Bracciano: sequestrate captazioni abusive dal lago

BRACCIANO (RM) – Nella mattina odierna il Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Roma sta eseguendo – coadiuvato dall’Arma Territoriale, dal Gruppo CC Forestale di Roma, con il supporto di un elicottero del Nucleo di Roma Urbe, – un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia di perquisizione e sequestro probatorio di sistemi di captazione di acqua (pompe idrauliche) su terreni privati, ubicati in prossimità del Lago di Bracciano e contestuale notifica dell’avviso di garanzia nei confronti di venti persone per violazione degli artt. 452 bis e 452 quinquies c.p. (inquinamento ambientale colposo).

Dai controlli espletati dal NOE sulle aree a ridosso del lago, con il contributo del personale dell’Ente Parco Naturale Regionale Lago di Bracciano e Martignano e della Polizia Locale della città metropolitana di Roma Capitale, sono stati individuati (nei territori dei comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano) venti punti di aspirazione senza autorizzazione.




Bracciano, su captazioni lago Minnucci bussa all'Ispra: "Dov'è la relazione?"


Redazione


BRACCIANO (RM) – “Nel corso dell’incontro del 13 luglio scorso, il Ministro Galletti ha palesato al sottoscritto e ai rappresentanti delle amministrazioni comunali di Bracciano, Anguillara e Trevignano, la volontà di mettere in atto un’indagine conoscitiva da parte dell’ISPRA per valutare le reali condizioni del lago di Bracciano. Alle parole e alla decisione del Ministro ha fatto seguito un sopralluogo tempestivo condotto nei giorni successivi dalle squadre dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale alla presenza, tra l’altro, dei rappresentanti del Parco regionale Bracciano/Martignano. Ora, dopo oltre un mese da quel sopralluogo, è lecito domandarsi che fine abbia fatto la relazione dell’ISPRA che, purtroppo, ancora non è stata diffusa. Cosa grave sarebbe pensare che questo ritardo sia dovuto alle vacanze estive. Cosa ancor più grave sarebbe pensare che questo ritardo sia stato scientemente deciso per motivi che francamente sarebbero comunque ingiustificabili. Se il Presidente e il Direttore dell’ISPRA, dunque, hanno il dovere di pubblicare già a partire dalle prossime ore la relazione del sopralluogo effettuato, il Ministro Galletti ha il dovere di dare seguito a ciò che ci aveva assicurato il 13 luglio garantendo la trasparenza di un atto che è pubblico e che non può essere secretato. I cittadini del lago di Bracciano stanno già pagando un grosso scotto: non prendiamoli anche in giro”. Lo ha detto il deputato PD, Emiliano MInnucci, che oggi ha richiesto la pubblicazione della relazione ISPRA sulle condizione del lago di Bracciano dopo il sopralluogo deciso nel corso della riunione del 13 luglio tra il Ministro Galletti, i rappresentanti delle amministrazioni locali del lago di Bracciano e quelli del Comitato a difesa del bacino.




Bracciano, Acea: stop ai prelievi dal lago entro estate 2018


Redazione

 

BRACCIANO (RM) – "La rete della Capitale, lunga più di 5.000 km, è già stata monitorata per circa il 70%. L'azienda conta di finire il lavoro, riparazioni incluse, per fine anno. Entro l'estate del 2018, grazie ad ulteriori interventi di bonifica della rete e di potenziamento degli impianti, saranno recuperati oltre 1.000 litri al secondo: una quantità importante, che consentirà ad Acea di non dover più captare dal lago di Bracciano". Cosi' Acea in una nota. Da lunedì prossimo, inoltre, partirà una campagna di informazione su come risparmiare l'acqua. Una campagna di sensibilizzazione, su stampa e con affissioni comunali, on air per un mese, fornirà semplici ma importanti consigli per un uso corretto e consapevole dell'acqua.




