BRACCIANO, RIQUALIFICAZIONE BORGO SAN GIULIANO: IL PROGETTO INDIVIDUATO DAL GAL TUSCIA ROMANA COME "VALORE AGGIUNTO LEADER"

Redazione

Bracciano (RM) – L’Asse IV Leader del Programma di Sviluppo Rurale 2007–2013 del Lazio ha promosso la elaborazione di strategie di sviluppo locale mediante Piani di Sviluppo Locali (PSL) progettati e attuati da Gruppi di Azione Locale (GAL). In una nota ricevuta ieri e firmata dal presidente del Gal Tuscia Romana Aldo Frezza si porta a conoscenza del Comune di Bracciano che il progetto per la riqualificazione del borgo di Castel Giuliano è stato individuato quale progetto esemplare, maggiormente idoneo fra gli altri a rappresentare il cosiddetto “valore aggiunto Leader” in termini soprattutto di benefici e ricadute sui vari stakeholders interessati. A curare il processo di rilevazione delle buone prassi – scrive ancora Frezza nella sua nota – sarà Agriconsulting spa il cui referente è Massimo Penza dell’Area Supporto Istituzionale”.

“Tra tante incombenze ed adempimenti quotidiani sapere che il nostro progetto per la riqualificazione del borgo di Castel Giuliano è stato individuato come buona prassi nell’ambito dell’Asse IV Leader è una soddisfazione. Un risultato che premia i nostri uffici e che ci tengo a ringraziare per l’impegno e la professionalità”.
 




BRACCIANO, CASTEL MADAMA E GAETA FARMACIE COMUNALI: L'ASSOCIAZIONE ANTONINO CAPONNETTO SCRIVE A 5 PREFETTI

di Ivan Galea
Bracciano (RM)
– L'Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto” accende i fari sulla vicenda relativa la gestione delle farmacie comunali, di Bracciano, Castel Madama e Gaeta, da parte della società Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA.

La "Caponnetto ha infatti depositato un esposto indirizzato ai Prefetti di Roma, Napoli, Salerno, Caserta e Latina, dove si legge tra l'altro: "Nel Lazio il percorso da loro seguito è apparso palesemente illegittimo e per certi aspetti anche illecito".

L'inchiesta de L'Osservatore d'Italia, partita su segnalazione del Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento, viene quindi sostenuta dall'Associazione Antonino Caponnetto che allega all'esposto gli tabella che abbiamo redatto sul caso. 

Nell'inchiesta portata avanti da L'Osservatore d'Italia è stato evidenziato il fatto che la scelta del socio privato, per la partecipazione all'80%  delle quote di Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA., è ricaduta sulla società "Servizi Farmaceutici Integrati Srl" con sede in provincia di Latina la cui totalità delle quote – 100% – risulta essere di esclusiva proprietà della società Mages Srl con sede legale a Caserta.

Nell'inchiesta è stato anche sottolineato il fatto che la "Servizi Farmaceutici Integrati Srl"  è stata costituita a luglio 2015, ovvero dopo la pubblicazione del bando, da parte del Consorzio Coifal costituito dai Comuni di Bracciano, Castel Madama e Gaeta, per la selezione del socio privato in Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA. In pratica le farmacie comunali dei tre comuni si apprestano ad essere gestite da una società, la Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA che è composta per il 20% dal Consorzio Coifal (Bracciano, Castel Madama e Gaeta) e per l'80% dalla società di Latina  "Servizi Farmaceutici Integrati Srl" che è controllata al 100% da una società di Caserta la Mages Srl.

Di seguito riportiamo il testo dell'esposto presentato dall'Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”

Lettera dell’Associazione Caponnetto ai Prefetti di Roma, Napoli. Salerno, Caserta e Latina: chiariamo questa benedetta storia delle farmacie “comunali” con il 20% ai Comuni e l’80% ai privati possono essere definite tali?

Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”

Al Sig. Prefetto di ROMA
Al Sig. Prefetto di NAPOLI
Al Sig. Prefetto di SALERNO
Al Sig. Prefetto di CASERTA
Al Sig. Prefetto di LATINA

Ill.issimi Prefetti,
siamo stati informati di una grossa operazione che un gruppo di persone residenti in provincia di Caserta sta tentando di fare in alcuni comuni nel Lazio (quelli di Gaeta, Castelmadama e Bracciano , il primo in provincia di Latina e gli altri due in quella di Roma) dopo averlo già fatto in Campania dove ha preso già oltre 20 farmacie comunali, con la complicità probabilmente di alcune amministrazioni comunali:

Non conosciamo l’iter seguito in Campania ma nel Lazio il percorso da loro seguito è apparso palesemente illegittimo e per certi aspetti anche illecito.

Le tre farmacie “comunali” del Lazio saranno di proprietà dei Comuni per il 20% mentre il restante 80% è di proprietà dei privati

L’operazione anomala messa in piedi con probabilmente la complicità di amministratori comunali, che appare aver assunto la connotazione di un vero e proprio business , ha formato oggetto di diversi tabella di stampa che si allegano, nonché una circostanziata denuncia alla competente Autorità Giudiziaria .
Le scelte amministrative operate dagli amministratori comunali interessati a realizzare queste forme di accordo con i privati nella gestione delle farmacie comunali appaiono , sostanzialmente finalizzate ad arrecare ingiusti vantaggi agli stessi privati e viceversa, danni economici ai Comuni i cui amministratori forniscono il proprio appoggio a queste operazioni .

Questa Associazione Antimafia, che da anni impegnata a dispiegare azioni di denuncia alle competenti Autorità con finalità di prevenzione e di contrasto ai fenomeni di illegalità nella pubblica amministrazione e di ingerenza mafiosa, ha raccolto il grido di allarme delle associazioni di categoria.
In particolare da una prima lettura dei fatti riportati negli tabella si stampa che si allegano nonché dal contenuto nella denuncia prodotta dalle Associazioni professionali di categoria, questa Associazione ha individuato diverse ipotesi di violazioni di legge.
In particolare appare emergere come mediante l’adesione a società ( si citano a titolo di esempio la CISS, e la INCO.FARMA S.P.A.) si consegna nelle mani di una società privata la gestione di un servizio pubblico che potrebbe fruttare alle casse degli enti comunali profitti economici di gran lunga superiori rispetto a quelli effettivamente percepiti.

Appare evidente, in queste operazioni la violazione di legge in quanto le farmacie comunali possono essere gestite esclusivamente secondo le modalità di cui all’art. 9 della L. 457/1968 ( come modificato dall’art. 10 della L. 362/1991) e precisamente in una delle seguenti forme :
1) In economia
2) A mezzo aziende speciali
3) A mezzo consorzi tra comuni per la gestione di farmacie di cui sono titolari gli stessi comune e i farmacisti che al momento dalla costituzione della società, prestino servizio presso le farmacie di cui l’ente abbia la titolarità.

