Asti, femminicidio: la uccide in casa e poi si costituisce

ASTI – Si è costituito il marito della marocchina uccisa a coltellate la scorsa notte nella sua abitazione di Asti. L’uomo, un connazionale di 46 anni, si è presentato dai carabinieri ed ha confessato di averla uccisa al culmine di un litigio. Poi si è cambiato gli abiti e si è allontanato. I carabinieri, che lo hanno fermato, indagano ora sui motivi del gesto. L’uomo, un operaio, non aveva precedenti e viveva da anni in Italia.
Il femminicidio è avvenuto al secondo piano di una palazzina di via Montebruno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, avvisati dai vicini di casa che poco prima avevano udito delle urla. Due i fendenti mortali che hanno ucciso la donna, uno all’addome e l’altro al torace, inferti con un coltello da cucina. All’arrivo dei militari la vittima era riversa a terra sul balcone, dove probabilmente si era trascinata per chiedere aiuto. La coppia non aveva figli.




Asti, frode fiscale da 45 milioni: condannato commercialista

 ASTI – Sette anni di carcere è la pena inflitta dal giudice del tribunale di Asti, Andrea Carena, presidente del collegio giudicante, a Vito Sorgente, commercialista di 75 anni di Asti accusato di frode fiscale ed evasione per 45 milioni di euro. Sorgente avrebbe aiutato un centinaio di clienti del suo studio a evadere il fisco attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e altri documenti. Confermata la richiesta di condanna avanzata dal pm Luciano Tarditi.
“Faremo ricorso in appello”, annunciano i legali del commercialista, Aldo Mirate e Ivo Caraccioli. Intanto stamane è iniziato il filone bis del processo che vede imputato lo stesso Sorgente e altre undici persone, in concorso per gli stessi reati.

Con l’inserimento di false consulenze nella contabilità delle aziende, il professionista sarebbe riuscito a far ottenere per anni alle imprese consistenti sconti fiscali dovuti al rialzo fraudolento dei costi con conseguente abbattimento dell’imponibile tributario delle società e dei proprietari.

Sorgente venne arrestato nel 2013 dalla Guardia di finanza e nel 2014 è stato rinviato a giudizio. L’Agenzia delle Entrate ha già recuperato oltre 7 milioni di euro. Nel dicembre 2016 il processo a carico del commercialista è dovuto ricominciare da zero a causa del trasferimento in Calabria del giudice.




ASTI: CAMIONISTA UCCISO A COLPI DI CRIC

di Angelo Barraco

Asti – Un inquietante omicidio è avvenuto nel centro di Asti questa mattina. Il suo nome era Francesco Indino, di 52 anni, ed era un commerciante di frutta e verdura, il suo corpo è stato trovato privo di vita presso Piazza del Palio, proprio vicino al suo camion. L’uomo era originario di Bari ma viveva a Montechiaro d’Asti e la ditta per cui lavorava era di Costigliole d’Asti. L’arma che ha ucciso l’uomo, secondo i primi accertamenti, sarebbe stata un cric, vi è un altro elemento che è saltato agli occhi degli inquirenti durante i primi accertamenti, ovvero che l’uomo non sarebbe stato derubato poiché aveva ancora il suo portafogli e il camion non trasportava materiale di valore quindi l’omicidio non sarebbe avvenuto per rapina. L’orario dell’aggressione è da collocare intorno alle 5 del mattino, orario in cui l’uomo andava a lavoro e partiva proprio da Piazza del Palio dove lasciava il camion, li sarebbe avvenuta l’aggressione, forse lo stavano aspettando alcuni uomini che lo hanno aggredito e colpito con un oggetto contundente che presumibilmente si pensa sia un cric. Le indagini sono in corso e proseguono senza sosta, sono coordinate dal pm Valeria Ardoino. 



