ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO: VACANZE LOW COST, TORNA IL PRANZO AL SACCO

di Chiara Rai

Anguillara / Bracciano / Trevignano  (RM) – Ristoratori in ginocchio e bagnanti attrezzati fino al collo per passare la giornata a mollo nelle acque sabatine spendendo al massimo 2,80 centesimi al giorno per il parcheggio e per un caffè.

Questa stagione registra per ristoratori e gestori di Vigna di Valle ad Anguillara Sabazia quasi il 50 per cento in meno di affluenza rispetto agli ultimi due anni. Su viale Reginaldo Belloni non è che sia andata meglio, gran parte degli stabilimenti non hanno fatto il pienone neppure nei giorni clou, nonostante il suggestivo mercatino del fine settimana lungo la passeggiata e il ricco calendario degli intrattenimenti estivi.

A Martignano invece è stato un “tutto esaurito” per la stagione, un area certamente più conosciuta per le sue bellezze naturalistiche che non ha avuto incontri ravvicinati con la crisi.

A Trevignano un 20 per cento di affluenza in più che ad Anguillara, complice la notorietà della località. Dunque, l’effetto crisi si fa sentire anche al lago di Bracciano dove i bagnanti hanno cambiato le abitudini. Le spiagge libere sono strapiene e sotto gli ombrelloni portati da casa, trionfano le borse termiche. Il classico scorcio delle estati anni ‘60 quando in spiaggia si portava il pollo e la pasta al forno dentro i contenitori. Bandita la vergogna quando si tira la cinghia e adesso a stare a braccia conserte sono molti ristoratori che nonostante i menù ridotti all’osso hanno passato la stagione come fossero degli ostaggi: tra maltempo e crisi, una morsa letale. E adesso i conti sono rossi. Decine di ristoratori a Vigna di Valle, ad esempio, rispetto al servizio de Il Tempo di due anni fa, aspettano a braccia conserte con giusto una misera manciata di tavoli occupati nel fine settimana e trascorrono il tempo a cancellare le lavagne per inventarsi dei menù a pochi euro per attirare i clienti più audaci. Addirittura con meno di cinque euro si riesce a mangiare un hamburger, patatine, bibita e caffè seduti al tavolo. Il problema è che di tavoli pieni se ne vedono pochi.

E a dare il colpo finale, secondo diversi gestori di Vigna di Valle, è stato il Comune di Anguillara che a giugno gli ha comunicato che non si sarebbero potute rinnovare le concessioni degli arenili per la stagione in corso. Poi l’allarme è rientrata perché l’amministraizone si è data da fare in Regione ma la precarietà e incertezza sul da farsi pare che abbia gravato sul già difficoltoso avvio di stagione. E in spiaggia i bagnanti hanno le idee chiare: “Dalle 8:00 che sono in spiaggia – dice Cinzia – sono le 12:30 e me ne ritorno a Roma, in 40 minuti sono a casa e faccio un piatto di pasta”.




BRACCIANO: PROSEGUE CON SUCCESSO IL FESTIVAL INTERNAIZONALE DEL FOLKLORE

Redazione

Bracciano (RM) – “Quest’anno celebriamo la presenza record di ben 22 gruppi per un totale di 600 artisti impegnati. A Bracciano sono arrivati da tutto il mondo. Abbiamo 2 gruppi da Israele, 2 dalla Georgia, 1 dalla Russia, altri gruppi provengono dalla Grecia dalla Francia e dalla Spagna. Non mancano gruppi italiani come quello proveniente dalla Sicilia”. 

Così Gianpiero Nardelli, vicesindaco di Bracciano con delega alle Politiche Culturali presenta l’ormai tradizionale Festival Internazionale del Folklore, evento di punta della rassegna estiva Viva Bracciano iniziato il 23 agosto, che riunisce gruppi di danza e folklore da tutto il pianeta.  

Sfilate coloratissime. Ma sono soprattutto i concerti-esibizione in piazza IV Novembre sono appuntamenti da non perdere. In una sola serata è infatti possibile scoprire ed ammirare tradizioni e culture di diverse latitudini. 

La direzione artistica della manifestazione è a cura dell’Associazione Cultura in Movimento.

Questa sera nuovo appuntamento, a partire dalle 21.30. Quindi il 27 agosto alle 18.30 è in programma la sfilata dei gruppi per le vie di Bracciano. Nelle serate del 28 e 29 agosto concerti-spettacolo, dalle 21,30 in piazza IV Novembre.

La Rassegna Vivi Bracciano 2014 vede inoltre domani 26 agosto al Giardino Comunale la serata Ti Fa.Rò. Ridere, rassegna di musica e cabaret con ospiti Maurizio Mattioli, I Sequestratori, Marco Tana e Generazione Musica.




BRACCIANO: TRA DEVOZIONE E TRADIZIONE TORNA LA FESTA DEL SANTISSIMO SALVATORE

Redazione

Bracciano (RM) – Festa grande il 16 al 17 agosto a Bracciano per i Festeggiamenti in onore del Santissimo Salvatore, la tradizionale ricorrenza religiosa molto sentita dai braccianesi organizzata dall’attivissimo Rione Monti e della Parrocchia Santo Stefano Protomartire, con il patrocinio del Comune di Bracciano e dell’Associazione Commercianti. In piazza Mazzini spettacoli, stand gastronomico. Domenica 17 agosto alle 22 il cabaret di Sergio Viglianese, direttamente dalle trasmissioni Zelig e Colorado. 

