal desiderio di costruire, essere al servizio della comunità, delle famiglie che la compongono, dei cittadini, tutti protagonisti in cui mi riconosco perché io a loro appartengo, con tutto il mio essere e, dunque, anche con la mia fede ed i miei errori.” Parole queste con le quali Astorre descrive quello che è il suo credo, il suo modo di vedere e affrontare le sfide che si incrociano lungo il percorso della vita e che ora fanno da preludio a quella che è la nuova mission del neo segretario Dem.

Astorre e la “nuova rotta” del PD

“La nuova rotta sulla quale il partito Democratico deve posizionarsi partendo dalle Sezioni che devono ospitare le energie per poter essere tra i più indifesi, – come ha spiegato Astorre – coi cittadini che hanno difficoltà e quindi utilizzando piccoli team di professionisti, di avvocati o di commercialisti sul modello di quelli di strada che danno una mano, fanno consulenze gratuite a tante persone che ne hanno bisogno, che desiderano un consiglio su un problema”.

Bruno Astorre: l’intervista di Chiara Rai

Una nuova rotta quella disegnata da Astorre, che durante l’ultima assemblea capitolina ha suscitato grandi entusiasmi nel popolo del PD che è tornato a sentir parlare dei suoi principi e dei suoi valori e nel corso della quale il neo segretario regionale ha concluso citando un proverbio africano ‘Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme’. Andiamo uniti e andremo lontani, insieme“.




Primarie Pd Lazio: Bruno Astorre è il nuovo segretario

Bruno Astorre è il nuovo segretario regionale del Pd. Il senatore è stato eletto dalle primarie con il 70% dei consensi espressi dai 60mila elettori che si sono recati ai gazebo.

“Ho ricevuto le telefonate di Andrea Alemanni – Candidato alla segreteria del PD Lazio e Claudio Mancini che ringrazio perché mettersi in gioco non è mai facile… – dichiara Astorre – aspettiamo l’ufficialità ma dai dati che ci stanno arrivando siamo al 70% dei consensi…grazie davvero a tutti … ai candidati,ai rappresentanti, a tutti coloro che mi hanno sostenuto e ai 2000 volontari che hanno reso possibile una giornata straordinaria di democrazia con circa 60 mila votanti. Da domani al lavoro con Unità Umiltà Umanità !!!”




Bagno di Folla per Bruno Astorre all’ex Consorzio. Il senatore Pd: “Anguillara governata da un sindaco condannato. Vergogna!”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Bagno di folla per il senatore Bruno Astorre ad Anguillara Sabazia. Il senatore  è in pole position per la segreteria regionale del Partito Democratico del Lazio. Una persona che riesce a colpire la pancia delle persone e ad avere ancora fiducia nel PD che in questi tempi non gode particolarmente di larghi consensi.

Pienone all’ex Consorzio

Eppure ieri, all’ex Consorzio della città sabatina c’erano tantissimi cittadini dell’intero circondario a partire da Anguillara, Trevignano, Bracciano, Allumiere, Oriolo Romano, Campagnano, Civitavecchia, Fiumicino e i piccoli paesi del circondario della provincia di Roma Nord.

Astorre si è presentato con una squadra tutta al femminile, donne motivate che da sempre sono presenti sul territorio e fanno “azioni concrete”, hanno ribadito, “senza prima annunciarle sul web”.

In sala, tra i tanti amministratori e non del Partito Democratico dell’area, c’era l’ex sindaco di Anguillara Sabazia Francesco Pizzorno, l’ex assessore Enrico Stronati, il consigliere comunale Silvio Bianchini.

 

Le donne sul territorio

Le donne, Michela Califano, Lucia Bianchini, Barbara Dominici, Sabrina Telloni, Mariella Camilletti, Cinzia Caccia, hanno sottolineato l’importanza di tre parole che poi sono lo slogan della campagna elettorale di Bruno Astorre: unità, umiltà e umanità. Tre termini a cui Astorre da un’importanza fondamentale.

Le cinque donne candidate hanno ribadito che “da soli non si va da nessuna parte” che bisogna essere presenti, vicino alle persone e questo è il Pd sano che deve riconquistare il proprio elettorato. Un partito fondato sui valori della solidarietà, accoglienza e integrazione in stretta correlazione con la sicurezza.

