Bracciano, Claudio Gentili: "Città immobile e senza progettualità"

 

BRACCIANO – Chiarezza e trasparenza. Questo è quello che si attendono i cittadini di Bracciano riguardo le delibere di giunta n. 2/2017 del 5/1/2017 e n. 35 del 24/2/2017. Lo dichiara Claudio Gentili, consigliere di opposizione di “Per un’altra Bracciano”.

Ricordiamo che, con la delibera n. 2/2017, la giunta, ha richiamato in premessa alcune circostanze. In particolare ha esposto che: “sono pervenute – si legge nell’atto – con frequenza all’Ente comunicazioni e diffide da parte di un cittadino ovvero da parte di legali che lo rappresentano, indirizzate al Segretario Generale, che riportano contestazioni, reclami, richiami a specifiche responsabilità, istanze, formali messe in mora, descrizioni di fatti ed iter amministrativi, riferimenti specifici a procedimenti penali, che hanno generato e continuano a produrre gravi difficoltà al destinatario delle missive nello svolgimento dell’attività amministrativa corrente”.

Nell’atto, la giunta, ha inoltre specificato che “le succitate lettere sono formulate costantemente con toni perentori ed intimidatori e riportano richiami ad asserite violazioni rilevanti sotto il profilo amministrativo, disciplinare, penale e civile, delle quali il mittente dichiara di avere dato formale comunicazione alle competenti autorità giudiziarie”.

In base a queste motivazioni, è stato deliberato un indirizzo per l’individuazione di un legale, ritenendo che “i riscontri, che il Segretario Generale ha l’obbligo di formulare alle suddette note, vengano supportati da un avvocato che possa, in modo altrettanto incisivo, tutelare l’Ente e per esso il Segretario Generale, che agisce ed opera in via esclusiva, per conto e nell’interesse del Comune di Bracciano e del corretto svolgimento delle funzioni istituzionali”.

Considerato, in prima istanza, che di fronte ad ipotesi intimidatorie, come riportato nella delibera – commenta Gentili – sarebbe stato opportuno interessare l’Autorità Giudiziaria, è stato da me fatto un accesso agli atti dai quali è emerso, tra l’altro, che il “cittadino”, che non si sa in base a quali motivazioni non sia mai stato indicato, è il signor Arturo Cimaglia.

Con atteggiamento a dir poco schizofrenico – sottolinea ancora il consigliere – la giunta comunale con delibera n. 35/2017 del 24/2/2017 ha revocato, mantenendo l’anonimato del “cittadino”, la delibera n. 2/2017, ritenendo pretestuose e senza fondamento le motivazioni che aveva in precedenza riportato.

Non si comprende perché, a distanza di pochi settimane, la giunta comunale abbia cambiato il proprio indirizzo. E opportuno evidenziare inoltre che per l’adozione della delibera di revoca è stata richiesta la partecipazione di un segretario comunale “a scavalco”, procedura adottata solo in casi di straordinaria amministrazione.

Viene da chiedersi se le intimidazioni non siano cessate!

Il tempo a Bracciano sembra sia passato inutilmente. L’unica novità è un fallimento, quello della Bracciano Ambiente. A distanza di nove mesi dall’insediamento si parla solo ed esclusivamente di vecchie storie che nessuna rilevanza hanno per la comunità: non si è data una progettualità alla città, ci si occupa solo di vicende passate, non si tiene in considerazione quanto i cittadini di Bracciano, nemmeno i più piccoli, hanno a cuore. Bracciano, solo per restare a questi giorni, è stato uno dei pochi paesi nei quali il Carnevale, una tradizione secolare, non è stato in alcun modo festeggiato.

Per avere questa qualità di amministrazione – conclude Gentili – i cittadini di Bracciano hanno già speso, solo per il periodo giugno-dicembre 2016, una somma di 54.390,59 euro in indennità di funzione per sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale.




