Elezioni, centrodestra unito stacca M5S e Pd: ecco il sondaggio

Centrodestra unito a sei punti e mezzo dalla soglia chiave del 40%, M5S in calo di quasi tre punti rispetto a tre mesi fa, Pd indietro fermo al 25,4%.

E’ la fotografia delle intenzioni di voto, rilevata dal sondaggio dell’istituto di ricerca Index Research, realizzato per Piazza Pulita, la trasmissione de La 7 condotta da Corrado Formigli.

Alla domanda “Se ieri si fossero tenute le elezioni politiche, lei per quale partito avrebbe più probabilmente votato?” il 27,1% degli intervistati ha indicato il Movimento 5Stelle, mezzo punto in meno rispetto a dieci giorni fa e quasi tre punti in meno rispetto a tre mesi fa.

Il 25,4% avrebbe scelto il Partito Democratico. Lega Nord terzo partito con 14,7% delle preferenze degli intervistati, più di un punto e mezzo in più rispetto a tre mesi fa. Il 13,6% ha indicato Forza Italia. Il centrodestra unito arriva al 33,6%.

Luigi di Maio, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sono considerati i leader del Paese. L’istituto di ricerca guidato da Natascia Turato inaugura la stagione dei “duelli” tra i principali protagonisti dei principali schieramenti politici in vista di un “toto premier”.

Nell’elettorato M5S Luigi Di Maio batte Alessandro Battista a mani alte: il 70% degli intervistati preferisce il vice presidente della Camera al parlamentare romano, indicato dal 20%. Nell’elettorato di centrodestra, testa a testa tra Silvio Berlusconi (37%) e Matteo Salvini che conquista il 33% delle preferenze.

Tra gli elettori del Pd e di Alternativa Popolare, Matteo Renzi con il 52% delle preferenze rimane il leader preferito rispetto all’attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (33%).

Metodo di raccolta: Interviste telefoniche con metodologia C.A.T.I. Con questionario strutturato

Interviste complete 800

Totale contatti effettuati: 4.009




Berlusconi scopre le carte: ecco chi vuole come premier

“L’onere di indicare il nome del premier andrà a chi tra noi e la Lega avrà preso più voti, sono sicuro che toccherà a Forza Italia. E io sono già pronto”. Queste parole, secondo Tommaso Labate sul Corriere, sono rivelatrici delle intenzioni di Silvio Berlusconi di candidare a premier del centrodestra Antonio Tajani, attuale presidente del Parlamento europeo. Il leader di Forza Italia, scrive il quotidiano milanese, “sarà il jolly con cui Berlusconi si presenterà da Mattarella nel caso in cui la somma dei parlamentari eletti da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e delle altre liste ascrivibili al centrodestra superasse l’asticella della maggioranza alla Camera e al Senato”.

Appuntamento al 17 settembre

Per saperne di più bisognerà probabilmente aspettare domenica 17 settembre. Quel giorno, infatti, Tajani e Berlusconi chiuderanno la tradizionale kermesse che il primo organizza ogni anno a Fiuggi. Il titolo di quest’anno è ‘L’Italia e l’Europa che vogliamo’. “Un occhio malizioso – osserva Labate – può notare che la comunicazione pubblica del presidente del Parlamento europeo sembra già orientata agli schemi di una campagna elettorale”. E cita un post di Tajani su Twitter del primo settembre: “La vita di un politico non è solo strette di mano e incontri istituzionali”, si legge sul profilo

La vita di un politico non è solo strette di mano e incontri istituzionali. Segui la mia storia su Instagram https://t.co/gadrzG1pw2 pic.twitter.com/8uu8jYxxYE

— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) 1 settembre 2017

Il rapporto tra Tajani e Berlusconi

La fedeltà di Tajani alla causa berlusconiana viene ritenuta a prova di bomba. Mise piede ad Arcore il 2 gennaio del 1994, ricorda il Corriere, quando “ancora — disse una volta — nessuno pensava che Berlusconi avrebbe vinto le elezioni”. Giornalista politico, è stato nel 1994 tra i fondatori di Forza Italia. Nel primo governo Berlusconi ha ricoperto l’incarico di portavoce della presidenza del Consiglio. Eccezionale la sua carriera nell’Unione europea: da commissario Parlamentare europeo, nel 2008 subentra a Franco Frattini e assume il ruolo di commissario Ue per i Trasporti. Dal 2010 al 2014 è invece commissario Ue all’Industria. Esponente di punta del Partito popolare europeo, di cui dal 2002 è uno dei vicepresidenti, il 17 gennaio 2017 viene eletto con 351 voti presidente del Parlamento europeo. Succede al tedesco Martin Schulz.

 




Elezioni nazionali: Berlusconi riparte dalla Sicilia

“Il ticket Musumeci-Armao sarà la svolta per il rilancio dell’Isola – sospinta sul baratro del default dal malgoverno della sinistra – sul piano economico, del lavoro, delle infrastrutture”. Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. ”Io scenderò in campo personalmente – ha aggiunto – per invitare quei siciliani che, disgustati dalla politica e dai politici, si sono rassegnati e avevano scelto di non votare, ad aiutarci a dare vita ad una nuova stagione di vero buon governo per la ripresa e lo sviluppo della loro terra. Cambiare la politica, per cambiare la Sicilia: noi abbiamo le idee e gli uomini giusti per farlo. Sono lieto che si sia realizzata in Sicilia una coalizione di centro-destra con caratteristiche simili a quella con la quale ci candidiamo a vincere le elezioni politiche nazionali, una coalizione che potrà assicurare alla Sicilia e all’Italia cinque anni di buon governo”.




