New York, il killer di Manhattan: “Orgoglioso dell’attacco. Ho agito per l’Isis”

Gli investigatori sono riusciti a parlare con Sayfullo Saipov, il killer di New York. L’aggressore è in ospedale, dove è ricoverato dopo un intervento chirurgico, e si sarebbe mostrato abbastanza “collaborativo. Nel suo computer è stato trovato materiale legato all’Isis. Per il governatore di New York, Andrew Cuomo, è un “lupo solitario” che si è “radicalizzato” negli Stati Uniti.

L’attentatore ha detto agli investigatori che avrebbe continuato a uccidere lungo la pista ciclabile se il furgoncino non si fosse scontrato con il pulmino di una scuola limitrofa. L’uomo si sarebbe anche detto “orgoglioso” dell’attacco. “Un animale”: così Trump ha chiamato l’attentatore. “E’ arrivato nel nostro paese grazie alla cosiddetta ‘lotteria per la diversità dei visti’ – ha twittato Trump – una bellezza di Chuck Schumer. Li voglio in base al merito”.

Sayfullo Habibullaevic Saipov, 29 anni, di origini uzbeke: vive a Tampa, in Florida, e sarebbe arrivato negli Stati Uniti dal 2010. E’ stato neutralizzato dalla polizia un chilometro dopo la strage, mentre gridava ”Allahu Akhbar”. Per il presidente Usa Donald Trump, che ha immediatamente twittato, e’ stato ”un altro attacco da parte di una persone malata e folle, ho ordinato di rafforzare i controlli”. Il sindaco di New York Bill de Blasio ha detto che si e’ trattato di ”un atto terroristico particolarmente codardo”.

Saipov ha lasciato un bigliettino vicino al furgoncino usato per l’attacco, nel quale ha scritto che agiva per l’Isis. Il killer ieri ha fatto tornare il terrore a poche decine di metri dal World Trade Center a New York, il ‘Ground Zero’ dell’11 settembre. Alle tre del pomeriggio con il suo camion è piombato su una delle più affollate piste ciclabili di Manhattan facendo una strage: almeno otto morti e una quindicina di feriti.

Tra le vittime un cittadino belga e cinque argentini. ‘Italia abbraccia New York colpita dall’attentato. Vicini alle famiglie e alle autorità
contro il terrore’, scrive su Twitter il premier Paolo Gentiloni

Ecco il primo video dell’aggressore di New York. L’uomo con una lunga barba è vestito di scuro, con una giacca con una riga rossa al centro. Corre per le strade della città e sembra essere in possesso di due armi. Si vede quando è a terra colpito dalla polizia




Terrore a New York: furgone su ciclisti. Morti e feriti

NEW YORK – New York ore 15 locali, le 21 in Italia, un veicolo, un pick-up noleggiato da Home Depot, si schianta contro un gruppo di ciclisti su una pista ciclabile lungo l’Hudson per poi finire contro uno scuolabus della Stuyvesant High School nella zona meridionale di Manhattan. L’uomo che guidava il veicolo è sceso e ha impugnato un’arma giocattolo, poi si è messo ad urlare. La polizia gli ha sparato a una gamba e lo ha ammanettato. Isolata la zona tra Chambers Street e West Street teatro dell’incidente. Il bilancio al momento è di almeno 8 morti accertati e 15 feriti. Gli inquirenti newyorkesi non escludono l’ipotesi dell’attentato terroristico. Il sindaco di New York Bill De Blasio si è immediatamente recato sul luogo della strage. Per sicurezza è stata fatta intervenire la squadra degli artificieri per esaminare il veicolo.

 

Il fatto è accaduto a poche decine di metri dal World Trade Center, il ‘Ground Zero’ dell’11 Settembre, intorno alle tre del pomeriggio di New York. Un pick-up è piombato su una delle più affollate piste ciclabili di Manhattan e ha fatto una strage: almeno otto morti e una quindicina di feriti, ma il bilancio è destinato a salire.

 

Dai tempi delle Torri Gemelle, è il primo attentato terroristico di rilievo a New York. Che si tratti di un atto di terrorismo islamico è praticamente certo: l’aggressore, con tratti mediorientali, neutralizzato dalla polizia un chilometro dopo la strage, avrebbe gridato “Allah Akhbar” secondo i testimoni prima di abbandonare le corsie della West Street, l’autostrada urbana che costeggia l’Hudson, e percorrere la ciclabile a tutta velocità, seminando morte. Un chilometro più a sud, all’altezza di Chambers street, proprio di fronte alla Peter Stuyvesant High School, il pick-up con il logo della Home Depot, il supermercato americano del bricolage e del fai-da-te, ha investito un altro camioncino. E’ stato lì che il terrorista è stato bloccato, a quanto pare intenzionalmente, da un bus scolastico, quelli gialli presenti in tutti gli Stati Uniti. Un uomo robusto, vestito con una tuta blu, è uscito dal pick-up della Home Depot con due pistole in mano, che però erano pistole giocattolo.

