Tra Roma e Ciampino, chiude il campo rom La Barbuta: via i primi 100 nomadi

A Cento nomadi del campo La Barbuta ai confini tra Roma e Ciampino sono state assegnate le case dal Campidoglio. Altri 150 hanno fatto richiesta. La giunta Raggi sta smantellando una delle più grandi baraccopoli della Capitale che conta 656 nomadi come risulta dall’ultimo censimento, il 15% circa della popolazione nomade di Roma. La Barbuta dovrebbe chiudere tra tra dicembre e gennaio.
Dunque, dieci container su 98 sono già stati liberati. Le ruspe sono attese in settimana per distruggere le baracche ed evitare che qualcuno le rioccupi. A novembre saranno portati via i rifiuti sparsi nei dintorni e sarà avviata una bonifica.




CIAMPINO, LA BARBUTA: PALOZZI RIVOLGE 8 DOMANDE ALL'ASSESSORE CUTINI

Redazione

Ciampino (RM) – “Continuano i silenzi di Roma Capitale sul campo rom La Barbuta, anche in agosto protagonista di roghi tossici e discariche abusive. Sono mesi che cittadini e istituzioni tentano di svegliare il Campidoglio su una realtà sociale tanto anarchica quanto impietosamente abbandonata al proprio destino. E’ ora che Marino e la sua maggioranza replichino con i fatti. Troppe infatti le domande evase dall’anonima assessore Cutini, alla quale vorrei rinfrescare la memoria. Ecco i miei quesiti:  1) Perché non si è intervenuti in maniera programmatica contro roghi tossici e dolosi? 2) Quando verranno rimossi i rifiuti nel villaggio? 3) Quando un’indagine sullo stato di salubrità dei luoghi? 4) I residenti che delinquono vengono subito allontanati dall’insediamento? 5) E' vero che si sono verificati contrasti etnici tanto da indurre alcune famiglie a vivere in roulotte fuori al campo, piuttosto che nei moduli abitativi assegnati? 6) Perché si è deciso di rimuovere il controllo h24 nonostante gli incendi dei presidi di Risorse per Roma e Cri? 7) Quando sarà pronta la nuova pianificazione in materia Rom, ad oggi inesistente? 8) E’ giunta all’attenzione di Roma Capitale una proposta progettuale di un’Ati per la costruzione e la gestione di un nuovo campo in cambio del comodato gratuito del terreno di 300mila mq? Se sì, questo significherebbe demolizione e spostamento in area limitrofa dell’attuale villaggio, costato 10 mln di denaro pubblico?”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente, Adriano  Palozzi.