Marino, il Food Truck Festival scalda i motori: tornano le cucine su 4 ruote e la musica live nella città del vino

MARINO (RM) – Si terrà dal 28 aprile al 1 maggio 2018 la seconda edizione del Food Truck Festival di Marino. Gli appuntamenti con le cucine su ruote provenienti da tutta Italia e con la musica live è fissato per tutto il periodo della manifestazione dalle ore 11,00 alle 24,00 in piazzale degli Eroi.  

Una 2 edizione più ricca della precedente

“Visto il successo metropolitano dello scorso anno – ha dichiarato l’Assessore alle Attività Produttive Ada Santamaita – che ha aperto le porte a questo nuovo evento nei Castelli Romani, l’Amministrazione comunale ha voluto fortemente confermare la 2 edizione che si presenta più ricca della precedente. L’Assessorato sta mettendo in atto un insieme di iniziative strutturali che valorizzeranno il patrimonio artistico-culturale-musicale-paesaggistico ed enogastronomico che offre la città di Marino. Questa seconda edizione – prosegue l’Assessore Santamaita – consente ai cittadini l’opportunità di recuperare il valore comunitario ed aggregativo attraverso un evento conviviale che esalta il cibo da strada caratterizzato dalla qualità e dalla ricerca delle tradizioni culinarie nazionali. Il nostro auspicio – conclude l’Assessore Santamaita – è che tali iniziative diventino un volano turistico che coinvolga tutto l’indotto produttivo e commerciale della città promotrice”.




MARINO, CASO BACCO JAZZ. RIVOLUZIONE CIVILE / PDCI INSORGE: CHE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI SI ESPRIMANO PUBBLICAMENTE ADESSO

Redazione

Marino (RM) – La nota ormai ben nota vicenda del Bacco Jazz Festival non pagato dall'amministrazione Palozzi ha avuto come esito la condanna del Comune di Marino. Da qui una richiesta di Ugo Onorati affinchè i soldi li rimetta personalmente chi ha creato disagio al Comune e quindi ai soldi dei cittadini, ed una proposta di trasparenza da esplicitare immediatamente avanzata da Rivoluzione Civile/Pdci Marino.


Di seguito pubblichiamo la nota di Maurizio Aversa, segretario Rivoluzione Civile/Pdci-Marino

"Ha pienamente ragione Ugo Onorati a chiedere che paghino sindaco e assessore, sulla vicenda della famosa “sòla” che il comune di Marino, guidato in quella occasione da Adriano Palozzi sindaco e Otello Bocci assessore alla cultura, ha rifilato ad una associazione, a dei professionisti, a degli operatori culturali, facendo quello che qualunque “coppia di compari” fa in qualche stazione ferroviaria, al margine di qualche mercato o fiera periodica.

Perché sono così duro? Perché sono convinto che, al di là di episodi, se uomini pubblici eletti, non si trovano in difficoltà ad attivare una procedura al limite del ladronesco, cosa mi deve convincere del contrario per altri mille momenti della amministrazione? Se costoro, casta o non casta, hanno nell’intimo agire, la convinzione che una volta varcata la soglia del palazzo hanno, di fatto, una sorta di immunità permanente; ecco, allora siamo in presenza di decadimento della cultura politica, del sentire etico e morale, dell’abbandono della guida che garantisce la Costituzione. La Costituzione nelle sue norme fondamentali, e, soprattutto, nel suo spirito corposamente pieno di libertà e di democrazia e di diritto ai cittadini di essere loro, in prima fila, i detentori del vero potere. Ecco, ci sono partiti, pochi e piccoli, e parti di qualche grande che questo spirito lo vogliono salvaguardare, lo sentono come costitutivo della propria stessa esistenza.

C’entra questa cosa con la “sòla” data alla festa del Jazz? Si c’entra tutta! Perché i personaggi coinvolti nel guidare la cosa pubblica in questa vicenda, non sono persone che hanno sbagliato; non sono uno scivolone di una amministrazione compatta che andando come un treno che abbia inciampato in un imprevisto. Per questo sto prendendo la parola. Per mettere in guardia, non sulla analisi, ma sui comportamenti politici futuri di piccole forze, di genuine persone che vogliono impegnarsi, a non fare l’errore di “impelagarsi” con i famosi figuri “amici che danno pacche sulle spalle”. Conviene, per il bene dei cittadini, conviene per chi vuole mettere le proprie idee e le proprie energie al servizio della comunità, che si distinguano le basi culturali delle scelte politiche e di come esse maturano. Si vede lontano cento chilometri se chi si impegna “in politica” mette se stesso a disposizione degli altri, oppure se usa gli altri per utilizzarli da trampolino di lancio. Per tale motivo in questa vicenda, come scritto dai media “Può accadere che le associazioni culturali siano prese in giro da amministrazioni comunali poco serie, che le sfruttano e poi non le pagano.