Il clou religioso della festa sarà domenica 17 agosto quando dopo la solenne messa delle 18 nel Duomo di Santo Stefano si snoderà per le vie di Bracciano la processione. A riportare notizie sulle origini di questa ricorrenza è l’associazione Forum Clodii – Archeologia Storia ed Arte del Braccianese. 

“È il 18 agosto, siamo tra il 1580 e il 1584. Duca di Bracciano è Giordano Orsini – si legge sul sito della Forum Clodii – un contadino sta arando il suo campo per la semina del grano. I buoi procedono lentamente tirando l'antico aratro di legno. Improvvisamente davanti ad un enorme masso di pietra si fermano e si inginocchiano. Il contadino tenta di farli rialzare. Niente. Sposta il masso ed ecco apparire una tavola di legno con l'effige del SS. Salvatore. L'uomo, emozionatissimo, corre in paese, poi, seguito da una gran folla, torna al luogo del ritrovamento. In processione, portata dai buoi, la sacra pittura arriva nel Borgo”. Da allora “la preziosa tavola del SS. Salvatore – ricorda Forum Clodii – fu custodita gelosamente in un armadio della Sacrestia per essere tirata fuori e portata in processione solo in particolari ricorrenze”. La tavola fu oggetto inoltre nel febbraio del 1922 di un furto. Nell’agosto 1923 giunge una cassa alla stazione di Bracciano che verrà riaperta dopo oltre due anni. Dentro vi era la tavola di Gregorio e Donato d’Arezzo. “L’antica macchina processionale – specifica ancora l’associazione Forum Clodii – che custodisce oggi una copia delle pale trecentesche, viene tuttora portata in solenne processione da venti “facchini” lungo un percorso che, partendo dalla Chiesa di S. Stefano, si snoda per le vie della città, fino a fare ritorno alla chiesa stessa. Questo avviene ogni anno, la prima domenica di agosto successiva alla festa dell’Assunta, in occasione della festività del SS. Salvatore”. Ed il 20 maggio 2013 alle due di notte ignoti hanno preso di mira proprio la macchina processionale portando via la riproduzione fotografica della tavola centrale del SS salvatore, dopo aver infranto il vetro che la custodiva. “Fortunatamente – scrive in una recente nota Giulio Lucarini , vicepresidente della Forum Clodii – le cornici in legno dorato che fissavano il vetro sono state asportate e lasciate sul posto senza essere danneggiate”.  Non si esclude che i ladri abbiano agito su commissione con l’obiettivo di trafugare le tavole trecentesche originali del doppio trittico, opera di Gregorio e Donato d’Arezzo.  E sarà proprio questa macchina processionale, restaurata dopo la manomissione, ad essere portata in spalla per le vie di Bracciano domenica 17 agosto. 




BRACCIANO, CUPINORO: VIA LIBERA ALL'INDUSTRIA DELLA MONNEZZA

Redazione
 
Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta del Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio / Comitato Bracciano Stop Discarica
 
Bracciano (RM) – Contro il parere del Ministero dei Beni Culturali e contro la volontà dei cittadini, il Consiglio dei Ministri ha accolto la richiesta della Regione Lazio sull'impiantistica a Cupinoro. 
Via libera all 'industria della monnezza e alla nuova Malagrotta. Via libera all'ingiustizia, allo scempio del territorio.
 
Eravamo ampiamente preparati. L'Assessore ai Rifiuti Michele Civita – noto indovino – aveva profetizzato la decisione del governo già 5 mesi fa, quando a Viterbo negò pubblicamente l'esistenza di vincoli a Cupinoro e annunciò il sacrificio del nostro territorio, dato che per l'assessore regionale 30 anni di discarica non sono un sacrificio sufficiente.
Prendiamo atto che anche per la Presidenza del Consiglio dei Ministri i vincoli paesaggistici e archelogici, la Zona a Protezione Speciale e gli Usi Civici – vincoli validi per i cittadini ma evidentemente non per lo Stato – non contano nulla. E al danno, il governo aggiunge la beffe: nel comunicato ufficiale si legge che realizzare gli impianti è la condizione necessaria per poter effettuare la messa in sicurezza della discarica. Incredibile. Come se per riparare ai danni dell'ILVA fosse necessario costruirne un'altra accanto e continuare ad inquinare all'infinito! Per l'ennesima volta si tenta di rimediare agli errori del passato con un male peggiore.
 
Nessuno sembra invece preoccuparsi degli illeciti commessi e della sparizione dei fondi accantonati per il post mortem. Chi si occuperà di indagare sui livelli di tossicità delle sostanze sversate a Cupinoro in 30 anni? Chi farà qualcosa per fermare la crescente incidenza dei tumori vicino alla discarica? Chi valuterà l'impatto dei due ecomostri previsti – il megaimpianto TMB da 135.000 ton e la centrale a biogas da 33.000 ton – sul totale degli inquinanti già presenti?
 
Chiediamo a tutti i cittadini di farsi carico del problema manifestando apertamente la propria contrarietà e partecipando alle iniziative, anche di carattere legale, che verranno messe in campo. Chiediamo alle Amministrazioni e ai singoli esponenti politici di tutto il territorio di esprimere ferma opposizione anche all'interno del proprio schieramento. Al Sindaco di Bracciano e all'Amministratore della Bracciano Ambiente, autori di questo progetto scellerato, chiediamo le dimissioni immediate. All'Amministrazione di Cerveteri chiediamo di far fronte agli impegni presi sia sul problema Cupinoro – dal programma elettorale alla recente mozione – sia riguardo all'avvio della raccolta differenziata, per la quale non vorremmo davvero ritrovarci di fronte all'ennesimo ritardo.
 
