Berlusconi, la Lario non rinuncia a soldi

Confronto a distanza tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Motivo del botta e risposta, iniziato dal Cav durante la trasmissione “Otto e Mezzo”, su La7, l’assegno di mantenimento versato negli anni scorsi da Berlusconi alla ex moglie

“Non è vero che il mio ex marito, Silvio Berlusconi, mi ha detto di essere disponibile a rinunciare alla restituzione degli assegni che mi ha versato nel corso del divorzio. Non ho mai ricevuto questa offerta”. Lo afferma all’ANSA Veronica Lario, commentando con “stupore” le dichiarazioni rese dall’ex marito a Otto e Mezzo su La7.

“Ho dovuto presentare ricorso in Cassazione – aggiunge – perché il dottor Berlusconi, il giorno dopo il deposito della sentenza di appello”, quella con cui è stato revocato dal marzo 2014 l’appannaggio mensile all’ex moglie, “mi ha notificato il provvedimento dei giudici facendo partire i termini” per impugnarlo davanti alla Suprema Corte.

Silvio Berlusconi ai microfoni di Circo Massimo soffermandosi sulle vicende della causa di divorzio con la ex moglie replica: “Veronica o mente o i suoi avvocati non le hanno riferito quello che i miei avvocato hanno proposto. Noi saremmo ben lieti di chiudere la vicenda senza far valere l’obbligo di riavere i 46 milioni. Vediamo cosa risponde”.




Elezioni 4 marzo 2018, Berlusconi ancora sotto attacco: La Stampa di Torino innesca la bomba “vendita Milan”

“Bufera Milan, inchiesta sulla vendita” titola questa mattina la Stampa di Torino, dando notizia di un’inchiesta che ipotizza una cessione della società a prezzo gonfiato e il successivo rientro di una “cifra sostanziosa”.

Ipotizzato il reato di riciclaggio

“Nuova tegola giudiziaria sulla campagna di Berlusconi”, aggiunge il quotidiano. La stessa notizia compare sul Secolo XIX. La società rossonera è passata ad aprile 2017 dalle mani del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi all’imprenditore cinese Yonghong Li. Secondo i quotidiani, la Procura di Milano avrebbe avviato l’indagine dopo aver constatato che la vendita del Milan era avvenuta ad un prezzo di almeno 300 milioni di euro (su 720) superiore al reale valore della società. Da lì erano partite una serie di verifiche per accertare il percorso dei flussi finanziari. Infine, “in gran segreto, nei giorni scorsi, i pm – scrive La Stampa – hanno avviato un’inchiesta che tra le varie ipotesi comporta anche verifiche sul reato di riciclaggio”.

A coordinare l’inchiesta, il pm Fabio De Pasquale

Lo stesso che in passato aveva indagato Berlusconi per la frode fiscale sui diritti tv ma che lo aveva anche difeso nella vicenda della scalata ostile di Vivendi a Mediaset. Voci sulla compravendita ne giravano da tempo – ricorda il quotidiano – tanto che l’estate scorsa l’avvocato Niccolò Ghedini aveva consegnato in procura “i documenti per attestare la regolare provenienza del denaro cinese”. “Alla base dell’apertura dell’inchiesta avvenuta poche settimane fa – aggiunge – ci sarebbero nuovi documenti che dimostrerebbero esattamente il contrario”. “Da dove sia partita la svolta, al momento non è ancora chiaro – si precisa – . Una traccia, si deduce, che risalirebbe ai reali flussi di denaro partiti da Hong Kong”.

Interviene il procuratore capo della Repubblica di Milano, Francesco Greco:

“Allo stato non esistono procedimenti penali sulla compravendita dell’ A.C. Milan”. Greco spiega che sulla vendita del Milan, passato nell’aprile 2017 da Silvio Berlusconi all’imprenditore cinese Yonghong Li, “al momento non esiste alcun fascicolo”. Nessun fascicolo esplorativo (a modello 45, senza titolo di reato e a carico di ignoti), nè a modello 44 e quindi sempre a carico di ignoti ma con un titolo di reato. Il procuratore capo di Milano ha affermato che l’avvocato Niccolò Ghedini, legale del Cavaliere, non ha depositato in Procura “per conto di Fininvest” alcuna carta riguardo alla operazione e ha ripetuto di non aver ricevuto alcun dossier da parte dell’Unità Informazione Finanziaria di Banca d’Italia che ha la responsabilità dei controlli. L’Uif, ha riferito Greco, avrebbe anzi dato il via libera all’operazione non riscontrando, così come gli intermediari finanziari, alcuna irregolarità e non ha chiesto alcun intervento della magistratura milanese di procedere con il “freezing, cioè il blocco dei soldi”.

