NEMI: CASCATE IN CENTRO STORICO, PARTE LA DENUNCIA DI ASSOTUTELA

 

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Redazione

Nemi (RM) – "Presenteremo un esposto denuncia alla Procura della Repubblica e scriveremo al Prefetto di Roma affinchè accertino eventuali responsabilità in merito ad una situazione di degrado e di evidente pericolo per la sicurezza dei cittadini che ancora grava a Nemi in via salita della Chiesa, dove persiste una copiosa perdita di acqua su una parete rocciosa a ridosso di abitazioni". Questo quanto dichiara Ivan Galea, coordinatore di AssoTutela per la zona dei Castelli Romani e Roma Nord in merito al possibile pericolo di frana che potrebbe avvenire a causa delle copiose infiltrazioni di acqua e allo stato di degrado e incuria in cui versa ancora oggi, nonostante l'amministrazione comunale di Nemi ne sia a conoscenza da ben 2 anni, la parete rocciosa nel centro storico di Nemi a ridosso di un convento di suore.

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"La situazione è stata segnalata, da oltre due anni per ben due volte dai residenti del luogo all'amministrazione comunale di Nemi e denunciata pubblicamente a mezzo stampa lo scorso 15 febbraio 2015.  Nonostante il rapporto dei Vigili del Fuoco, – Prosegue il coordinatore AssoTutela –  nonostante le segnalazioni dei cittadini protocollate al Comune di Nemi, nonostante una denuncia a mezzo stampa e nonostante lo scempio delle cascate sia sotto gli occhi di tutti addirittura anche quando non piove, il Comune di Nemi sembra non accogliere queste grida d'allarme.

La sicurezza dei cittadini non può essere ignorata. Pertanto come Associazione, – conclude Ivan Galea – l'unica forma di tutela, a questo punto, è la denuncia alle Autorità preposte che sicuramente verrà accolta e finalmente metterà in atto quel meccanismo di smobilitazione di una situazione al momento, purtroppo, stagnante purché pericolosa".
 




ASSOTUTELA, CASO POVIA: QUERELATO IL SECOLO D'ITALIA PER DIFFAMAZIONE

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AssoTutela
– Presentata ieri una denuncia-querela alla Procura della Repubblica, con richiesta di sequestro, nei confronti de “Il Secolo d'Italia”, tramite uno dei nostri legali Antonio Avv.Petrongolo in relazione all'articolo di sabato 14 marzo, firmato da Gloria Sabatini. I fatti, in sintesi, si riferiscono al testo della canzone di Giuseppe Povia “Chi comanda il mondo”, in cui il presidente di AssoTutela ha ravvisato “una istigazione all'odio razziale con manifesti riferimenti alla religione ebraica”, in particolare per ciò che attiene ai simboli contenuti nel video-clip. “Una libera manifestazione di pensiero è diventata un caso politico – sostiene il presidente Maritato – e la giornalista, come riportato nella querela da noi presentata, ha usato termini inappropriati per definire quanto manifestato, vocaboli altamente offensivi, adducendo presunte motivazioni riferite al mio giudizio che, soltanto a leggerle fanno accapponare la pelle. Non mi aspettavo – conclude il presidente – di venire attaccato dalla parte politica che il Secolo d'Italia rappresenta che di solito, negli anni passati, si è sempre dimostrata vicina a chi osa esprimere un libero pensiero”.




POVIA E SECOLO D'ITALIA CONTRO ASSOTUTELA

Redazione

Roma – Non trova pace la bagarre nata tra il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato e il cantautore Giuseppe Povia  in merito al brano ‘CHI COMANDA IL MONDO. Qualche giorno fa Maritato ha accusato il cantautore di aver fatto riferimenti a personaggi e inviato messaggi subliminali, attraverso il videoclip del brano,,che alimenterebbero l’antisemitismo. Sull'argomento ha scritto anche il quotidiano Il Secolo d'Italia che attraverso un articolo a firma Gloria Sabatini oltre a riproporre i fatti definisce "squallida la tesi di Assotutela".

