BRACCIANO, NUOVO BANDO BRACCIANO AMBIENTE SPA: IL M5S DICE NO

Red. Politica

Bracciano (RM) – Nota contraria da parte del Movimento Cinque Stelle di Bracciano in merito al nuovo bando emesso dalla Bracciano Ambiente Spa. "Il nostro gruppo – dichiara il portavoce del M5s di Bracciano e candidato a sindaco alle prossime elezioni del 5 giugno –  è da sempre attento e sensibile alle sorti di Cupinoro.  La Bracciano Ambiente SpA, – prosegue Tellaroli – è la  municipalizzata del Comune di Bracciano:   dovrebbe rappresentare un’opportunità di lavoro per i cittadini braccianesi e del circondari, invece è stata segnata in un recente passato  da scandali ed indagini della Magistratura che ne hanno impedito un normale sviluppo aziendale. La conseguente  mancata creazione di posti di lavoro non rappresenta comunque l'unico problema, venendo meno  soprattutto la prospettiva  di lavorare verso la definitiva chiusura e bonifica del sito di Cupinoro. Amare il proprio territorio – prosegue il candidato sindaco dei pentastellati – significa prendersi cura di esso,  tutelarlo e valorizzarlo creando altresì  posti di lavoro producendo  benessere". Tellaroli entra poi nel merito del bando evidenziando il fatto che "il nuovo bando e il progetto di divisione tra Biogas e Trattamento Meccanico della Bracciano Ambiente esprimono la volontà di proseguire una politica di creazione del "rifiuto" promuovendo un sistema di  raccolta differenziata multi materiale; raccolta che vedrebbe conferiti più materiali insieme con la sola distinzione dei materiali “compostabili” . Distinzione questa che è solo in apparenza un cambiamento ma che tende, nell’attuale realtà gestionale, a non cambiare alcunchè e che potrebbe vedere Cupinoro ancora una volta protagonista di tentativi di ampliamento e nuovi conferimenti. Un eco distretto, – dice Tellaroli – in una visione di volontà politica rispettosa dell’ambiente e dei bisogni di un’economia circolare, è un centro di riparazione e riuso dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, un centro che non può essere ipotizzato se non in altri siti privi dei vincoli di protezione ambientale e paesaggistica, a cui invece è soggetta Cupinoro.  Per quanto fino ad ora descritto – conclude il candidato sindaco di Bracciano – ci dichiariamo quindi  decisamente contrari , rivolgendo contemporaneamente un caloroso appello al Commissario Prefettizio  affinché attenda le elezioni amministrative, ormai prossime, lasciando la parola e la decisione ultima ai cittadini di Bracciano".




BRACCIANO – CONDANNA GIULANO SALA, TONDINELLI: "LE NOSTRE BATTAGLIE NON ERANO STRUMENTALI"

Red. Politica

Bracciano (RM) – "Rivendicare concretamente e quotidianamente il principio di legalità in una Pubblica Amministrazione, oggi, non è un esercizio semplice, ma con costanza e sacrificio i risultati alla fine si ottengono. Lo dimostra la sentenza della Corte dei Conti (158/2016), che prevede un risarcimento da parte dell’ex sindaco Giuliano Sala, del Partito Democratico, in virtù del fatto che in questi anni sono state prese iniziative senza rispettare le normative di riferimento, abusando del proprio potere, a discapito delle casse comunali. La Corte dei Conti del Lazio ha inflitto infatti, all’ex sindaco di Bracciano, una condanna di 200.000 euro come risarcimento del danno arrecato alla società in house, Bracciano Ambiente e di conseguenza, al Comune di Bracciano. – È quanto afferma Armando Tondinelli a seguito delle denunce presentate in questi anni nei confronti di chi avrebbe dovuto tutelare l’interesse pubblico dei cittadini, agire politicamente in maniera corretta, per non portare Bracciano, di fatto alla stato attuale di pre-dissesto. –  “Le battaglie condotte finora – prosegue il candidato sindaco – dimostrano come non siano state portate avanti per un fine strumentale e come il passivo delle casse braccianesi abbia dei responsabili con nome e cognome ben preciso, ovvero Giuliano Sala. In prima persona, subendo le ritorsioni dell’ex sindaco, che ha provato ad allontanarmi dal consiglio comunale come «elemento non gradito», ho condotto azioni molto dure per il rispetto della legalità, non ho solo alzato la voce. Un’azione condotta da solo, perché molti altri personaggi braccianesi hanno preferito chiudere un occhio per convenienza rispetto a questo «modus operandi», siamo riusciti a dimostrare un sistema ben preciso portato avanti dalla giunta Sala, che ha messo a capo della municipalizzata il suo avvocato di fiducia, col risultato di aver indotto il nostro paese a impoverirsi e ad essere commissariato. Oggi rivendico come quanto denunciato non era il frutto di un astio personale o della voglia di «seminare zizzania», così come oggi qualcuno si permette di affermare.”

“La sentenza di condanna al risarcimento per duecentomila euro di danno erariale – commenta ancora Armando Tondinelli – nei confronti del comune restituisce dignità a quanto da noi sostenuto, ma soprattutto restituisce a tutti i cittadini braccianesi la speranza di trovare finalmente un’amministrazione vicina alle persone. Sono in attesa di conoscere se, negli altri procedimenti giudiziari che riguardano l’ex sindaco Sala, verranno riconosciuti ulteriori danni, e conseguenti risarcimenti. Da parte mia, in tutto questo disastro, se venissi eletto come sindaco farò tutto il possibile per ripristinare la legalità e la sicurezza, in qualsiasi ambito, per far ripartire il nostro Paese” .




BRACCIANO: GIULIANO SALA CONDANNATO A RISARCIRE CON 200MILA EURO IL COMUNE

Red. Cronaca

Bracciano (RM) – La Corte dei Conti Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio ha condannato l'ex sindaco Pd di Bracciano Giuliano Sala al risarcimento del danno nei confronti dell’ente locale Comune di Bracciano della somma di  200 mila euro compresa rivalutazione monetaria, oltre interessi legali
 
I fatti: La condanna per l'ex sindaco di Bracciano nasce dall'indagine portata avanti dalla Procura contabile in merito all'enorme danno arrecato al patrimonio della società partecipata Bracciano Ambiente spa e di conseguenza al Comune di Bracciano, quest'ultimo socio unico proprietario della Bracciano Ambiente spa, da parte di amministratori e dirigenti del Comune di Bracciano e di altri enti locali limitrofi, per un danno di svariati milioni di euro che ha determinato la decozione della società partecipata ovvero l'impossibilità di quest'ultima a poter onorare regolarmente, con mezzi normali di pagamento, le obbligazioni assunte alle scadenze pattuite, provocando quindi lo stato di pre-dissesto del comune di Bracciano di recente commissariato.