A tanto va aggiunto che la legge ha sancito il principio inderogabile dell’ inseparabilità tra la titolarità e la gestione delle Farmacie comunali. Principio questo ribadito dalla copioso giurisprudenza della Corte dei Conti ( cfr. pareri 26/2013PAR e 657/2011/PAR) e dall’art. 11 del Decreto-Legge 24 gennaio 2012, n. convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27 .

Sull’illiceità di forme di partecipazione minoritarie da parte dei comuni a società per azioni di farmacie comunali si è pronunciata anche la Corte dei Conti , in quanto detta anomalia determina, tra l’altro, il venir meno del controllo analogo poiché il comune partecipa con una quota marginale ( cfr.Corte dei Conti sez. di controllo Lombardia 532/2012/par.) .

La stessa Corte di Giustizia (cfr. sent. 11/01/2005, c-26/03), invero, ha sancito che la presenza nella compagine sociale, della società affidataria del servizio, di soci privati è assolutamente incompatibile con l’affidamento , poiché la partecipazione al capitale da parte di soggetti privati , anche in misura minoritaria , esclude, in ogni caso , che tale amministrazione possa esercitare su detta società un controllo analogo a quello che essa esercita sui propri servizi .

Inoltre, l’art. 9 c. 1.9, della legge 475/1968 indica espressamente quali sono le modalità attraverso le quali gestire le farmacie di cui sono titolari i Comuni. Ebbene, nessuna delle modalità indicate può ricondursi al modello della concessione a terzi , anche nei casi in cui è preceduto da una gara pubblica .

Nello speciale settore del diritto farmaceutico non esiste , infatti,alcuna norma che prevede la possibilità di separare la titolarità della gestione delle farmacie comunali , risultando unicamente regolato il mantenimento della farmacia in capo all’ente locale
Inoltre, giova evidenziare che la corte costituzionale con sentenza 275 del 24.7.2003 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge 362/1991 nella parte in cui prevede la partecipazione a società di gestione di farmacie comunali , ritenendola incompatibile con qualsiasi altra attività nel settore della produzione

In merito a questo esposto, si sottopone alla valutazione dei Sig.ri Prefetti in indirizzo la possibilità di portare in essere le iniziative ritenute opportune per prevenire la reiterazione di condotte analoghe a quelle descritte da parte di altri amministratori comunai.
Si chiede, altresì, di valutare la possibilità di avviare, nei confronti degli amministratori che hanno reso possibile l’adozione di atti amministrativi contrastanti con le norme sopra richiamate , i procedimenti amministrativi volti all’applicazione delle misure di rigore di cui all’art. 141 comma 1, lett. a) , art. 142 commi 1 e 2, art. 138 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 .

IL SEGRETARIO NAZIONALE
Dr. Elvio Di Cesare
ALLEGATI : BRACCIANO, GAETA, E CASTEL MADAMA, BANDO FARMACIE PUBBLICHE: MI COSTITUISCO (DOPO IL BANDO) E VINCO
BRACCIANO: BUFERA SULLA GARA PER LA GESTIONE DELLE FARMACIE COMUNALI
BRACCIANO, BANDO FARMACIA COMUNALE: I CONTI CONTINUANO A NON TORNARE
BRACCIANO, BANDO FARMACIA COMUNALE: I CONTI NON TORNANO

 




BRACCIANO, GAETA, E CASTEL MADAMA, BANDO FARMACIE PUBBLICHE: MI COSTITUISCO (DOPO IL BANDO) E VINCO

di Ivan Galea

Bracciano (RM) – Costituirsi immediatamente dopo la pubblicazione di un bando e vincerlo: questo in sintesi quanto avvenuto con l’aggiudicazione del bando relativo la scelta del socio privato per la gestione delle farmacie di tre comuni del Lazio.

Scelta l’impresa privata che acquisirà l'80% di Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA., società a capitale misto, che si occuperà della gestione delle Farmacie nella titolarità dei Comuni aderenti in ogni tempo al Consorzio Coifal. Ad oggi quindi Laziofarma gestirà le farmacie comunali dei Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama che attualmente compongono il consorzio Coifal che a sua volta detiene la titolarità del 20% della società Laziofarma.

La presa d’atto dell’aggiudicazione definitiva va alla Servizi Farmaceutici Integrati Srl, società costituita solo lo scorso 9 Luglio 2015 ed iscritta al registro imprese il 20 Luglio 2015,
con sede legale a Spigno Saturnia in provincia di Latina presso il box 45 del Centro Leonardo SS630 Formia Cassino Km 28.400 snc. che si presenta con un capitale sociale di 40mila euro e che vede Franco Vendittoli ricoprire la carica di Amministratore Unico. La Servizi Farmaceutici Integrati Srl a sua volta è controllata dalla società Mages Srl che ne detiene il 100% delle quote.

La società Mages Srl costituita l'11 Maggio 2004 ed iscritta al registro imprese il 7 Giugno 2004, con sede legale a Caserta in via Roma 63, controlla quindi il 100% della società Servizi Farmaceutici Integrati Srl che a sua volta detiene l'80% della partecipazione in Farmacie Pubbliche Laziale SpA insieme al Consorzio Coifal, attualmente composto dai Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama, che detiene il restante 20% di partecipazione.

Mages Srl si presenta con un capitale sociale di 12mila euro di proprietà dei soci Franco Vendittoli (50%), domiciliato in provincia di Caserta, per 6mila euro e Massimo Cox (50%), domiciliato in provincia di Caserta, per ulteriori 6mila euro. Quest'ultimo ricopre la carica, dall'aprile del 2012 anche di Amministratore Unico.
Inoltre Massimo Cox è presente nella compagine sociale della  MADDALENA COSTRUZIONI S.R.L. con la proprietà del 51% delle quote, della COMPAGNIA EUROPEA SMALTIMENTO FARMACI S.R.L. con la proprietà del 5% delle quote e della FARM.DEL MARE S.R.L. IN LIQUIDAZIONE con la proprietà del 5% delle quote.

"Non sarà che di mezzo c’è l'interesse di un ex politico, futuro comune cittadino, il quale continua a prodigarsi affinché sia completata l'opera fortemente da lui voluta? – Commentano attraverso una nota dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – Forse – prosegue la nota – l'incarico politico prestigioso a cui punta, è quello di “Primario” delle farmacie comunali riunite e servizi vari? A pensar male… staremo a vedere."

Il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento chiama poi in causa il presidente del collegio dei Revisori David De Filippis, del Comune di Bracciano,
che lo scorso primo settembre definì "davvero pittoresca” la prima fase di start-up delle operazioni. "Inoltre saremo felici, – dichiarano dal Comitato – di sapere cosa ne pensano dall’Ordine dei Farmacisti Laziali, visto che ultimamente in questo Consorzio si sono accesi numerosi riflettori su bandi di gara anomali, e mancanza di requisiti di alcuni individui nelle operazioni".

Dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento puntualizzano anche il fatto che l’intera operazione è stata giudicata non economica dai Revisori dei Conti del Comune di Bracciano
e che il consigliere del Comune di Gaeta Eduardo Accetta l’aveva criticata fin dall’inizio, con tanto di diffida a portare a termine la procedura, dubitando da subito dei requisiti di Pasquale Manzo a presiedere la commissione di gara, alla quale la direzione ha dovuto cambiare un membro in corsa. "La determina provvisoria di assegnazione era stata sottoscritta nei giorni scorsi dal Direttore Generale del Coifal Anna Maria Valente e dal Responsabile Unico del Procedimento Pasquale Manzo. – Dichiarano ancora dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – A fronte di un’offerta – proseguono dal Comitato – a base d’asta di 1.544.000,00 euro per una qq durata dell’affidamento di trent’anni, l’aggiudicazione è avvenuta con un canone mensile per ogni farmacia aperta di 1.300 euro (con 86,66 euro spettanti a ogni Comune), un’offerta “una tantum” di 140.000 euro e infine mezzo punto percentuale sul fatturato.

Una circostanza davvero fortunata, quest'ultima, per una società costituita immediatamente dopo la pubblicazione di un bando e vincerlo.




BRACCIANO, VICENDA COIFAL E FARMACIA: IL COMITATO DEI CITTADINI ACCETTA IL CONFRONTO PUBBLICO

Redazione

Bracciano (RM) – Sulla vicenda del Consorzio Farmaceutico Coifal, composto dai Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama, torna di nuovo il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento, che risponde all'assessore Rinaldo Borzetti del Comune di Bracciano.

Il Comitato Cittadino riporta alcune precisazioni e pone domande in riferimento a quanto dichiarato dall'Assessore Borzetti, nella Sua nota ufficiale del 21 ottobre 2015, pubblicata su questo quotidiano lo scorso 21 Ottobre 2015.

"Il Consorzio Coifal deliberò la spedizione del bando di gara per la selezione di un socio  privato in data 16 giugno 2015. – Puntualizzano atttaverso una nota dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento  – Il bando – prosegue la nota – comparve nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del giorno 22 giugno 2015 (codice C.I.G. 6277423555). La ricezione delle offerte era prevista entro il 10 agosto 2015 (49 giorni dopo, esattamente come rilevato dai revisori dei conti, e non 52 come prevede la legge). L'apertura delle offerte, al contrario, era prevista per il 1 settembre 2015 (esattamente lo stesso giorno dell'approvazione del bilancio comunale preventivo di Bracciano).

Vogliamo comunque ringraziare l'Assessore Borzetti il quale, a nome dell'Amministrazione attualmente in carica, ha prontamente fornite delucidazioni per quanto riguarda il Coifal, e ha evidenziato il doppio incarico del sig, Stefano Malatesta, appartenente sia al Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Bracciano, sia a quello del Comune di Gaeta. A tale proposito, aggiungiamo che il sig. Malatesta ci risulta essere Presidente dell'organo di revisione anche del Comune di Fiumicino, ricoprendo quindi l'incarico in più Comuni. In merito a tale situazione, chiediamo se l'Amministrazione di Bracciano intenda adottare qualche provvedimento.
Il giorno 7 ottobre 2015 l'Assessore Borzetti afferma che nell'ultima seduta del Consiglio Comunale di Bracciano ha fornito alcuni dettagli in una nota nella quale conclude affermando che: “L’azione amministrativa posta in essere da questo Ente ha prodotto atti regolarmente approvati da tutti gli organismi competenti. Tali atti di indirizzo sono stati fedelmente attuati dal Coifal che ha seguito tutte le indicazioni fornite dai Comuni fondatori.

Leggiamo però il  verbale dell'assemblea del COIFAL del 17/09/2015:  "L’ASSEMBLEA Visto lo Statuto consortile; – Analizzata la questione delle diffide pervenute dal Consigliere comunale di Gaeta Eduardo Accetta del 01/09/2015, del 10/09/2015 e 17/09/2015; nonchè quelle pervenute dell'Avv. Laura Giordani quale rappresentante della Dott.ssa Maria Euple Pacifici, titolare di una Farmacia privata nel Comune di Castel Madama; Considerato il contenuto delle note trasmesse dal Sindaco del Comune di Bracciano; Preso atto che l'Assessore Borzetti ha comunicato che il Comune di Bracciano dovrà provvedere all'espletamento di un Consiglio comunale ad hoc nel merito dei rilievi espressi dal proprio Collegio dei revisori dei Conti e che pertanto ha richiesto un ulteriore differimento della commissione di gara; Considerato che il Presidente Paone ha precisato che il Coifal ha risposto alle richieste avanzate dal Sindaco di Bracciano e che, con nota del 10/9/2015,si è ravvisata la non sussistenza di motivazioni per procedere ad un ulteriore differimento dei termini della commissione di gara; Considerato che i rappresentanti dei Comuni di Gaeta e di Castel Madama prendono atto di quanto sopra e nulla oppongono al regolare svolgimento della commissione di gara riconvocata per il giorno 18 settembre prossimo. Per tutto quanto sopra esposto, a maggioranza.

DELIBERA

Di nulla opporre al regolare svolgimento della commissione di gara riconvocata per il giorno 18 settembre prossimo e di conseguenza di non procedere ad un ulteriore differimento dei termini della commissione di gara”
In quella data l’Ente emetteva un DECRETO DI NOMINA del RESPONSABILE ANTICORRUZIONE E TRASPARENZA DEL COIFAL il Direttore Generale, Valente Anna Maria.

Nella nota pubblicata il 21 Ottobre l'Assessore Borzetti fa notare che "La farmacia comunale gestita in “house” e venduta in passato, pur garantendo a fasi alterne un vantaggio economico per l’ente, non si è rivelata in grado, per varie ragioni, di offrire tutti i servizi propri delle farmacie comunali", concludendo che la forma consortile attualmente scelta potrebbe fornire " il servizio di carattere sociale proprio delle farmacie comunali attuando un sistema che risponde a criteri di economicità ed efficienza".
L’incerta redditività della gestione diretta di una farmacia comunale non è un fenomeno imputabile unicamente all'Amministrazione di Bracciano, ma accomuna numerose realtà simili, rientrando quindi in una "normale" scarsa capacità di gestire il business farmaceutico da parte delle Amministrazioni Pubbliche.
Tuttavia, in altre realtà, lo strumento utilizzato dalle Amministrazioni per conciliare redditività, servizi e conservazione del patrimonio pubblico, non è stato quello della vendita dell'attività, bensì l'affidamento della gestione ad un socio privato mediante gara d'appalto, a fronte del riconoscimento di una quota parte degli utili o di un affitto mensile, nonché della garanzia di erogazione di quei servizi di carattere sociale dei quali parla l'Assessore Borzetti.