Non ci sta il presidente di AssoTutela che rigetta al mittente le asserzioni "gratuite" della giornalista. “L'unica consolazione dei cittadini italiani, in un Paese non proprio generoso con la comunità sociale, è la libertà di espressione, garantita, riconosciuta dalla Carta e mai messa in discussione neanche tra acerrimi nemici. – Dichiara Michel Emi Maritato – Soltanto al 'Secolo d'Italia ignorano tale preziosa risorsa di cui godono le persone – incalza il presidente di AssoTutela – e si permettono di criticare, in modo anche poco originale, la spontanea opinione manifestata dal sottoscritto nei confronti di quella che continuo a ritenere una incongrua manifestazione antisemita contenuta nel testo della canzone di Povia. I Grandi Maestri del giornalismo hanno sempre chiarito che ciò che conta, in una stampa libera, è la notizia, scevra da ogni giudizio, a meno che non sia il direttore della testata a esprimersi, ruolo che non sembra ricoprire Gloria Sabatini, a meno che il pezzo di sabato 14 non sia stato scritto sotto dettatura. Rigettiamo l'accusa di squallore e suggeriamo alla cronista di fare tanta, tanta esperienza in campo gionralistico”, termina il presidente di AssoTutela.




BAGARRE ASSOTUTELA – POVIA: CI MANCAVA PURE IL SECOLO D'ITALIA

 

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Redazione

Roma – Non trova pace la bagarre nata tra il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato e il cantautore Giuseppe Povia  in merito al brano ‘CHI COMANDA IL MONDO. Qualche giorno fa Maritato ha accusato il cantautore di aver fatto riferimenti a personaggi e inviato messaggi subliminali, attraverso il videoclip del brano,,che alimenterebbero l’antisemitismo. Sull'argomento ha scritto anche il quotidiano Il Secolo d'Italia che attraverso un articolo a firma Gloria Sabatini oltre a riproporre i fatti definisce "squallida la tesi di Assotutela".

Non ci sta il presidente di AssoTutela che rigetta al mittente le asserzioni "gratuite" della giornalista. “L'unica consolazione dei cittadini italiani, in un Paese non proprio generoso con la comunità sociale, è la libertà di espressione, garantita, riconosciuta dalla Carta e mai messa in discussione neanche tra acerrimi nemici. – Dichiara Michel Emi Maritato – Soltanto al 'Secolo d'Italia ignorano tale preziosa risorsa di cui godono le persone – incalza il presidente di AssoTutela – e si permettono di criticare, in modo anche poco originale, la spontanea opinione manifestata dal sottoscritto nei confronti di quella che continuo a ritenere una incongrua manifestazione antisemita contenuta nel testo della canzone di Povia. I Grandi Maestri del giornalismo hanno sempre chiarito che ciò che conta, in una stampa libera, è la notizia, scevra da ogni giudizio, a meno che non sia il direttore della testata a esprimersi, ruolo che non sembra ricoprire Gloria Sabatini, a meno che il pezzo di sabato 14 non sia stato scritto sotto dettatura. Rigettiamo l'accusa di squallore e suggeriamo alla cronista di fare tanta, tanta esperienza in campo gionralistico”, termina il presidente di AssoTutela.




E' SCONTRO TRA POVIA AD ASSOTUTELA:

 

LEGGI ANCHE: ROMA: ASSOTUTELA DENUNCIA IL CANTANTE POVIA PER VILIPENDIO

 

Redazione

Roma – Sull'annuncio di un esposto da parte di AssoTutela nei confronti del cantautore Giuseppe Povia, relativamente al suo ultimo brano "chi comanda il mondo",  tacciato di istigare alla violenza e che sempre secondo il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato il videoclip del brano conterrebbe anche messaggi subliminali che alimenterebbero l’antisemitismo, interviene in prima persona Povia e lo fa dal suo profilo Fb. "La canzone "Chi comanda il mondo?" – commenta Povia sul social network – è chiaramente riferita alla dittatura finanziaria mondiale che sta impoverendo il mondo, punto".

Il cantautore rivolgendosi poi direttamente ad AssoTutela commenta: "Se vi riferite alla frase "messo sulla croce in Israele" vuol dire semplicemente e simbolicamente che Gesù Cristo che doveva salvare questo mondo, è stato messo sulla croce un tempo nell'attuale Gerusalemme. Se fosse stato messo sulla croce a Carmagnola o a Sacrofano o a Santa Marinella, avrei cantato quei nomi. Se vi riferite ad un'altra frase, ditemi pure".