Bracciano, emergenza lago: quell'allarme di un anno fa rimasto inascoltato dalle Istituzioni

 

Red. Cronaca


BRACCIANO (RM) – Il Comitato di Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano si è costituito precipuamente per affrontare questa drammatica emergenza. Da quasi un anno, il Comitato denuncia, in modo scientificamente documentato, la gravissima situazione che attraversa l’intero bacino imbrifero sabatino.  Il pericoloso abbassamento del livello del lago – dovuto alla concomitante azione del clima ed, in modo importante, della mano umana – è un allarmante sintomo.


Gli ambienti lacustri sono di estremo interesse per il paesaggio e per la vita umana perché scrigni di una parte essenziale della biodiversità e specchi delle attività umane svolte nel loro bacino. Queste ultime influenzano lo stato di salute dell’ecosistema e quindi la fruibilità dei servizi gratuiti che esso svolge.
L’alto valore naturale dei laghi cresce quando sono inseriti in aree protette o Parchi naturali (come il lago sabatino). Il loro ruolo di servizio ecologico, nei Parchi, dovrebbe essere esaltato da un controllato impatto antropico e la loro fruibilità dovrebbe essere ottimizzata per un utilizzo sostenibile del turismo. Le buone condizioni di un lago lo rendono molto attrattivo per il turismo e per l’educazione. La sua fruibilità lo rende molto redditizio per la pesca e, se correttamente utilizzato, anche per l’uso potabile delle acque, assegnando così ad una risorsa naturale un immediato valore aggiunto, di tipo economico.
Il cambiamento climatico in atto, con il tendenziale innalzamento delle temperature e modificazioni del regime pluviale, influenza significativamente la stabilità delle riserve idriche degli ecosistemi acquatici che le mantengono. D’altra parte lo sfruttamento per usi irrigui e potabili degli ecosistemi acquatici, produce lo stesso tipo di effetti riducendo il volume d’acqua disponibile negli invasi. Il sinergismo della pressione climatica ed antropica può produrre effetti devastanti sulla disponibilità di acqua.


La riduzione del volume di acqua disponibile agli ecosistemi lacustri è un tipo di stress subdolo perché, ad apparenti e temporanei vantaggi per il suo sfruttamento turistico (estensione delle spiagge), ne conseguono eventi fortemente negativi anche per lo stesso turismo (cattivi odori, ed abbassamento della percezione ambientale positiva da parte delle popolazioni). Offre, allo stesso tempo, un cattivo esempio per l’educazione (perdita di esempi di naturalità). Esso influisce, inoltre anche sullo stato di funzionamento dell’ecosistema e sull’ecologia delle specie lacustri (riduzione delle capacità autodepurative del sistema, sostituzione e scomparsa di specie, riduzione della biodiversità, variazioni delle concentrazioni di nutrienti ed inquinanti, variazioni dell’idrodinamica costiera con accentuazione di fenomeni erosivi, riduzione del valore frattale della linea di costa, scomparsa della vegetazione infralitorale, scomparsa dei siti di riproduzione dei pesci foraggio, riduzione della pressione idrostatica sulla falda e conseguenti frane). Non può essere, infine, trascurato l’effetto negativo sulla salute umana e della fauna ittica a causa dei fenomeni metastabili di eutrofizzazione locale con sviluppo di batteri e cianoficee che possono produrre intolleranze nei bambini e scarsità di cibo fruibile per i pesci.  L’abbassamento del livello del lago, che ha annullato il contributo alla portata del fiume Arrone, genera un inquinamento specie nel suo tratto iniziale. Questo stato di cose ha determinato un progressivo aumento delle concentrazioni di Arsenico (As) nelle acque, di cui il territorio sabatino soffre normalmente come si è evidenziato negli anni scorsi. La concentrazione di arsenico in alcuni punti sfiora picchi di 85 microgrammi/litro ben al di sopra dei limiti consentiti, che mette in grave pericolo la vita dei pesci e procura un preoccupante allarme per il rischio concreto di contaminazione della catena alimentare. L’Arrone è stato nei secoli utilizzato dalla popolazione agricola per uso irriguo e per abbeveraggio del bestiame. Se degrada la qualità delle acque del fiume, si provoca un grave pregiudizio alla salute umana. E’ acclarato che l’arsenico nel corpo umano, ingerito in concentrazioni superiori alla norma, provoca alterazioni della pelle, della circolazione periferica, ipertensione, fibrosi epatica e può indurre persino all’insorgenza di tumori della pelle e dei polmoni. I laghi vulcanici del Lazio, ed in particolare quello sabatino, stanno subendo una drastica riduzione del loro livello abituale molto preoccupante. Solo negli ultimi dodici mesi la riduzione ha superato un metro (come nel 2003) e le conseguenze sia per l’ecosistema lacustre sia per l’uomo che ne fa uso, sono evidenti. Già tutta la vegetazione è scomparsa e con essa, le aree di riproduzione dei pesci foraggio (indispensabili alla nutrizione dei pesci di valore commerciale) e gran parte delle potenzialità autodepurative dovute alle macrofite emergenti. Tale tendenza potrebbe portare al depauperamento della risorsa idrica, destabilizzando l’ecosistema fino al collasso        