Bracciano, captazioni lago: su istanza Raggi il giudice si riserva di decidere

 

 

BRACCIANO (RM) – Questa mattina a Roma, dinnanzi il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, si è tenuta l'udienza di discussione dell'istanza cautelare, con la quale Roma Capitale ha chiesto l'annullamento , previa sospensione, dell'ordinanza della Regione Lazio, in data 28 Luglio 2017, in ordine alle captazioni dal Lago di Bracciano. Erano presenti i legali delle parti, nonché personalmente i sindaci di Trevignano e Anguillara e il Vice Sindaco di Bracciano, il direttore del Parco e il rappresentante del Consorzio di Navigazione. La discussione tra i legali è stata approfondita, lunga e dai toni accesi. Il giudice delegato del Tribunale, in composizione monocratica, all'esito dell'udienza, si è riservato di decidere. Si ritiene che il provvedimento possa essere emesso in tempi brevi. Il nostro auspicio ovviamente è che ogni decisione presa sia rivolta alla improcrastinabile salvaguardia del Lago di Bracciano e alla conferma dello stop alle captazioni idriche previsto per il 1mo settembre nonché il mantenimento delle attuali disposte dall'ultima ordinanza emessa dalla Regione Lazio.
Lo comunicano in una nota congiunta i Sindaci di Anguillara Sabazia, Trevignano Romano, Bracciano e i Presidenti del Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano e del Consorzio Lago di Bracciano.




Bracciano, captazioni lago: oggi la camera di consiglio decide su istanza Raggi

 

Redazione

 

BRACCIANO (RM) – Il Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale di Bracciano-Martignano, in vista della camera di consiglio convocata per domani alle 11.30, auspica che il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche rigetti l’istanza avanzata dalla sindaca di Roma Raggi con la quale si chiede l’annullamento dell’ordinanza regionale che dispone la riduzione per il mese di agosto e lo stop totale alle captazioni dal lago di Bracciano dal 1° settembre 2017.
L'ecosistema del lago di bracciano ha già subito gravissimi danni e, lo ribadiamo, non può essere sacrificato per quelle che riteniamo siano gravissime inadempienze da parte di chi lo ha avuto in concessione e non è stato in grado di tutelarne la natura di riserva idrica d’emergenza per Roma mantenendo allo stesso tempo l’ambiente lacustre, protetto a livello regionale ed europeo, nelle sue condizioni naturali. Una condotta per la quale il Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale Bracciano-Martignano ha presentato una querela-denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.
Il lago di Bracciano e i territori che vi si affacciano hanno subito e stanno subendo gravi pregiudizi. Ulteriori captazioni potrebbero essere causa di gravissimi e definitivi danni irreversibili.




Bracciano, emergenza lago: Raggi impugna l'ordinanza di interruzione della captazione Acea

 

Redazione


BRACCIANO (RM)
– Roma Capitale non è assolutamente d'accordo con il fatto che venga interrotta la captazione dell'acqua nel lago di Bracciano. Si tratta di un ricorso presentato in via cautelare dalla Raggi contro l’ordinanza emanata dalla Regione Lazio lo scorso venerdì. A spiegare meglio il caso è il Comitato Difesa Lago Bracciano con una nota. Eccola: "Un atto gravissimo del quale daremo contezza all’autorità giudiziaria. Il comitato per la tutela del bacino lacuale di Bracciano e Martignano comunica di aver ricevuto in notifica l’impugnazione da parte di Roma Capitale dell’ordinanza della Regione Lazio che stabilisce, in parziale dietrofront rispetto alla prima ordinanza di interruzione totale originariamente prevista per la mezzanotte del 28 luglio scorso, un regime di progressiva diminuzione della captazioni Acea dal lago di Bracciano fino all’interruzione totale dal 1° settembre.


E’ istituzionalmente gravissimo che Raggi non agisca quale Presidente della Città Metropolitana di Roma o come presidente della conferenza dei Sindaci dell’ATO 2 ma come sindaco di Roma Capitale e quindi nella sua veste di azionista di maggioranza di Acea spa e quindi di Acea Ato 2 spa.

