ROMA EUR PD, PRESTIPINO: "LA CITTA' DEVE ANCORA PARTIRE"

di Simonetta D'Onofrio

Roma – E' nella cornice delle terrazze del Palazzo dei Congressi che la coordinatrice del circolo Eur del Pd Patrizia Prestipino ha rivelato a L'osservatore d'Italia la reale situazione in cui versa Roma dal punto di vista politico – amministrativo. Critiche e speranze che intendono scuotere un decollo veloce per la Capitale, rimasta ancora in vetrina per sinergie che non si sono ancora prodotte, probabilmente, nei tempi e nei modi giusti tra Enti che per colore politico e spirito di collaborazione dovrebbero essere resistenti e fruttifere più che mai. Galeotta è stata l'iniziativa culturale promossa dal circolo locale del Partito Democratico del quartiere “Eur”, in concomitanza con la campagna di tesseramento, la presentazione del film di Walter Veltroni, "Quando c'era Berlinguer". 

Una serata ricca di emozioni che ha visto la coordinatrice del circolo, Patrizia Prestipino ripercorrere alcuni ricordi su Enrico Berlinguer, figura centrale del Partito Comunistapromotoredel "compromesso storico”, che portò il partito all’allontanamento progressivo dall'Unione Sovietica.

Quando di parla di Berlinguer associato al nome di Veltroni non si può non pensare alla buona politica, a quella con la P maiuscola, dice la Prestipino durante l’introduzione, un uomo politico apprezzato anche dai suoi avversari, proprio perché era una brava persona. Chi meglio dell’ex-Sindaco di Roma poteva ricordare la storia di Berlinguer, con la coscienza “giusta”, afferma il segretario Patrizia Prestipino.

Prima dell’inizio della proiezione Walter Veltroni ha raccontato alcuni episodi significativi e curiosi delle riprese del film. Rimane preoccupante lo stato di non conoscenza delle giovani generazioni nei confronti della storia politica italiana del dopoguerra. Infatti nel film molti ragazzi intervistati ammettono di non ricordare il nome di Berlinguer, spesso si confondono e sbagliano. Una scarsa conoscenza, dice Patrizia Prestipino, che ritroviamo anche in ambito scolastico, non solo i ragazzi non lo ricordando, ma molto spesso sono anche i professori a non saperne nulla di un uomo “importante” per la storia contemporanea.

Abbiamo rivolto alcune domande alla renziana della prima ora, Patrizia Prestipino, ex assessore allo sport e alle politiche giovanili della Provincia di Roma, ex presidente del Municipio IX di Roma Capitale, dirigente nazionale del PD, guidato da Matteo Renzi.

D.Lei ha partecipato alle primarie per il sindaco di Roma, dopo l’affermazione di Marino ha deciso di candidarsi come segretario di un circolo e fare politica dalla base. Com’è ripartire dal territorio?

R.È l’esperienza più bella, più stimolante. Le sconfitte si vincono ripartendo, lo dice anche Renzi che ha vinto ripartendo dalla sconfitta delle primarie del 2012 contro Bersani.

D.Cosa ricorda di questi sei mesi?

R.Tanta fatica, la scuola la mattina, la politica locale il pomeriggio, la Direzione Nazionale durante la settimana, Renzi che stravince…  belle soddisfazioni, credo che si apra una stagione, anzi si è già aperta con Matteo, che se continua sarà molto importante

D.L’impressione però è che non tutti i circoli siano così attivi come il tuo. Alcuni sembrano rimasti vecchi centri di potere.

R.Forse perché non hanno la Prestipino segretario (sorridendo).

D.Per quanto riguarda Marino. Lei l’ha appoggiato in campagna elettorale, specie l’ultimo mese le è stata molto vicina. Ultimamente ho letto un po’ di critiche, cosa non va?

R.Beh, la città deve sicuramente ancora partire, non c’è un gioco di squadra, non vedo una grande coesione tra il PD, sia romano, regionale che nazionale con l’amministrazione, spero che questa quadra, come ha detto bene Lorenzo Guerini, si possa trovare e si possa partire, o meglio ripartire, perché la città in effetti non è mai partita. (Vedi intervento della serata al link :http://www.patriziaprestipino.com/4p/tb_video/quando-cera-berlinguer-lunedi-21-luglio-2014/)