       
Inoltre la perdita delle funzionalità ecosistemiche porterebbe alla perdita dell’attuale qualità dell’acqua, compromettendone seriamente l’uso potabile, a causa della crisi del processo autodepurativo, costringendo gli utilizzatori a costosissimi trattamenti prima della sua immissione in rete.
Uno studio dell’Enea sul bilancio idrico del lago di Bracciano non è affatto consolante. Esso osserva, infatti, un quasi-bilanciamento tra entrate ed uscite lasciando, ben poco a prelievi ulteriori. Accanto ad un prelievo fisiologico dovuto ai pozzi (tranne l’abusivismo) si aggiunge quello ben più rilevante del moderno super-acquedotto Acea.


Le variazioni di livello del lago sappiamo essere sempre avvenute nella storia ultramillenaria del bacino sabatino. A partire da quarantamila anni fa, passando per il periodo neolitico, del quale abbiamo i ritrovamenti preistorici della Marmotta; così come attraverso l’età del bronzo e forse anche in periodo romano imperiale, dimostrano escursioni di livello molto rilevanti. E’ semplice però osservare che le storiche variazioni furono dettate da elementi assolutamente naturali e fisiologici mentre quelle moderne siano determinate in modo significativo dall’uso umano della risorsa idrica. Si può dire che l’intervento antropico aumenta la frequenza delle escursioni di livello senza concedere all’ecosistema tempi adeguati di adattamento indispensabili per il suo equilibrio.


Il lago di Bracciano, è appurato scientificamente, ha un lento processo di ricambio delle proprie acque, stimato in circa centosettanta anni, cosa che lo mette a rischio di irreversibili inquinamenti in caso di sostanze non biodegradabili. Il lago Sabatinus giace in un antico sistema vulcanico tra i monti della Tolfa ed il complesso Cerite-Manziate a nord-ovest di Roma. Il crollo vulcanico-tettonico causato dallo svuotamento della camera del magma, ha formato l’invaso fondamentale dell’odierno lago di Bracciano. La linea spartiacque del bacino è caratterizzata da alcuni modesti rilievi verso nord (Rocca Romana di 609 m. e Monte Termine di 590 m.). Il livello di sfioro è ad Est del lago, a 164 m. s.l.m., dove si origina l’emissario del lago: il fiume Arrone. Il lago è inserito nell’omonimo Parco Regionale del complesso lacuale di Bracciano-Martignano, di circa sedicimila ettari, istituito nel 1999 tra le due Provincie di Roma e Viterbo.   
Un clima meso-mediterraneo caratterizza l’area con abbondanti precipitazioni piovose, concentrate per lo più nel periodo autunnale ed in quantità differenziata nei territori dei Comuni circumlacuali. Morfologicamente l’invaso sommerso si presenta conico ma con dolce acclivio fino alla profondità di 12-16 metri (acclivio maggiore a NW rispetto a S-SE); fortissimo è invece l’acclivio centrale del cono vulcanico. La corona poco profonda è piuttosto ampia e ricca di vegetazione sommersa ben dominata da poche specie algali. Questa area di acque poco profonde svolge un ruolo ecologico cruciale per la vita del lago (attività autodepurative, habitat per flora e fauna, zone di frega della fauna ittica). Il cono centrale scende invece fino a -1 m. sotto il livello del mare, conferendo al lago la discreta profondità di 164 m. Un enorme volume di acqua ipolimnica che può tamponare occasionali fenomeni asfittici estivi.