Il Cav: "Mai un governo Berlusconi – Renzi"

 

"Non c'è nessuna probabilità di un governo Berlusconi-Renzi. Non ritengo possibile e neppure desiderabile una collaborazione con lui e con il Pd. Né ora, né tantomeno dopo le elezioni. Il mio obbiettivo è vincere, lo ripeto ancora una volta, non fare accordi al di fuori del centrodestra". Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Mattino in cui difende il proprio sostegno alla legge elettorale proporzionale.
"Un sistema elettorale che desse la maggioranza in Parlamento a uno schieramento che ha il voto di un terzo degli elettori sarebbe sbagliato anche se facesse vincere noi. Il consenso degli italiani oggi è frammentato in tre poli, per l'avvento del M5S, non siamo più in un sistema bipolare", dice Berlusconi.
"Quanto alla legge elettorale proporzionale, in paesi come Germania e Spagna ha reso comunque possibile un assetto storicamente bipolare".
Sulla possibilità di urne anticipate, "ormai mi sembra quasi impossibile votare prima. E' un peccato, perché sarebbe ora di consentire agli italiani di scegliere. Però questo tempo – osserva Berlusconi – ci consente di affrontare il tema della riforma elettorale, riprendendo l'accordo al quale si era giunti alla Camera, prima delle elezioni amministrative, su un sistema proporzionale di tipo tedesco".
L'ex premier ribadisce l'asse con il Carroccio. "L'alleanza con la Lega non è mai venuta meno. Il centrodestra dà spazio alle ragioni della Lega dal 1994. Sono certo che questo continuerà, non tanto per il lavoro delle diplomazie, ma perché condividiamo lo stesso progetto e lo stesso programma", anche se "ovviamente ci sono delle differenze".
Guardando a sinistra, "D'Alema e Bersani sono figli di una cultura politica del Novecento sconfitta dalla storia. Renzi avrebbe dovuto essere un uomo nuovo, anche per ragioni generazionali", commenta Berlusconi. "In effetti non ha più nulla a che fare con il Comunismo, ma ha sostituito questa tradizione ideologica negativa con una gestione personale del potere fine a se stessa. Non ha certo portato il Pd a quel rinnovamento che pure sarebbe stato utile alla nostra democrazia".
L'attuale governo "ha fatto poco, essendo in condizione di fare poco", afferma Berlusconi, che definisce il premier Gentiloni "persona seria e garbata". Quanto al ministro dell'Interno Marco Minniti, "è una persona determinata, ha un apprezzabile atteggiamento cortese e dialogante, anche se finora non ha ottenuto grandi risultati. Non ha un compito facile: per diretta responsabilità del governo Renzi una migrazione biblica si sta rovesciando sulle coste del nostro Mezzogiorno".
In campo economico, i dati Istat sulla povertà "sono cifre che impressionano, contro le quali dobbiamo fare davvero una rivoluzione e toglierci di dosso l'oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria", evidenzia Berlusconi, che dice sì alla Flat Tax della Lega: "I primi a proporla siamo stati noi".




Berlusconi: denunciata "olgettina" per tentata estorsione


 
di Angelo Barraco
 
 
L’ex Cavaliere ha denunciato Giovanna Rigato, 35 anni, che sarebbe poi stata accusata dalla Procura di Milano del reato di tentata estorsione poiché avrebbe chiesto a Berlusconi  un milione di euro “per non rivelare alla stampa e ai Pm informazioni in grado di danneggiarlo”. La 35enne è inoltre imputata per corruzione in atti giudiziari in uno dei filoni d’indagine del processo Ruby Ter. Esattamente come le altre venti ragazze ascoltate nel corso del processo Ruby, anche lei non avrebbe rivelato la verità in merito alla vicenda che riguarda i festini ad Arcore e a differenza delle altre non ha ricevuto comunque i 2.500 euro che il Cavaliere regolarmente versava ogni mese alle ragazze.

La ragazza riceveva bonifici da parte della società presso cui svolgeva il suo lavoro e per i programmi televisivi a cui partecipava. Emerge però che la Rigato si sarebbe presentata ad Arcore nel mese di luglio in compagnia di un amico e si sarebbe intrattenuta a colloquio con Berlusconi, ma i toni di quella conversazione si sarebbero presto accesi tanto da costringere il personale di servizio ad intervenire.
 
La donna avrebbe chiesto inoltre 500 mila euro all’ex Cavaliere e successivamente avrebbe alzato la somma fino a un milione, minacciando inoltre Berlusconi di rivelare alla stampa e alla Procura della Repubblica alcuni fatti. Le minacce sarebbero state fatte ad alcuni legali dell’ex Cavaliere, che successivamente ha deciso do presentare denuncia. Si apprende inoltre che la donna avrebbe mandato una email indirizzata al Pm Gaglio in cui riferiva di voler fare delle dichiarazioni e una copia, successivamente, l’ha inviata anche a Berlusconi. La donna è stata interrogata, Berlusconi invece sarà sentito dal gup il 15 dicembre e soltanto li si potranno capire le dinamiche che gravitano attorno a questa storia. 