A nostro avviso, questa seconda soluzione sarebbe stata migliorativa rispetto alla strada intrapresa, per diversi motivi: si sarebbero potuti raggiungere gli stessi obiettivi che ci si prefigge di perseguire attraverso il COIFAL con minori costi, e si sarebbe preservata la proprietà di un bene pubblico a favore della collettività.
Sempre nella nota pubblicata il 21 Ottobre, l'Assessore parla di stima degli utili futuri pari a circa 200.000 Euro su base trentennale, il che significa una ipotesi di redditività di circa 560,00 Euro al mese (importo non certo esaltante per una simile attività). Anche aggiungendo i 520.000 Euro per l'aggiudicazione dell'appalto, arriveremmo ad una proiezione di 2.000,00 Euro/mese, cifra secondo noi comunque facilmente raggiungibile anche nella seconda ipotesi gestionale da noi prospettata.

Va infine fatta un'ultima riflessione anche sull'operazione di vendita della Farmacia Comunale in sé. Dev’essere infatti considerato che, al momento della vendita, la valorizzazione di una farmacia avviene attraverso la valutazione della redditività attesa, a sua volta basata sui risultati economici degli ultimi cinque anni. In base a quanto affermato dall'Assessore Borzetti, in passato la Farmacia Comunale avrebbe garantito un vantaggio economico solo "a fasi alterne", ovvero non certo una redditività elevata e costante. In sostanza questo vorrebbe dire che la base d'asta per la vendita di una attività commerciale in tale situazione di redditività, risulterebbe sicuramente inferiore a quella di uguale attività che abbia goduto di una gestione più efficiente. È d'altronde noto che, proprio per questo motivo, è sempre una buona occasione, per professionisti del settore, riuscire ad acquisire una farmacia comunale piuttosto che una privata. Proprio alla luce di tutto ciò, ci torna in mente il giudizio, alquanto severo, espresso dai revisori circa la economicità e  l'efficienza dell'operazione.

Da tutte queste considerazioni – conclude la nota del Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – scaturisce la domanda da noi posta e che, a nostro avviso, ancora non ha trovato risposta: a chi è convenuto vendere la farmacia comunale?
Alla luce di quanto sopra e di fin da ora affermato nelle varie vicende, riceviamo ed accettiamo come cittadini l‘invito ad un confronto pubblico in un Consiglio Comunale aperto, sede opportuna per confrontarsi e ricevere chiarimenti su quanto da Lei esposto all’intera comunità.

Restiamo in attesa della data e dell'orario."




BRACCIANO, VICENDA COIFAL: L'ASSESSORE RINALDO BORZETTI PUNTA IL DITO SUI REVISORI DEI CONTI

Redazione

Bracciano (RM) – Sulla vicenda del Consorzio Coifal composto da tre comuni – Bracciano, Gaeta e Castel Madama – e con riferimento alle modalità con le quali è stato pubblicato il bando finalizzato a scegliere il socio privato che dovrà versare i 416mila euro, pari all'80 percento di 520mila euro che servono per costituire la Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA., società a capitale misto, che assumerà tutti i rischi imprenditoriali dell'iniziativa, di cui abbiamo già scritto nell'articolo dello scorso 19 Ottobre 2015 non è tardata ad arrivare la nota da parte delll'assessore del Comune di Bracciano Rinaldo Borzetti che tra l'altro punta il dito sul  Collegio dei Revisori dei Conti definendo "incomprensibile e contradditorio" il parere espresso riguardo la vicenda.

Di seguito la nota dell'assessore al Comune di Bracciano Rinaldo Borzetti:

Spiace constatare che il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento che, con il M5S, si candida al governo del Paese, a Bracciano tenti di fare opposizione – non trovando evidentemente sponde in Consiglio comunale tra la minoranza – con note inviate alla stampa che più che fare informazione alimentano la disinformazione. E’ quanto deriva dall’ultima nota sul Consorzio intercomunale delle farmacie laziali (Coifal) del Comitato Cittadini in Movimento pubblicata su varie testate locali dalla quale trapela, ancora una volta, un mancato approfondimento sulla materia.

In particolare si parla del parere contrario del Collegio dei Revisori dei Conti di Bracciano. Per chiarezza di informazione il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento avrebbe dovuto prendere atto di ciò che è realmente avvenuto al riguardo ovvero una sorta di “ripensamento del collegio” oltre che “diversità di vedute” di un componente del Collegio dei Revisori, Stefano Malatesta, che mentre solleva rilievi al Comune di Bracciano, nulla eccepisce al Comune di Gaeta dove ugualmente ricopre l’incarico di componente del Collegio dei Revisori.
Nella mia relazione letta nel corso dell’ultima seduta del 7 ottobre scorso quale comunicazione al Consiglio comunale ho fornito alcuni dettagli. Nella nota, che ripercorre tutte le tappe fatte, concludo: “L’azione amministrativa posta in essere da questo Ente ha prodotto atti regolarmente approvati da tutti gli organismi competenti. Tali atti di indirizzo sono stati fedelmente attuati dal Coifal che ha seguito tutte le indicazioni fornite dai Comuni fondatori.

I rilievi oggi posti dal Collegio dei Revisori dei Conti – ha sottolineato ancora l’assessore Borzetti – che avevano già fornito un parere favorevole sull’operazione, risulta incomprensibile e contradditorio, considerando anche che non risulta che gli stessi rilievi siano stati rivolti al Comune di Gaeta che ha seguito le stesse procedure e che vede nel proprio Collegio di Revisori un componente presente anche nel Collegio di Bracciano. Si segnala quindi una diversità di visione – ha proseguito Borzetti – relativa alla attività di tipo economico che sembra non essere conveniente solo per Bracciano, a differenza degli altri Comuni.

Si ritiene, a tale proposito, che il danno cagionato da un’eventuale uscita dal Consorzio dovuta ad un ripensamento di valutazioni tecniche già rese, non dovrà essere imputato alla parte politico-amministrativa che si è attenuta scrupolosamente a quanto deliberato dal Consiglio comunale secondo indicazioni e pareri resi dai competenti dirigenti e dal Collegio dei Revisori dei Conti”.
 
Riguardo alla tempistica della gara, i tempi della pubblicazione rispettano le previsioni dell’art. 66 comma 1 e art. 70 comma 2 del codice degli Appalti (Bando pubblicato il 17/6/2015, 54 giorni prima della scadenza per la presentazione delle offerte).
 
Nella relazione l’assessore Borzetti si sofferma inoltre sul carattere sociale della farmacia comunale mettendo in evidenza come, nella fattispecie, i vantaggi previsti derivano da espresso obbligo a carico del socio privato del Consorzio in fase di individuazione.
 
