ATER VITERBO, PER LA PRESIDENTE NESSUNA IRREGOLARITA' NEL CONCORSO PER UFFICIO STAMPA

Redazione

"Non ho rilevato nessuna irregolarità nel concorso per l'assunzione del capo ufficio stampa". Così la presidente dell'Ater di Viterbo, Maria Gabriela Grassini nel corso di un'audizione sul tema che si è svolta in commissione Lavori pubblici e politica della casa del Consiglio regionale del Lazio. Audizione convocata proprio "per fare luce sui dubbi espressi da diversi consiglieri", come ha spiegato il presidente Rodolfo Gigli (Udc) in apertura.
Secondo la presidente Grassini, entrata in carica solo a novembre, il bando del concorso "è pienamente legittimo. L'assessore Teodoro Buontempo nel giugno del 2010 aveva inviato una lettera a tutti i commissari delle Ater per invitarli a non fare assunzioni e concorsi in attesa della nomina dei consigli di amministrazione. Ma la gestione commissariale si è protratta e quindi diverse Ater hanno proceduto a coprire posizioni vacanti. Per quanto riguarda, inoltre il contenuto del bando, è stato ripreso da un analogo documento della Regione Veneto definito da tutti "bando virtuoso". La commissione d'esame, seguendo la legge e i regolamenti dell'Ater era presieduta dal direttore generale dell'azienda e composta da due giornalisti, Pietro Pasquetti del Tgr e Lilli Garrone del Corriere della Sera. Il bando infine ha avuto la pubblicità prevista dalle norme, sono state fatte inserzioni sul Messaggero e sul Tempo, è stato inserito sul sito dell'Ater. Le domande presentate sono state 11, 9 le persone ammesse alle prove, 4 hanno superato lo scritto, tutti dichiarati poi idonei dopo l'orale".
Diverse le critiche dell'opposizione. Giuseppe Parroncini (Pd), Vincenzo Maruccio (Idv), Fabio Nobile (Fds) e Luigi Nieri (Sel) hanno puntato su tre aspetti: il primo riguarda il periodo in cui è stato pubblicato il bando (uscito il 4 agosto con scadenza il 5 settembre), il secondo riguarda invece l'opportunità stessa "per l'Ater di assumere un capo ufficio stampa con un costo di 70 mila euro l'anno. Infine, l'assessore doveva vigilare e chiedere che fosse tutto bloccato. A maggior ragione perché partecipava il suo capo segreteria che poi è risultato vincitore".
L'assessore Teodoro Buontempo, da parte sua, ha replicato di "non aver alcun potere sul personale dell'Ater, ma semmai un compito di indirizzo nei confronti del presidente e del consiglio di amministrazione. Non sapevo che capo della mia segreteria avesse presentato la domanda di partecipazione, non ho fatto alcuna pressione sulla commissione d'esame e ho presentato una querela nei confronti di un giornale che ha affermato il contrario".
Sulla questione della necessità di un capo ufficio stampa, Maria Gabriela Grassini ha spiegato, infine, che "non si occuperà soltanto di questo ma anche dell'Urp, l'ufficio relazioni con il pubblico che l'Ater deve avere per legge. Lo stipendio infine sarà quello stabilito dal contratto di lavoro Fnsi-Fieg per il caporedattore: 2.500 euro lordi al mese, per tredici mensilità".
 




ATER VITERBO, MARUCCIO (IDV): “VICENDA IMBARAZZANTE, INTERVENGA POLVERINI”

Redazione

"C'è da restare basiti dall'esito dell'audizione, in commissione Casa, della presidente dell'Ater di Viterbo, Maria Gabriela Grassini , sulla vicenda del concorso per capo ufficio stampa. Convocata per fare chiarezza, la commissione ha finalmente svelato l'arcano: il concorso era stato organizzato ad arte per far vincere chi poi ha effettivamente vinto. In più, come ha ammesso la presidente Ater, il vincitore non si occuperà dell'ufficio stampa, ma dell' URP, l'ufficio relazioni con il pubblico, che nulla ha a che fare con i requisiti del concorso." lo dichiara in una nota il capogruppo e segretario regionale dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio.
"A questo punto chiediamo un intervento chiarificatore da parte della presidente Polverini, che con il suo silenzio sta avallando un comportamento poco trasparente che getta sospetti sul corretto funzionamento dell'amministrazione regionale e crea diversi imbarazzi. Palpabile quello del consigliere Storace, che ha addirittura abbandonato l'aula. Imbarazzo anche da parte della presidente dell'Ater di Viterbo, chiamata a giustificare i termini e la regolarità di un concorso bandito e celebrato prima che lei stessa arrivasse alla guida dell'Ater."

 




BANDO ATER VITERBO, ESCE FUORI UNA CIRCOLARE DELL’ASSESSORE.

Redazione

“Il concorso per capoufficio stampa all’Ater di Viterbo va annullato. Sulla sua inopportunità sono stati confermati tutti i dubbi, con un’aggravante: attraverso una circolare, a dire che non si dovevano fare concorsi era stato proprio Buontempo, lo stesso che oggi ha difeso quello vinto dal suo capo segreteria”. Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, stamattina ha partecipato all’audizione in commissione Politiche per la casa, dove la neo presidente dell’Ater Gabriella Grassini e l’assessore alla Casa Teodoro Buontempo avrebbero dovuto fare luce sul concorso vinto dal capo segreteria dello stesso assessore, da cui dipendono tutte le aziende per l’edilizia residenziale del Lazio. Compresa, ovviamente, quella di Viterbo.

“Nel corso dell’audizione – dice Parroncini – Buontempo è stato tutt’altro che convincente. Attraverso un’apposita circolare era stato infatti proprio lui a dire a le Ater del Lazio non dovevano fare concorsi prima della costituzione degli organi di gestione. All’epoca della pubblicazione del bando, lo scorso 4 agosto, anche quella di Viterbo era commissariata. E la Grassini è venuta a spiegarci ciò che è successo quando lei ancora non c’era. Abbastanza risibile poi la giustificazione dell’assessore, quando ha riferito di essere stato all’oscuro del fatto che il suo capo segreteria avrebbe partecipato: è la sua persona di fiducia, con cui sta a contatto tutto il giorno”.

I dubbi però, invece che risolversi, si sono aggravati. “Il bando – continua Parroncini – è stato pubblicato nel periodo di commissariamento, ma le nomine delle Ater erano già all’ordine del giorno del consiglio regionale. Infatti sono arrivate subito dopo. Confermo dunque le perplessità sollevate nella mia interrogazione del 24 agosto: il concorso era inopportuno e va annullato, è stato pubblicato in un periodo sospetto (sono state presentate solo 11 domande…) e la spesa è eccessiva e ingiustificata. La cosa che però più mi disturba è che ho presentato un’interrogazione a bando aperto, e si sa che tutte le interrogazioni passano tutte dalle segreterie: la risposta non è mai arrivata, ma il capo segreteria di Buontempo ha vinto il concorso”.