Condotta omissiva gravemente colpevole dell'ex Sindaco di Bracciano Nella sentenza di condanna la Procura contabile ha evidenziato il fatto che la società Bracciano Ambiente spa essendo una società in house di diritto privato, interamente partecipata dal Comune di Bracciano, è stata considerata a tutti gli effetti come articolazione interna dello stesso ente locale il quale, in relazione alle attività gestorie svolte dalla medesima, sia per conto dello stesso ente sia per conto di altri enti locali, come pure avuto riguardo alla tutela del patrimonio di risorse pubbliche alla stessa intestato, avrebbe dovuto svolgere quella puntuale attività di controllo, conosciuta con l’espressione di “controllo analogo”, attività quest'ultima che comporta un controllo non meramente formale sulla società, limitato cioè alla nomina degli amministratori, ma sostanziale e strutturale e, quindi, indirizzato a definire congiuntamente gli obiettivi gestionali da perseguire, le scelte gestionali strategiche da adottare, la quantità e la qualità dei servizi da erogare, il tutto in regime di continuo monitoraggio da parte dell’ente locale sui risultati raggiunti e sugli equilibri di bilancio da rispettare al fine di non travolgere i vincoli derivanti dal Patto di stabilità interno.
Sulla configurazione della società Bracciano Ambiente s.p.a. come società in house soggetta a forme di controllo puntuale e non diverso da quello esercitato dall’ente locale sui propri organi ed uffici, l’atto di citazione argomenta in modo alquanto esteso, richiamando in punto di diritto le conclusioni alle quali è approdata la giurisprudenza di legittimità, e in punto di fatto, i contenuti dello Statuto societario approvato nel 2004 e successivamente modificato nel 2008 e nel 2013, i verbali dei revisori dei conti dell’ente locale, nonché le indicazioni fornite a più riprese dalla stessa Sezione regionale di controllo di questa Corte nelle delibere nn. 37/2012 e 50/2013, indirizzi e valutazioni confermate, da ultimo, nella recente delibera n. 2/2015.
La presente fattispecie ha per oggetto il dissipamento della partecipazione sociale del Comune di Bracciano nella società partecipata in house Bracciano Ambiente dovuta, secondo parte attrice, alla condotta omissiva gravemente colpevole del Sindaco che, nella sua qualità di capo dei servizi comunali e rappresentante dell’ente locale nel Consiglio di amministrazione della stessa società, aveva l’obbligo di vigilare sulla gestione delle attività in generale ed, in particolare, sull’amministrazione dei beni comunali conferiti con specifico vincolo di destinazione al raggiungimento dei fini istituzionali dell’ente locale.
Tali beni, stimati nella somma di €. 2.600.000,00, conferiti alla società partecipata in data 29 dicembre 2010 e iscritti nel bilancio 2011, hanno configurato un’operazione di ricapitalizzazione del patrimonio sociale che, grazie all’apporto suindicato, ha consentito di iscrivere in bilancio una posta attiva pari a €. 3.217.113,00.

Una scelta arbitraria e disastrosa: L’operazione suindicata, però, si sarebbe rivelata una scelta arbitraria e disastrosa in quanto, al 31 dicembre 2012 il patrimonio netto era passato da €. 3.217.113,00 ad €. 1.945.704,00, con una perdita secca di €. 1.271.409,00, che la Procura ha ritenuto voce dannosa attribuita, inizialmente, al dirigente pro-tempore dell’area economico-finanziaria dell’ente locale Silla Marinella e ai membri del collegio di revisione del Comune di Bracciano Ferri Maurizio, Giulianelli Giorgio e Parroni Paola, destinatari di un primo invito a dedurre.
A seguito delle deduzioni opposte, la Procura ha ritenuto valide le giustificazioni opposte dagli invitati, giungendo alla archiviazione delle relative posizioni.

Del danno prodotto la Procura ha, allora, ritenuto responsabile il Sindaco pro-tempore Sala Giuliano, al quale è stato notificato apposito invito a dedurre cui hanno fatto seguito le deduzioni dell’interessato, le quali, però, non sono state ritenute sufficienti a superare l’addebito contestato che è così sfociato nell’atto di citazione all’esame del Collegio. Nell’atto introduttivo del giudizio, l’attore ha ritenuto che l’evento dannoso sia imputabile al Sindaco Sala che, a fronte di questa operazione di ricapitalizzazione non opportunamente seguita da una condotta degli amministratori della società finalizzata al raggiungimento di particolari obiettivi, non avrebbe intentato nei confronti di quest’ultimi la prevista azione di responsabilità volta al risarcimento dell’ingente danno prodotto, in aperto contrasto con la norma dell’articolo 2392 c.c., dimostrando, per di più, di non avere alcuna considerazione per l’utilizzo delle risorse pubbliche conferite alla società che le ha impiegate in modo del tutto arbitrario e antieconomico, anche a causa della violazione degli obblighi di vigilanza imposti al vertice dell’ente locale dalla norma dell’articolo 239, 1^ comma lettera C) del decreto legislativo n. 267/2000. L’obbligatorietà dell’azione a tutela del patrimonio sociale con la piena responsabilità del Sindaco per aver omesso, quale socio unico della società partecipata e legale rappresentante dell’ente locale, di attivare lo strumento normativo, configurerebbe circostanza aggravante per il fatto che la società Bracciano Ambiente s.p.a. è società in house: infatti, la caratteristica di questa società che consiste nell’essere interamente partecipata dall’ente locale che detiene la totalità del patrimonio sociale ha comportato che qualsiasi danno prodotto dagli amministratori nominati dal socio unico si riflette immancabilmente sul patrimonio dell’ente locale per cui, in assenza di specifico organo preposto alla cura di questo pubblico interesse, sussiste la competenza del Sindaco ad esercitare le azioni previste a tutela delle risorse pubbliche nei confronti degli amministratori sociali.

Ulteriore colpevole inadempimento contestato dalla Procura al sindaco Sala è quello di non aver istituito lo specifico organo deputato allo svolgimento del cosiddetto controllo analogo che, per quanto già detto, sarebbe destinato ad una verifica capillare delle attività poste in essere dalla società e avrebbe, quindi, evitato il dissipamento della partecipazione sociale.
Nell’atto di citazione è stata pure confutata l’eccezione di prescrizione dell’azione di responsabilità formulata dal convenuto sul presupposto che sarebbe decorso il quinquennio dall’adozione della delibera di ricapitalizzazione n. 104 del 29 dicembre 2009 rispetto alla data dell’invito a dedurre del luglio 2015, primo atto interruttivo della prescrizione; in effetti la delibera di ricapitalizzazione cui fare riferimento non sarebbe quella indicata dal convenuto, dove è stata adottata la semplice decisione di provvedere in tal senso, bensì la n. 101 del 29 dicembre 2010 nella quale la decisione è stata assunta in via definitiva con riferimento a specifici beni di proprietà comunale, il cui valore di stima è stato conosciuto solo dopo la predisposizione della perizia giurata. La Procura ha, comunque, ritenuto che l’operatività dell’intervenuta ricapitalizzazione del patrimonio sociale con le voci contabili iscritte in bilancio di esercizio dell’anno 2011 si sia realizzato soltanto a seguito della delibera dell’Assemblea straordinaria degli azionisti del 29 marzo 2011, atto notarile scritto avente rilevanza sia verso l’ente che verso i creditori della società. Trattandosi di conferimento di beni al patrimonio della società, la procedura da seguire, indicata dall’articolo 2343 c.c., dimostrerebbe l’infondatezza della tesi del convenuto e la correttezza di quella dell’attore che riconduce l’operatività del conferimento dei beni in natura alla descrizione e alla conseguente attestazione del valore di stima contenuta nella perizia giurata, valutazioni che fin tanto che decorre il termine di 180 giorni possono essere opposte, riviste e dar luogo anche ad una riduzione del capitale sociale con annullamento delle azioni che risultano scoperte, salvo il diritto del socio ad un’integrazione in denaro.