Rilevanti sono le presenze dell’avifauna acquatiche che si arricchiscono di anno in anno. E’ possibile osservare gruppi di anatre e folaghe lungo tutto il perimetro lacustre. Nel biennio 2000-2002 sono stati censiti più di 10000 uccelli acquatici, ed il lago è stato inserito nell’elenco delle zone umide di importanza internazionale. Per la presenza di uccelli acquatici il Parco di Bracciano-Martignano risulta nel Lazio inferiore solo al Parco Nazionale del Circeo. Va tuttavia citata la presenza numerosa di cormorani che svolgono una forte azione di prelievo delle popolazioni ittiche, fenomeno da quantificare e gestire.

 

"Di fronte a questo imponente e vario patrimonio di risorse naturali, costituito dal complesso bacino lacuale che rappresenta il prioritario interesse vitale dell’intero territorio sabatino, non corrisponde un altrettanto impegno istituzionale dei Comuni rivieraschi – dichiarano in una nota dal Comitato di Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-martignano – E’ vero che in questi ultimi mesi l’allarme “livello” ha determinato un aumento dell’attenzione dei Comuni – prosegue la nota – ma ancora molto al di sotto delle reali esigenze che l’attuale situazione richiede. Soprattutto perché la loro azione manca di coesione interamministrativa e di coordinamento con le tante iniziative autonome e spontanee di associazioni ed organizzazione che lodevolmente si stanno attivando per questa drammatica situazione.   L’iniziativa deve dispiegarsi in primo luogo chiamando con rigore e determinazione alle loro responsabilità il Comune di Roma e la Città Metropolitana. Esse, a tutt’oggi, sembrano neanche accorgersi della gravissima emergenza della più importante risorsa idrica del loro territorio. In particolare le responsabilità del Comune di Roma che delega inopinatamente alla società Acea anche gli aspetti decisionali più delicati del governo della risorsa acqua del comprensorio sabatino. E questa società, non essendo più, da tempo, una “municipalizzata”, bensì una S.p.a ., svolge, in piena autonomia, le proprie funzioni sulla base di interessi esclusivi in linea con i propri fini aziendali. Coinvolgere poi, la Regione ed il Governo nazionale per affrontare e risolvere l’attuale emergenza e contribuire ad una futura gestione democratica e partecipata del governo del ciclo delle acque sabatine. E’ arrivato il momento che non si lasci più campo libero ad un ente tecnico di valutare arbitrariamente sul prelievo delle acque del lago per il fabbisogno di acqua potabile del territorio di ATO2 senza nessun controllo politico–istituzionale in grado di valutare le conseguenze scientificamente rilevanti sul piano ambientale, socio-economico ed igienico –sanitario del bacino lacuale. Bisogna istituire una alta Autorita’ Istituzionale per la delicata funzione di governo del regime delle acque e per la gestione del loro intero ciclo nel bacino imbrifero del territorio Sabatino. Per questo compito debbono attivarsi non solo le Istituzioni interessate ma anche associazioni, organizzazioni e semplici cittadini orientati verso condivisi obiettivi comuni (Ottima la indizione della petizione popolare, anche se dovrebbe estendersi al reale, oltreché in rete, e magari con obiettivi più ampi; è importante altresì la riunione del 27 febbraio indetta dall’assessorato regionale all’ambiente con i comuni del comprensorio e gli istituti scientifici, anche se dobbiamo denunciare ancora una volta, la mancata convocazione del Comune di Roma). Per ottenere il risultato sopra esposto – conclude la nota del Comitato – è necessario tuttavia una azione che possa dispiegarsi subito per raggiungere alcuni immediati obiettivi:
1)      Provvedimenti urgenti per una sospensione dei prelievi (operando con attenzione perché il ritorno alla situazione “originale” potrebbe dar luogo a fenomeni di eutrificanti metastabili e viceversa la stabilizzazione della situazione attuale richiederebbe interventi di restauro delle parti emerse).
2)      Operare affinché si attivino rapidamente misure e progetti per ottenere, nell’impianto di depurazione, il massimo grado di qualità possibile delle acque reflue per predisporle ad essere rigettate nel lago invece di disperderle nell’Arrone verso il mare   
3)      Un esposto-impugnativa al Ministero dei LL.PP avverso la Convenzione-capestro che attribuisce alla Acea il potere di gestione dell’intero ciclo delle acque del territorio lacustre. Essa, infatti convoglia e trasferisce, con l’anello circumlacuale, le acque nere per poi trattarle con una (scarsa) depurazione e allo stesso tempo gestisce la captazione, potabilizzazione e distribuzione delle acque per uso domestico (con relativi lucrosi proventi).
4)      Adire l’Autorità Nazionale delle acque con le stesse motivazioni sopra esposte, per richiedere un suo autorevole intervento per restituire alle popolazioni sabatine i loro diritti di cittadinanza e la loro dignità di autogoverno.".
 