Per  anni l’ex Cavaliere ha ricevuto richieste di denaro da parte di alcune ragazze che hanno partecipato alle famose cene nella Villa di Arcore. Storie che sono rimbalzate ai rigori della cronaca e del gossip e che hanno acceso i riflettori su di un mondo fatto di bellezze travolgenti inequivocabilmente e giovani accostate a uomini di potere. Un mondo in cui il piacere viene tramutato in silenzio per non diventare un eco per il popolo sovrano. Ma oggi tutto è cambiato, si  è verificato quello che potrebbe considerarsi  un vero e proprio “rovescio della medaglia” e laddove prima erano le giovani e prosperose fanciulle a chiedere il denaro auspicando ad un tenore di vita decisamente diverso rispetto agli standard a cui erano abituate, oggi è Silvio Berlusconi a a denunciare una di loro.
 
Le vicende di Arcore sono ben note agli italiani che hanno ridimensionato lentamente il loro perentorio punto di vista in merito a fatti e situazioni che prima risultavano lontani da logiche etiche e morali. Dagli atti processuali di Milano relativi all’inchiesta denominata “Ruby 3” è emerso che sono stati versati da Silvio Berlusconi oltre due milioni di euro alle ragazze che partecipavano alle serate di Arcore tra assegni, bonifici. In questo copioso conteggio di cifre non è imputata Ruby. Dai dati analizzati è emerso che circa 20 ragazze, a partire dal 2010 e per tre anni, hanno ricevuto denaro corrispondente a 1 milione e 700 mila euro. Tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014 circa 400 mila euro. E’ emerso che Alessandra Sorcinelli ha ricevuto la cifra più alta corrispondente a 390 mila euro, Barbara Guerra invece ha ottenuto 200 mila euro, Barbara Faggioli circa 180 mila euro, le gemelle De Vito oltre i 100 mila euro a testa, Raissa Skorkina 62 mila euro, Ioana Visan 40mila euro, Silvia Treviani 55 mila euro. Tutti movimenti bancari verificati dagli inquirenti che vanno dal 2010 al 2014. Spunta una lettera in cui il Cavaliere spiega alle ragazze di averle aiutate economicamente per affetto ma riferisce di non poterlo più fare. Per l’Avvocato di Berlusconi si è trattato di: “un evidente e maldestro tentativo di disinformare l’opinione pubblica e di gettare fango sull’avversario politico. Anche se fosse vero che il presidente Berlusconi abbia elargito (come abitualmente fa in favore di chi ha bisogno) due milioni di euro nel corso di quattro anni a molte ragazze trovatesi in grande difficoltà a causa del danno di immagine provocato loro dalle inchieste giudiziarie che le hanno coinvolte la somma deve essere commisurata ad una persona che il tribunale di Milano ha condannato a pagare, per le sue capacità economiche, oltre tre milioni di euro mensili alla ex moglie”. In merito alla vicenda Ruby Ter però i pm hanno ritenuto che Ruby avrebbe intascato da Berlusconi soldi in contanti, compresi 800mila euro tra 2013 e metà 2014 e colui che si occupava di custodire i versamenti era l’avvocato Luca Giuliante. I pm hanno ritenuto che tra Berlusconi, Ruby e le altre ragazze, le cosiddette “olgettine”, vi fosse un accordo corruttivo risalente al periodo delle cene ad Arcore. Il pm spiega che “l'esborso di illeciti pagamenti in denaro per oltre 10 milioni di euro, oltre alla corresponsione di utilità quali concessione a titolo gratuito di case, pagamento di utenze, spese mediche e altre, unitamente a doni di elevato valore economico quali autovetture”. I pm hanno ritenuto inoltre che 3 milioni di euro sarebbero  stati andati alle ragazze per non farle parlare e 7 milioni a Ruby. I soldi servivano per comprare il silenzio o rendessero dichiarazioni false nei due processi Ruby. Dalle indagini è emersa una 'tranche' da 400mila euro versata alla marocchina (avrebbe preso soldi fino allo scorso marzo), circa il 50% sarebbero finiti a Luca Risso. Gli inquirenti attendono una rogatoria avviata in Messico per fare ulteriori accertamenti.  C’è una registrazione audio in cui Barbara Guerra, in un messaggio audio inviato tramite Whatsapp ad Ioana Visan dice di essere insoddisfatta per non aver ricevuto la macchina che aveva chiesto al tesoriere di Giuseppe Spinelli, tesoriere di Silvio Berlusconi. E dice “Domani butto giu' il cancello di Arcore comunque, vado a rubargli una macchina al vecchio”, Barbara Guerra, in un altro file audio, dice: “Ho appena richiamato Arcore e mi sono incazzata che io sono la p…… sono a 35 anni zitella perche' la p…… del presidente non la vuole piu' nessuno,  mi sono incazzata come una bestia, io del bla bla bla del burattino di Spinelli non me ne faccio piu' un c…. gli ho detto di riferirlo al presidente che se no io vado la' e gli chiamo magistrati giornalisti e inquirenti,  stasera veramente gli entro in casa”. La donna si lamenta con Spinelli e invia un sms nel febbraio 2014 dove scrive: “Dica al presidente che sono nella merda per colpa sua. Sto aspettando ancora la consegna della vettura. Io andro' con il mio legale in questura se non mi risolve i problemi che lui mi ha recato! Non ho ricevuto nulla. Ho urgenza per la vettura ragioniere. Grazie”.