Un partito che deve salvaguardare le piccole e medie imprese. Il programma di Astorre è chiaro al riguardo: “Vinceremo tanto a poco – ha detto il senatore Pd – ma sempre con rispetto e volontà di collaborazione con gli avversari. Però vinceremo tanto a poco!”.  Astorre ha poi ringraziato di vero tutti i presenti, in particolar modo Paolo Bianchini: “Sempre al mio fianco – ha detto – si mette sempre in disparte agli ultimi posti ma è lui il motore di questo territorio!”.

Del consigliere Silvio Bianchini, Astorre ha detto che è un consigliere con valori autentici che crede fortemente nella politica sana e costruttiva.

“Tornare vicino alle persone, con umiltà”

“Negli ultimi tempi abbiamo peccato di umiltà, non abbiamo ascoltato certi segnali – ha proseguito Astorre – e abbiamo fatto diversi sbagli tra cui il referendum delle Trivelle (costato 300 milioni di euro) e che ha visto il governo Renzi distante dai lavoratori, quelli che operano sulle piattaforme. E poi basta questa disgregazione, qualunque segretario del Pd è stato criticato, ci vuole unità, ci vuole unità. Se viene eletto segretario va sostenuto e senza creare le solite spaccature interne”. Infatti, il referendum sulle trivelle che ha citato ieri Astorre non è stato altro che il frutto di guerre intestine soprattutto ad opera di quei consiglieri e quei pochi governatori regionali “dissidenti” che hanno cavalcato il referendum per una conta interna al Pd per poi ottenere un pugno di mosche.

 

“Anguillara Sabazia governata da un sindaco condannato”

E le “sconfitte” hanno lasciato spazio a chi la politica la fa dietro la tastiera: “Anguillara Sabazia è governata da un sindaco condannato e da consiglieri in odore di indagini. Ecco i Cinque Stelle! E’ una vergogna!”.

Alle “convenzioni di circolo” del Pd regionale la mozione senatore di Areadem, sostenuto anche da chi fa riferimento al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ha ricevuto il 60,59 per cento delle preferenze, per un totale di 9.191 voti.

Gli sfidanti Claudio Mancini, più vicino a Orfini, e Andrea Alemanni, della componente Rughetti-Richetti, si sono fermati a 4.886 voti, il 32,21%, e 1.091 voti, 7,19%. Astorre ha vinto anche nei circoli di Roma: 1.610 preferenze, il 43,86% del totale, su Mancini, fermo a 1.519 voti, il 41,38%, e Alemanni con 542 voti, 14,76%.

Il primo dicembre potranno votare tutti i cittadini, anche chi non è tesserato Pd! La prossima decisiva partita – ha comunicato di recente Astorre – si giocherà ai gazebo con le primarie aperte. Un grande esercizio di democrazia e partecipazione che, al di là delle diverse mozioni, riunirà il popolo del Pd sotto la stessa bandiera, per dare il via a un nuovo cammino con unità, umanità e umiltà. Dal giorno dopo, tutti insieme per il Partito democratico, contro la pessima amministrazione del sindaco Raggi e del Governo del fallimento”.




Anguillara Sabazia, ex consorzio: sabato l’incontro con il candidato alla segreteria regionale del Pd Bruno Astorre

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – ”Le donne protagoniste del nuovo Pd”. Questo il titolo del convegno organizzato dai dem in occasione dell’incontro con il candidato segretario regionale Bruno Astorre. L’appuntamento è per sabato 17 novembre alle 18 all’ex consorzio agrario di via anguillarese 145 ad Anguillara. Al convegno prenderanno parte le candidate alle primarie Michela Califano, Barbara Dominici, Lucia Bianchini, Sabrina Telloni, Mariella Cammilletti e Cinzia Caccia. Presente anche Daniele Leodori.

OFFICINA STAMPA 10/5/2018 L’INTERVISTA AL SENATORE BRUNO ASTORRE

Astorre: Uniti, umili e umani: “Con queste parole chiave parte la mia corsa a segretario del Pd Lazio che si concluderà il 25 novembre con le primarie aperte”

“Siamo all’opposizione in tutti i capoluoghi di provincia del Lazio, a cominciare da Roma, così come lo siamo in Parlamento. – Scrive il senatore Pd sul suo sito ufficiale – Quindi abbiamo due sfide: tornare a camminare nel percorso di un nuovo Pd unito, e possiamo farlo solo usando umiltà e una dose di umanità con i nostri valori. Non basta fare opposizione, ma è indispensabile proporre, parlare con le persone e non dire solo quel che Raggi, Salvini e Di Maio stanno distruggendo.Dobbiamo portare le nostre idee.