La Carta dei Servizi elaborato prevede servizi di base (tra i quali attività di farmaco vigilanza, apertura oltre gli orari diurni nella stagione turistica, analisi per intolleranze alimentari, screening oncologico, modalità alternative di consegna dei farmaci, presenza di defibrillatori, alimenti per celiaci, controllo gratuito dell’udito, scaffale vegetariano ed altri) e eventuali “servizi aggiuntivi” (noleggio di apparecchi elettromedicali, possibilità di effettuare elettrocardiogramma in farmacia ). Nel Coifal, è stato individuato – aggiunge l’assessore – uno strumento che consente di ottenere un risultato oltre che economico anche e soprattutto sociale con espressa previsione di sanzioni da 1.000 a 7.000 euro nel caso di mancata osservanza dei vincoli contrattuali imposti al privato, fino alla rescissione del contratto. La farmacia comunale gestita in house e venduta in passato, pur garantendo a fasi alterne un vantaggio economico per l’ente, non si è rilevata in grado, per varie ragioni, di offrire tutti i servizi propri delle farmacie comunali.

Il dato di fatto è che, attraverso lo strumento del Consorzio – sottolinea Borzetti – l’amministrazione mira a fornire il servizio di carattere sociale proprio delle farmacie comunali attuando un sistema che risponde a criteri di economicità ed efficienza.
Una perdita eventuale della licenza di farmacia comunale andrebbe a beneficio di un privato provocando inoltre ad oggi la perdita di un valore economico stimato in oltre 500.000 euro ai quali vanno aggiunti: 2.500 euro già versati per la costituzione del Consorzio, 7.000 circa per la quota parte spettante al Comune di Bracciano per il primo anno  di attività del Coifal; una perdita economica per il Comune per il mancato incasso dei futuri utili prodotti dal Consorzio pubblico-privato stimabili in prospettiva trentennale, sulla base del Bilancio quinquennale già prodotto, in 200.000 circa come stima prudenziale in difetto. E’ importante precisare inoltre che il Comune di Bracciano è l’unico dei tre Comuni ad aver attivato il Controllo Analogo.
 
Al riguardo nell’ultimo verbale del Controllo Analogo, a seguito di una comunicazione del Coifal, viene richiesto al segretario comunale un approfondimento riguardante l’applicabilità, o meno, nella fattispecie, della direttiva comunitaria n. 2014/24/UE del 26/2/2014 “Appalti di servizi aggiudicati in base ad un diritto esclusivo.
 
Piuttosto che critiche ci saremmo aspettati un sostegno ad una operazione che non solo, in linea con gli sviluppi istituzionali in atto, mette insieme più Comuni attuando una economia di scala, ma che si motiva dalla realizzazione di un beneficio pubblico e collettivo. Per questo mi metto a disposizione per un eventuale confronto pubblico, carte alla mano, per approfondire ulteriormente la tematica, certo che l’interesse del Movimento sia quello, non di disinformare, ma quello di dibattere su temi concreti.
 




BRACCIANO: BUFERA SULLA GARA PER LA GESTIONE DELLE FARMACIE COMUNALI

Redazione

Bracciano (RM) – Sotto accusa il Coifal – Consorzio Intercomunale delle Farmacie Pubbliche Laziali –  partecipato dai Comuni di Bracciano, Gaeta e Castel Madama. Sotto la lente d'ingrandimento le modalità con le quali è stato pubblicato il bando finalizzato a scegliere il socio privato che dovrà versare i 416mila euro, pari all'80 percento di 520mila euro che servono per costituire la Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA., società a capitale misto, che assumerà tutti i rischi imprenditoriali dell'iniziativa. Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA si occuperà quindi della gestione delle Farmacie nella titolarità dei Comuni aderenti in ogni tempo al Consorzio Coifal.

Ad accendere i riflettori il consigliere comunale di Gaeta Eduardo Accetta, che invitava il direttore generale del Coifal Anna Maria Valente a revocare l'intera procedura di gara, evidenziando il fatto che il responsabile unico del procedimento Pasquale Manzo, designato con determina dirigenziale, non avrebbe avuto titolo di studio e competenze all'altezza del compito da svolgere e non essendo dipendente di ruolo o in servizio al Consorzio Coifal non poteva essere nominato responsabile del procedimento. Tra le altre motivazioni edotte dal consigliere comunale del comune di Gaeta anche il fatto che il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 49 giorni prima e non 52 come prevede la legge. Accetta faceva notare anche l'assenza, sui siti istituzionali dei tre comuni – Bracciano, Gaeta e Castel Madama – di qualsiasi riferimento al bando di gara.

Lo scorso 10 settembre il Consorzio Intercomunale Farmacie Laziali prendeva atto, oltre che delle diffide pervenute dal consigliere del Comune di Gaeta e di una farmacia privata di Castel Madama, anche del fatto che il Comune di Bracciano chiedeva un differimento della gara in quanto si sarebbe dovuto riunire il Consiglio comunale a seguito dei rilievi espressi dal proprio collegio dei revisori in merito alla vicenda.

"Cittadini di Bracciano, sapevate di possedere un Consorzio Farmaceutico, costituito insieme al Comune di Gaeta, per opzionare la licenza regionale per la gestione di una Farmacia Comunale, mediante l’affidamento del servizio ad una società mista pubblico – privata? – Dichiarano in una nota dal Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento – Tutto questo è ancora in fase di start-up ma, – prosegue la nota – a nostro avviso, sarebbe necessario un controllo sugli atti che l’organo di Amministrazione sta ponendo in essere per procedere all’affidamento del servizio.

Perché? Iniziamo dicendo che, dopo la costituzione del Consorzio, la base societaria si è ampliata con l’ingresso del Comune di Castel Madama. Un’altra buona motivazione per un controllo degli atti potrebbe essere il fatto che lo stesso organo di revisione dei conti del Comune di Bracciano abbia definito davvero “pittoresca” (citazione testuale) la prima fase di start-up delle operazioni; e inoltre che, solo dopo esplicita richiesta del collegio stesso, l’organo amministrativo del Coifal (ovvero il nostro Consorzio Farmaceutico), ha finalmente redatto un business plan.

È stato inoltre pubblicato il bando di gara per la scelta del socio privato, che dovrà apportare l’80 per cento dei 520 mila euro necessari per la costituzione della “Laziofarma – Farmacie Pubbliche Laziali S.p.A.”, società a capitale misto, che assumerà il rischio imprenditoriale in prima persona e dunque anche la riscossione dei dividendi. Tuttavia sulla Gazzetta Ufficiale gli atti risultano pubblicati quarantanove giorni prima (invece dei cinquantadue necessari), considerando il termine di presentazione delle offerte. Sarà un caso che il primo settembre 2015 il Comune di Bracciano si apprestava ad approvare il bilancio preventivo? Inoltre, anche se il codice appalti non detta alcun obbligo in questo senso,  l’assenza di ogni riferimento alla gara sui siti istituzionali dei tre Comuni coinvolti, a nostro avviso desta qualche perplessità, poiché di fatto limita la possibilità di partecipazione.

