Tragico incidente sul raccordo di Casalecchio, rogo ed esplosioni: 2 morti e 55 feriti. Crollato ponte sull’A14

Un boato avvertito in mezza città e un’alta colonna di fumo: poco prima delle 14 un incidente fra un mezzo che trasportava materiali infiammabili e alcune auto ha provocato un incendio, al quale sono seguite alcune esplosioni. E’ successo sul raccordo di Casalecchio che collega l’A1 con l’A14. Il bilancio, accertato, è di due morti e oltre cinquanta feriti, 14 dei quali sono definiti gravi dai soccorritori. Vista l’entità dell’incendio si teme che il bilancio possa aggravarsi. Alcuni feriti sono stati colpiti dai detriti. L’incendio è stato spento, i vigili del fuoco stanno raffreddando l’area per rendere più fattibili gli interventi. Sono rimasti a lavoro soprattutto le unità cinofile e gli operatori ‘Usar’, ovvero i soccorritori che si occupano di ricerca e salvataggio in ambienti urbani. L’obiettivo, a quasi tre ore dall’incidente, è capire se ci sono altre vittime.

Nella zona sono anche scoppiati i vetri di molte abitazioni. Il ponte sulla via Emilia è parzialmente crollato: sulla corsia dell’autostrada c’è un vasto squarcio provocato dall’esplosione. L’autostrada è chiusa in entrambe le direzioni e probabilmente ci vorrà molto tempo per ripristinare la viabilità sul tratto, appunto, che collega l’Autosole con la Bologna-Taranto e che collega l’Italia da est a ovest.

L’esplosione ha coinvolto anche numerose auto che si trovavano sotto il ponte in alcune concessionarie. Anche alcuni addetti delle concessionarie sarebbero rimasti feriti. La zona è stata isolata per favorire i soccorsi, ma anche per il timore di ulteriori crolli. Molte le squadre dei vigili del fuoco impegnate, con l’aiuto di alcuni elicotteri, a domare le fiamme.

Squarcio in A14, in fumo supporti di legno – L’esplosione dell’automezzo andato in fiamme ha determinato lo squarcio e il crollo di una porzione della sede autostradale sul ponte che sovrasta la via Emilia. Intorno all’area dell’esplosione sono andati in fumo tutti i supporti di legno che costeggiano il ponte e fungono anche da barriere fonoassorbenti oltre che da strutture di protezione. La deflagrazione ha fatto andare in frantumi le vetrate di una concessionaria auto Peugeot e Citroen e ha investito diversi mezzi parcheggiati di fronte alla struttura che sono state danneggiate. La deflagrazione ha fatto tremare le vetrate anche di diversi appartamenti e diverse case della zona alcune andate in frantumi. Diversi sono gli infissi divelti dei caseggiati che si affacciano proprio sulla Via Emilia.




Bologna, abusi su una bambina al parco: 52enne condannato a quattro anni

BOLOGNA – Il 26 luglio dello scorso anno, in un parco della Bolognina, avvicinò con una scusa una bambina di 11 anni e poi la molestò. Ora per quella violenza è arrivata una condanna a 4 anni nei confronti di Moreno Spinella, 52enne nato in Germania ma cittadino italiano: l’uomo ha precedenti specifici che vanno dagli anni ’90 al 2001. Il processo, davanti al gup del Tribunale di Bologna, si è svolto con la formula del rito abbreviato. Il pm Flavio Lazzarini aveva chiesto 6 anni. I familiari della bimba, assistiti dagli avvocati Barbara Casadei e Marco Di Iorio, si erano costituiti parte civile.
La bambina stava passeggiando nel parco vicino casa quando il 52enne attirò la sua attenzione dicendole che le avrebbe mostrato una ‘medicina’ ma in realtà molestandola. Fu la stessa bimba, appena rientrata a casa, a raccontare tutto alla madre che chiamò il 113 e durante un sopralluogo nel parco la piccola vittima riconobbe il 52enne. Poco dopo l’uomo venne fermato




Bologna, buttafuori ucciso: dopo 20 anni preso il killer

BOLOGNA – Dopo 20 anni ha un nome il presunto assassino di Valeriano Poli, un buttafuori bolognese ucciso sotto casa sua il 5 dicembre del 1999 con otto colpi di pistola: la Polizia ha arrestato un bolognese di 59 anni, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio, nei cui confronti è stato emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere. Un altro bolognese risulta invece indagato per favoreggiamento personale.