Mi rivolgo a tutti, indistintamente: il Pd deve aprire porte e finestre, tutti devono fare un passo avanti e non di lato perché questo è il momento dell’impegno,è il momento di esserci ma non per vincere, ma per governare. Si può vincere, basta vedere i 5 Stelle in Campidoglio, ma poi non governare o peggio fare disastri. Anche per questo, nel momento forse peggiore del Pd, ho deciso di mettermi in gioco, di assumermi una nuova responsabilità e spero insieme a tanti amiche e amici, di ridare forza al Partito democratico, di far uscire di casa i delusi per venire ai nostri incontri e quindi nei gazebo per portare nuove energie e costruire un nuovo percorso per essere protagonisti.

Partiamo da un’operazione di riscatto della Capitale, senza dimenticare che il Pd si deve rimettere in cammino anche a Rieti, Frosinone, Viterbo e Latina. Un partito aperto, coraggioso e radicato nel territorio. Pensiamo a quello che è successo il 4 marzo scorso, quando 350 mila cittadini del Lazio hanno votato centrodestra e M5S alle elezioni politiche, scegliendo invece e facendo vincere Nicola Zingaretti e il Centro Sinistra alla Regione.”




Regione lazio, spese pazze: a processo nomi eccellenti del Pd

Cambiano i colori politici, gli schieramenti, ma la storia è sempre la stessa. Peculato, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa. Questa volta sono le accuse per le quali il 22 gennaio prossimo saranno processati a Roma dall’ottava sezione penale del Tribunale 16 ex consiglieri regionali del Pd.

Diverse sono le posizioni degli imputati per i quali il rinvio a giudizio è stato deciso dal gup Alessandra Boffi a conclusione di una inchiesta sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari regionali. A sollecitare il giudizio erano stati il pm Alberto Pioletti e Laura Condemi che si sono occupati dei fatti accaduti tra il 2010 e il 2013 riguardanti l’impiego dei fondi regionali che furono stanziati anche per servizi mai fatti.

Tra le 16 persone rinviate a giudizio ci sono: Esterino Montino, attuale sindaco di Fiumicino, Giancarlo Lucherini, Bruno Astorre, Claudio Moscardelli, Francesco Scalia e Daniela Valentini nonchè il deputato Marco Di Stefano ed Enzo Foschi.

A Esterino Montino vengono contestati 7.500 euro, al Pd come gruppo 194 mila, ai senatori Bruno Astorre (nella direzione nazionale del pd) 122 mila, Daniela Valentini 81mila, Claudio Moscardelli 181 mila, Carlo Lucherini 87mila, Francesco Scalia 13mila. All’ex senatore e plurindagato in alte vicende, Marco Di Stefano, 93mila. Ad Enzo Foschi, già nello staff di Ignazio Marino, 96mila. Il record è di Claudio Mancini: 188mila.

“Omettevano di compiere la selezione dei candidati e conferivano incarichi privi delle conoscenze professionali richieste dalla legge, così intenzionalmente procurando un ingiusto vantaggio patrimoniale alla vasta platea di collaboratori, nonché ai singoli consiglieri”, scrive la procura. L’inchiesta, nata a Rieti e trasferita a Roma per competenza territoriale, rivelò una sorta di “così fan tutti” all’indomani dello scandalo che portò all’arresto e alla condanna di Franco Fiorito “Batman”, capogruppo pdl alla Regione. E’ la triste storia di un paese coperto e coinvolto dal dramma degli scandali e dalla corruzione. Non c’è differenza di opinioni, la piaga rimane sepre la stessa. A rimanere delusi rimangono solo e sempre i cittadini, che nonostante debbano vivere una situazione di continuo disagio, si trovano sempre più distanti dalla politica e dalle stesse istituzioni.

Marco Staffiero




Nemi convegno Pd sui rifiuti, Astorre: "In bocca al lupo al 'compagno' Cortuso"


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di Chiara Rai

 

NEMI (RM) – Un Pd coeso e unito a Nemi a sostegno della candidatura a sindaco di Carlo Cortuso con la lista "2017 Ricomincio da Nemi". Questo è ciò che è emerso dal convegno sulla gestione rifiuti e tutela ambientale presso la Biblioteca de “Lo Specchio di Diana” di corso Vittorio Emanuele, 13. Sono intervenuti il senatore Pd Bruno Astorre, la deputata Pd Ileana Piazzoni, Luca Andreassi dell’Università di Tor Vergata quale esperto in materie ambientali, Maria Irene Zanon del Pd di Nemi e a moderare il convegno Marco Silvestri del Pd di Nemi.