Renzi e la manovra all'ombra del Referendum: "Sgravi totali per chi assume al Sud". E Berlusconi lancia l'assist: "Unico leader è Renzi"

Redazione

Tra poco Del Conte dell’Anpal firmerà un atto molto importante da 730milioni di euro, che sono quelli della decontribuzione per il 2017. Gli incentivi del jobs act solo per il Mezzogiorno saranno confermati integralmente. Le aziende che scelgono di assumere al Sud hanno la decontribuzione totale come il primo anno del Jobs act. E’ una importantissima scelta che abbiamo fatto per il 2017". Lo dice il premier Matteo Renzi a Caltanissetta. "Dicono che gli incentivi funzionano e pensano di criticarci…", sottolinea il premier. La decontribuzione varrà solo per i giovani e i disoccupati: lo precisa il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti spiegando che le decontribuzione sarà totale fino a 8.060 euro per 12 mesi per gli imprenditori delle regioni meridionali che, nel 2017, assumeranno a tempo indeterminato o in apprendistato giovani tra i 15 ed i 24 anni, e disoccupati con più di 24 anni privi di impiego da almeno sei mesi. 

Intanto il giorno dopo lo 'strappo' su Stefano Parisi ("non può avere un ruolo se in contrasto con Salvini") Silvio Berlusconi non nasconde la propria delusione per non aver trovato un suo 'erede' politico. "Spero che ci sia", dice a Rtl 102.5, anche se "fino adesso questa scelta non mi si è presentata. Avevo puntato molto su qualcuno che poi addirittura è passato dall'altra parte… Altri personaggi hanno deluso. Di leader veri nella politica – osserva – ora ce ne è uno solo e si chiama Matteo Renzi. Fuori dalla politica forse ce ne è qualcuno, ma dalla politica è stato buttato fuori…".

Berlusconi ha parlato anche di referendum. "Renzi mente: se vince il no non ci sara' nessun caos. Sono le stesse bugie – ha aggiunto – che diceva Napolitano quando diceva all'estero che il mio governo non aveva i soldi per pagare gli stipendi". Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a Rtl 102,5. "Renzi – prosegue – usa l'arma della paura per raccogliere voti".

"Se vince il no – ha detto ancora – si potra' avere un governo che faccia la legge elettorale e ci porti al voto. Oppure un esecutivo che faccia una riforma costituzionale con quelle cose che in questo non ci sono". "Noi vogliamo che vinca il no per ridare voce agli italiani e arrivare a ridiscutere una riforma della Carta tutti assieme, per raggiungere un accordo piu' ampio possibile". A chi gli chiede se fosse pentito della rottura con Renzi, l'ex premier risponde netto: "Purtroppo ci siamo chiamati fuori quando abbiamo capito che non era interessato a una vera riforma ma a regole cucite addosso a lui. A quel punto avevamo non solo il diritto, ma anche il dovere di opporci".

Sul fronte referendum il premier Matteo Renzi è andato all'attacco. "Non ci sono alibi – ha detto – se voti No difendi la Casta".




Berlusconi festeggia i suoi 80 anni in famiglia

Redazione

ARCORE – Festa in famiglia nel salone di Arcore per gli 80 anni di Silvio Berlusconi. La volontà del Cavaliere e' di circondarsi in questi giorni solo dell'affetto dei suoi cari. Attorno a un lungo tavolo d'epoca – che prevede ottanta posti a sedere – arriveranno figli, nipoti, cugini, gli amici piu' stretti. Berlusconi come in ogni occasione di riunione di famiglia sarà seduto a capo tavola. Da 'patriarca'. Ci sarà anche la compagna Francesca Pascale, con l'immancabile barboncino maltese Dudù.

Nella residenza di Villa San Martino i primi regali sono arrivati da alcuni giorni. Il piu' gradito all'ex presidente del Consiglio e' stato una Lancia Astura del 37. Una auto d'epoca, la stessa che aveva il padre. Qualcuno pensa che il regalo sia arrivato da Niccolo' Ghedini, amante di macchine d'epoca e amico di Berlusconi da anni. Anche il Cav da parte sua, raccontano fonti di FI, ha preparato regali – anche diversi quadri in suo possesso – a tutti i suoi familiari.

Martedì pomeriggio, secondo fonti parlamentari, Berlusconi avrebbe incontrato a Milano l'ex moglie Veronica Lario. Dopo due anni. L'ultima volta fu al battesimo del primo figlio di Eleonora. Secondo quanto apprende l'Agi Silvio Berlusconi e Veronica Lario si sono visti a quattr'occhi in un albergo milanese, lontano da telecamere e occhi indiscreti. Il rapporto tra i due ha vissuto alti e bassi, ma l'ex premier vuole chiudere un contenzioso a suo dire andato avanti per troppo tempo dopo il divorzio. Le due parti si sono avvicinate, si apprende da fonti ben informate. Con Veronica che vorrebbe mettere fine ai contrasti trovando un'intesa per una somma di 100 milioni, mentre l'offerta sarebbe poco superiore ai 50. Ma l'ex presidente del Consiglio, da 'patriarca' – come si e' definito oggi in un'intervista – preferirebbe chiudere una vicenda che ha causato tensioni in famiglia e per questo motivo filtra ottimismo sull'epilogo. 