Attacca l’avvocato Ghedini, ma La Stampa conferma “Il giornalismo d’inchiesta è uno straordinario valore che va tutelato e incentivato perché è uno dei cardini, oltre che salvaguardia, di un sistema democratico. Quando però si utilizzano false notizie non già per informare ma per aggredire e danneggiare una parte politica durante una delicata campagna elettorale, non si tratta più di giornalismo ma di fatti penalmente, civilmente e ancor prima deontologicamente rilevanti”.

Il quotidiano di Torino conferma con una nota della Direzione: “Il quotidiano la Stampa, in merito alla vicenda della vendita del Milan, – afferma – ribadisce di aver svolto opportuni controlli circa l’esistenza di un’indagine sull’operazione, di cui è venuta a conoscenza da due fonti distinte, e pertanto conferma quanto scritto”.




Regionali Lombardia, Berlusconi: Attilio Fontana sarà il candidato del centrodestra

Silvio Berlusconi dà il via libera alla candidatura di Attilio Fontana per la corsa alla presidenza della Regione. Ai microfoni di Radio Anch’io, stamani, il leader di Fi ha spiegato: “Credo che sarà Fontana il candidato alla Regione Lombardia, dobbiamo incontrarci con Salvini, ma vedo che Fontana ha nei sondaggi dei risultati che depongono bene per lui, può dare un buon governo alla Lombardia nei prossimi anni”. “Noi – ha anche detto – abbiamo chiesto solo tre giorni per approfondire la cosa, abbiamo fatto dei sondaggi e il risultato finale della riflessione è che crediamo che l’avvocato Fontana sia un ottimo candidato per la Lombardia, un candidato che sosterremo anche noi”. Lo stesso Fontana, con un post sulla sua pagina Facebook ‘Fontana presidente’, stamattina, lasciava intendere come sia iniziata per lui la campagna elettorale: “Buongiorno Lombardia! Giornata ricca di impegni”, ha scritto infatti sul social network. Dopo l’investitura anche di Forza Italia arrivano i primi commenti. “Sono proprio contento. Attilio è un amico, un amministratore capace, onesto e preparato. Sarà un ottimo Governatore della Regione Lombardia”. Così sui social il governatore uscente Roberto Maroni commenta il via libera di Forza Italia alla candidatura di Attilio Fontana alla presidenza della Regione per il centrodestra.   “In bocca al lupo e auguri ad Attilio Fontana, il nostro candidato per la guida della Regione. Una scelta importante per il governo regionale che Forza Italia sostiene con tutte le forze. La continuità con il buon lavoro fatto dalla squadra di Maroni è il miglior viatico per garantire alla Lombardia, anche per i prossimi cinque anni, una guida sicura. Con Fontana il centrodestra di governo potrà garantire ai cittadini una Lombardia forte e in crescita”. Così Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda di Forza Italia, in una nota.




Arcore, vertice Berlusconi, Salvini e Meloni: centrodestra unito alle prossime elezioni

“Ufficializzata la composizione della coalizione a quattro con Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e quarto Polo. Tra le decisioni di oggi anche quella di costituire due delegazioni comuni, che si incontreranno già martedì prossimo, per definire i dettagli del programma e dei collegi. Sulle regionali la coalizione conferma che si presenterà con candidati comuni e condivisi”. E’ quanto si legge nella nota congiunta diffusa al termine del vertice di Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni.

Tra i primi passi dell’azione di governo di Centrodestra che uscirà dalle politiche del prossimo 4 marzo ci sarà “la revisione del sistema pensionistico cancellando gli effetti deleteri della Legge Fornero“. E’ quanto si legge nella nota congiunta diffusa al termine del vertice di Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni.