Bracciano, trovato morto con un taglio al collo

 

BRACCIANO (RM) – E' ancora giallo sul caso di un uomo di circa 50 anni che è stato trovato morto all'interno di un giardino condominiale a Trevignano Romano. Il rinvenimento del cadavere è avvenuto lo scorso 14 febbraio, il giorno di San Valento. L'uomo è stato trovato da un passante il quale ha immediatamente allertato il 118 che non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Anche i carabinieri sono intervenuti a Trevignano e ora sono in fase di indagine per capire se è possibile escludere la pista dell'omicidio. Sembrerebbe infatti che vicino all'uomo sia stato rinvenuto un coltesso: questo indizio lascerebbe pensare ad un gesto suicidiario. 




Fl3 Bracciano – Roma Ostiense: vandali incendiano sedili sul treno

 

OLGIATA – Atto di vandalismo ieri sera a bordo di un treno regionale Taf della linea Fl3 Bracciano-Roma Ostiense. L’episodio è avvenuto intorno alle 22.30 nei pressi della stazione Olgiata. Alcuni sedili sono stati dati alle fiamme durante il tragitto. Dalle prime ricostruzioni è emerso che un viaggiatore poco prima della stazione di Olgiata ha segnalato al capo treno un forte odore di fumo. Giunto nella parte superiore dell’ultima vettura il personale di Trenitalia ha visto alcuni sedili in fiamme e ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e della polfer. La vettura era vuota e nessun viaggiatore è rimasto coinvolto.
Alla stazione Olgiata erano presenti i vigili del fuoco e i carabinieri di Cesano, giunti sul posto dopo la richiesta di soccorso. Alla stazione di La Storta la polfer ha iniziato i rilievi del caso. I viaggiatori hanno dovuto prendere un treno successivo: la corsa è stata cancellata e il convoglio portato in officina per le riparazioni. Ingenti i danni che ancora non sono stati economicamente quantificati. Trenitalia ha sporto denuncia contro ignoti.




Anguillara, spaccio droga: in manette un 27enne del posto

 

Red. Cronaca

ANGUILLARA (RM) – Nel corso del fine settimana, nei comuni di Bracciano, Anguillara e Manziana, i Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno condotto un’attività antidroga che ha portato all’arresto di un 27enne e alla denuncia di un 23enne per detenzione ai fini di spaccio, e ne hanno segnalato altre otto alla Prefettura, per uso personale di sostanza stupefacenti.

Nel centro di Anguillara, un 27enne del posto, senza occupazione e con precedenti, è stato fermato dai Carabinieri a bordo della sua autovettura e, durante il controllo, è stato trovato in possesso di 20 grammi di marijuana già confezionata in dosi. I militari hanno successivamente effettuato una perquisizione presso la sua abitazione, dove hanno rinvenuto altri 18 grammi della medesima sostanza oltre a materiale per il confezionamento. Dopo l’arresto è stato trattenuto in attesa del rito direttissimo.

In via Braccianese Claudia, un 23enne romano è stato denunciato perché trovato in possesso di 6 grammi di cocaina suddivisa in dosi, occultati nel cruscotto della sua auto.  Durante i controlli alla circolazione stradale effettuati nell’arco notturno, altre 8 persone sono state trovate in possesso di hashish e marijuana.
Oltre alla segnalazione alla Prefettura quali assuntori, è stata contestata loro anche la sospensione della patente di guida.
 