Da ultimo, la Procura, anche al fine di giustificare la richiesta di sequestro conservativo formulata contestualmente all’atto di citazione, ha rappresentato una serie di avvenimenti oggettivi e riscontri di atti giuridici a comprova della gravissima situazione in cui versa attualmente la società Bracciano Ambiente che ha indotto l’Autorità Giudiziaria penale di Civitavecchia a chiederne il fallimento. Con memoria depositata in data 1 aprile 2016, il convenuto, dopo aver brevemente riassunto la vicenda, ha nuovamente eccepito la prescrizione dell’azione di responsabilità, il cui dies a quo sarebbe da individuarsi nel dicembre 2009, quando l’ente locale, con la delibera consiliare n. 104, manifestava l’intenzione di procedere alla ricapitalizzazione della società e non quella successiva n. 101/2010 che, dopo aver effettuato la stima dei beni, dava atto dell’intervenuta ricapitalizzazione.
Nel merito, il Sala ha precisato che le due delibere con le quali si decideva di capitalizzare la società e successivamente si procedeva alla capitalizzazione con il conferimento dei beni immobili sono state assunte previa acquisizione dei pareri favorevoli del dirigente tecnico, del responsabile dell’area economico finanziaria e del collegio dei revisori dei conti :a tale delibera del Consiglio comunale risultano aver partecipato e votato con voto favorevole altri undici consiglieri ma nessuno dei soggetti indicati è stato citato dalla Procura. Inoltre, lamenta il convenuto, nessun riferimento ai presunti atti dannosi compiuti dagli amministratori della società sarebbero stati indicati dall’attore a fondamento della necessità di adozione dell’azione di responsabilità da parte del socio unico o della vigilanza sui beni comunali conferiti. In effetti, la perdita di esercizio rilevata al dicembre 2012, non sarebbe da ricollegare ad atti di mala gestio quanto alla riduzione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni e all’incremento della voce di costo di bilancio “ammortamenti e svalutazione dei crediti” per circa €. 600.000,00.
Con riguardo alla contrazione dei ricavi, la stessa sarebbe giustificata sia dalla riduzione dei conferimenti in discarica sia dalla contrazione dei consumi dovuti alla crisi economica, mentre la svalutazione dei crediti che all’epoca ammontavano a circa €. 10.748.285 sono stati oggetto di prudente valutazione, tenendo conto sia di situazioni di inesigibilità già manifestate sia di inesigibilità future. In ogni caso, si è trattato di condotte legittime degli amministratori a fronte delle quali nessuna azione di responsabilità poteva e doveva essere esercitata dal socio unico. La società, peraltro, si sarebbe trovata in una situazione di grave difficoltà economica determinata proprio dalla necessità di gestire per oltre un decennio percolato esistente nei precedenti invasi gestiti dal pregresso concessionario senza ottenere il giusto riconoscimento economico dalla Regione Lazio.

Vengono, infine, citate nella memoria difensiva una serie di provvedimenti adottati dal convenuto a riprova del fatto che il medesimo non si sarebbe completamente dimenticato di vigilare sui beni comunali conferiti e a dimostrazione comunque di assenza di colpa grave nella condotta posta in essere. Alla pubblica udienza, il Pubblico Ministero ha richiamato l’atto introduttivo del giudizio, specificando che la chiamata in giudizio del convenuto nella sua qualità di Sindaco si fonda sul dovere imposto dalle norme di proteggere i beni comunali e di evitare lo sperpero delle risorse affidate per la cura dei servizi dell’ente locale.
La difesa, ribadendo la richiesta di rinvio del presente giudizio in quanto connesso all’altro discusso oggi nella stessa udienza e per il quale il Collegio ha disposto il rinvio, ha, preliminarmente, eccepito la nullità dell’atto di citazione per indeterminatezza del petitum, in quanto non sarebbe comprensibile se la condotta erronea del Sindaco Sala sia quella che ha determinato la capitalizzazione della società o se, invece, la mancata tutela dei beni comunali sia stata determinata dall’assenza di controllo sui medesimi affidati ad un organo che non ha correttamente svolto i compiti affidati. Nel primo caso, ha precisato che la responsabilità della capitalizzazione della società ricade sul Consiglio comunale che ha adottato la relativa delibera ma la Procura non ha ritenuto di convenire in giudizio i membri dell’organo collegiale, per cui il Sindaco, come organo esecutivo, non avrebbe potuto fare altro che dare esecuzione a tale deliberato. Nel secondo caso, invece, la mancata istituzione dellì’organo di controllo analogo rileverebbe esclusivamente per i servizi affidati dall’ente socio alla propria partecipata in house ma, nella specie, tale requisito non sussisterebbe in quanto la Bracciano Ambiente non è società in house e, comunque, i servizi di raccolta rifiuti sono stati in massima parte svolti a favore degli enti locali diversi dal Comune di Bracciano, socio unico, per cui nessun organo di controllo analogo avrebbe dovuto essere istituito.
Il convenuto ha tenuto a precisare, inoltre, che la gestione dei rifiuti, attività che ha determinato la pesante esposizione debitoria della società partecipata, era comunque un’attività da svolgere obbligatoriamente per motivi di ordine pubblico, per cui i flussi finanziari impiegati non potevano essere fonte di danno erariale, né gli amministratori della società potrebbero ritenersi responsabili per un’attività che doveva essere svolta. Inoltre, se la società è da ritenersi in house, come mai gli amministratori non sono stati citati in giudizio e poi se il danno è stato prodotto dal mancato pagamento delle fatture da parte degli enti locali conferenti, con l’attuale richiesta si duplicherebbe il danno già chiesto in refusione con il giudizio n. 74189, oggi rinviato.

In sede di replica, il Pubblico Ministero ha dedotto che l’istruttoria esitata nell’atto di citazione ha tratto origine dal parere negativo dell’organo di revisione del Comune di Bracciano e dalla delibera della Sezione regionale di controllo di questa Corte che ha ben scandito i termini della mala gestio; per quanto riguarda la mancata evocazione in giudizio del Consiglio comunale ha fatto presente che i membri dell’organo collegiale non avrebbero una cognizione tecnica della materia esprimendo solo un voto politico, affermazione che la difesa del convenuto ha respinto, riaffermando il contenuto gestionale delle delibere del Consiglio comunale che approvano il bilancio e il relativo assetto finanziario dell’ente locale.
 




BRACCIANO, SPECIALE ELEZIONI: LA VIDEO INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO DONATO MAURO

di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – Proseguono gli appuntamenti de L'Osservatore d'Italia con i vari candidati a sindaco dei comuni che il prossimo 5 giugno vedranno  gli elettori recarsi alle urne per rinnovare i governi cittadini. In questa occasione a rispondere alle domande del nostro quotidiano il candidato a sindaco di Bracciano Donato Mauro sostenuto da 4 liste civiche. Diverse le tematiche affrontate durante l'intervista con il candidato sindaco di Bracciano, dalle emergenze primarie, alla revisione del piano viabilità, alla riqualificazione dell’illuminazione pubblica passando,tra le altre, per la realizzazione di nuovi parcheggi, per la riorganizzazione della raccolta dei rifiuti e per la maggior presenza della polizia locale sul territorio a garanzia di sicurezza.
 




ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO COMUNALI 2016: L'ASSOCIAZIONE TURISMO LAGO DI BRACCIANO SCRIVE A TUTTI I CANDIDATI SINDACO

Red. Politica

Anguillara / Bracciano / Trevignano (RM) – In vista delle amministrative di giugno 2016, ricordiamo che si vota solo domenica 5 giugno, che per quanto riguarda il comprensorio del lago di Bracciano vedranno rinnovarsi le assisi di Anguillara, Bracciano e Trevignano l’Associazione Turismo Lago di Bracciano, affiliata ALBAA (Associazione Laziale Bed&Breakfast Affittacamere ed Affini) affiliata Federalberghi, ente esponenziale che rappresenta, nel territorio del Lago di Bracciano, gli interessi degli operatori del settore turistico, si rivolge agli aspiranti amministratori dei tre Comuni.

