Passa la legge di Bilancio: ecco tutte le misure da 32 miliardi

La Camera conferma la fiducia al governo sulla Legge di Bilancio con 334 voti a favore, 232 contrari e quattro astenuti. La seduta è ora sospesa fino alle 17.25 per una riunione del comitato dei Nove, chiamato ad esaminare l’unico emendamento alla parte della Manovra non ricoperta dal maxiemendamento su cui il governo ha incassato la fiducia.

Dal taglio del cuneo all’Iva, ecco le misure del provvedimento da 32 miliardi:

Nessun aumento dell’Iva, taglio del cuneo fiscale, lotta all’evasione, che si traduce in incentivi all’uso delle carte di credito, e stop al superticket. E poi plastic tax e sugar tax. I refrain della Manovra tratteggiano lo scheletro del provvedimento che, per essere definitivo, attende solo il via libera dalla Camera. Il blocco dell’aumento dell’Iva è costato 23 miliardi di euro: il valore complessivo della manovra è di 32 miliardi. Il mancato disinnesco dell’aumento sarebbe pesato per circa 541 euro all’anno sui budget familiari. Per il cuneo fiscale sono stati stanziati 3 miliardi per il 2020 e 5 per il 2021: entra in vigore a luglio 2020 e si tradurrà in circa 50 euro in più nelle buste paga dei lavoratori al di sotto di una certa soglia di reddito. Fra gli strumenti per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici, la manovra introduce il bonus Befana, cioè il rimborso di una parte degli acquisti fatti con carte di credito e bancomat: i dettagli verranno definiti con ulteriori interventi normativi. Sulla plastic e la sugar tax il dibattito politico è stato molto acceso. Il risultato è stata una netta riduzione delle due imposte rispetto alle ipotesi iniziali. La tassa sulla plastica, che si applica agli imballaggi monouso, si è fermata a 45 centesimi al chilo e partirà da luglio. Quella sullo zucchero, che riguarda le bevande analcoliche, resta a 10 centesimi al litro ma partirà da ottobre. Praticamente azzerato il gettito previsto dalla tassazione sui mezzi aziendali, che è stata rimodulata a vantaggio di chi opterà per auto a basso impatto ambientale. Altra norma del refrain è quella che riguarda l’abolizione del superticket sanitario da 10 euro, a partire dal primo settembre. Oltre che da un maggior ricorso al deficit e dalla spending review, la manovra è finanziata dalla stangata sui giochi: nei prossimi mesi salirà al 20% il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro, comprese quelle dalle lotterie istantanee come i Gratta e Vinci, e sulle vincite sopra i 200 euro per le slot. Sono saltate invece all’ultimo minuto la legalizzazione della cannabis light e la Tobin tax, che avrebbe tassato dello 0,04% alcuni tipi di transazioni finanziarie on line. E per le clausole di salvaguardia Iva disinnescate, altre sono state innescate: rispetto a quanto previsto dalle vecchie manovre, c’è il rischio di ulteriori 303 milioni di accise sui carburanti nel 2021. Il compito di sterilizzarlo spetterà al governo che scriverà la prossima manovra.




Anguillara, Bianchini (PD): “Seduta segreta sul bilancio. Bavaglio al Consiglio”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il consigliere comunale del Partito Democratico Silvio Bianchini critica l’ultima comunicazione degli amministratori che in pratica hanno annunciato una seduta “segreta sul bilancio”. Ecco la nota: “I paladini (a parole, ma non nei fatti) della trasparenza e della partecipazione popolare si sono inventati una comunicazione a tutti i Consiglieri dove sono imposte le regole su come affrontare il prossimo Consiglio Comunale che avrà all’ordine del giorno un punto importante come il Bilancio di Rendiconto di Gestione 2017.

Probabilmente avendo paura di una libera ed aperta discussione in Aula Consiliare – o ritenendo , forse, che la sua maggioranza non fosse all’altezza di affrontare un pubblico dibattito – la presidente del Consiglio sig.ra Silvia Silvestri ha destinato alla Conferenza dei Capogruppo – da tenersi in via riservata ed a porte chiuse – la discussione sostanziale sul Bilancio, demandando all’Aula ed alla seduta pubblica di Consiglio solo la mera dichiarazione di voto sullo stesso.

Tale disegno comporta non solo il divieto di qualsiasi discussione aperta, ma nella sostanza nega ai cittadini la possibilità di poter assistere all’esame dei punti da verificare e chiarire ed al dibattito sugli stessi che – lo ripeto –secondo il piano della sig.ra Silvestri dovrà avvenire nelle segrete stanze e non in pubblica seduta.

La udienza Consiliare sarebbe riservata esclusivamente alla sola dichiarazione di voto da effettuarsi – ha ricordato, oltretutto, la Silvestri- in tempi strettamente da lei limitati.