Bracciano, scuola media San Giovanni Bosco: arrivano i lavori tanto attesi

 

di Ivan Galea


BRACCIANO (RM) – Al via i lavori di impermeabilizzazione, adeguamento e messa a norma del solaio della palestra della scuola media San Giovanni Bosco di Bracciano. Un iter che ha visto avvicendarsi ben tre diverse amministrazioni comunali in soli 7 mesi – da dicembre 2015 a giugno 2016 – e che a causa della lunga assenza per malattia del responsabile dell’area Lavori Pubblici ha subito problemi logistici per i quali il responsabile del procedimento non ha potuto avviare le procedure d’appalto nei tempi previsti, facendole slittare fino al termine dello scorso dicembre 2016.

Nel febbraio del 2015 la Regione Lazio ha concesso al Comune di Bracciano un finanziamento di 261.798,00 euro iscritto sul bilancio regionale in tre annualità: 13.056,00 euro per il 2015, 107.703,00 per il 2016 e 141.040,00 euro per il 2017. E in considerazione della divisione in più annualità del finanziamento regionale il responsabile dell’area Lavori pubblici e manutenzioni, del Comune di Bracciano, ing. Ravenda, comunicò alla Regione che i lavori di copertura della palestra della scuola media San Giovanni Bosco sarebbero stati realizzati in due lotti:un primo lotto funzionale relativo al risanamento di due campate del solaio per un importo di 107.512,00 euro e un secondo lotto funzionale per il risanamento di tre campate del solaio per un importo di 140.172,00 euro.

In seguito l'amministrazione comunale, in ragione di quanto espresso e dei tempi imposti dalla Regione Lazio, ha ritenuto necessario provvedere ad avviare con la massima urgenza le procedure per la realizzazione dei lavori, per non perdere il finanziamento regionale, ritenendo opportuno far realizzare l’intervento in un unico lotto, così come era previsto nel progetto originariamente presentato in Regione. Questo in considerazione del fatto che nel 2017 sarà disponibile l’intera somma di 247.684,00 euro riferita ai lavori da realizzare, iscritta sul bilancio regionale nelle tre annualità 2015-16-17.

Ad aggiudicarsi l'appalto dei lavori, per quasi 137mila euro iva esclusa, la ditta Romano Costruzioni s.r.l. risultata vincitrice della gara  negoziata alla quale sono state invitate a partecipare 2725 ditte per 329 offerte pervenute al Comune di Bracciano. 
 




Bracciano, raggirata vedova: denunciato un uomo

Redazione

BRACCIANO – Un brutto episodio di raggiro è accaduto a Bracciano, nell'hinterland a nord della Capitale. Un uomo di 31 anni è stato denunciato a Bracciano per circonvenzione di incapace. Vittima un’anziana vedova di Bracciano. L’uomo, approfittando dello stato psicofisico della donna, si era insinuato nella sua vita, con l’espediente di volerla aiutare nelle quotidiane mansioni casalinghe, per ottenere la sua fiducia. Del resto l'anziana era sola. Dopo aver convinto la vittima di essere stata abbandonata dai suoi parenti e che lui, al contrario, se ne sarebbe volentieri fatto carico, invitandola a casa per le feste, l’ha convinta a versargli una somma pari a 15mila euro su un libretto postale aperto ad hoc. E’ stata la segnalazione di un parente dell’anziana a far scattare le indagini dei carabinieri della stazione di Rignano Flaminio che hanno accertato la presenza di movimenti bancari sospetti sul suo conto postale. Successivamente, al termine d una perquisizione domiciliare a casa dell’uomo, i carabinieri hanno trovato il libretto aperto per l’occasione e la tessera sanitaria della donna. Il libretto è stato sequestrato e il denaro restituito nelle disponibilità della vittima




Bracciano: successo per la mostra dei presepi

 

di Silvio Rossi


BRACCIANO (RM) – Un successo la mostra dei presepi di San Gregorio Armeno che si è svolta nel week end al centro storico di Bracciano. L’associazione Asso del Lago, assieme all’associazione Corpo di Napoli hanno animato le vie della cittadina. Dopo la paura dovuta alle forti piogge che tra le giornate di giovedì e venerdì hanno fatto temere un week end deserto, il sole novembrino che ha allietato il fine settimana ha contribuito a far giungere in visita numerose persone, di Bracciano, dei paesi limitrofi e moltissime presenze dalla capitale.

