GIRIFALCO, ASSOTUTELA: "EVENTUALI RESPONSABILITÀ SARANNO GIUDICATE SOLAMENTE DALLE AUTORITÀ PREPOSTE"

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Redazione

Girifalco (CZ) – "A 72 due ore dall'esito delle analisi bio-chimiche effettuate sull'acqua della fontana della "Cannaletta" a Girifalco che non presentano però, come già dichiarato ieri, i risultati relativi alla presenza di nichel, arsenico e piombo, elementi la cui combinazione può essere cancerogena, non è stata rilasciata alcuna dichiarazione pubblica da parte dell'amministrazione comunale. Nonostante ciò rinnoviamo la nostra stima per l'attuale Sindaco entrante, operativo da quindici giorni e di quello uscente e aspettiamo che siano le autorità preposte a stabilire di chi è la responsabilità nel caso in cui fosse accertata una contaminazione dell'acqua della fontana, precisando che non siamo noi (AssoTutela) ne i cittadini di Girifalco a stabilire ciò". Lo dichiara in una nota l'Avvocato di AssouTutela Antonio Petrongolo.

n.d.R.

In merito alla pubblicazione 568 dell'Albo Pretorio online del sito istituzionale del Comune di Girifalco rendiamo noto che la stessa è stata pubblicata in data 23 giugno 2015 e successivamente annullata in data 24 giugno 2015




GIRIFALCO: LE ANALISI DELL'ACQUA DEL COMMISSARIO, LA SEGNALAZIONE DI ASSOTUTELA E LE DETERMINE PSICHEDELICHE

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Resta dunque ancora da sciogliere il motivo che ha portato alla torbicidità dell'acqua che ha tanto allarmato i cittadini e per la quale l'amministrazione comunale non ha ancora diramato comunicati ufficiali.

 

Redazione

Girifalco (CZ) – Dopo la segnalazione, della scorsa domenica 21 giugno 2015 del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, relativa la scarsa limpidezza dell'acqua della fontana "Cannaletta" riscontrata da alcuni cittadini, sul sito istituzionale del Comune di Girifalco sono stati pubblicati i  risultati delle analisi dell'acqua della fontana, eseguite presso il laboratorio privato "Calabria Service Srl" riportanti come data del prelievo il 28 maggio 2015 (periodo in cui ancora vigeva il Commissario prefettizio),  che sembrerebbero almeno fino al 28 maggio accettabili per quanto riguarda i batteri coliformi,  mentre per quanto riguarda la presenza di altre sostanze come il piombo o l'arsenico non sono state effettuate rilevazioni.

 

Resta dunque ancora da sciogliere il motivo che ha portato alla torbicidità dell'acqua che ha tanto allarmato i cittadini e per la quale l'amministrazione comunale non ha ancora diramato comunicati ufficiali.  "Come mai, ci chiediamo – dichiara il presidente AssoTutela – non sono state effettuate rilevazioni riguardo la presenza di sostanze notoriamente cancerogene come il piombo o l'arsenico? E comunque – prosegue Maritato – le analisi sono state effettuate su un campione di acqua prelevato un mese prima quando il cloro era presente nell'impianto di potabilizzazione dell'acquedotto, mentre i cittadini hanno riscontrato la torbicidità il 21 giugno – incalza il presidente di AssoTutela – e per quella data ancora non sono stati resi noti i risultati delle analisi dei campioni.

 

Ha richiamato la nostra attenzione, inoltre, il fatto che successivamente alla segnalazione di AssoTutela del 21 giugno, sull'albo pretorio online del Comune di Girifalco è apparsa una determina dirigenziale, al numero 567 pubblicata il 23 giugno 2015,  per l'acquisto di cloro relativo la potabilizzazione dell'acquedotto riportante come data documento 17 giugno e che la determina precedente al numero 566 pubblicata sempre il 23 giugno 2015 riporti come data documento la stessa data di pubblicazione sull'albo e "dulcis in fundo" la determina successiva, che per sequenzialità sarebbe dovuta essere la numero 568 è invece la 569 riportante come data di pubblicazione sull'albo e come data documento sempre il 23 giugno 2015.