Le indagini, coordinate dalla procura di Bologna, sono state condotte dagli uomini della squadra mobile di Bologna e da quelli dell’Udi, l’Unità delitti insoluti della Direzione anticrimine centrale della Polizia. Valeriano Poli, 34 anni, fu ucciso nella tarda serata del 5 dicembre del 1999 sotto casa, in via della Foscerara, alla periferia di Bologna. L’uomo era appena sceso dall’auto quando cadde in un vero e proprio agguato: l’assassino sparò 8 colpi di pistola calibro 7.65: uno lo colpì alla testa, uno al cuore e gli altri sei in diverse zone del corpo. Alcune settimane prima di essere ucciso, il buttafuori rimase coinvolto in una rissa davanti alla discoteca ‘Tnt’ in via Corticella, nella quale rimase ferito un ventenne di Vignola.

Ad incastrare il presunto assassino del buttafuori Valeriano Poli, dopo oltre due anni di accertamenti da parte degli investigatori della Polizia, è stata l’ ‘Analysis of virtual evidence’, il cosiddetto ‘teatro virtuale’: si tratta di una innovativa tecnica di comparazione tridimensionale utilizzata per la prima volta in Italia in ambito forense.

Grazie al teatro virtuale, sostengono gli investigatori, è stato possibile a così tanti anni di distanza dal delitto raccogliere comunque un “quadro indiziario grave, preciso e concordante” a carico del presunto assassino.




Bologna: parto in aeroporto

BOLOGNA – Il bambino voleva proprio nascere, non poteva più aspettare, e anche se la location non era tra le più adatte è andato tutto bene. Parto inaspettato, questa mattina, all’aeroporto Marconi di Bologna, dove poco prima delle 13 una donna ghanese di 27 anni, diretta ad Amburgo, ha dato alla luce un bimbo con l’aiuto degli infermieri del 118 in servizio nello scalo e degli agenti della Polaria. Le doglie sono cominciate appena superati i controlli di sicurezza e il parto della donna è stato rapidissimo. Nel frattempo l’ospedale era già stato avvisato e al Marconi sono arrivate un’ambulanza e l’auto medica. Il più però era già stato fatto e così la neo mamma e il neonato sono stati trasportati subito all’ospedale Maggiore di Bologna. Entrambi stanno bene, ha riferito l’Ausl.




Falsi dietologi e dentisti, 22 denunce. Chiuse due strutture in provincia di Forlì-Cesena

BOLOGNA – Prescrivevano diete dimagranti, curavano i denti, facevano fisioterapia a persone con problemi motori, assistevano anziani, ma non avevano i titoli per farlo: per questo, a seguito di controlli a tappeto del Nas di Bologna sull’esercizio abusivo della professione sanitaria, 22 persone sono state denunciate in Emilia-Romagna e due strutture sanitarie, del valore di un milione di euro ma prive dei requisiti di legge, sono state chiuse.
Nel corso dei controlli, dal secondo semestre dello scorso anno ad oggi, sono stati passate al setaccio oltre 60 strutture (studi medici, poliambulatori, studi dentistici, studi fisioterapici) nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e in alcune di queste sono state riscontrate diverse situazioni di non conformità, con risvolti di rilevanza penale e amministrativa: il caso più eclatante nella provincia di Forlì-Cesena, dove quattro odontotecnici sono stati denunciati perchè facevano i dentisti e due strutture sono state chiuse.

 

 

 




Bologna: tutto pronto per i 40 anni dalla concessione della Bandiera di Guerra al 5° Battaglione Carabinieri