Riaffermiamo insieme la legalità, difendiamo la nostra terra e la nostra economia, ricordiamoci che in un paese democratico i cittadini hanno dei diritti – primo tra tutti quello alla salute.
Diritti che non possono essere calpestati impunemente. Tantomeno da chi ci governa.
 



BRACCIANO, CUPINORO. VIA LIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: LA BRACCIANO AMBIENTE ORGANIZZERA' L'ULTIMO PIANO INDUSTRIALE

Redazione

Bracciano Cupinoro (RM) – “Il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata ieri dal Consiglio dei Ministri, permetterà alla Bracciano Ambiente spa di organizzarsi per attuare l’ultima proposta di piano industriale presentata dall’amministratore Unico ed approvata dal Consiglio comunale, tarando gli interventi impiantistici alle esigenze del bacino di riferimento che sarà esclusivamente quello dei 25 comuni che precedentemente conferivano a Cupinoro”. E’ quanto sottolinea oggi il sindaco di Bracciano Giuliano Sala dopo la decisione presa ieri dal governo per il rinnovo dell’Aia per l’impianto di smaltimento rifiuti di Cupinoro.

 “Sarà necessario impegnarsi – prosegue Sala – affinché la realizzazione degli impianti tenga conto delle mutate esigenze, con particolare attenzione alla forte riduzione di produzione di rifiuto indifferenziato poiché ormai 13 dei 25 comuni del bacino di riferimento hanno attivato la raccolta differenziata porta a porta”.

“Ritengo importante – aggiunge Sala – un confronto con i sindaci del territorio per condividere con il management della municipalizzata, nel rispetto dei ruoli, la migliore strategia attuabile per realizzare a Cupinoro una filiera virtuosa del trattamento del rifiuto proveniente dalla raccolta differenziata, avendo attenzione anche alle posizioni di quei comitati che sul tema mi sembra importante siano coinvolti. Ribadisco con fermezza, dopo aver ascoltato e letto in questo periodo tante dichiarazioni in libertà, alcune condivisibili ed altre meno, che – precisa il sindaco di Bracciano – per quanto riguarda la posizione dell’amministrazione comunale ci sono alcuni punti fermi inderogabili, per il rilancio delle attività di Cupinoro: il primo è che nel sito non potranno più essere abbancati rifiuti indifferenziati; il secondo è che l’impiantistica sarà al servizio dei comuni del bacino di riferimento con la categorica esclusione di Roma ed in ultimo che la gestione delle attività di lavorazione dei materiali – conclude Sala – tenga conto dell’esigenza primaria di garantire la sicurezza dell’area, attraverso il monitoraggio la sorveglianza e il controllo della discarica”.




BRACCIANO, CUPINORO: CI RISIAMO?

A cura del Movimento Cinque Stelle di Bracciano

Bracciano (RM) – "Bella a buasserie, bello l'armadio, belle e cassapanche… bello, bello, bello tutto… bravi, adesso ve ne potete pure anna’: questa, tradotta in arcitaliano, la risposta del Consiglio dei ministri ai comitati e ai cittadini che da mesi contribuiscono al dibattito sulla destinazione finale della discarica di Cupinoro. Purtroppo la “monnezza” è più importante di voi, che nun contate niente: rinnovata l’Autorizzazione Integrata Ambientale per la discarica.

Come da migliore tradizione italiana, nel periodo estivo in cui gli italiani sono lontani, il Ministero dell’Ambiente, con in testa il democratico centrista Galletti, chiama una nuova «Conferenza di Servizi appositamente convocata per comporre i diversi interessi implicati e, tenuto conto dell’esigenza primaria di garantire la sicurezza dell’area, ha condiviso i pareri favorevoli all’accoglimento della richiesta. Il rinnovo dell’AIA ha per oggetto i piani di gestione ed i piani di monitoraggio, sorveglianza e controllo della discarica, a fini di messa in sicurezza» – Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri 8 agosto 2014 http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=76500 – tradotto dal politichese, vuol dire conferimento di rifiuto tal quale, come prima e più di prima.

Sono anni che sulla discarica di Cupinoro si fanno promesse, per poi rimangiarsele, con tanto di scarpetta: è assurdo che dinanzi a propagande televisive, che vorrebbero il Paese virtuoso, civile, europeo, “riciclone” – per dirla con un neologismo da modernariato – il Governo si permetta di «comporre i diversi interessi implicati» in un mosaico perverso che stritola economia, ambiente e storia. L’Unione Europea, che il Governo invita nelle case quando deve imporre nuove tasse, viene messa alla porta quando impone all’Italia di chiudere le discariche a cielo aperto, e il rispetto del territorio in generale.