Ma ora una sentenza del giudice di Albano emessa l’otto febbraio scorso fa giurisprudenza a tutela di chi, operando in questo settore, dovesse subire in futuro un simile trattamento.  Il Comune di Marino è stato condannato a risarcire il danno economico subito dall’associazione e a pagare anche le spese giudiziarie. Al riguardo il consigliere Ugo Onorati ha dichiarato: Non vedo perché le spese accessorie che il Comune, cioè tutti noi, è chiamato a pagare, non le debbano invece rimborsare di tasca propria il sindaco o l’assessore, i quali con tanta leggerezza pensavano di poter gabbare chi aveva lavorato per la promozione della cultura nel nostro territorio”.  Proprio per dare un segno mi associo alla richiesta di Onorati e propongo che si esprimano pubblicamente, e ora, su questo tutte le forze politiche e sociali che sono presenti a Marino."

 

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MARINO, L'ASSOCIAZIONE BACCO JAZZ VINCE LA CAUSA CONTRO IL COMUNE: L'ENTE CONDANNATO A RISARCIRE 5 MILA EURO PIU' SPESE LEGALI E INTERESSI

Angelo Parca
 
Marino (RM) – Vittoria per l’associazione Bacco Jazz che ha intentato la causa contro il Comune di Marino a seguito della mancata contribuzione del Bacco Jazz Festival, che si è si è tenuto dal 7 al 10 Luglio del 2011 nel bosco Ferentano, nonostante la perfetta riuscita dell’evento e nonostante ci fosse, nero su bianco, l’impegno firmato dall’assessorato alla Cultura di Otello Bocci. Il Comune dovrà pagare all’associazione la somma di 5 mila euro più interessi e spese legali.

Questo, quanto scritto nel dispositivo di sentenza depositato l’8 febbraio 2013 che porta la sigla del Giudice di Pace di Albano Pierluigi Lorenti.  “Si Condanna il Comune di Marino – si cita testualmente il dispositivo –  al pagamento in favore della somma di euro 5 mila oltre agli interessi dalla data di approvazione del bilancio fino al saldo e le spese legali”.

Lo scorso maggio, il Comune di Marino ha affidato all’avvocato Simone Bulgarelli il servizio di rappresentanza e difesa in giudizio dell’Ente per cercare di resistere all’atto di citazione, notificato al Comune da parte dell’Associazione Culturale Bacco Jazz rappresentata dall’avvocato Antonio Donatone.
Il Comune con provvedimento dirigenziale urgente ha destinato all’avvocato Bulgarelli la somma di euro 1.500 per la gestione del contenzioso e degli incarichi legali.

In pratica ci ha messo altri soldi e spese sopra anziché cercare di onorare l’impegno assunto.
Perché, si ricorda, che l’assessore alla Cultura Otello Bocci di suo pugno firmò, il 20 giugno 2011, un atto ufficiale dove assegnava 5 mila euro, “da erogare non appena concluse le formalità relative l’approvazione del bilancio 2011, previa rendicontazione delle spese sostenute” all’associazione Bacco Jazz per l’organizzazione del Bacco Jazz Festival. Il Festival, è bene ricordare, ha riscosso un enorme successo di presenze e di critica, anche il TG1 ha realizzato un servizio consultabile sul sito dell’associazione.

“Se i tagli alla cultura affliggono la musica come altre forme di arte che non hanno sovvenzionamenti e soffrono talvolta di episodi come quello avvenuto all’associazione Bacco Jazz – asserisce il legale dell’associazione culturale Antonio Donatone, peraltro noto musicista – bisogna continuare a denunciare la propria causa e se necessario portarla in Tribunale con l’auspicio di una piena vittoria”.

Pienamente soddisfatto, l’organizzatore dell’evento Ivan Galea: “Giustizia è stata fatta rispetto ad una totale mancanza di rispetto che l’assessore Otello Bocci, della giunta di Adriano Palozzi, ha riservato a persone che hanno lavorato bene sul territorio di Marino, portando un contributo non solo in termini culturali ma anche di promozione del buon nome della città stessa. Palozzi, anziché intentare la strada del dialogo e della comprensione ha preferito che il Comune si difendesse pur sapendo di avere torto ed ha perso. Sono contento perché la vittoria di questa causa può fare giurisprudenza per tutte le associazioni che hanno subito questo trattamento ma anche perché in questo caso la buona condotta è stata ripagata mentre le promesse non mantenute sono state condannate dalla giustizia. Il caso Bacco Jazz dovrebbe far riflettere, soprattutto adesso che il signor Palozzi, sindaco di Marino, è impegnato con la campagna elettorale per le regionali: le promesse, signor sindaco, vanno mantenute!”.