Di seguito riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Associazione Turismo Lago di Bracciano a firma del Il Presidente dott. Enzo Ramella:

"Gentili candidati,
quali che siano il vostro orientamento politico, la vostra esperienza, la vostra visione del mondo, sappiamo che parlerete molto di turismo (molti di voi già lo stanno facendo). In effetti è questo un leitmotiv classico delle locali campagne elettorali, in quanto di larga presa (un paese turistico è prima di tutto un paese in cui si vive bene) e di facile comprensione. Tuttavia raramente queste attenzioni si declinano in progettualità concrete che vanno oltre il generico atto di indirizzo, o l’evocazione di esotici, quanto indefiniti, scenari. Cosa significa per davvero, e nel concreto delle difficoltà che nell’anno 2016 attanagliano gli Enti Locali, puntare sul turismo? Noi vi diamo alcune risposte e vi poniamo alcune domande: voi sentitevi liberi di farle vostre.

Innanzi tutto un passo in avanti: alcuni tra voi avranno modo di scoprire che, per l’ente che si troveranno ad amministrare, saranno azzerati gli spazi di manovra impositiva, in quanto la tassazione locale avrà già raggiunto i massimi consentiti dall’attuale legislazione (o vi sarà molto prossima). In quel frangente è possibile che qualcuno possa guardare con bramosia all’imposta di soggiorno come vettore per ampliare la capacità impositiva e scaricare su non residenti parte dei costi della macchina amministrativa. Tralasciando la considerazione che tale imposta, più che sul turista, grava sull’imprenditore (così come gli aumenti dell’IVA, che, pur essendo formalmente a carico degli acquirenti, erodono il reddito dei commercianti o sottoforma di minor guadagno, a prezzi invariati, o come diminuzione del volume di affari), vale la pena ribadire che si tratta di una misura inapplicabile nei Comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano per motivi di legittimità. Il D.Lgs. 23/2011 (art. 4), infatti, limita l’applicabilità di tale imposta tassativamente a tre tipologie di Enti Locali: capoluoghi di provincia, Unioni di Comuni e Comuni iscritti negli elenchi regionali delle località turistiche e città d’arte. Escludendo i primi due casi, si è riscontrato inapplicabile anche il terzo, in quanto la Regione Lazio, come anche altre Regioni, non ha mai deliberato tale elenco ai sensi del citato D.Lgs., in quanto è rimasta in attesa di un regolamento attuativo, mai deliberato dallo Stato, previsto dalla stessa normativa nazionale. E’ necessario sottolineare che uno straripamento dai confini della legittimità non solo sarebbe terreno fertile per un dispendioso confronto in sede di giustizia amministrativa, ma sarebbe, per numerose tipologie di strutture ricettive, aggirabile con una rapida e indolore riconversione in “alloggi privati locati per fini turistici”, categoria esonerata dal versamento dell’imposta di soggiorno (e da numerosi altri balzelli e adempimenti).

Torniamo al presente. Preambolo di qualsiasi serio programma (e successivamente intervento) nell’ambito del turismo, è la riaffermazione della legalità e delle buone pratiche. Gli entusiasmi accesi dal sopraggiunto Giubileo hanno stimolato la proliferazione incontrollata di alloggi privi di autorizzazione, offerti al turismo attraverso gli stessi canali utilizzati dagli operatori regolari, e altri ancora. Per comprendere la gravità del fenomeno, si consideri che le strutture prive di licenza hanno ormai più che doppiato quelle regolari. Una struttura abusiva costituisce una minaccia per la collettività non solo per la mancanza di rispetto per gli standard sulla sicurezza, ma anche per l’esercizio abusivo dell’attività e la mancata segnalazione degli ospiti all’autorità di pubblica sicurezza (reato penale). Inoltre costituisce una minaccia per le strutture che operano nel rispetto della legge e della fiscalità, che alle spese vive aggiungono il peso di: canone RAI speciale, Equo compenso, Diritti fonici e Nuova IMAIE (quattro versamenti solo per i televisori), IRAP, IRPEF, addizionale IRPEF locale, addizionale IRPEF regionale, INPS; INAIL, IVA, TARI (maggiorata rispetto a quella di una abitazione non dichiarata come struttura ricettiva,) a cui va aggiunto il costo del commercialista che gestisce tutti questi adempimenti, la DVR, il controllo semestrale degli estintori, il controllo annuale delle porte antipanico, e, dove prevista, anche l’imposta di soggiorno, soltanto per citare alcune uscite alle quali l’esercizio abusivo dell’attività si sottrae. Perfino i grandi portali internazionali di prenotazione, di fatto, applicano tariffe maggiori alle strutture regolari, in quanto calcolano le loro percentuali sul prezzo lordo delle camere (e quindi anche sull’IVA), con il risultato di sottrarre il 10% in più rispetto al ricavo netto. In questo stato di cose è evidente la sofferenza a cui va in contro chi, lavorando onestamente, si ritrova a competere con chi fa l’abusivo di secondo lavoro. Pertanto è compito dell’amministratore che intende sostenere quel turismo che genera risorse per tutti garantire il rispetto della legalità, oltre che essere un dovere del sindaco in quanto ufficiale di pubblica sicurezza. Il primo atto a tutela del turismo, pertanto, è la pubblicazione, sul sito istituzionale del Comune amministrato, dell’elenco delle strutture ricettive regolari, unitamente al relativo numero di autorizzazione. L’art. 17 della L.R. 8/2015 obbliga le strutture ricettive a indicare gli estremi della SCIA “in tutte le forme di comunicazione, ivi compresi i siti internet”, oltre che in una targa esposta all’esterno della proprietà. Ciò significa che questo dato, lungi dall’essere riservato, è obbligatorio in tutti i siti internet dove si fa riferimento alla struttura ricettiva, compresa la pagina dei siti web comunali dove si riporta l’elenco dei luoghi dove dormire. Adeguare in tal modo il sito del Comune significa mettersi in regola, dare la possibilità di mettersi in regola, e permettere ai turisti di riscontrare la qualità legale del proprio alloggio. Qualora nella scheda struttura presente sul portale del Comune si desse anche la possibilità di integrare il sito web aziendale, si darebbe un ulteriore piccolo aiuto al lavoratore onesto, in quanto l’essere linkati da un sito istituzionale migliora il posizionamento nei motori di ricerca (e aiuterebbe a spingere in fondo i siti delle strutture irregolari, che pure esistono).

Un’altra misura efficace sul fronte della lotta all’abusivismo, dal forte impatto deterrente, è quella di dotare i Punti di Informazione Turistica di un formulario da somministrare ai turisti che vi si recano in cerca di informazioni. Nel documento, somministrato anche in forma anonima, si richiederà all’utente di specificare i dati essenziali della struttura ricettiva presso la quale è alloggiato (nome, indirizzo) in modo da far emergere con facilità eventuali sacche di irregolarità.

Ricordate di essere amministratori (o, per il momento, aspiranti tali), non imprenditori del turismo: contribuite alla causa definendo gli indirizzi, reperendo i fondi, restando garanti super partes, non inventando marchi, scrivendo cartelli, e architettando siti web. Ascoltate gli operatori che vivono di turismo: convocate le associazione di settore, o istituite specifici organi consultivi e riempiteli di imprenditori del settore ricettivo. I professionisti che assistono gli albergatori non vivono di turismo, ma di pratiche, mentre i commercianti e i ristoratori beneficiano, si, della presenza di turisti, ma distinguono meno bene tra gita fuori porta e vacanza.
Semplificate, uniformate e standardizzate le pratiche SUAP. Una politica turistica seria ha dimensioni sovra comunali, di bacino, ma perché sia anche solida deve articolarsi nel profondo. Molti dei vostri elettori impegnati in questo settore, regolari e non, operano anche (o esclusivamente) in uno degli altri Comuni del lago: non vi è nessuna logica nel complicare inutilmente loro la vita, frammentando e moltiplicando procedure che, per essere negli stessi Stato, Regione e Città Metropolitana, ragione vorrebbe che fossero identiche e, possibilmente, chiare e semplici. Ogni inutile differenza e complicazione è un incentivo all’esercizio abusivo dell’attività, mentre tutti gli sforzi di convergenza, operati laddove non arriva l’occhio del pubblico, denotano un più sincero impegno per la causa, rispetto a iniziative spot colorate e disorganiche.