Mentre il partito del NO al progresso imbavaglia il nostro futuro proponendo finte soluzioni del secolo passato, il Movimento 5 Stelle di Bracciano dice SI allo sviluppo economico del territorio e alla soluzione dei problemi, attraverso lla strategia delle 4 R: Riduco, Riuso, Riciclo, Recupero, per esempio come nei sistemi Vedelago o Capannori, che vantano la rigenerazione di materie prime e creano impatti occupazionali di rilievo, sia verso l’usato, di risulta e di recupero. Il ferro, l'alluminio e i metalli in genere, la plastica, la carta sono materiali, che puliti e riportati a un livello primigenio possono poi essere rimessi nella filiera di produzione, un ottimo esempio è il Centro di Riciclo Vedelago, Via Molino,  31050 Vedelago TV. Un diamante nella sfera italiana che nel 2008 ha vinto il premio nazionale "Comuni Virtuosi": perciò, che cosa impedisce di esportare questa concezzione a Bracciano? Siamo rimasti inascoltati quando chiedevamo l’inizio di un nuovo cammino per Cupinoro che vedesse la sua costante ma definitiva chiusura con l’inserimento di una nuova concezione del rifiuto, per iniziare a parlare seriamente di materiale da riciclo e recupero, quanti soldi devono ancora spendere i cittadini in ecotasse e procedure d’infrazione? Per quanti anni ci costringerete a sentire quell’odore salamastro e nauseabondo di materiale di ogni tipo e natura in decomposizione, per quanto continuerà questo governo a provocare danni ambientali, ad attentare alla salute umana e animale? .

In questi mesi i cittadini braccianesi e limitrofi, hanno continuato a chiedere all’Amministrazione e, attraverso i Comitati, proprio al ministro Galletti l’inizio della bonifica e la messa in sicurezza del sito; bonifica che non è mai potuta iniziare a causa della distrazione dei soldi dei cittadini dal fondo post mortem, come spiegato anche dalle indagini della Guardia di Finanza e da dichiarazioni del primo cittadino. Il Ministro Galletti, invece di riportare l’attenzione sulla messa a norma del sito in quanto a bonifiche e pratiche di contenimento del percolato, sembra abbia focalizzato l’interesse a installare impianti come il Trattamento Meccanico Biologico e, considerando la situazione attuale del terreno che ospita la discarica, ci troveremo davanti anche ad un nuovo invaso da 450.000 mc, che, nella lingua orwelliana – unico idioma conosciuto dai nostri governanti oltre l’italiano – significa mettere in sicurezza un sito di discarica! Rimane il fatto che ad oggi manca una qualsiasi pianificazione seria e rispettosa anche del diritto al lavoro per la risoluzione definitiva del problema. Le partecipate sono un bene per l’economia della cittadina, sono dei cittadini e non dovrebbero portare un esclusivo guadagno alle amministrazioni! Le partecipate, fin quando gestite verso il bene comune sono un bene prezioso e devono rimanere pubbliche, siamo stanchi di questo gioco, fatto di vere e proprie negligenze, di provvedimenti a danno della cittadinanza, dell’ambiente e dell’economia in nome e per conto di una menzognera “emergenza” dove anche il cittadino è portato a pensare che questa sia l’unica alternativa, una realtà falsata e portata avanti ad arte per nascondere incuria e mancanza di volontà politica.  Alea iacta est




BRACCIANO, RIFIUTI: IL M5S SCRIVE A GIORGIO NAPOLITANO

Bracciano (RM) – Il Movimento 5 Stelle di Bracciano, riguardo il sito di Cupinoro scrive al Presidente della Repubblica affrontando il tema scottante dei rifiuti. 

Ecco il testo integrale della lettera:

 A: on. Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica

on. Matteo Renzi, Presidente del Consiglio

on. Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente

on. Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute

on. Nicola Zingaretti, Governatore della Regione Lazio

 

Siamo davanti a un bivio: o noi o loro. La Politica non vuole legiferare sul tema scottante dei rifiuti: dopo quanto emerso sugli sversamenti di rifiuti tossici in Campania, continua a perseverare sul danno ambientale, cercando ancora una volta siti dove versare i rifiuti, che invece dovrebbero essere differenziati e riciclati.

Né il Parlamento né il Governo vogliono affrontare il problema seriamente, gl’impianti di riciclaggio hanno dei costi notevoli, perciò si ricorre allo smaltimento in discariche su territori sensibili con conseguente inquinamento delle falde acquifere.

Questo Paese non ha bisogno di montagne di rifiuti, solo per colpa di una classe politica incapace di pianificare e portare a soluzione un problema come quello dei rifiuti, mai affrontato seriamente finora, nel rispetto dell'ambiente e responsabilizzando la società attraverso la raccolta differenziata. Sono stati già sperimentati con successo metodi di raccolta e di riciclo dei rifiuti anche su larga scala, come il trattamento meccanico biologico a freddo, che consentono non solo una drastica riduzione (oltre il 90%) del materiale tal quale in discarica, ma alimentano una filiera di riutilizzo delle materie prime che danno un profitto economico, abbattendo i costi della raccolta a tutto vantaggio delle tasche dei cittadini.

Contro la discarica di Bracciano Cupinoro abbiamo fatto di tutto, il parere del MiBACT è inamovibile, la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica indagano sull’illecito economico e amministrativo ambientale. Abbiamo depositato ogni tipo d’interrogazione e mozione, il Consiglio dei Ministri dice che ha recepite tutte le osservazioni tecniche ed economiche riguardo il nostro devastato territorio, ma non è bastato: la Regione Lazio ha bisogno di un luogo dove smaltire i rifiuti a Nord Ovest di Roma – punto. Visto che il problema è unicamente politico, chiediamo a tutti i cittadini e i comitati, di unirsi con noi: nel sottolineare al Ministero dell’Ambiente: «Il Parlamento Europeo non ha mai legiferato contro i vincoli paesaggistici di una zona agricola e protetta da preservazione ambientale»; nel domandare: «Il Ministero dell'Ambiente o il Consiglio dei Ministri hanno mai avvisato il Parlamento Europeo della proposta di cancellazione dei vincoli paesaggistici, visto che il 70% delle decisioni ambientali proviene dal Parlamento Europeo?».

