LATINA, "NOTTE DA ZOO" ALLA DISCOTECA BAMBU': OLTRE 1000 PERSONE IN UN LOCALE CON CAPIENZA DI 400

Redazione

Latina – Si sono conclusi con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di n.12 persone gli accertamenti svolti dai Carabinieri della Compagnia di Latina a seguito dei disordini verificatisi la notte a cavallo tra l’uno e il due giugno scorsi presso la discoteca “Bambù” di via Casilina Sud, in occasione di una festa organizzata da alcuni studenti di Latina chiamata “Notte da zoo” in cui  solo l’intervento risoluto dei militari della Stazione di Borgo Sabotino ha scongiurato che si verificasse il peggio.

Erano le 22:40 del primo giugno quando una pattuglia della Stazione di Borgo Sabotino, capeggiata dal Comandante, notava che la strada di accesso alla discoteca era insolitamente trafficata. I militari decidevano di capire cosa stesse accadendo e, una volta entrati nel locale notturno, da subito avevano la percezione di una eccessiva presenza di avventori rispetto alla capienza della struttura: circa mille il numero di persone stimate all’interno.

Si decideva pertanto di intervenire coinvolgendo il personale della sicurezza onde evitare l’accesso ad altre persone che nel frattempo si accalcavano nei pressi dell’ingresso. L’operazione è stata particolarmente delicata e per il suo compimento si è reso necessario l’impiego di altre tre pattuglie della Compagnia Carabinieri di Latina che venivano fatte convergere per arginare una situazione divenuta ormai ingestibile. Infatti, a fronte delle mille persone che già con difficoltà si muovevano all’interno della discoteca, altrettante sopraggiungevano a bordo di pullman organizzati.
Intorno alla mezzanotte anche la situazione dell’ordine pubblico tendeva a degenerare in seguito alla diffusione della notizia tra chi aveva pagato il biglietto e stava facendo la fila che ormai era stato inibito l’accesso alla discoteca. Qualcuno cominciava ad inveire nei confronti degli organizzatori. La situazione, ormai critica, veniva risolta solo grazie all’intervento deciso del Comandante della Stazione che, alle ore 02:00 circa, percependo che il prolungarsi della serata danzante avrebbe sicuramente riscaldato ancora di più gli animi tra chi festeggiava e chi aspettava all’esterno, entrava all’interno della discoteca, si portava presso la console del dj, interrompeva la musica e informava i presenti che la festa era finita.

Fortunatamente la fase del deflusso si svolgeva senza disordini e ciò è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di tanti ragazzi che si erano resi conto del pericolo a cui erano stati esposti e che hanno apprezzato il tempestivo intervento dell’Arma.

I Carabinieri della Stazione di Borgo Sabotino hanno poi dedicato il giorno successivo alla ricostruzione di quanto accaduto, con particolare riferimento al rischio a cui sono stati esposti i giovani presenti all’interno della discoteca (tra cui molti minori) i quali, ignari che fosse stato venduto un numero di biglietti tre volte superiore alla capienza del locale (400 persone), hanno corso il pericolo di non avere alcuna possibilità di scampo nel caso in cui qualcuno avesse avvertito un malore o fosse malauguratamente divampato un incendio all’interno della discoteca.

Completati gli accertamenti, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia hanno portato all’attenzione dell’A.G. le posizioni degli 11 organizzatori, tutti della zona, nonché del proprietario della struttura in ordine all’incauto affidamento della discoteca a persone inesperte che non erano state rese pienamente edotte degli specifici obblighi di legge.

Tutti rischiano l’arresto fino a sei mesi e l’ammenda non inferiore a €103 per il reato di “Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo”.

La discoteca è risultata in regola da un punto di vista amministrativo.
 




LATINA, INDAGINI “LAMPO” DELL’ARMA: ARRESTATO UN RAPINATORE

Redazione

Latina – Il 16 luglio 2013, alle ore 15:00 circa, in Latina, militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile, a conclusione di serrate attività investigative alle quali collaboravano anche i Carabinieri del Comando Stazione di Borgo Sabotino, in seguito alla rapina consumata nella serata dello scorso 13 luglio, ai danni di due cittadini indiani, procedevano al fermo di p.g. nei confronti del responsabile del delitto, O. S. B. S., 28 enne Tunisino, gravato da pregiudizi di polizia.

Quest’ultimo, facendo uso di una pistola, si era impossessato della somma di 400 euro, sottraendola con violenza alle vittime che avevano successivamente  presentato denuncia al Comando Arma di Borgo Sabotino.      

Le ricerche condotte dai Carabinieri, dopo avere identificato il rapinatore, consentivano di rintracciarlo lungo la strada Acciarella (LT), a bordo della propria autovettura con la quale tentava di darsi alla fuga alla vista dei militari, che riuscivano comunque a bloccarlo dopo un breve inseguimento. La contestuale perquisizione eseguita all’interno dell’auto permetteva di rinvenire,  celata sotto un tappetino, una pistola semiautomatica a salve, priva di tappo rosso, con colpo in canna, modello 92 automatica, ( del tutto simile a quella originale) verosimilmente utilizzata per la rapina, nonché un  involucro contenente cocaina del peso complessivo di un grammo, il tutto posto in sequestro. 