Questo stesso bando fu ritenuto dal Collegio dell’organo di revisione di Bracciano “anomalo”, in quanto non rispettava i termini di efficacia, efficienza ed economicità del servizio farmaceutico. Inoltre il Comune di Bracciano, pur se sollecitato dall’organo di controllo, non ha attivato, al pari degli altri Comuni, nessuna attività di indirizzo e controllo sul Consorzio Coifal. Appare quanto meno singolare che nessun dirigente comunale responsabile del servizio, abbia esercitato un controllo preventivo in termini di legittimità del bando di gara, ed è altresì gravissimo che i revisori dei conti sottilineino che un bando non risponde ai principi fondamentali di efficacia, efficienza ed economicità.

Avete capito bene cittadini? E’ stato pubblicato un bando di gara che l'organo di revisione definisce in contrasto con gli interessi pubblici. Non potremmo allora aggiungere che i consiglieri del Coifal andrebbero rimossi, in quanto non tutelano gli interessi pubblici?

Andiamo avanti, ed ecco che un Consigliere Comunale di Gaeta emette una diffida ai tre Comuni consorziati Bracciano, Gaeta e Castel Madama, proprio per le modalità con le quali è stato redatto il bando di gara. Scendiamo poi nei dettagli, per far sapere alla cittadinanza chi siede nell’organo direttivo della Coifal farmaceutiche, e chi frequenta spesso le assemblee direttive e di consiglio.

La Costituzione avvenne il 13 Marzo del 2014, con una quota di partecipazione del comune di Bracciano al 50 percento, con un onere complessivo di  2.500,00 euro, e con una durata dell'impegno di 50 anni, con delibera firmata dalla D.ssa Biancamaria Alberi (citata poi in altro giudizio dalla Procura di Civitavecchia, per presunte false dichiarazioni e per dei “non ricordo” in merito a indagini interne al Comune, giudizio che ha portato alla condanna in primo grado di Roberto Razzino). I rappresentanti per il comune di Bracciano sono quattro persone: nel Consiglio d’Amministrazione troviamo l’avv. Massimiliano Lombardo (PD), residente a Bracciano e collaboratore presso la Cooperativa Trifoglio di Bracciano, e l’arch. Ivan Cristadoro, già in Commisione Ambiente, Territorio e Urbanistica, iscritto presso i Giovani Democratici di Bracciano, che sta attualmente restaurando il Duomo di Santo Stefano, edificio di culto cattolico di Bracciano. Il giorno 25 settembre 2015, presso la sede legale del Comune di Castel Madama in Corso Cavour 34, si è riunito il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Coifal, per accettare le dimissioni dalla carica di Consiglieri di Amministrazione dell’avvocato Lombardo e dell’architetto Cristadoro, nominando al loro posto i signori Claudio Valentini nato a Bracciano, responsabile territoriale (S.L.I.), e il signor Mancini Giovan Felice nato a Tivoli, residente presso il Comune di Castel Madama.

Tra i revisori dei conti, ci sono il dott. Leonardo Vitale, commercialista e Revisore Contabile presso gli uffici di piazza IV Novembre e il dott. Diego Rossi commercialista e Revisore Contabile presso lo “Studio Associato Bonato Dott.ssa Paola – Rossi Dr. Diego”, con sede in via Claudia 35. Nelle frequenti assemblee direttive e di consiglio della Coifal, presso Piazza XIX Maggio, 10 nel Comune di Gaeta, risulta sempre presente l’Assessore Rinaldo Borzetti nella qualità di delegato del sindaco di Bracciano Giuliano Sala, mentre solo in un’occasione troviamo il vice sindaco e assessore Giampiero Nardelli.
Quanto costerà il Consorzio alla comunità braccianese? tra viaggi, gettoni di presenza, attività amministrativa e quant’altro. Dal momento che il Consorzio Farmaceutico è proprietà anche di Bracciano, avrà almeno un utile? Per il momento, vista la fase di start-up, il consorzio Coifal presenta un bilancio senza movimenti significativi, chiuso nel 2014 con un totale tra passivo e attivo, pari a 6.579 euro, che evidenzia una perdita d’esercizio di 395,00 euro. Vedremo in futuro i risultati. – La nota del Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento conclude – Infine, torniamo a noi: a chi ha fatto comodovendere la farmacia comunale di Bracciano?"




BRACCIANO, BANDO FARMACIA COMUNALE: I CONTI CONTINUANO A NON TORNARE

di Ivan Galea

Bracciano (RM) – Tutti i documenti inseriti nell'Albo Pretorio degli Enti pubblici devono essere numerati in ordine cronologico in base alla data e l’ora di inserimento. Non lo diciamo noi, bensì viene indicato al punto 10) delle linee guida per i siti web delle pubbliche amministrazioni (previste dalla Direttiva n. 8 del 26 novembre 2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione).

Abbiamo quindi riportato, lo scorso 9 Ottobre 2015, il fatto che ad alcuni documenti pubblicati nell'Albo Pretorio del Comune di Bracciano, tutti riferiti alla vendita della farmacia comunale avvenuta nel 2013, manca l'indicazione del numero dell'atto. Abbiamo anche posto dei quesiti in merito alla logica adottata per l'inserimento degli atti stessi nell'Albo Pretorio, che presenta una mancata consequenzialità nel confronto tra le date dei documenti  e la numerazione delle pagine.

L'amministrazione comunale di Bracciano, a riscontro dell'articolo in questione, ha inviato alla nostra redazione una nota, a firma del primo cittadino, che non abbiamo mancato di pubblicare, in cui, con riferimento alla mancanza dell'indicazione del numero di atto di due documenti riportati sull'Albo Pretorio, sostiene il fatto che "…il registro stesso non riporta il numero dell’atto, in quanto i bandi di gara non sono contraddistinti da numerazione, come le delibere o le determine". Nella nota dell'amministrazione si evidenziava inoltre che: "Per di più i bandi di gara sono pubblicati anche nella sezione Amministrazione trasparente".

La nota del sindaco di Bracciano, da noi pubblicata senza alcun commento a margine, riporta anche il fatto che i quesiti da noi sollevati troverebbero risposta nella nota comunale n. 90 del 2013 pubblicata dal nostro quotidiano il 23 Maggio del 2013.

Al sindaco intendiamo precisare che ci spiace che probabilmente ha interpretato come un "attacco gratuito" il fatto di aver posto dei quesiti, a nostro dire legittimi e doverosi nei confronti dei lettori che dal nostro giornale si aspettano, oltreché la pubblicazione dei comunicati ufficiali delle pubbliche amministrazioni, anche un giornalismo di critica che non si limita solo a fare "copia e incolla" delle missive istituzionali che pervengono alla redazione.

Pertanto intendiamo sottolineare che i nostri quesiti non hanno trovato risposta e la nota dell'amministrazione comunale che annuncia le modalità e l'avvenuta vendita della farmacia non spiega certamente il fatto della mancanza del numero di atto in due documenti riferiti alla gara.

Riguardo invece la spiegazione che "i bandi di gara non sono contraddistinti da numerazione, come le delibere o le determine" ci chiediamo allora: perché per tutti gli altri bandi di gara presenti sull'Albo Pretorio del Comune di Bracciano sono invece presenti i numeri di atto?