L'ex presidente del Consiglio venerdi' mattina dovrebbe partire per gli Stati Uniti. Per un controllo di routine al cuore, spiegano altre fonti. Niente di allarmante, anzi. La 'trasferta' potrebbe rappresentare il definitivo via libera dell'ex premier ad un nuovo ritorno in campo. Berlusconi si e' ripreso benissimo dall'intervento subito al San Raffaele. "I familiari – riferiscono fonti di FI – vuole che ci sia un controllo medico prima di dare il via libera ad un ritorno a tutto campo di Berlusconi in politica, con tanto di comizi". "Non e' mai stato cosi' bene da mesi", spiega chi lo ha incontrato ultimamente. Il Cavaliere potrebbe restare fuori Italia diversi giorni. Forse pero' non e' un caso che il viaggio sia programmato prima del 3 ottobre quando ci sarà l'udienza preliminare sul Ruby-Ter. Nell'inner circle c'e' chi teme un possibile rinvio a giudizio, ma di sicuro – viene fatto osservare – l'ex premier non si vuole far vedere in un'Aula dovrebbe potrebbero essere presenti le ragazze coinvolte nella vicenda




Berlusconi: 80 anni e non sentirli

di Angelo Barraco

Milano – “La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini” disse Leonardo Sciascia. Parole dal retrogusto amaro e quasi sgradevole che se raffrontate con la realtà odierna, emerge lo specchio di una politica prettamente illusoria e ingannevole che fa leva su quelle che sono le problematiche sociali che dai salotti televisivi vengono dipinte come semplici pratiche d’ufficio risolvibili in tempi brevi e nella tanto palese quanto becera bugia dall’altro lato vi è un popolo che vive nella speranza del cambiamento sociale. Ma quello che state leggendo non è certamente un articolo sulle fandonie che i politici raccontano ogni giorno ma è una breve introduzione che vuole metaforicamente raccontare una politica del passato che non si evolve con il passare del tempo ma tende a replicarsi per mantenere giovane il suo aspetto, esattamente come Dorian Gray, il famoso personaggio del romanzo di Oscar Wild, che trova il modo per rimanere eternamente giovane: “Il valore di un'idea è assolutamente indipendente dalla sincerità dell'uomo che la enuncia; anzi è probabile che quanto meno l'uomo è sincero tanto più sia intelligente sia l'idea”. La politica odierna in mano a Renzi che rappresenta perfettamente lo specchio di un contraddittorio espresso mediante una bandiera politica dai colori diversi rispetto alle promesse e alle azioni che dovrebbe  compiere nei confronti dei cittadini. La prova oggettiva che lo Stato Italiano è privo di bandiere politiche  che rappresentano la maggioranza e l’opposizione è riscontrabile nel silenzio assenso dei cittadini dinnanzi ai  tanto visibili quanto imbarazzanti comportamenti e promesse da marinaio dei politicanti  che rendono le bandiere tanto sventolate a destra e a manca un fattore prettamente simbolico. L’ideale di maggioranza e opposizione è diventato una mera utopia poiché il bipartitismo si è annullato a seguito di una saturazione messa in atto dai politicanti che hanno ammorbato da destra a sinistra i cittadini di becere e insulse promesse, dandole in pasto per un pugno di voti come fossero carne da macello e sottraendo il tutto al momento dell’ottenimento del risultato finale.
 
Oggi, 29 settembre 2016, compie 80 anni Silvio Berlusconi. Un politico, un imprenditore, il Dorian Gray che non invecchia mai e che si riflette perfettamente nella politica odierna che maldestramente vuole imitare quelli che sono stati i fasti di un ventennio sull’orlo del precipizio. Malgrado l’età, porta con se la grinta che lo ha accompagnato dal maggio 1994, data in cui divenne un carismatico Premier e annuncia a reti unificate: “L’Italia è il paese che amo, qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita il mio mestiere d’imprenditore, qui ho anche appreso la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un paese liberale governato da forze immature e uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare. Per poter compiere questa scelta di vita ho rassegnato oggi stesso le mie dimissioni da ogni carica sociale nel gruppo che ho fondato. Rinuncio dunque al mio ruolo di editore e di imprenditore per mettere la mia esperienza e tutto il mio impegno a disposizione di una battaglia in cui credo con assoluta convinzione e con la più grande fermezza”. Un leader carismatico che sin da subito si è imposto agli italiani, mettendo a nudo quelle che erano le sue radici e abbattendo un muro tra politicante e soggetto passivo, cercando di istaurare un dialogo ai fini del raggiungimento di un obiettivo comune attraverso una politica che abbracciava un’ideale diverso rispetto a quello fallimentare del passato e per compiere ciò ha messo a nudo se stesso davanti a tutti coloro che lo hanno scelto dichiarando pubblicamente le sue rinunce ed evidenziando con determinazione e fermezza il suo obiettivo. Rivelatosi poi palesemente fallimentare, becero e deludente come aria fritta.  Sarà un compleanno intimo quello dell’ex Cavaliere, che sarà festeggiato ad Arcore, Villa San Martino con gli amici e i parenti e chissà se ci saranno anche Emilio Fede, il chirurgo plastico e due spogliarelliste per rallegrare la serata. Da alcune indiscrezioni emerge che si tratterà di una cena intima in cui ci saranno i cinque figli, inoltre ha pregato tutti di non fare regalo e se proprio voglio che facciano beneficienza. Cena riservata in cui si prevede aperitivo, antipasto, due primi, un secondo e dolci. Tra gi invitati dovrebbero presenziare Michela Brambilla, Giovanni Toti. Venerdì mattina partirà per gli Stati Uniti per un controllo al cuore. Fonti di FI riferiscono che i familiari vogliono che “che ci sia un controllo medico prima di dare il via libera ad un ritorno a tutto campo di Berlusconi in politica, con tanto di comizi” e chi ultimamente è stato accanto a lui spiega che “Non è mai stato così bene da mesi”. Tale trasferta però potrebbe essere anche il nuovo trampolino di lancio per un nuovo ed imminente ritorno in politica: sarà così? In mer L’ex Cavaliere ha chiesto espressamente di non voler nessun regalo ma un suo amico gli ha fatto pervenire direttamente a Villa San Martino un regalo di compleanno speciale, una Lancia Astura del 37, insomma uno di quei regali che ci si fa tutti i giorni! Intanto anche i suoi avversari politici hanno rivolto a lui i migliori auguri attraverso la testata giornalistica de Il Tempo: Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano ha detto “Gli auguro altri ottant’anni di vita (spero privata) perché possa rifondere agli italiani tutti i danni fatti nei primi ottanta”. Francesco Rutelli che nel 2001 lo sfidò per Palazzo Chigi ha detto invece “Auguri a un avversario mai considerato come un nemico. Bravo a creare il pluralismo tv. Bravo col Milan. Molto meno al governo. Un commento meditato lo facciamo nel 2043 (50esimo della discesa in campo pro- Fini e anti-Rutelli)”. Ovviamente non mancherà la nuova compagna Francesca Pascale e chissà se ci sarà anche Dudù a rallegrare gli ospiti.
 