Chiediamo se il Ministro dell’Ambiente sia a conoscenza dei fatti narrati dalle varie interrogazioni e osservazioni presentate in Camera di Consiglio in Parlamento, e quali azioni intenda adottare alla luce di eventuali accertamenti tecnici effettuati sullo stato di conservazione degli ambienti naturali intorno a Cupinoro, in relazione al rispetto dell’articolo 3 della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio delle Comunità Europee del 21 maggio 1992 sul «mantenimento ovvero, all’occorrenza, il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat delle specie migratorie», alla luce dell’ampliamento della discarica di Cupinoro a Bracciano (vedi interrogazione a risposta scritta C.4-,2473). Oppure Link Data la bellezza del titolo dato alla Conferenza di Servizi (“Cupinoro: la scelta spetta al Consiglio dei Ministri”) viene da chiedersi: dal momento che l'intervento consiste nella realizzazione di una discarica, che bisogno c'è di camuffare le opere definendole «ricomposizione ambientale»? quale «miglioramento ambientale» apporterà la discarica all'area? Il colmare una cava a fossa con rifiuti inquinanti può mai rappresentare un miglioramento ambientale o meglio una ricomposizione ambientale migliorativa? Sul territorio c'è già quanto occorre, e con un minimo intervento economico si può dare avvio alla necessaria rivoluzione ambientale.

Non occorre una discarica; anche perché Bracciano non è una pattumiera. Esistono tecnologie innovative e sistemi di gestione che consentono di procedere verso l’obiettivo “rifiuti zero”, cioè verso l’effettivo reimpiego dei materiali raccolti, riducendo al minimo l’uso delle discariche. Il beneficio per il territorio sarà soprattutto economico, perché saranno avviate nuove imprese, specializzate per esempio nel recupero e il reimpiego dei materiali.

Si tratta di promuovere lo sviluppo di percorsi di recupero che realizzino in aree contenute quanto oggi è organizzato a livello nazionale attraverso consorzi come il CoNAI, riducendo la produzione di rifiuti con meno spese per i cittadini e per le amministrazioni; tutto ciò con il notevole vantaggio della creazione di nuovi posti di lavoro. I rifiuti sono una risorsa da valorizzare e le Associazioni ritengono che debbano essere accettati solo progetti e sistemi che si occupino principalmente di recuperare materiali e di reinserirli nel mercato, usando al meglio tutti i canali istituzionali già disponibili da anni (consorzi, borsa rifiuti, produzione di materiali nuovi a norma commerciale), lasciando al settore smaltimento rifiuti un ruolo marginale (10-5% dei rifiuti raccolti) e in decrescita nel tempo.

PREMESSO CHE

l’Unione Europea ha stabilito, con la direttiva 99/31/CE che lo Stato Italiano ha recepita con il D.Lgs. 13 gennaio n. 36, che in discarica debbano finire solo materiali a basso contenuto di carbonio organico e materiali non riciclabili, e che le discariche non devono essere localizzate nei calanchi; la direttiva 2008/98/CE stabilisce una gerarchia in materia di gestione dei rifiuti, dando priorità alla prevenzione, alla preparazione per il riuso, al riciclaggio, al recupero di altro tipo e per ultimo allo smaltimento; a livello nazionale con il D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 si è passati a considerare i rifiuti come una risorsa da gestire e valorizzare; oggi lo smaltimento in discarica sta diventando la fase residuale della gestione dei rifiuti;

CONSIDERATO CHE a Bracciano esiste già una discarica esaurita, di m3 2.200.000 (duemilioniduecentomila metri cubi); è stato presentato un progetto di gestione dei rifiuti da soggetto privato che prevede un primo ingrandimento dell’attuale discarica sia con sopraelevazione sia con ampliamento nell’adiacente cava Vaira, con iniziale previsione di conferimento di rifiuti per m3 450.000 (quattrocentocinquantamila metri cubi), per giungere a sei invasi (denominati con progressione numerica da Vaira 1 a Vaira 6) di capienza complessiva di m3 5.000.000 (cinque milioni di metri cubi), devastando l'intero territorio della zona circostante; il sito previsto comprende un complesso calanchivo di elevato valore paesaggistico ambientale, trattandosi del versante nord-ovest della periferia di Roma, immerso tra il verde lacustre e le pianure agricole, oltre a tutto il complesso dell’insediamento che rappresenta uno dei più importanti siti di interesse morfologico ambientale, paesaggistico, artistico e monumentale d’Italia: Vincolo Bracciano, ZPS, Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate, IT6030005 tav 4 , IT6030005 tav 5 Bracciano; Vincolo Bracciano, SIC, Lago di Bracciano IT6030010; menzionati anche dalla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 24/647, facente parte della Rete Natura 2000 istituita dalla direttiva «Habitat» (ovvero la direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla «conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche» – su G.U. 22 luglio 1992);

