BASSANO ROMANO, SI CONVIVE CON IL PERICOLO DI SCORIE E SOSTANZE PERICOLOSE

Luca Pagni

Bassano Romano (VT) – Martedì 30 aprile 2013 alle ore 18,00 nella biblioteca comunale di Bassano Romano  si terrà una pubblica assemblea per raccogliere adesioni al il ricorso al TAR  che il Comune di Bassano Romano intende promuovere contro la DETERMINAZIONE n. A01445 del 27/02/2013 della Regione Lazio  Dipartimento istituzione e territorio Direzione Regionale Ambiente Area Valutazione Impatto Ambientale.

La DETERMINA riguarda una pronuncia di assoggettività  a V.I.A. e S.M.I. del progetto di "RECUPERO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI PER LA PRODUZIONE DI MANUFATTI EDILIZI IN CLS" sito nella Provincia di Viterbo, Comune di Bassano Romano, Loc. Stazione scalo. proponente TUSCIA PREFABBRIACTI srl. Il progetto in valutazione riguarda la proposta di installazione di un impianto di recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di conglomerati cementizi, all'interno del sito aziendale esistente, gestito dl proponente ubicato in zona industriale del Comune di Bassano Romano (VT) in località Stazione Scalo. All'attualità sono presenti nell'area gli impianti necessari all'attività di confezionamento del calcestruzzo (cls) e alla sua lavorazione. Il ciclo produttivo, ad oggi, utilizza materie prime quali inerti di cava, sabbia, cemento e acqua, senza trattare rifiuti e viene svolto internamente ad un capannone esistente. Nella Determina si riportano le attività sui rifiuti non pericoli previste ed i quantitativi che si intendono smaltire:
CER 100102: ceneri leggere (15 tonnellate al giorno) + CER 100101: ceneri pesanti (135 tonnellate al giorno) + CER 190111: ceneri pesanti e scorie (*) + CER 030310: scarti di fibre e fanghi contenenti fibre derivanti dalla depurazione della pasta di carta e dell'industria cartaria (*)+ CER 030305: fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta (*)
CER 030309: fanghi di scarto contenenti carbonio di calcio (*)
(*): materiali utilizzati in sostituzione o in mix con il codice CER 100101 in modo tale da non modificare i quantitativi di rifiuti non pericolosi gestiti (150 tonnellate al giorno)

Continuando a leggere la determina della REGIONE LAZIO  “il proponente esclude qualsivoglia contaminazione degli ambienti e delle acque sotterranee e del sottosuolo”. Anche l’Amministrazione Comunale di Bassano Romano sta seguendo con molta attenzione l’iter di autorizzazione del suddetto impianto. Secondo il Dr. Ugo Pierallini, Assessore Ambiente e Cultura:

“L’Amministrazione ha seguito e continua a seguire e monitorare la situazione, anche avvalendosi di esperti competenti, al fine di evitare che qualsiasi attività produttiva/industriale proposta nel nostro Comune costituisca pericolo per la cittadinanza e/o per l’ambiente e il territorio stesso. Stiamo prendendo tutte le dovute informazioni in merito alla pericolosità o meno di questo impianto industriale, nel quale è previsto l’utilizzo, come materia prima per la produzione di blocchi di cemento per l’edilizia, di ceneri pesanti e leggere provenienti dalla centrale termoelettrica a carbone di Torrevaldaliga Nord (Civitavecchia). Possiamo fin d’ora affermare che la volontà politica dell’Amministrazione è quella di incentivare lo sviluppo di attività industriali e artigianali che siano in armonia con l’ambiente e con il territorio, mentre siamo contrari ad attività che possano in qualsiasi modo mettere in pericolo o comunque arrecare danno alla salute dei cittadini, all’ambiente e al nostro territorio. Proprio per questo motivo siamo rimasti contrariati dalla determinazione della Regione Lazio che esclude questo impianto dall’obbligo di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), liquidando la questione con la stesura di 17 prescrizioni, per giunta redatte senza interessare il nostro Comune, su cui ricade detto impianto. Per queste ragioni abbiamo inoltrato la documentazione ad un legale con il quale stiamo valutando di presentare ricorso al TAR del Lazio verso la suddetta determinazione con il quale chiederemo che venga effettuata una seria valutazione di tutti gli eventuali rischi collegati alla realizzazione di questo impianto. L’Amministrazione Comunale continuerà ad essere vigile e non esiterà, qualora le risposte non fugassero i dubbi sugli eventuali rischi, a farsi promotrice assieme alla sua comunità di eventuali azioni di contrapposizione."

Nella DETERMINAZIONE n. A01445 del 27/02/2013 della Regione Lazio   è espressamente indicato che “Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni secondo le modalità di cui al D.Lgs 2 luglio 2012, n. 104, ovvero ricorso al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL”.

SUL SITO S.E.A. SERVIZI ENERGETICI AMBIENTALI si scopre qualche incongruenza  che ha allarmato imprenditori agricoli e di agriturismi adiacenti gli impianti di TUSCIA PREFABBRIACTI srl che temono di dover chiudere le proprie attività, nonostante abbiano pre-pagato al Comune di Bassano Romano un P.U.A. (Piano Utilizzazione Aziendale) valido anche per 10 anni: 190111* ceneri pesanti e scorie, contenenti sostanze pericolose 100101 ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce 100104)

PERCHE' NELLA DETERMINA SI E' CERCATO DI FAR PASSARE QUESTI DUE CODICI CER SENZA INDICARE COSA SI INTENDA PER SCORIE E PER SOSTANZE PERICOLOSE ?

Nella determina si parla di CER 19 01 11 annoverando solo "ceneri pesanti e scorie" ed EVITANDO DI SEGNALARE CHE QUESTE SONO "contenenti sostanze pericolose" e CHE IL CODICE CER 19 01 RIGUARDA "Rifiuti da incenerimento o pirolisi di rifiuti". Il tutto VERIFICATO Leggendo "Testo definitivo della Decisione 2000/532/CE che contiene l'elenco dei nuovi CER"