Sfruttate ciò che avete a disposizione. Il Codice dell’Amministrazione Digitale ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto del “Riuso”, che consiste nella possibilità per una pubblica amministrazione di riutilizzare gratuitamente programmi informatici, o parti di essi, sviluppati per conto e a spese di un’altra amministrazione, adattandoli alle proprie esigenze. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ente che si occupa dell’inventariazione e diffusione dei software così entrati nel patrimonio della Pubblica Amministrazione, è possibile consultare il catalogo del materiale a disposizione. Numerosi sono i software inerenti il turismo disponibili, alcuni dei quali specifici per l’organizzazione dell’ospitalità diffusa, in grado di assolvere funzioni di prenotazione degli alloggi e aggiornamento delle disponibilità in tempo reale perché in grado di interfacciarsi con i gestionali delle singole aziende. Valutare e procurarsi tali risorse, adeguandole alle necessità locali, si prospetta come un’interessante soluzione sia per le aziende turistiche, che potrebbero contare su un servizio di vendita online dai costi contenuti, sia per giovani start upper, interessati a prendere in affidamento la gestione di tale servizio.
Evitate la retorica. Sappiamo tutti che viviamo in luoghi meravigliosi e unici, che se fossero valorizzati a dovere permetterebbero alle popolazioni che vi abitano di vivere di rendita, che il turismo è il nostro petrolio, che… siate realisti, un’epoca del genere è di là da venire, e chi vive di turismo deve intanto superare quella attuale. Proponete soluzioni concrete e credibili. Se mancano le risorse per garantire un collegamento pubblico intercomunale circumlacuale, concedete il diritto di stazionamento ai taxi esistenti nel territorio. La legge consente, ai Comuni che non dispongono di licenze taxi, di concedere il diritto di stazionamento ai taxi dei Comuni limitrofi: nello specifico Bracciano e Cerveteri. Ad oggi una corsa dalla Stazione di Anguillara fino a Trevignano ha il costo della tratta Bracciano-Anguillara-Trevignano-Bracciano, in quanto il vettore parte da Bracciano, e ivi deve ritornare, vuoto.
Se mancano le risorse per garantire l’apertura dei Punti di Informazione Turistica, un’alternativa può essere quella di ottimizzare l’URP, predisponendolo all’ulteriore funzione di relazione con il pubblico non residente.
Le stazioni, ove presenti, sono il nostro biglietto da visita: è possibile curarne maggiormente il decoro? E’ possibile animarne gli spazi circostanti? Uno spazio esterno che non sia solo parcheggio ma anche accoglienza (es. PIT mobili allestiti con le vecchie Ape Piaggio riadattate, mercatini, chioschi) è utopia?
E’ possibile sincronizzare il trasporto pubblico locale con gli orari dei treni e con quello della motonave Sabazia II?

E’ possibile perorare presso gli enti competenti il potenziamento del molo del Museo Storico dell’Aeronautica, affinché il battello possa attraccarvi in ogni stagione?

Nei confronti di chi sceglie il trasporto pubblico non di linea per arrivare nel territorio, è possibile incentivare l’utilizzo dei taxi locali? 50 minuti in compagnia di un tassista locale, che conosce la zona, e è naturalmente incentivato a proporre escursioni e visite, possono assolvere, anche meglio di un PIT, la funzione di informare i turisti e interessarli al territorio.

E’ possibile favorire le manifestazioni di qualità, soprattutto quelle sportive, che hanno il particolare pregio di attrarre turisti e favorire la destagionalizzazione del turismo?

Il cicloturismo costituisce una prospettiva interessante nell’immediato futuro: in attesa del completamento della pista ciclabile circumlacuale, i candidati di Anguillara Sabazia come pensano di collegare la Stazione FS all’anello ciclabile? Quelli di Bracciano come pensano di collegare il paese allo stesso?
Avrete premura di perorare presso l’Ente Parco il potenziamento delle ciclovie già individuate (dei boschi e dei laghi)? E l’apertura di nuove (es. Bracciano-Pisciarelli-Manziana-Oriolo)?
Avrete premura di pretendere la riapertura delle strade pubbliche sottratte senza titolo al pubblico godimento?

Avrete premura di attivarvi affinché il lago possa aspirare a ottenere una o più Bandiera Blu, anche combattendo il fenomeno degli scarichi abusivi e promuovendo il potenziamento del collettore fognario?

Partendo da realtà già esistenti nel territorio, è possibile allestire il museo diffuso delle tradizioni contadine?

Ai candidati al Comune di Bracciano: pensate di considerare il ripristino del Festival delle tradizioni contadine? Sulla falsa riga di quelle del 13 dicembre e del 1° maggio, è possibile istituire la fiera dei Santi (o dei Morti, come è chiamata a Perugia) nei giorni 31 ottobre – 2 novembre, magari nel centro storico, in modo che possa durare più giorni? E’ possibile rilanciare le feste medievali puntando al partenariato con realtà dal grande seguito come Feudalesimo e Libertà? Avete in progetto di migliorare l’estetica del lungolago e della rotatoria della Rinascente? Ritenete fattibile e auspicabile la limitazione della presenza di automobili nel centro storico? E’ possibile correggere la dicitura “no rest” con “no change” sui parcometri?

In questo lungo elenco siamo stati attenti a selezionare proposte concrete, di rapida attuazione e che non richiedano o limitino fortemente impegni di spesa (anzi in taluni casi prospettano delle entrate per le casse comunali): necessitano, al contrario, di una forte volontà politica e di una vera dedizione alle ragioni del turismo. Rinnoviamo l’invito a sentirvi liberi di riflettere, ragionare, fare proprie le nostre istanze e condividerle con i vostri concittadini, nelle forme che riterrete più opportune. Avremmo piacere di ricevere le vostre sintetiche considerazioni, che, se vorrete, potrete condividere con gli operatori del turismo del territorio nella conferenza di settore che stiamo organizzando per il 24 maggio. A breve maggiori dettagli.

Cordiali saluti
Associazione Turismo Lago di Bracciano
Il Presidente           
dott. Enzo Ramella"       
 




BRACCIANO COMUNALI 2016, M5S: TELLAROLI EVIDENZIA ALTRE PROPOSTE PROGRAMMATICHE

Red. Politica

Bracciano (RM) – Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Bracciano mette in risalto alcune proposte programmatiche, tratte dal programma completo del M5s di Bracciano, che verranno attuate in caso di vittoria alle prossime amministrative di giugno 2016.

In materia di raccolta differenziata e potenziamento, Tellaroli pone l'accento sul ricollocamento del cassonetto per la raccolta differenziata. "Per incentivare la raccolta differenziata e comunque premiare chi la effettua – Afferma il candidato – proponiamo dei sacchi con codice a barre, che indichi al suo interno un codice che fa riferimento univocamente ad una famiglia. Creazione di due nuove isole ecologiche – prosegue il candidato sindaco M5s di Bracciano – e fare in modo che presso ci sia la possibilità di conferire anche materiale edile di piccole quantità, raccoglitori di oli usati per la frittura casalinga, raccolta di pile e batterie esauste e farmaci scaduti. Valutare la possibilità di ritiro del materiale RAEE e ingombrante a domicilio, tramite prenotazione, istituendo un numero di telefono al quale i cittadini possono prenotare. Far funzionare e incrementare sul territorio comunale i contenitori per la raccolta di pile esauste e farmaci scaduti. Posizionare sul territorio e soprattutto nelle piazze e negli spazi aperti dei raccoglitori di cicche di sigarette. Invitare anche i proprietari degli esercizi commerciali presenti sul territorio a posizionare all’ingresso dell’attività un contenitore per le cicche di sigarette".

