IL CAVALIERE FA STRIKE DI ASCOLTI E PROVOCA LA "RISSA"

Redazione

Roma – L'incontro tv tra Santoro e Berlusconi e' finito in rissa. Dopo tanti colpi di fioretto, scambi di battute anche simpatiche, molti temi politici – crisi, Imu, alleanze, comunisti – l'intervento di Travaglio e la "contro-lettera" letta da Berlusconi ("me l'hanno data prima di entrare in trasmissione", racconta sorridente) in cui elenca presunte colpe del direttore del 'Fatto', tra cui quella di aver causato la lite tra l'ex premier e Montanelli, costituisce la scintilla.

Michele Santoro interviene a criticare duramente il Cavaliere fino a dirgli "vergogna!". Poi aggiunge: "Si rende conto di che figura sta facendo lei..". "Ma che figura?", chiede Berlusconi. "Sta leggendo una scartoffia che le hanno scritto e non sa nemmeno cosa sta leggendo. E' vergognosa", insiste Santoro. "Lei si dovrebbe vergognare – replica Berlusconi – e' un diffamatore professionista e lei se lo tiene qui". Poi si alza per dargli la mano ma Santoro non gliela porge.

Quindi, l'ex premier torna al suo posto, occupato per alcuni minuti da Travaglio e la pulisce accuratamente con il fazzoletto, sotto i fischi del pubblico. "Non sapete nemmeno scherzare", si difende. Ma Santoro chiosa: "Lei non sta rispettando le regole che ci siamo dati". Fino alla "rissa" finale" quello di Berlusconi su ring di Servizio Pubblico e' stato un match vero con Santoro, Travaglio e la redazione. La puntata e' iniziata sulle note di 'Granada' e il giornalista salernitano che spiega: "C'e' sempre un momento in cui c'e' chi sente di avere il carattere del torero e si sente di lanciarsi nell'arena per una sfida definitiva.
  Noi da tempo abbiamo detto addio a Granada, citta' dei toreri.
  Non abbiamo bisogno di un torero che ammazza un toro". Nell'arena di Servizio Pubblico Berlusconi subisce fendenti da ogni parte. Ma si difende da provetto uomo di spettacolo e politico navigato. Il tema piu' caldo, affrontatoa meta' serata, riguarda l'Imu. "Monti ha messo l'Imu sulla casa, ma noi la contrastammo. Ci riunimmo nella notte – spiega l'ex premier -.
  Abbiamo fatto tutti i tentativi per farla cambiare, ma non ci siamo riusciti. Ci siamo chiesti se fosse opportuno fare cadere il governo e assumerci la responsabilita' di un disastro.
  Altrimenti si guastavano tutti i rapporti che ci tenevano al governo…". In precedenza si era parlato della crisi.
  "Se il governo non interviene in modo appropriato, si produce qualcosa di disastroso. Le famiglie italiane sono colpite. Ogni famiglia ha una spesa di 2.500 euro, si e' vista sfilare due mensilita' solo per gli aumenti che ci sono stati", dice Silvio Berlusconi ribadendo che la responsabilita' della crisi e' del governo Monti.