Premesso che nessuna Amministrazione precedente si è mai sognata di promuovere tale illiberale e oscura procedura, sottolineo – nella mia qualità di Consigliere di opposizione – che non solo il TUEL, ma nemmeno nessun articolo del Regolamento di Contabilità, prevede questa limitazione del ruolo e delle prerogative del Consigliere comunale il quale deve essere libero – in sede di seduta consiliare – di poter esprimere il proprio pensiero e di farlo udire e conoscere a tutte le persone interessate.

Tale iniziativa – conclude Bianchini – inoltre, lede il diritto dei cittadini – sia di quelli presenti in aula che di quelli collegati via streaming – ai quali la legge ha concesso la facoltà di poter assistere e di essere testimoni della discussione sulla approvazione di un atto amministrativo fondamentale come il bilancio consuntivo.

Inoltre in questo modo – non vigendo per la seduta dei Capogruppo l’obbligo di registrazione degli interventi – non saranno messi agli atti , annotati ed archiviati tutti i quesiti, , i chiarimenti e le domande che porranno i Consiglieri.

Non se tale iniziativa della sigra Silvestri sia nota anche ai Consiglieri della maggioranza – i quali potrebbero essere stati convinti a condividere senza discutere il Bilancio di previsione così come approvato recentemente- ma trovo gravissimo che tale procedura sia imposta alla opposizione a cui viene negata la possibilità di esercitare pubblicamente le funzioni di partecipazione e di controllo.

Il Sindaco venga in Aula – apertamente – a discutere del bilancio, come del resto hanno fatto tutti i suoi predecessori, senza sottrarsi al dialogo chiaro e pubblico alla presenza dei cittadini.

Avrebbe così la possibilità di spiegare pubblicamente quali siano le probabili future passività del Comune, quali e quanti siano i crediti inesigibili, con quali voci di entrata ha previsto di coprire i mutui o i prestiti richiesti per milioni di euro e se e come graveranno sulle future generazioni, a quanto ammontano gli incarichi esterni affidati nel corso dell’anno e tanto altro.

I Cittadini debbono constatare – purtroppo – come siamo passati da una campagna elettorale dove si decantava il BILANCIO PARTECIPATO alla amara realtà dove di applica il BILANCIO SEGRETO”.

 




Genzano, bilancio: approvati regolamenti su pubblicità e assistenza domiciliare

GENZANO (RM) – Via libera al bilancio di previsione 2018-2020. Lo ha deciso il Consiglio comunale di Genzano di Roma, riunito il 27 marzo in seduta ordinaria.

Nel dettaglio, il bilancio di previsione – che deve essere deliberato in pareggio – prevede per il 2018 entrate correnti pari a 22.779.088,54 euro e spese correnti pari a 22.009.996,58 euro. Il recupero dell’evasione tributaria risulta pari a 1.166.494,05 euro. All’interno delle spese correnti 5.327.094,63 sono destinati alla voce personale, 12.662.703,21 per l’acquisto di beni e servizi.

L’attenzione per l’istruzione e il diritto allo studio si evidenziano dallo stanziamento di complessivi 2.981.046,94 euro per rispondere adeguatamente alle esigenze formative espresse e condivise con famiglie e scuole attraverso molteplici progetti, tra cui l’alternanza scuola/lavoro, la realizzazione di iniziative contro il bullismo e il cyber bullismo, la sensibilizzazione su fenomeni importanti come gioco d’azzardo, tabagismo e alcolismo. Per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali, questa Amministrazione ha riservato 265.264,72 euro per avviare azioni di riqualificazione culturale della città, quali a titolo esemplificativo il recupero del decoro del centro storico o la valorizzazione del sito archeologico di Villa degli Antonini.

In tema di tutela e sviluppo del territorio, si segnalano una serie di interventi mirati a conservazione, tutela, miglioramento e manutenzione ordinaria delle aree verdi comunali.

In particolare, 152.538,42 euro sono stati destinati alla tutela e alla valorizzazione del recupero ambientale; 21mila euro per aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione; 4.568.694,78 euro per la promozione della raccolta differenziata, che indirettamente migliora il decoro della città e la fruibilità degli spazi condivisi, attraverso interventi mirati e opportune campagne di sensibilizzazione.

In un’ottica di valorizzare il tessuto produttivo locale, il Comune ha altresì investito 2.979.368,62 euro per sostenere tali attività produttive, rafforzare il rapporto dell’Ente con la rete di strutture pubbliche e private che svolgono servizi avanzati per le piccole e medie imprese, promuovere i prodotti tipici e di eccellenza del territorio e incentivare l’artigianato locale.

L’organo di revisione ha verificato che il bilancio «è stato redatto nell’osservanza delle norme di Legge» ed ha rilevato «la coerenza interna, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e la coerenza esterna, in particolare la possibilità con le previsioni proposte di rispettare i limiti disposti dalle norme relative al concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica».