È la prima volta che i presepi vengono esposti a Bracciano, dopo che per tre anni la stessa iniziativa è stata realizzata ad Anguillara Sabazia. Uno spostamento di location che ha certamente portato bene all’iniziativa. Bracciano ha un centro storico più vivo, con locali, negozi, ha una naturale propensione al turismo, a differenza di quanto avviene nella vicina cittadina, che appare sia urbanisticamente che a livello di organizzazioni sul territorio più chiusa, legata, probabilmente, a divisioni di rioni che riescono a malapena a portare in strada chi abita a quattro passi dalle iniziative, e spesso non attira nessuno da altre località.




Bracciano Ambiente: Il Tribunale ha dichiarato il fallimento della partecipata comunale

 

Red. Cronaca


BRACCIANO (RM) – Debiti alle stelle: il tribunale di Civitavecchia ha decretato il fallimento della Bracciano Ambiente. E adesso i soli servizi che rimarranno provvisoriamente in piedi saranno quelli destinati alla raccolta differenziata dei rifiuti, di manutenzione cimiteriale e di illuminazione votiva.

 

Nell’atto della Procura si sottolinea come di fatto non può ritenersi che la società in house sia dal punto di vista sostanziale un ente pubblico. Inoltre risulta dimostrato lo stato di insolvenza della debitrice, reso manifesto dal protratto inadempimento delle obbligazioni verso i creditori istanti, credito pari a €199.180,56, e dalle stesse allegazioni della debitrice, che, con la domanda di concordato preventivo, ha esposto di trovarsi in stato di crisi e nella oggettiva impossibilità di far fronte alle obbligazioni in essere, rappresentando un’esposizione debitoria complessiva di 12.289.127,82 di euro.

 

Il Tribunale ha rilevato che l’ammontare dei debiti scaduti e non pagati risultanti dagli atti dell’istruttoria prefallimentare è complessivamente superiore a euro trentamila, rilevando che la proponente, quale società in house del Comune di Bracciano, è affidataria dei servizi pubblici di raccolta differenziata dei rifiuti, di manutenzione cimiteriale e di illuminazione votiva erogati nel territorio comunale.

 

E' stato inoltre ritenuto che il pericolo derivante dal rischio di interruzione del servizio può essere evitato attraverso il ricorso all'istituto dell'esercizio provvisorio limitatamente al tempo necessario all'ente locale ad affidarlo ad un nuovo gestore (Cass. 22209/13); osservato che la Suprema Corte, nella sentenza appena citata, ha condiviso “la tesi, avanzata in dottrina e seguita anche dalla giurisprudenza di merito, secondo cui nel valutare la ricorrenza di un danno grave, in presenza del quale autorizzare l'esercizio provvisorio, il tribunale ha quindi tenuto conto non solo dell'interesse del ceto creditorio, ma anche della generalità dei terzi, fra i quali beni possono essere annoverati i cittadini che usufruiscono del servizio erogato dall'impresa fallita

 

"Ci dispiace per i dipendenti della Bracciano Ambiente e per le loro famiglie. – Ha commentato il consigliere comunale M5s Marco Tellaroli appresa la notizia – Ce l'abbiamo messa tutta, per evitare che accadesse"




Bracciano, Claudio Gentili: “Consiglio comunale mai così in basso”

 