E’ l’anno delle riconciliazioni politiche e affettive ed emerge un Berlusconi pronto ad aprire le porte del cuore per lasciare da parte i rancori di un passato ormai lontano. Emerge infatti che, a distanza di due anni da battesimo del primo figlio di Eleonora, avrebbe incontrato in una stanza d’albergo di Milano l’ex moglie Veronica Lario. Sarebbe stato un incontro a quattro occhi, lontano dalle telecamere, per chiudere un contenzioso che si protraeva da troppo tempo dopo il divorzio. Veronica vorrebbe porre fine a tutto ciò attraverso una somma di 100 milione di euro, l’offerta sarebbe però poco superiore ai 50. Ma la sua grinta e determinazione che lo hanno portato in auge per poi far collassare il paese nell’oblio dei deliri di onnipotenza renziani sembra essere tornata poiché ha incontrato nella sua villa ad Arcore Salvini e la Meloni che lo hanno raggiunto per porre gli auguri di compleanno. Il trittico vuole creare un’alternativa a Renzi immediata, in modo tale che se dovesse passare al referendum il no, il salto nel buio sarebbe mera utopia poiché vi sarebbe già un’alternativa. Un incontro che ha voluto rafforzare i punti focali di una politica che brancola nel buio ed è prima di struttura ma che emerge dal carisma e dalla voglia di rimettersi in gioco da parte di un uomo che per anni ha retto in mano le sorti del paese, direzionandolo verso mete certamente discutibili ma sicuramente concretizzate da una bandiera e da un’ideale identificativo e rappresentativo. Berlusconi infatti, nel corso dell’incontro, ha voluto far capire che qualora non ci fosse Renzi ci sarebbe il centrodestra e non certamente Grillo.
 