PREMESSO CHE dal 1991 a Bracciano (RM), è in funzione una discarica circondariale per R.S.U. lungo la via Settevene Palo – Strada Provinciale 4/A, all’altezza del km 6,500, in località Quarto di Cupinoro e Sbrìgliavacche, su terreno di demanio collettivo di proprietà dell’Università Agraria di Bracciano; la discarica avrebbe dovuto cessare l’attività nell’arco di nove anni dalla realizzazione come da convenzione stipulata il 28 giugno 1991 tra il consorzio SILEF e il Comune di Bracciano; dal 1991 al 2004 la discarica è stata gestita da diverse società private (SILEF, SEL); dal 2004 la gestione della discarica è passata alla Bracciano Ambiente S.p.A., società pubblica di proprietà del Comune di Bracciano; attualmente la discarica ha esaurite le proprie volumetrie concesse successivamente al 1999 con deroghe commissariali; negli oltre venti anni di vita della discarica sono stati sversati solo rifiuti non trattati (c.d. “tal quale”) e oggi il sito si presenta come una montagna alta quasi ottanta metri calcolati dalla base, e la discarica grava in uno stato di completo degrado;

CONSIDERATO CHE come scritto le terre su cui insiste la discarica sono di proprietà dell’Università Agraria di Bracciano e perciò ricadono in ambiti paesaggistici sottoposti a tutela ai sensi degli artt. n. 134 e 142, comma 1 (aree di interesse archeologico già individuato) del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i. (Università Agrarie e Uso Civico); per quanto detto, i terreni sono sottoposti alle seguenti leggi di riferimento: Legge 16-06-1927 n. 1766; R.D. 26-02-1928 n. 332; D.P.R. 24-07-1977 n. 616; Legge 15-05-1997 n. 127; Statuto dell’Università Agraria di Bracciano; Legge 8-08-1985, n. 85 (c.d. Legge Galasso); l’area su cui insiste la suddetta discarica ricade all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS) n. IT6030005 Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate; l’area è stata inserita nel Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) come “area archeologica” ai sensi dell’art.13 comma 2 della Legge Regionale 24 del 6-07-1998; VISTO il Piano Pluriennale 2013-2017 della Bracciano Ambiente, che prevede sia la realizzazione di un lotto funzionale di discarica di rifiuti non pericolosi in un settore delle cave dismesse, già in esercizio della Soc. Vaira (c.d. “Vaira 1”), su terreni di proprietà dell'Università Agraria di Bracciano, sia un Impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB), sia un impianto di digestione anaerobica della frazione organica (c.d. biogas); il Piano Rifiuti Regionale attualmente vigente;

RITENUTO CHE dalla corretta interpretazione delle normative e delle leggi elencate, in merito ai vincoli in esse contenuti (usi civici, vincolo paesaggistico, vincolo archeologico, zona a protezione speciale), nell’area in questione non è possibile effettuare alcuna attività riferibile allo smaltimento dei rifiuti;

TUTTO CIÒ PREMESSO s’impegna il Ministro dell'Ambiente, on. Gian Luca Galletti, il Presidente della Giunta Regionale, on. Nicola Zingaretti e la Commissione dei Ministri al pubblico impegno affinché: relativamente al sito della discarica di Cupinoro: sia definitivamente escluso il sito di Cupinoro dal Piano Rifiuti Regionale della Regione Lazio sia quale discarica circondariale sia quale sito idoneo ad accogliere impianti per il trattamento dei rifiuti; siano verificate le reali disponibilità economiche destinate alla postgestione della discarica di Cupinoro, volte alla messa in sicurezza e alla bonifica dell’intera area anche in virtù dell’art. 8 del D.Lgs 13-01-2003 n. 36; siano verificate le disponibilità economiche per un processo di bonifica della discarica (Codice Ambiente – parte IV – Rifiuti e bonifiche dei siti inquinati – D. Lgs. 3-04-2006 n. 152 Parte Quarta artt. 177-266). Chiediamo e proponiamo l’uso della tecnica di “Landfill Mining”, attraverso l’individuazione di un nuovo sito di stoccaggio adiacente a quello già esistente dove poter creare un sito a norma di legge e nel pieno rispetto di normative e regolamenti europei (D.M. 8-04-2008 che disciplina i centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato come previsto dall'articolo 183 comma 1, lettera cc, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche; Direttiva 1999/31/CE; Regolamento (CE) n. 1882/2003; Regolamento (CE) n. 1137/2008 et cetera), al fine di salvaguardare l’integrità del territorio e la salute delle comunità circostanti; siano predisposte risorse economiche per promuovere un’indagine epidemiologica nelle aree limitrofe al sito della discarica, per verificare eventuali correlazioni tra i numerosi casi di patologie riscontrate e gli agenti inquinanti provenienti dalla discarica; relativamente al trattamento dei rifiuti: sia realizzato un compostaggio naturale e aerobico della F.O.R.S.U. con una corretta definizione progettuale del processo stesso di biostabilizzazione aerobica, in uno scenario in cui le raccolte differenziate spinte sono in grado di consegnare all’impianto flussi di biomassa ad un eccellente livello di purezza merceologica, avendolo garantito anche con areazione forzata il raggiungendo dell’aerobiosi; sia creato un polo di riciclo e riuso nell’ambito di un Consorzio Pubblico (ATO – ARO) in cui sia riorganizzato il centro di smaltimento; sia adottata la strategia delle 4 R: Riduco, Riuso, Riciclo, Recupero, per esempio come nei sistemi Vedelago, Capannori o Colleferro, che vantano la rigenerazione di materie prime e creano impatti occupazionali di rilievo; siano compiuti investimenti sulla raccolta differenziata per accrescere in maniera consistente la quantità, al fine di ridurre il conferimento di rifiuti generalizzati; sia incrementata la raccolta differenziata porta a porta spinta, con una riorganizzazione del concetto di cassonetto e del suo posizionamento in luoghi pubblici; sia premiato il cittadino virtuoso con la promozione nei Comuni di iniziative come Arcipelago SCEC e relativa diminuzione progressiva della ex TaRES; siano sollecitate e promosse nelle scuole iniziative utili a coinvolgere gli studenti nel progetto complessivo del ciclo integrato dei rifiuti, in modo da incrementare le conoscenze, l'impegno, il senso di responsabilità sull'emergenza rifiuti e sulla necessità di affrontarla insieme come comunità; siano messe in atto iniziative sul territorio in collaborazione con i Comuni consorziati, capaci di coinvolgere la popolazione per far crescere l'interesse e l'attenzione su un tema che incide notevolmente sulla qualità della vita, per giungere ad un progetto il più possibile condiviso e partecipato; Bracciano, Qui il testo Originale con tutti i riferimenti di Legge https://drive.google.com/file/d/0B1POHgFXwiU2bERsQ0pIV3Z6VWs/edit?usp=sharing