In merito alla tutela del territorio e delle aree verdi, la squadra pentastellata prevede di bonificare il territorio dalle discariche abusive anche tramite la collaborazione tra amministrazione, comitati e associazioni. Oltre all'intenzione di istituire un protocollo d’intesa con le forze di polizia per un controllo più incisivo del territorio per la prevenzione e repressione di reati ambientali. Ma anche promuovere un’assidua campagna di informazione pubblica atta a scoraggiare comportamenti illeciti di abbandono dei rifiuti, educare e sensibilizzare i cittadini al rispetto dell’ambiente e della cosa pubblica. "Fare propri i modelli di manutenzione del verde e delle aree urbane adottati e funzionanti in altre realtà cittadine italiane ed estere. – Dichiara ancora Tellaroli – Posizionare sul territorio comunale raccoglitori per le feci dei cani e fare in modo che i proprietari raccolgano gli escrementi, prevedendo delle sanzioni alle eventuali trasgressioni, come già previsto dal progetto della polizia locale “Io non posso raccoglierla fate voi”. Istituire dei protocolli d’intesa con associazioni, comitati, attività commerciali e singoli cittadini per l’adozione/cura degli spazi verdi presenti nei centri abitati, presso le scuole, ecc."

Il candidato a sindaco M5s di Bracciano interviene poi sulla partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa
. "Far ripartire la consulta delle associazioni – dice Tellaroli – prevedendo la possibilità di esprimere pareri da presentare alle varie commissioni comunali su tematiche di carattere ambientale, sull’ istruzione e sui lavori pubblici, in un contesto più generale di partecipazione del cittadino alla vita pubblica, che preveda anche l’attività dell’osservatorio per i bisogni sociali".

Nel programma del Movimento non è mancato l'argomento della fiscalità locale.
Adesione al protocollo Anci/Agenzia delle Entrate per contrastare l’evasione Irpef. Depotenziato l’obiettivo dal governo Monti, con la non obbligatorietà circa l’istituzione di una commissione tributaria, le amministrazioni più virtuose hanno ottenuto risultati significativi o istituendo ugualmente la commissione tributaria o ricorrendo a collaborazioni esterne con professionisti ad hoc o organizzandosi all’interno delle proprie strutture con personale competente. Rivedere l’addizionale comunale all’IRPEF, attualmente allo 0,8% per tutti, cioè al max delle possibilità di legge, senza fascia esente. Abbassamento dell’aliquota con soglia di esenzione o, preferibilmente, di rivedere l’addizionale stessa in senso progressivo, secondo le cinque fasce Irpef. Tasse e tariffe. Progressività basata sul nuovo indicatore Isee (da discutere le soglie/fasce), soprattutto per quanto riguarda i servizi alla persona (trasporti, mense, diritto allo studio,ecc.) E per quanto riguarda i servizi alla persona: Confronto con le forze sociali per interventi socialmente equi: Asili nido, RSA, trasporti, minori, disabili, ecc. Confronto relativo a interventi a sostegno dell’istruzione pubblica, dell’assistenza scolastica e dei servizi pre e post scuola.

Il candidato sindaco di Bracciano e la sua squadra hanno inoltre voluto evidenziare che nel programma, tra le numerose criticità che dovranno essere affrontare non sono stati trascurati importanti argomenti come:

Lotta alla povertà. Confronto sulle situazione di bisogno e di indigenza, creando anche un fondo per interventi urgenti e un piccolo sostegno al reddito
Politiche per la famiglia. Studiare iniziative rivolte a famiglie indigenti e/o famiglie che assistono anziani, minori disabili.

Politiche abitative.
Interventi contro il disagio abitativo (sostegno affitti, aiuti contro la morosità incolpevole); PGT e aree per l’edilizia residenziale pubblica; recupero del centro storico e delle aree dismesse.

Viabilità e trasporti. Per dare servizi adeguati ai bisogni dei cittadini e degli anziani, in particolare con problemi di mobilità, progettare una nuova e migliore viabilità, attenta ai collegamenti con i servizi e con le aree ricreative, nonché con funzionali sistemi di parcheggi.

Sicurezza e integrazione.
Nella consapevolezza che accoglienza e sicurezza non possono essere disgiunte, riteniamo importante agire su entrambi i fattori. Per questo può essere utile incrementare momenti di informazione/formazione sul tema dell’integrazione e propone sulla sicurezza buone pratiche basate sulla collaborazione fra vicini.

Servizi per gli animali Un regolamento comunale per la tutela degli animali d’affezione. Secondo i medici veterinari è di cruciale importanza che la prossima giunta comunale porti a termine i lavori di rinnovo del regolamento per la tutela degli animali, in cantiere da diversi anni. L’Ordine dà massima disponibilità a collaborare per la stesura di un regolamento più snello e moderno, focalizzato sugli aspetti salienti della civile convivenza tra uomo e animali e della tutela del benessere di questi ultimi. Convenzione con medici veterinari liberi professionisti per il soccorso di animali feriti.
 




BRACCIANO, COMUNALI 2016: CLAUDIO GENTILI E ARMANDO TONDINELLI E IL PRIMO VIDEO CONFRONTO… A DISTANZA

di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – È stato un sabato importante per la competizione elettorale a Bracciano, due tra i candidati sindaco, Claudio Gentili e Armando Tondinelli, hanno presentato i candidati nelle liste a supporto delle proprie sfide.

Entrambi i candidati hanno scelto Bracciano Nuova per chiamare a raccolta i propri elettori, in una sfida a distanza. Entrambi hanno scelto, quindi, la periferia, che stando a quanto si mormora a Bracciano, è la zona con la percentuale di indecisi maggiore, dato che al centro le parentele con i singoli candidati blindi il voto delle persone in maniera maggiore. A Bracciano Nuova hanno le sedi elettorali anche dei candidati a Sindaco Donato Mauro e Luca Testini.

Il candidato sindaco sostenuto dal partito Democratico e da due liste civiche ha organizzato la presentazione presso un bar in via delle Palme, alla presenza di quasi un centinaio di persone. Tutta sull’entusiasmo e sulla freschezza dei candidati la proposta lanciata da Claudio Gentili, che ha tenuto a sottolineare il distacco rispetto alle precedenti esperienze amministrative, sottolineando come quasi tutti i candidati a consigliere delle due liste civiche che lo supportano siano alla loro prima esperienza amministrativa. Una presentazione asciutta ed essenziale, quella del candidato sindaco di Bracciano Claudio Gentili, che ha puntato sulla semplicità, che ha cercato di mostrare la squadra di candidati, sia quelli appartenenti alla lista del Partito Democratico, sia quanti inseriti nella lista civica “La città che vogliamo”.

Quasi contemporaneamente, a poca distanza, iniziava la presentazione dei candidati delle due liste civiche, “Patto per Bracciano” e “Noi per Tondinelli” che supportano il candidato sindaco di Bracciano Armando Tondinelli. I candidati consiglieri in squadra con Tondinelli hanno firmato un patto che li ha impegnati a una condotta irreprensibile durante la campagna elettorale e dopo l’eventuale nomina. Un codice etico che vincola i singoli a rispettare la stessa condotta morale che è il punto fondamentale della campagna elettorale del candidato sindaco di Bracciano.