Giuseppe Povia infine conclude con un invito al dialogo: "Sono contento che invece la maggioranza abbia capito il brano.Invece di valutare una denuncia, valuterei il dialogo, stiamo tutti dalla stessa parte ma come dice la canzone: "siamo divisi dai simboli, noi singoli"ed è quello che vogliono i grandi potenti. Ci vogliono divisi.
non cascateci". Conclude.

IL VIDEOCLIP DEL BRANO "CHI COMANDA IL MONDO?"

IL TESTO DELLA CANZONE "CHI COMANDA IL MONDO?"

Testo Chi comanda il mondo? – Povia

Fate la nanna bambini, verranno tempi migliori
Fate la nanna bambini e disegnate i colori

Chi comanda il mondo, c’è una dittatura, c’è una dittatura
Chi comanda il mondo, non puoi immaginare quanto fa paura
Chi comanda il mondo, oltre che il potere vuole il tuo dolore
e dovrai soffrire, e sarai costretto ad obbedire
Chi comanda il mondo, voglia di sapere, voglia di capire
Chi comanda il mondo, sotto questo cielo che ci può sentire
e chi ha creato il mondo, Torre di Babele, Torre di Babele
chi ha creato il mondo, messo sulla croce in Israele

C’è una dittatura di illusionisti finti
economisti equilibristi
terroristi padroni del mondo peggio dei nazisti
che hanno forgiato altrettanti tristi arrivisti stacanovisti
gli illusionisti, che ci hanno illuso con le parole libertà e democrazia
fino a portarci all’apatia
creando nella massa, una massa grassa di armi di divisione di massa
media, oggetti, nomi, colori, simboli
la pensiamo uguale ma siamo divisi noi singoli
dormiamo bene sotto le coperte
siamo servi di queste sorridenti mer*e

Fate la nanna bambini, verranno tempi migliori
Fate la nanna bambini e www.nuovecanzoni.com disegnate i colori
Fate la nanna che la mamma, vi cullerà sui suoi seni
Fate la nanna bambini volati nei cieli

Ma un giorno un bambino di questi si sveglierà
e l’uomo più forte del mondo diventerà
portando in alto l’amore

Chi comanda il mondo, c’è una dittatura, c’è una dittatura
Chi comanda il mondo, non puoi immaginare quanto fa paura
Chi comanda il mondo, Torre di Babele, Torre di Babele
chi ha creato il mondo, dice sempre che va tutto bene

La libertà e la lotta contro l’ingiustizia
non sono né di destra né di sinistra
la musica può arrivare nell’essenziale
dove non arrivano le parole da sole
gli illusionisti ci hanno incastrati firmando i trattati
da Maastricht a Lisbona
siamo tutti indignati perché questi trattati
annullano ogni costituzione

quì bisogna dare un bel colpo di scopa
e spazzare via ogni stato da quest’Europa
se ogni stato uscisse dall’Euro davvero
magari ogni debito andrebbe a zero
perché per tutti c’è un punto d’arrivo
nessuno lascerà questo mondo da vivo
vogliamo una terra sana, sana
meglio una moneta sovrana (che una moneta put*ana)

Fate la nanna bambini, verranno tempi migliori
Fate la nanna bambini e disegnate i colori
Fate la nanna che la mamma, vi cullerà sui suoi seni
Fate la nanna bambini volati nei cieli

Ma un giorno un bambino di questi si sveglierà
e l’uomo più forte del mondo diventerà
portando in alto l’amore

Chi comanda il mondo, c’è una dittatura, c’è una dittatura
Chi comanda il mondo, non puoi immaginare quanto fa paura
Chi comanda il mondo, oltre che il potere vuole il tuo dolore
e dovrai soffrire, e sarai costretto ad obbedire
Chi comanda il mondo, voglia di sapere, voglia di capire
Chi comanda il mondo, sotto questo cielo che ci può sentire
e chi ha creato il mondo, Torre di Babele, Torre di Babele
chi ha creato il mondo, messo sulla croce in Israele