Approvato il documento unico di programmazione, che permette di delineare le priorità delle attività dell’Amministrazione e di tracciare i bilanci dei traguardi raggiunti.

Disco verde al piano finanziario per la gestione del servizio rifiuti. Come previsto dalla normativa in materia, la Tari deve garantire la copertura integrale dei costi del servizio integrato di gestione dei rifiuti, compresi i costi di smaltimento dei rifiuti nelle discariche, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali. La tariffa sui rifiuti comprende due voci:

  • quota fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti;
  • quota variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio.

Deliberato il pagamento in tre rate: la prima con scadenza 16 maggio; la seconda con scadenza 16 luglio; la terza con scadenza 16 ottobre. Nella ripartizione dei costi fissi tra le utenze domestiche e non domestiche si è scelto di agevolare prioritariamente l’utenza domestica. Confermate per l’anno 2018 le seguenti agevolazioni: occupazioni realizzate da enti e associazioni con attività prevalente riduzione tariffe del 5%; occupazioni da parte di persone anziane riduzione tariffe del 10%; occupazioni da parte di nuclei familiari cui appartengono soggetti diversamente abili con un’invalidità riconosciuta superiori o pari all’80% riduzione tariffe del 10%; attività economiche esercitate in forma di impresa individuale o societaria il cui titolare o rappresentante legale abbia un età inferiore ai 35 anni riduzione tariffe del 10%; alla parte eccedente la superficie di mq 200 per le attività di ristorazione sarà riconosciuta una riduzione delle tariffe del 20%.

Durante la riunione sono stati approvati i regolamenti su pubblicità e pubbliche affissioni e sull’assistenza domiciliare. Il regolamento per la disciplina degli impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private, per la disciplina dell’imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni disciplina le modalità di effettuazione della pubblicità e del servizio di pubbliche affissioni su tutto il territorio. Il testo – che suddivide Genzano in tre aree omogenee – mira a regolarizzare il sistema di impianti pubblicitari, che sarà soggetto a controlli periodici, assicurando il decoro urbano.

Il regolamento per la concessione di sostegni economici a favore dell’assunzione diretta di operatori per lo svolgimento del servizio di assistenza domiciliare prevede un registro professionale comunale per chi intende operare nel settore, la libertà di scelta dell’utente e la tutela del lavoratore. Grazie ad uno schema dettagliato di modalità specifiche di erogazione del servizio per tipologia di destinatari, per ogni utente sarà predisposto un piano personalizzato di assistenza sulla base dei bisogni rilevati. Le ore messe a disposizione degli utenti rimangono inalterate, come inalterata rimarrà la retribuzione per gli operatori.

“Il bilancio di previsione approvato conferma il nostro impegno nei confronti dei cittadini e ci consente di guardare con cauto ottimismo al prossimo triennio – ha commentato il Sindaco Daniele Lorenzon al termine della seduta –. Le previsioni per gli anni 2018-2020 sono coerenti con gli strumenti di programmazione di mandato e con il documento unico di programmazione. Siamo riusciti ad intervenire per settori, cercando di dare sostegno e valorizzare il territorio, il tessuto produttivo locale e la nostra vocazione storico-culturale.

Abbiamo applicato le linee guida emanate dal ministero dell’Economia al fine di individuare e finanziare i costi del servizio Tari. Nell’ottica di completa collaborazione tra Amministrazione e cittadini, abbiamo rinnovato le agevolazioni previste per anziani, associazioni, famiglie con componenti diversamente abili, famiglie con più di 4 componenti, attività produttive con titolari sotto i 35 anni e attività di ristorazione con superficie superiore ai 200 mq. D’altro canto, ci sentiamo in dovere di tutelare i cittadini che sono in regola con i versamenti previsti richiedendo agli evasori di versare quanto dovuto al fine di non pesare sulla collettività.

Abbiamo rivisto, aggiornandoli, alcuni regolamenti comunali. Il regolamento su pubblicità e pubbliche affissioni disegna una città più bella e più ordinata e assicura sviluppo e competitività. Un atto importante per l’economia di Genzano, che assicurerà il decoro, la fruibilità della bellezza cittadina e nuove entrate finanziarie per l’Ente. Il regolamento sull’assistenza domiciliare comporta un vantaggio per il cittadino, che potrà scegliere autonomamente a chi rivolgersi, e per le casse dell’Ente, che vedrà azzerati i costi di intermediazione. Infatti, l’assistenza domiciliare indiretta consente all’utente di scegliere autonomamente l’assistente domiciliare tra una rosa di professionisti regolarmente iscritti in un apposito registro comunale. Nessuna modifica, dunque, in termini di servizio per l’utente, che nel doppio ruolo di datore di lavoro e destinatario dell’attività stipulerà un accordo privato con l’assistente”.