ASTI, RAPINA ABITAZIONE: PRIMA RUBANO E POI VENGONO ARRESTATI

Redazione

Asti – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Canelli, hanno arrestato per rapina aggravata un macedone 26enne, senza fissa dimora e un macedone 37enne, anch'esso senza fissa dimora. Nella nottata di ieri, i due stranieri, si sono introdotti nel cortile di una abitazione di un agricoltore di Calosso e, dopo aver rubato circa 700 litri di gasolio ed un trapano avvitatore, custoditi all'interno di un magazzino dell'azienda agricola, sono stati sorpresi dal proprietario che aveva sentito strani rumori provenire dal magazzino sottostante. I due malfattori, alla vista del proprietario, si sono dati alla precipitosa fuga a bordo di una Fiat Punto, cercando contestualmente di investirlo, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. La fuga dei due ladri in auto è però terminata a pochi chilometri dal luogo del reato poiché, a causa dell'elevata velocità, fuoriuscivano dalla sede stradale ribaltandosi in un prato. I due romeni, allo scopo di evitare la loro identificazione, hanno prelevato le targhe dell'autovettura, e dopo averla abbandonata con la refurtiva a bordo, sono scappati a piedi per le campagne circostanti. I militari, prontamente intervenuti sul posto, a seguito di chiamata al numero di emergenza 112, fatta dalla vittima del furto, hanno constatato che sull'autovettura erano presenti numerose tracce di sangue, sicuramente lasciate dai due malfattori e quindi hanno avviato una assidua ricerca per le campagne, allertando altresì gli ospedali di zona allo scopo di sapere se nel frattempo sarebbero giunti due uomini con ferite riconducibili ad incidente stradale. Alle ore 07.45 di stamane, i militari sono stati infatti avvisati dai colleghi della Compagnia Carabinieri di Alba che presso il pronto soccorso di quella città, erano presenti due individui con lesioni sospette e quindi erano stati fermati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Alba, per essere sottoposti ad identificazione, in attesa dell'intervento dei colleghi di Canelli. Questi ultimi, giunti sul posto, a conclusione di una perquisizione personale, hanno rinvenuto nelle tasche di uno dei due malfattori, le chiavi dell'autovettura utilizzata per la rapina e successivamente abbondonata e quindi hanno proceduto al loro arresto per rapina aggravata in concorso.




ASTI: 51ENNE TENTA DI GETTARSI NEL VUOTO

Redazione

Asti – Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Asti sono intervenuti presso un appartamento all'ultimo piano di una palazzina della periferia nord della città, dove un cittadino aveva segnalato al numero di emergenza 112, la presenza di un uomo, che stava minacciando di gettarsi nel vuoto dalla finestra dell'alloggio. Immediatamente arrivati sul luogo della segnalazione, i militari hanno raggiunto l'appartamento dell'uomo, trovandolo seminudo ed in evidente stato di alterazione psicofisica; alla vista delle uniformi, il 51enne, dapprima si è scagliato contro i militari, brandendo un paio di forbici e successivamente ha tentato di raggiungere nuovamente la finestra per lanciarsi nel vuoto. Nella circostanza i due Carabinieri, sono riusciti prontamente e con non poche difficoltà fisiche, a bloccare l'uomo, evitando che compisse l'insano gesto, e quindi a farlo trasportare dal personale del 118, presso l'Ospedale civile di Asti, dove è stato sottoposto ad accertamenti clinici. A seguito dell'intervento i due militari hanno subito lievi lesioni, giudicate guaribili in 5 giorni ciascuno.




ASTI: IN MANETTE PER POSSESSO DI EROINA

Redazione

Asti – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Asti hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un palestinese 32enne pluripregiudicato, senza fissa dimora. I militari, durante un servizio di controllo al territorio, hanno notato l'uomo mentre stava camminando per una via della periferia della città, il quale, alla vista delle uniformi, ha palesato un certo nervosismo che i militari hanno subito notato. Immediatamente fermato per un controllo di polizia, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione personale al termine della quale hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 13 grammi circa di eroina, suddivisi in dosi, nascosti nelle tasche dello straniero, un piccolo bilancino di precisione, utilizzato per pesare lo stupefacente, nonché la somma in contanti di 110 euro, sicuro provento dell'attività di spaccio. L'uomo è stato anche denunciato poiché sprovvisto di permesso di soggiorno nonché dei documenti di identificazione, senza darne giustificato motivo.