Ci risulta inoltre da alcune indiscrezioni – prosegue il presidente Maritato – che alcuni medici di famiglia della zona, sono alcune settimane che continuano a prescrivere Ciproxin e fermenti lattici ai propri pazienti, farmaci ad ampio spettro per le infezioni delle vie urinarie ed intestinali. Chiediamo pertanto un chiarimento o una smentita pubblica che fino ad oggi non è arrivata ne all'associazione ne sulla stampa ne con affissione di manifesti da parte di questa amministrazione.  Se dalle analisi dei NAS, dovesse venire confermata una qualche sorta di inquinamento ci si troverebbe di fronte ad un grave atto di irresponsabilità di questa amministrazione nri vonfronti della salute pubblica e dei cittadini di Girifalco di cui il primo cittadino è il massimo responsabile. In attesa – conclude Maritato – di sviluppi per quanto riguarda la questione acqua andremo a fondo anche sul mistero del numero di pubblicazione 568 dell'Albo Pretorio". 
 




GIRIFALCO: E' BAGARRE TRA SINDACO E ASSOTUTELA SULLA FONTANA "CANNALETTA"

 

Maritato: "Ricordo al sindaco che prevenire è meglio di curare e che se la fontana è come il sito istituzionale del Comune dove ancora tra gli organi amministrativi figura il Commissario prefettizio figuriamoci se c'e' il tempo per pensare all'acqua pubblica"

 

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Redazione

Girifalco (CZ) – "Ci chiediamo come mai un azione di prevenzione a tutela della salute pubblica stia portando tanto scompiglio tra gli amministratori del Comune di Girifalco in provincia di Catanzaro. Dove il primo cittadino ha minacciato querela per allarmismi e quant'altro. Ricordo che l'azione intrapresa da AssoTutela non si è mossa autonomamente ma sotto precisa segnalazione di alcuni residenti" Così in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che insieme ad alcuni cittadini di Girifalco è stato pubblicamente minacciato di querela dal sindaco in merito alla segnalazione fatta dall'associazione la scorsa domenica 21 giugno sull'ipotesi di inquinamento dell'acqua che sgorga dalla fontana pubblica "cannaletta".

Maritato, infatti, a seguito della segnalazione fatta da alcuni cittadini di Girifalco che avevano notato una scarsa limpidezza dell'acqua della fontana, ha consegnato dei campioni di acqua alle Autorità Giudiziarie annunciando che se le analisi avessero certificato inquinamento, l'associazione AssoTutela avrebbe presentato una denuncia querela alla Procura di Catanzaro chiedendo di accertare i responsabili dell'eventuale disastro.

Ad oggi il responso delle analisi dell'acqua, affidate ad un laboratorio privato, non è ancora noto. "Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione – dichiara a conclusione Maritato – e ricordo al sindaco che prevenire è meglio di curare e che se la fontana è come il sito istituzionale del Comune dove ancora tra gli organi amministrativi figura il Commissario prefettizio figuriamoci se c'e' il tempo per pensare all'acqua pubblica"

   




GIRIFALCO, IPOTESI FONTANA PUBBLICA INQUINATA: ASSOTUTELA ATTENDE LE ANALISI DELL'ACQUA E PREPARA LA DENUNCIA QUERELA

Redazione
Girifalco (CZ)
– È di questa mattina la notizia che l'acqua che sgorga dalla fontana pubblica "cannaletta" a Girifalco in provincia di Catanzaro sembrerebbe non limpida come dovrebbe.  Questo quanto si apprende in una nota Assotutela.
Il presidente dell'associazione, Michel Emi Maritato, prontamente, alla vista di tale scempio, testimoniato dagli occhi di diversi cittadini increduli,  è personalmente scendere in campo e, tramite i coordinatori dell'associazione residenti nella cittadina, è stato costretto,per garantire la tutela della salute pubblica,tra l'altro monito della fontana, a consegnare dei campioni dell'acqua alle autorità giudiziarie per i dovuti controlli.
Si attendono quindi per la giornata di domani Lunedì 22 giugno le risultanze delle analisi dell'acqua che qualora dovessero presentare anomalie saranno presentate insieme ad una denuncia-querela alla Procura di Catanzaro chiedendo di accertare i responsabili di questo eventuale disastro.
"All'esordio del 2020 non possiamo permettere – tuona e conclude Maritato – che i nostri figli possano essere contagiati da eventuali patologie bevendo da una fontana pubblica.