Ciampino, slitta l’approvazione del bilancio: tutti i partiti di opposizione chiedono convocazione urgente

CIAMPINO (RM) – “La mancata riconciliazione debiti/crediti con la partecipata Ambiente Spa, oltre a pregiudicare la chiusura del Bilancio Consolidato,  continua a generare cospicui accantonamenti a passività potenziali nel bilancio comunale, con conseguente difficoltà dell’Ente a svolgere un’adeguata programmazione economico finanziaria. Per questo chiediamo di convocare con la massima urgenza un’apposita seduta di Consiglio comunale”. E’ quanto scritto nel documento indirizzato al Presidente del Consiglio Comunale a firma dei Consiglieri comunali, Guglielmo Abbondati (SEL-tutta un’altra storia), Alberto Comella(FI), Marilena Checchi e Marco Bartolucci  (M5S), Ivan Boccali (Gente Libera) e Paola Natali (Gruppo Misto).

“Nella seduta di Martedì 27 – si legge in una nota diffusa – abbiamo chiesto di discutere di Bilancio Consolidato e del Documento Unico di Programmazione 2018/2020, atti fondamentali la cui approvazione è costantemente rinviata da parte dell’Amministrazione comunale, nonostante il Collegio dei Revisori dei conti abbia tre mesi fa invitato a convocare senza indugio un Consiglio Comunale in merito. Il nostro dovere è esercitare la funzione d’indirizzo e controllo sull’attività di governo ed intendiamo farlo fino in fondo”.




Rocca di Papa, tegola su chi perde casa: manovra di bilancio urgente

ROCCA DI PAPA (RM) – Variazione di bilancio urgente per Rocca di Papa al fine di far quadrare i conti. La manovra a copertura però va a discapito di coloro che sono stati ribattezzati “gli abusivi” e sui quali pende un’ordinanza di demolizione non ottemperata.

Oltre all’accertamento per il pagamento delle tasse sugli immobili e la produzione dei rifiuti, l’Amministrazione comunale intende riscuotere anche l’affitto temporaneo in attesa delle demolizioni

Questo è sostanzialmente ciò che ha deciso il sindaco Emanuele Crestini e la sua squadra.

Il 30 novembre 2017 con delibera di Giunta Comunale e quindi con atto ad indirizzo politico, il Comune di Rocca di Papa ha deciso che li occupanti degli immobili senza titolo dovranno pagare una sorta di affitto per l’occupazione temporanea nelle more della demolizione degli immobili abusivi.

Sulla delibera c’è scritto sostanzialmente che il Comune si è visto obbligato a procedere in questa maniera per non incorrere in un danno erariale. La richiesta di locazione non ha nulla a che fare con le sanzioni.

I provvedimenti di sgombero per le strutture totalmente o parzialmente abusive verranno messi in atto per le ordinanze per le quali è intervenuta la trascrizione in conservatoria dei registri immobiliari. Ad oggi la trascrizione è avvenuta per 25 immobili.

Il settore Urbanistica del Comune procederà quindi anche all’acquisizione al patrimonio ai fini della demolizione degli immobili realizzati abusivamente da tutte le persone raggiunte da ordinanze di demolizione non eseguite.

Dietro a questa storia c’è una manovra di bilancio perché il bilancio dev’essere coperto ma a discapito di chi? Un dato di fatto che politicamente è contestabile

La stessa premura e solerzia però non si è vista nei confronti dei privati che hanno costruito senza rispettare la realizzazione delle opere di urbanizzazione così come prevedono i Piani di attuazione e integrati la cui mancata ottemperanza produce un danno erariale per il Comune.

Quest’ultimo punto è stato messo in luce dall‘ex Vicesindaco e assessore all’Urbanistica Veronica Giannone la quale ha inteso evidenziare ancora una volta un paradosso: “Perché sulle Calcare non si preoccupano di evitare un danno erariale? Dovremmo pensare che sui mancati incassi dei tributi locali sulle Calcare non si tratti di danno erariale? Perché sulle Calcare il Comune non si occupa dell’escussione e le fideiussioni per la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione? E i diritti allo scarico sono stati chiesti? Ovviamente si tratta di una scelta politica che l’Ente può prendere ma perché non andiamo ad infierire anche sui costruttori oltre che sulle case di queste persone?”.