“Sulle regionali la coalizione conferma che si presenterà con candidati comuni e condivisi. Per quanto riguarda la Lombardia, se davvero il presidente Maroni per motivi personali non confermasse la disponibilità alla sua candidatura, verrebbe messo in campo un profilo già comunemente individuato”. Lo si legge nel comunicato congiunto del vertice del centrodestra ad Arcore.

Intanto via twitter arrivano i nuovi loghi per le elezioni di Forza Italia e della Lega, pubblicati dai rispettivi leader.

“Oggi vi auguro #BuonaDomenica mostrandovi in anteprima il nostro simbolo per le #elezioni del 4 marzo. Anche con questa nuova legge elettorale votare è molto facile: basta barrare il logo di Forza Italia!”: così il leader di Forza Italia che pubblica il nuovo logo di Forza Italia dove dentro un cerchio blu e sotto la scritta “Forza Italia”, campeggia “Berlusconi presidente”.




Berlusconi in Sicilia per Musumeci, accordo con Fdi e Lega: “Chi vota M5S non ragiona”

Silvio Berlusconi in Sicilia a sostegno di Nello Musumeci avverte: “Chi vota il M5S è una persona che non ragiona, che non ha testa. Non riesco a immaginare che voi mettiate una Sicilia solida nelle loro mani. I 5 Stelle sono pauperisti e giustizialisti, odiano gli imprenditori, i risparmiatori, il ceto medio. E’ impossibile accettare una cosa del genere”. E sugli “impresentabili” dice: “Siamo in democrazia: se non vi piacciono, non li votate”.

“Noi – dice il leader azzurro – vogliamo eliminare alcune imposte che sono immorali: le imposte sulla prima casa, l’imposta sulla donazione e quella sulle successioni”. Secondo il nostro programma, prosegue Berlusconi, “nel Cdm 12 ministri su 20 saranno della vita civile, delle imprese, della cultura. Solo 8 devono essere politici e di questi 3 di FI, 3 della Lega e 2 di Fdi. Ho fatto leggere il programma a Matteo Salvini e Giorgia Meloni e sono d’accordo. Nel centrodestra c’è concordia su come deve essere formato il prossimo Consiglio dei ministri e sul programma”.

Ma Salvini frena sull’intesa per il governo nazionale: “Siamo qui per Musumeci e non per ragionamenti politici nazionali. E’ inutile che Berlusconi parla di ministri, viceministri, non mi interessa…”. “Non ho parlato i ministri, ho parlato di cose su cui lui mi aveva dato il suo accordo e pure la Meloni. Solo sul numero”, replica Berlusconi.

“Chi vota il M5S è una persona che non ragiona, che non ha testa. Non riesco a immaginare che voi mettiate una Sicilia solida nelle loro mani. I 5 Stelle sono pauperisti e giustizialisti, odiano gli imprenditori, i risparmiatori, il ceto medio. E’ impossibile accettare una cosa del genere”.

 




Regionali Sicilia e politiche: riparte la macchina “dell’apparato” contro Berlusconi

A meno di qualche giorno dalle elezioni regionali siciliane e di circa sei mesi da quelle politiche, con sondaggi che danno il centrodestra nettamente in testa, si rimette in moto una certa magistratura con il tormentone Silvio Berlusconi. A promuovere il nuovo evento giudiziario ovviamente il Corriere della Sera e Repubblica che danno in pasto al popolo la grande notizia che la procura di Firenze fa riaprire dal gip un fascicolo che era stato archiviato nel 2011.

La notizia è che Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri sarebbero di nuovo indagati come possibili mandanti delle stragi di mafia del 1992 e 1993 dalla procura di Firenze. La procura, titolare dell’inchiesta sulle stragi del ’92/’93, che già altre due volte aveva aperto un’inchiesta su Berlusconi (l’ultima archiviata nel 2011), ha ottenuto dal gip la riapertura del fascicolo a loro carico dopo aver ricevuto da Palermo le intercettazioni dei colloqui in carcere del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano, effettuate nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.