L’idea del trittico Berlusconi-Salvini-Meloni è quello di creare un asse politico. Una politica nuova e fresca quindi, rispetto alla politica tradizionale che da sempre ha attorniato l’ex Cavaliere. Salvini in fondo ha sempre cercato di portare in auge il suo partito mediante l’uso di messaggi trasmessi attraverso il mezzo televisivo che da sempre hanno fatto leva sulle problematiche sociali che affliggono il paese. Problematiche sociali su cui certamente l’odio e la denigrazione non possono porre rimedio ne tantomeno essere ritenute la reale soluzione al problema, ma con una dose insana di vittimismo ha portato nelle piazze di tutta Italia una fitta schiera di sostenitori sempre pronti ad appoggiare ideali confusi e poco chiari. Tutto ciò si contrappone con quanto fatto in passato da Berlusconi, che attraverso il mezzo televisivo arrivava in modo diretto nelle case degli italiani, mirava dritto all’obiettivo schiacciando senza mezze misure avversari di ogni fazione. Una politica che non si abbassava all’insulto pubblico ma comunque ugualmente fallimentare ai fini di un oggettivo e concreto miglioramento del paese. L’alleanza tra Salvini e Berlusconi fa scuotere la testa a molti italiani poiché preannuncia il ritorno in campo di un leader carismatico e rafforza la posizione di un soggetto che si autoproclama leader del suo orticello. Salvini ha dichiarato in merito a questo incontro con l’ex Cavaliere e i progetti futuri “È giusto ragionare di cose da fare, e quindi ben venga la cancellazione della legge Fornero, l'abolizione degli studi di settore, il blocco dell'immigrazione clandestina e la riduzione delle tasse. Ma parlare di poltrone e ministeri è l'ultima delle mie preoccupazioni e non interessa al momento né alla Lega, né agli italiani”. La Meloni usa il pugno duro invece “Berlusconi parla di accordi inesistenti su un futuribile governo nazionale di centrodestra per cercare di far dimenticare che nelle ultime settimane le scelte compiute dal suo partito vanno in tutt'altra direzione, cioè in quella di un rinverdito patto con Matteo Renzi e il suo pessimo Governo. È un modo come un altro per provare a recuperare un elettorato di FI che non capisce perché Berlusconi si sia rifiutato di sostenere la candidatura di un suo storico alleato. E queste dichiarazioni dimostrano che la ragione è tutt'altro che nei contenuti. Infatti, se a Roma FdI rappresenta una politica dalla quale prendere le distanze, non si capisce perché a livello nazionale sia invece cosa buona e giusta un'alleanza con noi”. Tutti i nodi vengono al pettine e Berlusconi ha detto la sua in merito alla posizione di Stefano Parisi “Non so se dovevo aspettarmi qualcosa di diverso. Certo, da quello che ho visto mi è parsa un’adunata poco scintillante e un po’ troppo professorale” ha detto, sottolineando poi che “Parisi l’ha citata pochissimo, quasi come se volesse tenersi a distanza dall’eredità berlusconiana. Forse è così. Di certo, Stefano può far riavvicinare a noi un pezzo di società civile e di imprenditoria con cui Forza Italia non parla da un pezzo”. Berlusconi è certamente un uomo criticato per la sua politica sfacciata e priva di coerenza, per i suoi innumerevoli passi politici attraverso il quale ha arrecato danni al paese mediante l’uso di scorciatoie insane ma bisogna ricordare è anche l’uomo della comunicazione e dei media poiché ha cambiato il volto della televisione italiana poichè nella seconda metà degli anni 70 vengono aperte le strade all’editoria televisiva che fino a poco tempo prima era limitata alle sole reti private. Nel 78 Berlusconi rileva Telemilano che due anni dopo sarà rinominata Canale 5 e diventa rete televisiva nazionale. Fonda Fininvest che coordina le attività. Certamente quella tv d’intrattenimenti di un tempo in cui c’era il buon Mike e ormai è un lontano ricordo poiché oggi rimangono barlumi di risate cosparse di sangue divenuto mercimonio per fare un ottimo share. Berlusconi è l’uomo dello sport quando nel 1986 acquista l’Associazione Calcio Milan, portando in auge la squadra con ottimi acquisti e vittorie. Ma è anche l’uomo della P2, tessera numero 1816 codice E.19.78 gruppo 17, fascicolo 0625. Anche se lui ha sempre negato l’appartenenza alla logica Massonica di Gelli “Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo. Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata chiesta”. Ma è anche l’uomo delle donne degli scandali e dei processi come quello di Ruby, dove è cavaliere fu accusato di corruzione per aver versato alle ragazze cospicue somme di denaro per il loro silenzio. Barbara Guerra che, in un messaggio audio inviato tramite Whatsapp ad Ioana Visan dice di essere insoddisfatta per non aver ricevuto la macchina che aveva chiesto al tesoriere di Giuseppe Spinelli, tesoriere di Silvio Berlusconi. E dice “Domani butto giu' il cancello di Arcore comunque, vado a rubargli una macchina al vecchio”, Barbara Guerra, in un altro file audio, dice: “Ho appena richiamato Arcore e mi sono incazzata che io sono la p…… sono a 35 anni zitella perche' la p…… del presidente non la vuole piu' nessuno,  mi sono incazzata come una bestia, io del bla bla bla del burattino di Spinelli non me ne faccio piu' un c…. gli ho detto di riferirlo al presidente che se no io vado la' e gli chiamo magistrati giornalisti e inquirenti,  stasera veramente gli entro in casa”. La donna si lamenta con Spinelli e invia un sms nel febbraio 2014 dove scrive: “Dica al presidente che sono nella merda per colpa sua. Sto aspettando ancora la consegna della vettura. Io andro' con il mio legale in questura se non mi risolve i problemi che lui mi ha recato! Non ho ricevuto nulla. Ho urgenza per la vettura ragioniere. Grazie”. Politica, affari, donne, imprenditoria e scandali di ogni tipo con relativi processi: è questa la vita di un uomo che ha sempre guardato il paese dall’alto al basso, professando il bene per un paese che sta stringendo la cinghia ormai da troppi anni ma che comunque rimane un esempio di sfacciata disonesta onestà. Tanti auguri di buon compleanno Silvio! 



Salvato dal Pd, il Senato non autorizza l'utilizzo delle intercettazioni di Berlusconi

Redazione

L'Aula del Senato, con voto a scrutinio segreto, non ha dato l'autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni telefoniche di Silvio Berlusconi. I voti favorevoli sono stati 120, i contrari 130 e 8 gli astenuti. La giunta per le immunità parlamentari aveva chiesto il via libera all'autorizzazione. In Aula le proteste del Movimento 5 stelle che hanno spinto il presidente Grasso a sospendere la seduta. Ma per il Pd è proprio il Movimento 5 Stelle ad aver fatto un 'trucco da Prima repubblica', d'intesa con il centro-destra, per salvare l'ex Cavaliere.