Non accettiamo che il futuro del lago di Bracciano venga sacrificato a logiche di potere e di profitto. La presa di posizione della Raggi, che agisce come sindaco di Ente azionista di maggioranza di Acea, ne è la più chiara dimostrazione.

Riteniamo serie inoltre le responsabilità nella vicenda della Regione Lazio. L’ordinanza del 27 luglio della quale oggi Raggi chiede la sospensione – come correttamente intuito anche dall’ex procuratore Capo della Repubblica di Civitavecchia Gianfranco Amendola in tabella di stampa – appare a nostro giudizio contraddittoria, inutile e potenzialmente pericolosa. Contraddittoria perché la stessa fa leva sulle mai dimostrate necessità di turnazioni che Acea ha usato come minaccia. La necessità di tale turnazione è sconfessata da Acea stessa che comunica alla Regione di avere fonti alternative addirittura superiori a Bracciano ed è stata smentita dalla Regione stessa con l’adozione della prima ordinanza. Inutile perché non prevede alcuna sanzione ad un eventuale inadempimento. Pericolosa perché lascia il controllo ad Acea, il cui vertice è oggi indagato dalla Procura di Civitavecchia. Continueremo la nostra battaglia su ogni fronte istituzionale in difesa dell’ecosistema lago di Bracciano".

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato Pd Emiliano Minnucci "Questa mattina ho appreso che la Sindaca di Roma, attraverso un ricorso al Tribunale delle Acque, si è appellata contro la seconda e ultima ordinanza emanata dal Presidente Zingaretti attraverso la quale è stato scongiurato il razionamento del servizio idrico a Roma e, di conseguenza, confermato il proseguimento delle captazioni a Bracciano fino al prossimo 31 agosto. Per la Raggi i prelievi non solo non devono essere bloccati a fine mese ma devono perdurare nel tempo e senza regole secondo le esigenze esclusive di Acea. Con quest’ultimo atto la Raggi insulta i nostri territori e calpesta quel punto di complicato compromesso che la Regione Lazio era riuscita a individuare. La Raggi dovrebbe ricordarsi che oltre a essere sindaco di Roma è anche Presidente della Città Metropolitana e, in quanto tale, dovrebbe tutelare anche tutti i cittadini dei 120 comuni dell’ex Provincia di Roma. In questo caso, però, Virginia Raggi non ha svolto né il ruolo da Sindaco né tantomeno quello da Presidente: interessandosi completamente agli interessi di Acea, la Raggi ha dimostrato e sta dimostrando di voler tutelare esclusivamente gli interessi di quella società di cui detiene le quote di maggioranza. Una vergogna inaudita che deve essere denunciata da tutti a partire dalle amministrazioni locali del lago di Bracciano e dalla stessa Regione Lazio che, così come sostenuto in questi giorni, deve provvedere immediatamente all’istallazione di un contatore delle captazioni, in modo da rendere trasparente a tutti l’attività svolta da Acea. Già non ci fidavamo prima, figuriamoci adesso dopo quest’ultimo ricorso presentato dalla pseudo Sindaca di Roma”. 




Comuni sul lago di Bracciano: il ministro Galletti auspica il commissariamento

 

BRACCIANO (RM) – Perquisizione dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Roma negli uffici di Acea Ato 2 Spa. in piazzale Ostiense per sequestrare documentazione relativa alla captazione di acqua dal bacino del lago di Bracciano.

 

"In tempi di siccità come questi è impensabile perdere il 40% dell'acqua per tubazioni colabrodo". Lo ha detto in audizione in commissione Ambiente al Senato il ministro Gian Luca Galletti, secondo cui "il commissariamento di quei Comuni che ancora non aderiscono agli Enti d'ambito, come sul lago di Bracciano, è necessario e indifferibile". Bracciano, ha sottolineato, "si trova nella più grave emergenza idrica registrata nell'Italia centrale". "E' inaccettabile – ha aggiunto – che dei 300 miliardi di metri cubi d'acqua che in Italia piovono ogni anno, riusciamo a captarne solo l'11%. Uno spreco che un Paese come il nostro, che deve e dovrà fare ancor di più i conti in futuro con problemi di siccità, non si può permettere".