E il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo, scrivono i due quotidiani, ha delegato alla polizia giudiziaria lo svolgimento di verifiche. I nomi dell’ex premier e dell’ex senatore Dell’Utri, anche di lui (in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa) parlerebbe Graviano nelle intercettazioni, sono stati iscritti con intestazioni che dovrebbero coprirne l’identità, come nelle precedenti inchieste sui presunti mandanti nascosti delle stragi.

La procura di Firenze già altre due volte aveva aperto un’inchiesta su Silvio Berlusconi. L’ultima era stata, appunto, archiviata nel 2011. Ora avrebbe ottenuto dal gip la riapertura del fascicolo sull’ex premier e Dell’Utri, dopo aver ricevuto da Palermo le trascrizioni dei colloqui in carcere del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano. I pm di Palermo lo avevano intercettato durante il processo sulla presunta trattativa tra lo Stato e la mafia. “Berlusconi mi ha chiesto questa cortesia, per questo c’è stata l’urgenza”, raccontava Graviano al camorrista Umberto Adinolfi durante l’ora d’aria nel braccio del 41 bis del carcere di Ascoli Piceno.

Era il 10 aprile dell’anno scorso. “Lui voleva scendere, però in quel periodo c’erano i vecchi – raccontava Graviano – lui mi ha detto: ci vorrebbe una bella cosa”. E ancora: “Trent’anni fa, venticinque anni fa, mi sono seduto con te, giusto? Ti ho portato benessere. Poi mi è successa una disgrazia, mi arrestano, tu cominci a pugnalarmi. Per cosa? Per i soldi, perché ti rimangono i soldi…”. Diversi gli omissis e la maggior parte delle frasi sono di incerta interpretazione. Il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha comunque delegato alla polizia giudiziaria lo svolgimento di verifiche.

 

Per riaprire un fascicolo già chiuso nel 2011, i pm del capoluogo toscano si aggrappano alle dichiarazioni di un boss in carcere da ben 23 anni. Parole che l’avvocato Nicolò Ghedini non fatica a bollare come “illazioni infamanti” pubblicate ad hoc “prima del voto”. D’altra parte Berlusconi non ha mai avuto “alcun contatto né diretto né indiretto con Graviano”.

L’ennesimo spettacolo al quale si assiste oggi ha tutta l’aria di essere la solita ”bomba ad orologeria”, che probabilmente non esploderà mai, per cercare di colpire e screditare oltre lo screditabile un avversario politico che evidentemente fa molta paura e si teme possa riconquistare la leadership di una nazione oggi ormai alla deriva.

Ivan Galea




Regionali Sicilia: nello stesso giorno Berlusconi e Grillo a Catania

Ultime due settimane per il 5 novembre, data che vedrà le Regionali Sicilia. La sfida oramai non risparmia gli ultimi colpi e il centrodestra di Forza Italia si assicura una importante presenza come a voler dire l’ultima parola prima delle elezioni. Silvio Berlusconi tornato nella mischia mediatica quale fondatore del suo partito FI chiude le porte ai possibili scenari che prevedevano scontri e sfide televisive e opta per le piazze da sempre baluardo del Movimento 5 Stelle quale luogo di vicinanza e contatto con la gente comune. I sondaggi danno per favorito proprio il centrodestra ma è risaputo quanto troppo spesso le aspettative vengano tradite dalla concretezza dei fatti.

 

L’ennesima scesa in campo di Silvio Berlusconi questa volta sembra foriera di motivazioni che vanno oltre la semplice campagna elettorale. Questa volta è interesse di Forza Italia dissipare e seppellire le polemiche e le accuse che da giorni vogliono il candidato leader del centro destra Nello Musumeci reo di aver incluso nella lista alcuni “impresentabili”. Venerdì prossimo Silvio Berlusconi presenzierà nel capoluogo siciliano con un comizio “apripista” per quello che invece sarà il comizio conclusivo della sfida previsto a Catania nella piazza della città con uno sfondo mozzafiato del vulcano Etna che splendido nella sua possenza farà sentire la sua presenza come un occhio attento e perentorio per i futuri assetti politici dell’isola.

