Via Braccianese Claudia, tragico incidente stradale: perdono la vita due ragazzi di Manziana

Due ragazzi di Manziana, rispettivamente di 20 e 21 anni, sono morti questa notte sulla via Braccianese in un tragico incidente stradale.

La tragedia è avvenuta verso le 4 di questa mattina quando il più piccolo dei due, che era alla guida della Fiat Punto, deve aver perso il controllo della macchina finendo contro un albero all’altezza di via degli Scopetoni. Un impatto che non ha lasciato scampo ai due ragazzi trasformando l’auto in un ammasso di lamiere.

All’interno dell’auto i soccorritori arrivati sul posto hanno trovato i corpi privi di vita dei due ragazzi. Per liberarli è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei due. Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando i Carabinieri di Anguillara Sabazia intervenuti sul posto. 




Da Bracciano ad Anguillara fino a Morlupo: strade pericolose e buche killer. Si corre ai ripari solo con i limiti di velocità

Calzante l’analisi del consigliere comunale di Anguillara (Sinistra in Comune) Enrico Stronati

Buche come crateri che con la pioggia hanno l’effetto di tanto laghetti artificiali. La provincia a Nord di Roma è piena tanto che la Città Metropolitana ha dovuto prendere dei provvedimenti riducendo drasticamente i limiti di velocità. La decisione ha scatenato un fiume di condivisibili polemiche da parte dei residenti dell’area che giustamente vorrebbero si tappassero le buche anziché limitare la velocità delle auto in strade ad alto scorrimento.

Di fatto Città Metropolitana è stata chiara: «Verificato – si legge nell’ordinanza – che allo stato attuale non sono disponibili le risorse economiche necessarie per gli interventi di manutenzione necessari per la messa in sicurezza delle strade in oggetto; Considerato che le condizioni attuali delle strade pregiudicano l’incolumità per tutte le categorie di utenti anche nell’ipotesi del pieno rispetto della velocità massima consentita ed imposta di 70 chilometri orari e 90 chilometri. Preso atto della gravità della situazione».

L’ordinanza è dettagliata e riguarda più strade oltre le principali già dette. Infatti l’atto con effetto immediato, del limite massimo di velocità in 30 chilometri orari, riguarda tutte le categorie di utenti in transito lungo la strada provinciale 4/a “Settevene Palo II” dal chilometro 0+500 aI chilometro 14+300 e dal chilometro 16+500 al chilometro 17+746 (fine tratto); la strada provinciale 15/b “Palidoro Crocicchie” dal chilometro 0+000 al chilometro 14+000; la strada provinciale 41c “Statua” dal chilometro 0+000 aI chilometro 3+660 e dal chilometro 5+400 al chilometro 11+233 (fine tratto); la strada provinciale 493 “Braccianese” dal chilometro 0+000 al chilometro 9+320, dal chilometro 10+200 al chilometro 20+000, dal km 20+675 al chilometro 21+400 e dal chilometro 26+060 al chilometro 33+330 (fine competenza).

Anguillara una cittadina in crescita demografica accelerata dagli anni ’70, oggi sembra un bel quadro con una cornice malandata.

In largo dello Zodiaco le buche sono più grandi e visibili dello stesso battistrada. Che siano spazi privati o comunali, le buche si fanno sentire soprattutto sui pneumatici degli automobilisti e nelle scivolate dei ciclisti.