BOLOGNA – Domani 15 maggio 2018, alle ore 11.30, presso la Caserma, intitolata alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Corrado Mazzoni, sede del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia Romagna”, avrà luogo la cerimonia di commemorazione del quarantennale di concessione della Bandiera di Guerra all’allora 5° Battaglione Carabinieri.
Il Reparto fu istituito il 02 maggio 1920 con decreto del Ministero della Guerra, assumendo l’originaria denominazione di “5° Battaglione Mobile Carabinieri”, con compiti di tutela dell’ordine
e della sicurezza pubblica. Suddiviso su tre compagnie a piedi, una compagnia ciclisti e una sezione mitraglieri, venne soppresso il 30 dicembre 1923.
Il 12 agosto 1945, il Reparto viene ricostituito con la denominazione di “Battaglione Mobile Carabinieri Bologna”, per concorrere nei servizi di ordine pubblico e di pubblica sicurezza, nonché
per partecipare alle operazioni di soccorso alle popolazioni in caso di calamità.
Il 1° settembre 1977, il Battaglione assume il rango di “Comando di Corpo” con la denominazione di “5° Battaglione Carabinieri “Emilia- Romagna”, fino ad arrivare al 7 ottobre successivo,
quando il Presidente della Repubblica Giovanni Leone, con decreto n.816, ha concesso la Bandiera di Guerra al Reparto.
Il 10 settembre 2012 il Battaglione viene elevato a Reggimento.
A partire dal dopoguerra, il Reggimento è stato costantemente impegnato in servizi di ordine e sicurezza pubblica, predisposti in occasione dei più importanti eventi nazionali, oltre ad intervenire,
con il Reparto di Soccorso, a seguito di tragici eventi calamitosi, ultimo dei quali il sisma che ha colpito l’Italia centrale nel 2016, dove oltre ad assicurare la sicurezza delle popolazioni, con servizi
antisciacallaggio, ha garantito, presso il Comune di Fiastra (MC), il vettovagliamento attraverso l’istallazione di una cucina da campo che ha confezionato e distribuito per circa tre mesi una media
di 400 pasti al giorno alla popolazione civile.
Il Reparto, inoltre, sempre nelle zone colpite dal sisma, ha partecipato nella Regione Umbria a molteplici servizi per il recupero delle opere d’arte nei siti ritenuti a rischio.
Gli scenari internazionali, che vedono fortemente alimentato il rischio terrorismo, hanno determinato la costituzione presso i Reggimenti Mobili dell’Arma di Squadre Operative di Supporto, con specifici compiti di antiterrorismo, che dal 2016 operano con personale altamente addestrato e specializzato.
Il 5° Reggimento Carabinieri “Emilia Romagna”, attualmente, è comandato dal Colonnello Raffaele FEDOCCI.




Bologna, il canile comunale lancia la campagna adozioni: 11 fumetti per 11 cani

BOLOGNA – Una nazionale da mandare a casa. Non parliamo di calcio, ma della campagna adozioni del Canile di Trebbo del Comune di Bologna che, per dare maggiore visibilità e un’opportunità di adozione anche ai cani non più cuccioli e meno attraenti agli occhi dei visitatori, ha deciso di proporre una sua “nazionale” formata da 11 ospiti a quattro zampe da mandare, appunto, a casa.

La squadra è formata da Omero, Renna, Bingo, Nocciolina, Bart, Rino, Rotek, Salò, Menelao, Hogan, Shadow

E ogni settimana, sulla pagina facebook del canile comunale, uno dei “giocatori” dell’insolita nazionale viene presentato attraverso un fumetto che ne descrive, in modo diverso e simpatico, pregi, difetti, caratteristiche fisiche e comportamentali e compatibilità con gli esseri umani e gli altri animali domestici. Nell’ultima vignetta, oltre al numero telefonico per avere informazioni più approfondite, una foto che mostra “dal vero” il protagonista del fumetto e il link al suo album personale per chi desidera leggere meglio la sua storia o vedere più fotografie.

Grazie a questa campagna Bingo (il molosso buono e triste), Salò (l’orecchiuto coccolone) e Shadow (il dobermann meravigliosamente dolce) hanno già trovato una famiglia che li ha accolti e l’adozione dell’epico pastore tedesco Omero è in via di definizione. Ma tutti i giocatori del “Trebbo di Reno FC” meritano una casa, ecco perché l’appello è a condividere su facebook le loro storie per dare un lieto fine a questo campionato.

I fumetti sono realizzati da Simone Semprini e Anita Arvelo Almonte, i testi sono di Valentina Passini.




Bologna, bimbo di 19 mesi muore in asilo: il Pm dispone l’autopsia

BOLOGNA – Niente da fare per il bimbo di 19 mesi morto ieri pomeriggio, probabilmente per un malore, in un asilo privato a Minerbio, nel Bolognese, nonostante la maestra abbia tentato il massaggio cardiaco.

Il piccolo Alessandro a quanto pare non riusciva a risvegliarsi dal riposino dopo pranzo e respirava con fatica

Le maestre se ne sono accorte, hanno dato l’allarme al 118 e – secondo fonti – una di loro ha tentato di farlo riprendere praticandogli un massaggio cardiaco. Alessandro però non ce l’ha fatta ed è morto pochi minuti dopo, durante il trasporto in ambulanza all’ospedale di Bentivoglio.

A quanto si apprende la sera precedente aveva avuto un po’ di febbre e sembra soffrisse fin dalla nascita di una patologia che gli aveva causato convulsioni. Il Pm di turno Roberto Ceroni ha disposto l’autopsia, che potrebbe essere eseguita oggi, per fare chiarezza sulle cause. Nell’asilo Mary Poppins, che ospita una quindicina di bambini da zero a tre anni, dopo la tragedia si sono recati anche i Carabinieri e il sindaco di Minerbio Lorenzo Minganti.




Bologna, più di duemila prodotti alimentari sequestrati dalla Polizia Municipale in un esercizio di vicinato in Bolognina

BOLOGNA – Gli agenti del reparto territoriale Navile della Polizia Municipale di Bologna hanno sequestrato 2.266 prodotti alimentari in vendita in un esercizio di vicinato di via Faccini. Nei guai è finito il titolare, un quarantasettenne di origine cinese. Gli agenti sono entrati nel market nell’ambito dei controlli sul rispetto dell’ordinanza in vigore nell’area Bolognina e su un tratto di via Emilia Ponente mirata alla tutela della tranquillità e del riposo dei residenti e al contrasto all’abuso dell’alcool.

Durante il controllo gli agenti si sono accorti di alcune irregolarità nelle etichettature dei prodotti alimentari e in particolare sia sugli scaffali che nel banco frigo che nei freezer erano esposti numerosi prodotti preconfezionati (snack, spezie, bevande) senza le indicazioni obbligatorie in lingua italiana, senza esposizione dei prezzi e senza denominazioni di vendita e origine dei prodotti freschi (frutta, verdura, carne e pesce).

Molti dei prodotti privi delle indicazioni obbligatorie e sottoposti a sequestro sono prodotti alimentari preconfezionati molto attraenti per i bambini, altri a prodotti erano surgelati ed altri ancora prodotti ortofrutticoli freschi. Dunque è scattato il verbale (in tutto 5.300 euro) e la merce è stata sequestrata.




Bologna, insegnante ubriaca sale in macchina con il figlio piccolo: fa un incidente e fugge

BOLOGNA – I Carabinieri della Stazione di Castel d’Aiano hanno denunciato un’insegnante italiana di quarantasette anni per guida sotto l’influenza dell’alcol. E’ successo venerdì sera a Vergato, quando un cittadino ha chiamato il 112 dicendo che un’automobilista alla guida di una Fiat Punto, dopo essersi schiantato contro il suo furgone parcheggiato, invece di scendere dal veicolo per verificare i danni, si era dato alla fuga, ma dopo un chilometro circa aveva perso nuovamente il controllo del mezzo finendo fuori strada. La notizia è stata trasmessa subito a diverse pattuglie dell’Arma che in quel momento si trovavano in zona per i controlli del territorio.

Pochi istanti dopo, un’autoradio dei Carabinieri di Castel d’Aiano intercettava il pirata della strada in un campo adiacente al Cimitero Comunale. I militari si sono avvicinati all’auto e dopo aver accertato che non vi erano feriti hanno identificato l’automobilista in un’insegnante italiana di quarantasette anni e il passeggero nel figlio minorenne.

La donna era talmente ubriaca che faceva fatica a dialogare con i Carabinieri i quali, preoccupati per le sue condizioni di salute, l’hanno accompagnata presso una struttura sanitaria del luogo per invitarla a sottoporsi a un prelievo ematico finalizzato a rilevare eventuali tracce di alcol o di sostanze stupefacenti. L’esame ha dato esito positivo all’alcol: 2,92 g/l. Oltre alla guida sotto l’influenza dell’alcol, la donna è stata sanzionata anche a seguito di alcune violazioni al Codice della Strada.




Taranto e Bologna, droga e armi: 10 arresti

TARANTO, BOLOGNA – È in corso a Taranto, Crispiano, Statte (Taranto), Fasano (Brindisi) e Bologna, l’esecuzione, da parte dei carabinieri della Compagnia di Massafra (Taranto), di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di dieci indagati (6 vengono portati in carcere, 4 ai domiciliari).
Il provvedimento è firmato dal Gip del Tribunale di Taranto, su richiesta della Procura della Repubblica, e riguarda persone accusate, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi da fuoco. Sono in corso perquisizioni con l’impiego di cani antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (Bari).
All’attività, eseguita da circa 50 militari del comando provinciale, partecipa anche un elicottero.