 

Non è di meno il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo che presenzierà a Catania nello stesso giorno per il proprio comizio a rappresentanza del leader candidato Giancarlo Cancellieri. Questa scelta delle due parti dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto le elezioni Regionali siciliane siano importantissime e detteranno i futuri assetti politici su molti fronti a livello nazionale. Le parole di Di Maio girano il coltello nella piaga del centrodestra per la questione “impresentabili”: “Un candidato come Cancellieri che ha una sola lista con 62 candidati tutti puliti ha superato nei sondaggi anche un altro candidato che ha svuotato le carceri. Siamo Davide contro Golia”. Il riferimento a Musumeci è palese ma le parole del vice commissario di Forza Italia Francesco Scoma sembrano una risposta: “Gli elettori siciliani sono stanchi di essere da sempre additati per mafiosi o inetti. I grillini tentano di far credere all’Italia e all’estero che non c’è democrazia in Sicilia e il voto è frutto di clientele mafiose e quindi chiedono l’intervento dell’Osce; non riescono a capire che questa pubblicità negativa colpisce duramente la Regione allontanando gli investitori”.

 

Anche Matteo Salvini ieri convinto di rappresentare da solo il vertice del centrodestra e oggi costretto a rincorrere una leadership che l’immortale Silvio Berlusconi non vuole e non vorrà mai cedere a nessun’altro all’infuori di se stesso; ha scelto di presenziare da domenica prossima per un tour di comizi nell’isola.

Paolino Canzoneri




Berlusconi: “Niente larghe intese, ecco il patto tra me e Salvini”

“C’è un accordo con Salvini. Chi ha più voti indica il premier”. A ribadirlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, è Silvio Berlusconi che esclude invece le larghe intese e prevede “di vincere le elezioni, governare e cambiare il Paese, con i nostri alleati del centrodestra”. Un centrodestra “aperto e plurale, formato non da professionisti della politica ma da persone che nella vita professionale, nel lavoro, nell’impresa, nella cultura, nell’impegno civile, abbiano dimostrato onestà assoluta, serietà, capacità concrete di realizzare le cose”.
“Salvini? Un interlocutore serio e ragionevole”

Per quanto riguarda il suo rapporto con Salvini, il leader di Forza Italia spiega: “Salvini è irruente all’esterno. È quello il suo stile e il suo modo di conquistare consensi, ma quando ci sediamo intorno a un tavolo è un interlocutore serio e ragionevole. Con lui siamo d’accordo sul fatto che la forza politica del centrodestra che prenderà più voti indicherà al Capo dello Stato il nome del premier per l’intera coalizione. Io non ho alcun dubbio sul fatto che quel nome lo dovremo indicare noi. Stiamo valutando diverse figure ma naturalmente non ne nominerò nessuna, visto il polverone mediatico che si era sollevato quando in passato avevo citato qualche nome solo a titolo di esempio”.
“Rosatellum miglior compromesso possibile”

Per quanto riguarda la legge elettorale, afferma l’ex premier, “non è la migliore possibile, io avrei preferito un proporzionale puro sul quale in passato tutti si erano detti d’accordo. Ma oggi questa legge è il miglior compromesso possibile. Non potevamo sottrarci alla responsabilità di mandare a votare gli italiani con una legge coerente, come chiesto giustamente dal Capo dello Stato”.




Sondaggi, De Siano (Fi): grazie a presidente Berlusconi centrodestra vola verso il 40%

ROMA – “Cresce Forza Italia, cresce un centrodestra pronto a garantire, con il Presidente Berlusconi leader, una nuova stagione di buon governo al Paese”: Così il Coordinatore regionale campano di Forza Italia, Domenico De Siano, commentando le rilevazioni dei principali istituti sondaggistici secondo il quale il centrodestra sfonda la soglia del 36% dei consensi “confermando – sottolinea il senatore azzurro – il primato di Forza Italia nella coalizione e l’assoluta attrattività del progetto di rilancio del partito e dello straordinario impegno del Presidente Berlusconi grazie al quale, con la Campania ancora una volta protagonista, raccoglieremo e vinceremo la sfida delle Politiche”. “Siamo al lavoro – sottolinea De Siano – e lo siamo con sempre maggiore entusiasmo per lo straordinario impegno del Presidente Berlusconi grazie al quale la nostra coalizione vola spedita verso il 40%”.