"La pianificazione ambientale non può in alcun modo essere vista in maniera distinta da quella del servizio idrico integrato – ha quindi spiegato Galletti -. Un percorso in cui esistono, inutile nasconderlo, alcune difficoltà". Il ministro, ricordando il lavoro degli Osservatori dedicati a favorire la "gestione ottimale" dell'acqua, ha rilevato che "per fronteggiare la situazione", la siccità, "abbiamo avviato un metodo di tipo 'proattivo', basato sul costante monitoraggio delle variabili idrometeorologiche e delle disponibilità idriche, sul continuo aggiornamento degli scenari, sull'individuazione e sulla predisposizione di misure ed interventi di prevenzione".

Galletti ha poi detto che "il presupposto di tutto questo è la riforma strutturale messa in campo con la nuova governance del settore.
La riforma, attesa da tempo, oltre a riallineare l'Italia con quanto richiesto dall'Europa, ha previsto la riduzione del numero degli Enti: da 7 Autorità di bacino nazionali e 30 Autorità di bacino interregionali e regionali siamo passati a 7 Autorità distrettuali, di cui 2 insulari".

 

Intanto il Tribunale delle Acque ha rigettato il ricorso Acea, a darne notizia è il deputato del Pd Emiliano Minnucci: “Il Tribunale delle Acque ha rigettato il ricorso che Acea aveva presentato contro la decisione della regione Lazio di bloccare i prelevamenti dal lago di Bracciano. Questa notizia – ha detto Minnucci –  ci fa tirare un vero e proprio sospiro di sollievo anche di fronte a quella posizione netta e intransigente adottata da Acea, soprattutto in quest’ultima settimana. Non stiamo parlando di una battaglia tra Acea e Regione Lazio, stiamo parlando di salvaguardare una risorsa ambientale che è andata incontro a un lento deterioramento per via delle continue captazioni delle acque. Acea, anche difronte a questa decisione del Tribunale delle Acque ha il dovere di relegare in un cassetto le polemiche e iniziare a trovare delle soluzioni alternative e consone per limitare il disagio idrico di Roma escludendo ovviamente ogni ipotesi di turnazione che, sulla base dei dati forniti da Piazzale Ostiense, non ha modo di esistere. Questa decisione segna un passo fondamentale per la nostra battaglia a tutela del Lago di Bracciano e non fa altro che sostenere con forza ciò che andiamo dicendo da oltre sette mesi”. 




Goletta dei Laghi 2017: ecco i risultati. Maglia nera al lago di Bolsena

 

LAZIO – A Roma si chiude il viaggio di Goletta dei Laghi 2017 con la conferenza stampa di presentazione dei risultati del monitoraggio che i tecnici di Legambiente hanno eseguito sui laghi del Lazio tra il 19 e il 21 luglio e dopo le tappe sui Laghi di Bracciano e Canterno, durante le quali l’associazione ambientalista, insieme ad amministrazioni e cittadini, ha affrontato l’annoso problema della siccità e dell’abbassamento del livello dei laghi.
È il Lago di Bolsena, quello dove Legambiente ha individuato le maggiori criticità, sul più grande lago del Lazio i prelievi sono risultati inquinati in 5 punti su 7 punti campionati: fortemente inquinata l’acqua sulla spiaggia in fondo a Via Cava a Marta (VT), fortemente inquinata alla foce del fosso ponticello in località “gli oppieti” e inquinata nel punto di prelievo a Prati Renari nel comune di San Lorenzo Nuovo (VT), fortemente inquinata alla foce del fosso Cannello in località “la Grata” a Gradoli (VT) e fortemente inquinato il punto presso il fosso in zona San Rocco a “Montefiascone” come già segnalato nei giorni scorsi con un blitz dei volontari. Situazione meno negativa invece sul Lago di Bracciano dove, dei 5 prelievi effettuati, ben 3 sono risultati entro i limiti per presenza batterica, risultato inquinato il punto alla foce del Fosso di Grotta Renara a Bracciano (RM) e la foce del canale tra Via San Pietro e Via della Rena a Trevignano Romano (RM).
Sul Lago del Turano in provincia di Rieti, risulta fortemente inquinato 1 punto su 2 alla foce del canale sotto via Turanense a Colle di Tora (RI), entro i limiti invece la spiaggetta a Castel di Tora (RI).