 

Una tematica molto interessante perché tocca forse quella che è la più grande emergenza nel territorio di Nemi: i rifiuti e il mancato avvio del “porta a porta” su tutto il territorio che poi è stata la grande promessa fatta nel 2012 e non mantenuta da Alberto Bertucci, oggi sindaco uscente. Una promessa che però, come sottolineato da Zanon, oltre a non aver portato a nulla di fatto, ha generato anche sperpero di soldi pubblici alla ricerca di una isola ecologica che non c’è. Si sono individuati due siti, un'area in prossimità di Via Nemorense adiacente al cimitero e uno in via della Radiosa a 60 metri dal pozzo che serve acqua potabile all’intera cittadinanza e spesi 31 mila euro in totale per ritrovarsi ad essere la pecora nera dei Comuni alle porte di Roma rispetto all’avvio della raccolta differenziata, anzi a Nemi i comuni limitrofi ci buttano l’immondizia perché da loro c’è la differenziata ormai da anni.


Andreassi ha parlato delle virtù dell’ecodistretto
che può rappresentare una soluzione alternativa a qualsiasi tipo di impianto che incenerisce i rifiuti perché di fatto “bruciare i rifiuti significa comunque inquinare e i costi di gestione possono rivelarsi molto alti e difficili da mantenere”. Poi, Andreassi ha parlato del rogo di Pomezia e del fatto che nessuno è intervenuto per rimuovere i materiali tossici andati distrutti all’interno del sito e che non si capisce bene di che materiale sono fatti. Solo plastica? “Abbiamo manifestato contro il tentativo della sindaca dell’area metropolitana Virginia Raggi che – ha continuato Andreassi – invece di proporre un piano per la chiusura del ciclo dei rifiuti tale da prevedere un reale aumento della raccolta differenziata ed una nuova impiantistica di trasformazione moderna e non inquinante, nonché la creazione di eco distretti, cerca aree per discariche fuori dal Comune di Roma. Una vecchia, pericolosa e inefficace concezione già sperimentata e risultata fallimentare”


“Il fatto di essere confinanti con un territorio vastissimo dove la gestione dei rifiuti è fuori controllo è problematico” ha detto Piazzoni che ha ricordato: “Oggi è la giornata mondiale dell’Ambiente e questo convegno sui rifiuti è davvero fondamentale per capire in che verso stiamo andando”. Piazzoni non ha tralasciato una critica ai pentastellati: “Il M5S di fronte all'emergenza rifiuti che sta mettendo in pericolo la salute delle cittadine e dei cittadini e che danneggia il turismo e l'immagine di Roma, sta giocando la propria partita per il potere”.


Per Astorre Nemi è la culla dei Castelli Romani,
il senatore ha pubblicamente fatto un in bocca al lupo al “compagno Cortuso” e naturalmente anche a tutta la lista che lo sostiene e che è “connotata – a dire di Astorre – da una forte pregnanza sociale e culturale basata sul volontariato. Ho visto che tutti i candidati hanno inteso mettere in rilievo ciò che hanno fatto per il prossimo, questo è molto bello perché significa venire alla politica dall’impegno sociale, dall’impegno verso gli altri e cioè restituire alla politica la dignità con la d maiuscola e cioè cosa tu puoi fare per migliorare la qualità della vita degli altri”. 




Nemi, gestione rifiuti: per il convegno del Pd scende in campo il senatore Bruno Astorre

 

Red. Politica

 

NEMI (RM) – Nemi gestione rifiuti e tutela ambientale: questo l’argomento che verrà affrontato al convegno organizzato dal partito Democratico di Nemi in programma alle 18.30 di Lunedì 5 giugno presso la Biblioteca de “Lo Specchio di Diana” di corso Vittorio Emanuele, 13

Ad affrontare il tema di quella che ormai rappresenta una delle più grandi criticità per Nemi che è l’unica realtà di tutta l’area dei Castelli Romani dove ancora non è partita la raccolta differenziata interverranno il senatore Pd Bruno Astorre, la deputata Pd Ileana Piazzoni, Luca Andreassi dell’Università di Tor Vergata quale esperto in materie ambientali, Maria Irene Zanon del Pd di Nemi e a moderare il convegno Marco Silvestri del Pd di Nemi. 