Red. Politica

BRACCIANO (RM) – “Un regolamento approvato senza il parere obbligatorio della commissione consiliare di riferimento, provvedimenti presentati in maniera strumentale per allontanare l’attenzione sull’imminente fallimento della Bracciano Ambiente, toni arroganti ed indisponenti di un sindaco che alza la voce e che prende la parola di continuo, un segretario comunale poco attento alle procedure, nessuna comunicazione ufficiale circa le avvenute dimissioni dell’assessore al Bilancio Alessandro Bonura. Tutto ciò mostra quanto poco rispetto abbiano sindaco e maggioranza delle prerogative assegnate dalla legge al Consiglio comunale. Ancora una volta gli uffici ed i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza sono stati chiamati a fare da comprimari ad un monologo di fatto del sindaco che persevera nel suo intento persecutorio, svilisce un organo fondamentale per l’ente locale, non propone soluzioni vere per scongiurare il fallimento della multiservizi. Sinceramente non avrei mai creduto che il Consiglio comunale potesse arrivare a livelli così bassi”. E’ quanto dichiara il consigliere di opposizione Claudio Gentili sulla seduta di Consiglio comunale di ieri.




Bracciano: i consiglieri Tellaroli, Persiano e Mauro interrogano sindaco e maggioranza


Leggi anche: Bracciano, Claudio Gentili: "ecco le bugie di Tondinelli"

 

 

Red. Politica

 

 


BRACCIANO (RM) – A Bracciano i consiglieri comunali Marco Tellaroli, Alessandro Persiano  e Donato Mauro hanno presentato un'interrogazione urgente a risposta scritta al Sindaco Armando Tondinelli e tutti i  Consiglieri Comunali di maggioranza, per sapere se:


●    gli atti sui quali si è fondata la decisione di rinvio a futura deliberazione del  punto n. 6 dell'Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 24 ottobre 2016:"Indirizzi in merito al piano di sviluppo sostenibile della discarica presentata dalla societa' Bracciano Ambiente s.p.a.",

ovvero:
–    la "Deliberazione della Deputazione Agraria Atto n.44 del 21/10/2016 protocollo 37635";
–    “L’emendamento prodotto dal Sindaco Armando Tondinelli del 24/10/2016 con oggetto "Deliberazione della Deputazione Agraria Atto n.44 del 21/10/2016 protocollo 37635";

sono stati letti e confrontati nell’ambito della maggioranza, prima di essere votati e approvati;


●    erano a conoscenza delle autorizzazioni ancora in essere, e delle date di rinnovo delle stesse, come ad esempio l’autorizzazione integrata ambientale per la discarica di Bracciano, approvata dal Consiglio dei Ministri il 08-08-2014, e quindi successiva alla comunicazione di cui al prot. n. 157 prodotto dall'ex Amministratore della Bracciano Ambiente (prot. A.U. 18 del 09 maggio 2014);


●    erano a conoscenza del “contratto di concessione del 21 aprile 2010, registrato il 26 aprile 2010 con n. 3336, serie 3, Ufficio Entrate Roma 3”, e in particolare se avevano contezza in merito alla durata della concessione, e dell’Art. 6 Recesso Parziale del Concessionario;


●    erano a conoscenza del fatto che, essendo il contratto di concessione stipulato tra l’Università  Agraria di Bracciano e la Bracciano Ambiente S.p.A, qualora la stessa fallisse (poiché a seguito della mancata approvazione di un piano di continuità aziendale,  non riuscirebbe a superare la fase critica della richiesta di fallimento), le terre di Cupinoro tornerebbero nella disponibilità dell’Università Agraria stessa, e la post-gestione della discarica di Cupinoro tornerebbe nelle mani della Regione Lazio;

 

●    erano a conoscenza del fatto che, in caso di fallimento, viste le autorizzazioni ancora in essere, il sito di Cupinoro potrebbe comunque avere un valore di milioni di Euro. Un sito che sarebbe quindi in grado di attrarre facilmente sul territorio appetiti di imprenditori privati, che puntano al business dei rifiuti per perseguire il profitto piuttosto che l’interesse pubblico;

 

●    si ritiene verosimile che il Sindaco, Dott. Armando Tondinelli, non fosse a conoscenza del dettato e degli effetti del contratto in parola, atteso che ha svolto un ruolo importante nella giunta pro-tempore che ha istituito la BA, e che fa parte del consiglio comunale da oltre due lustri.

CLICCARE QUI PER LEGGERE L'INTERROGAZIONE INTEGRALE