Con osservanza. Bracciano Movimento Cinque Stelle




BRACCIANO, LAGO: GRANDE ATTESA PER LA COMMEDIA "LA POVERA MAMMA" IN SCENA IL 2 AGOSTO

Redazione

Bracciano (RM) – Grande evento in arrivo a Bracciano. Suaviter Costruiamo Futuro torna finalmente in scena il 2 agosto alle 21:00, presso il Viva Sporting (ex Oasi del Picchio) di Bracciano, in Via Circumlacuale 27d, con la frizzantissima commedia di G. Feydeau “La povera mamma”. Mentre saremo circondati dal bellissimo panorama del Lago di Bracciano e sotto le stelle, assisteremo ad una commedia dall’andatura veloce in cui il carattere capriccioso, scontroso, litigioso dei protagonisti viene esaltato, ridicolizzato, tanto da obbligarci a riderne ad ogni battuta. Una cura meticolosa nei dialoghi e nell’interpretazione ci offre il dettaglio di ogni più piccola amena caratteristica dei personaggi che ci forniscono divertimento a ripetizione!
“Rientrato a casa alle quattro del mattino dopo essere stato a un ballo in maschera, Lucien viene affrontato dalla gelosissima moglie Yvonne. Le cose peggiorano quando il maritino, nel tentativo di difendersi, fa un paragone tra i seni di una modella presente al ballo e quelli della moglie. Questa, furiosa sveglia la cameriera per chiederle un parere. Nel pieno del litigio tra i due coniugi si presenta un uomo che sostiene di essere il nuovo domestico della madre della signora, venuto a informarli della sua morte. La figlia, sconvolta, cerca di ricordare i bei momenti, mentre il genero segretamente gioisce. Si scoprirà infine, con enorme delusione del genero, che … ma è sogno o realtà?!?!?”
Regia di Stefano La Malfa
Interpreti: Simone Tentoni (Lucien, il marito), Martina La Malfa (Yvonne, la moglie), Giorgia D’Egidio (la bistrattata cameriera), Federico Gatti (il domestico … “avventato”)
Info e prenotazioni al 3338925441 suaviter_2013@libero.it e 3402875063 – 3208760696
Biglietto 10€, 8€ per i soci di Suaviter Costruiamo Futuro, CRAL ENEA e per gli over 65, 5€ per i ragazzi sino a 13 anni.




BRACCIANO: DIVIETO DI UTILIZZO DELL'ACQUA A VIGNA DI VALLE E TRA LA BRACCIANESE CLAUDIA E SETTEVENE PALO

Redazione

Bracciano (RM) – Emessa questa mattina dal sindaco di Bracciano Giuliano Sala una ordinanza con la quale si dispone il divieto di utilizzazione per uso potabile dell’acqua proveniente dall’acquedotto Comunale “Lega” nel quale la concentrazione di fluoruri nell’acqua risulta di 2,3 mg/L, distribuita nella frazione di Vigna di Valle e nelle aree comprese tra la SP.493 Braccianese Claudia e la SP. Settevene Palo.

 L’amministrazione comunale di Bracciano si è già attivata con verbale di somma urgenza del 22/07/2014 per il ripristino della conformità di tutti i parametri.

Nel restante territorio comunale, che si approvvigiona dall’acquedotto della “Fiora”, la concentrazione di fluoruri nell’acqua risulta conforme.




BRACCIANO: SIGLATO PATTO D'AMICIZIA CON DARLINGTON

Redazione

Bracciano (RM) – Lo sport come strumento di integrazione europea. Siglato questa mattina con una sobria cerimonia in aula consiliare un “Patto d’Amicizia” tra Bracciano e Darlington, cittadina del Regno Unito.
Con il Patto di Amicizia e Cooperazione si è espressa la volontà reciproca di stabilire una solida base per lo sviluppo delle future relazioni e di scambi culturali attraverso progetti comuni.
A siglare il patto il sindaco di Bracciano Giuliano Sala e il vicesindaco di Darlington.