Intanto Alessio Iadecola, presidente del Comitato pro Case di Rocca di Papa si è detto allo scuro della situazione. Per lui questa delibera è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Ecco il video con le sue dichiarazioni

Intanto Cristina Milani, presidente di Equi Diritti non perde l’occasione per “rimproverare” Iadecola

Caro Alessio, io non ho parole…nella vita ci vuole umiltà….e tanta coerenza. Forse è arrivato il momento che ti fermi a riflettere, magari guardando la luna e perche’ no? Ulularle contro… A volte potrebbe essere anche liberatorio. Solo venti giorni fa difendevi a spada tratta, al punto di trovarti gratuitamente coinvolto in una querela, quell’Amministrazione che oggi dici aver tramato alle tue spalle. Mi dispiace, non tanto per la figura, quanto per tutte quelle persone che davvero avevano sperato se non creduto, che quel tuo “lavorare in silenzio” potesse attenuare se non proprio risolvere il dramma della perdita di una casa costruita con sacrificio. Come abbiamo denunciato sin dal primo giorno come Comitato Equi Diritti, nei 30 Comuni sedenti nella Procura della Repubblica di Velletri, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere ad un vero e proprio “Vietnam Amministrativo”, dove alcuni Sindaci hanno scelto di rimanere immobili, altri si sono limitati ad emettere dinieghi di sanatoria, altri ancora hanno acquisito e qualcuno invece si e’ persino coraggiosamente posto davanti ad una ruspa. Questo per dirti che non e’ Crestini in se ad essere oggi diventato il problema (le indennita’ di occupazione sono gia state deliberate infatti in diversi Comuni, quali ad esempio Ciampino, Ariccia, Grottaferrata e Marino) ma la volonta’ e/o l’intensita’ della stessa dei vari Sindaci nel voler cercare di fare il possibile per tutelare i cittadini che si trovano in queste condizioni. La mancata adozione di strumenti relativamente semplici, quali le perimetrazioni e le richieste di variante speciale, avrebbe dovuto farti capire da tempo, come il Sindaco Emanuele Crestini non fosse un “amico” della tua causa ma piu’ probabilmente un oppositore, anche in considerazione del fatto che ben piu’ solerte e’ stato il suo impegno nel cercare strade per regolarizzare gli abusi edilizi inerenti le ANTENNE di Montecavo. Cio’ che ti e’ sfuggito e che spero non continui a sfuggirti, e’ che non esistono rapporti di amicizia, di inimicizia, di fiancheggiamento o di opposizione politica per cercare di vincere questa battaglia. Quel che esiste o che dovrebbe esistere e’ l’alternarsi tra collaborazione e forti opposizioni e proteste ( in ogni modo concesso dalla Legge) a comportamenti favorevoli o sfavorevoli ( ivi compreso l’immobilismo), comunque legittimamente posti in essere dai vari interlocutori Istituzionali. Ferma restando la capacita’ di riprendere collaborazione, laddove in precedenza si fosse bruscamente interrotto il dialogo o di “mandare all’aria” un rapporto che sembrava idilliaco ma sempre e solo in funzione dei fatti o degli atti concreti, utili o contrari al raggiungimento dello scopo. Tutto il resto si riduce ad immagine e vanagloria, benevola a volte nel suo appagare l’ego ma deleteria alle speranze di chi combatte per cercare di difendere la propria casa




Legge di Bilancio 2018 ma non solo: l’intervista in esclusiva a Giustino Lo Conte

Molte volte il cittadino si sente lontano da temi di finanza e di bilancio dello Stato anche se in realtà si tratta delle proprie tasche e di capire che fine fanno i soldi pubblici. Per l’occasione è stato intervistato in esclusiva per L’Osservatore d’Italia il Dott. Giustino Lo Conte, professore a contratto di Diritto della Finanza pubblica all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Il Professore ha trattato i temi amministrativi-finanziari del bilancio pubblico statale nella monografia “Equilibrio di bilancio, vincoli sovranazionali e riforma costituzionale”. La legge di Stabilità 2018 è stata presentata dal governo Gentiloni al Consiglio dei Ministri il 4 ottobre. Secondo quanto riportato dal DEF (Documento Economico e delle Finanze), la nuova legge di Bilancio 2018 sarà una manovra tra i 22 e i 25 miliardi di euro.

Le misure contenute riguardano diversi settori tra cui le famiglie, gli investimenti, i dipendenti pubblici, il reddito di inclusione, il bonus assunzioni giovani e il nuovo Ecobonus. Circa 15,2 miliardi saranno spesi per bloccare l’aumento dell’Iva (clausole di salvaguardia) e 2 miliardi per le spese indifferibili. La legge di Bilancio prevede un iter lungo che culmina il 15 ottobre con la trasmissione del testo all’UE e definitivamente il 31 dicembre quando sarà approvato dal Parlamento.