Entro i limiti anche le analisi dei 3 prelievi sul Lago Albano, i 2 sul Lago di Vico, i 2 sul Lago del Salto e i 2 sul Lago di Canterno.
“Dalle analisi svolte, emerge un quadro preoccupante sul Lago di Bolsena dove entrano ancora troppi scarichi non depurati in diverse aree del maggior lago vulcanico d’Europa per portata d’acqua – di-chiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ma anche per il piccolo Lago del Turano segnaliamo una forte criticità individuata che va affrontata con determinazione. Sul Lago di Bracciano, nell’ultimo periodo, c’è stato un miglioramento che si vede dalla diminuzione dei punti critici, qui i comuni devono assolutamente salvaguardare il proprio Lago eliminando gli scarichi non depurati con la stessa forza con la quale stanno difendendo il lago dalle captazioni di Acea, lotta che sosterremo con tutte le nostre forze affinché il prossimo 28 luglio, come determinato dalla Regione, si blocchi la captazione. Come tutti gli anni, segnaliamo con i risultati le situazioni critiche e ci mettiamo a disposizione delle amministrazioni nella risoluzione dei problemi. Dopo un anno particolarmente complicato per gli ecosistemi lacustri, che soprattutto negli ultimi mesi hanno sofferto per la mancanza di piogge e per le captazioni che, come a Bracciano, ne stanno mettendo a dura prova la forza ed il valore ecosistemico, insieme con la ricchezza economico-turistica per le comunità locali, facciamo il punto sulle criticità individuate, senza dare giudizi complessivi sullo stato delle acque ma segnalando le presenza di inquinamento batteriologico di origine fecale, dove c’è bisogno di interventi di ripristino, captazione di reflui non depurati o interruzione di flussi fognari abusivi. Se nei laghi di Canterno, Vico e Albano non rileviamo criticità di origine fecale, bisogna però lavorare e tanto, per eliminare i fattori inquinanti derivati da presenza di alghe tossiche, microrganismi complessi e sfruttamento spregiudicato ai fini della produzione idroelettrica che in questi luoghi sono agli onori delle cronache. Nessuna criticità emerge nel Lago del Salto”.


“Quello che raccontiamo da anni con la Goletta dei Laghi non è solo lo stato di salute dei specchi d’acqua italiani, ma soprattutto la necessità di una visione sistemica a questi ambienti straordinari – dichiara Simone Nuglio responsabile campagna Goletta dei Laghi – L'emergenza siccità che investe i laghi laziali ci dimostra questo in modo ancora più forte e ci fa capire che solo una pianificazione e una gestione integrata e condivisa tra tutti i portatori di interesse, consente di tutelare i preziosi servizi ecosistemici che non riguardano soltanto la risorsa idrica ma anche, ad esempio, le importanti funzioni di regolazione climatica”




Bracciano: 17enne muore annegato per recuperare un pallone

 

BRACCIANO – Stava giocando sulla spiaggia di Santo Celso sul lago di Bracciano e si è tuffato nel lago per andare a recuperare un pallone. Il ragazzo, 17 anni, originario dello Sri Lanka, non è tornato più a riva. Il 17enne è stato trascinato via dalla corrente ed è morto annegato. A lanciare l’allarme intorno alle 17 sono stati gli amici che hanno tentato, invano, di salvarlo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Bracciano e il medico legale che ha certificato il decesso del giovane. La salma è stata già riaffidata ai familiari.