“L’organizzazione di un torneo estivo di badminton da parte dell’allenatore Fabio Carlone, torneo che vede tra i partecipanti la squadra di Darlington – sottolinea Paola Lucci, assessore ai Gemellaggi e agli Scambi Culturali del Comune di Bracciano – è stata l’occasione che ci ha permesso di avere primi contatti con la cittadina inglese. L’entusiasmo del loro dirigente, mister Philip Boyle, ha poi coinvolto gli amministratori della sua cittadina che ci hanno manifestato la volontà di avviare un percorso di amicizia che possa produrre contatti e scambi sia culturali che sportivi. Più volte – spiega ancora Lucci – erano giunte inoltre sollecitazioni al nostro Comitato di Gemellaggio di intraprendere contatti con una cittadina inglese così da permettere confronti e scambi per le giovani generazioni anche per perfezionare la lingua, proponendo attraverso le scuole e le attività sportive opportunità di scambi.
Attualmente l’impegno con Darlington si concretizza in un Patto di Amicizia che getta le basi per un futuro Gemellaggio tra i due Comuni. Bracciano prosegue, dopo il gemellaggio francese e tedesco, – dice ancora l’assessore – il percorso di amicizia con Paesi europei creando nuove opportunità per tutte le realtà associative e la cittadinanza che potranno sviluppare relazioni umane e culturali, con lo spirito di una integrazione europea attraverso lo scambio di esperienze e conoscenze reciproche”.
 




CUPINORO, "POST MORTEM": IL COMUNE DI BRACCIANO "METTE I PUNTINI SULLE I"

Dal I luglio 2004, data di nascita della Bracciano Ambiente, la società partecipata si è fatta carico, nell’interesse collettivo, di tutte le spese relative alla messa in sicurezza ed al monitoraggio di 1.800.000 metri cubi di rifiuti conferiti nel periodo di gestione “privata”.


Redazione
Bracciano (RM)
– In merito agli tabella di stampa e alle dichiarazioni di questi ultimi giorni effettuate anche di rappresentanti istituzionali di qualche comune, l’amministrazione comunale di Bracciano intende richiamare l’attenzione in merito alla dettagliata  relazione inviata in data 16 aprile 2014 dall’amministratore della Bracciano Ambiente Marcello Marchesi, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e al sindaco del Comune di Bracciano, Giuliano Sala, socio unico della stessa società.

Venti milioni e 231mila euro. Questa la somma che la Bracciano Ambiente ha speso nel periodo 2004-2013 per “la messa in sicurezza ed il monitoraggio di un milione e 800mila metri cubi abbancati nella discarica di Cupinoro nel periodo tra il 1991 ed il 2004 dai soggetti privati, in quegli anni, autorizzati dalla Provincia di Roma, dalla Regione Lazio e dalle strutture commissariali succedutesi nel corso delle gestioni straordinarie”. 

Alla relazione è allegata l’intera documentazione contabile che, anno per anno, giustifica le spese sostenute allo scopo di mantenere in sicurezza gli invasi, gestiti da società private e ricevuti in affidamento con delibera n. 39 del consiglio comunale di Bracciano datata 9 giugno 2004.
 
Il 2004 è l’anno in cui il Comune di Bracciano ha, di fatto, requisito l’impianto, emettendo ordinanze che contestavano al gestore privato della discarica l’emergenza ambientale e la mancata prestazione delle garanzie finanziarie necessarie alla gestione dell’impianto, ed ha costituito la Bracciano Ambiente spa, alla quale ha affidato la messa in sicurezza di una volumetria allora già esaurita, priva di alcuna copertura economica o accantonamento, utile a provvedere alla gestione post-operativa.
 
Al momento della estromissione del gestore privato, per mezzo dell’ordinanza sindacale n. 23 del 15 aprile 2004, nulla venne richiesto al privato che aveva gestito tale volume di rifiuti, pur avendo quest’ultimo incassato ingenti somme dai Comuni conferitori.
 
Dal I luglio 2004, data di nascita della Bracciano Ambiente, la società partecipata si è fatta carico, nell’interesse collettivo, di tutte le spese relative alla messa in sicurezza ed al monitoraggio di 1.800.000 metri cubi di rifiuti conferiti nel periodo di gestione “privata”.
La Bracciano Ambiente spa ha incamerato  quale contributo post mortem per le volumetrie dalla stessa gestite, pari a 825mila metri cubi, nel periodo I luglio 2004-2013, la somma complessiva di 14 milioni e 592mila euro.
 
Per la sicurezza ed il monitoraggio dell’intero invaso, inclusa la parte gestita dai privati, la Bracciano Ambiente ha utilizzato non solo parte dei 14 milioni incassati quale contributo post mortem durante la propria gestione, ma ha impiegato anche parte della cosiddetta “ecotassa”, incassata per conto della Regione Lazio e parte della quota di tariffa costituita dal compenso per il gestore dell’attività di smaltimento, per un totale di 20.231.000 euro al 31 dicembre 2013.
 
Ad oggi, inoltre, risultano accantonati, per la gestione “post mortem” della volumetria facente capo alla società pubblica, ulteriori 2.050.000 euro su un fondo bancario vincolato.
 
A tutela degli interessi della Bracciano Ambiente spa, la Regione Lazio ha ritenuto di accoglierne la richiesta e determinare l’importo di €.10.453.107,68 quali “maggiori oneri posti a carico della Regione Lazio a titolo di concorso alle spese sostenute in relazione all’attività di recupero delle aree degradate a causa dei rifiuti abbancati da soggetti autorizzati alla gestione della discarica di Cupinoro fino a giugno 2014”.