Fate la nanna bambini volati nei cieli




ROMA: ASSOTUTELA DENUNCIA IL CANTANTE POVIA PER VILIPENDIO

 

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Redazione

Roma – “Ha perso un’altra occasione per stare zitto il cantautore Giuseppe Povia”. Lo dichiara in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
“In questi giorni difficili dove il mondo è minacciato dall'Isis e le comunità ebraiche sono in tensione per il timore di eventuali attacchi ci manca la genialata di Giuseppe Povia gettare fuoco sulla benzina. Il nuovo brano ‘CHI COMNDA IL MONDO’ contiene anche nel clip ufficiale immagini riferimenti a personaggio e messaggi subliminali che a nostro avviso alimentano l’antisemitismo.
Nelle prossime ore, in collaborazione con i nostri legali, stiamo valutando un esposto alla procura di Roma per istigazione alla violenza e all'odio razziale, mi meraviglio –  conclude Maritato – della superficialità con la quale vengano elaborati certi testi e vengono accostate alcune simbologie apparentemente contro gli Ebrei, spero vivamente non sia stata una trovata pubblicitaria di un’ormai stella cadente, ma solo un grande fraintendimento.
 




CASTELLI ROMANI: ASSOTUTELA QUERELA IL DIRETTORE DELLA ASL RMH


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Redazione
Castelli Romani – "Richiediamo un intervento urgente per modificare il documento tecnico del decreto del commissario ad acta (Delibera del Consiglio dei Ministri del 21 Marzo 2013) numero. U00368 del 31 Ottobre 2014, per la cancellazione di 16 posti letto della UUOO Pediatria del'Ospedale classificato Regina Apostolorum di Albano Laziale" Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. "Tenuto conto della struttura in oggetto, costituita e convenzionata con la Regione Lazio – prosegue Maritato -da oltre venti anni, punto di raccordo della rete tra i pediatri di base del territorio della Asl Latina1, è inconcepibile determinarne la chiusura e lasciare senza primo soccorso pediatrico i pazienti residenti nelle zone di Aprilia, Falconiana, Campo di Carne, Via Strampelli e zone limitrofe, interregno tra la Asl Latina1 e la Asl RmH dei castelli romani. L'inciviltà regna sovrana dopo tutti i tributi che paghiamo ed affrontiamo, la salute dei nostri figli è messa a repentaglio da questo decreto, considerando che per pazienti con patologie cardiache gravi in codice rosso il primo pronto soccorso dista 25 chilometri. Distanza e tempo che probabilmente, potrebbero risultare fatali. Una denuncia querela alla Procura della Repubblica di Roma verrà presentata dall'Associazione nella mattinata di lunedì 9 febbraio 2015 per negazione del diritto alla salute, abuso di atti d'ufficio e omissione in atti d'ufficio nei confronti della Regione Lazio, del Direttore generale dell'Asl RmH e del Ministero della Sanità" Conclude la nota il Presidente Maritato. 
 




ROMA EUR TRA DEGRADO E ABBANDONO: CITTADINI DELUSI DALL'ASSESSORE GIOVANNI CAUDO

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Roma / Eur
– “Più che una piazza è stata una piazzata. L’atteggiamento dell’assessore all’Urbanistica di Roma Giovanni Caudo ha deluso molto i cittadini in attesa di risposte e noi ci uniamo alle sacrosante contestazioni che ha scatenato”. Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che così argomenta: “Questo pomeriggio, nell’ambito della manifestazione contro le mafie, organizzata in 50 piazze italiane, il titolare di uno dei più delicati assessorati della Capitale, durante una passeggiata volta a mostrare scandali passati e recenti di quello che un tempo era il salotto buono della città, ha mostrato un atteggiamento di sprezzo e noncuranza per i problemi più gravi di quel territorio. Intervistato su un tema scottante quale l’annunciata riapertura del luna park, attesa da anni da tutti i cittadini e dai turisti, si è sottratto alle proprie responsabilità, additando la Eur S.p.A. quale capro espiatorio di tutte le nefandezze commesse nel quartiere. L’assessore quindi – continua Maritato – non ha il contezza su ciò controlla, considerato che la società, appartiene al 90 per cento dal ministero delle Finanze ma il 10 per cento lo detiene Roma Capitale. Ne tragga le debite conclusioni e decida di conseguenza, considerato che – argomenta il presidente – l’evento di oggi aveva tra i propri slogan la necessità di promuovere la trasparenza, aprire una discussione pubblica sul futuro della città, vincere la corruzione, contrastare la speculazione edilizia. Tutte sollecitazioni che Caudo ha totalmente ignorato, suscitando l’ira dei cittadini”.    
 