Così come non ha trovato risposta il quesito posto sulla mancata consequenzialità nel confronto tra le date dei documenti  e la numerazione delle pagine sull'Albo Pretorio.

Per il resto, nell'articolo dello scorso 9 Ottobre, abbiamo anche dato voce a "Cittadini di Bracciano in Movimento" virgolettando le considerazioni e asserzioni fatte dal loro portavoce. Il fatto di confondere i virgolettati rispetto ai nostri interrogativi può essere sintomo di "fare di tutta l’erba un fascio" mentre, ricordiamo, che le virgolette hanno una loro fondamentale funzione. Tanto dovevamo per diritto dovere di cronaca e di critica.

Riferimenti:

LINEE GUIDA PER I SITI WEB DELLE P.A.

STORICO ALBO PRETORIO ANNO 2011-2013 (PDF) SITO ISTITUZIONALE COMUNE DI BRACCIANO 




BRACCIANO, OSPEDALE PADRE PIO: DONNA MUORE DOPO CADUTA DAL LETTO

di Giuseppa Guglielmino
Bracciano (RM)
– E' morta dopo essere caduta dal letto durante una seduta di emodialisi e aver accusato per giorni forti dolori al corpo. Una vicenda per la quale la procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine, in base all'esposto con il quale i familiari della donna hanno ipotizzato il reato di omicidio colposo a carico di ignoti. Stando al racconto dei figli, assistiti dall'avvocato Chiara De Bellis, lo scorso 22 settembre, probabilmente in seguito a uno svenimento, la settantaduenne sarebbe caduta dal letto dell'Ospedale Padre Pio di Bracciano, dove era in cura. Incidente che, malgrado l'esito negativo di tac e radiografie, avrebbe portato la donna a soffrire di intensi dolori al corpo per una decina di giorni. Un calvario durante il quale l'anziana sarebbe entrata e uscita dallo stesso nosocomio per due volte, prima di essere trasferita in condizioni disperate al Gemelli nel quale sarebbe morta il 3 ottobre. Malgrado il forte stato di sofferenza, raccontano ancora i figli, alla madre -oltre al normale trattamento di emodialsi- sarebbero stati somministrati farmaci tranquillanti e antidepressivi. Alcuni medici che hanno visitato la signora nel nosocomio braccianense, spiegano i parenti nell'esposto, avrebbero infatti sostenuto che il problema fosse in parte legato ad artrosi e a un forte stato d'ansia.




BRACCIANO, BANDO FARMACIA COMUNALE: I CONTI NON TORNANO

di Ivan Galea

Bracciano (RM) – Ombre sulla vendita dell'ex farmacia comunale a Bracciano: confusione negli atti gettano interrogativi che necessitano di una risposta altrimenti potrebbe essere messa in discussione l'intera gara e la relativa aggiudicazione. 

A Bracciano alla gara per l’acquisizione della farmacia comunale parteciparono un privato ed un ex dipendente della farmacia stessa. Alla fine la gara venne aggiudicata in via definitiva all’ex dipendente, con il 20% di sconto previsto dalla legge.

Il portavoce di "Cittadini di Bracciano in Movimento" a tutt'oggi si chiede chi sarà arrivato prima, nel pieno rispetto dei termini di legge, visto che il "protocollo Comunale non gode più di fede pubblica", e mancano addirittura due numeri che identificano due atti relativi il bando.

Tutto regolare, oppure "carta vince e carta perde?"

La vicenda. A Marzo 2014 con una comunicazione interna tra il responsabile del sistema informativo del Comune di Bracciano ed il Segretario Generale dell'Ente locale, veniva certificata l'irregolarità della protocollazione sull'Albo Pretorio di ben 917 atti riferiti al quinquennio 2009-2013, tra cui la vendita della farmacia comunale, avvenuta in terza assegnazione, dopo due gare andate deserte.

Il portavoce di "Cittadini di Bracciano in Movimento" definisce l'intera vicenda  come "una storia interessante, ambientata in un mondo che, grazie all’inchiesta Mafia Capitale, inizia a non essere più un mondo di mezzo illuminato da una luce grigia, ma una terra sotto la luce del sole e sotto la lente della magistratura". 

Dunque, è ben chiaro ormai che Mafia Capitale non appartiene solo a Roma in quanto territorio circostanziato, bensì è un sistema ben preciso e, come tale, si potrebbe replicare e ripetere ovunque.

Tornando quindi alla vendita della farmacia comunale, che ricordiamo avvenne in terza assegnazione dopo due gare andate deserte proponiamo ai lettori la sequenza degli atti, così come risulta dallo storico dell’Albo Pretorio del Comune di Bracciano per gli anni 2011-2012-2013 che alleghiamo all'articolo, dove si nota la mancanza del numero degli atti per ben due documenti oltre al fatto che non si comprende la logica di inserimento degli atti stessi rispetto la numerazione delle pagine. Insomma le pagine non corrisponderebbero alla effettiva consequenzialità delle date, con il risultato che appare dunque poca chiarezza nel comprenderne la logicità. Infatti a pagina 446 dell'Albo storico si trova il numero di registro 1291 del 31/05/2013 con numero atto 1138 riferito all'aggiudicazione definitiva della farmacia comunale mentre ben quattrocento e passa pagine dopo, per l'esattezza a pagina 885 dell'Albo Pretorio, troviamo il numero di registro 642 del 09/04/2013  senza il numero di atto che invece prevede il bando d'asta per la cessione della farmacia.

[Cliccare qui per l'Albo Pretorio storico 2011/2012/2013]

Ecco nello specifico la sequenzialità degli atti:

pag-885:
Numero di registro 642 09/04/2013 numero atto?
Bando d'asta pubblica a termini abbreviati per la cessione della titolarità della farmacia comunale sita in via delle Palme – II esperimento di gara
Manca il numero atto

pag-746:
Numero di registro 830 23-04-2013 numero atto 228
Asta pubblica per la cessione della titolarità della farmacia comunale di via delle Palme – nomina commissione di gara.

pag-745:
Numero di registro 832 26-04-2013 numero atto 238
Asta pubblica per la cessione della titolarità della farmacia comunale di via delle Palme – 3° esperimento di gara – direttiva.

pag-739:
Numero di registro 839 29-4-2013 numero atto?
III^ esperimento dell'asta pubblica per la cessione della titolarita' della Farmacia Comunale di Via delle Palme
Manca il numero atto

pag- 589:
Numero di registro 1047 09-05-2013 num atto 261
Asta pubblica per la cessione della titolarità della farmacia comunale di via delle Palme – nomina commissione di gara per iii^ esperimento di gara.

pag- 446:
Numero di registro 1291 31-05-13 num atto 1138
Cessione titolarità farmacia comunale via delle Palme – presa atto verbale di aggiudicazione provvisoria con esercizio diritto di prelazione – aggiudicazione definitiva

Giulio Andreotti diceva: "A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina." Sicuramente esisterà una spiegazione al caos di atti appena illustrato, che potrà smentire quanto affermava il grande democristiano.
 