"In questo momento – spiega – il paese e' nelle condizioni di crisi che emergono dalle risposte degli intervistati (nel servizio mandato in onda, ndr): oggi noi abbiamo subito una politica di austerita' che se applicata in economia di sviluppo produce sviluppo, ma se fatta in un periodo difficile, di economia tesa, assistiamo a un calo dei consumi e cosi' ca la produzione, le aziende hanno esuberi, il personale viene licenziato, ci si rivolge alla cassa integrazione che e' arrivata al record del miliardo di ore".
  Berlusconi, alla domanda se si sente di chiedere scusa agli italiani per aver negato la crisi quando era al governo, replica secco: "Lei anticipa con questa domanda quello che verra' fuori dalla mia risposta: non annetto nessuna responsabilita' al mio governo. Confermo parola per parola quanto ebbi a dire nel 2009, la situazione era completamente diversa". Poco prima che Berlusconi rispondesse, viene ricordato in studio il titolo del Financial Times "In nome di Dio vattene", poi si ricorda il vertice di Cannes quando Merkel e Sarkozy volevano che il governo italiano accettasse il prestito internazionale, rientra in Italia e dice "in Italia c'e' la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, ristoranti pieni", e viene mandato in onda il video. Tema caldissimo e' l'Imu, che l'ex premier ha promesso di eliminare. "Non e' in quella direzione che doveva essere l'Imu che avevamo approvato ma doveva essere un compendio di imposte locali sui fabbricati ma non sulla prima casa che per noi e' sacra – spiega Silvio Berlusconi -. Avrebbe portato nelle casse dei Comuni il necessario per la gestione dei servizi per i cittadini. Monti invece – prosegue – ha messo l'Imu sulla casa, ma noi la contrastammo. Ci riunimmo nella notte. Abbiamo fatto tutti i tentativi per farla cambiare, ma non ci siamo riusciti.
  Ci siamo chiesti se fosse opportuno fare cadere il governo e assumerci la responsabilita' di un disastro. Altrimenti si guastavano tutti i rapporti che ci tenevano al governo…". "Ma questo e' un discorso da politicante eh eh.." lo rintuzza Michele Santoro. Il cavaliere replica: "E' facile stando in tv, fare la parte che fa lei..". Berlusconi chiede poi a Santoro: "Monti era una testa dura da convincere o no? Non siamo riusciti a convincerlo", spiega il Cavaliere. "E' scemo?", osserva Santoro. "No, e' tenuto su dalla sinistra", replica il Cavaliere. Ma sono scintille a Servizio Pubblico sull'Imu. A far scaldare il clima e' il tema dell'Imu. Argomento che fa arrabbiare Silvio Berlusconi che alza la voce, accusando il governo di Monti di aver operato uno "spostamento a sinistra del governo ha provocato un allontanamento dalle direttive che noi cercavamo di dare. L'Imu non potevamo non votarla – osserva Berlusconi – perche' avremmo fatto cadere il goerno. Dovemmo approvarla e decidemmo di presentare una variazione dando indicazioni per trovare i 4 miliardi necessari ma il governo ci disse che non era possibile e allora siamo arrivati al disaccordo totale che ha portato a farci togliere la fiducia".  

'Servizio Pubblico' manda in onda il famoso servizio del vertice Nato di Strasburgo nel quale si vede Silvio Berlusconi che parla lungamente al telefono e Angela Merkel che attende impaziente che finisca. Servizio commentato ironicamente da Michele Santoro che non esita a definire "incazzata" la Merkel.
  E mentre il servizio va in onda, il leader del Pdl dice sottovoce: "Santoro si sta scavando la fossa, dategli una vanga cosi' si nasconde dentro…".
Poi, il cavaliere prende la parola e racconta la sua versione dei fatti: "Si era a Strasburgo per nominare Rasmussen segretario della Nato; erano tutti d'accordo, tranne Erdogan che doveva dare il suo benestare perche' serviva l'unanimita'. Il giorno prima avevo fatto 4 ore di telefonate con Erdogan che e' mio carissimo amico, e io sono stato testimone a matrimonio di un suo figlio; tutti mi avevano pregato di insistere con Erdogan. Cosa mi diceva al telefono? – prosegue – 'Slvio mi chiedi di stracciarmi la faccia davanti alla mia popolazione, perche' avevo detto che mai avrei consentito l'incarico a Rasmussen..' E io – ha aggiunto Berlusconi – ho dovuto penare non sa quanto le proverbiali 7 camicie. Erdogan ci ha pensato la notte e alla mattina io sono stato al telefono con lui e gli ho dovuto fare promesse per convincerlo.. Con questa telefonata, attesa dalla Merkel, l'ho convinto, e ho detto habemus papam.. Merkel era contenta". E Santoro osserva sarcastico: "Pero' dissimulava…".                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               ( Fonte: AGI) .