La polizia, già presente in massa a Tribeca, ha sparato ferendolo ad una gamba e lo ha arrestato. L’uomo era solo, anche se per un certo tempo si è temuta la minaccia di un secondo uomo armato in giro per Battery Park, all’estremo sud di Manhattan. Per lunghi minuti la situazione è apparsa molto confusa e le informazioni contraddittorie. Quello che all’inizio sembrava soltanto un violento fatto di cronaca locale, forse legato semplicemente all’intenso traffico newyorchese, si è trasformato pian piano in un atto terroristico islamico, visto che l’assassino ha invocato Allah.
L’Fbi ha assunto il comando delle indagini, visto che la strage viene trattata come un atto terroristico. Non ha dubbi il Site di Rita Katz, il sito di monitoraggio del terrorismo islamico sul web. “Non c’è nessuna rivendicazione dell’attacco a New York, ma le modalità, come l’uso di un mezzo, sono in linea con le istruzioni dell’Isis”, ha spiegato la direttrice.

#gallery-1 { margin: auto; } #gallery-1 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 33%; } #gallery-1 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-1 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */




ISIS: PERICOLO ATTENTATO METROPOLITANE PARIGI E NEW YORK

Redazione

Se l'Isis non viene bloccata, tutto l'occidente sarà in serio pericolo, tanto è vero che le minacce di attentati sulle metropolitane parigine e delle Grande Mela sono, purtroppo, conrete. Il premier iracheno Haider al Abadi ha reso noto che sono stati sventati progetti di attentati alle metropolitane di Parigi e negli Usa. Lo riferisce su twitter il tedesco Die Welt.
L'attacco alle metropolitane di Parigi e New York pianificato da Isis e scoperto dal governo iracheno e' "imminente", ha poi aggiunto il premier iracheno Al Abadi ai giornalisti all'Onu, che gli hanno chiesto se l'attentato sia stato sventato. Al Abadi, riferisce un tweet della reporter di Ctv Mercedes Stephenson, ha risposto: "No".
Usa: nessun indizio di imminenti attentati a metro Parigi e New York
Intanto il presidente iraniano, Hassan Rohani, dal podio dell'Onu, ha detto che l'obiettivo dell'Isis e' la "distruzione della civilta'". Le azioni del terrorismo, ha aggiunto, hanno il risultato di "incrementare l'islamofobia e aprire la strada all'intervento di forze straniere" nella regione, un intervento che Teheran respinge.
Rohani non cita gli Usa, ma ha detto che l'Isis e' il frutto dell'opera di "talune agenzie di intelligence che hanno messo un pugnale nelle mani di pazzi" e di "taluni Stati" che hanno creato l'estremismo e adesso "non riescono ad affrontarlo".

All'indomani della decapitazione di Hervel Gourdel, l'ostaggio francese in mano ai jihadisti in Algeria, la Francia ha effettuato la seconda raffica di raid aerei sopra l'Iraq; e il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, non ha escluso la possibilita' di fare lo stesso in Siria. La Francia e' in lutto e per tre giorni, da domani, le bandiere sventoleranno a mezz'asta. Intanto anche Londra e' pronta a unirsi ai bombardamenti contro il 'califfato': il premier, David Cameron, ha convocato per oggi un riunione del gabinetto di governo e per domani, venerdi', il Parlamento. Tanto il vicepremier, Nick Clegg, che il leader laburista, Ed Miliband, hanno confermato il sostegno al governo e dunque la Raf potrebbe cominciare i bombardamenti gia' nel weekend.
A meno di 24 ore dal dibattito a Westminster, a Londra sono state arrestate nove persone con l'accusa di terrorismo: tra i fermati – di eta' compresa fra i 22 e i 47 anni e che, secondo Scotland Yard, non costituivano una "minaccia immediata"- un imam fondamentalista, Anjem Choudary, che aveva detto di non avere alcuna simpatia per Alan Henning, l'ostaggio britannico ancora nelle mani dello Stato islamico.
Dopo i nuovi bombardamenti francesi, i primi dal 19 settembre, la Francia ha ventilato la possibilita' di estenderli anche in Siria: il ministro Le Drian ha ammesso che l'opzione e' "sul tavolo" poche ore dopo che il presidente, Francois Hollande, l'aveva invece esclusa. Parigi ha anche ampliato da 31 a 40 il numero dei Paesi nel mondo in cui ritiene ci siano rischi per l'incolumita' dei suoi cittadini, aggiungendo all'elenco i Paesi musulmani in Asia.
Intanto nella notte le forze curde nel nord della Siria sono riuscite a respingere l'avanzata dei miliziani dello Stato islamico a sud di Kobane, la citta' da giorni al centro dell'offensiva jihadista. E mentre piu' di 120 ulema sunniti di tutti il mondo hanno denunciato, in una missiva inviata al 'califfo' Abu Bakr al Baghdadi, che il suo gruppo Stato Islamico viola i precetti dell'Islam, dall'Onu e' arrivata un'ennesima accusa: donne e bimbe irachene, della minoranza yazida, sono state vendute come schiave, costrette a matrimoni forzati e violentate ripetutamente dai jihadisti.
L'Onu ha aggiunto che la sua missione in Iraq ha ricevuto la denuncia anche di donne che sono state giustiziate a Mosul: tra di loro anche un'avvocatessa, Samira Saleh al Naimi che e' stata prelevata con la forza la scorsa settimana dalla sua abitazione, giudicata da una corte islamica e giustiziata pubblicamente. La sua colpa? Aver denunciato su Facebook la distruzione di templi e luoghi di culto.