 

1) Il nostro giornale è letto anche da molti giovani perciò partirei dalla sostanziale definizione di bilancio statale. Perché è un appuntamento annuo così importante?
Dal punto di vista giuridico, il bilancio dello Stato è un atto con forma di legge con il quale il Parlamento autorizza e vincola il Governo nell’attività di riscossione delle imposte e nella erogazione delle spese.
L’approvazione della legge di bilancio costituisce la decisione di finanza pubblica più importante sia per il Parlamento che per il Governo, in quanto le scelte economiche di programmazione e di allocazione delle risorse nell’arco temporale di riferimento della programmazione finanziaria si basano sul quadro di riferimento offerto proprio dal bilancio. In altri termini, le singole amministrazioni centrali trovano nel bilancio dello Stato la fonte e i limiti della loro attività di erogazione delle spese e di prelievo delle entrate.

 

2) La legge di bilancio è disciplinata dall’articolo 81 della Costituzione, di recente oggetto di modifiche. Quali sono i punti principali dell’intervento modificativo degli ultimi anni e perché attualmente non si fa più riferimento alla legge finanziaria e/o a quella di stabilità?
Con la legge costituzionale n. 1 del 2012, il legislatore nazionale ha novellato quattro disposizioni della Costituzione, tra cui l’articolo 81, ossia quello proprio dedicato alla disciplina del bilancio dello Stato. In particolare, attraverso tale legge si è introdotto nell’ordinamento un principio di carattere generale, in virtù del quale tutte le amministrazioni pubbliche devono assicurare l’equilibrio tra entrate e spese del bilancio e la sostenibilità del debito, nell’osservanza delle regole dell’Unione europea in materia economico-finanziaria. Ebbene, nella situazione ante riforma 2012, l’orientamento tradizionale considerava la legge di bilancio un provvedimento meramente formale, in considerazione dei limiti posti dal previgente comma 3° dell’art. 81 Cost., che vietava al legislatore di innovare con la legge di approvazione del bilancio il quadro legislativo vigente. Ora che questo divieto non è più presente nell’articolo 81, è evidente il carattere sostanziale della legge di bilancio, con la conseguenza che non è più necessaria una legge di accompagnamento come la finanziaria o la stabilità.

 

3) Come influisce l’ordinamento sovranazionale (ad esempio, il Fiscal Compact) sulla normativa contabile interna?
Indubbiamente le regole europee in materia di finanza pubblica condizionano le scelte del legislatore nazionale. Tra l’altro, esse sono oggetto di continue modifiche. Basti pensare che dal  momento in cui è esplosa la recente crisi finanziaria che ha segnando l’economia mondiale, l’Unione europea ha avviato un’ampia revisione degli strumenti e delle procedure della propria governance della finanza pubblica attraverso prima l’introduzione del Semestre europeo, poi il rafforzamento della parte sia preventiva che correttiva del Patto di Stabilità e Crescita (c.d. “Six Pack”) e successivamente la sottoscrizione del c.d. Fiscal Compact, solo per citare gli atti più rilevanti. Allo stato attuale, tre sono le regole rilevanti per le pubbliche amministrazioni: equilibrio dei propri bilanci, sostenibilità del debito pubblico e regola sulla spesa.

 

4) Sta per iniziare una nuova sessione di bilancio. Ci può descrivere come deve essere impostato il rapporto fra diritti fondamentali ed esigenze finanziarie e quanta discrezionalità ha il legislatore nell’allocazione delle risorse a disposizione?
Si tratta di un tema complesso, su cui spesso si è pronunciata la Corte costituzionale. In proposito, ancora di recente, nella sentenza n. 275 del 2016, la Consulta afferma, in due passaggi centrali, principi difficilmente non condivisibili: da un lato, essa sostiene che l’effettività di un diritto «non può che derivare dalla certezza delle disponibilità finanziarie per il soddisfacimento del medesimo». Dall’altro, e questo è un punto decisivo, «è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione».

 

5) Per ultimo, un’occhiata al Continente. Dopo la Brexit si è discusso riguardo un’eventuale uscita dell’Italia dall’Unione monetaria. Le ricadute sembrano essere essenzialmente economiche e sociali. Senza entrare nel merito politico della questione, quali sarebbero i quesiti da porsi prima di una exit all’inglese?
Tra gli obiettivi assegnati all’Unione dai Trattati vi sono lo sviluppo sostenibile, la crescita economica, la stabilità dei prezzi e la concorrenza che miri alla piena occupazione, al progresso sociale e ad un miglioramento della qualità dell’ambiente.
Per realizzare questi obiettivi l’Europa ha bisogno dell’Italia e, viceversa, il nostro Paese non può fare a meno dell’Unione europea. Non dimentichiamo che l’Italia è tra i sei paesi sottoscrittori, nel marzo del 1957, del Trattato di Roma che istituì la Comunità Economica Europea (CEE).