L’arrestato è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Latina.




CENTRALI NUCLEARI DI BORGO SABOTINO E DEL GARIGLIANO: I RISULTATI DELL'INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

Angela Carretta

Il Dipartimento di Epidemiologia del SSR Lazio, con la collaborazione di Registro Tumori di Popolazione, Asl Lazio, Registro Nominativo delle Cause di Morte, Agenzia Regionale Protezione Ambientale Lazio, ha effettuato uno studio tra 1996 ed 2006, prendendo ad esame oltre 160.00 persone residenti nei comuni di Latina, Castelforte, Minturno e Santi Cosma e Damiano, al fine di  realizzare  una valutazione epidemiologia della popolazione residente nelle vicinanze delle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano.

Un articolo pubblicato ad ottobre 2012 sulla prestigiosa rivista scientifica “Epidemiologia e Prevenzione” dell’Associazione Italiana di Epidemiologia ne illustra i risultati. I ricercatori  hanno monitorato  tutta la popolazione residente entro sette chilometri dalle rispettive centrali nucleari, dichiarando che la mortalità (entro sette chilometri dalle centrali) non è diversa da quella della popolazione regionale”.

Sembrerebbe un dato rassicurante,  a cui però si inserisce una conclusione dalla quale risulta che “Le donne, residenti entro sette chilometri dalle centrali mostrano un eccesso statisticamente significativo di incidenza del totale dei tumori radiosensibili e in particolare del tumore della tiroide rispetto a quanto si osserva, nello stesso periodo, per le donne residenti nella provincia pontina (53% in più), tanto che nel 2008 se ne dibattè in un convegno dal titolo “L’incidenza del tumore alla tiroide nella Provincia di Latina”.

Il monitoraggio eseguito sulla popolazione maschile ha mostrato che gli uomini residenti tra 2 e 4 km dalle centrali hanno un eccesso di mortalità totale per tumore dello stomaco e per malattie cardiovascolari. In assenza, però, di evidenze scientifiche e biologiche che supportino questa casistica con l’esposizione a radiazioni.

Per quanto riguarda l’incidenza di tumori tra i bambini, il Registro Tumori ha segnalato tra il 1996 e il 2006 tre casi di tumore linfatico in età pediatrica (un caso tra 0-1 km e due casi tra 4-5 km) e un caso di tumore cerebrale nella fascia dell’area studiata più distante dalle centrali (6-7 km)

I ricercatori hanno concluso che non si possa escludere che sia proprio la presenza degli impianti nucleari ad alzare il livello di attenzione della popolazione rispetto alla sintomatologia delle patologie tiroidea, fatto che porterebbe ad effettuare un maggior numero di accertamenti diagnostici rispetto ad altre aree della provincia e del territorio nazionale.

C’è da osservare che nell’indagine epidemiologica si è dovuta escludere sia la popolazione residente a Minturno che nella confinante provincia di Caserta, ed il quadro valutativo è quantomeno parziale considerando che risultata anche l’assenza di informazioni certe sugli inquinanti emessi dagli impianti e sulle modalità della loro diffusione ed eventuale contaminazione delle matrici aria, acqua e suolo. E’ quindi ipotizzabile che si continui a monitorare l’area, estendendo le ricerche anche all’agricoltura ed al bestiame presente nelle vicinanze dei siti.

 

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LATINA, ACCORDO RAGGIUNTO CON SNAM

Redazione

Latina – Accordo raggiunto tra il Comune di Latina e la società Snam gas per la realizzazione di un nuovo tratto di rete nei pressi di Borgo Sabotino. La stessa Snam, a seguito di apposita richiesta inoltrata dal Sindaco Giovanni Di Gioorgi, seguita da incontri tecnici, ha comunicato che la stessa società provvederà a suo carico “nelle prossime settimane a programmare l’intervento di estensione rete in via Ninfina II”. Si tratta, in sostanza, del completamento della condotta del gas per circa 600 metri di tubazioni, nell’area compresa tra via Ninfina II e l’intersezione con la strada provinciale Alta (all’altezza della cosiddetta “madonnina”). “Siamo soddisfatti poiché si tratta di un intervento molto atteso dai residenti della zona – afferma il Sindaco Giovanni Di Giorgi – che consentirà a decine di famiglie di poter usufruire di un importante servizio quale la rete del gas. Devo ringraziare la Snam per la sensibilità con cui ha accolto le nostre richieste, e il consigliere Fausto Furlanetto, che si è fatto interprete delle esigenze dei residenti. E’ un intervento a cui tenevamo molto perché va a completare un tratto di rete gas nella zona”. I lavori saranno avviati entro la fine dell’anno con le relative autorizzazioni dell’amministrazione provinciale per le escavazioni nel tratto stradale che compete all’ente di via Costa.