Dopo l’introduzione dell’amico Marco Daniele Clarke, ex presidente della ventesima circoscrizione di Roma (non si chiamavano allora municipi), e una presentazione generale di Tondinelli, i singoli candidati hanno dato una breve presentazione di loro stessi, dopo aver "costretto" gli organizzatori a spostarsi fuori dal locale, per permettere a tutti gli intervenuti a seguire l'incontro, in quanto il locale era diventato stracolmo.

Abbiamo posto alcune domande ai due candidati a sindaco di Bracciano che proponiamo ai nostri lettori nel video allegato all'articolo. Buona visione…




BRACCIANO, BEL CANTO: AL VIA IL PROGETTO BRACCIANO.CO

Bracciano (RM) – A Bracciano il prossimo sabato 14 maggio la presentazione ufficiale del progetto e conferenza “Il dizionario strumento di intercultura: l’opera di Ichiro Nishikawa”, patrocinata dall’Ambasciata del Giappone.

Davanti ad un pubblico numeroso riunito al Duomo di Bracciano si è tenuto venerdì 6 maggio il primo evento inserito nel progetto Bracciano.Co organizzato da numerose associazioni del territorio e coordinato dal Consorzio Lago Bracciano nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni delle relazioni Italia-Giappone.La passione per il Bel Canto di molte giovani cantanti del Paese del Sol Levante è stato il filo conduttore del concerto finale della seconda edizione della Masterclass di Canto Lirico a cura dell’associazione culturale Discanto. Una iniziativa tenuta dal soprano Mariella Devia e dal professor Carlo Boschi per la direzione artistica della pianista giapponese Satoko Kawabata. Sei giovani cantanti si sono esibite in pagine celebri su musiche di Verdi, Puccini, Bellini, Donizetti, Mozart. Hanno cantato in particolare Aki Yasue, Haruka Suzuki, Maiko Kimoto, Mayu Uchida, Yoco Hinokuma e Yuri Yoshikawa.

Il progetto Bracciano.Co, dopo il primo appuntamento del 6 maggio, viene presentato ufficialmente sabato 14 maggio alle 16.30 alla sede del Consorzio al molo degli Inglesi, lungolago Argenti Bracciano.

Nella stessa data alle 17 si tiene, su organizzazione dell’Associazione Culturale Sabate di Anguillara, la conferenza “Il dizionario strumento di intercultura: l’opera di Ichiro Nishikawa”, evento patrocinato dall’Ambasciata del Giappone in Italia. Relatore: Teresa Ciapparoni La Rocca, yamatologa. Nel corso della conferenza verrà distribuito il glossario A pesca di parole. Il mondo del lago nella rete del dizionario, a cura di Carola Lodari, strumento utile per l’accoglienza sul territorio. Al termine della conferenza “cha no yu”, Cerimonia




BRACCIANO, FUTURO DISCARICA CUPINORO: ECCO LE PROPOSTE DEL M5S

Red. Politica

Bracciano (RM) – “La Regione Lazio si impegna a sostenere in quota parte la gestione del capping e la post gestione della discarica di Cupinoro per trent’anni”. Così la dirigente dell’Area Ciclo integrato dei Rifiuti della Direzione regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti, Flaminia Tosini, nell’audizione dello scorso 19 aprile 2016  in commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del Consiglio regionale, presieduta da Enrico Panunzi (Pd), richiesta dal consigliere Luca Malcotti (Cuoritaliani).

Chiusa il 22 gennaio 2014, la discarica di Cupinoro è stata gestita dal 2004 dalla Bracciano Ambiente,
società interamente partecipata dal Comune di Bracciano, ora commissariato, per la quale la sezione fallimentare del Tribunale di Civitavecchia ha aperto la procedura di concordato preventivo. Rispetto alla gestione della discarica è stato inoltre chiesto il rinvio a giudizio per concorso in traffico illecito di rifiuti a tre ex dirigenti della società.

Quale sarà il futuro della discarica, quando inizierà la bonifica dell’area e con quali risorse le domande poste da Malcotti e dai rappresentanti dei 'Comitati uniti per la chiusura della discarica di Cupinoro' che hanno partecipato all’audizione. Un tema sul quale sono anche state presentate numerose interrogazioni. “L’allarme – ha spiegato Malcotti – è risalito per il fatto che commissario prefettizio ha emesso un bando per l’impiantistica che minaccia di riaprire la discarica, senza la consultazione di sindaci, comitati e cittadini del territorio”.

“Secondo le indagini di Arpa Lazio – ha riferito la dirigente regionale – le falde acquifere non sono inquinate. Non essendo stati superati i livelli di contaminazione delle matrici ambientali, quello di Cupinoro non è sito da bonificare”. Quanto ai fondi per il capping (cioè la copertura della discarica) e il post mortem (la copertura dei costi per la gestione dell’impianto dopo la chiusura), una parte sarebbero stati accantonati dalla Bracciano Ambiente mentre la Regione sosterrà la sua quota parte. Capping, ha specificato Tosini, che da provvisorio quale è attualmente diventerà presto definitivo. Riguardo infine la realizzazione di un impianto biogas ed un TMB (trattamento meccanico biologico) messi a bando, “le valutazioni verranno fatte anche in funzione della pianificazione”, ha spiegato la dirigente regionale. E’ infatti attesa a breve la programmazione di un piano dei rifiuti che parte dal fabbisogno di smaltimento del Lazio, così come annunciato in una recente audizione dall’assessore competente in materia di ambiente, Mauro Buschini. Dopo l’approvazione dei nuovi fabbisogni verrà quindi deciso il futuro degli impianti di Cupinoro. Per una nuova eventuale audizione sul tema con la presenza dell’assessore, ha detto il presidente Panunzi, “aspettiamo la presentazione della situazione generale del Lazio”.

Il Movimento 5 Stelle di Bracciano è intervenuto sull'argomento 'futuro discarica': "Cogliamo l’occasione per rispondere, in questa sede, alle legittime domande sul futuro della discarica di Cupinoro, poste dai Sindaci del comprensorio di Cerveteri , Ladispoli, e dai Comitati Uniti. – dichiara Marco Tellaroli portavoce del M5s di Bracciano e candidato sindaco alle prossime amministrative – Il Comune di Bracciano  “gode”, da oltre trent'anni, – prosegue – della presenza di un’ ospite indesiderato: la discarica di Cupinoro, che incombe anche sul vicino territorio di Cerveteri. Come sia nato questo eco-mostro si sa ben poco: sappiamo però che con ogni probabilità le neoplasie e malattie croniche nei territori adiacenti all’invaso di Cupinoro sono aumentate in modo esponenziale di pari passo con l’allargamento dell’invaso stesso. Tutto questo questo è nato dalla visione miope di un'epoca passata e di Amministrazioni che, nel corso di numerosi anni,  non hanno mai realmente pensato al domani del nostro territorio.

Il destino di Cupinoro e della Bracciano Ambiente è ancora incerto e condizionato dalle  numerose vicende giudiziarie,  ancora in corso presso la Magistratura Ordinaria e Contabile;in questo contesto avrà un peso determinante per il futuro di questo territorio la prossima assemblea dei creditori della Bracciano Ambiente, fissata il prossimo 22 Giugno 2016; tre giorni dopo il probabile ballottaggio elettorale e conseguente insediamento del nuovo governo.