Le intercettazioni, undici, riguardavano telefonate con due delle cosiddette "olgettine" e il relativo processo denominato Ruby ter.  Le telefonate tra Silvio Berlusconi e due delle cosiddette 'olgettine', Iris Berardi e Barbara Guerra, dopo il no del Senato all'autorizzazione all' utilizzo che era stata richiesta dal gip su istanza della Procura di Milano, resteranno comunque agli atti del procedimento cosiddetto 'Ruby Ter' ma potranno essere utilizzate dai pm come prove a carico soltanto nei confronti delle ragazze e non dell'ex premier. Per il gip Stefania Donadeo, che lo scorso primo ottobre aveva accolto la richiesta del procuratore aggiunto Pietro Forno e dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, quelle telefonate "appaiono rilevanti" nell'ambito dell'inchiesta con al centro il reato di corruzione in atti giudiziari, perché dimostrerebbero le "trattative" per elargire "alle due donne somme di denaro" e regalare loro "immobili" in cambio di una sorta di "lealtà processuale". Il procedimento è in fase di udienza preliminare con la prossima udienza fissata per il 3 ottobre Il partito democratico accusa i pentastellati di aver votato in favore di Berlusconi grazie al voto segreto. Francesco Russo, segretario d'Aula a Palazzo Madama, parla di "trucchi da prima repubblica" e sottolinea "La somma dei voti espressi dal Partito Democratico (96) e dal Movimento 5 Stelle (24) è esattamente 120, il numero dei voti totali di chi si è espresso a favore della richiesta dei giudici di utilizzare le intercettazioni di Berlusconi". Il senatore Tomaselli del Pd ha parlato di "imboscata" e Marcucci (Pd) di "prove di alleanza in Aula tra il M5S e le destre.




COMUNALI ROMA, RAGGI: "BERLUSCONI E RENZI SONO UNA COSA SOLA. NON DEVONO METTERE LA MANI SU ROMA"

Redazione

Roma – “Si parla di patto del Nazareno perché questo a livello nazionale c’è. Renzi e Berlusconi sono una cosa sola. Se hanno intenzione di governare Roma come stanno governando l’Italia, noi glielo impediremo in tutti i modi. Non devono mettere le mani su Roma”. Lo ha detto il candidato sindaco di Roma del M5s Virginia Raggi, interpellata a margine di un’iniziativa nel quartiere Prenestino-Centocelle.
“Credo che i cittadini sappiano bene e abbiano capito bene quali sono i giochi di potere che questi partiti continuano a fare sulla loro testa e sulle loro spalle – ha detto ancora Raggi – Sono mesi che siamo di fatto in una campagna elettorale su Roma e noi dobbiamo pensare a Roma, non a questioni di leadership, di chi governa quel partito e chi andrà a essere il candidato. A noi non interessa, ai cittadini non interessa, a loro importa una visione di Roma e una visione di Roma noi ce l’abbiamo, ed è molto precisa, è quella di rigenerare una città partendo dall’ordinario. Tutto il resto sono speculazioni che non ci riguardano non ci interessano e secondo noi non devono far parte di una buona attività politica”.




BERLUSCONI: "NUOVO PATTO DEL NAZARENO? NULLA DI PIÙ LONTANO"

Redazione
 
Roma – "Un nuovo patto del Nazareno? Nulla di più lontano dal vero, noi dobbiamo porre fine al governo di Renzi, un governo illegittimo e abusivo che è contro il voto del popolo. Noi dobbiamo mettere fine all'emergenza democratica quindi una decisione su Roma non cambia questo atteggiamento", afferma Berlusconi a Radio Anch'io. "Non c'è un centrodestra vincente senza di noi, sarebbe solo di testimonianza e per vincere invece dobbiamo ritrovare i voti dei moderati", aggiunge Berlusconi. "In altre città andiamo divisi ma si tratta di amministrative e se restiamo divisi non c'è possibilità di vincere le politiche e rischiamo di consegnare il paese al governo di sinistra. Divisi perdiamo". Lo afferma Berlusconi. "In Forza Italia non accadrà nulla. Ieri ho riunito il vertice del partito e alla fine si sono convinti dopo aver ascoltato le mie spiegazioni", spiega Berlusconi.
 
"Non c'è un centrodestra vincente senza di noi, sarebbe solo di testimonianza e per vincere invece dobbiamo ritrovare i voti dei moderati", aggiunge Berlusconi. "In altre città andiamo divisi ma si tratta di amministrative e se restiamo divisi non c'è possibilità di vincere le politiche e rischiamo di consegnare il paese al governo di sinistra. Divisi perdiamo". Lo afferma Berlusconi. "In Forza Italia non accadrà nulla. Ieri ho riunito il vertice del partito e alla fine si sono convinti dopo aver ascoltato le mie spiegazioni", spiega Berlusconi.

"Per governare una città complessa bisogna che ci sia qualcuno che abbia un'esperienza gestionale. Lei è una politica di professione". Spiega poi Berlusconi a La Telefonata a chi gli chiede perché non abbia scelto la Meloni. Meloni, Fi vuole rafforzare governo infame – "Noi siamo per il centrodestra moderato non inciucisista. FI vuole andare a rafforzare un governo infame". Lo afferma Giorgia Meloni leader di Fdi a radio anch'io.

Salvini, grato a Berlusconi ma tempo passa per tutti – "Berlusconi dice tante cose, io sono tifoso milanista mi ha detto questa estate che avevamo uno squadrone e che avremmo giocato come il Barcellona e chi è tifoso sa come siamo messi. Gli va la gratitudine per tutto quello che ha fatto. Ma il tempo passa per tutti e non puoi dire sempre le stesse cose per 20 anni". Lo afferma Matteo Salvini a Radio Anch'io.

Marchini, vera partita Meloni-Salvini è nazionale – "La reazione scomposta di Meloni e Salvini svela il loro gioco: per loro la vera partita sono le prossime elezioni nazionali. Li lascio alle loro fantasiose dietrologie e continuo a pensare solo a come migliorare la vita dei romani. Tutto il resto è noia e folclore". Lo dichiara, in una nota, il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini.