"IMPRESENTABILI" : DE LUCA DENUNCIA LA BINDI PER DIFFAMAZIONE

di Christian Montagna

Roma – Lo aveva detto e lo ha fatto il neo eletto presidente della regione Campania Vincenzo De Luca: attraverso un tweet ha reso noto di aver presentato in questura una denuncia a Rosy Bindi per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d'ufficio.

Dopo un calvario pre elezioni durato circa una settimana e dopo la pubblicazione della lista degli Impresentabili, un vero e proprio tsunami mediatico sta travolgendo i leader politici. Forte del suo successo, nonostante la pubblicazione del suo nome in quella lista, forse, De Luca comincia a convincersi sempre più di aver subito un torto e di essere stato diffamato.

Ma la Bindi dal suo canto replica così “Ritengo di avere diritto a un risarcimento, perche' sono molti anni che servo questo Paese, e le mie battaglie le ho sempre fatte a viso aperto. Chiedo le scuse da parte del mio partito: non si puo' arrivare a diffamare cosi' una persona che sta svolgendo il proprio ruolo istituzionale".

Il Pd dunque avrebbe sbagliato a reagire in questo modo screditando il lavoro della commissione Antimafia. Secondo Rosy Bindi infatti, l’obiettivo del suo lavoro sarebbe stato semplicemente quello di fornire informazioni utili ai votanti e non dunque screditare un partito piuttosto che un altro.




L'ATER VITERBO AL CENTRO DI POLEMICHE PER NOMINA DI BINDI A CAPO UFFICIO STAMPA. CONCORSO PILOTATO O TUTTO REGOLARE?

Redazione

Ecco cosa succede a Viterbo, dopo l’interrogazione presentata dal capogruppo dell’Idv Vincenzo Maruccio. A finire al centro di polemiche è l’Ater di Frosinone che ad agosto ha nominato capo ufficio stampa Massimo Bindi, già capo segreteria in Regione Lazio presso l'assessorato di  Teodoro Buontempo. E prima fu capoufficio stampa alla Regione con Storace.

Francesco Storace ha invitato Buontempo a risolvere quanto prima la situazione in quanto La Destra ha "un patrimonio morale da tutelare" . E prendendo le distanze da Bindi, Storace ha messo in evidenza il fatto che l'Ater, a parer suo,  proprio non necessiti di un addetto stampa in quanto non deve diventare "soggetto politico". L'augurio di Storace è dunque che si accerti la regolarità del concorso e nel caso risultasse irregolare si proceda all'annullamento.

La contestazione, nasce a seguito di una ricostruzione "casareccia" dell'accaduto, ma forse, anzi, molto probabilmente si tratta nient'altro che di coincidenze: Il viterbese Rodolfo Gigli è il presidente della VIII Commissione, Politiche della Casa alla  Regione Lazio  ed è fratello di Ugo Gigli che a Viterbo presiede l’Ater e ha svolto il compito di presidente della commissione d’esame per il concorso. Gigli collabora con Buontempo, il cui collaboratore Bindi risulterebbe vincitore del concorso pubblico.
 
Intanto è nato un gruppo di su Facebook denominato "Caso Ater Viterbo, unisci i punti" che minuto dopo minuto commenta le evoluzioni della vicenda.