“La Regione Lazio continua a giocare con le parole dicendo che l'impianto che si deve costruire a Cupinoro è un TM e non un TMB. L'impianto cosiddetto TM prevederà un futuro di conferimento di 100.000 ton/anno di indifferenziato che verrà separato in secco ed organico (assieme ad altre 35.000 ton/anno di materia secca differenziata). Quindi non parte dal residuo indifferenziato da raccolta differenziata. A differenza del normale TMB la parte organica non verrà stabilizzata in vasca ma verrà fatta essiccare ed unita al secco di scarto per fare il CSS (tipicamente 191210 – combustibile derivato da rifiuti) per gli inceneritori.”
Consci di tutto questo, abbiamo sviluppato un programma di gestione dei rifiuti articolato, che vede interventi a breve , medio e /lungo termine, da realizzarsi sia direttamente dal Comune di Bracciano attraverso la Bracciano Ambiente, sia insieme alle Amministrazioni limitrofe.

L'approccio nuovo che vogliamo portare in materia di gestione dei rifiuti parte da poche, fondamentali certezze: «Chiusura definitiva dell’invaso di Cupinoro e di qualunque impiantistica prevista in loco, NO agli Inceneritori,  chiamati “Termovalorizzatori”, e NO al Biogas nelle Discariche».
E' nostra convinzione che si debba adottare un nuovo modo di guardare ai rifiuti, che devono finalmente essere considerati come fonte di nuova materia prima, e non più come scarto da incenerire.

Nell'ambito del territorio comunale, ci proponiamo di realizzare nuove isole ecologiche, di riposizionare i cassonetti per materiali differenziati e di introdurre Eco-compattatori (detti anche "macchine mangiarifiuti") che rilasciano buoni acquisto: azioni ispirate alle finalità della "proposta di Legge popolare" e che rispettano le normative del Dlgs 152/2006. Inoltre, in accordo con le linee direttrici del disegno di legge “Rifiuti Zer0” (il cui esame presso l'VIII Comissione Ambiente è iniziato il 28 gennaio 2015), riteniamo sia indispensabile  il coinvolgimento delle Amministrazioni dei territori limitrofi, "affinché sia possibile introdurre forme di cooperazione tra Comuni per la raccolta porta a porta e la filiera di trattamento, al fine di sviluppare l'occupazione locale in bacini di piccola-media dimensione, che favoriscano le attività di produzione e commercializzazione di materiali e prodotti derivati da riciclo e recupero di materia"  la cosiddetta strategia delle “Erre”

La soluzione a medio/lungo termine che abbiamo ideato, prevede la realizzazione di un piccolo consorzio ATO, che gestisca un progetto di trattamento dei rifiuti a freddo  (interamente finanziabile con fondi europei), basato su riciclo e riuso.,  Reinvestendo una quota-parte dei ricavi dell’attività industriale, è possibile incrementare  le risorse economiche necessarie. Un approccio , che preserva l'ambiente e la salute dei cittadini garantendo, inoltre, significativi ritorni economici ed occupazionali per il territorio, coniugando finalmente la gestione economica con la sostenibilità ambientale. Se i Cittadini di Bracciano ci conferiranno il mandato per amministrare la Cosa Pubblica per i prossimi anni, come “Amministrazione a 5 stelle” ci impegniamo fin d’ora a portare avanti, parallelamente a questo progetto di gestione del rifiuto, un piano di bonifica e monitoraggio ambientale per il sito di Cupinoro. Un impegno enorme ed insostenibile dal solo Comune di Bracciano, che non ha sicuramente risorse tali per farsi carico di un simile programma. Un progetto che verrà portato avanti chiedendo a tutte le Istituzioni responsabili in materia, a qualunque livello, di assumersi le proprie responsabilità, intervenendo con fondi destinati alla bonifica:A l fine di rimuovere le cause di inquinamento delle acque superficiali e delle falde acquifere, verranno sollecitate tutte le autorità competenti perché predispongano  verifiche approfondite sulle cause dell’inquinamento stesso. Al fine di certificare la concausa discarica-tumori verranno impiegati strumenti di indagine come il Registro dei tumori  per  la prevenzione per poter valutare successivamente la effettiva diminuzione  dei rischi attinenti. 

E’ con questo spirito di condivisione e valutazione delle opportunità, – conclude il portavoce del M5s di Bracciano e candidato sindaco alle prossime elezioni comunali – che intendiamo rinnovare l'invito, già fatto qualche tempo fa,a riunire le Autorità a vario titolo coinvolte  intorno ad un  tavolo di lavoro,per raggiungere,  un  protocollo d'intesa che porti alla concretizzazione del progetto .La Natura ci ha consegnato un territorio integro: impegniamoci a riportarlo ad essere tale,uniti per una univoca e produttiva gestione dei rifiuti,non più visti come un veleno che ci intossica, ma come un a miniera d’oro da far fruttare nell’interesse, dei  cittadini dei comuni partecipanti".
 




BRACCIANO, M5S: TUTTO ESAURITO AL FIRMA DAY

Red. Politica

Bracciano (RM) – "Oggi siamo ufficialmente legittimati dalla cittadinanza di Bracciano, a partecipare alle elezioni amministrative del Comune di Bracciano che avverranno il 5 Giugno 2016. Siamo orgogliosi per aver raggiunto 199 Firme in poche ore, grazie alla vostra fiducia, che ci darà forza per raggiungere la meta e affrontare con il vostro supporto questa campagna elettorale. Ciò è stato possibile grazie alla presenza di una squadra eccezionale e compatta e grazie ai cittadini di questa città, amici e simpatizzanti che si sono messi pazientemente in coda davanti al nostro Notaio". Questo il comunicato di ringraziamento da parte dei pentastellati di Bracciano verso la cittadinanza che si è presentata numerosa all'appuntamento con il firma day dove sono state raccolte le firme previste per legge per poter presentare la candidatura dell'esponente M5s Marco Tellaroli e della sua squadra. "Abbiamo dovuto mandare indietro moltissimi cittadini – commenta Tellaroli –  in quanto le 199 firme necessarie le abbiamo raggiunte in pochi attimi". Tellaroli racconta anche che si è registrato il tutto esaurito nella distribuzione del programma elettorale dei 5 Stelle di Bracciano, tanto che è stata distribuita anche la sua copia personale. Un successo di presenze aspettato, dunque, quello con pentastellati di Bracciano che proseguono il loro cammino verso l'appuntamento elettorale del 5 giugno con la speranza di una vittoria di tutti i cittadini.




BRACCIANO, BONIFICA CUPINORO: TONDINELLI CHIEDE GARANZIE ALLA REGIONE LAZIO

Red. Politica
Bracciano (RM)
– “Vogliamo avere certezze e chiarimenti sul futuro di Cupinoro, l'impegno economico della Regione per la messa in sicurezza e bonifica del sito, un controllo serio sulle matrici ambientali”. È quanto ha chiesto il leader di "Patto per Bracciano", Armando Tondinelli, durante una riunione della Commissione Ambiente della Regione Lazio, alla quale ha partecipato la mattina di martedì 19 aprile 2016,, assieme ai comitati uniti e ad alcuni cittadini di Bracciano.

 “Il funzionario dottoressa Tosini ci ha comunicato che le analisi dell’ARPA sono nella norma – continua Tondinelli – ha promesso che metterà a disposizione le analisi. La cosa preoccupante è che, da quanto ha affermato la dottoressa Tosini, c’è un progetto in valutazione che prevede di trasformare gli impianti da TMB a semplice TM. L'impressione che ho avuto è quella che la regione continui a sottovalutare il pericolo Cupinoro per la popolazione”. Patto per Bracciano è preoccupato per la scelte della Regione, che continua a prendere decisioni senza ascoltare un territorio già devastato dalla gestione scellerata di Bracciano Ambiente e della giunta di centrosinistra. A questo punto "chiediamo" con forza un ripensamento della politica ambientale della Regione Lazio che garantisca una salvaguardia maggiore del territorio.