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MARINO BACCO JAZZ FESTIVAL, COMANDINI (IDV): “COME PUÒ L’ASSESSORE RIMANERE AL SUO POSTO? DIMISSIONI O RIMOZIONE SONO UNA LOGICA CONSEGUENZA”

"Con quale animo altre Associazioni a conoscenza di quest’episodio potranno recarsi a Palazzo Colonna e come potranno considerare gli interlocutori comunali seri ed affidabili, se questi sono i comportamenti e proprio con una Sagra dell’uva alle porte."

[LETTERA ASSESSORE OTELLO BOCCI INDIRIZZATA ALL'ASSOCIAZIONE BACCO JAZZ DEL 20 GIUGNO 2011]

[LETTERA DEL DIRIGENTE VINCENZO MONTENERO DEL 25 GENNAIO 2012]

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Italia dei Valori di Marino riguardo la vicenda Bacco Jazz

"Se nella vicenda “Bacco Jazz festival” come sembra, leggendo tutte le cronache dei giornali, l’avvocato difensore dell’istituzione comunale asserisce che  l’assessore Bocci abbia promesso soldi a titolo personale, e che comunque sembra abbia usato, carta e logo comunale con tanto di timbro e firma, quindi carta intestata, se ne traggano anche e subito le debite conseguenze, e cioè che si è fatto di una carica un uso distorto, non consentito e non in linea con il ruolo ricoperto che deve essere di assoluta trasparenza e correttezza, e rispettoso delle normative, tale da non provocare grave nuocimento ad associazioni e cittadini. Pertanto delle due l’una:  o si è agito in nome del Comune autorizzando una spesa senza averne la facoltà o si è agito per conto proprio con mezzi, strumenti e prerogative non consone. In entrambi i casi l’errore sembra grave ed evidente. A meno di una terza via che il Sindaco o il diretto interessato dovrebbe spiegare ai cittadini e che ad oggi a distanza di mesi non hanno ancora fatto. Pertanto la vicenda giudiziaria giustamente proseguirà il suo corso, ma va da sé che la vicenda politico-amministrativa assume contorni gravi e grotteschi, sulla quale la maggioranza ha messo la testa sotto la sabbia. Ci chiediamo come si possano in questa maniera, con leggerezza, ricoprire incarichi delicati quanto importanti, ma ci domandiamo soprattutto perché il Sindaco non abbia rimosso e subito l’Assessore, perché comunque e da qualunque lato si veda questa vicenda, riteniamo che ci siano stati errori gravi e responsabilità precise. Ci domandiamo poi con quale animo altre Associazioni a conoscenza di quest’episodio potranno recarsi a Palazzo Colonna e come potranno considerare gli interlocutori comunali seri ed affidabili, se questi sono i comportamenti e proprio con una Sagra dell’uva alle porte.
IdV Marino
Comandini Marco"

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18/07/2012 MARINO CAUSA BACCO JAZZ, IL COMUNE DA ADDOSSO AL SUO ASSESSORE. L'APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE: OTELLO BOCCI… DIMETTITI!
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10/01/2012 IL COMUNE DI MARINO NON PAGA IL BACCO JAZZ FESTIVAL


 




MARINO CAUSA BACCO JAZZ, IL COMUNE DA ADDOSSO AL SUO ASSESSORE. L'APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE: OTELLO BOCCI… DIMETTITI!

Galea: “L’assessore Bocci ha rilasciato un documento ufficiale su carta intestata del Comune con tanto di timbro e firma di un assessore alla Cultura che impegnava l’Ente a corrispondere 5.000 euro per la manifestazione. Asserire ora che Bocci non poteva emettere tale documento significa che l’Assessore ha sbagliato e pertanto deve essere destituito dalla sua carica per incapacità"

 