“Nemi è uno dei pochi comuni dei Castelli Romani in cui la raccolta differenziata è ferma da 10 anni alla sperimentazione in pochissimi quartieri. – Dichiarano in una nota dal direttivo del Partito Democratico di Nemi – Occorre attivare una vera politica della gestione di tutto il ciclo dei rifiuti – prosegue la nota –  avviando la Raccolta Differenziata su tutto il territorio e consorziandoci con i comuni limitrofi per l'utilizzo delle isole ecologiche. Il problema della gestione dei rifiuti non può essere risolto singolarmente da Nemi , occorre una sinergia e una comunione di intenti tra i comuni dei Castelli Romani anche per far fronte all'emergenza della Capitale. Di gestione dei rifiuti, tutela dell'ambiente e soprattutto di studio di fattibilità degli ecodistretti, ci confronteremo lunedi 5 giugno a Nemi alle ore 18.30, alla Biblioteca diffusa dello Specchio di Diana.”

 

Il candidato sindaco Carlo Cortuso con la lista "Ricomincio da Nemi" sostenuta dal Partito Democratico in merito al tema rifiuti ha dichiarato: "Il Sindaco Bertucci, ormai a ridosso delle prossime elezioni amministrative ed in preda all'emergenza, emana l'ordinanza urgente con la quale si dispone l'attivazione delle fototrappole, affidando il servizio sperimentale per soli due mesi ad una azienda privata al costo di ben 5 mila euro più Iva. Non avendo neppure partecipato al Bando dell'Area Metropolitana di Roma Capitale per il finanziamento di questo sistema di videosorveglianza (Determinazione dirigenziale RU 2038/2016 del 18.05.2016.), non solo ha fatto perdere al Comune di Nemi l'opportunità di ricevere denaro, ma oggi spende per lo stesso scopo quello di noi cittadini.
Questo pone ancora una volta in risalto la scarsa cura e l' incapacità del Sindaco Bertucci nell'affrontare con cognizione la questione dei rifiuti e l'inaffidabilità nella gestione delle risorse finanziarie.

 

Cortuso ha anche ricordato quella che ha definito come "gestione scriteriata" da parte dell'attuale amministrazione Bertucci riguardo la realizzazione dell'isola ecologica promessa dal sindaco uscente nella campagna elettorale del 2012: "Era il 2012 quando Bertucci, nel suo programma elettorale, dichiarava di aver individuato un' area in prossimità di Via Nemorense adiacente al cimitero per la realizzazione dell’isola ecologica: certo di poterla realizzare, si procede all'acquisto del terreno per un costo di 26.600 euro, con delibera n. 12 del 18/06/2014. Successivamente si da incarico ad un geologo ed un agronomo – per un costo complessivo di oltre 5.000 euro – per la stesura di relazioni da presentare in conferenza dei servizi. Conferenza che boccia l’area prescelta da Bertucci per la realizzazione dell’isola ecologica: si arriva al 2016 quando, il 13 luglio, con delibera n. 28 si approva una variante urbanistica del terreno sito in località dei Corsi, distinto in catasto al foglio 4 particelle 1312 e 1313, per la realizzazione della famosa isola ecologica, ad appena 50 metri da uno dei pozzi di acqua più importanti di Nemi. Morale: con una gestione scriteriata, sono stati sperperati oltre 31.000 euro per non conseguire alcun risultato, la raccolta differenziata non è ancora partita ed il problema dell'abbandono dei rifiuti è ormai diventato insostenibile."

 

Una gestione dei rifiuti non a norma di legge denunciata a tutte le Autorità competenti da questo quotidiano un anno fa: Un partito Democratico che intende affrontare una volta per tutte un tema scottante per Nemi dove da ormai un anno questo quotidiano denuncia anche una gestione dei rifiuti non a norma di legge che avviene presso un'area che ricade nel Parco Regionale dei Castelli Romani e che appare a occhio nudo non adatta ad accogliere rifiuti sia per la vicinanza ad pozzo d’acqua, sia perché i rifiuti di ogni genere, da olii esausti, a lavatrici, all’umido, sono poggiati direttamente sul terreno o all’interno di cassonetti che poggiano sulla terra dove permea il percolato. Un’area  priva di qualsiasi autorizzazione per la gestione dei rifiuti e che di fatto non dovrebbe esistere e che rischia di compromettere la vicina falda acquifera. L'auspicio è quindi quello che questo spettacolo indecoroso volga finalmente al termine con la prossima amministrazione comunale, qualunque essa sia, considerato che quella attuale è rimasta sorda agli svariati tabella di denuncia e segnalazioni fatte a tutte le Autorità competenti, oltre all'auspicio di poter vedere finalmente partire la raccolta differenziata sull'intero territorio