Gianpaolo Plini




Genzano, Pd critico: "Su assestamento equilibri di bilancio una correzione di circa 1 milione e 600 mila euro"

 

Redazione

 

GENZANO (RM) – “L’assestamento degli equilibri di bilancio operato nei giorni scorsi certifica senza appello l’incompetenza della giunta a 5 stelle: una correzione dei conti di circa 1 milione e 600 mila euro. Una manovra causata dalle stime completamente errate e dall'incapacità di guidare la macchina amministrativa da parte dell'amministrazione pentastellata, non riuscendo minimamente a conseguire i risultati ipotizzati nel bilancio di previsione. Una situazione che purtroppo non stupisce, dato il livello di approssimazione e inesperienza, tra costi lievitati, gestioni sconsiderate (basti pensare al netto peggioramento dei conti delle farmacie comunali) affidamenti diretti fallimentari, consulenze ed incarichi esterni infruttuosi. Come non stupisce il continuo refrain al passato, nel tentativo infantile di scaricare le responsabilità dell’amministrazione per la scure che si è abbattuta su capitoli di spesa di importanza essenziale, dal sociale (tra l’altro già colpito) al verde pubblico: un taglio da oltre 950 mila euro non certo frutto di un destino cinico e baro, né dell'eredità del passato, ma delle scelte operate dalla giunta Lorenzon: scelte che pagheranno i cittadini genzanesi. In questo quadro allarmante una parte dell’opposizione ha preferito continuare a recitare il ruolo di stampella di quest’amministrazione, adoperandosi in attacchi personali infondati e polemiche stantie, per distrarre l’opinione pubblica. Una scadente propaganda che dimostra, ancora una volta come, più che il futuro del paese, interessi provare a racimolare un po’ di consenso personale. In poco più di un anno di governo il modus operandi dei cinquestelle alla guida di Genzano risulta perfettamente in linea con quanto conseguito da altre amministrazioni comunali grilline, a partire dalla Capitale: il fallimento totale della gestione amministrativa.” Così in una nota il circolo del Partito Democratico di Genzano di Roma.




Su bilancio e banche Moscovici è positivo: "L'Italia se la caverà"

Redazione

Renzi coccolato dall'Europa dopo la fase dura di Juncker: ''Ho fiducia che l'Italia, come sempre, se la caverà e risolverà i suoi problemi con il nostro aiuto''. Ad affermarlo è il commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici, in un'intervista a Bloomberg, a margine dei lavori del Fmi, facendo riferimento alle sfide di bilancio e quelle del sistema bancario.  In Italia ''c'è una minaccia populista. E' per questo che sosteniamo gli sforzi di Renzi affinche' sia un partner forte all'interno dell'Ue''. Lo afferma il commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici, in un'intervista a Bloomberg a margine dei lavori del Fmi La Commissione Europea apre alla flessibilità per le ''spese per la crisi dei rifugiati, o un terremoto, o per un paese che soffre attacchi terroristici. Si tratta di flessibilità precise, limitate e chiaramente spiegate''. Lo afferma Pierre Moscovici, il commissario europeo agli Affari Economici, intervenendo all'Atlantic Council a margine dei lavori del Fmi. ''Abbiamo detto chiaramente cosa èla flessbilità nel gennaio 2015. Dobbiamo incoraggiare i paesi che creano molti investimenti, lo abbiamo fatto con l'Italia. Aiutare i paesi che portano avanti riforme strutturali affinchè possano avere piu' tempo, lo abbiamo fatto con l'Italia. Abbiamo detto che saremmo pronti a considerare spese per la crisi di rifugiati o un terremoto o un Paese che soffre attacchi terroristici come il Belgio. Si tratta di flessibilita' precise, limitate e chiaramente spiegate. In generale un Paese deve rispettare i criteri e ridurre il debito, è il principale problema di Italia e Belgio''. "Questa commissione – prosegue Moscovici – non vuole sanzionare. Le sanzioni sono sempre un fallimento perché dimostrebbero che le regole non funzionano; sarebbero un fallimento anche per un paese". Il commissario Ue ha quindi ricordato come lo scorso luglio la Commissione Ue abbia deciso di non multare Spagna e Portogallo per non aver ridotto il loro deficit e quindi violato le regole




LAZIO REGIONE, ASSESTAMENTO BILANCIO: NIENTE ABOLIZIONI DEI VITALIZI E DELLE COMMISSIONI SPECIALI

Redazione

Nota della Regione Lazio

Approvata la legge di assestamento di Bilancio 2012. Nell’ambito della sperimentazione dell’armonizzazione dei bilanci a cui la Regione Lazio ha aderito, la Manovra, insieme al Rendiconto generale, è stata approvata entro il 30 giugno.

Si tratta di una manovra di consolidamento e di sviluppo che da un lato conferma la Finanziaria regionale 2012 (pari a 1,7 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi di tagli e 300 milioni di maggiori entrate), e dall'altro non rinuncia a garantire investimenti in comparti sensibili come il trasporto pubblico locale e le politiche sociali.