BRACCIANO, “UN ALTRO CALCIO E' POSSIBILE": AL VIA LA COMPETIZIONE A QUATTRO

di Simonetta D'Onofrio

Bracciano (RM) – “Un altro calcio è possibile”, è il titolo della competizione a quattro che si svolgerà sabato 10 ottobre presso il Centro sportivo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, via Circumlacuale 41, a Bracciano, dove scenderanno in campo l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza e la rappresentativa di seminaristi e sacerdoti dei Collegi e delle Università pontifici (TOP C.U.P.) guidate da famosi allenatori come Franco Colomba per l’Aeronautica Militare, Federico Balzaretti per l’Esercito Italiano, Nando Orsi per la Guardia di Finanza e Felice Pulici per la Top C.U.P. La VI edizione del torneo, con inizio alle 14, vedrà le squadre impegnate in una sfida calcistica dove alla base della competizione saranno rispettati alcuni punti cardine, all’insegna del fair play come il rispetto per i compagni di squadra, per l’avversario e per le regole del gioco.

I celebri allenatori  hanno così commentato:
Franco Colomba (Aeronautica Militare), centrocampista grossetano con radici in Calabria, inizia la carriera indossando la maglia del Bologna e allenatore della Reggina, Napoli, Parma saranno alcune delle sue tappe prima di approdare al club indiano del Pune City ha cosi commentato l’iniziativa: “Mi piace l’idea di tornare in panchina, e mi piacciono manifestazioni come ‘Un altro calcio è possibile’, che portano sempre qualcosa di positivo e finalizzano l’impegno collettivo a uno scopo concreto. La società oggi non aiuta a credere in determinati valori: ma dentro ciascuno di noi c’è un idealista che crede che con un piccolo esempio ci si possa comportare diversamente. Rispettare principi e valori etici dovrebbe essere normale, lo sport dovrebbe essere questo. Purtroppo il calcio in modo particolare si fa trascinare in problematiche che non dovrebbero riguardarlo: tornei amichevoli del genere servono a questo, a richiamarci al nostro dovere”.

Felice Pulici (Top C.U.P.), storico portiere della Lazio dal 1972 al 1977, (il brianzolo contribuì alla vittoria dello scudetto sotto la guida di Tommaso Maestrelli nel 1974) ha detto: “Sono una presenza costante, in questo torneo, perché ritengo che questi temi vadano continuamente rilanciati, dal momento che nel calcio i guai, le difficoltà e i comportamenti illegittimi continuano a esserci. Il quadrangolare è un momento di grande riflessione per tutti affinché si arrivi quanto prima ad avere dei comportamenti trasparenti, che ci riportino ai veri valori non solo nello sport ma nella vita. Lealtà, correttezza, probità, e rettitudine: sono questi i presupposti dello sport, che poi sono i valori che valgono nella vita di tutti i giorni. Qui scendono in campo squadre che rappresentano le nostre colonne della società: è un fatto fondamentale per indicare che certe regole valgono davvero ovunque”.

Federico Balzaretti (Esercito italiano), classe ‘81, cresce nel Torino e, dopo alcune esperienze nella Juve, nella Fiorentina e nel Palermo, approda alla Roma, dove ha giocato come difensore, ha ribadito con le sue parole il concetto di fondo della competizione: “Questi progetti sono belli per il loro significato. Io credo che un altro calcio sia possibile soprattutto per quello che riguarda i giovani: a loro possiamo sperare di trasmettere valori nuovi, che non rimangano lettera morta. Il nostro grande impegno è investire su questi ragazzi, valore aggiunto del nostro futuro, perché sono coloro che faranno il calcio del 2020. Progetti del genere sono a lunga scadenza, per disegnare un calcio giovanile con valori sani, in cui si predilige soprattutto l’aspetto ludico, dove il risultato non è da mettere in primo piano ma va inquadrato come conseguenza del lavoro fatto: il risultato sportivo, soprattutto nel settore giovanile, non ha valore, valore è costruire persone. Il calcio dev’essere un mezzo, qualunque cosa i giovani decideranno poi di fare nel loro futuro”.

Nando Orsi (Guardia di Finanza), romano ed ex portiere, nell’82 la Lazio lo acquista per sostituire tra i pali Felice Pulici. Orsi, che ha già preso parte in passato al torneo “Un altro calcio è possibile” ha confermato il suo entusiasmo per la partecipazione all’incontro a Vigna di Valle: “Sono i valori quelli che contano, e partecipo volentieri a un torneo simile. Il calcio è un gioco dove per prima cosa serve avere la cultura della sconfitta, non solo quella della vittoria. Occorre sapere perdere e battere le mani all’avversario. Se ci si arrabbia, il risultato non cambia: impegnarsi di più nel prossimo match è l’unica cosa che conta”.




BRACCIANO: ARCHIVIATO IL PROCEDIMENTO CONTRO IL SINDACO PER LA DECADENZA DEL CONSIGLIERE TONDINELLI

di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – Il Tribunale di Civitavecchia, mercoledì 30 Settembre 2015, ha emesso una sentenza di “Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”, in merito alla vicenda che ha visto il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, indagato assieme a nove consiglieri di maggioranza per la vicenda relativa alla decadenza del consigliere di minoranza Armando Tondinelli.

Il sindaco esprime soddisfazione, e ha dichiarato: “Nessuna enfasi ma, come sempre, rispetto delle sentenze a dimostrazione che si è colpevoli o innocenti solamente quando le condanne sono definitive e passate in giudicato, non quando si ricevono elezioni di domicilio, avvisi di garanzia o rinvii a giudizio”.

La reintegrazione del consigliere è stata decisa dal Tar del Lazio con la sentenza n. 08566/2012. Evidentemente il Tribunale, cui erano stati trasmessi d’ufficio gli atti da parte della sezione amministrativa, ha giudicato che nella condotta dei consiglieri di maggioranza, anche se la decadenza non era corretta, non si rilevano i presupposti di un reato.

Il consigliere Armando Tondinelli, eletto nella lista “Bracciano è Tua”, nelle ultime consultazioni del maggio 2012, è stato dichiarato incompatibile dall’aula comunale, a causa di una vertenza che lo vedeva opposto al sindaco Sala. Il Tar ha giudicato questa vicenda non configurabile nell’articolo 63 del D. Lgs. 267/2000, e ha reintegrato il consigliere nel suo ruolo, sentenza che è stata confermata dal Consiglio di Stato. Il Comune ha dovuto risarcire il consigliere per 17.000 euro di danni.

Il Tar ha trasmesso il fascicolo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, per verificare se, nell’azione dei consiglieri di maggioranza e del sindaco, si ravvisassero ipotesi di reato.