Boy George scatta una foto con Silvio Berlusconi, l’insolito selfie

Un insolito selfie su Instagram di Boy George con Silvio Berlusconi, che sarebbe stato scattato durante un party in Brianza organizzato dall’ex premier, presente alla festa assieme alla compagna Francesca Pascale. Il cantante ha aggiunto l’hashtag #iconic all’immagine.

Intanto il sì di Silvio Berlusconi fa salire le chances di vittoria del Rosatellum bis, l’ultimo modello di legge elettorale proposto dal Pd. Con l’appoggio di Forza Italia e della Lega (mentre Fdi lo respinge), potrà contare su circa 400 voti a Montecitorio. Ci sarebbero anche gli alfaniani di Ap, conquistati dalla bassa soglia al 3 per cento. E il nuovo centro ideato dal Cavaliere, con Enrico Costa.
Oggi il relatore dem Emanuele Fiano presenterà in commissione Affari costituzionali alla Camera un testo non blindato, ma migliorabile, e solo allora Fi renderà ufficiale la sua disponibilità. Per ora è «con riserva», anche per verificare la vera volontà di Matteo Renzi. E per dimostrare che il partito vuole superare il Consultellum e dare al Paese una nuova legge elettorale. In casa azzurra preferiscono chiamarlo «Rosatellum 2.0», per sottolinearne la novità.
Il via libera alla proposta dem arriva dopo un lungo pranzo, nella villa di Arcore, preparato però da trattative dietro le quinte. Il leader azzurro è attorno al tavolo con i due capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani e i suoi principali consiglieri, di cui Gianni Letta è più scettico e Niccolò Ghedini più convinto. I cinque valutano e soppesano pro e contro del sistema: una «mediazione» tra Tedeschellum e primo Rosatellum che, tutto sommato, piace. Soprattutto perché aumenta la quota proporzionale, dal 50 al 63 per cento e diminuisce quella maggioritaria al 37.




Berlusconi: aspetto ok Ue per ripresentarmi

FIUGGI – “Mi aspetto che l’Europa mi restituisca l’onore in modo da potermi ripresentare davanti ai cittadini da uomo integro”. Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenendo alla kermesse organizzata da Antonio Tajani “L’Italia e l’Europa che vogliamo”. “Non so se la Corte di Strasburgo arriverà in tempo con una sentenza. Ma Corte o non Corte – conclude – vi assicuro che farò la campagna elettorale”.

Silvio Berlusconi è arrivato a Fiuggi con la compagna Francesca Pascale. Nella hall dell’Hotel Palazzo della Fonte dove si svolge la convention di Fi sull’Europa organizzata da Antonio Tajani, il Cav è stato assediato dai militanti azzurri, armati di cellulare per foto ricordo e selfie, che lo hanno applaudito a lungo. Ad accompagnare l’ex premier anche Lucia Ronzulli, ex eurodeputata forzista. Per l’ex premier si tratta della prima uscita ufficiale dopo le vacanze trascorse tra Arcore e la beauty farm di Merano.

“Nonostante l’estate monacale  – ha detto ancora il Cav – che ho voluto passare sono ancora birichino e ho posto questa domanda alle signore in un sondaggio per formare il partito della Brambilla: tra cagnolino e coniuge nel letto chi scegliereste? Dietro anonimato il 72 per cento ha scelto il cagnolino”

Pascale sfoggiava un tailleur gessato grigio scuro griffato Dolce e Gabbana. Anche per lei si tratta della prima uscita pubblica a fianco del leader azzurro dopo le vacanze. Appena arrivato, Berlusconi è salito in una suite ‘blindata’ per l’occasione.

Non è escluso che il presidente di Fi possa avere un incontro con Antonio Lopez-Isturiz, segretario generale del Ppe, presente il ‘padrone di casa’ e presidente del parlamento Ue, Tajani. Il presidente di Fi potrebbe portare in tarda serata un breve saluto alla cena di solidarietà per i comuni terremotati organizzata per l’occasione. Domani in tarda mattinata Berlusconi concluderà la kermesse azzurra nella cittadina termale.