ISLAM, GRETA E VANESSA: ASSOTUTELA CHIEDE LA CARCERAZIONE IMMEDIATA

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"Vergognoso quello che sta accadendo per le due italiane in finta missione umanitaria, ne richiediamo la carcerazione immediata per favoreggiamento al terrorismo islamico". Esordisce cosi' il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.

"Il pagamento del riscatto pagato dallo Stato Italiano per liberare le due operatrici Greta e Vanessa configura paradossalmente la violazione delle norme di legge sul finanziamento al terrorismo ovvero la violazione delle seguenti norme :
1) decreto legislativo del 21 novembre 2007, n. 231, concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale ( di seguito decreto antiriciclaggio );
2) decreto legislativo del 26 luglio 2007, n. 109, concernente misure per prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo internazionale e l’attività dei Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale ( di seguito decreto antiterrorismo ).

Di fatto lo Stato Italiano si è reso palesemente responsabile di tale grave violazione di cui potrebbe risponderne dinanzi ad un Tribunale Internazionale." Conclude cosi' la nota l'avvocato della stessa Antonio Petrongolo.
 




ROMA, OSPEDALE SAN CAMILLO: TRA LISTE DI ATTESA BIBLICHE E TOPI INDISTURBATI PARTE LA DENUNCIA ALLA PROCURA DI ROMA

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Roma
– "Questa mattina presso l'ospedale San Camillo sotto gli occhi di pazienti in attesa e personale ospedaliero, si sono manifestati di nuovo dei topi che passeggiavano indisturbati davanti al piazzale del pronto soccorso, dileguatesi poi alla vista dei passanti. Siamo di nuovo davanti allo scempio più totale oltre alle liste di attesa per i soccorsi che durano da ore, 270 barellati in corsia, ci mancavano i topi". Lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.

"Avevamo avvertito il direttore generale negli scorsi mesi al presentarsi della stessa problematica, ma a quanto pare non ha effettuato nessun intervento di sanificazione. A questo punto l'associazone AssoTutela denuncerà alla Procura della Repubblica di Roma la direzione sanitaria e quella generale per negazione del diritto alla salute e per non garantire la salute pubblica con il rischio di leptospirosi". Chiosano in una nota il presidente Maritato ed il coordinatore nazionale Carlo Valguarnera.
 




ROMA, MAFIA CAPITALE: CHI DIFENDE I LAVORATORI DELLE COOPERATIVE COINVOLTE?

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Roma – “Oltre al disgusto provato da tutti i cittadini che abbiano un minimo di coscienza civile, di fronte alle vicende del cosiddetto ‘Mondo di mezzo’, in tutta questa melma balza agli occhi un elemento di cui nessuno parla: l’assordante silenzio dei sindacati che non spendono una parola per i lavoratori della 29 Giugno e di Eriches 29”.Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “L’incredibile ragnatela di connivenze, corruzione e spregiudicatezza degli esponenti di ‘Mafia capitale’, ha creato una inevitabile situazione di incertezza tra i dipendenti delle cooperative, lavoratori beffati due volte: traditi dai vertici e messi in difficoltà per la conservazione del posto di lavoro. Chi li difende? Non certamente i sindacati, che scendono in piazza a difendere soltanto i garantiti, infischiandosene dei più fragili, interessati soltanto a conquistare quel poco di visibilità o magari spartendosi posizioni di privilegio nella pubblica amministrazione. AssoTutela, nell’esprimere totale solidarietà al mondo sano della cooperazione, perché siamo sicuri che ancora sia la parte preponderante, si schiera a fianco di tutti coloro che sono stati duramente provati da questa vicenda. Saremo attenti alla evoluzione dell’inchiesta e pronti a tutelare i dipendenti che dovessero trovarsi in difficoltà”.