Angelo Parca

La prima udienza Bacco Jazz ha messo a segno un paradosso: il Comune di Marino si è difeso scaricando la responsabilità sul proprio assessore alla Cultura asserendo, sostanzialmente, che Otello Bocci non si sarebbe potuto impegnare per l'ente se non c'era la copertura di bilancio e che quindi, semmai, la responsabilità deve essere posta a carico personale dello stesso assessore. Questa la linea legale adottata dal Comune nella causa intentata dall’associazione Bacco Jazz, difesa dall’avvocato Antonio Donatone per avere il contributo promesso dal Comune di Marino. Ecco i fatti: l’assessore Bocci si è impegnato, con atto timbrato e firmato di suo pugno su carta intestata del Comune, a contribuire con 5 mila euro all’organizzazione della manifestazione che ha avuto luogo a Marino lo scorso giugno 2011 con un successo non solo di presenze ma anche mediatico. All’impegno di spesa non è seguito alcun contributo. Un tam tam di telefonate non andate a segno indirizzate agli amministratori marinesi non hanno dato l’esito sperato, tanto che si è arrivati in tribunale vista l’impossibilità di arginare una condotta discutibile da parte del Comune, il quale prima si impegna e poi si ritira, lasciando l’associazione in serie difficoltà a doversi fare intero carico dell’organizzazione del Festival. L’assurdità viene perseverata davanti al giudice, quando lo stesso legale del comune asserisce: "Questo difensore ritiene allora che nel caso di specie la controparte possa al più aver allegato a sostegno della propria pretesa una semplice mera promessa di pagamento formulata di propria iniziativa dall'Assessore alla Cultura Sport e Spettacolo e all'adempimento della quale quest'ultimo potrebbe eventualmente essere tenuto in proprio nell'ambito di un diverso giudizio". Tempestiva la reazione del responsabile dell’organizzazione del Bacco Jazz Festival Ivan Galea che non esita, forte della difesa dell’Ente, a chiedere le dimissioni di Otello Bocci: “L’assessore Bocci ha rilasciato un documento ufficiale su carta intestata del Comune con tanto di timbro e firma di un assessore alla Cultura che impegnava l’Ente a corrispondere 5.000 euro per la manifestazione. Asserire ora che Bocci non poteva emettere tale documento significa che l’Assessore ha sbagliato e pertanto deve essere destituito dalla sua carica per incapacità. Questo non è avvenuto fino ad oggi. Perciò il Comune pagasse e poi si rifacesse sul suo assessore. Grazie a queste persone, quest’anno a Marino non si è potuto organizzare la seconda edizione che probabilmente sarà organizzata a settembre in un altro Comune dei Castelli Romani dove gli assessori sanno fare il loro lavoro. Ma quando mai si è visto che un componente di una giunta non ha facoltà di concedere contributi sebbene sia in possesso di timbro e carta intestata?”. Intanto la causa è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni e per il deposito delle note conclusive al 26 ottobre prossimo.

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15/03/2012 MARINO, BACCO JAZZ, ARRIVA UNA LETTERA UFFICIALE DEL COMUNE: NON C'ERANO I SOLDI PER PAGARE LA MANIFESTAZIONE
18/01/2012 L'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO CONCEDE IL CONTRIBUTO AL BACCO JAZZ FESTVAL
12/01/2012 MARINO, L'IDV CHIEDE CHIARIMENTI AL SINDACO: LA SALA LEPANTO E BACCO JAZZ FESTIVAL
10/01/2012 IL COMUNE DI MARINO NON PAGA IL BACCO JAZZ FESTIVAL



L'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO CONCEDE IL CONTRIBUTO AL BACCO JAZZ FESTVAL

Redazione

Riceviamo e publichiamo da Associazione Bacco Jazz

 

Mentre continua la denuncia dell’Associazione Bacco Jazz Festival e dei gruppi politici locali in merito al mancato contributo di 5 mila euro da parte dell’’assessorato alla Cultura del Comune di Marino, nonostante l’’impegno con atto scritto timbrato e firmato dal Comune, il responsabile del Festival punta l’’accento sulla serietà e coerenza delle amministrazioni ed enti rispetto agli impegni presi.

 

“Mentre l’’assessorato alla Cultura del Comune di Marino, non ha rispettato gli impegni presi con tanto di atto scritto – dice Ivan Galea – l’’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio ha concesso il contributo richiesto dall’’Associazione e ha così permesso che l’’Associazione non finisse in un mare di debiti.

 

Questa è una dimostrazione di serietà e coerenza da parte della Regione e dell’’assessore all’’Ambiente Marco Mattei che ha creduto fin dall’’inizio nel progetto BACCO JAZZ FESTIVAL, la prima manifestazione che si è tenuta con grande successo nel territorio protetto del PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, ed ha incentivato con dibattiti e iniziative il rispetto per l’’ambiente e la possibilità di dare vita a nuove iniziative che valorizzino il verde che abbiamo intorno attraverso la diffusione della CULTURA, con la maiuscola”.

 

Pertanto l’’associazione Bacco Jazz ringrazia l‘’assessorato all’’Ambiente della Regione Lazio per aver sostenuto l’’iniziativa non soltanto con un patrocinio gratuito ma anche con un contributo oneroso.

 

Un ringraziamento è inoltre dovuto al commissario del Parco regionale dei Castelli Matteo Mauro Orciuoli che si è mostrato fin da subito sensibile all’iniziativa, sposandola attraverso la concessione del nulla osta per la manifestazione, previa verifica dell’impatto acustico all’’interno del Bosco Ferentano, e mettendo a disposizione l’’ausilio dei guardia parco nei giorni in cui si è tenuta la manifestazione.

 

L’’associazione culturale ha avuto cura e rispetto del Bosco Ferentano mantenendo i volumi prettamente acustici al livello consentito e non prolungando i tempi di permanenza della musica fino a notte inoltrata.