La manovra di assestamento 2012 vale 1,5 miliardi di euro di cui 1 miliardo di re-iscrizione della Perenzione; 470 milioni di sblocco del 30% di tutti i capitoli di spesa che erano stati congelati in attesa dell’esito dei tavoli di verifica della sanità sui risultati del disavanzo 2011; 30 milioni precedentemente accantonati per dare copertura al disavanzo 2011, ora destinati al finanziamento del Trasporto pubblico locale.

Sono state inoltre integrate risorse per il sociale con 10 milioni di fondi in più, di cui 5 milioni per gli asili nido nel 2012 e nel 2013; 1 milione per l’implementazione di nuovi strumenti finalizzati all’inserimento ed al re-inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso il co-finanziamento da parte dei privati, per cassaintegrati, mobilitati e disoccupati e per incentivare il ricambio generazionale attraverso il finanziamento della fuoriuscita di lavoratori prossimi alla pensione in favore dell’assunzione di 2 nuovi giovani apprendisti per ogni persona in uscita; risorse aggiuntive anche  all’Istruzione, con 5,2 milioni per il finanziamento dei percorsi sperimentali triennali per l’obbligo di istruzione, per la sicurezza (1,5 milioni) e per la cultura e lo sport (4 milioni).

Inoltre, per dare un’immediata risposta alle fasce più deboli della popolazione ed alle imprese in difficoltà, sono disponibili  nuove risorse che rappresentano un volano potente per l’economia del Lazio, attraverso l’istituzione di un Fondo di 2 milioni di euro per l’accesso al credito per le PMI, ed, in particolare, per mezzo del recupero da Cassa Depositi e Prestiti di 266 milioni di euro delle risorse ex-Gescal, che consentirà di rendere immediatamente disponibili, per cassa, 100 milioni per il 2012 e 100 milioni per il 2013 per l’edilizia sovvenzionata, e garantire allo stesso tempo gli interventi già programmati con lo stanziamento in bilancio di 26 milioni all’anno per 10 anni.

Sul fronte degli investimenti, la Regione conferma il proprio impegno per la realizzazione della Metro “C”, attraverso una quota massima di partecipazione di 293milioni 132mila euro, come previsto dall’ultima delibera CIPE.

Nuove entrate saranno garantite, invece, dal processo di liquidazione del Patrimonio Regionale che produrrà nuove risorse, già accertate, in entrata per circa 26 milioni di euro, relativamente alla vendita di 11 immobili; entro la fine dell’anno sono previsti ulteriori accertamenti per 80 milioni di euro.

L’assestamento 2012 prevede anche una serie di norme che, anche sulla base dei nuovi strumenti di flessibilità fiscale previsti dal D.Lgs. 68/2011 in materia di federalismo fiscale, anticipano già dal 2013 il percorso di riequilibrio del bilancio regionale che dovrà  assicurare il “pareggio di bilancio” dal 2014.

A questo scopo la manovra stabilisce la disapplicazione delle agevolazioni fiscali Irap, dal 2013,  al fine di assicurare una corretta ripartizione del carico fiscale tra i contribuenti e di preservare gli ulteriori spazi di flessibilità  fiscale in materia di addizionale Irpef previsti dal 2014 con un maggior gettito atteso pari a 45 milioni di euro all’anno, e il riversamento dei proventi da recupero fiscale riferiti alla quota di compartecipazione regionale all’IVA, completando il percorso  già avviato con la legge Finanziaria regionale del 2012, che ha previsto il riversamento alla Regione dei proventi da recupero fiscale riferiti all’Irap ed all’addizionale Irpef. Dal 2013 si stima un gettito potenziale pari a 150 milioni di euro.

Peduzzi e Nobile (Fds): “Manovra scollegata dalla realtà”

 “Questa maggioranza non si smentisce. Ancora una volta ha perso l’occasione per rispondere alle esigenze dei cittadini, ponendo fine agli sprechi e ai privilegi. L’assestamento di bilancio approvato oggi dall’aula sembra tecnico ma non lo è perché non si coniuga con le crisi sociali, è scollegato con le problematiche reali di questo territorio, con i lavoratori precari e disoccupati, con i senza casa, con le aziende che chiudono e le eccellenze perse. Un assestamento che non solo non fornisce risposte ai cittadini ma nega persino di poter recuperare risorse dalla riduzione dei costi della politica, con l’abolendo i vitalizi e delle commissioni speciali. Privilegi insopportabili che la maggioranza non ha voluto eliminare. Lo faranno i cittadini andando a firmare il referendum abrogativo dei vitalizi dei consiglieri e degli assessori regionali che abbiamo promosso in tutta la regione Lazio”. E’ quanto affermano il capogruppo e il consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi e Fabio Nobile.