Calzante l’analisi del consigliere comunale di Sinistra in Comune Enrico Stronati: «La situazione di molte delle nostre strade è indecente, sono tanti anni – ormai – che non esiste un vero programma di manutenzione della viabilità e delle cunette che sono ormai piene di rifiuti e detriti che impediscono all’acqua di defluire aumentando l’usura e il danneggiamento del manto stradale. Le amministrazioni precedenti si sono trovate ad affrontare il baratro del default finanziario e i finanziamenti erano ridotti al lumicino. Il Covid ha portato nelle casse comunali svariati milioni di euro. Esiste un elenco di decine di opere finanziate con i fondi del PNRR. Non c’é, quindi, bisogno di impegnare i fondi del bilancio comunale per soddisfare il desiderio della politica vecchio stampo di voler dimostrare di “fare”. Peraltro è stata illusa la popolazione al momento della cessione del servizio idrico ad Acea (a spese del cittadino) affermando di utilizzare la squadra degli operai comunali, liberati dall’impegno delle manutenzioni idriche, per sistemare le strade. Come se i nostri operai disponessero dei macchinari necessari per una simile missione. Non è stata neanche sfruttata la fortunata coincidenza con i lavori per la posa delle condotte del metano e della fibra per rifare le strade oggetto dei lavori e pulire le cunette. Solo a Ponton dell’Elce, grazie alla posa delle condotte del metano in programma sin dal 2011 (non certo opera del comune) si ha una situazione decente. Sulle strade fatte a metà da Unidata spesso capita di incrociare automobilisti contro mano per sfruttare la carreggiata sistemata. La memoria collettiva spesso dimentica gli accadimenti, ma è importante ricordare che l’ultima manifestazione pubblica organizzata per protestare contro il degrado dilagante delle strade, una costante nel tempo che abbraccia le ultime 3 o 4 consiliature, fu organizzata proprio da un gruppo di persone vicinissime all’attuale amministrazione. Evidentemente costoro, oggi, si spostano per la città via aria».

Il sindaco Angelo Pizzigallo sa che quello delle buche è un problema da risolvere: «La strada dietro largo dello zodiaco è privata. comunque, noi interverremo a breve su Poggio dei pini, l’altra metà di via dei Vignali, via della Mainella, via Grazioli, via comunale di San Francesco ed altre strade.

Le strade colabrodo con buche enormi come crateri oppure piccole e profonde e la viabilità priva di sicurezza con scarsa illuminazione e segnaletica ci sono anche a Castelnuovo di Porto, Rignano, Morlupo e Monterotondo. 

A Castelnuovo è pietoso lo stato in cui versa la via che porta in autostrada. Anche la via prima della rotonda dell’autostrada è completamente distrutta e come se non bastasse le l’autovelox fa crescere la rabbia degli automobilisti: «I pneumatici si rompono un mese sì e l’altro pure – dice un pendolare – i limiti di velocità non servono da soli. C’è bisogno di rifare completamente l’asfalto». A Rignano via delle Grotte è trapuntata di crateri. A Morlupo sono diverse le strade dissestate e le segnalazioni sui social:«In via Antonio Gramsci chiamo tutti i giorni – ha detto una cittadina – ma non si vede nessuno. Fino a che qualcuno non si fa male, specialmente quando piove».




ROMA: GRAVE INCIDENTE SULLA BRACCIANESE

di Simonetta D'Onofrio

Roma – Basta una pioggia improvvisa e il rischio di provocare incidenti al volante aumenta esponenzialmente. Ieri pomeriggio, dopo un temporale che ha visto cadere nella capitale anche qualche chicco di grandine, sono state numerose le uscite di strada e i sinistri occorsi tra veicoli.

Sulla Braccianese Claudia, tra La Storta e Osteria Nuova, due vetture hanno perso il controllo in una curva in discesa, scontrandosi con uno scuolabus e finendo sul prato che costeggia la strada. Sono intervenuti i carabinieri della vicina stazione di Santa Maria in Galeria, che hanno provveduto a mettere in sicurezza il posto, per evitare problemi maggiori.

Specialmente in primavera e in estate, in caso di improvvisi temporali, come nel caso odierno, l’attenzione dei conducenti deve essere particolarmente alta, perché l’asfalto spesso è coperto da un sottile strato di terra, che in condizioni di asciutto è inavvertibile, ma alla presenza di pioggia si trasforma in un velo che rende particolarmente sdrucciolevole il suolo.

Gli spazi di frenata sul bagnato aumentano notevolmente e l’aderenza in curva diminuisce, per cui se si affrontano strade tortuose il comportamento deve essere particolarmente prudente. Ogni volta che si sale in auto bisogna ricordarsi che le proprie imprudenze possono recare danni notevoli anche agli altri, e non bisogna mai abbassare la guardia.