Bracciano, emergenza livello del lago: per la sindaca Raggi le captazioni Acea sono state ridotte


BRACCIANO (RM) – Continua la forte preoccupazione per l'evidente basso livello delle acque del lago di Bracciano. A rinnovare l'allarme sono Piergiorgio Benvenuti e Vanda Soriente, rispettivamente Presidente Nazionale e Responsabile per il Lazio del Movimento Ecologista ECOITALIASOLIDALE. Il loro grido di denuncia arriva dopo le parole pronunciate dal sindaco di Roma Virginia Raggi: “Vorremmo sperare che le captazioni di Acea che interessano il Lago di Bracciano siano ridotte come ha ufficialmente comunicato in questi giorni la sindaca Raggi, in occasione dell'audizione presso la Commissione parlamentare Periferie, comunque proseguiamo a chiedere la sospensione totale perché il Lago sta morendo di sete come abbiamo potuto appurare questa mattina da un nostro sopralluogo”.


“La nostra preoccupazione iniziata sin dai primi mesi dell’anno è del tutto evidente, basti osservare il preoccupante livello idrometrico e gli isolotti che si stanno formando sullo specchio d’acqua, situazione
da indurre ulteriore preoccupazione per l’interessamento della cosiddetta fascia vitale dove si riproduce in equilibrio fauna e flora e che con l’aumento delle temperature esterne si determina una diminuzione di ossigeno sufficiente alla vita dei pesci, con un danno ambientale enorme”.

“Sino ad oggi sia a mezzo stampa che con manifestazioni sul posto insieme ai cittadini e ai nostri iscritti, abbiamo sentito la necessità di attivarci, ben prima quindi che l’emergenza siccità desse il colpo di grazia al lago di Bracciano. Non ci siamo neanche risparmiati gravosi giorni di sciopero della sete del nostro Presidente Benvenuti per cinque lunghi giorni ed a staffetta di tutti i dirigenti apicali dell’Associaszione, ma se la situazione dovesse ancora una volta peggiorare riprenderemo questa forma di protesta”.

“Come Ecoitaliasolidale, chiediamo ancora una volta di conoscere con la massima tempestività e trasparenza ciò che sta subendo in questi giorni il Lago alla luce della presa di posizione della Sindaca di Roma, chiediamo di verificare lo stato di saluto complessivo del Lago e di sospendere completamente le captazioni per non distruggere un patrimonio meraviglioso come il Lago di Bracciano, pronti a nuove iniziative ed a riprendere già da subito lo sciopero della sete”.

 




Bracciano, bagnanti a rischio motonave: scatta il divieto di balneazione

 

Redazione


BRACCIANO (RM) – Scattato il divieto di balneazione nel lago di Bracciano sul lungolago G. Argenti nella zona del molo denominata idroscalo degli inglesi e nei tratti di costa lacuale del lago ricadenti nel territorio del Comune di Bracciano, in corrispondenza delle foci dei fossi. Questo quanto disposto con due ordinanze comunali emesse mercoledì 5 luglio e firmate dal Vice Sindaco  di Bracciano Gianfranco Rinaldi.

Per quanto riguarda l’idroscalo degli inglesi l’ordinanza comunale fa riferimento ad una nota, pervenuta al Comune dal Consorzio Lago di Bracciano, in cui viene rappresentata una situazione di pericolo per i bagnanti. Questi ultimi, infatti, rischiano di essere travolti dalla motonave Sabazia II che utilizza il molo per l’imbarco dei passeggeri e che a causa dell’abbassamento dei livelli del lago è costretta a manovrare in uno spazio ristretto rischiando ogni volta di travolgere gli incauti nuotatori.